mercoledì, ottobre 31, 2007

MAIL DI DANIELE DA CATANIA

Ricevo, pubblico e rispondo a questa mail di Daniele, un tifoso juventino di Catania, che ringrazio.

Ciao, Mirko!!
chi ti scrive è uno juventino di lunga data, incazzatissimo come te immagino, che si chiede una cosa: c'è una trama contro la Juventus ???
Tutti i benpensanti ed i moralisti del calcio si sono alzati ed hanno detto: "No!!! Ora il calcio è pulito e gli arbitri sbagliano in buona fede anche se...." Anche se, cosa??
"Anche se ora vogliono dimostrare di non temere la Juve e quindi, nel dubbio le fischiano contro, vedi Tagliavento e Bergonzi, tanto la Juventus ha goduto di tanti favori arbitrali in passato e quindi è giusto che provi cosa vuol dire subire torti arbitrali".
Ma questa non è una trama, un complotto?
Una trama è un comportamente prestabilito, una tattica preordinata, è questo dunque il nuovo corso, che ti fischino due rigori inesistenti a partita, tanto sei sempre in avanzo?
Possibile che nessuno ha il coraggio di dire che questo è un campionato chiaramente pilotato, non falsato da ingenui errori arbitrali, le prove?? Eccole: in Napoli-Juve chi era il quarto uomo, quello che dovrebbe aiutare l'arbitro e correggererlo quando si prendono decisioni sbagliatissime ?? Era il famigerato Ayroldi, balzato alle cronache di questo campionato per avere diretto Empoli-Inter dove, con una scandalosa noncuranza ha sorvolato su un vistoso e clamoroso atterramento dell’empolese Saudati in area di rigore interista da parte di due giocatori nerazzurri.
Dato che ora come ora Ayroldi è uomo "gradito" al Palazzo (nerazzurro), mica viene appiedato come Bergonzi (un contentino alla Juve), ma va a dirigere Sampdoria-Milan, mica si scherza!! E poi, quanti presunti torti arbitrali in buona fede ha ricevuto l'Inter? Nessuno, mica per scherzo è in testa alla classifica.
A questo punto ognuno può tirare le somme!!!
Per non parlare del signor Collina che sera stessa di Fiorentina-Juventus, intervistato alla "Domenica Sportiva"davanti alla moviola aveva asserito che secondo lui Trezeguet non aveva dato alcun fastidio a Frey, che al contrario sarebbe stato impallato da un proprio compagno di squadra, mentre il francese sarebbe passato davanti al portiere mentre il pallone stava ormai entrando in rete. E poi , sempre secondo lui solo Frey poteva dire se Trezeguet gli dava fastidio e siccome non si è lamentato il gol doveva per forza di cose essere regolare.
Chi non puo’ credere al parere di un brillante e prestigioso ex arbitro applaudito da tutti per i suoi interventi sempre corretti? Se non sbagliava quando arbitrava, figuriamoci se può sbagliare con la moviola davanti , seduto comodamente in poltrona.
Ma, dopo una settimana, qualcuno o qualcosa lo spinge a cambiare idea, chissà cosa è successo, forse il Palazzo non gradisce una Juve sempre li al secondo posto a poche giornate dallo scontro diretto con l’Inter.
Oltre ad affermare che il gol di Iaquinta è chiaramente irregolare, ne ha anche per il gol vittoria di Trezeguet segnato nel derby.
E’ come se lanciasse un segnale, come se desse un messaggio al prossimo arbitro che dirige la Juve che non trova niente di meglio che massacrare i banconeri con due rigori inventati.
Purtroppo queste cose nessuno le denuncia e nessuno ne parla nelle varie trasmissioni sportive, è questo che mi fa incavolare di più, magari avessimo uno che in qualche trasmissione sportiva importante sputtani tutto questo stato di cose e non juventini diplomatici in mezzo a tante iene che ci vorrebbero vedere sempre più giù.
Distinti saluti


Daniele - Catania

Ciao Daniele, intanto grazie a te per aver scritto il tuo pensiero.

Non so dirti se ci sia o meno un complotto contro la Juve. Se devo essere sincero, io sono convinto di no, ma altri sono i discorsi da fare.

In primo luogo lo scarso potere che ha la Juve oggi, sia politicamente che mediaticamente. In questo senso l'assenza di baluardi quali i due Agnelli (la loro dipartita è stato, a mio avviso, l'inizio di tutto questo) e Moggi (possiamo criticarlo quanto vogliamo, ma DIFENDEVA LA JUVE) è una lacuna immensa, difficilemnte colmabile.

Secondo il mio parere, e sottolineo che è un opinione TOTALMENTE PERSONALE, Farsopoli è sorta per distrarre l'attenzione pubblica da qualcos'altro di molto più grosso. Sappiamo tutti che il calcio in Italia è di prima importanza, soprattutto per quanto riguarda chiacchiere da bar e sospetti, e cosa c'è di meglio per distrarre la gente che certificare che la Juve ruba? Prendetemi per pazzo, ma io la vedo così, a maggior ragione ora che sto leggendo il libro di Moggi e mi rendo conto quanto dalle sue parole trapelino stupore e normalità nei suoi comportamenti. Secondo l'ex Dg, e secondo anche il sottoscritto, quello che Luciano faceva era esattamente ciò che facevano altri; per telefono si milantava e si ingigantiva qualsiasi cosa per mostrarsi potenti, come ad esempio il caso Paparesta: ormai è risaputo che non è stato chiuso nello spogliatoio, ma Moggi si vantava al cellulare di averlo fatto, come a dire che la Juve può tutto.

Tutti i tuoi ragionamenti sono giustissimi, ma sinceramente non vedo un complotto contro la Juve, vedo anzi una classe arbitrale scarsa ed inadeguata che ha una PAURA VISCERALE di favorire la Juve in quanto se ciò avviene, l'abritro in questione viene tacciato di malafede, crocifisso sui giornali e sospeso, mentre se arbitra sfavorendo la Juve si parla di errori umani (e si badi che cuiò non vale per Bergonzi, in quanto due errori del genere in pochi minuti hanno ben altra spiegazione).

Credo che ormai siamo ad un punto di non ritorno. Come dico da anni la Juve non può più giocare in Italia, per questi motivi e molti altri. Il popolo italiano è troppo facilemnte condizionabile, come ad esempio nel caso Tortora, salvo poi recitare lagnosi mea-culpa postumi.

Tu, da quel che capisco dalla tua mail, sei molto più grande di me, quindi ben saprai come funziona questo paese, soprattutto vivendo in una città con tanti problemi di suo (lavoro, soldi, ecc...) che è stata letteralmente massacrata dalla stampa dopo i fatti tragici di febbraio. Purtroppo ci siamo troppo normalizzati su un giornalismo parziale e condizionante, e questo non è sintomo di un paese democratico. Tortora e Moggi insegnano.

Grazie Daniele, spero di risentirti presto

PRESENTAZIONE DI JUVE-EMPOLI

Dopo 9 giorni dall'ultima partita di calcio giocata dai bianconeri (alzi la mano chi ritiene tale lo scempio del San Paolo), si torna in campo contro l'Empoli, in una sfida che già profuma di big match contro i nerassurdi.

Viste le poche squalifiche (Chiellini, Legrottaglie, Nocerino e Nedved), gli infortuni (Boumsong ed Andrade), giocatori appena recuperati da gravi infortuni (Marchionni e Camoranesi) e altri che necessiterebbero di riposo (Del Piero, Trezeguet e Chiellini su tutti), mister Ranieri ha le scelte ridotte al lunicino.

Dalle anticipazioni dell'ultima ora sembra che verrà riproposto il portoghese Tiago, in coppia con l'ottimo Zanetti, con la staffetta Marchionni-Camo sulla destra e la conferma di Palladino sull'out opposto; in avanti Iaquinta affiancato da Trezeguet, in vantaggio su Alex), ma il reparto che desta più dubbi è quello arretrato: centrali gioranno sicuramente Grygera e Criscito, a sinistra Molinaro mentre per la coria di destra sono in 3 in ballottaggio per un posto: Salihamidzic, Zabina e Birindelli. Probabile che a giocare sia il primo.

L'Empoli arriverà a Torino abbastanza incerottata date le assenze pesanti di Vanigli, Buscè, Pratali, Adani e la condizioni non perfette di Vannucchi e Saudati, ma in buona forma e pronta a dare battaglia. Probabile che si vedano titolari 2 juventini (Marchisio e Piccolo, ottimi fin'ora) e nella ripresa il futuro della squadra bianconera, quel Sebastian Giovinco, tanto talentuoso quanto leggerino. Cagni, come si sa, fa giocare in maniera molto dinamica le proprie squadre e anche l'Empoli di quest'anno, dopo un avvio piuttosto difficile, sta instradandosi su questa falsa riga. Punto forte della formazione toscana è sicuramente Ighli Vannucchi, trequartista dai piedi finissimi, Saudati, ottimo terminale offensivo, e la grande vivacità di un gruppo ben amalgamato tra vecchie glorie e giovani di sicuro avvenire.

Io alla frizzante squadra azzurra opporrei una formazione più macchinosa e tecnica, al fine di far girare palla per stancarsi poco e rischiare il meno possibile. A questo proposito piazzerei un centrocampo a 3 in linea (la mia passione...), con 2 ali offensive ed una punta: Buffon, Salihamidzic, Grygera, Criscito, Molinaro, Almiron, Zanetti, Tiago, Iaquinta, Marchionni e Trezeguet. Motivo? Difesa a 4 con i terzini che devono fluidificare per l'intero match (in questo senso meglio Brazzo che Zebina), con Zanetti che in fase di non possesso arretra a dar man forte ai difensori centrali, Almiron e Tiago a fraseggiare al centro ed innescare Marchionni e Iaquinta sulle fasce oppure l'unica punta Trezeguet. Se si andasse in vantaggio nel primo tempo, ridisegnerei la suadra con un 4-4-2 con Marchionni al posto di Camoranesi, Zabina per Salihamidzic e Palladino per Tiango (o Almiron se il portoghese dovesse reggere 90 minuti), in modo da difenderci con ordine e portare a caso la massima posta col minimo sforzo.

Il mio pronostico vede nuovamente la Juve vincente, ma di misura ed in una partita particolarmente noiosa. Azzardo un 1 a 0, con rete nel primo tempo di Tiago o Almiron (botta da fuori area).

Nell'attesa, sempre FORZA JUVE!!!

martedì, ottobre 30, 2007

Scoperto il messenger di Moratti...

DIFENDIAMOLAJUVE CONTRO BERGONZI

Torino, 30/10/2007

Stufi, indignati e incavolati. Ora si è passato il limite.

Quello che è successo sabato sera ha dell’incredibile, a memoria d’uomo l’ultima squadra che era stata punita con due massime punizioni in un così breve lasso di tempo era stato il Venezia nel 2002, contro la Roma, e guarda caso l’arbitro della partita era l’“immacolato” Pierluigi Collina.

Ancora due rigori contro la Juve nella stessa partita, due rigori inventati e siamo già a 6 in 9 partite (considerando anche quello poi revocato a Cagliari), al quale va aggiunto quello di Parma in Coppa Italia.

Dove sono finiti quelli che per anni hanno parlato di campionato falsato, quelli che facevano i dossier Juve, che si stracciavano le vesti perché “se avessero dato il rigore a Ronaldo a quest’ora…”, quelli che “alla Juve vengono sempre regalati i punti prima delle sfide decisive”?

Dove siete? Troppo facile parlare oggi semplicemente di errori non voluti, non preordinati e in assoluta buona fede. Troppo facile!

Finalmente anche la società Juventus si è svegliata da un torpore che la avvolgeva da quella sera di fine agosto in cui fu deciso di non andare al TAR e accettare supinamente qualunque decisione del palazzo.

L’ha detto Cobolli Gigli: “Io la figura del co*****e non la voglio fare” e di certo non la vogliamo fare noi tifosi Juventini che da un anno e mezzo combattiamo contro le ingiustizie di Calciopoli e del post-Calciopoli.

Abbiamo lottato per riavere la “A” e per riavere gli scudetti e andremo al TAR con un ricorso per scucire lo scudetto di cartone che l’Inter ha sfoggiato lo scorso anno.

Noi non ci arrendiamo e se sarà il caso manifesteremo in maniera pacifica, ma chiassosa, contro questa “finta” rivoluzione nel calcio Italiano, dove ci sono tutti gli stessi personaggi di prima, tranne Moggi e Giraudo, e chi gestisce la classe arbitrale è un personaggio sulla cui limpidezza pesano alcune ombre, mai del tutto fugate.

Il Comitato DifendiAMOlaJuve e il forum www.j1897.com invitano tutti i tifosi juventini a firmare la petizione online per far radiare l’arbitro Bergonzi e ad aderire all’iniziativa Scuciamoglielo.
In poche ore sono state già raccolte quasi 5000 firme da ogni parte d’Italia e del mondo.

Per ulteriori informazioni si rimanda al sito www.j1897.com.



“DifendiAMOlaJuve” & www.j1897.com
difendiamolajuve@j1897.com

lunedì, ottobre 29, 2007

PFERTZEL: MATERAZZI E' SPAZZATURA!

Un “marcio”, o meglio, “una spazzatura”. I “complimenti” sono tutti per Marco Materazzi. Il mittente, al solito, è un francese. Una “gentillesse” di un collega di reparto, ex Livorno, ora in forza al Bochum, in Bundesliga: Marc Pfertzel che si confessa al mensile So Foot.
Arrivato in Toscana nel 2003, il difensore francese vi è rimasto per quattro stagioni, partendo dalla B e vivendo l’epopea degli amaranto fino alla coppa Uefa. Un’esperienza che gli ha permesso di prendere le misure a Marco Materazzi.
Al discutibile quesito: “a chi sogneresti di spaccare una gamba?”, l’ex livornese non ha dubbi: “Materazzi”. “Non per la storia della finale di coppa del Mondo con Zidane, ma perché è un marcio. In campo ti tira i capelli, insulta, sputa”.
Secondo Pfertzel, “Materazzi cerca volontariamente di far male. Si può essere cattivi, ma corretti. Non è il suo caso. Tecnicamente è un gran giocatore, ma in campo è veramente una spazzatura”. Per fortuna il Bochum non gioca la Champions.

domenica, ottobre 28, 2007

BASTA!!!!!!

La partita di questa sera tra Napoli e Juventus è incommentabile. Un arbitro vergognosamente in malafede ha rovinato una partita meravigliosa.

Il Sig. Bergonzi ha diretto la partita col solo evidente scopo di massacrare la Juve. Preferisco non commentare la partita per non incappare in querele, ma ritengo sia giusto (come in passato è successo) che il sig. Bergonzi venga sospeso e mandato a zappare la terra. Incompetente ed in malafede. Due rigori che CHIUNQUE (napoletani compresi) ha definito regalati, ma non il sig. Bergonzi, che da buon sicario del sig. Collina ha imposto la sconfitta ai bainconeri.

Questo è il nuovo calcio, viva il nuovo calcio.

Io ora mi chiedo per quale motivo io come molti altri appassionati di calcio dobbiamo fare la figura dei coglioni e farci prendere per il culo da questi arbitraggi evidentemente di parte. E non si faccia l'errore di passare il messeaagio che questo è il giusto contrappasso per i furti degli scorsi anni (come alcuni patetici ed idioti antijuventini vogliono farci credere) in quanto, se anche tali furti ci siano stati, LA JUVE HA PAGATO CON LA RETROCESSIONE IN B. METTETEVELO IN QUELLA TESTA DI CAZZO!

Per quanto mi riguarda ne ho decisamente abbastanza e per qualche giorno non voglio pensare a questo schifo di sport. Voglio solo dire che questo è il modo peggiore per arrivare a Juve-Inter di domenica: se succedessero dei casini gravi, il colpevole andato a cercare a casa Bergonzi!

venerdì, ottobre 26, 2007

PRESENTAZIONE DI NAPOLI-JUVENTUS

Ci siamo, ci riprovo. Dall'alto dei 7 commenti azzeccati su 8 (ho sbagliato solo con l'Udinese) provo nuovamente ad ipotizzare il risultato del match di domani sera al San Paolo di Napoli, non prima però di aver presentato la partita.

Nedved squalificato, Boumsong ed Andrade infortunati, Camoranesi, Iaquinta e Marchionni nuovamente disponibili almeno per la panchina: è quasi al completo la Juve per la trasferta partenopea, una partita particolarmente insidiosa sia per la forza degli avversari che per le condizioni ambientali, che si preannunciano torride.

Il Napoli si schiererà con il consueto 3-5-2 con Iezzo dietro ad una linea a 3 formata da Cupi, Cannavaro e Domizzi. Blasi e Gargano atti a coprire le spalle ad Hamsik, Garics a destra e Savini largo a sinistra, con Lavezzlsi e Zazà di punta.

Ormai anche i muri hanno capito che i punti di forza di questa squadra sono Hamsik e Lavezzi, io invece proverò ad individuare ulteriori pericoli e i punti deboli della squadra allenata da Eddy Reja. Nella categoria dei pericoli io metterei Gargano, Domizzi e lo stesso Zalayeta, rispettivamente perno mediano, ottimo tiratote di punizioni e negli inserimenti e l'ultimo, il Panteròn, che all'ombra del Vesuvio sta letteralmente vivendo una seconda giovinezza (ottimo da boa e da sponda, letale nelle conclusioni).

A mio modesto avviso il Napoli è una compagine che va in difficoltà se attaccata alta ed in maniera costante (come l'Inter nel primo tempo ed il Cagliari alla prima giorata), mentre diventa terribilmente ostica se la si aspetta. Alcune considerazione che io ritengo FONDAMENTALI:

1) si deve giocare assolutamente col tridente
2) Lavezzi gioca preferibilmente sul centro-destra dell'attacco, quindi a contrastarlo saranno il centrale di sinistra (Chiellini), ma soprattutto il terzino sinistro. Per questa ragione io non impiegherei Molinaro, bravo negli sganciamenti offensivi ma assai limitato in copertura, in favore di Criscito, più abile in difesa e sicuramente maggiormente adatto a marcare un tipetto come l'agentino
3) Zanetti mediano con 2 cagnacci ai suoi lati (Nocerino e Almiron)
4) I due attaccanti laterali devono fare molto lavoro sporco, ovvero difendere quando siamo in non possesso per non restare in minoranza numerica a metà campo e proporsi al fianco di Trezeguet quando si attacca.

In virtù di queste considerazioni, la mia Juve per domani sera è la seguente (4-3-3):

Buffon

Grygera Legrottaglie Chiellini Criscito


Nocerino Zanetti Almiron

Iaquinta Palladino

Trezeguet

Palladino preferito inizialemnte a Del Piero per fare il lavoro sporco sulla fascia che ho descritto prima, con l'inserimento di Alex nella seconda frazione di gara nel caso il risultato sia da sbloccare con una giocata delle sue. Il ritrovato Legrottaglie (per ora, voti alla mano, il miglior difensore della serie A, complimenti Nicola...) in marcatura su Zalayeta, in particolare sulle palle alte, Zanetti in copertura e con un occhio ad Hamsik e David a fare goals. Chiedo troppo?
Aggiungo che qualora si andasse in vantaggio, guai difendersi perchè si rischerebbe addirittura di perdere. Nel caso fossimo davanti a mezz'ora dalla fine, consiglierei a Ranieri di non abbassare la squadra, ma piuttosto insire dei palleggiatori che tengano la squadra altra, come da esempio Del Piero per Palladino, Tiago per Iaquinta o Trezeguet e Camoranesi per Nocerino o Almiron.

Ripeto: NON BISOGNA ASPETTARE IL NAPOLI, SI DEVE GIOCARE ALTI ED AGGRESSIVI.

In questo modo si può anche uscire dal San Paolo con i tre punti, ma dato che difficilmente il mister seguirà le mie indicazioni, vedo un pareggio per 2 a 2 con reti di Hamsik, Trezeguet, Legrottaglie o Chiellini di testa su angolo e pareggio nel finale su rigore dubbio trasformato da Domizzi.

CAPELLO CONTRO PIANGINI

Articolo da Il Giorno (Qn) di oggi, venerdì 26 ottobre 2007, che riporto a stralci:

Capello stuzzica Mancini: "Vince con la mia Inter..."

Non c'è pace per Roberto Mancini. Proprio nel momento più delicato della stagione (...) c'è qualcuno che ha pensato di togliersi dei fastidiosi sassolini dalle scarpe. Il qualcuno è Fabio Capello.(...) Ciò che a don Fabio proprio non va giù è il fatto che il Mancio stia ottenendo successi a ripetizione con una squadra che Massimo Moratti, nella primavera del 2005, avrebbe voluto affidare proprio all'ex tecnico bianconero.
Capello ha svelato il retroscena in un recentissimo pranzo in un bar-trattoria in zona Porta Venezia con un gruppo di amici. Era appena rientrato dalla Spagna in compagnia del figlio Pierfilippo dove aveva firmato la ricca transazione con il Real, buonuscita da 6 milioni di euro.(...) Si discute anche di Inter, del suo momento d'oro. Capello sorride, fa una smorfia e poi si lascia andare: "Facile vincere così. Quella squadra l'avevo fatta io, ero stato io a dire a Moratti di prendere Vieira e Ibrahimovic. Era già tutto fatto, poi anzichè chiamare me per farmi firmare, il presidente decise di riconfermare Mancini. Che, di fatto, si ritrovò con il gruppo che avrei dovuto allenare io". Tutto vero. Basta pensare al pranzo di lavoro avvenuto nel maggio del 2005 a Lugano con i Capello (padre e figlio),i Moratti (Massimo e il figlio Angelo Mario) e l'intermediario Giuliano Terraneo. Sembrava tutto fatto. Poi scoppiò il bubbone Calciopoli, e il patron nerazzurro decise di non assumere più Capello per questioni di immagine. Don Fabio ci rimase male, anche se si consolò accasandosi al Real, con cui era già in parola da tempo. Ma vedere la sua Inter nelle mani di Mancini gli fa ancora venire il mal di pancia....

PANTALEO, NON COSI'...!

Calciopoli, accuse a Pantaleo Corvino per conflitto di interessi
26.10.2007 17.39 di Giuseppe Di Napoli
Accuse circostanziate del settimanale Guerin Sportivo sul conflitto di interessi che vedrebbe coinvolto Pantaleo Corvino, ds della Fiorentina:
"Dal 2001 al 2006, la Gea World finì sotto la lente d’ingrandimento dei media e dell’opinione pubblica, ma non fu l’unico caso “anomalo”. Luciano Moggi e i suoi figliocci furono quelli che rimasero col cerino acceso in mano. Perché ad esempio Romualdo Corvino, figlio di Pantaleo, Direttore sportivo della Fiorentina, opera come agente Fifa, e secondo il j’accuse dei molti avrebbe portato Valeri Bojinov dal Lecce al club viola, anche se a figurare come agente del bulgaro c’è Gerry Palomba, ex giocatore del Lecce Primavera, che di Corvino junior è stato socio".

UN PEZZO DI SERIE A CONTROLLATO DAI "FANTASMI"

Chi sono i veri padroni di Cagliari, Napoli, Genoa e Udinese? Secondo gli ultimi elenchi soci disponibili in Camera di Commercio, la catena di controllo delle prime due conduce a due fiduciarie, Meliortrust (gruppo Meliorbanca) per la squadra sarda presieduta da Massimo Cellino, e Romafides (portata di recente in dote da Capitalia a Unicredito) per quella partenopea del presidente Aurelio De Laurentiis. Genoa e Udinese sono controllate da due società lussemburghesi: rispettivamente Moeblerry e Gesapar. Per questi quattro club di serie A non è dato sapere chi siano i proprietari: il velo innalzato dalle fiduciarie e dalle società di diritto estero è lecito per la legge ordinaria, ma è in conflitto con l’articolo 16 bis delle Norme organizzative della Figc. Esso impone: "Non sono ammesse partecipazioni o gestioni che determinino in capo al medesimo soggetto controlli diretti o indiretti in società appartenenti alla sfera professionistica o al campionato organizzato dal Comitato Interregionale". Il suo spirito è di evitare che un "grande fratello" controlli più squadre e manovri i campionati.

Visure alla mano, il Cagliari è posseduto al 70% dalla Edilstudio. Essa è controllata al 100% da Meliortrust ed è stata fusa per incorporazione nel 2005 in un’altra azienda di Milano, la Eleonora Immobiliare: anche quest’ultima è interamente posseduta dalla fiduciaria di Meliorbanca.

Il Napoli è invece detenuto al 100% da Filmauro. Le visure camerali riportano che la società ha un capitale di appena 500mila euro e vi è precisato che "il 22/12/2005 è stato deliberato un aumento a pagamento scindibile sino all’importo di euro 5 milioni da sottoscriversi per tranche e da effettuarsi entro il termine del 31/12/2007". Alla scadenza la misura del capitale risulterà quella "effettivamente sottoscritta dai soci stessi alla data del 27/10/2006". A sua volta, la società cinematografica è controllata al 90% da Romafides, mentre il 10% è in mano a Jacqueline Baudit, moglie di De Laurentiis. Quest'ultimo è consigliere di amministrazione e procuratore di Filmauro.

Il Genoa è posseduto al 99,89% dalla Enrico Preziosi srl, che è interamente di proprietà della lussemburghese Moeblerry sa. Secondo le ultime notizie disponibili sul Journal Officiel del granducato, la società è controllata al 99% dalla Finsev sa. In Lussemburgo ha sede anche la Gesapar, che ha l’98,35% dell’Udinese: il presidente della società friulana, Pozzo, ne possiede solo l’1,66%. Il Journal Officiel riporta che la società lussemburghese è stata fondata da due società con sede a Panama, la Global Services Overseas e la International Business Services.

L’ultimo caso misterioso in A, non attinente però a un partecipazione di controllo, riguarda l’Empoli, "public company" con i suoi 227 azionisti: il 51% è nelle mani del presidente Fabrizio Corsi. Il secondo azionista è la Finprogetti con il 5%: l’azionista di riferimento di quest’ultima ha nascosto il suo 83% dietro Centro Fiduciario, fiduciaria di Banca Carige, mentre Corsi ha il restante 17%. Visto che la quota di Finprogetti non è di controllo, è un enigma il motivo che ha spinto il suo controllante a celarsi dietro una fiduciaria. Sempre nell’Empoli c’è un socio in liquidazione, le Officine Meccaniche e Metallurgiche Moscardini, settimo azionista con il 2,5%. La società è controllata al 100% dalla Gipra, posseduta a sua volta da una società in fallimento, la F.lli Poletto Officine Meccaniche.

Anche nella Juve sono presenti 3 fiduciarie: Nomenfid, Simonfid e Sofegi. Fanno capo alla famiglia Grande Stevens e custodiscono 2 segreti: gli azionisti di controllo della Ese, che possiede al 70% la Semana (manutenzione di impianti sportivi), mentre il restante 30% è in mano alla società bianconera. E la catena di controllo della Banca del Piemonte, che ha partecipato al consorzio di garanzia del recente aumento di capitale della Juve, terminate con Nomenfid e Simonfid. La Ese è controllata al 90% dalla Simonfid, mentre la Nomenfid scherma il possessore del rimanente 10%. A sua volta Simonfid ha come azionista di maggioranza la Sofegi. In questa vi sono Franzo Grande Stevens (10%) e i suoi figli Riccardo (60%) e Cristina (30%). Anche in Nomenfid i due azionisti principali sono Riccardo (52%) e Cristina (18%). Quote del 3% per esponenti di fiducia degli Agnelli: Angelo Benessia (ex cda Fiat9, Cesare Ferrero (sindaco Fiat), Giorgio Giorgi (presidente collegio sindacale Juve), e Lionello Jona Celesia (sindaco Ifi). Questi è anche presidente della Banca del Piemonte, controllata al 77% da Finconfienza, detentrice anche di circa il 19% in azioni privilegiate. A sua volta Finconfienza è posseduta da Simonfid, che nasconde il possessore del 99,99%. Forse potrebbe esserci un nesso tra gli azionisti misteriosi della Ese e della Banca del Piemonte: ma il puzzle delle fiduciarie lo rende irriconoscibile.

MARCO LIGUORI

SCANDALOSO!!!




E quanto ha pagato la Lazio????? Questo è molto di più di quanto abbiano mai trovato sulla Juve. VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!!!!!

mercoledì, ottobre 24, 2007

MOSSE JUVE DA QUI A GENNAIO

Si sta svuotando l'infermeria bianconera. Camoranesi e marchionni, infortunati di lungo corso, hanno già riiniziato ad allenarsi regolarmente col gruppo e potrebbero essere disponibili già dal match infrasettimanale contro l'Empoli, alla vigilia della partitissima contro gli onestoni perdazzurri in pragramma il 4 novembre (ore 20.30), Iaquinta è guarito e potrebbe giocare già sabato sera a Napoli, mentre restano fermi Andrade e Boumsong.

A breve, quindi, potremmo trovarci in una felice condizione di abbondanza, soprattutto dalla cintola in su. Stante l'ottima difesa vista nelle ultime partite (Grygera, Legrottaglie, Chiellini e Molinaro) io proverei un 4-3-3 con la difesa prima descritta con la sola eccezione di criscito per Molinaro (non possiamo perdere per strada il taletino di Napoli), con una linea mediana formata da Camoranesi, Zanetti e Nocerino (con Almiron pronto a subentrare) e un tridente con esterni Iaquinta (o Marchionni), Del Piero (o Nedved\Palladino) e Trezeguet come terminale offensivo.

Ricordiamoci che Camoranesi è un grandissimo giocatore, capace di cambiare il volto di ogni partita, mentre Marchionni può essere la vera rivelazione della Juve, soltanto se inserito come ala d'attacco, quindi con limitati compiti di copertura.

Quasi probabilemnte a gennaio partirà Tiago (si parla di un interessamento di Benfica, Fiorentina e Porto: la Juve chiede i 13 mln spesi in estate ma più realisticamente arriverà a guadagnarne una decina) e arriverà un difensore centrale di livello: i nomi che circolano sono Senderos (difficile, ci vogliono almeno 20 mln) e Barzagli; ed una punta (prababilmente verrà richiamato alla base uno tra Volpato e Paolucci, che ad Empoli ed Udine non giocano mai, per fare da vice prima punta a Roi David.

In estate, invece, i colpi dovranno essere molti e sostanziosi, soprattutto se si entrerà in Champions. Sono necessari un centrale di difesa di livello assoluto, un centrocampista giovane e dai piedi buoni per dare riposo a Nedved ed una punta. Per il difensore non so, per gli altri 2 sono pronto a scommettere che saranno Hamsik e Huntelaar.

Come vedete questa Juve 2008\2009?

Buffon
Grygera
Barzagli
Senderos
Chiellini
Marchionni
Hamsik
Zanetti
Giovinco
Huntelaar
Trezeguet

Riserve:

Belardi
Zebina
Legrottaglie
Andrade
Criscito
Molinaro
Marchionni
Almiron
Nocerino
Nedved
Del Piero
Palladino
Paolucci

Possibile, ma ci vuole voglia di investire e pazienza. Ci riusciremo?

NUOVE RIVELAZIONI DI MERCATO DALL'UOMO NERO

Ancora uan volta, l'Uomo nero ha avuto ragione. Dopo le critiche, le tensioni e la chiusura del ciclo di interviste, la rivelazione offerta dall'Uomo nero in merito alla trattativa, segreta, per l'acquisto di Hamsik, ha trovato conferme sull'edizione del 24/10/2007 del popolare quotidiano "Tuttosport". Nel frattempo, anche se la notizia non è ancora ufficiale, l'Uomo nero potrebbe presto tornare ad essere intervistato, da Alvise Cagnazzo, in eslcusiva per il "Nesti Channel". Sarebbe infatti in atto la mediazione decisiva per convincere l'Uomo nero a raccontare le sue verità.

"Tuttosport" 24/10/2007 pag 11 Camillo Forte

"Zalayeta e Blasi possono essere la chiave per aprire la trattativa con il Napoli"

Nel testo: "La Juventus si è fatta sotto ed ha chiesto ufficialmente il talentino per giugno"

"Le intenzioni sono quelle di lasciare l'attaccante uruguayano a Napoli insieme a Blasi. E a questo punto inizierà la trattativa, esclusivamente finanziaria. Zalayeta e Blasi più soldi".

"Il club bianconero, oltretutto, a differenza delle altre grandi società, è in vantaggio perchè ha ceduto alla squadra di reja due gicatori che stanno facendo la differenza"

ANTICIPAZIONE ESCLUSIVA DELL'UOMO NERO

22 Agosto 2007
A cura di Alvise Cagnazzo

Domanda Gentile Uomo nero, lei aveva anticipato, nell'ultima intervista, la volontà di tornare a parlare della casa madre bianconera. Cosa pensa delle cessioni di Zalayeta e Blasi?

Risposta – Prima di tutto, come può notare, Emerson è andato al Milan come le avevo anticipato. Anche se tutta l’informazione ha parlato, per lungo tempo, di trattativa saltata. Spero questo possa dimostrare la mia volontà di informare, senza cercare facile pubblicità, dichiarando la mia identità. Tornando alla sua domanda, penso che la partenza di Blasi, sia stata corretta. Ma a livello economico, si poteva fare di più. Per quanto ho saputo, però, pare che la Juventus abbia in qualche modo opzionato, o posto in essere una prelazione priva di contratto, sia Hamsik che Lavezzi.

Domanda - In sostanza, cosa è stato deciso.

Risposta - In sostanza, se i due verranno ceduti dopo un campionato di alto livello, la Juventus giustificherà lo sconto sul cartellino, applicato sia a Blasi che a Zalayeta, con l’acquisto di almeno uno dei due giocatori citati. Ma su Zalayeta, penso che la Juventus abbia commesso un grave errore tecnico.

28 Agosto 2007
A cura di Alvise Cagnazzo

Domanda – In generale, quale giocatore della Juventus ha destato in lei maggiori sensazioni positive?

Risposta – Senza dubbio Trezeguet, ma preferirei soffermarmi su un giocatore che la Juventus ha opzionato, dando Blasi e Zalayeta al Napoli a prezzi stracciati, pur di ottenere una prelazione. E mi riferisco ad Hamsik, che ha disputato una gara splendida contro il Cagliari. La sconfitta, però, è la dimostrazione di come questo Napoli dovrà pensare a salvarsi. Stesso discorso per il Genoa di Gasperini, che ha perso, in maniera rovinosa, la prima sfida casalinga. Comunque, Hamsik è un grande giocatore. In questa Juventus, sarebbe stato più utile di Tiago.

25 Settembre 2007
A cura di Alvise Cagnazzo

Domanda – L’ultima volta, ha promesso di raccontare i retroscena sulle presunte prelazioni della Juventus nei confronti di Hamsik e Lavezzi. Prima del commiato, vuole assecondare l'ultimo sfogo preannunciato.

Risposta – Molti dicono il contrario, ma ho sempre mantenuto le promesse. Non si tratta, comunque, di una presunta prelazione. Ma nemmeno di un accordo firmato, e già depositato. In sostanza, la Juventus ha consentito al Napoli di ottenere, mediante la formula della comproprietà con diritto di riscatto, sia Blasi che Zalayeta, ad un prezzo molto più basso rispetto al reale valore. Infatti, quattro milioni sarebbero stati sufficienti solo per la comproprietà dell’uruguayano. Che è stato valutato una miseria in confronto alle sue reali qualità. Lo ripeto, Zalayeta è il sosia di Iaquinta. Soltanto che per quest’ultimo, una società di nome Juventus ha speso dodici milioni. Uno sproposito, soprattutto per chi deve sanare le casse svuotate da calciopoli, senza concedersi lussi economici.

Domanda – Vada al sodo, Uomo nero. Che il tempo stringe, e fa il suo dovere.

Risposta – Se l’annata di questi due giocatori, ovvero Hamsik e Lavezzi, sarà in linea con le previsione della dirigenza bianconera, lo sconto applicato sui cartellini di Zalayeta e Blasi verrà in qualche modo recuperato nell’acquisto di almeno uno dei due giocatori. Personalmente, preferisco il centrocampista. E’ il nuovo Jugovic, ed è ciò che serve alla Juventus. La trattativa si basa su una prelazione, non scritta, che ha però la validità di un contratto firmato. In quanto, i rapporti tra le società sono ottimi. Il presidente De Laurentiis e Marino, che è stato l’architetto dell’operazione, hanno dato la loro parola. La Juventus, è in vantaggio sulle future pretendenti, perché i massimi dirigenti del Napoli hanno praticamente già trovato un accordo. Fermo restando che, un proseguo di stagione deludente, potrebbe arrestare l’intera operazione.

Domanda – In tal caso, però, Zalayeta e Blasi verrebbero egualmente acquistati, oppure farebbero ritorno alla Juventus?

Risposta – Dubito possa accadere, se non altro perché la Juventus, qualora non riuscisse a prendere Hamsik e Lavezzi, o almeno uno dei due, cercherebbe di recuperare lo sconto applicato sulla loro cessione in comproprietà, vantaggiosa per il Napoli. Ovvero, si tenderebbe ad aumentare il valore di entrambi i cartellini. Non so se il Napoli abbia disponibilità economiche sufficienti. Marino, poi, è abituato ad una cessione illustre per anni, costruendo formazioni competitive senza spendere molto. Provi a domandare a lui di questa trattativa, e non avrà il coraggio di mentire. Come vede, tutto torna. Senza dimenticare che la Juventus potrebbe giocarsi, qualora volesse, già a partire da gennaio, la possibilità di cedere in prestito, proprio al Napoli, parte della colonia di campani presenti in organico, qualora il loro scarso apporto suggerisse una cessione in prestito. A Napoli, sono allettati dalla possibilità di instaurare un rapporto di collaborazione, concreto e solido, con la Juventus. Rapporto che, nella sostanza, esiste già da tempo


Dico solo una cosa: SPERIAMO! Non tanto per Lavelli (grande giocatore comunque), ma piuttosto per Hamsik, assolutamente un fenomeno. Ho avuto modo di ammirarlo sabato in Roma-Napoli e l'ho trovato davvero un centrocampista di livello assoluto, nonostante la giovanissima età.

RISPOSTA A MASSIMO

Ciao Massimo, grazie a te per questa nuova discussione tra fazioni opposte come le nostre. Lasciamo perdere gli squallidi salottini su LA7 e passiamo alle tue domande:

1)Su questo punto il tifo juventino, credimi, è spaccato: c'è chi odia a morte Moggi e chi lo venera. Io non sono così estremista, ma pendo dalla parte dell'ex DG. La dirigenza ha dato un chiaro segno ancor prima delle sentenza (dopo Juve-Palermo del 2006), cacciando la Triade prima del giusto processo. Io questa mossa la intendo come l'opportunità colta al volo di far fuori i due personaggi scomodi. Non dimentichiamo che Moggi era stato cercato da Moratti (al processo porterà il contratto firmato dal tuo presidente) e da Berlusconi (la storia armai la sanno anche i muri).

2) Che ci fosse una cupola atta ad alterare i risultati è tutto da dimostrare. Ergo, andiamoci piano. Io credo che il cosiddetto calcio pulito sia un'altra cosa rispetto allo schifo che vediamo oggi. A mio avviso si devono (e dovevano) punire soggetti e società che negli anni hanno commesso illeciti: doping, doping amministrativo e corruzione e fallimenti. Per ognuno di questi illeciti è prevista una pena, che prima di calciopoli non era praticamente mai stata attuata (salvo Milan per scommessopoli). Una domanda per te e per tutti gli interisti, che mi sono sempre chiesto: se invece che dare una carezza a Moggi e distruggere la Juve fosse stato il contrario, ovvero manette per Luciano e quasi nulla ai bianconeri, tu cosa avresti detto? Ricordiamo che Moggi per la Juve è un dirigente, al pari di Oriali per l'Inter, Meani per il Milan, ecc ecc

3) Sono d'accordo. E come vedi, sebbene con una squadra non fenomenale, la Juve è sempre li, appena dietro a voi che avete oggettivamente una squadra pazzesca.

4) Ne dubito fortemente.

5) Zenga è stato un ottimo portiere, ma a mio avviso non rientra nei 5 migliori di sempre. A loro aggiungerei Banks, Pagliuca, Combi, Peruzzi, Shilton, Leao, Kahn. Un gradino sotto metterei Zenga.

Sulla tua considerazione finale concordo, anche se indubbiamente Ibra è uno dei pochi giocatori capaci di trasformare una grande squadra in una quasi imbattibile. Il 4 novembre può anche essere che noi vinciamo, dato il furore agonistico dei nostri ed il clima terribile che vi aspetterà, ma la differenza tra le due squadre è troppo elevata. Certo che se, magari grazie all'assenza dalle coppe, noi vincessimo lo scudo, beh per Moratti sarebbe una sputtanata colossale.

Negli anni la Juve ha avuto un potere mille volte superiore alle altre grandi, questo è innegabile. Ma ora come ora la nostra squadra, sia a livello sportivo che mediatico vale quanto il 2 di coppe quando di briscola c'è bastoni. E per questo noi siamo stati in B e altre squadre no.

martedì, ottobre 23, 2007

DA MASSIMO L'INTERISTA

Continua il botta risposta tra me (e chi vuole) e Massimo, il tifoso nerazzurro che tempo fa mi scrisse delle domande alle quali io risposi prima di porrea a lui altre domande.

Innanzitutto ringrazio nuovamente Massimo in quanto mi piace molto avere delle discussioni con tifosi di altre squadre, poi passo ad incollare la sua mail.

GENTILE MIRKO

TI RINGRAZIO ANCORA PERCHE' MI DAI POSSIBILITA' DI INTERVENIRE NEL TUO BLOG MI SCUSO PER IL RITARDO DELLA RISPOSTA MA HO AVUTO LA CONNESSIONE INTERNET MALFUNZIONANTE.
CREDO CHE CI SARA' SEMPRE QUALCOSA DA DA DIRE TRA INTERISTI E JUVENTINI MA QUESTO E' NORMALE C'E' GENTE CHE CI PRENDE ANCHE DEI SOLDI VEDI I SALOTTININI SU ITALIA 7.
1) SUL PRIMO PUNTO MI PARE CHE CI SIA POCO DA DIRE CI SONO INTERCETTAZIONI TELEFONICHE CHE PARLANO CHIARO SULLA PREMIATA DITTA MOGGI GIRAUDO BETTEGA. LO STESSO LAPO ELKANN HA PIU' VOLTE INVITATO QUEI SIGNORI A CAMBIARE MESTIERE E' PER QUESTO CHE NON RIESCO A CONCEPIRE LO STRISCIONE DEI TIFOSI JUVENTINI DELL'ANNO SCORSO "10 ANNI DI VITTORIE NON SI DIMENTICANO" DEDICATO ALLA TRIADE
2) VENGO AL PUNTO PRINCIPALE LA DISONESTA' SPORTIVA DELLA JUVE E LA PRESUNTA ONESTA' SPORTIVA DELL'INTER UN TEMA SBANDIERATO TROPPE VOLTE DALLA STESSA INTER CON SPILLE E SPILLETTE E ADDIRITTURA CON MATERAZZI IN SMOKING BIANCO (=LINDO PULITO) IL GIORNO DELLA FESTA SCUDETTO. EBBENE ALL'ALBA DELLO SCANDALO CALCIOPOLI ERO CONVINTO ANCH'IO CHE INTER E ROMA FOSSERO IMMUNI DA DISONESTA' SPORTIVE. DOPO LE DIMISSIONI DA PRESIDENTE DELLA TELECOM DI TRONCHETTI PROVERA CHE HA PORTATO AL RIBASSO DEL TITOLO A DISCAPITO DEI PICCOLI RISPARMIATORI E LE VICENDE DEI BILANCI E DEI PASSAPORTI NE SONO MENO CONVINTO ANCH'IO PERO' E QUI VENGO VERAMENTE ALLA QUESTIONE PRINCIPALE QUESTE COSE LE RITENGO REATI MENO GRAVI CHE ORGANIZZARE UNA ASSOCIAZIONE A DELINQUERE CON UNA CUPOLA COME PIRAMIDE IN GRADO DI ALTERARE RISULTATI SPORTIVI (I COLLOQUI TRA MOGGI E MAZZINI MI SEMBRA PARLINO CHIARO)
INOLTRE SE POSSO FORSE DARVI RAGIONE SULL'ONESTA' DI UNA PERSONA COME TRONCHETTI PROVERA NON ALTRETTANTO POSSO FARLO SUL METTERE IN DUBBIO LA DIGNITA' E LA SIGNORILITA' DI UNA COME MORATTI CHE HA DATO E CONTINUA AD ADOPERARSI PER FARE BENEFICENZA IN DENARO ED EVENTI A CHI NE HA BISOGNO(ULTIMO EVENTO RECENTE 25000 EURO ALLA PARROCCHIA DEL PERGOCREMA PERCHE' I PULCINI DELL'INTER HANNO BATTUTO 40-0 LA SQUADRA LOCALE
3) IO NON HO MAI MESSO IN DUBBIO IL PRESTIGIO INTERNAZIONALE DELLA JUVE CHE NON E' CERTO INQUINATO DALLA ULTIME VICENDE SPORTIVE ANZI SONO CONTENTO DA INTERISTA CHE LA JUVE SIA TORNATA AI MASSIMI LIVELLI ANCHE PERCHE' SPERO CHE POSSIAMO DIFENDERE IL TITOLO CHE ABBIAMO CONQUISTATO L'ANNO SCORSO SENZA CHE SI POSSA PARLARE DI FACILE CONQUISTA DOVUTA A RETROCESSIONI E PENALIZZAZIONI.
4) NON SO SE IL CALCIO E' PIU' PULITO MA LA SPERO
5) SULLA SCELTA DEI PORTIERI LA TUA MOTIVAZIONE E' OPINABILE MA CORRETTA, PER ROBERTO CHE DEFINIVA ZENGA IL PORTIERE CHE CI HA FATTO PERDERE I MONDIALI DICO CHE IN QUEL MONDIALE ZENGA FU ELETTO IL MIGLIOR PORTIERE CON QUESTO VOGLIO DIRE CHE UN EPISODIO NON PUO' CONDANNARE UNA CARRIERA.
TI RINGRAZIO ANCORA PER LO SPAZIO. MASSIMO

MIRKO CONCLUDO SOLO DICENDO CHE E' ORA DI FINIRLA DI LAGNARSI DICENDO CHE NON CI SONO PIU' VIEIRA E IBRA O COME ROBERTO CHE DICE CHE "L'INTER HA APROFITTATO DELLE DIFFICOLTA' ECONOMICHE IN CUI HA VERSATO LA JUVE" INTANTO LA JUVE E' SEMPRE STATA IN VIRTU' DELLA FIAT, UNA SQUADRA CON UN FORTISSIMO POTERE ECONOMICO MOLTO PIU' DELL'INTER E DELLO STESSO MILAN IN MOLTI PERIODI DELLA STORIA SECONDO SE SI RECRIMINANO A VITA VIEIRA E IBRA SI RISCHIA DI DIVENTARE COME QUEGLI INTERISTI CHE RECRIMINANO ANCORA PER IL RIGORE NON DATO A RONALDO NEL FAMOSO CAMPIONATO 97-98

GRANDE BOBONE

Vieri sui pedinamenti Inter: 'Tutti sapranno di questo schifo'


Christian Vieri, ai microfoni di Sky, torna sulla vicenda dei pedinamenti al tempo dell'Inter e attacca duramente la sua ex società: "Ci sono i legali che stanno lavorando e tanto alla fine verrà fuori la verità e quando verrà fuori tutti vedranno quello che hanno combinato. E' uno schifo -racconta Vieri-, voi non sapete bene ancora quello che è successo. Io all'Inter penso di aver fatto solo bene, purtroppo non abbiamo vinto niente perchè gli altri erano più forti di noi. E poi per fare tutti quei gol uno si deve allenare o no? Deve fare una vita seria o no? Io i gol li ho fatti, quindi vuol dire che mi allenavo bene. Poi se io esco la domenica...".
Intanto il bomber viola pensa gia' al ritorno in nazionale. Piu' dello scudetto con la Fiorentina. Perche' - parola di 'Bobo' - il tricolore sul viola "e' difficile". E sulla Nazionale "dipendera' da me, devo giocare con molta continuita'. Se sto bene me la posso giocare con tutti quanti".


Grazie a Marco per la mail

lunedì, ottobre 22, 2007

SEI FORTE PAPA'

Prima la rete al Genoa, poi quella più importante della sua vita:


TORINO - E' nato, poco dopo le 11, Tobias Del Piero, figlio del fantasista della Juve e di Sonia Amoruso. Ieri sera, dopo la partita con il Genoa (vinta dalla Juve proprio grazie a un suo gol) Del Piero era scappato all'ospedale dove la moglie stava per dare alla luce il piccolo.
22 Ottobre 2007

È nato Tobias, il figlio del capitano della Juventus Del Piero e di Sonia Amoruso

È nato, poco dopo le 11, Tobias Del Piero, figlio del fantasista della Juventus Alex e di Sonia Amoruso; domenica sera, dopo la partita con il Genoa (vinta dalla Juve proprio grazie ad un suo gol) Del Piero (sostituito al 75’ non senza mugugni) era scappato subito all’ospedale Sant’Anna dove la moglie stava per dare alla luce il piccolo.
Per Alex Del Piero – ovvero Pinturicchio, come amava chiamarlo l’Avvocato Agnelli - è stata una settimana davvero importante: prima ha trovato l’accordo con la società per rinnovare l’accordo con la Juventus per altri due anni (tra l’altro con uno stipendio ancora notevole vista l’età: 33 anni e 4 milioni a stagione); poi ha deciso con un suo gol, domenica sera, il match contro il Genoa; infine, è arrivato il primogenito.
Il numero 10 bianconero ha conosciuto la moglie Sonia quasi per caso, in un negozio di Torino dove la ragazza lavorava come commessa.


Aguroni capitano!!!!!

JUVENTUS-GENOA 1-0

La si può colpire, ma mai distruggere. La si può far retrocedere, ma subito tornerà la dove era stata spodestata: questa è la Juventus.

Ieri sera contro il Genoa sembrava essere tornati alla'antica, come gioco e cinicità, ma non come arbitraggio: scandaloso quello di Banti. Mi ha dato l'impressione che fosse un sicario assoldato per far fuori i pezzi della Juve, troppo scomoda agli onesti per eccellenza.

A mio avviso i bianconeri hanno giocato una gara attenta e paziente, quasi in stile capelliano. A differenza delle previsioni della vigilia, Ranieri schiera un consueto 4-4-2. con la sola novità dell'inserimento dell'imbarazzante Salihamidzic al posto di Palladino. I primi 45 minuti sono piuttosto noiosi e vedono una Juve aggressiva e molto attenta in difesa cercare più volte la via della rete, trovandola grazie ad uno spunto di Del Piero (oggi papà, auguri!) su assist di Nedved dalla sinistra (e clamorosa disattenzione difensiva del duo Bovo-Lucarelli).

Nella ripresa i bianconeri contengono gli attacchi e la foga agonistica dei grifoni, grazie soprattutto ad un sontuoso Legrottaglie, ad un meraviglioso Nocerino ed al muro per eccellenza, Gianluigi Buffon.

Tre punti d'oro contro una squadra in forma e rognosa, che ci proiettano direttamente alle spalle dell'Inter. Non male per una neopromossa...!

Capitolo arbitro: Banti scandaloso. La misura è ormai colma. Troppi errori arbitrali a nostro sfavore, ma i media enfatizzano solo i due fuorigioco contro Torino e Fiorentina. Come prevedevamo (e ne abbiamo da molto la conferma) i Moggi sono spariti, ma i giornalisti faziosi ed antisportivi sono rimasti ed è grazie a loro che il calcio sta andando a punttane. Continuate così, mi raccomando....

Questi i miei personalissimi voto al match contro il Genoa:

Buffon 6,5
Grygera 6
Legrottaglie 7,5
Chiellini 6,5
Molinaro 5
Salihamidzic 5
Zanetti 6,5
Nocerino 7
Nedved 6
Trezeguet 5,5
Del Piero 7

Almiron s.v.
Palladino 6

All. Ranieri 6,5

Voto generale alla prestazione della Juve: 6,5


Arbitro: 4-- (una direzione imbarazzante e totalmente a favore del Genoa. Se questo è il nuovo calcio... Ora speriamo che squalifichi Nedved per 3 giornate, in maniera tale che il ceko salti il match con gli onestoni, e la missione del sig. Banti sarebbe completata)

venerdì, ottobre 19, 2007

8° GIORNATA: JUVENTUS - GENOA

Provo ancora una volta a cimentarmi nella (riuscita, almeno per ora) analisi della prossima partita sulla Juve, qualche consiglio a Ranieri e il pronostico del match che si svolgerà domenica sera allo Stadio Olimpico di trino, con inizio alle ore 20.30.

La sosta è giunta in un momento di buona forma per entrambe la squadre: i bianconeri si stavano confermando come squadra in grado di lottare per lo scudetto, uscendo imbattuta da due terribili trasferte quali Fienze e a Roma contro i giallorossi, mentre i grifoni hanno piani piano migliorato il proprio gioco, dopo una partenza assai difficile, issandosi provvisoriamnete nei quartieri alti della classifica. Entrambe le squadre non avevano in pratica giocatori spasi per il mondo a giocare con le rispettive nazionali e hanno potuto, bene o male, preparare al meglio il match di domenica, che torna in serie A dopo 12 anni esatti.

Lo scorso anno a Torino finì 3 a 1 per i bianconeri, in una partita tutto sommato dominata e che aveva reso al meglio la reale differenza tra le due squadre: una molto forte, l'altra assolutamente fuoriquota.

Quest'anno probabilmente suonerà un'altra musica. Gasperini difficilmente snaturerà il modulo genoano (ed il suo credo calcistico) e si presenterà all'Olimpico con il consueto 3-4-3: i ter in liena dietro saranno Bega, Bovo e Lucarelli, in mediana Rossi, Milanetto, COppola e Fabiano e di punta Borriello, Leon e uno tra Di Vaio e Sculli (sembra favorito il secondo...).

A mio avviso, a difefrenza che con la Fiorentina, il Genoa è da attaccare per vie centrali. Stante l'indisponibilità di Iaquinta, Marchionni, Camoranesi, Andrade e Boumsong (Legriottaglie sembra esserci ripreso), io piazzerei la seguente formazione, disposta con un 4-4-2 a rombo: Buffon in porta, Legrottaglie e Chiellini centrali, Grygera e Criscito sugli esterni (preferirei l'ex rossoblù a Molinaro per non deprimerlo e perchè contro la sua ex squadra dovrebbe esaltarsi), Zanetti perno basso del centrocampo con Nocerino e Nedved ai lati, Tiago sulla trequarti con in attacco Del Piero e Trezeguet. Sceglierei questo modulo per puntare centralmente i 3 difensori del Genoa, dato che le due fascie (Rossi e Fabiano) non sono dei fulmini difensivi, ma piuttosto sono migliori ad attaccare. Tiago e Del Piero sanno fare questo tipo di gioco, Nedved avrebbe spesso la fascia libera per andare sul fondo o al tiro ed il lavoro di contenimento sarebbe da lasciare a Zanetti e Nocerino. Attenzione in difesa: i grifono attaccano sempre i 4 o 5, è quindi preziosissimo il lavoro di cristiano Zanetti, nel fondamentale ruolo di interditore.

Il Genoa pratica un caclio veloce e votato all'attacco, quindi sarebbe inutile cercare di difendere. Ripeto: io attaccherei centralemnte i 3 in linea della difesa rossoblù con le due punte, Tiago e Nedved. Va da se che un 4 contro 3 può creare molte situazioni favorevoli.

Il mio pronostico: una vittoria per 3 a 1, esattamente come l'anno scorso con reti di Nedved, Tiago e Del Piero. Rete ospite sul 2 a 0 grazie ad un gol di Leon

giovedì, ottobre 18, 2007

SOLO UN TEOREMA - FAVOLOSA ANALISI DI FARSOPOLI

Solo un teorema / Parte I



di Antonio Pio Cristino
ap.cristino@liberamenteonline.org
17 Luglio 2006

Un’emerita porcata (passatemi il termine)!
Abbiamo assistito a ciò che di peggio potesse mai accadere in una “moderna” democrazia: il trionfo del giacobinismo di piazza, quello che fa vendere i giornali ma tutto fa tranne che risolvere i veri problemi. L’ultimo capitolo della cosiddetta Calciopoli ha dell’incredibile, perché ci si è affrettati a compilare la “giusta” sentenza negli istanti in cui si faceva sempre più forte la puzza dell’infondatezza delle accuse. Juventus in serie B con 30 punti di penalità, Fiorentina altrettanto con 15, Lazio con 7, Milan in A con 15 punti solo perché anziché una primadonna ha mandato in avanscoperta una pedina; in più la presunta pena accessoria dell’esclusione dall’Europa, tramutatasi in farsa perché almeno l’UEFA, al posto dell’Empoli che ha già rinunciato, il Berlusca e soci la faranno.
Andiamo comunque con ordine: l’intero procedimento avviato dalla gogna mediatica negli ultimi due mesi non sta in piedi né dal punto di vista procedurale, che da quello contenutistico.

I CONTENUTI
Quale era l’accusa? Ah sì la Juventus, tramite Moggi e Giraudo, aveva intessuto una vasta rete di relazione con i sommi vertici dell’enclave calcistico nazionale (dalla FIGC, all’AIA, alla Lega), per orientare le partite a proprio favore; leggete questo:

1. La Maserati di Lucianone.
Come saprete tutti Moggi ha regalato una Maserati al designatore arbitrale Pairetto, d'altra parte è chiarissimo, ci sono le intercettazioni riportate testualmente sul Corriere della Sera, mica la Gazzetta di Viterbo. Però, nella richiesta di archiviazione della Procura di Torino c'è scritto altro, per la precisione che "dalle intercettazioni emerge" che la Maserati di cui sopra "non è destinata direttamente al PAIRETTO bensì ad un amico di quest'ultimo di nome Enzo" e che "l'interessamento richiesto a MOGGI non riguarda la consegna a titolo gratuito dell'auto e nemmeno la concessione di sconti, bensì il fatto che i tempi ordinari di consegna dell'auto sono molto lunghi, circa un anno di attesa", infatti, "una volta reperita la automobile, il MOGGI informa di ciò PAIRETTO che si mette direttamente in contatto con la concessionaria" e la acquista regolarmente. L'amico, non lui. Strano, direte voi, le intercettazioni, che pure sono oramai di dominio pubblico, non dicono questo, anche la conversazione tra Pairetto e il suo amico "Enzo" fa capire chiaramente che la macchina è per il simpatico designatore. Già, che strano.

2. Pairetto istruisce Dondarini
Come saprete tutti il giorno prima di Sampdoria-Juventus il designatore Pairetto chiama l'arbitro Dondarini che poi arbitrerà la partita e gli dice "di usare 50 occhi per vedere anche quello che non c'è", chiaro che la telefonata serve a dare istruzioni per favorire la Juventus, lo ha scritto anche Travaglio su Repubblica, è evidente.
Però, nella richiesta di archiviazione della Procura di Torino c'è scritto altro, per la precisione che "la ragione delle telefonata" era stata la nomina di Dondarini ad arbitro internazionale per l'anno solare 2005, difatti è Dondarini a chiamare Pairetto e non viceversa, introducendo la conversazione proprio con la telefonata, ricevuta da Dondarini qualche minuto prima, nella quale un dirigente federale gli chiedeva dei dati da inviare alla Fifa ufficializzandogli così la sua nomina. Il Procuratore della Repubblica Maddalena, infatti, scrive che "alla luce di tale precisazione, il contenuto della conversazione appare di solare luminosità". Difatti "la dimostrazione che l'oggetto della conversazione è esclusivamente l'inserimento del Dondarini nell'elenco degli arbitri internazionali per il successivo anno solare si ottiene dalle ulteriori raccomandazioni di "non dire niente a nessuno": raccomandazioni che hanno un senso se rapportate ad una designazione (ad arbitro internazionale) che era stata richiesta ma non ancora effettuata (dalla FIFA) ma non ne avrebbero alcuno per una designazione ad arbitrare una partita per la quale non vi era nessun mistero da nascondere. E quindi si tratta di conversazione assolutamente... innocua (anche nell'ottica della peggior cultura del sospetto) perché di Sampdoria - Juventus non si parla proprio e, men che meno, si parla o si accenna ad un arbitraggio di favore per la Juventus.
Strano, eppure la telefonata sembrava così chiara, i 50 occhi stavano in tutti i titoli, stavano parlando della partita della Juventus, è evidente. Già, che strano.

3. Moggi lo sapeva già
Come saprete tutti il giorno del sorteggio per determinare gli arbitri di Sampdoria-Juventus una signorina della Federazione chiama Moggi per comunicargli le designazioni e quella volpe di Luciano, probabilmente in un attimo di smarrimento ammette: "Sì, sì, ma li conosco già: abbiamo Dondarini". Lo ha scritto anche Travaglio, "la donna è stupita: Ah, li conosce già? Sì, giusto, Dondarini". Però, nella richiesta di archiviazione della Procura di Torino c'è scritto altro, per la precisione che "come di intesa, nella stessa giornata a sorteggio avvenuto MOGGI viene subito informato da PAIRETTO che l'arbitro della partita sarà DONDARINI (cfr. int. tel.20.9.04 h.11,41)" vale a dire prima che la signorina della Federazione, la "signorina stupita" di Travaglio, telefoni a Moggi nel giro di chiamate "ufficiali" per comunicargli la designazione. Strano, come se Travaglio e tutti gli altri, pure in possesso delle intercettazioni e degli atti non avessero confrontato l'orario delle due chiamate. Già, che strano.

4. Emerson lo guarda e lui concede il rigore
Come saprete tutti dopo la partita c'è un'altra telefonata sospetta di Pairetto a Dondarini, nella quale il "Donda" spiega di aver dato il rigore, lo ricorda Travaglio nel suo articolo, "molto generoso" in favore della Juve quando "Emerson lo ha guardato". Un'altra prova della sudditanza, ma che dico sudditanza, della corruzione bella e buona dell'arbitro. Però, nella richiesta di archiviazione della Procura di Torino c'è scritto altro, per la precisione che "dal dialogo, emerge in modo nitido che DONDARINI ha concesso il rigore alla Juventus in buona fede, convinto cioè che il rigore c'era, e non per volutamente alterare il risultato a favore della Juventus: dato, questo, del tutto distonico rispetto alla logica sequenza probatoria che dovrebbe sussistere per ritenere essere avvenuta una frode sportiva, sulla base di quanto si era osservato trattando della interpretazione da dare alla norma." Strano, dai si capisce chiaramente, "Emerson lo guarda" e lui fischia, è proprio un rigore "inventato", "regalato", "concesso generosamente". Già, che strano.

5. "Se è furbo dimezza l'Udinese"
Come saprete tutti Giraudo, l'amministratore delegato della Juventus, e Moggi condizionavano anche le altre partite. Abbiamo letto tutti le parole di Giraudo "se Dattilo è sveglio dimezza l'Udinese", proprio nella domenica precedente a quella in cui la Juventus giocherà con la squadra di Udine. Evidente che con l'espulsione e la conseguente squalifica dei giocatori dell'Udinese la Juve avrebbe avuto un vantaggio. Evidentissimo.
Però, nella richiesta di archiviazione della Procura di Torino questa frase non c'è, o meglio, manca tutta l'intercettazione da cui è tratta quella frase. Per carità, manca pure su tutti i giornali ed è mancata su tutte le televisioni, ma tanto a che serve, è tutto chiarissimo. Strano però che il procuratore Maddalena si sia scordato di citarla nella sua istanza come ha fatto con tutte quelle che erano probanti. Forse la ragione di questa omissione sta nel fatto che le parole sono stare registrate in una conversazione a commento della partita in oggetto, Udinese-Brescia, cioè DOPO la fine della partita (ultimo capoverso di questo articolo). Strano, eppure gli allegati della procura, che contengono le conversazioni, le date e gli orari, sono precisi al minuto.

Queste sono solo alcuni stralci e si potrebbe continuare ancora a lungo molto a lungo …
Passiamo alle accuse vere e proprie: allora il sistema Moggiopoli si manteneva sui cosiddetti sorteggi taroccati (sia le griglie che il sorteggio vero e proprio), nonché su un uso disciplinato e certosino delle ammonizioni a fine di far squalificare preziosi elementi avversari per la seguente sfida con la Juve (tralascio le presunte diramazioni nel mondo del giornalismo, perché non vale la pena commentarle). Ora leggete questo da Panorama:

Da Panorama
CALCIOPOLI MANCANO LE PROVE - A Calciopoli arriva il primo pentito
di Giacomo Amadori 1/6/2006
Come ogni scandalo che si rispetti anche Calciopoli ha il suo primo (quasi) pentito. È il più giovane tra gli indagati e per questo uno dei più spaventati. Ha 28 anni e, prima del terremoto pallonaro, lavorava alla Commissione nazionale arbitri di serie A e B della Federcalcio.
Martino Manfredi, nei giorni scorsi, ha iniziato a collaborare con le forze dell'ordine, parlando dei retroscena e dei meccanismi di controllo sui sorteggi arbitrali. Una piccola fessura nel muro di silenzio che gli inquirenti stanno cercando di intaccare, con grande difficoltà.
Infatti gli interrogati discettano sul «sistema generale» e meno volentieri scendono nei particolari. Neppure l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo, che per i cronisti era avviato sulla strada della loquacità, ha aggiunto notizie a quelle che i magistrati già conoscevano.
Uno dei verbali più interessanti è ritenuto quello del presidente del Genoa Enrico Preziosi: si è soffermato sull'operato della giustizia sportiva che un anno fa ha condannato per illecito la sua squadra alla retrocessione. Ha denunciato presunti torti e pressioni subiti, ha attaccato l'ex presidente della Federcalcio Franco Carraro, l'ex capo dell'ufficio indagini Italo Pappa e i giudici della Caf. Ha consegnato un dossier con alcuni «pizzini» irridenti, quelli che, secondo le sue accuse, i magistrati sportivi scrivevano mentre lo giudicavano. Ma pure Preziosi quando è arrivato il momento di parlare dei rapporti con Moggi ha preferito sfumare i toni. È stato, invece, ironico l'allenatore del Milan Carlo Ancelotti, che ha ricordato di essere stato l'unico a non vincere nulla nella Juve guidata dall'ex direttore generale bianconero. Catenaccio pure tra gli arbitri. Massimo De Santis, per esempio, ha scelto la via del silenzio. Senza sorprendere gli inquirenti: gli indagati si presentano agli interrogatori conoscendo parte degli elementi contro di loro, dopo la diffusione delle informative dei carabinieri.
Inoltre, chi avrebbe voglia di parlare, come Zdenek Zeman o l'ex presidente dell'Ancona Ermanno Pieroni, non ha aggiunto nulla a quanto aveva già dichiarato a giornali e tv. E così uno dei pochi interrogatori giudicati utili è stato quello del dipendente della Figc Manfredi, che ha svelato il sistema dei bussolotti. Le palline che all'epoca del sorteggio arbitrale contenevano i cartigli con le partite e i nomi dei direttori di gara erano riconoscibili a causa dell'usura, così gli ex designatori Pierluigi Pairetto e Bergamo potevano abbinare a una certa sfida l'arbitro prescelto.
Il metodo non perdeva efficacia neppure quando a estrarre il bussolotto dall'urna con l'indicazione del match era una terza persona, per esempio un cronista: i designatori aspettavano qualche istante e quindi sorteggiavano, dall'altra urna, la giacchetta nera predestinata all'incontro.
La riffa poteva essere pilotata anche attraverso altri sistemi, come quello delle cosiddette griglie (la suddivisione in varie fasce di incontri e arbitri) che riduceva al minimo il rischio della casualità.
Per gli inquirenti, le rivelazioni di Manfredi non valgono moltissimo e la mancanza di collaborazione di indagati e testimoni durante gli interrogatori sta ponendo un problema: come dare più peso alle informative dei carabinieri con riscontri testimoniali e prove documentali. Le 1.600 pagine di accuse stilate in quasi un anno di lavoro dai carabinieri hanno tuttavia già prodotto un risultato innegabile: una pressione mediatica che ha portato alle dimissioni di tutti i vertici del mondo del calcio. Eppure, gli investigatori sono costretti a riconoscere che i risultati dell'indagine non sono inattaccabili.
Troppe parole, ma soprattutto troppi aggettivi hanno reso vulnerabile la pietra angolare dell'inchiesta. Titoli a effetto come «Il controllo del Palazzo», «L'asservimento della macchina amministrativa» o «I tentacoli nell'apparato della sicurezza» hanno tolto la doverosa asciuttezza alla ricostruzione. Solo nel primo dossier l'estensore del documento, il maggiore dei carabinieri Attilio Auricchio, usa 16 volte l'aggettivo «allarmante» e dieci volte «inquietante». Termini che ritornano anche nella seconda informativa. E quando si parla dell'associazione di procuratori Gea World sfuggono termini come «cupola» e «affiliati». Una scelta linguistica che tradisce un impeto accusatorio inconsueto.
Quanto al contenuto, il primo dossier prepara l'accusa di frode sportiva e associazione per delinquere, ricostruisce modi e partecipanti al «sodalizio criminale». Il secondo, scritto sette mesi dopo il primo, dovrebbe elencare gli episodi di reato annunciati nel precedente. In realtà diventa un potpourri di notizie e nel calderone finisce persino l'ex ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu che chiede un «aiutino» per la sua Torres, che con il campionato di serie A oggetto dell'informativa non ha nulla da spartire. Una delle perplessità maggiori le suscita il capitolo che si riferisce alle presunte «Collusioni con la questura di Torino e Roma». Il titolo lascia intuire una situazione di connivenza tra la polizia e il sistema moggiano. In realtà leggendo le notizie raccolte dai carabinieri si scopre che il direttore generale della Juve, in cambio di biglietti e magliette, otteneva piccoli favori da tre-quattro agenti o ispettori (su un totale di oltre 7 mila poliziotti che operano nelle due questure). Per i magistrati è un po' poco per mostrare tanta nettezza nelle conclusioni investigative.
Ma il vero paradosso è la terza informativa, quella che monitora le telefonate di Leonardo Meani, collaboratore del Milan con il ruolo di addetto all'arbitro. Al contrario delle prime due non è un'«informativa di reato a carico» di qualcuno e non contiene le due telefonate per cui Meani è stato indagato.
È quasi un allegato che dovrebbe dimostrare «l'esclusività del potere» moggiano «al quale non corrisponde un contraltare». Insomma la dimostrazione dell'inutilità di Meani. Poi, però, il documento cambia direzione e prende di mira l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani per i rapporti con Meani. Fra le righe spunta la presunta prova di colpevolezza del dirigente rossonero: «Approfitta della telefonata per chiedere a Meani se abbia parlato con i designatori».
Non molto per quello che dovrebbe essere uno dei «burattinai» del calcio italiano. Poi il rapporto sottolinea la preparazione di un incontro riservato tra Galliani e l'arbitro Pierluigi Collina dimenticando di scrivere che quel rendez-vous non c'è mai stato e che i due non si contattano neppure per telefono. Inoltre, sembra che il famoso «dossier» dell'arbitro Gianluca Paparesta non sia altro che una newsletter per la promozione di un carburante ecologico, il biodiesel.
Le divergenze di opinione tra investigatori e pm sono confermate anche nell'elenco dei 41 indagati stilato dalla procura di Napoli: tiene conto solo parzialmente dei 58 nomi a carico dei quali è stata preparata l'«informativa di reato». I pm hanno eliminato dalla lista degli «avvisati» 26 persone che i carabinieri avevano messo nel mirino: dall'avvocato Luigi Chiappero, legale storico della Juventus, al giornalista Tony Damascelli. Dunque le informative che hanno fatto detonare lo scandalo potrebbero essere il punto debole dell'inchiesta sul calcio. Presto i legali, dato il clima di dissenso con i carabinieri, potrebbero chiedere la trascrizione integrale delle centinaia di migliaia di telefonate che, necessariamente, sono state accantonate dai militari. Con il rischio di paralizzare la fase istruttoria. E c'è chi già scommette che le penalizzazioni davanti alla giustizia sportiva saranno meno eclatanti di quelle pronosticate da certi giornali e tv.

Come vedete, concentrandoci sul caso Manfredi-sorteggi, gli stessi inquirenti giudicano deboli le accuse, tanto che sembra che anche a livello di giustizia sportiva qualsiasi riferimento al sorteggio taroccato sia scomparso da ogni requisitoria (compresa quella di Palazzi). Per chi ancora avesse dei dubbi, ecco a voi un comunicato dell’USSI che, come sapete, partecipava ai sorteggi tramite i propri giornalisti:

SORTEGGIO ARBITRALE: PRECISAZIONE SULLE MODALITA' DA PARTE DI FIGC E USSI
Roma 15/05/2006
A proposito degli articoli pubblicati da alcuni organi di informazione che hanno riferito di un'inchiesta in corso da parte della Magistratura sulle modalità del sorteggio arbitrale delle scorse stagioni sportive, la FIGC e l'USSI (Unione stampa sportiva italiana) vogliono ricordare i termini dell'accordo che negli ultimi anni ha previsto la presenza e la partecipazione dei giornalisti dell'USSI alle operazioni del sorteggio arbitrale. Ogni settimana, l'USSI ha designato - tra i suoi iscritti - un giornalista diverso che ha estratto il nome dell'arbitro per ciascuna partita di serie A e B, secondo le griglie individuate dai designatori dell'Organo tecnico (CAN), alla presenza di un notaio. Contrariamente a quanto scritto da alcuni, il sorteggio dell'arbitro era successivo all'estrazione della "pallina" relativa a ogni singola partita. La sequenza temporale del sorteggio, cioè, prevedeva: preliminarmente, per ogni griglia di partite venivano letti i nomi degli arbitri selezionati dai designatori responsabili dell'Organo tecnico (CAN). A questo punto, uno dei due designatori estraeva la singola "pallina" con la partita e successivamente il giornalista designato dall'USSI estraeva la "pallina" con il nome dell'arbitro da assegnare a quella gara. Questi sono i termini dell'intesa tra FIGC e USSI. Riteniamo doveroso offrire un contributo di informazione all'Autorità giudiziaria che, a quanto riportato da alcuni giornali, sta indagando anche su questo aspetto dell'inchiesta che riguarda il mondo arbitrale.

Cioè il giornalista estraeva la pallina con dentro scritto il nome dell’arbitro, dopo che i designatori avevano già individuato la partita … a voi ogni ulteriore commento.
Concludo la requisitoria sui presunti sorteggi taroccati, mostrandovi il riscontro tra la telefonata Moggi-Bergamo (quella del Paparesta sì, Paparesta no) e la realtà effettuale della cosa:
Bergamo:" ...io ce li ho scritti: Bertini, Rodomonti, Trefoloni, poi te me dici Paparesta, meglio! Paparesta arriva e si fa arbitrare! L'importante e' che arrivi di venerdi' perche' Inter-Roma anticipa al sabato!"
Attenzione a questo passaggio: Bergamo ha saputo da Moggi che Paparesta rientra venerdi (lui credeva rientrasse sabato) decide di inserirlo nella griglia considerando la possibilità che possa arbitrare l'anticipo Inter-Roma
Moggi:" No, no venerdi sera lui arriva! No, no, non ci sono problemi..." E ancora Moggi: "...Io credo...credo che questa qui non abbia... non abbia nessun problema questa griglia! Penso! Lo penso io, poi sai, nel calcio non si sa mai, se son problemi o meno, pero'"
Moggi ribadisce che Paparesta arriverà venerdi.
Bergamo:" ...no, ma anch'io ci credo a questa qui, eh... l'unica cosa, non mi interessa nemmeno che Bertini va a fare Reggina-Milan che e' la sesta volta del Milan e... da quel momento sara' poi precluso!Pazienza,oh! Non fara' Milan-Juventus ma non e' questo che ci preoccupa! Perche' tanto ha gia' fatto l'andata, quindi!."
Quindi Bergamo ritiene possibile che Bertini vada ad arbitrare Reggina-Milan

Ora vediamo i risultati del sorteggio:

Bologna - Palermo MESSINA
Brescia - Cagliari DE MARCO
Fiorentina - Parma PAPARESTA
Inter – Roma TREFOLONI
Juventus - Udinese RODOMONTI
Lazio – Atalanta BRIGHI
Lecce - Chievo MORGANTI
Livorno - Sampdoria TAGLIAVENTO
Reggina – Milan RACALBUTO
Siena - Messina BERTINI

Come vedete gli abbinamenti di cui Bergamo ha parlato a Moggi non si avverano!!!!
Paparesta non arbitrerà Inter-Roma e Bertini non arbitrerà Reggina-Milan.
Quindi se si escludono il Cassarà ed il Pieri delle amichevoli precampionato, il potere di Moggi sugli arbitri si riduce al semplice “ti faccio avere una macchina per il tuo amico un po’ prima dei tempi normali”. Un’ultima chicca: De Santis doveva essere il punto di riferimento della cupola moggiana tra gli arbitri, ebbene nel 2004/05, con l’arbitro di Tivoli a dirigere ben 5 sue partite, la Juventus ha ottenuto solo 7 punti su 15. Tirate voi le somme.

AMMONIZIONI E SQUALIFICHE

1. Squalifiche mirate
La prima cosa che viene menzionata nel rapporto dei carabinieri e' che le avversarie della Juve nella stagione 2004-2005 hanno avuto la bellezza di 25 giocatori squalificati! Scandalo! Orrore e raccapriccio! Chiaro segno che Moggi pilotava gli arbitri, i designatori, e i terroristi dell’11 Settembre! Peccato che nessuno dei nostri bravi e onesti militari dell’Arma si sia preso la briga di andare a paragonare questo numero con quello delle altre squadre di Serie A. Se l’avessero fatto, avrebbero scoperto la seguente tabella:

Squadra - squalificati
Atalanta 30
Reggina 27
Juventus 25
Brescia 24
Lecce 23
Lazio 22
Sampdoria 22
Siena 22
Inter 21
Parma 21
Bologna 20
Cagliari 19
Livorno 19
Milan 19
Udinese 19
Chievo 18
Messina 18
Palermo 16
Fiorentina 12
Roma 11
In effetti, 25 squalificati sono più della media, ma la Juve è solo terza in questa speciale classifica, dietro alle potentissime Atalanta e Reggina, con solo uno squalificato in più del Brescia, e due più del Lecce, la squadra di Zeman, quello protetto dal palazzo.


2. Mira imperfetta
Forse gli arbitri non avevano poi questa mira perfetta: forse, se una squadra doveva affrontare la Juve la domenica seguente, gli arbitri tiravano fuori tanti cartellini, e poi, "’ndo cojo, ’cojo", come disse il famoso lanciatore di coltelli giapponese. Bene, vediamo allora il numero di cartellini gialli assegnati alle avversarie la domenica precedente:
Squadre cartellini
Atalanta 97
Lazio 90
Lecce 88
Cagliari 86
Chievo 86
Juventus 85
Reggina 85
Inter 83
Messina 83
Brescia 80
Udinese 80
Bologna 79
Palermo 79
Sampdoria 76
Livorno 75
Milan 75
Parma 74
Roma 74
Fiorentina 69
Siena 65
Di nuovo al primo posto l’Atalanta, e la Juve che non entra nemmeno nelle prime 5.


3. Rossi Mirati
Vabbe', ma questi arbitri erano molto abili, difficile pensare che ammonivano veramente a casaccio. Se volevano fare fuori un giocatore prima della Juve, sicuramente lo potevano espellere direttamente. Vediamo allora la graduatoria dei cartellini rossi assegnati agli avversari nella domenica precedente:
Reggina 12
Bologna 9
Sampdoria 9
Siena 9
Atalanta 8
Juventus 8
Palermo 8
Parma 8
Chievo 7
Milan 7
Lazio 6
Udinese 6
Brescia 4
Cagliari 4
Livorno 4
Roma 4
Fiorentina 3
Inter 3
Lecce 3
Messina 2
Di nuovo, la Juve si classifica a malapena al quinto posto.


4. Gli impallinati
"Eureka!" dice il nostro baldo investigatore, "gli arbitri avevano la mira perfettissima, altro che no! Se volevano, potevano fare dei veri e propri capolavori, come diceva De Santis." Non ammonivano affatto a caso, ma prendevano di mira esattamente i giocatori diffidati, che quindi con un giallo erano costretti a saltare la partita con la Juve. Li impallinavano ben bene, come diceva Meani. E allora andiamo a guardarci la classifica degli impallinati:
. Atalanta 22
. Brescia 19
. Reggina 18
. Inter 17
. Juventus 17
. Lecce 17
. Livorno 17
. Messina 16
. Cagliari 15
. Sampdoria 15
. Lazio 14
. Parma 14
. Siena 14
. Udinese 14
. Chievo 13
. Milan 12
. Bologna 10
. Palermo 9
. Fiorentina 8
. Roma 8

La Juve e' sempre in zona UEFA. Un po’ deboluccia questa tesi, ma... un attimo! Il totale degli impallinati non vuol dire granche'. Forse la Juve ha un basso *numero totale* di impallinati, perche' le avversarie avevano pochi diffidati la giornata precedente! Bisogna guardare alla percentuale di impallinati sul totale dei diffidati. Adesso sicuramente troveremo la Juve in prima posizione, l’hanno scritto su tutti i giornali! O forse no...

Squadra - percentuale impallinati
. Atalanta .22,44%
. Reggina .19,14%
. Brescia .18,62%
. Sampdoria .17,85%
. Juventus .16,83%
. Livorno .16,83%
. Lecce .16,66%
. Messina .16,49%
. Cagliari .16,48%
. Udinese .16,09%
. Inter .15,88%
. Chievo .15,85%
. Lazio .14,58%
. Parma .14%
. Siena .13,72%
. Milan .12,90%
. Bologna .10,63%
. Palermo .10,22%
. Fiorentina 8,88%
. Roma .7,40%
Di nuovo la Juve non riesce a staccarsi dal quinto posto. La percentuale impallinati juventina e' del 16.83%: cio' vuol dire che in media, su sei diffidati in squadra la domenica precedente alla partita contro la Juve, ne viene ammonito 1. Scandalo! Scandalo! Serie C!!!!
[Parentesi: in quella famosa Bologna-Fiorentina, furono in effetti ammoniti 4 bolognesi, Gamberini, Meghni, Nastase e Petruzzi. Gli ultimi due erano diffidati e saltarono la partita con la Juve, ma Gamberini era alla sua prima ammonizione, e infatti contro la Juve scese in campo regolarmente. Purtroppo per i carabinieri bastava affidarsi alla conversazione da bar tra Meani e non so chi, piuttosto che andarsi a guardare effettivamente cosa era successo...]


5. I pre-impallinati
I nostri poveri investigatori avrebbero di che scoraggiarsi, ma forse c’e' un ultimo appiglio a cui aggrapparsi. Gli arbitri ammonivano sistematicamente non i giocatori già diffidati, bensì quelli a rischio di diffida. Così, essendo diffidati nella partita con la Juve, avrebbero giocato in maniera più prudente, avvantaggiando così la compagine bianconera-Moggiana. Vediamo quindi la graduatoria dei "pre-impallinati":
Squadra - totale pre-impallinati
. Juventus 28
. Lecce 25
. Chievo 21
. Fiorentina 21
. Messina 21
. Parma 21
. Lazio 19
. Atalanta 18
. Brescia 18
. Inter 18
. Palermo 18
. Reggina 18
. Sampdoria 17
. Milan 16
. Siena 16
. Udinese 16
. Bologna 15
. Livorno 15
. Cagliari 13
. Roma 12
Evviva, evviva! Finalmente la Juve al primo posto! Ma noi siamo investigatori seri, e lo stesso discorso fatto in precedenza sul numero e sulle percentuali vale anche adesso. Vediamo quindi la classifica della percentuale di pre-impallinati sul totale di pre-diffidati:

Squadra percentuale pre-impallinati
. Lecce .20,16
. Juventus .19,71
. Messina .16,27
. Parma .16,15
. Chievo .15,55
. Inter .15,51
. Fiorentina .15,44
. Reggina .15
. Lazio .14,96
. Atalanta .14,28
. Palermo .13,95
. Brescia .13,04
. Udinese .12,5
. Sampdoria .12,31
. Milan .12,12
. Siena .11,76
. Bologna .10,79
. Livorno .10,79
. Roma .10,71
. Cagliari .8,96
Ahi, la Juve scende al secondo posto...ma forse se nell’inquisitiva scrivo abbastanza spesso "cupola", "compagine moggiana" e robe simili mi prenderanno sul serio.


6. Un modo più diretto per favorire la Juve
Certo pero' che questi arbitri erano sofisticati! Per favorire i bianconeri, mica ti facevano squalificare i giocatori proprio in coincidenza della partita con la Juve, ma ammonivano i giocatori che erano a rischio di diffida, in modo da farli giocare in maniera meno aggressiva. Sono questi piccoli particolari che ti fanno vincere gli scudetti, senza dubbio!
Eppure c’era un sistema molto piu' facile per favorire la Juve. Dire agli arbitri di sventolare rossi e gialli non nelle partite precedenti a quelle contro la Juve, ma nella partita contro la Juve stessa! Sappiamo tutti che la Juve ha un basso numero di ammoniti rispetto al numero di falli commessi. Vogliamo scommettere che le avversarie della Juve hanno invece un numero molto alto di ammoniti ed espulsi?
Ecco la classifica dei giocatori avversari ammoniti:
Squadra - gialli contemporanei
. Roma 108
. Fiorentina 97
. Lazio 90
. Palermo 89
. Cagliari 88
. Sampdoria 88
. Juventus 84
. Lecce 84
. Milan 84
. Reggina 82
. Udinese 80
. Chievo 77
. Siena 77
. Messina 75
. Parma 74
. Bologna 73
. Brescia 73
. Inter 73
. Livorno 73
. Atalanta 67

E la classifica dei rossi:
Squadra - rossi contemporanei
. Cagliari 11
. Brescia 9
. Roma 9
. Bologna 8
. Fiorentina 7
. Lazio 7
. Lecce 7
. Livorno 7
. Reggina 7
. Chievo 6
. Milan 6
. Palermo 6
. Sampdoria 6
. Inter 5
. Messina 5
. Parma 5
. Siena 5
. Udinese 5
. Atalanta 3
. Juventus 2

Juve settima nella classifica dei gialli comminati agli avversari, e ultima nella classifica dei rossi agli avversari. Ultima??? Si', ultima. Solo in due occasioni la Juve si e' trovata ad affrontare un avversario in dieci: Reggina-Juve alla 10a di campionato (la famosa partita di Paparesta, Moggi, e lo stanzino: espulso G. Colucci per doppia ammonizione al 28’ st), e Chievo-Juve alla 28a (arbitro di nuovo Paparesta: espulso Potenza al 43’ st per aver dato una "facciata" sul gomito di Olivera, subito dopo che questi aveva segnato il gol del vantaggio juventino. Per la cronaca, anche Olivera verrà espulso.

CONCLUSIONI
Dunque credo che ci sia ben poco da aggiungere tranne che 30 punti di penalizzazione in B sono dipesi dalla squalifica dei diffidati PETRUZZI e NASTASE (come è noto il Maradona ed il Beckenbauer del Dall’Ara), dopo Bologna-Fiorentina, da un goal annullato per dubbio fuorigioco a Fava, durante Udinese-Juventus, e per un Lazio-Juventus dove non si capisce cosa è successo.

Nessuna ammissione, nessuna pistola fumante, nessun illecito ne tanto meno tentativo di illecito (della serie valigetta zeppa di euro Capozzucca, Preziosi-Dal Cin, o voglio quell’arbitro per vincere questa partita: a proposito di richieste esplicite, Meani ne sa un po’ più …). Nulla, si è fatto un processo all’atmosfera che si respirava (se fosse per l’atmosfera personaggi come Moratti dovrebbero essere estromessi per manifesta incompetenza, o i Sensi radiati a vita per l’atmosfera targata Rolex d’oro); infatti i soloni degli organi di stampa negli ultimi giorni stavano già correggendo un po’ il tiro: passando da "il reato è manifesto, come emerge dalle intercettazioni” al “anche se non c’è una vera e propria dimostrazione d’illecito è il tutto che dà l’idea del marcio” (per la serie anche se non è vero che un albanese ruba, ciò si suppone dal contesto, quindi mandiamo tutti gli albanesi in serie B).

In definitiva al di là della slealtà sportiva non vi è nulla che emerga ineccepibilmente da tutto questo ambaradam; tanto più che i vari Bergamo e Pairetto (come confermato dagli stessi Della Valle) a cena andavano con tutti (quindi anche i Facchetti e i Sensi), di arbitri parlavano con chiunque telefonasse loro (quindi anche i Facchetti e i Sensi). Qualche tempo fa Borrelli si meravigliava del muro di omertà sorto intorno alla vicenda affermando che “nessuno confessa”.
Aggiungo “nessuno confessa, perché alla fine non vi è nulla da confessare”.

Oops ho scritto veramente tanto; giunti a ciò vi rimando alla prossima puntata dove vi parleremo del cosiddetto PROCESSO SPORTIVO
(Grazie a futbolmetrix, simak, juvecentus)




Solo un teorema / Parte II
Il Processo (se lo si può chiamare così)


di Antonio Pio Cristino
ap.cristino@liberamenteonline.org
22 Luglio 2006

MANIFESTA ILLOGICITA’ MOTIVAZIONI
Cosa dire di più: degna conclusione di una farsa che ha precedenti solo nelle purghe Staliniste, quelle delle delazioni=sentenze già scritte; ma anche qui andiamo con ordine.

Un primo indizio dell’ambiguità del tutto sta nel aver tagliato uno dei gradi di giudizio che le normali regole istituzionali della nostra Repubblica hanno da sempre garantito; scompare il terzo grado (Camera di Conciliazione e Arbitrato CONI), perché Guido Rossi deve iscrivere il Chievo Verona alla prossima Champions League (ah dimenticavo il PROCESSO SPORTIVO è esente dalle normali regole imperniate sulla certezza del diritto).

Un secondo indizio sta nell’aver respinto tutte le eccezioni della difesa; dopotutto il Chievo Verona non può aspettare il regolare svolgimento di un processo che vede accusa e difesa rimbalzarsi la palla, presentando teste e prove dirette; in particolar modo si vuole evitare che la difesa presenti prove a sua discolpa visto che non esiste presunzione d’innocenza ma di colpevolezza, con gli accusati che devono provare la loro innocenza (ah dimenticavo il PROCESSO SPORTIVO è esente dalle normali regole imperniate sulla certezza del diritto). Quindi:
- intercettazioni telefoniche che, per la loro natura parziale ed incompleta, in nessun procedimento giudiziario acquistano il rango di prova legale, nel PROCESSO SPORTIVO sono ammesse come PROVA DIRETTA.
- al contrario testimonianze dirette, e prove elettroniche (i famosi DVD di De Santis) lecite in qualsiasi altro procedimento, qui non sono ammesse. Dopotutto bisogna far presto.

Continuiamo poi con lo svolgimento del processo.
Alla fine un dibattito dove Palazzi accusava gli imputati di essere bruti del calcio in base a supposizioni di alcuni carabinieri che hanno ascoltato una quarantina di telefonate su 10.000, senza uno straccio di prova o di riscontro. E le altre intercettazioni? Troppo tempo per acquisirne i contenuti, dopotutto bisogna garantire il Chievo Verona che si deve iscrivere alla prossima Champions League (ah è vero le avrebbero dovute presentare gli imputati: dimenticavo il PROCESSO SPORTIVO è esente dalle normali regole imperniate sulla certezza del diritto).
Una marea di accusati che si dividevano il tempo per una requisitoria fondata sul “questo lo dice lei”, e per questo venivano o presi in giro dai sommi parrucconi, o addirittura STOPPATI DALL’ACCUSA. Avete capito bene non i giudici (che si limitavano a sghignazzare), ma l’ACCUSA si permetteva di stoppare le arringhe difensive con frasi del tipo: “lei ha parlato già abbastanza”. Roba da far impallidire i tribunali del popolo (ah dimenticavo il PROCESSO SPORTIVO è esente dalle normali regole impregnate sulla certezza del diritto).

Ultima chicca: le sparate dal nuovo Pinochet del calcio rinnovato e pulito, Guido Rossi.
Dal “si può eccepire tutto ma alla fine decido io”, al “varrà solo il primo grado di giudizio, anche se la corte federale ne ribalterà il dispositivo; perché alla fine decido io”. Dopotutto bisogna garantire l’UEFA ed il Chievo Verona in Champions League (ah dimenticavo il PROCESSO SPORTIVO è esente dalle normali regole imperniate sulla certezza del diritto). Finendo poi alla querela a Cossiga perché ha rivolto una interpellanza al ministro dello Sport, Giovanna Melandri, per sapere se "corrisponda al vero che Guido Rossi, 'brasseur d'affaire' e professore di Etica del Denaro nella Facoltà di Filosofia di Milano 'Scienza e Vita', appena nominato commissario della Federazione giuoco calcio italiana, ha adottato una delibera commissariale con la quale si è legittimamente attribuito un compenso annuale di due milioni e mezzo di euro, e per sapere se, dati i normali livelli delle parcelle del noto filosofo, non ritenga doveroso invitarlo ad aumentarsi detto compenso" (fonte ADNKRONOS).

La farsa si conclude con la sentenza e le motivazioni, date con colpevole ritardo, nonostante alcuni giornali le avessero già pubblicate il giorno precedente (ah ah e la famosa celerità del Processo Sportivo? la garanzia dell’iscrizione del Chievo Verona alla prossima Champions League?!). Che ci siano volute così tante ore per copiarla dal rosa al bianco?!

Di seguito si riporta il testo integrale:

PREMESSA:

“Nella valutazione del materiale probatorio la Commissione si limiterà ad indicare quegli elementi di sicura valenza, che non si prestano ad interpretazioni equivoche, perché già solo dall'analisi di taluni fatti incontrovertibili emerge a chiare lettere ciò che era nella opinione di tutti coloro che gravitavano nel mondo del calcio, e cioè il condizionamento del settore arbitrale da parte della dirigenza della Juventus.”

Cioè come premessa c’è già il fatto incontrovertibile che la Juventus condizionava gli arbitri perché così pensano “tutti coloro che gravitano nel mondo del calcio”. Nel senso che anche se non ci sono prove dirette, conta il fatto che lo pensavano i Moratti ed i Mancini (evviva la certezza del diritto, ah dimenticavo il PROCESSO SPORTIVO è esente dalle normali regole inperniate sulla certezza del diritto).

“E' concettualmente ammissibile l'assicurazione di un vantaggio in classifica che prescinda dall'alterazione dello svolgimento o del risultato di una singola gara. Infatti, se di certo, la posizione in classifica di ciascuna squadra è la risultante aritmetica della somma dei punti conseguiti sul campo, è anche vero che la classifica nel suo complesso può essere influenzata da condizionamenti, che, a prescindere dal risultato delle singole gare, tuttavia finiscono per determinare il prevalere di una squadra rispetto alle altre. La Procura federale ipotizza che i dirigenti della Juventus e le altre persone indicate nel capo di incolpazione abbiano posto in essere condotte dirette a procurare a tale squadra un vantaggio in classifica ed abbiano poi ottenuto il risultato sperato, con riferimento al campionato 2004/2005, per effetto del "condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparzialità ed indipendenza tipici della funzione arbitrale".

Sotto il profilo giuridico, l'impostazione appare corretta e da condividere. Gli arbitri sono per loro funzione i "giudici" della gara e in quanto tali devono garantire una direzione imparziale e sopratutto autonoma e indipendente, che tenga conto soltanto di ciò che avviene sul campo; altrettanta autonomia e imparzialità deve essere garantita a tutti i soggetti che fanno parte, a qualsiasi titolo, del settore arbitrale: primi tra questi coloro che hanno la direzione del settore e che nell'ambito di esso svolgono il ruolo di designatori, data la rilevanza, a volte determinante, che tale funzione ha.

"La Procura federale, con riferimento all'addebito contestato alle persone indicate nel capo di incolpazione in esame, ha individuato talune condotte, costituenti di per sé comportamenti contrari ai principi di lealtà, correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva (art.1), ed ha ritenuto che l'insieme di tali condotte sia stato idoneo a realizzare il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale a vantaggio della Juventus, e quindi sia stato violato l’art. 6, integrando la pluralità delle condotte l’attività diretta a procurare alla Juventus un vantaggio in classifica”.

Quindi la Juventus avrebbe taroccato un campionato, senza combinare alcuna partita! (in qualsiasi procedimento questa sarebbe una chiara manifestazione di ILLOGICITA’ delle MOTIVAZIONI, ah dimenticavo il PROCESSO SPORTIVO è esente dalle normali regole inperniate sulla certezza del diritto). Insomma tutto sarebbe avvenuto con un semplice condizionamento del settore arbitrale (non si capisce in che modo) e con una serie di violazioni etiche dell’articolo 1 (lealtà sportiva), che combinate avrebbero dato luogo ad un illecito (cioè io ti do tre schiaffi e il giudice mi condanna per tentato omicidio!)

Ecco le violazioni dell’Articolo 1:

“Se le comunicazioni tra loro vi sono state (la circostanza è pacifica) e se lo stesso Moggi si è dato carico di fornire (almeno a Bergamo) il telefonino ed ha provveduto a ricaricarlo a sue spese, è consentito dedurne che l'oggetto delle conversazioni (non essendo state prospettate altre ipotesi plausibili da parte degli incolpati) non dovesse essere del tutto lecito. (..) Il rapporto tra i due rappresentanti della Juventus e i due designatori è caratterizzato poi da un elemento, sicuramente deprecabile qual è quello relativo al conseguimento di utilità economiche da parte dei due designatori, consistenti in regali (v. telefonata del 2 dicembre 2004 prog. 5542 tra Moggi e la moglie), anche se di essi non è possibile verificare l'entità, e nell'ottenimento di sconti di notevole importo per l'acquisto di autovetture del gruppo FIAT, per quanto riguarda Pairetto"

Quindi lo sconto sulle auto FIAT, alcuni regali indefiniti (mentre i Rolex d’oro erano molto ben definibili, anche nel valore), ed un telefonino compreso di ricariche con cui si parlavano Moggi e Bergamo (cioè anche se non si evince alcuna manifestazione palese di tentativo d’illecito durante le conversazioni, già il fatto che si parlavano tramite un telefonino regalato da Moggi dimostra l’illecito: l'accusa è appunto quella di essersi telefonati! ah dimenticavo il PROCESSO SPORTIVO è esente dalle normali regole inperniate sulla certezza del diritto), danno l’idea della violazione.

Esilarante il passaggio dall’art. 1 all’art. 6, dovuto al neonato criterio dell’abitualità:

"La Commissione ritiene ragionevole presumere che l'episodio sopra descritto, riferibile alla partita Juventus-Udinese del 13 febbraio 2005 (oggetto di un successivo capo di incolpazione), non sia isolato; la naturalezza con la quale si svolge il colloquio tra Bergamo e Moggi, il fatto che sia stato il primo a chiamare il secondo, l'ora notturna in cui è avvenuta la chiamata, ed il successivo colloquio di Bergamo con la F., dal quale si rileva che la trattativa sulle designazioni, fa parte di una consuetudine, nota anche a quest'ultima tanto da non meravigliarla, sono tutti elementi che consentono di affermare con tranquillità che la condotta del Moggi, resa manifesta dalle intercettazioni, si inserisce in una abitualità della condotta ".

Cioè se Moggi anziché chiamare in tarda notte e parlare con spavalderia, avesse chiamato a pranzo e con circospezione, avremmo avuto un’ipotesi diversa?!
Appunto non vi sono prove dirette, tipo sorteggi truccati e via; lo afferma lo stesso Ruperto:

“La Commissione ritiene di dovere sin da ora escludere che sia da attribuire rilevanza alla circostanza, sulla quale tanto si è discusso in questo procedimento e che ha formato oggetto di specifica indagine della Procura della Repubblica di Torino, relativa alla alterazione del procedimento di sorteggio arbitrale. Al riguardo, infatti, affiorano ragionevoli dubbi, in presenza dei quali non può parlarsi di prove sicuramente affidabili"

Il tutto poi si coagula intorno alle si tre partite incriminate, cioè:

Juve-Udinese
E' quella a cui si riferisce il passaggio di sopra, quello della telefonata notturna. È la mitica telefonata i cui Moggi "chiede" i guardalinee Ambrosini e Foschetti, Bergamo dice "no, Ricci e Gemignani tanto è uguale", e alla fine i guardalinee sono Foschetti e Gemignani.

Ecco a tal proposito l’interpretazione del presidente emerito della corte costituzionale Ruperto:
"La telefonata appena trascritta è illuminante perché dimostra:
- che vi è una interferenza di Moggi nella scelta degli assistenti, che si manifesta con una esplicita indicazione di quelli da lui desiderati;
- che la scelta degli assistenti non era frutto di un'autonoma scelta del designatore, ma era invece condizionata dalla richiesta di una delle squadre in competizione (e non è necessario attardarsi sulla rilevanza delle decisione degli assistenti);
- che c'è una soggezione di Bergamo nei confronti di Moggi; il primo, infatti, pur cercando di manifestare formalmente una propria autonomia, alla fine comunque finisce per accontentare il Moggi, tanto che, non avendo potuto designare Ricci, mantiene la designazione di Gemignani (che comunque rientra nell'alternativa ), ma gli affianca Foschetti che era uno dei due assistenti originariamente chiesti da Moggi"

Segue il discorso della notte, per cui siccome una volta Moggi ha chiesto i guardalinee, ma l'ha fatto di notte e con naturalezza, allora vuol dire che lo fa sempre (vedi sopra).
Senza parole.

Juve-Lazio: l'illecito è una cena.
Leggiamo: "la sera del 2 dicembre 2004 Moggi aveva incontrato a cena Bergamo, Pairetto e Giraudo, e poiché collega a questo incontro la sopra ricordata telefonata del 3 dicembre 2004 (prog. 8771), lascia intendere, se pure non esplicitamente, che la conoscenza dei nomi degli assistenti da parte del Moggi, anteriormente alla loro designazione ufficiale, dipendeva da un precedente accordo. La commissione ritiene che la condotta ascritta al Moggi vada qualificata come contraria ai principi di correttezza e lealtà sportiva, come del resto altre volte ha prospettato la Procura in questo stesso procedimento (v. partita Juventus - Udinese del 13 febbraio 2005, in questo stesso capo di incolpazione e partita Milan – Chievo del 20 aprile 2005, nel capo di incolpazione relativo a Galliani, Meani e Mazzei); poiché l'interferenza nelle designazione è una delle plurime condotte attraverso le quali Moggi ha realizzato l'illecito descritto nel primo capo di incolpazione, la commissione, riconosciuta la sussistenza della violazione dell'art. 1, ne dichiara l'assorbimento nell'illecito del quale Moggi è stato già ritenuto responsabile."

Semplicemente la conversazione "lascia intendere" (mai esplicitamente) che Moggi taroccava le designazioni; c'è l'illecito, che però è assorbito dal fatto che l'ha già commesso per Juve-Udinese.

Infine per le ammonizioni di Bologna-Fiorentina Moggi viene assolto, perchè le ammonizioni di Nastase e Peruzzi a norma di regolamento ci stavano, e comunque non ci sono prove che Moggi e De Santis abbiano combinato la sfida.

Quindi l'accusa incrimina la Juve per tre partite, una delle quali giocata da altri.
Per una non c'è illecito; per un'altra nemmeno, perchè assorbito dalla terza; nella terza c'è illecito per la telefonata "dammi A e B" "no, C e D", risultato A e C. Da questo episodio, dal tono di voce di Moggi e dall'orario si arriva alla Juve in B con meno 30 punti, e a 5 anni di inibizione e 80.000 € di multa, perchè i designatori, che peraltro non truccavano i sorteggi, hanno ricevuto "regali di entità indefinibile", un telefonino, e il concessionario gli ha fatto lo sconto del 23% su una Fiat.

D'altronde, la prova regina è lo scudetto:
"le condotte stesse, tutte dirette al medesimo fine, hanno effettivamente determinato una situazione di vantaggio della Juventus rispetto alle altre squadre, che ha poi portato la stessa alla vittoria nel campionato".

A sottolineare la farsa è che Ruperto afferma candidamente che la cosiddetta “Cupola MOGGIANA NON ESISTE” e che è la sudditanza psicologica (l’aver influito sulla condotta degli arbitri, senza alcuna combine ma solo perché è la Juve) a determinare l’illecito. RIPETO LA SUDDITANZA PSICOLOGICA DETERMINA L’ILLECITO! (praticamente le tre grandi del nostro calcio dovrebbero essere radiate).

Ma soprattutto (concentriamoci su questo passaggio), risulta ridicolo e PARADOSSALE che:
”è concettualmente ammissibile l'assicurazione di un vantaggio in classifica che prescinda dall'alterazione dello svolgimento o del risultato di una singola gara. Infatti, se di certo, la posizione in classifica di ciascuna squadra è la risultante aritmetica della somma dei punti conseguiti sul campo, è anche vero che la classifica nel suo complesso può essere influenzata da condizionamenti, che, a prescindere dal risultato delle singole gare, tuttavia finiscono per determinare il prevalere di una squadra rispetto alle altre”.

Per ben due volte si parla di un condizionamento della classifica senza toccare le gare.
Manca la logicità per una semplicissima ragione: che siano le tue o le altre, le gare le devi comunque "condizionare" per poter "condizionare" la classifica, in quanto la classifica non è altro che la risultante di tante gare. Ora la classifica la si condiziona "direttamente", aggiustando le tue gare, o "indirettamente", aggiustando quelle degli avversari più pericolosi. Affermare che la classifica è stata condizionata senza intervenire sulle gare è un non-senso giuridico.

Per poi finire con un secondo PARADOSSO:

LA JUVENTUS CONDIZIONAVA LA CLASSIFICA ATTRAVERSO GLI ARBITRI, ma gli ARBITRI CONDANNATI SONO SOLO DUE: DE SANTIS (con cui la Juventus nel 2004/05 ha ottenuto solo 7 punti su 15 disponibili) E DONDARINI.
Quindi: o la Juve era sempre arbitrata dai due travestiti da Collina, Rodomonti, Bertini, ecc, o è manifesta illogicità anche questo.

Passiamo ora alle reazioni
De Lise, presidente del TAR del Lazio affila già le armi; Cossiga presenterà un’interrogazione contro Guido Rossi; l'avvocato Giuseppe Benedetto si e' dimesso da giudice sportivo della Figc per il settore giovanile per protesta contro il processo su calciopoli. “Quale insegnamento i cittadini di domani - si chiede - possono trarre dall'incredibile processo tutto e solo mediatico a cui abbiamo assistito in questi giorni e dall'annunciata sentenza di popolo, pubblicata il giorno prima sul piu' importante giornale sportivo italiano?”.
Guido Rossi grida a destra e manca che la giustizia è stata perfetta (ah dimenticavo il PROCESSO SPORTIVO è esente dalle normali regole inperniate sulla certezza del diritto); non si sa come ma lo scudetto 2005/06 non è stato assegnato, nonostante non ci fosse uno straccio di prova contro la legittimità del torneo; i perdenti di successo reclamano ingiusti allori, ma l’opinione comune è che per normale senso di decenza non verrà attribuito alcun trofeo riparatore.
Sempre Rossi si prepara a minacciare i club che decideranno di far ricorso al TAR (dopotutto decide lui e … la telecom); la Mediaset si prepara a ridiscutere sui diritti televisivi in digitale, minacciando di non dare più un euro per “evidente scadimento del prodotto calcio serie A” (quando Moggi parlava di veri poteri forti … e tutti gli ridevano dietro). In Europa ci andranno EMPOLI, LIVORNO, PARMA, CHIEVO VERONA, PALERMO, ROMA E INTER!!! I Rolex rimangono semplici goliardie, i passaporti falsi passano sotto silenzio, i bilanci truccati neanche a parlarne, i fallimenti ignorati per “MOTIVI DI ORDINE PUBBLICO!” … evviva il calcio pulito contro la sporcizia bianconera che ha visto otto juventini più una pletora di ex ed un allenatore vincente disputare la finale del Mondiale del PO POPO POPO PO.

Patetico …

(grazie a Castrano e Juvecentus)



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NON UN EURO ALLA GAZZETTA!!!

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