venerdì, febbraio 27, 2009

CHELSEA-JUVENTUS 1-0

Sconfitti, ma con onore.

Nell'andata degli ottavi di finale di Champions League, nel bellissimo Stamford Bridge, la Juventus perde di misura senza però demeritare. Partenza a razzo dei padroni di casa, che come i connazionali contro Inter e Roma mettono subito alle corde la squadra italiana e trovano il gol dopo 12 minuti con Drogba che sfrutta l'unico svarione difensivo di Legrottaglie e Chiellini dell'intera serata. I primi 20 minuti sono un monologo blues, ma poi vengono fuori i binaocneri che meriterebbero il pareggio per le tante occasioni create, tra le più clamorose il gran tiro di Del Piero su assit filtrante di Tiago (unica cosa positiva del portoghese), un bel colpo di testa di Amauri, un tiro al volo ciccato da Trezeguet ed una bomba allo scadere di Nedved.

La sconfitta 1 a 0 non è certo un risultato positivo, ma sono convinto che se giochiamo con la foga fatta vedere nel secondo tempo, a qualificarci saremo noi!

Questi i miei personalissimi voto:

Buffon 6,5
Mellberg 6
Legrottaglie 7
Chiellini 6,5
Molinaro 5
Camoranesi 5,5
Sissoko 7
Tiago 5
Nedved 6,5
Del Piero 6,5
Amauri 6,5

Marchionni 7
Marchisio 6,5
Trezeguet s.v.

All. Ranieri 6-

Voto generale alla prestazione della Juve: 6,5. Primo tempo da 5,5, secondo da 7,5.

Arbitro Sig. Benquerença 7

Il protagonista: LEGROTTAGLIE. Ottima partita di Nicola, molto sicuro e solo una sbavatura.

lunedì, febbraio 23, 2009

SENZA PAROLE

Mi astengo da ogni commento sulla dipartita di Candido Cannavò, ma voglio porre una sempplice questione: è giusto aver fatto un minuti di silenzio per lui e non per la scomparsa del grande Giacomo Bulgarelli?

Ora non fraintendetemi, il rispetto e il dolore per la morte vale in egual misura per tutti, ma non si è fatto il minuti di raccoglimento per un CALCIATORE che ha rappresentato la storia del CALCIO, mentre lo si è fatto per un GIORNALISTA, che col calcio vero ha ben poco da spartire?

Chi mi spiega questa disparità di trattamenti?

PALERMO-JUVENTUS 0-2

Una vittoria tanto importante quanto insperata quella di sabato sera a Palermo in un campo da sempre impossibile per i bianconeri, che cominciano malissimo intimoriti dalla partenza furente dei padroni di casa, che vanno vicino al gol in 3 occasioni (traversa di Miccoli e due miracoli di Buffon).
Col passare del tempo ila Juve prende coraggio e campo, trovando il vantaggio con una straordinaria azione personale di Sissoko e poi controllano fino al ritorno al gol di David Trezeguet.

Vittoria sofferta ma fondamentale, soprattutto in virtù del fatto che hanno vinto tutte le prime e nons enza polemiche: l'Inter segna l'ennesimo gol irregolare a Bologna (ma i rossoblu protestano sempre e solo se a giocargli contro è la Juve, valli a capire!), il Milan soffre da matti e trova una vittoria assolutamente immeritata contro un grande Cagliari grazie ad una rete irregolare (fallo di Inzaghi sul difensore che l'aveva anticipato) e con i rassoblu che vengono fermati per 2 volte per un fuorigioco inesistente col giocatore da solo davanti al portiere. La Fiorentina da esempio di antisportività segnando l'ennesimo gol a tempo scaduto con l'avversario a terra: su questo punto io sono sempre stato dell'idea che sia l'arbitro a dover interventire ed interrompere il gioco e non la squadra in possesso palla a buttarla fuori, ma i viola sono quelli che da inizio anno si lamentano ogni partita (e spesso ingiustificatamente) di presunti torti arbitrali e sono gli stessi che col Lione hanno pianto per una situazione identica, con annesso sdegno di tutta l'Italia pallonara. Chissà se stavolta il buon Della Valle protesterà....

Questi i miei voti:

Buffon 7,5
Grygera 5,5
Legrottaglie 6,5
Chiellini 7
Molinaro 6
Camoranesi 5,5
Sissoko 7,5
Tiago 7
Nedved 6
Iaquinta 5
Trezeguet 6+

Marchionni 6
Amauri 7
Poulsen s.v.

All. Ranieri 6,5

Voto generale alla prestazione della Juve: 7.

Arbitro Sig. Orsato 6,5

Il protagonista: TREZEGUET. Non certo una prestazione eccezionale, ma ritrova il gol copo un'eternità e si propone come arma in più in questo finale di stagione. Ben tornato bomber dei bomber!

lunedì, febbraio 16, 2009

JUVENTUS-SFIGA 1-1

COntro la sfortuna non si può vincere, mai. E la Juve si ferma, è proprio il caso di dirlo, al palo. Sono ben 4 i legni colpiti dai bianconeri, di cui due con lo stesso tiro. C'è poco da parlare in una partita nella quale abbiamo attaccato a testa bassa cercando sempre la vittoria, non trovandola solo per colpa dei legni e di un portiere molto in forma.

Questi i miei voti:

Buffon 6
Grygera 5,5
Mellberg 6
Legrottaglie 6,5
Molinaro 6,5
Camoranesi 6
Poulsen 5
Tiago 6
Nedved 7,5
Del Piero 6,5
Amauri 6,5

Giovinco 7
Marchionni 6
Marchisio s.v.

All. Ranieri 6,5 - Che poteva fare di più?

Voto generale alla prestazione della Juve: 7. Voto ampiamente positivo per la voglia di cercare la vittoria ad ogni costo: se questa partita si rigioca 1000 volte, le vinceremmo tutte con 3 gol di scarto. E i campionati si perdono soprattutto così. Mezzo voto in meno per la collettiva dormita sul gol subito.

Arbitro Sig. Orsato 5 (non certo un arbitraggio casalingo, come al solito del resto)

Il protagonista: LA SFIGA. Ha vinto lei questa volta.

domenica, febbraio 15, 2009

PRESENTAZIONE DI JUVENTUS-SAMPDORIA

Partita fondamentale quella di oggi pomeriggio a Torino e serve inequivocabilmente una vittoria contro una Samp molto deludente in questo campionato, ma comunque da non sottovalutare.

Ranieri ha due soli dubbi: chi tra Legrottaglie e Chiellini ad affiancare Mellberg al centro della difesa e uno tra Poulsen e Marchisio accando a Tiago, con i primi favoriti. Davanti confermati Del Piero e Amauri, stanti le squalifiche di Iaquinta e l'indisponibilità di Trezegol.

Attenzione nei blucerchiati a Cassano e Pazzini, che qualdo gioca contro di noi si scatena.

La mia previsione è un 3 a 0 per la Juve grazie ad una doppietta di Amauri e alla rete di Grygera.

Buona partita a tutti e sempre FORZA JUVE!!!

domenica, febbraio 08, 2009

CATANIA-JUVENTUS 1-2

Vittoria clamorosamente importante a Catania, in una partita difficilissima per il valore dell'avversario e perchè siamo stati in 10 per 75 minuti.

Subito i voti, domani i commenti

Buffon 8
Grygera 5.5
Mellberg 5.5
Legrottaglie 6.5
Molinaro 6
Sissoko 7.5
Tiago 6.5
Camoranesi 6
Nedved 7
Iaquinta 4.5
Amauri 9

Marchionni 6
Poulsen 7

Ranieri 7

Voto generale alla prestazione della Juve: 7,5


Arbitro Sig. Morganti 3 - SBaglia tutto, dall'espulsione di Iaquinta (assurda) all'aver fischiato a senso unico (a favore dei pardoni di casa), fino all'errore sul rigore per il Catania, che era netto.

IL PROTAGONISTA: AMUARI. Il nostro centravanti disputa una partita clamorosa. Da solo contro 4 difensori è sempre in anticipo, non sbaglia un pallone e cerca per 90 minuti il gol. Nel finale prende l'ascensore e piazza l'assit per il gol vittoria di Poulsen. In una parola: DISUMANO.

venerdì, febbraio 06, 2009

JUVENTUS-NAPOLI 0-0 (4-3 d.c.r.)

La Juventus approda alle semifinali di Coppa Italia al termine di una partita eterna col Napoli, nella quale si è registrato l'ennesimo infortunio di questa pazzesca stagione (De Ceglie, 45 giorni).

Primo tempo abbastanza opaco delle due squadre, con leggera prevalenza bianconera, ripresa che vede un Napoli invasato adndare vicino ad una meritata vittoria. Molto meglio la Juve nei supplementari e vittoriosa dal dischetto.

Da sottolineare la pessima prestazione dell'Arbitro Ayroldi, reo di aver annullato ben due gol regolari ai padroni di casa: il primo per un fuorigioco inesistente di Trezeguet e il secondo per un tocco di mano assolutamente involontario di Del Piero.

Questi i miei personalissimi voti:

Manninger 6,5
Grygera 5.5
Mellberg 6,5
Legrottaglie 6.5
De Ceglie sv
Marchionni 6+
Sissoko 6,5
Poulsen 5.5
Giovinco 5
Del Piero 6
Iaquinta 5

Molinaro 6,5
Trezeguet 6.5
Nedved 5

Ranieri 6-

Voto generale alla prestazione della Juve: 6-

Arbitro Sig. Ayroldi 4

IL PROTAGONISTA: TREZEGUET. Rientra dopo quasi 5 mesi ed è molto pericoloso sotto porta segnando prima un gol che l'arbitro ingustamente gli sottrae e bagliandone una molto semplice nel primo tempo supplementare. Sono certo che David ci sarà utilissimo da qui a fine stagione, come è sempre stato.

mercoledì, febbraio 04, 2009

Risponde Oliviero Beha

Oliviero Beha
Oliviero Beha, nato a Firenze nel 1949, si è laureato in Italia in Lettere (Storia medioevale) e in Spagna in Filosofia (Storia d'America). Ha lavorato e scritto per testate come Tuttosport, Paese Sera, La Repubblica, Rinascita, Il Messaggero, Il Mattino e L'Indipendente. Dal 2005 è commentatore politico e di costume per l'Unità. Nel 1987 dà inizio alla sua attività televisiva con trasmissioni come Và pensiero insieme ad Andrea Barbato, Un terno al lotto (1991) e Video Zorro (1995). Ha condotto e realizzato trasmissioni radiofoniche, come Radio Zorro, Radioacolori e Beha a colori. Dal 2001 al 2006 è docente di Sociologia della comunicazione alla facoltà di Architettura Valle Giulia dell'Università La Sapienza di Roma.
È autore di testi teatrali, di numerosi saggi e di raccolte di poesie che hanno vinto diversi premi. Nel 2000 ha vinto il Premio "Mario Pastore-Giornalista per l'Ambiente" seconda edizione, ad ottobre 2001 ha vinto il premio Guidarello per il giornalismo d'autore per la radiofonia. Il suo primo romanzo, "Sono stato io" è in libreria nel 2004. L'anno dopo pubblica "Crescete & Prostituitevi" e "Trilogia della censura". Nel 2006 è la volta di "Diario di uno spaventapasseri" e di "Indagine sul calcio". Seguono "Italiopoli" nel 2007 e "Il Paziente Italiano" nel 2008.
Oliviero Beha ci ha gentilmente rilasciato questa intervista:

A volte è l'indignazione stessa ad indignare. Lei ha ricevuto molte critiche per la sua partecipazione a Porta a Porta, nella recente puntata dedicata ai fatti di Calciopoli, puntata ritenuta troppo morbida nei confronti dell'ex D.G. della Juventus, da diversi organi di stampa, in primis La Gazzetta dello Sport. Eppure di processi mediatici colpevolisti a senso unico e senza contraddittorio se ne sono fatti a bizzeffe nell'estate del 2006. Lei è stato un accanito fustigatore del sistema calcio da molto prima, quando le varie Gazzette celebravano. Come ha vissuto dunque queste critiche?
Qualcuno in effetti mi ha accusato di essere stato troppo leggero con Moggi. Non hanno capito nulla. In realtà ho ricevuto centinaia di mail di stima e di comprensione che ho evitato di pubblicare. Ho pubblicato sul Blog invece quelle poche in cui mi si criticava proprio per avere la possibilità di invitarli ad andare a rivedersi la puntata. Ed infatti gli ho anche allegato il link alla puntata.

In un suo recente intervento al Tg3 ha sollevato dubbi su chi effettivamente abbia i requisiti per poter moraleggiare e additare Moggi come l'unico farabutto del sistema. Vediamoli insieme: il primo è Abete. Con lui il calcio si è rinnovato?
No, ovviamente no. E non si capisce come poteva rinnovarsi visto che Abete era il vice di Carraro. E poiché Carraro era il Presidente della FIGC ai tempi di Moggi, ed è coinvolto nelle intercettazioni, delle due l’una, o Abete dormiva oppure è corresponsabile di quello che accadeva.

Matarrese: appena ricevuto l'incarico in Lega disse "Il calcio sono io". Ma il calcio italiano non ha niente di meglio da proporre?
No, evidentemente no.

Guido Rossi e Pancalli: nel 2006, dopo tanti proclami del tipo "ora dobbiamo riscrivere le regole", hanno dato solo una spruzzatina al vecchio codice di giustizia sportiva e niente altro se non allargare i poteri di Palazzi anche alla fase delle indagini. Era solo questo il rinnovamento di cui il calcio aveva bisogno?
Naturalmente no e ciò si collega a quanto detto prima. E’ facilissimo dare addosso a Moggi come del resto io ho fatto nei miei libri, nei miei articoli e nei miei interventi quando la cosa lo meritava, però da quando ho capito che il sistema, molto semplicemente, attraverso l’espulsione di Moggi, cercava di mettere una “pezza a colore” alla propria sopravvivenza, allora discuto Moggi solo a condizione di discuterlo nel contesto del sistema e non da unico capro espiatorio.

Potrà mai rinnovarsi un movimento ancorato al "poltronissimo" Carraro o a Petrucci, che si ricandida ancora al Coni, ben oltre il secondo mandato, grazie all'aggiunta, nel nuovo Statuto, della postilla "Il computo dei mandati si effettua a decorrere dal mandato che ha inizio dalla prossima elezione da tenersi entro giugno 2005"?
Siamo la patria del Diritto. Conosco benissimo Petrucci. Il problema non è la persona Petrucci come la persona Carraro, ma è tutto l’insieme. In questo Paese lo sport è considerato una valvola di sfogo sub-politica mentre invece dovrebbe essere un viatico per il miglioramento della qualità della vita soprattutto in termini di sport, di disciplina olimpica e di spettacolo sportivo. Detto questo credo che sarà costretto a soccombere.

Il professor Uckmar aveva messo in guardia sui rischi che correva il calcio con i bilanci. Dopo che il professore è andato via molti hanno avuto gioco facile a far accettare i propri bilanci. Arricchire la propria rosa di calciatori senza aver messo tutti i soldi per poterlo fare non è drogare la corretta competizione? Non si parte in vantaggio su chi amministra con oculatezza?
Ma certo che il tutto viene drogato; certo che Uckmar è andato via ed è stata una grande perdita; certo che Guido Rossi è durato lo spazio di un mattino e poi dopo è tornato in Telecom; sono tutte cose che dimostrano il collegamento del sistema calcio “malato” che rappresenta una delle facce “malate” del sistema Paese “malato”. Io nei miei libri come Italiopoli continuo a scriverlo e per questo rispondo volentieri a queste domande.

Come aziende le squadre italiane, in generale, lavorano male. La Bundesliga, campionato meno attraente, riesce a convogliare denaro da molte più fonti, come lo stadio, gli sponsor, il merchandising. In Italia si campa solo grazie ai diritti televisivi. Il nuovo sistema mutualistico-collettivo non rischia di diventare assistenzialismo allo stato puro, anzichè fare emergere le società con una migliore gestione?
Le rispondo con un sì alla domanda, che però implicitamente dà anche la risposta. Ma darei anche una chiave di lettura ulteriore: come avrà letto negli ultimi giorni, l’Italia è record in Europa per quanto riguarda il conflitto di interessi; circa l’80% delle entità assicurative, bancarie, industriali e imprenditoriali vivono nel conflitto di interessi; In particolare chi siede nel consiglio di amministrazione di una spesso siede anche in quello di un'altra e così via, fino a creare un guazzabuglio di incroci tra cugini, parenti e affini. E ciò a accade a tutti i livelli a partire dal Presidente Berlusconi che è il prototipo perfetto di quello di cui stiamo parlando. Ebbene tutto questo in Germania non accade, i dati ci dicono che per quanto riguarda il conflitto di interessi siamo intorno al 30% contro il nostro 80% che si può sintetizzare in una sola parola: opacità, mancanza di trasparenza. Il calcio ovviamente non ne è immune e soffre della stessa malattia.

Da buon conoscitore dell'ambiente fiorentino, come interpreta l'attuale silenzio di Della Valle? Non si è nemmeno presentato al voto per la revisione in senso collettivo dei diritti tv, per cui tanto si era battuto. Partecipa poco ai lavori di Lega e non esterna quasi mai. Disillusione, distacco, prudenza: che cosa?
Non saprei. Credo che in termini pubblici probabilmente ha perso la fiducia, se mai la ha avuta, verso la rifondazione del sistema. In termini privati, da fiorentino, mi auguro che si dia da fare per salvaguardare i suoi interessi, la Fiorentina e quel poco di opportunità che Firenze e la Fiorentina rappresentano. In ogni caso lui è amico degli Abete e siede nei salotti buoni della finanza italiana in cui siede anche tra l’altro Montezemolo. Devo continuare?

Il passaggio di Kakà al City alla fine non si è concretizzato. Per Buffon chissà. Certo il potenziale di acquisto delle squadre inglesi si è rivelato impressionante e il gap tecnico tra calcio inglese e italiano è probabilmente destinato ad allargarsi sempre di più. Ci salverà Platini o forse sarà una fortuna diventare un campionato come quello francese?
Io la considererei una fortuna diventare come quello francese. Tuttavia credo che sia molto più probabile che si sgonfi il soufflè del calcio inglese anche perché i soldi sono arabi e quelli si potrebbero stufare cosi come si stanno stufando i russi. In quanto a Kakà credo che alla fine gli sia convenuto restare con Berlusconi.

Nella sua "Indagine sul calcio", racconta in maniera un pò differente da quella ufficiale, il fallimento della Fiorentina e il declino di Cecchi Gori. Quella volta Moggi non c'entrava niente, nemmeno di striscio. Quali sono i veri poteri forti nel calcio? Le banche?
Certo, essenzialmente le banche. E le rispondo con una battuta: negli Stati Uniti hanno Obama, noi in Italia abbiamo Geronzi.

Dopo la sentenza, dobbiamo escludere che la GEA fosse quel trait d'union tra potere affaristico-bancario e mondo del calcio, immaginato dai PM romani. Anche con questo però, conosciamo gli stretti rapporti esistenti tra Geronzi e Carraro, allora a capo della FIGC. Entrambi sono fuori dai processi. Chi attende giudizio sono i capri espiatori ?
Geronzi e Carraro sono tutto fuorché capri espiatori ovviamente. Casomai il discorso va affrontato dicendo che Luciano Moggi non c’entrava con la GEA. La GEA era semplicemente un tentativo, in parte riuscito e in parte no, visto che c’è stata una sentenza di assoluzione, di raggiungere una posizione preponderante sul calciomercato. Ma tutto ciò è da inquadrare nell’ambito del discorso sul conflitto d’interessi che abbiamo fatto prima.

Tra il 2005 e il 2006 i media italiani sono stati letteralmente invasi da intercettazioni, spesso nemmeno penalmente rilevanti, che hanno colpito e affossato alcuni personaggi fino ad allora considerati "potenti": Fazio, Fiorani, Consorte, Ricucci, Moggi. Chi ha premuto il grilletto?
Ci sono varie ipotesi. Io francamente non lo so. Relativamente a Calciopoli qualcuno ipotizzò che fosse stata decisiva quella visita di Moggi a Palazzo Grazioli che avrebbe innescato Galliani, il quale logicamente non lo voleva al Milan. Si è poi avuto notizia di possibili faide interne alla Juventus e che ci fosse interesse, da parte degli Elkann, a liberarsi di due dirigenti che agivano da “padroni”.

Se Calciopoli ha rappresentato un volgare cambio di potere per via giudiziaria-sportiva, chi comanda oggi?
Comandano i poteri che comandano nel resto del Paese. Abbiamo il Milan che coincide con il Presidente del Consiglio. L’Inter che coincide con i soldi della raffineria di Moratti e di tutto il Gruppo Moratti, Tronchetti Provera e via dicendo. La Juventus che coincide con la FIAT che viene sostenuta proprio in questo momento con aiuti di stato e poi quando le cose vanno bene investe i soldi all’estero mentre quando vanno male mette tutti in cassa integrazione. Lei mi domanda chi comanda nel calcio?

Non trova ci sia molto becero conformismo e stantia retorica nel mantra "adesso gli arbitri sbagliano in buonafede, mica come prima"? Se tutto è vero fino a prova contraria, una vera prova contraria per Calciopoli non c'è stata. Rimangono gli errori arbitrali gravissimi della scorsa stagione. Ragionando con la logica, il sospetto è legittimo tanto adesso quanto prima?
Gli arbitri non sbagliano in buona fede. Non sbagliavano prima in buona fede e non sbagliano adesso. Il problema è nell’utilizzo del termine buonafede che viene usato a sproposito. La domanda che Lei dovrebbe farmi è: gli arbitri sono corrotti? Questa sarebbe la domanda giusta!

Allora gliela faccio: gli arbitri sono corrotti o è solo "sudditanza psicologica"?
No, in linea di massima non sono corrotti e se lo fossero sarebbe un reato penale e come tale da perseguire. Gli arbitri sono semplicemente in corsa per fare carriera e sanno che faranno carriera solo se vicini al potere; ma questo accade anche in altri settori della nostra società.

Come giornalista sportivo, Lei è senza dubbio sui generis, per approccio al tema. Qual è la salute del giornalismo sportivo in Italia? Calciopoli, con i suoi eccessi giustizialisti a senso unico, ne è buon paradigma?
Non sono propriamente un giornalista sportivo. Sono un giornalista che ha fatto parecchio sport ad alto livello e per questo leggermente diverso dai giornalisti tradizionali. Detto questo il giornalismo sportivo tradizionale è ad un livello molto basso ma in questi ultimi tempi il giornalismo non sportivo gli si è avvicinato tantissimo, per cui tendono a confondersi e a livellarsi verso il basso.

Citava Giorgio Gaber, bisogna "far finta di esser sani", perchè la passione sopravviva a quello che avviene dietro le quinte del calcio. Eppure lei ha già rinunciato a fingere. Troppo acre l'odore proveniente dai "vespasiani"?
Io la passione ce la metto nel pretendere con tutte le mie forze che non solo il calcio ma che tutto il sistema Paese di cui il calcio rappresenta una faccia malata, malatissima, possa finalmente migliorare, per cui non me l’hanno spenta. Non mi hanno spento la passione intellettuale, culturale e politica. Mi hanno tartassato invece quella da tifoso innamorato del calcio.

Fonte: www.ju29ro.com

A GAMBA TESA SU PAOLO MONTERO


Questa settimana ospite della Rubrica A GAMBA TESA c'è Paolo Montero.
Non aggiungo altro.
Non potete capire che grande gioia per me sentire personalmente la sua disponibilità e cordialità.
Ho il grande piacere di condividere con tutti voi questa bella esperienza.

Paolo seconda sconfitta consecutiva per la Juventus. Dopo la brutta battuta d’arresto di Udine, il tonfo casalingo contro il Cagliari. Pensi che a questo punto le ambizioni di scudetto bianconere siano definitivamente ridimensionate?
Per fortuna anche l’Inter domenica ha avuto un mezzo passo falso in casa lasciando il campionato ancora aperto. Certo il margine di errore però si assottiglia terribilmente. La Juve non può più sbagliare.

Ma questa Inter è in testa perché nettamente la più forte?
Per il rispetto che nutro verso i tifosi bianconeri e la Juventus, di cui continuo ad esser un tifoso, non dirò mai che l’Inter le è nettamente superiore. Certo però l’esito finale di questo campionato dipende soprattutto dalla formazione nerazzurra.

Ancora una volta l’imputato numero uno della crisi bianconera sembra esser l’allenatore Claudio Ranieri, che il pubblico bianconero stenta ad amare. In passato come possibili successori del tecnico romano si sono fatti i nomi di Antonio Conte e Claudio Prandelli, personaggi che tu conosci bene. Dei due, tu chi ti senti più di “raccomandare”?
Prandelli è una persona squisita. Per lui nutro un affetto grandissimo e poi il Mister ha già dimostrato il suo valore assoluto però con Antonio ho passato 9 anni fantastici, che non potrò mai dimenticare….

Quindi? Pensi che Antonio Conte sia già pronto per fare il grande salto per allenare la Juventus, visto anche quanto di grande stà facendo a Bari?

Guarda proprio l’altro ieri ho mandato un sms al Professore (Ventrone) e gli ho scritto:
“Sono sempre più convinto che Antonio ce la farà a raggiungere il suo sogno. La panchina della Juventus presto sarà la sua…”

Vedo che sei ancora legato al professore Ventrone e allora non posso che chiederti:ma quanto ti hanno dato fastidio le accuse di Doping contro la Juventus?

Tantissimo. Soprattutto all’inizio. Perché la gente che parla non si rende conto di quanto sudore e fatica ci sono voluti per conquistare quei successi. Quello che prendevamo era nella lista Fifa, tutto lecito. Mille controlli, valori fuori norma: ZERO. Ma quando sei al Top cercano di darti fastidio in tutti i modi possibili….

Sei spaventato dalla diffusione della SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) nel mondo del calcio?
Guarda, ad esser sincero in Uruguay di questa storia non è arrivato niente.Solo tornando qui in Italia sono venuto a conoscenza di questa tristissima vicenda. Spero che il mondo del calcio non c’entri niente con questa malattia e sia solo una spiacevole coincidenza.Mi dispiace tantissimo per quei ragazzi che ne sono stati colpiti.

Prima hai detto “quando sei al Top cercano di fermarti in tutti i modi”.Allora ti chiedo: che idea ti sei fatto di Calciopoli?
Quando vinci troppo agli altri non resta dire che rubi. E’ successo negli anni in cui dominava il Milan di Sacchi e Capello, poi è successo a noi ed adesso sta succedendo all’Inter. Di certo io dal campo non mi sono mai reso conto di niente di strano. Per me la Juve ha sempre vinto sul campo per meriti sportivi. D’altronde se le prime persone che chiamo quando torno a Torino sono Moggi e Giraudo ci sarà un motivo?

Quanto sei legato alla Triade?
Alla Triade e anche a Marcello Lippi devo tutto. Se mi sono affermato nel mondo del calcio è stato soprattutto merito loro.Non mi stancherò mai di ringraziarli.

Marcello Lippi in una precedente intervista che mi ha rilasciato due anni fa, parlando di te, mi disse testuali parole:“Guardi nella mia carriera calcistica ho conosciuto tantissime persone.Ma uomini con la capacità di aggregazione come Paolo Montero, ha avuto e avrà sicuramente anche in futuro in qualsiasi altra attività farà, non ne ho mai conosciuti.Una persona capace di avvicinare, di unire, di aggregare il proprio gruppo in maniera fantastica. Un leader assoluto. Oltre che un grandissimo difensore.”
Queste parole del Mister mi rendono davvero orgoglioso. E ti ringrazio per avermele riferite e generate.

Ma è vero che hai tagliato completamente i ponti con il rettangolo da gioco?

Si, quello che dovevo dare l’ho dato. In campo non ho mai lesinato sforzi in tutta la mia carriera.Poi una volta smesso, Stop.Adesso mi sono lanciato completamente in questa nuova avventura.

Ti piace il tuo nuovo ruolo da “mediatore”?
Si, tantissimo. L’idea di poter aiutare dei ragazzi a sfondare in un mondo difficile come quello del calcio mi piace assai.

Potresti mai rientrare alla Juventus con un ruolo dirigenziale?
No, perché nonostante il bene che voglio ai tifosi della Juventus e all’ambiente tutto, amo troppo la mia patria e voglio continuare a vivere in Uruguay vicino alla mia splendida famiglia.

A proposito di dirigenza. Riesci ad immaginare la Juventus con un proprietario diverso dalla famiglia Agnelli?
Claro che no. L’avvocato era una persona unica, educato e gentilissimo con tutti. Spero che i suoi eredi siano all’altezza dell’eredità che gli è stata lasciata.

Che idea ti sei fatto della nuova dirigenza bianconera?
Della nuova Juve conosco solamente Alessio Secco, di cui ho grande stima. Non me la sento di dar un giudizio sulle altre persone che non conosco.

Quando la Juventus nel 1996 vinse la Champions all’ombra del Colosseo tu non facevi parte di quella squadra (giocavi ancora nell’Atalanta) ma quest’anno come allora la finale si ridisputerà a Roma. Pensi che la squadra bianconera possa ripetere quell’impresa?
In tutta sincerità mi sembra davvero difficile. Quella era una grandissima Juve, questa una buona squadra. Comunque auguro con il cuore alla Juventus e ai suoi tifosi di riuscirci.
Se lo meriterebbero davvero per quanto sofferto durante e dopo Calciopoli, ma sarà difficile anche superare il Chelsea.

Ma cosa manca all’attuale Juventus per tornare ad esser “la migliore”?E cosa aveva di speciale quella squadra?
Ci vuole tempo e….campioni. Tanti.
Ma forse quella Juve è inarrivabile lo stesso. Era un gruppo fantastico, unico.

Ma cosa vuol dire giocare nella Juventus?

E’ il massimo. Ti senti uno di famiglia da subito. E poi quella maglia è una corazza….

Hai qualche giocatore da consigliare alla Juventus?
Claro. Ho già suggerito personalmente il nome di Aguirregaray, un terzino di spinta già Nazionale Under 20. E’ un talento esplosivo dal grande futuro. Vedrai, la fascia bianconera sarà la sua….

C’è un giocatore in cui Paolo Montero si rivede attualmente?
Assolutamente no e poi non amo i paragoni. Ogni giocatore fa storia a se.

Ti sei mai fatto un’idea sulle tante finali di Champions perse con la maglia della Juve?
E che ti devo dire? Sarà stato il destino. Anche perché soprattutto in quella contro il Borussia Dortmund dominammo quasi per tutta la gara.
Guarda però anche la sconfitta con il Real avvenne solo per una serie di eventi sfortunati. Di certo nessuno ci ha mai messo sotto davvero.
La finale contro il Milan invece merita un capitolo a parte. Come diciamo noi in Uruguay, la lotteria dei calci di rigori è una Roulette Russa.

A proposito della finale di Manchester, ti faccio una bella “gamba tesa”. Hai sempre detto che odiavi giocare terzino sinistro e quando eri all’Atalanta litigasti proprio per questo con Lippi: perché quella sera invece non hai rifiutato di giocare in quel ruolo?
Mi chiedi pure il perché? Non mi sarei mai potuto tirare indietro in una gara di simile importanza. Giocare terzino sinistro non mi è mai piaciuto e quella sera finchè non si fece male Tudor giocai un vero schifo sulla sinistra ma dovevo dare tutto per provare a vincere quella coppa. Non me lo sarei mai perdonato altrimenti.
Pensa, per farti capire meglio, da bambino preferivo giocare in porta piuttosto che terzino sinistro.

E il rigore di Manchester? A quel rigore calciato così malamente contro Dida ci pensi mai?
Certo che ci penso. In gare ufficiali non ne avevo mai tirati prima in vita mia.
Ma a fine gara Mister Lippi viene da me e mi dice ”Paolo te la senti?”
Cosa avrei potuto rispondergli? Avrei fatto di tutto pur di vincere quella sera. Di tutto….

Che ricordo hai del 5 Maggio 2002? Sai che Moratti spesso ritorna su quel successo bianconero (è evidente che ancora gli fa male) attribuendolo solo ad una “banda di ladroni”?
Per fortuna di queste cattiverie in Uruguay arriva ben poco. Quel pomeriggio fu fantastico. Da impazzire. Una gioia immensa. Non ci credevamo quasi più.
Ma l’Inter di cosa si lamenta poi? Se era davvero la più forte andava a Roma e rifilava 4 pigne alla Lazio. Altro che scuse.
E allora noi di Perugia cosa avremmo dovuto dire?
74 minuti dentro lo spogliatoio ad aspettare di rientrare in campo.
74….Li ho cronometrati…Una roba pazzesca.
Però io ho il mio codice d’onore personale e per me conta solo e sempre il verdetto del campo.
Per questo ho sempre rispettato le decisioni arbitrali. Durante la partita tutto è lecito pur di vincere.

Durante la tua carriera c’è un giocatore contro cui ti sei accanito di più? Qui a Roma ad esempio ne hai collezionate di espulsioni. E a Totti poi ne hai date di “botte”....
No, ma scherzi? Io ho sempre rispettato gli avversari. Quando magari sentivo di più la gara ero più arrabbiato in campo. Ma mai sono entrato in campo con la volontà di fare male a chicchessia.

Sarà che quando non si vince i tempi migliori si rimpiangono di più. Ma ai tifosi juventini che rimpiangono Paolo Montero e quella Juve che hanno amato alla follia cosa dici?

Beh è normale per i tifosi rimpiangere tempi così belli. Li rimpiango pure io.
Per dirti: ieri mattina ero al telefono con Moggi e ieri sera a cena con Padovano.
Come puoi dimenticare un periodo così bello della propria vita?
Ai tifosi juventini dico solo una cosa: sono uno di voi.
Sono diventato Juventino il primo giorno che sono arrivato a Torino, quando mi sono reso conto di quanto la Juventus fosse odiata dal resto delle tifoserie d’Italia.
Il loro odio io l’ho trasformato in amore per la Juventus. Contro tutto e tutti.
Ecco perché in campo non mi risparmiavo mai….
Sai che ti dico? Non so se la Juve sarebbe così forte se non fosse tanto odiata.
Altro che simpatia.

Ma Moggi l’ha chiuso o no a chiave Paparesta?
Quando l’altro giorno ho letto certi commenti alle dichiarazioni di Paparesta non ci voleve credere.
Ma qualcuno davvero in questi 3 anni ha creduto che Moggi avesse sequestrato l’arbitro?
Scusami ma mi viene da ridere.

Nel campo giornalistico pensi che aiuta a far carriera esser anti-juventino?
Questo non lo so, ma di una cosa ne sono certo: gli episodi arbitrali pro-Juve vengono amplificati tantissimo rispetto a quelli degli altri. Alla moviola si grida allo scandalo solo se l’episodio favorisce la Juve. Hanno capito che così si fa share…..

Paolo concludo questa bella chiacchierata con una rivelazione: il mio blog personale porta il tuo cognome (insieme al mio anno di nascita) perché come te sono stato un bambino innamorato del calcio, come te per vincere ho sempre usato un mio personale codice d’onore, come te sono un casinaro, duro e leale capace di grande capacità di aggregazione.
Stefano, grazie davvero ma non vorrai mica far emozionare il “duro” Montero? Non ci provare, eh. Io ho interpretato il calcio sempre così, sin da piccolo e sapere che ci sono persone che si rivedono in Paolo Montero mi rende davvero orgoglioso. Mi dispiace solo che il computer non mi piace per niente altrimenti seguirei con piacere il tuo blog.

A presto Paolo.
Ciao Stefano. E’ stato un piacere.


Fonte: stefanodiscreti.blogspot.com

lunedì, febbraio 02, 2009

FLOCCARI

Voci di mercato danno la Juve ad un passo da Floccari, con Iaquinta che andà allo Zenit, il tutto verrebbe ufficializzato entro stasera.

Vedremo...

JUVENTUS-CAGLIARI 2-3

I voti e nessun'altra considerazione

Buffon 5,5
Mellberg 5
Legrottaglie 5,5
Chiellini 5
Molinaro 5,5
Marchionni 5,5
Zanetti s.v.
Sissoko 6,5
Nedved 6
Del Piero 6
Amauri 6

Marchisio 5,5
Iaquinta 5
Grygera 5

All. Ranieri 5

Voto generale alla prestazione della Juve: 5

Arbitro Sig. Banti 5

Il protagonista: IL CAGLIARI


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NON UN EURO ALLA GAZZETTA!!!

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