venerdì, aprile 27, 2007

LETTERA DA GIULEMANIDALLAJUVE A BORRELLI

Al Capo Ufficio Indagini FIGC
Dott. Borrelli

e p.c. Presidente FIGC
Dott. Abete

Ministro della Giustizia
On. Mastella


Il sottoscritto Belviso Giuseppe in qualità di legale rappresentante dell’Associazione GiùlemanidallaJuve, che conta alla data odierna oltre 2400 iscritti di cui circa 240 piccoli azionisti della medesima Società – con l’adesione dell’Associazione Nazionale Amici della Juventus rappresentata dal Suo Presidente Prof. Paolo Bertinetti - espone quanto segue:

L’articolo 4 del nostro statuto prevede la possibilità di promuovere presso qualsiasi Autorità, giudiziaria, e/o amministrativa e/o sportiva, Istituzioni, Organi, Enti Pubblici e/o Privati, tutte le iniziative atte a tutelare gli interessi degli associati, azionisti, tifosi-simpatizzanti della "JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.", allo scopo di ottenere tutti i possibili miglioramenti di tutela giuridica a difesa dei loro interessi economici, finanziari, morali e di immagine degli stessi, nonchè di tutte le problematiche tecnico-giuridiche connesse; tutelare gli interessi degli associati, azionisti, tifosi-simpatizzanti della "JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A.", rappresentandoli nei confronti di enti ed organismi pubblici e privati e associazioni di categoria.

In seguito allo scandalo denominato “Calciopoli”, la Giustizia Sportiva ha emesso una sentenza di colpevolezza molto dura nei confronti della Juventus FC Spa, determinando un danno economico e di immagine ai nostri associati.

L’ex designatore arbitrale Sig. Paolo Bergamo ha affermato in varie occasioni che lo stesso tipo di conversazioni avute con il Sig. Luciano Moggi, all’epoca dei fatti Direttore Generale della Juventus, che all’uopo sono state utilizzate per determinare la condanna della Juventus, erano nei contenuti simili a quelle tenute con dirigenti di altri club tra cui l’Inter del compianto Giacinto Facchetti.

A tale proposito la nostra Associazione ha inviato in data 15/09/2006 una richiesta di verifica di dette carenze al Ministro di Giustizia On. Mastella ed ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica.

In seguito al procedimento penale della Procura di Napoli a carico del Sig. Luciano Moggi, non possiamo far a meno di notare che ancora una volta la Giustizia Sportiva si fa garante di celerità ed equità quando ad essere giudicata è la Juventus.

Come già avvenuto in passato con sentenza penale passata in giudicato per il reato di falsificazione dei passaporti, stiamo ancora una volta rischiando la prescrizione per i gravissimi reati di falso in bilancio (Inter, Roma e Lazio) e per l’uso illegale di intercettazioni telefoniche (Inter). Queste ultime, in particolare, avrebbero potuto conferire informazioni privilegiate ai club che ne avessero fatto uso con la prefigurazione dell’illecito sportivo.

Si continua a non capire il motivo per il quale Lei, Dott. Borrelli, ha provveduto ad avviare un processo sportivo la scorsa estate sulla base di semplici avvisi di garanzia ed invece, sempre sulle stesse basi, sta rischiando la prescrizione di reati gravissimi.

Tutto ciò premesso, al fine di garantire i nostri diritti statutari, con la presente si invita e diffida la S.V. ad attivarsi, come già fatto la scorsa estate nei confronti della Juventus, presso la Procura di Milano al fine di poter avviare con la dovuta solerzia tutti gli accertamenti confacenti alla verifica dei reati di cui sopra.

Nel caso in cui si dovessero nuovamente verificare casi di prescrizione riconducibili ad una negligente e tardiva gestione della Giustizia Sportiva, l’Associazione, così come rappresentata, conferirà mandato ai propri legali per adire la Giustizia Ordinaria al fine di esaminare la sussistenza dei reati ascrivibili ai fatti esposti.

Infine, qualora siano ravvisati reati sportivi dall’analisi dei documenti provenienti dalla Procura di Napoli, con particolare riferimento alla presenza del Messina Calcio nella massima competizione e di alcuni arbitri attualmente sospesi che, in caso di colpevolezza, avrebbero sicuramente potuto ancora una volta condizionare il risultato di alcune partite anche nel campionato in corso, facciamo richiesta con la presente di voler esaminare la ipotesi di annullamento del campionato relativo alla stagione calcistica 2006/2007, il cui risultato in classifica condizionerebbe di conseguenza anche le competizioni europee.

In attesa di un sollecito e cortese riscontro, si porgono Distinti Saluti.

Giuseppe Belviso

STUDIO MOLTO INTERESSANTE SULLE PARTITE SOTTO INCHIESTA

Dai controlli incrociati delle SIM svizzere illustrati nel sito dei Repubblica queste sono le statistiche sulle partite, con una classifica ricavata dai risultati finali.

Secondo i magistrati con queste si favoriva la juve. Voi traetene le conclusioni che vi pare...

Competiz. Giorn. Partita Ris. Arbitro

Coppa Italia semi cagliari-inter 1-1 Bertini
Coppa Italia ottavi inter-bologna 3-1 Cassarà
Coppa Italia ottavi cagliari-lazio 2-1 Dattilo
Coppa Italia ottavi bologna-inter 1-3 Gabriele
Coppa Italia quarti milan-udinese 3-2 Gabriele
Andata 7 siena-juventus 0-3 Bertini
Andata 8 milan-atalanta 3-0 Bertini
Andata 10 milan-roma 1-1 Bertini
Andata 12 milan-siena 2-1 Bertini
Andata 13 atalanta-reggina 0-1 Bertini
Andata 15 chievo-palermo 2-1 Bertini
Andata 16 juventus-milan 0-0 Bertini
Andata 18 inter-sampdoria 3-3 Bertini
Andata 14 roma-sampdoria 1-1 Cassarà
Andata 15 arezzo-piacenza 2-0 Cassarà
Andata 17 atalanta-fiorentina 1-1 Cassarà
Andata 21 modena-ascoli 0-1 Cassarà
Andata 12 messina-fiorentina 1-1 Dattilo
Andata 16 palermo-cagliari 3-0 Dattilo
Andata 16 bari-venezia 2-0 Dattilo
Andata 19 atalanta-siena 1-1 De Santis
Andata 15 lazio-lecce 3-3 Gabriele
Andata 19 bologna-sampdoria 0-0 Gabriele
Andata 8 chievo-sampdoria 0-2 Paparesta
Andata 9 siena-bologna 1-1 Paparesta
Andata 10 reggina-juventus 2-1 Paparesta
Andata 13 messina-fiorentina 1-1 Paparesta
Andata 15 lazio-lecce 3-3 Paparesta
Andata 16 siena-livorno 1-1 Paparesta
Andata 17 brescia-bologna 1-1 Paparesta
Andata 18 lecce-reggina 1-1 Paparesta
Andata 19 livorno-messina 3-1 Paparesta
Andata 9 juventus-chievo 3-0 Pieri
Andata 10 fiorentina-inter 1-1 Pieri
Andata 11 siena-lecce 1-1 Pieri
Andata 12 cagliari-inter 3-3 Pieri
Andata 14 parma-milan 1-2 Pieri
Andata 15 bologna-juventus 0-1 Pieri
Andata 17 reggina-palermo 1-0 Pieri
Andata 9 messina-reggina 2-1 Racalbuto
Andata 11 brescia-milan 0-0 Racalbuto
Andata 13 siena-roma 0-4 Racalbuto
Andata 14 reggina-brescia 1-3 Racalbuto
Andata 16 roma-parma 5-1 Racalbuto
Andata 19 cagliari-juventus 1-1 Racalbuto
Ritorno 1 messina-parma 1-0 Bertini
Ritorno 3 messina-milan 1-4 Bertini
Ritorno 5 siena-messina 2-2 Bertini
Ritorno 8 atalanta-milan 1-1 Bertini
Ritorno 10 inter-fiorentina 3-2 Bertini
Ritorno 11 udinese-roma 3-3 Bertini
Ritorno 12 livorno-fiorentina 2-0 Bertini
Ritorno 14 bologna-fiorentina 0-0 Bertini
Ritorno 17 udinese-sampdoria 1-1 Bertini
Ritorno 4 chievo-messina 1-0 Cassarà
Ritorno 5 reggina-milan 0-1 Cassarà
Ritorno 7 lazio-parma 2-0 Cassarà
Ritorno 10 verona-genoa 1-1 Cassarà
Ritorno 17 messina-cagliari 2-1 Cassarà
Ritorno 1 messina-parma 1-0 Dattilo
Ritorno 2 parma-udinese 1-0 Dattilo
Ritorno 3 lazio-brescia 0-0 Dattilo
Ritorno 4 roma-bologna 1-1 Dattilo
Ritorno 5 lazio-atalanta 2-1 Dattilo
Ritorno 8 messina-lazio 1-0 Dattilo
Ritorno 18 messina-brescia 2-0 Dattilo
Ritorno 2 milan-bologna 0-1 De Santis
Ritorno 4 palermo-juventus 1-0 De Santis
Ritorno 6 palermo-lecce 3-1 De Santis
Ritorno 7 inter-milan 0-1 De Santis
Ritorno 1 lecce-atalanta 1-0 Gabriele
Ritorno 4 cagliari-lecce 3-1 Gabriele
Ritorno 1 inter-chievo 1-1 Paparesta
Ritorno 2 sampdoria-siena 1-1 Paparesta
Ritorno 5 fiorentina-parma 2-1 Paparesta
Ritorno 6 udinese-inter 1-1 Paparesta
Ritorno 2 roma-messina 3-2 Pieri
Ritorno 7 reggina-chievo 1-0 Pieri
Ritorno 8 siena-brescia 2-3 Pieri
Ritorno 9 atalanta-parma 1-0 Pieri
Ritorno 3 inter-atalanta 1-0 Racalbuto
Ritorno 6 siena-fiorentina 1-0 Racalbuto
Ritorno 8 roma-juventus 1-2 Racalbuto
Serie B 6 cesena-venezia 1-1 Dattilo
Serie B 7 piacenza-torino 1-0 Dattilo
Serie B 17 salernitana-arezzo 2-0 Dattilo
Serie B 19 empoli-treviso 0-1 Dattilo
Serie B 21 piacenza-verona 1-0 Dattilo
Serie B 3 genoa-torino 0-0 Gabriele
Serie B 18 albinoleffe-piacenza 3-0 Gabriele
Serie B 19 pescara-bari 2-2 Gabriele
Serie B 20 treviso-modena 1-2 Gabriele
Serie B 13 torino-venezia 1-1 Paparesta
Serie B 4 torino-bari 2-0 Pieri
Serie B 5 salernitana-empoli 1-1 Pieri
Serie B 15 perugia-venezia 0-0 Pieri
Serie B 21 vicenza-arezzo 1-1 Pieri
Serie B 2 pescara-genoa 2-2 Racalbuto
Serie B 10 piacenza-ascoli 3-1 Racalbuto
Serie B 12 verona-albinoleffe 3-2 Racalbuto


C L A S S I F I C A
(la classifica è ordinata sulla base della media punti per partita)

SQUADRA P.TI G. Media V N P
livorno 7 3 2,3 2 1 0
milan 25 12 2,1 7 4 1
salernitana 4 2 2,0 1 1 0
palermo 9 5 1,8 3 0 2
piacenza 9 5 1,8 3 0 2
juventus 14 8 1,8 4 2 2
inter 18 11 1,6 4 6 1
reggina 13 8 1,6 4 1 3
roma 13 8 1,6 3 4 1
messina 21 13 1,6 6 3 4
albinoleffe 3 2 1,5 1 0 1
ascoli 3 2 1,5 1 0 1
modena 3 2 1,5 1 0 1
treviso 3 2 1,5 1 0 1
arezzo 4 3 1,3 1 1 1
bari 4 3 1,3 1 1 1
sampdoria 8 6 1,3 1 5 0
cagliari 9 7 1,3 2 3 2
lazio 9 7 1,3 2 3 2
torino 5 4 1,3 1 2 1
chievo 7 6 1,2 2 1 3
verona 7 6 1,2 1 4 1
brescia 6 6 1,0 1 3 2
cesena 1 1 1,0 0 1 0
genoa 3 3 1,0 0 3 0
lecce 7 7 1,0 1 4 2
perugia 1 1 1,0 0 1 0
pescara 2 2 1,0 0 2 0
siena 9 10 0,9 1 6 3
bologna 8 9 0,9 1 5 3
fiorentina 8 9 0,9 1 5 3
atalanta 6 9 0,7 1 3 5
udinese 3 5 0,6 0 3 2
empoli 1 2 0,5 0 1 1
vicenza 1 2 0,5 0 1 1
parma 3 8 0,4 1 0 7

JUVENTUS: IL PROCESSO FARSA - INCHIESTA SU FARSOPOLI

Roma, 23 apr (Velino) - Dal 3 maggio sarà in libreria il volume Juventus il processo farsa / Inchiesta verità su Calciopoli (Guerini e Associati, pagg. 144, 12,50 euro) di Mario Pasta e Mario Sironi. Pasta, laureato in giurisprudenza, lavora per una azienda di credito. Sironi, laurea in economia, si occupa di finanza e private banking. I due autori si definiscono "non addetti ai lavori" ma semplicemente juventini. Il loro amore per la "vecchia signora" li ha spinti a scavare tra le carte del processo per capire perché la Juventus è stata retrocessa in serie B e privata di due scudetti dalla giustizia sportiva. Gli autori hanno lavorato "pressoché esclusivamente sui documenti ufficiali del processo alla Juventus" e sostengono che "la vicenda Juve passa attraverso tre momenti cruciali, dalla cultura del sospetto, al processo mediatico, al processo in aula". "Pasta e Sironi - scrivono Piero Ostellino e Christian Rocca nell'introduzione - si sono letti la sentenza sportiva che ha condannato la Juventus alla serie B e hanno scoperto che al Bar dello Sport non avrebbero saputo fare di meglio. Il risultato della loro lettura è clamoroso, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche da quello giuridico e civile: la Juventus è stata condannata per non aver commesso il fatto, per non aver comprato né aggiustato né taroccato nessuna partita di campionato".

"I giudici - scrivono ancora i due autorevoli giornalisti - hanno scritto che nel calcio italiano non c'era nessuna cupola, che il sistema Moggi era un'invenzione, che i sorteggi non erano truccati, che la balla delle ammonizioni mirate per favorire preventivamente la Juventus era, appunto, una balla. (...) Pasta e Sironi, leggendo la sentenza, hanno spiegato che l'illecito sportivo contestato alla Juventus non esisteva nei codici, ma che è stato creato ad hoc, trasformando geneticamente in illeciti sportivi tre comportamenti 'di per sé', come dice il dispositivo, non configuranti l'illecito". "La tesi colpevolista della sentenza - spiegano i due giornalisti nell'introduzione al libro - è questa: i rapporti stretti tra i dirigenti della Juventus e i designatori arbitrali hanno creato 'un'atmosfera inquinata, una insana temperie avvolgente il campionato di serie A' per cui sono state lese la terzietà, l'autonomia e l'indipendenza del settore arbitrale. (...) Il problema è che questo reato nel codice sportivo non esiste".

"Nessuno conosce il contenuto, accertato in un processo che ha saltato a pie' pari il dibattimento, oltre che un grado di giudizio, e che è cominciato direttamente con la formulazione delle richieste da parte del procuratore, come neanche in Unione Sovietica". L'ultimo interrogativo venuto ai due giornalisti e agli autori del volume: perché la proprietà della Juventus non s'è difesa? "C'è il sospetto concreto che il ruolo della Juventus in Calciopoli sia stato più dalla parte delle guardie che tra i ladri, che la proprietà volesse disfarsi di due dirigenti troppo intraprendenti che lavoravano a diluire il peso specifico di parte della famiglia Agnelli".

GRANDE GIUSEPPE CRUCIANI

Per una volta voglio parlare bene di un Giornalista (addirittura non juventino), volutamente in maiuscolo.

Sto parlando di Giuseppe Cruciani (nella foto a destra), conduttore del programma "La Zanzara", in onda su Radio 24 dalle 19 alle 21. A parte la bella trasmissione che conduce (ve la consiglio, ma non parla di calcio), ieri parlando di Farsopoli mi è davvero piaciuto.

Infatti, Cruciani ha trattato, tra gli altri, l'argomento delle telefonate pubblicate dal sito di Repubblica. Secondo il quotidiano, quei file audio rendono molto più chiara la gravità della situazione e non vanno a discarico, bensì a carico, di Moggi e company. A questo proposito, mentre ne faceva sentire qualcuna (dal contenuto assolutamente irrilevante), il Giornalista si è riservato dubbi sia sulla gravità delle stesse, che sull'opportunità di pubblicarle con tanta enfasi, dato lo scarno contenuto (e che fossero cose trite e ritrite).

Come al solito un grandissimo complimento alla stampa italiana, in questi giorni in particolar modo a Repubblica, che da proprio l'impressione di voler scalzare la Gazzetta dal podio di giornale fazioso per eccellenza (ma la rosa oggi si è ampiamente rifatta pubblicando una completa disamina di un anno di Farsopoli.

Come al solito, il mio commento è solo uno: SIETE DEI POVERETTI!

Complimenti sinceri, invece, a Giuseppe Cruciani (che mi risulta essere tifoso romanista, ma potrei sbagliarmi)... Fossero tutti onesti come lui, probabilmente una certa squadra sarebbe ancora in serie A...

OCCHIO A QUESTO ARTICOLO...

"NON E' LO SCUDETTO DEGLI ONESTI!"

di Gigi Moncalvo



Non voglio rovinare la festa ma c'e' qualcosa che non va. Moratti dopo la conquista del 14mo (sono 14 e non 15, gli sportivi veri contano solo quelli vinti sul campo), dice: "Noi vinciamo senza rubare". Il patron manifesta difficolta' con la matematica oppure la signora Milly non gli cucina mai pesce, ricco di fosforo, per tenere desta la memoria.
Gliela rinfreschiamo. Esaminiamo gli otto campionati prima di questo. 1998/99: l'Inter arrivo' ottava staccata di 24 punti dal Milan e 8 dalla Juve. 1999/2000: inter arrivo' quarta a 14 punti dalla Lazio e 8 dalla Juve. 2000/2001: l'Inter arrivo' quinta a 24 punti dalla Roma e a 22 dalla Juve. 2001/2002: L'inter arrivo terza a 2 punti dalla Juve (ma la Juve non rubo' anzi vinse l'ultima giornata a Udine e quel famoso 5 maggio a Roma, l'Inter fece harakiri all'Olimpico contro la Lazio. E Materazzi non aveva ancora alzato la cresta e non faceva il "gentleman" dello sport, dato che implorava piangendo i biancazzurri: "Dai fateci vincere, noi due anni fa a Perugia abbiamo battuto la Juve sotto la pioggia e vi abbiamo dato lo scudetto") 2002/2003: Inter seconda ma a 7 punti dalla Juve. 2003/2004:Inter quarta a 23 punti dal Milan e 10 dalla Juve. 2004/2005: Inter terza a ben 14 punti dalla Juve. 2005/2006: Inter terza a ben 15 punti dalla Juve. Riepiloghiamo per la memoria di Moratti. Negli ultimi otto campionati, prima di questo senza Juve e con Fiorentina e Milan penalizzate l'Inter e' arrivata seconda solo una volta nel 2002/2003 ma a ben 7 punti dalla Juve vincitrice. Per il resto e' arrivata terza 3 volte, a una barcata di punti dalla vincitrice tranne il suicidio del 5 maggio 2002; quarta 2 volte, con una valanga di distacco da Milan e Lazio; quinta una volta; ottava un'altra. Come si fa a parlare di "scudetto degli onesti"???? E che?? Lazio,Roma e Milan sono forse criminali??? Occhio Moratti: Lei sa bene cosa contiene il dossier commissionato dall'INTER e di cui hanno parlato Tavaroli & C., intitolato "Dossier Ladroni". Il nome di Bobo Vieri non compare mai, e quindi quel lavoro di spionaggio non serviva a far controllare un giocatore dell'Inter. Ma a qualcosa di peggio, extra-Inter. Contiene notizie riservate su De Santis, Fabiani, La Gea e personaggi della Federazione. Tra poco arriveranno belle sorpresine!!!!


Fonte: E-POLIS quotidiano a diffusione gratuita distribuito a MILANO

Ci siete sempre sulla riva del fiume?

giovedì, aprile 26, 2007

DISAMINA APPROFONDITA SU FARSOPOLI 2

Finalmente, dopo mesi di attesa, via alle danze del lato B dell’inchiesta sullo scandalo del calcio, profilo ordinario.
Il 12 Aprile scorso infatti, i carabinieri hanno consegnato gli avvisi di chiusura indagine ai protagonisti di “Calciopoli”. Si tratta di ben quarantotto personalità, ed oltre ai soliti noti, vi è da segnalare la presenza dell’ex direttore del Messina, Paolo Fabiani, e quella di qualche arbitro non coinvolto nella fase sportiva dell’inchiesta.
Pochi giornali e televisioni riportano in maniera fedele ed imparziale le vicende, tralasciando alcuni aspetti poco chiari che vanno invece sottolineati.
La tempistica è il primo aspetto che mi sorprende. Come mai gli avvisi che precedono i rinvii a giudizio sono partiti esattamente subito dopo l’arbitrato dei fratelli Della Valle ? Se ben ricordiamo, pochi giorni prima si era detto che non vi era stato illecito neanche nell’unica partita ipotizzata quest’estate dalla corte presieduta da Sandulli, cioè Lecce Parma. Ciò è stato certamente un brutto colpo per coloro i quali marciano su queste vicende da circa un anno, perché di fatto, nel momento in cui la Fiorentina esce dai colpevoli di calciopoli, la posizione della Juventus, colpevole tramite i suoi dirigenti di aver indirizzato il campionato 2004-2005 in maniera irregolare, si è automaticamente alleggerita di molto. Da diversi giorni si aspetta la notizia dell’esito dell’arbitrato di Antonio Giraudo, eppure fino ad ora di esso non vi è stata nessuna traccia. Viene da pensare che su tali avvisi che potrebbero dare la partenza ad un’inchiesta che tutti, con gli juventini in prima fila in attesa di per comprendere una volta per tutte la fondatezza di una punizione che si è già pagata, i media hanno buttato un pesante carico da undici.
Ma non sono solo i tempi a lasciare perplessi.
A pagina 6 del documento, infatti, si può trovare il seguente periodo :” …avendo già nel passato condizionato l’esito dei campionati di calcio di serie A, con particolare riguardo a quello del 1999-2000, che fu sostanzialmente condizionato sino alla penultima giornata (quando si giocò Juventus Parma, diretto da Massimo de Santis, e terminato con il risultato di 1-0, e non riuscendo nell’intento di garantire alla Juventus la vittoria finale, in quanto gli accordi illeciti già stabiliti vennero compromessi dal clamore suscitato provocato dall’arbitraggio…”
Vediamo se ho capito bene. Un campionato che la Juventus perse all’ultima giornata a causa della sconfitta di Perugia, a seguito degli 80 minuti di attesa tra il primo ed il secondo tempo per la temporanea impraticabilità del campo è considerato dai PM ugualmente truccato dalla stessa Juventus. Pongo due domande a coloro i quali hanno scritto queste righe. La prima è : su quali basi la stagione 1999-2000 è sottoinchiesta ? Quale tribunale, sportivo od ordinario ha mai stabilito che la Juventus ha comprato un campionato che non ha neanche vinto ? La seconda è ancora più inquietante. A seguito del clamore provocato dal gol annullato a Cannavaro, che ricordiamo, per i meno attenti, parte da un calcio d’angolo per il Parma che in realtà non c’è, particolare che sicuramente gli attenti giudici di Napoli dovranno pur valutare, in che modo gli accordi sarebbero saltati ? L’ultima giornata è stata svolta in maniera regolare, oppure si è fatto in modo di far andare le cose in un certo modo per non creare troppo clamore. In altre parole, i PM vogliono farci credere che la Juventus si è truccato il campionato fino alla penultima giornata, e poi all’ultima ha deciso di perderlo ?
Sempre a pagina 6, perché si fa riferimento a Zeman ed alla propria carriera da allenatore stroncata da questa associazione ? Anche questo particolare, credo, non sia mai stato appurato da alcuna corte.
Si parla inoltre di manovre per favorire le elezioni di Carraro e Galliani in FIGC ed in Lega Calcio, per screditare la possibile ascesa di Della Valle. Tutto si può dire, tranne che Carraro e Galliani possano essere considerati delle pedine pronte a favorire la Juventus. Stiamo parlando dell’ex presidente del Milan, e dell’attuale amministratore delegato. Ed ammesso che essi abbiano contribuito a questo, si riproporrebbe l’ipotesi di cupola tra Milan e Juventus. Eppure Galliani non figura tra coloro i quali hanno ricevuto l’avviso. Tutto ciò quindi è davvero inspiegabile.
Si parla anche del condizionamento di alcune trasmissioni televisive. Beh, perché non censurare tutte quelle testate rigorosamente di parte e prive di equilibrio ?
Inoltre si parla anche di garantire l’iscrizione al campionato di Reggina e Messina, nonostante la mancanza dei requisiti necessari. La domanda è la seguente : chi è che ha fatto iscrivere Reggina e Messina ? Ma soprattutto, come è possibile che la giustizia sportiva non si sia accorta della presenza del Messina, che di fatto ha usufruito del posto in serie A lasciato libero dalla Juventus ?
Si parla anche della nazionale e dei convocati appartenenti alla Juventus. Buffon, Cannavaro,Zambrotta,Camoranesi,Del Piero. Chi è che non li avrebbe convocati al mondiale poi vinto ? Ma che accidenti di buffonata è questa ?

In tema di ammonizioni mirate, non mancano altre inesattezze.
Si parla delle ammonizioni relative all’Udinese, di Pinzi, Muntari e Di Michele adite a far saltare il turno successivo con la Juventus. Ebbene, questi tre giocatori hanno regolarmente disputato questa partita. Si fa riferimento alle ammonizioni di Mesto, Petruzzi, Nastase e Gamberini, rispettivamente della Reggina, il primo, e del Bologna gli altri tre.
Il fallo di Mesto precede la contestatissima Reggina Juventus 2-1, la famosa partita nella quale Paparesta fu chiuso negli spogliatoi. Tutti ricorderemo quanto quegli episodi arbitrali influirono negativamente sul risultato per la Juventus. Pochi ricordano che nella partita precedente a Reggina Juventus, Mesto subì un’ammonizione per un fallo che avrebbe dovuto determinare invece il rosso diretto. E sui bolognesi, preciso ancora che Gamberini non è mai stato squalificato per quella partita, a differenza di Petruzzi e Nastase.
Vi è anche un riferimento circa una presunta espulsione volontaria da parte dell’arbitro Dattilo, nei confronti di Jankulovski, ai tempi ancora all’Udinese. Eppure nella stesso documento si legge che l’espulsione fu segnalata dall’assistente. Ennesima contraddizione, dunque.
Lecce Juventus, partita nella quale non vi furono errori arbitrali, fu condizionata in maniera fraudolenta a causa del pilotaggio del sorteggio relativo all’arbitro. Nessuno ci spiega però il modo con il quale è stato truccato, ed inoltre non capiamo il perché tra gli avvisati, non vi siano tutti i presenti al sorteggio stesso, dai giornalisti sino ai pubblici ufficiali, evidentemente complici della cupola.
Ed ancora le squalifiche di Contini, Pisanu e Simone Inzaghi. La sensazione è che una squalifica di per sè rappresenti una prova schiacciante di un atto fraudolento. Aldilà del fatto che per esempio, Simone Inzaghi saltò Juventus Sampdoria terminata 0-1, e che egli in generale fosse niente di più che un panchinaro di lusso.
Il clou delle partite condizionate è rappresentato da Juventus Milan, 0-0 arbitrato dal signor Bertini, famoso per il rigore negato a Crespo, per uno possibile su Kaladze e per due fuorigioco che in realtà sono delle posizioni regolari di qualche centimetro, ma anche per un rigore negato alla Juventus per fallo di mani in area di Costacurta (che Fabio Caressa, durante un recente Sport Time, esplicativo delle tesi dei PM, si è ben guardato dal mostrare). Certo, una direzione arbitrale favorevolissima, ma la domanda è un’altra. La cupola, secondo Borrelli era formata da Milan e Juventus ? Se si, come è possibile che il Milan sia diventato vittima di calciopoli ? Ma non era l’assistente agli arbitri del Milan che chiedeva ad un segnalinee di non fischiare i fuorigioco dubbi ? E come mai De Santis non ha ammonito nessuno tra Nesta, Rui Costa e Seedorf, in Fiorentina Milan, partita precedente allo scontro diretto tra Milan e Juventus ? Quale occasione migliore di questa ? E quando vi fu Inter Juventus, nel quale Ibrahimovic prese tre giornate e saltò Milan Juventus, beh, dove stava la cupola ? Preciso anche che l’emittente televisiva che fornì le immagini per la prova tv era Mediaset E non dimentichiamo che Bertini, arbitro di Milan Juventus è lo stesso arbitro di Atalanta Milan partita nella quale a Nesta fu risparmiato un rosso per fallo da ultimo uomo che veramente ebbe a dir poco del clamoroso.
L’ombra dei sorteggi arbitrali ripiomba in Roma Juventus 1-2, famoso per i gol irregolari della Juventus, ma anche per i due rossi mancati a Dacourt e Cufrè, per il gol regolare negato ad Ibrahimovic e per la mancata concessione di un calcio di rigore per una doppia trattenuta giallorossa, evidentissima quella di De Rossi su Cannavaro. Aldilà del fatto giustizia sportiva abbia confermato che i sorteggi siano sempre stati regolari, ripeto per l’ennesima volta che vorrei sapere il perché i partecipanti ai sorteggi non hanno ricevuto avvisi di garanzia. Perché due sono le cose, o chi estraeva la pallina era a conoscenza del trucco, oppure non si capisce come tali sorteggi possano essere stati taroccati. Segue un elenco di altre partite altrettanto condizionate in un modo o nell’altro,ad esempio Juventus Chievo 3-0 e Siena Juventus 0-3, partite nelle quali non vi sono state sviste arbitrali ed in cui la superiorità dei bianconeri non è mai stata neanche lentamente in discussione.
In sostanza, la morale della favola è la seguente : la maggior parte delle ammonizioni che facevano scattare le diffide erano pilotate a prescindere, e non vi è neanche traccia della effettiva veridicità di esse ; tutte le partite con episodi arbitrali a favore della Juventus derivano sicuramente da un comportamento fraudolento. In altre parole, l’arbitro può sbagliare, l’errore dell’arbitro fa parte del gioco, ma se sbaglia a favore della Juventus, può finire in tribunale. Con questo ragionamento, a turno, tutti gli arbitri italiani avranno la fedina penale sporca.
Se la Juventus è stata la squadra che ha maggiormente condizionato i campionati, e si è già parlato del fatto che il Messina mancava nell’inchiesta sportiva,e si è anche detto che il Milan viene mostrata come vittima nell’inchiesta ordinaria, mentre in quella sportiva era parte della cupola, chi è che mi sa dire come è possibile che la Lazio sia contemporaneamente vittima e carnefice ? I biancocelesti sono stati danneggiati in Lazio Juventus, mentre hanno avuto chiari favori arbitrali (?!?) in Lazio Parma. Insomma, il club laziale per cosa andrà in tribunale, per chiedere risarcimento, o per pagar dazio ? E di questo passo, qualche altra squadra prima o poi non verrà fuori ? E con lo stesso meccanismo, qualche altra squadra potrebbe essere benissimo stata salvata. Ed ancora, se per la giustizia sportiva non vi è neanche un illecito, come è possibile che siano state riprese le stesse partite della prima inchiesta ?
Ed ancora, chi è che mi sa dire il motivo per cui per il Messina si parla solo di responsabilità oggettiva ? Che differenza c’è tra essere Direttore Sportivo del Messina o di qualsiasi altra squadra ? Chi è che sa il motivo per il quale qualcuno ancora sostiene che la Juventus rischierebbe una nuova penalizzazione nel prossimo campionato, nonostante vi sia un principio giuridico che vieta che chiunque venga punito due volte per lo stesso fatto ? Si è anche vociferato di eventuale punibilità in quanto la Juventus potrebbe essere nuovamente penalizzata se venisse riscontrato un articolo 6 (illecito sportivo), dato che fino ad ora la Juventus ha pagato una serie di articoli 1 (lealtà sportiva). Ma se ha truccato tutto il campionato (senza aver truccato partite), che differenza fa se le partite truccate, ma non truccate nello stesso tempo, (lo so, sembro schizofrenico ndr) sono due oppure venticinque ? Se la Juventus fosse stata punita per il semplice articolo 1, sarebbe ancora in serie A.
A margine di tutto, di che tipo di corruzione si tratta se mancano i soldi ? Vi sono dei movimenti bancari che lasciano sospetti ? O vogliamo far credere che gli arbitri truccavano le partite per puro spirito di liberalità ?
E poi, perché nessuno ha impedito che gli arbitri coinvolti e responsabili delle presunte partite truccate, potessero svolgere il proprio operato per tutta la stagione 2006-2007, che ribadiamo, a detta di qualcuno è la prima regolare dopo anni ? Ma regolare un corno !
In conclusione, il fatto che la giustizia sportiva in sostanza sia solo una buffonata, rappresenta una storia ormai trita e ritrita. Non voglio dire lo stesso di quella ordinaria, ma certo è che, se il buon giorno si vede dal mattino, stiamo messi veramente male. C’è da chiarire se i metodi di controllo sulle schede svizzere siano infallibili al 100%, ovvero se si possano stabilire gli interlocutori, telefonata per telefonata. Sottolineando comunque il fatto che non si conoscono i contenuti delle intercettazioni. Non credo che penalmente parlare al telefono, ipotizzando per certo un qualcosa ancora da dimostrare, ovvero che i personaggi che dialogavano tramite queste schede siano proprio gli indagati. di per sé sia un reato penale. Ma cosa si dicevano ? Questo non è importante in una inchiesta ordinaria, e quindi seria, precisa, puntigliosa e figlia della verità provata ?
Di certo, accanto alle perplessità descritte in questo pezzo, siamo di fronte all’ennesimo attacco mediatico della stampa che continua a martellare il cervello della massa, che non avendo la possibilità e/o la voglia di informarsi in maniera approfondita, segue come un gregge il proprio pastore che li porta verso l’ennesima patetica strumentalizzazione di quello che ad oggi è una semplice dichiarazione di chiusura di indagini che tuttora non si è ancora trasformata in rinvio a giudizio.

martedì, aprile 24, 2007

SEMPRE GRILLO: LA FINANZA CREATIVA DI MORATTI

Altro articolo di Beppe Grillo, piuttosto datato, ma come al solito molto interessante e genuino. Aprite gli occhi,belli...


"L'Inter di Moratti e del tronchetto dell'infelicità, quest'ultimo onnipresente sui giornali a spiegarci che la banda larga è il futuro dell'Italia quando negli altri Paesi è già presente, e nelle università ad ammorbare gli studenti con i suoi discorsi, ha avuto un lampo di genio.

Ha avviato un'operazione di "alta tecnica finanziaria". Ma vediamo i fatti.

L'Inter ha chiuso il bilancio in rosso per 118 milioni di euro. Mi immagino Moratti, Tronchetti, Buora e Facchetti chiusi nella stanza a chiedersi: "e adesso che si fa?"

Facile, basta un po' di finanza creativa:

• Si cede in leasing per 10 anni il marchio neroazzurro ad una banca (Banca Italease)
• Italease da' in cambio 160 miloni di euro all'Inter
• L'Inter si impegna a riprendersi il marchio con dieci comode rate e una commissione. E paga subito il 20% a Italease pari a 32 milioni.
• 160 milioni incassati, 32 milioni di euro pagati, marchio ceduto in leasing e un po' di cambiali da pagare e il rosso dello scorso anno non c'è più.

E bravi Moratti, Tronchetti. Avete aperto la strada ad un nuovo miracolo italiano basato sulle cambiali."


Leggi qui l'articola dal blog www.beppegrillo.it

Questa si che è onestà...

L'INTER VINCE SENZA RUBARE!!!

Il fratello scarso è una figura ricorrente nella Storia d’Italia. I parenti lo affidano di solito al fratello più sveglio che gli fa da padre per tutta la vita. Massimo Moratti è il fratello scarso dei fratelli scarsi. E’ riuscito ad offuscare persino Paolo Berlusconi. Gli si perdona qualunque cosa, anche le intercettazioni a Bobone Vieri. La famiglia per evitare danni lo ha nominato presidente dell’Inter. Gli ha concesso un vitalizio di qualche decina di milioni di euro all’anno per i giocatori. Lui è contento così.
Ogni tanto il fratello maggiore Gianmarco gli chiede di mettere una firma sui collocamenti. La gente si fida di lui, del suo aspetto da Bugs Bunny buono. E così è stato anche per il debutto di Saras in Borsa. I Moratti hanno incassato 1,7 miliardi di euro, ne avevano bisogno per rinforzare la squadra. Il titolo fu quotato a 6 euro in un momento di crollo del settore energetico. Chi lo comprò perse il 12% in un solo giorno. Jp Morgan e Morgan Stanley, le banche responsabili del collocamento, guadagnarono 12 milioni di euro a testa grazie alle oscillazioni.
Riassunto: qualcuno decide che il prezzo di 6 euro è giusto, i risparmiatori ci credono, comprano, perdono. I Moratti e le banche ci guadagnano e la procura indaga. La Consob dov’era? Cardia illuminaci.
Lo scudetto di ieri non lo ha vinto l’Inter. Infatti il marchio non gli appartiene più da tempo. Lo ha venduto, dopo una rettifica a questo blog, alla Inter Brand srl per 159 milioni di euro. La Procura sta indagando per l’ipotesi di “buchi in bilancio per cui non ci sono indagati”(Corriere della Sera). Sono sicuro che è un’ipotesi che si dimostrerà priva di qualsiasi fondamento. Massimo vince, ma senza rubare.

La fonte non è Hurrà Juventus, ma BEPPE GRILLO, uno che ha sempre detto le verità!

Pe leggere l'articolo dal suo blog, clicca qui

Grande Beppe!!! Uno dei noi!!!!

INTERVISTE A CONTE ED A TORRICELLI

Vi propongo due meraviglise interviste ad altrettante ex glorie della Juve, gradi giocatori in campo e "signori" fuori, in perfetto stile Juve. ENtrambe sono state realizzare da Discreti Stefano (alias Montero 77)


MORENO TORRICELLI


1) Quanti sono gli scudetti della Juventus?
Sul campo senza dubbio 29. A 3 di essi ho contribuito direttamente.
2) Che idea si è fatto di Calciopoli?
Secondo me è stato uno scandalo creato per colpire esclusivamente determinate persone.
Io credo che alle spalle ci sia qualcosa di grosso che non è venuto fuori. Tutto quello che doveva uscire non è uscito. Chissà se un giorno sapremo tutta la verità.
3) Quanto le hanno dato fastidio le accuse di doping ricevute dalla Juventus?
Tantissimo. Non è vero niente di quello che è stato detto e purtroppo non è una cosa ancora finita.
Tanta gente invidiosa ancora ci specula sopra.
4) Proprio tu, come tanti giocatori gregari di quella Juve, sei stato spesso al centro delle accuse di un certo tipo di “critica”giornalistica che vedeva in voi il prototipo del giocatore costruito in laboratorio. Cosa si prova a sentirsi infangare quelle vittorie?
Amarezza. Tantissima amarezza. Le nostre vittorie sono state frutto esclusivamente del lavoro.
Di noi stessi giocatori. Dell’allenatore. Dei medici. Dello staff in totale.
Esser infangati su una cosa falsissima da veramente fastidio. Prendevamo integratori come facevano tutti e dico tutti, solo che solo a noi poi ce l’hanno fatto pesare.
5) Rimanendo in tema in questi giorni sono uscite queste dichiarazioni di Paulo Sousa:
“ Alla Juventus ci trattavano come macchine. Mi ricordo che faceva­mo potenziamento fisico in palestra. Una serie di programmi per incremen­tare forza, resistenza aerobica, velocità resistenza .Ricordo di aver sollevato con le gambe fino a 400 chilogrammi. I preparatori faceva­no salti mortali, ci facevano gonfiare i muscoli al limite delle capacità uma­ne”. Cosa ne pensi? Sono veritiere?
E’ verissimo. Alla Juventus venivamo trattati tutti come macchine. Ma non come macchine normali aggiungerei. Come Ferrari. Ci hanno sempre trattato alla grande, benissimo. Un’organizzazione unica. Cercavano sempre di farci tirare fuori il meglio. Io credo che anche stavolta si sia cercato di strumentalizzare quanto dichiarato dal mio ex compagno. Nessuno ci ha mai obbligati a fare un esercizio in particolare o a prendere un farmaco o un integratore qualsiasi esso fosse. Ognuno di noi decideva per se stesso. Il modo in cui venivamo seguiti ci faceva sentire speciali ed unici. Alla Juventus tutto era programmato alla perfezione.
6) Qual è il giocatore più forte che ha avuto come compagno e quale come avversario?
Ho avuto la fortuna di giocare insieme a tantissimi campioni. Non mi faccia fare preferenze per favore.
Come si fa a scegliere ad esempio tra Baggio, Vialli, Del Piero e Zidane?
Tra gli avversari scelgo invece Van Basten e Careca.
7) Cosa pensa dell’attuale dirigenza della Juventus?
Non lo so precisamente. Di certo non era facile ripartire. Però il vero lavoro lo dovranno fare l’anno prossimo per riportare la Juve ai vertici.
Lì solo secondo me si potrà giudicare l’operato della nuova dirigenza.
8) Cosa serve all’attuale Juve per tornare ad esser grande?
Tanto. Veramente tanto. Ci vogliono tanti forti giocatori. Il guaio è che però la maggior parte dei giocatori forti sono già accasati. Non sarà facile comprarli. Starà agli osservatori ed a Alessio Secco cercare di scovare il campione, o il giovane che in prospettiva potrà diventare fuoriclasse.
9) Non le chiedo la sua più grande partita perché porterebbe ad una risposta scontata. Le chiedo come ha fatto? Come ha potuto giocare la finale in quel modo?
Allucinante. Ogni volta che rivedo quella partita mi chiedo se sono veramente io quello in campo. Pazzesco.
Diciamo che in quell’anno non ho avuto infortuni e sono arrivato alla finale di Roma in perfette condizioni fisiche. Eravamo i più forti. Ma stavamo rischiando di non vincere. Non ci volevo stare. La rabbia di dimostrare a tutti che eravamo i più forti mi ha fatto centuplicare le forze. Non lo so nemmeno io da dove ho preso tutta quella forza. Ne è valsa la pena però eh?
10) Il suo goal più bello?
Guardi ne ho segnati talmente pochi, che me li tengo stretti stretti tutti come fossero figli. Senza fare preferenze.


11) La sua più grande gioia da calciatore?
Le vittorie ottenute, che per un calciatore sono l’apoteosi, ovvero il raggiungimento degli obiettivi tramite il sacrificio e il duro lavoro. Roma e Tokyo sono ricordi indelebili nella mia mente.
12) Il momento più brutto della sua carriera calcistica?
Senza dubbio l’infortunio subito al ginocchio ai tempi della Fiorentina.
13) Un aggettivo per descrivere Marcello Lippi.
Unico. Forse il più grande allenatore di tutti. Trasmette ai giocatori una mentalità unica. E’ un grandissimo motivatore. Il suo concetto di calcio, di come affrontare una partita, è uguale al mio modello ideale di gioco. I suoi risultati,poi, parlano chiaro.
14) Facciamo luce su un episodio: il suo divorzio dalla Juventus sembrò abbastanza traumatico e polemico. Cosa successe esattamente?
Successe che nonostante avessi altri 3 anni di contratto, mentre ero in ritiro con la Nazionale, venni a sapere che la Juventus aveva deciso di vendermi. In quel momento ci rimasi molto male. Non è facile andare via dalla Juve mi creda. Non è una questione di soldi.
15) Pensa che Deschamps potrà ricostruire un grande gruppo come quello che Marcello Lippi costrui con voi?
Non lo sò. Lo spero per lui. Se ci riesce al 95% la Juventus tornerà a vincere alla grande.
16) Cosa aveva di speciale quella Juventus imbattibile in Italia e in Europa?
Era un gruppo molto affiatato e speciale. Aveva una fame di vittorie unica.
Un’umiltà incredibile unita ad un voglia di non mollare mai.
17) Cosa vuol dire giocare nella Juventus?
Giocare nella squadra più importante al mondo. Diventare famosi. Avere tutte le attenzioni addosso. Vedere crescere la notorietà ogni giorno di più. Far parte di una società che da sempre è abbinata al nome di una grande famiglia italiana come quella degli Agnelli.
18) Secondo lei è immaginabile una Juve con un proprietario diverso dalla famiglia Agnelli?
No. Spero proprio di no. Anche questo binomio contribuisce a rendere la Juventus unica rispetto alle altre squadre.
19) Avendo giocato anche in altre squadre, si è mai fatto un’idea su cosa fa nascere il sentimento dell’invidia nei confronti della Juve?
Le vittorie. Le persone vincenti nella vita sono sempre invidiate. E’ nella natura dell’uomo. Non si potrà mai cambiare questa cosa. Se la Juventus è la squadra più odiata lo è semplicemente perché è la più forte.
20) Come si fa a passare da una squadra del campionato Interregionale direttamente alla Juventus in serie A?
“Una botta di culo”. La fortuna che ho avuto nel dimostrare le mie qualità è stata immensa.
Certo poi bisogna sfruttare al meglio l’opportunità. Devi valere per rimanere a certi livelli. Ma un’opportunità non a tutti viene concessa nella vita. In tutti i settori.
21) Quanto deve a Giampiero Boniperti e Giovanni Trapattoni?
Tutto. Quanti allenatori al posto di Trapattoni avrebbero deciso di scommettere su un giovanotto proveniente dal campionato Interregionale? E quanti presidenti avrebbero accolto questo giovanotto sconosciuto come se fosse un campione affermato?
Due persone eccezionali mi creda.
22) Un suo messaggio per i tifosi juventini.
Continuate così. Nel periodo più difficile della storia della Juventus avete dimostrato grande attaccamento alla maglia, come tanti giocatori che sono rimasti. Con questo spirito tornerete presto a gioire. Non era facile ma sapevo che ci sareste riuscite.
23) Chi più l’ha delusa questa estate dei partenti?
Nessuno, anche perché più che una loro decisione mi è sembrata una scelta imposta dalla nuova società per liberarsi di ingaggi troppo onerosi per il campionato di Serie B.
24) Cosa fa adesso nella vita Moreno Torricelli?
Ho iniziato da poco ad allenare una squadra giovanile nella provincia di Firenze. Mi piace stare a contatto con i giovani. In futuro chissà.
25) Dopo i fatti di Catania come si può ridare il calcio ai tifosi?
Il problema è la nostra attuale società. L’Italia stessa. Ormai ci si ammazza per un cane che abbaia o per un bambino che piange. Nel calcio l’unica soluzione è ridare il calcio ai veri tifosi. Quelli che tifano solo per passione.
26) Sentiva la pressione degli ultras ai suoi tempi?
A Torino non tanto, salvo alcuni spiacevoli episodi ai tempi di Trapattoni.
Nelle altre città in cui ho giocato devo dire che spesso nei momenti in cui la squadra andava male c’era anche il timore di girare per strada. Purtroppo.
27) Quando parla di spiacevoli episodi ai tempi di Trapattoni naturalmente si riferisce a quando Andrea Fortunato fu schiaffeggiato da alcuni”tifosi” che lo accusavano di impegnarsi poco. Cosa è successo quel giorno?
Se ci ripenso ancora tutt’oggi mi fa male. Andrea era un ragazzo eccezionale. Dalle qualità umane fuori dalla norma. Quel giorno eravamo in macchina insieme. Ci fermarono alcuni tifosi. Fecero scendere Andrea e lo schiaffeggiarono, accusandolo di scarso impegno. Naturalmente mi misi in mezzo e solo a quel punto la situazione si calmò.
Povero Andrea erano i primi sintomi della malattia. Per me era un amico vero.
“Quanto mi dispiace amico mio. Eravamo quasi sicuri che ce l’avresti fatta. Eri quasi guarito. E invece te ne sei andato così di botto. Ci avevi illuso un po’ tutti con la tua forza e coraggio. Ciao Andrea.”
28) Il calcio adesso è più pulito?
Lo spero. Perché sono una persona che pensa sempre positivo di carattere. Ma tra prima e dopo Calciopoli io non vedo grandi differenze. Anzi.
29) Cosa pensa di un giornale settimanale interamente dedicato ad una squadra?
Ne penso bene. Il tifoso merita di sapere sempre più cose sui propri beniamini. Poi la squadra con più tifosi al mondo non può non averne uno.
30) Cosa pensa dei giornalisti italiani: subiscono condizionamenti dai poteri forti?
Come in tutti i settori della vita c’è quello bravo e quello meno bravo. Una cosa è probabile comunque, spesso tra società e giornalisti si arriva ad accordi per non trattare certi argomenti scomodi o comunque non andarci pesanti su alcuni giudizi su calciatori e dirigenza.
31) Aiuta a fare carriera per i giornalisti esser antijuventino,attaccare la Juve e fare moviole solo contro la Juve?
Non lo so. Però purtroppo una cosa è certa:
E’entrata nella cultura italiana calcistica il fatto che la Juventus vinca grazie ad aiuti.
Io che ho avuto l’onore di indossare questa gloriosa maglia posso dire che non è assolutamente vero.
I successi sono tutti meritati e ottenuti solo grazie al grande lavoro. Certe trasmissioni poi che occupano il 90% del loro tempo a parlare di moviola non fanno altro che aumentare la rabbia e la tensione dei tifosi. Andrebbero abolite le moviole. Si deve parlare solo di calcio giocato. Ma la Juve vinceva e tanto, e chi vince diventa antipatico.
32) In campo ha sempre dato tutto con grande cuore e grinta. Lo sa che i tifosi juventini le vogliono ancora bene?
Si lo so. E vi ringrazio a tutti. Questa forma di riconoscimento è la gioia più grande che un professionista possa avere mi creda.


ANTONIO CONTE


1) Quanti sono gli scudetti della Juventus?
Risposta scontata:29. 5 portano anche la mia firma.

2) Che idea si è fatto di Calciopoli?
Chi come me ha avuto modo di conoscere il direttore sa quanto gli piacesse chiacchierare.
E’ un millantatore. Ma quello che è emerso dalle intercettazioni sono semplicemente “stronzate”, scusate il termine. Assolutamente chiacchiere da bar. C’è la sudditanza psicologica e quella ci sarà sempre per tutte le squadre. Ma se dalle intercettazioni emerse si è provveduto a revocare 2 scudetti, allora andrebbero revocati gli scudetti degli ultimi 50 anni come minimo.

3) Perché Moratti pure investendo somme mostruose non è mai riuscito a vincere sul campo?
Perché Juventus e Milan gli sono state nettamente superiori in tutto. Soprattutto nella programmazione.
Ora però dopo il caos, l’Inter soprattutto grazie alla Juve, si è rinforzata e credo che per anni sarà la squadra da battere.

4) Quanto le hanno dato fastidio le accuse di doping ricevute dalla Juventus?
E’ un discorso detto e ridetto. Ci hanno provato. Ci hanno infamato su del fumo. Non c’era niente.
Questa storia mi ha comunque aperto gli occhi. Mi ha fatto pensare a cosa provano tutti quegli innocenti in carcere per errore. C’è da impazzire se ci si pensa. Allenamenti duri, gioie, dolori: tutto messo in discussione dall’invidia umana. Mi creda non è assolutamente bello.

5) Qual è il giocatore più forte che ha avuto come compagno e quale come avversario?
Zinedine Zidane come compagno. Diego Armando Maradona come avversario. Senza dubbio i 2 più forti giocatori degli ultimi 20 anni.

6) Cosa pensa dell’attuale dirigenza della Juventus?
E’ nuova. Agli inizi. Bisogna dargli tempo. Ha buoni propositi. E poi sulla Juventinità di Lapo e John Elkann garantisco io. Hanno il sangue bianconero. Questi ragazzi li ho visti crescere insieme a noi.

7) Cosa serve all’attuale Juve per tornare ad esser grande?
Non illudiamo i tifosi. Non sarà facile. Il fuggi fuggi di questa estate ha distrutto una delle rose più forti che il calcio abbia mai visto.

8) La partita che più l’ha fatta sognare ed emozionare?
E me lo chiede pure? Senza dubbio Juventus-Ajax finale di Champions.

9) Il suo goal più bello?
Quello in mezza rovesciata a Cervone contro il Brescia. Ogni volta che lo rivedo mi stupisco di quanto è bello.

10) La sua più grande gioia da calciatore?
Aver potuto giocare a grandi livelli per 13 anni nella squadra più importante del mondo.

11) Il momento più brutto della sua carriera calcistica?
Infortuni a parte, quando ho deciso di smettere. Avevo ancora forza per continuare.
Ma un calcio senza Juve non mi interessava.

12) Pensa che Deschamps potrà ricostruire un grande gruppo come quello che Marcello Lippi costrui con voi?
Non lo so. Il grande lavoro Didier lo avrà l’anno prossimo. Quest’anno la Juve è troppo forte rispetto agli avversari per poter giudicare. Comunque Deschamps ha iniziato benissimo e non era facile. Assolutamente.

13) Cosa aveva di speciale quella Juventus imbattibile in Italia e in Europa?
Fame, rabbia, determinazione e umiltà.
14) Cosa vuol dire esser juventini e giocare nella Juventus?
Il massimo. È tutto. Nello stesso periodo in cui venni contattato dalla Juventus avevo parallelamente anche un’offerta superiore da parte della Roma. Non ci ho pensato su nemmeno un secondo.
Giocare nella Juve. Cosa altro desiderare?

15) Secondo lei è immaginabile una Juve con un proprietario diverso dalla famiglia Agnelli?
No.Mai.

16) Si è mai fatto un’idea su cosa fa nascere il sentimento dell’invidia delle altre squadre nei confronti della Juve?
Esser vincenti corrisponderà sempre ad esser antipatici. E la Juve è la squadra più vincente.
Mi viene in mente quel detto:
“molti nemici, molto onore”

17) Lei stesso è stato vittima personalmente di un caso di invidia pazzesca, quando ambienti anti-juventini fecero girare la voce di una sua gravissima malattia causata dal doping. Cosa provò in quei momenti?
Pazzesco. Provavo stupore. Venivo a Roma e i tassinari mi guardavano come un marziano. Mi chiedevano:”Ma sig. Conte lei non è in fin di vita? Le radio dicono così….”. Quella cattiveria mi ha segnato. Se uno non è forte psicologicamente come sono stato io, si può rimanere schiacciati sotto il peso di queste accuse.
Invidia incredibile. Auguro a nessuno di trovarsi in un caso simile.

18) Un suo messaggio per i tifosi juventini.
Vi voglio bene. E sono orgoglioso di voi. Alla faccia di tutti quelli che dicevano che i tifosi juventini tifano solo perché vincono sempre. Avete dimostrato a tutti cosa vuol dire esser bianconeri.
Nella disgrazia avete dimostrato il vostro attaccamento.
Le difficoltà invece di allontanarvi dalla Juve, hanno cementato il rapporto. Avete vinto ancora una volta.
Vi auguro di tornare presto ad esser invidiati.

19) Chi più l’ha delusa questa estate dei partenti?
Guardi in particolare nessuno. Do un consiglio a tutti i tifosi per questo. Non attaccatevi ai giocatori, attaccatevi alla maglia che indossano. I Vieira, gli Ibrahimovic sono giocatori professionisti che vanno dove gli viene garantito il salario richiesto e la competitività che vogliono. Se proprio dovete attaccarvi ai giocatori fatelo con i Del Piero, i Conte. Quelli che nelle difficoltà mai abbandonerebbero la barca che affonda.
L’amore lo si deve guadagnare con l’attaccamento alla maglia. Non fatevi comprare da qualche giocata tecnica sopraffina.


20) Si faccia una domanda e si dia una risposta.
Domanda: Da cosa nasce la cattiveria di alcuni personaggi della Magistratura nei confronti della Juve?
E in particolare tutto questo astio di Guariniello da cosa nasce?
Risposta: Non lo so.

21) Il calcio adesso è più pulito?
Di cosa? Più pulito di cosa? Mi viene da ridere, non aggiungo altro.

22) Nel suo futuro da allenatore vede una panchina bianconera?
Si. Il mio obiettivo è quello. Lo dico senza mezzi termini. Io sono convinto di esser un predestinato. Quella panchina sarà mia.

23) Cosa pensa di un giornale settimanale interamente dedicato ad una squadra?
Credo che sia una cosa molto bella perché permette al tifoso di stare più vicino alla sua squadra del cuore.

24) In chi attualmente Antonio Conte si rivede tra i giocatori di adesso?
Perrotta. Fu un grave errore cederlo da parte nostra.





25) Ci racconti un aneddoto da spogliatoio avuto quando giocava alla Juventus ai più sconosciuto.
Era un periodo in cui Mister Marcello mi faceva giocare Mediano sulla destra, ruolo che non gradivo troppo.
Fui intervistato proprio in quei giorni e evidentemente il giornalista fu bravo ad estrapolare questo mio leggero malumore. Lo sa come fanno poi i giornali. Il giorno dopo il titolo fu:
“CONTE: VINCO MA NON MI DIVERTO”.
Successivamente, al mio ingresso negli spogliatoi trovai attaccato al mio armadietto questo messaggio:
”SE VUOI DIVERTIRTI VAI ALL’UNA PARK”. ALL, apostrofo Una.
Si rende conto cosa provocò in me quella frase scritta da quell’Ignorantone di Angelo?
(scriva pure Ignorantone, tanto è in senso affettuoso).
Ancora oggi quando rincontro DI LIVIO lo prendo in giro.

26) Che giocatore/i si sente di consigliare alla Juventus per la prossima campagna acquisti?
Dico che non basteranno 1-2 giocatori. Ne servono almeno 6 e di ottimo livello. 2 per reparto.

27) .Cosa pensa dei giornalisti sportivi italiani? Subiscono condizionamenti dai poteri forti?
Sono di un buon livello ma aihmè alcuni di loro sono fortemente condizionati.

28) Aiuta a fare carriera per i giornalisti esser antijuventino,attaccare la Juve e fare moviole solo contro la Juve?
Questo non lo so. Spero di no. Però so, per esperienza diretta, che in alcune trasmissioni “urlate” si concorda prima chi e come deve attaccare la Juve. Queste trasmissioni sono assolutamente una farsa. Dove i ruoli sono decisi a tavolino in precedenza. Dove tutti hanno capito che attaccare la Juventus fa sempre audience.
Non aggiungo altro. Credo basti per capire.

29) Cuore,grintà, umiltà. Lo sa che lei per tutti i tifosi bianconeri sarà sempre “il capitano”. Ha idea di quanto i tifosi juventini le vogliano bene?
Si, e di questo ne vado fiero ed orgoglioso. Tutti mi salutano ancora come il “capitano”. Questo perché in campo ho sempre dato tutto. Polmoni, gambe, collo, schiena. L’affetto della gente juventina nei miei confronti è la mia vittoria più grande.


SEVERGNINI: ECCO IL PROTOTIPO DELL'INTERISTA

Leggete l'articolo di Severgnini sul Corriere:


Ora c'è bisogno di un armistizio con la Juve
Con la vittoria dello scudetto si chiude una ferita che si era aperta il 5 maggio del 2002


Mio figlio ed io siamo andati a prenderla dentro la cassapanca, dove l'avevamo chiusa cinque anni fa: e l'abbiamo tirata fuori, più bella che mai. La nostra bandiera a scacchi nerazzurra — con cui mamma, donna di poca fede, voleva farsi una gonna — adesso sta appesa al balcone. Niente trionfalismi: solo una piccola celebrazione privata. Devo dire: il tricolore e il nerazzurro stanno bene insieme. Capisco: chi soffre di turbe psicocromatiche diverse, può non essere d'accordo. Ma si metta nei nostri panni. Ieri, 22 aprile 2007 (compleanno di Lenin e Montanelli), s'è chiuso un cerchio aperto dolorosamente il 5 maggio 2002 (morte di Napoleone). E s'è chiuso nel migliore dei modi: campionato dominato, titolo a cinque giornate dalla fine. L'Inter non sarà mai una squadra normale, né ci teniamo che lo diventi. Da adesso in poi, però, sadici, gufi e rompiscatole dovranno trovarsi un altro obiettivo.
Ovviamente, secondo tradizione, l'epilogo è stato imprevedibile (è rimasto deluso chi s'aspettava una di quelle cavalcate sabaude, senza scossoni, arrivo in perfetto orario). Ieri a Siena tutti prevedevano un pomeriggio di passaggio, ed è arrivato lo scudetto (giocando contro i bianconeri, che non guasta). Mercoledì tutti s'attendevano lo scudetto ed è arrivata la sconfitta in casa con la Roma: festa rimandata per ottantamila persone a San Siro e qualche milione fuori dai cancelli. Non c'è niente da fare: l'Inter, come la primavera e le belle donne, fa sempre il contrario di quanto uno s'aspetta. Comunque è acqua passata e — come sempre — va presa con ironia. Una qualità che noi interisti abbiamo acquisito da tempo, insieme a una notevole agilità verbale, allenata in diciott'anni di discussioni difficili (ultimo scudetto sul campo: 1989). Ora siamo nuovamente campioni d'Italia, e abbiamo una dialettica maggiorenne. Scusate se è poco. Sia chiaro: lo scudetto 2005-2006, gentilmente scucito dalle maglie altrui, è risultato gradito (ai tifosi, alla società, ai giocatori): aveva un sapore diverso, ma non cattivo. È stato la vendetta di Paperino: scoprire che Gastone non era solo bravo e fortunato, ma frequentava anche la Banda Bassotti, è stato prima una sorpresa, poi un sollievo. Quest'anno, per la prima volta, l'Inter e gli interisti sembravano spensierati. La chiave della stagione, forse, è tutta qui. Moratti e Mancini hanno fatto bene, quindi, a dedicare il 15˚titolo «a Facchetti» e «a tutti gli interisti». L'onesto Giacinto ci ha buttato un occhio dall'alto. Noi tutti abbiamo tenuto duro qui in basso: e, come sapete, non è stato sempre facile. Certo, ora possiamo festeggiare: ricordando, come diceva Churchill, che «i problemi della vittoria sono più piacevoli di quelli della disfatta, ma non sono meno ardui». Verremo circondati da amici improvvisati, euforici incompetenti e cattivi perdenti.
Chi non ha chiesto scusa per quanto è accaduto negli ultimi anni, non riuscirà a farci i complimenti per questa marcia trionfale. Peccato: un'occasione sprecata. Lo scudetto ha avuto molti protagonisti: dal bomber Matrix al maestoso Maicon, dal tenente Zanetti al giulivo Julio Cesar, dal fidato Figo al robusto Burdisso, dall'extraterrestre Ibra al Coniglio Mannaro (Ronaldo, che ci ha fatto il piacere di andare da un'altra parte). Un personaggio di cui s'è parlato poco, ma ieri è finito in tutte le fotografie (ci avete fatto caso?), è Julio Cruz, detto «il giardiniere». Conquistato lo scudetto, ha detto: «Sono contento d'aver giocato tutta la partita». La spiegazione del successo è anche nell'ambiente sereno che — finalmente — s'è venuto a creare. Mancini, dandy timido e testardo, ha dimostrato d'avere le idee chiare, i nervi saldi e s'è fatto rispettare dai giocatori. Per lui il difficile comincia adesso. Il mondo del calcio si comporta infatti come le donnine nei casinò: appena uno vince qualcosa, corrono tutte da lui. Il signor Roberto dovrà stare attento: altrimenti le sue vincite se le mette in tasca qualcun altro. Sarà interessante vedere, nei prossimi giorni, come la tifoseria più stoica saprà gestire il momento dionisiaco: i filosofi avranno materiale da studiare. Escludo arroganza e presunzione. Quelle sono state, per anni, il marchio di qualcun altro.
Ma è chiaro che il successo — come la ricchezza, la fama e altri trabocchetti della vita — rischia di rendere antipatici. Ho letto da qualche parte che il presidente avrebbe già assunto toni spavaldi, aggressivi, poco interisti. La reazione dopo la squalifica di Adriano, in effetti, è parsa eccessiva («una decisione che fa ridere, una cretinata infinita, una buffonata»). Massimo Moratti in versione Terminator, però, non ce lo vedo. Diciamo che è arrivato un suggerimento malizioso di Peppino Prisco, liberato nell'aria di primavera. Quanto gli piacerebbe essere a Milano, in queste ore, e chiamare uno per uno tutti gli amici milanisti. Gli juventini no, non li andrebbe a cercare: aspetterebbe che si facciano vivi. Lo stesso faranno tutti gli interisti di buon senso e di buon cuore, nei prossimi giorni. C'è bisogno, infatti, di un armistizio: perché la Juve è necessaria, l'anno venturo. Riporterà il tricolore a Torino se avrà più gambe, più fegato e più fantasia. Nient'altro dovrà contare. Nel giorno della festa dell'Inter, solo questo chiedono i bambini del calcio, dai cinque ai novantacinque anni.
Beppe Severgnini


Che schifo di articolo, arrogante e presuntuoso, da tipico interista perdente. Domanda lecita, caro sig. Severgnini: Ma non siete voi a darci di continuo dei ladri, non sono stati i vostri giocatori, e sottolineo giocatori (non tifosi) a cantare "vinciamo senza rubare"? Non è il tuo onestissimo presidente a lanciare frecciate ogni 2 più due verso la Juve, la sua storia e i tuoi tifosi?

Dopo aver creato e fomentato un simile clima, ora chidete la tregua? Mi risponda... Sta scherzando?

Tra noi e voi, almeno da parte nostra, ci sarà sempre un odio forte e sincero, ma siete stati voi a portarci in questa situazione. Personalmente, non ho mai odiato gli interisti: ero arrivato al punto che mi cominciavano a stare simpatici, dtata la pena e la compassione che provavo per loro, ma dopo quest'estate esisterà solo odio per questi in qualificabili esseri. Non so che farci, mi fate schifo, sia voi che il lordume per cui tifate, una squadra di sciacalli fraudolenti che grazie alla stampa alibro paga riesce a farsi passare per onesta, a cui la plebaglia italiana (ingenua come sempre) preferisce dar credito piuttosto che azionare i 4 neuroni che si trovano in testa e ragionare da soli.

Si caro Severgnini, siete veramente i campioni di "quest'Italia"!!!

Più di ogni mia parola, vorrei proporvi la risposta data da un utente di j1897.com all'emerito giornalista (???) riguardo alla richiesta di armistizio. E' inutile aggiungere che concordo su ogni sua singola parola, anche se avrei adottato meno rispetto verso chi non ne merita.

"Caro severgnini,
la mia + grande speranza è che per uno strano scherzo del destino tu possa,un giorno di questi leggere queste mie poche frasi...
in tutti questi anni in cui tu e i tuoi fratelli siete rimasti a rumunire bile,nelle luride fogne delle vostre case,con quegli occhiettini carichi di livore,a osservare la gioia degli altri che per incompetenza e mancanza,voi non avete mai potuto raggiungere,bene in tutti questi anni,noi da vincenti,come è giusto che sia,abbiamo sempre osannato e venerato i nostri idoli:giocatori,dirigenti,il + delle volte cresciuti con amore e con la passione juventina nelle vene,senza quei miliardi che per tradizione e stile non abbiamo mai voluto scialacquare...bene in quei momenti di gioia abbiamo pensato solo a loro,e non a voi o ad altri perdenti di turno.Vi abbiamo al massimo canzonato per le vostre miserie,ma come è giusto che sia,visto che siete nati per essere ridicoli,è il vostro destino.
Bene,ora voi piccoli ratti invidiosi e astiosi,pieni di fiele e veleno,riuscite grazie a una giustizia creata da voi stessi,con passaporti falsi,plusvalenze fantascientiche,falsi in bilancio epici,fusioni finanziarie degne di Tanzi e Cragnotti,a vincere due scudetti che non ne valgono neanche uno,e cosa fate.....anzi cosa fà la persona che dovrebbe essere il vostro leader,quello a cui voi tutti debbono gratitudine e ammirazione:come il + becero degli ultràs grida "ladri"a una squadra distrutta e mandata in B solo perchè si è incapaci di vincere essendo i + ricchi....
Bene caro severgnini,sò che sei una persona molto acculturata,dotta,sò che tu sai cosa possono fare soprusi,cattiverie alla mente di una persona,cosa può spingere a fare l'odio....come nel caso del coreano nel college della Virginia da te trattato,abbiamo visto come la mente di una sola persona può reagire...ma quella persona era un povero squilibrato.
Noi siamo decisi,siamo tanti,siamo arrabbiati e siamo juventini.
Vi aspettiamo tutti l'anno prossimo:Moratti,la sua sorellina,Guido Rossi,Tronchetti Provera......e aspettiamo anche te....e che vinca il migliore........."


Caro Severgnini, come vede non può tirare anni e anni di merda addosso a delle persone (perchè le vostre ingiurie non si limitano alla squadra o a Moggi, per esempio, ma anche ai tifosi) e sperare di essere capito o condiviso da questi ultimi. Siete stati voi, giornalisti antijuventini fazioni ed in malafede, a creare questo clima da geurra civile e temo che, putroppo, qualcuno durante i prossimi Juve-Inter possa rimetterci la pelle per queste STRONZATE!

Ancora complimenti a lei ed a tutta la stampa...

SEMIFINALI DI CHAMPIONS

Fuori i perdenti, fuori i burini, da eliminare dall'unica competizione degna di nota rimane solo il Milan. I rossoneri si sono qualificati alle semifinali, come tutti sappiamo, grazie agli scandalosi sconti del dopo Farsopoli (guadrate i miei post di maggio e giugno 2006, dove pronosticavo questa possibilità dopo la sentenza di 1° grado...!) e dopo aver incrociato gli avversari più abboardabili disponibili.

Tragico, infatti, è stato il giorne eliminatorio in cui i relitti rossoneri hanno prevalso alla grande su invincibili corrazzate quali Lilla, Anderlecht e AEK Atene. Come tutti abbiamo visto, il Milan è riuscito nell'impresa di terminare al primo posto del girone, guadagnandosi l'accesso agli ottavi di finale, nei quali hanno incocciato un temibilissimo avversario quale gli scozzesi del Celtic Glasgow. RIcordiamo tutti i memorabili 0 a 0 sia in Scozia che nei tempi regolamentare a Milano, savo poi riuscire a vincere nei supplementari grazie ad una perla del loro unico fuoriclasse rimasto tale, Kaka.

Nei quarti di finale ci si aspetta un incontro decisamente più probante per i rossoneri, ma ecco che le benevola urna UEFA li accoppia al Bayern Monaco, ovvero, ancora una volta, la compagine assolutamente più scarsa tra quelle rimaste in lizza. Il 2 a 2 di San Siro è rivoltato dalla vittoria per 2 a 0 in Baviera e le semifinali sono servite. Stavolta c'è un avversario davvero forte, il Manchester United (la mia favorita sin dall'inizio) che nei quarti hanno disintegrato ed umiliato i romani; ma ecco che nel momento del bisogno il Milan ritrova il suo vero fuoriclasse, il giocatore che da sempre contraddistingue le vittorie rossonere: Kulovic!

Gli inglesi sono letteralmente a pezzi: Fuori Vidic, Neville e Ferdinand per infortunio (ovvero 3\4 delle difesa titolare) e Saha, difficilmente recuperabile l'esterno Evra. Ma, anche con tutte queste defezioni, la partita di questa sera sembra già segnata, un pò per il valore dei Red Devils (soprattutto all'Old Trafford), un pò per la pochezza di un Milan che, seppur in salute, non sembra obbiettivamente in grado di far la voce grossa al teatro dei sogni, dove ha conquistato ai rigori l'ultima Coppa dei Campioni, nella finale più noiosa della storia, contro la Juventus nel maggio 2003.

Se vuole aver qualche speranza di uscire dall'Inghilterra senza consegnare di fatto il biglietto per la finale di Atene nelle mani del Manchester, il Milan deve comportarsi esattamente all'opposto di quanto fece la Roma 2 settimane fa: soffrire, difendersi in perfetto stile italiota e cercare la ripartenza veloce per soprendere l'improvvisata difesa del Manchester. Fossi in Ancelotti in primis eviterei di dire che la sua squadra è pulita, perchè in Inghilterra hanno un senso dell'onestà e della corretterzza che nel dizionario italiano non è mai stato presente, poi giocherei, come già dissi per la sfida col Batern (e Carletto mi diede retta...), con doppio mediano a proteggere Pirlo (Gattuso ed Ambrosini) con Kaka e Seedorf (anche se continuo a preferire Gourcuff per freschezza e duttilità) alle spalle di Gilardino, con Inzaghi pronto a subentrare. In difesa giocherà Oddo sull'out di destra, ma vista la straripante condizione di Cafù, rischierei il brasiliano.

La partita verdà la foga ed i continui attacchi dei Red Devils, anche se dubito che i vari Maldini e Nesta possano farsi ridicolizzare come i colleghi romani. Il duello fondamentale del Match sarà sicuramente ROnaldo-Jankulovski, grazie al quale si deciderà il match. Il ceco è un buon giocatore, ma nel suo arsenale c'è una fase difensiva piuttosto carente, per cui non escluderei all'ultimo una mossa a sopresa di Anchelotti, con l'inserimento di Favalli e l'esclusione di uno tra Ambrosini e Seedorf. Pirlo avrà come dirimpettaio l'ottimo Carrick, che corre come un ossesso e sa fare al meglio tutte le fasi di gioco, dall'interdizione, al contenimento, all'impostazione fino alla concusione (con la Roma fu autore di una stupenda doppietta, grazie a due bolidi dalla distanza). Se saprà togliere palloni giocabili e spazio a Pirlo, il Manchester avrà la vittoria in pungo, in quanto, di conseguenza, Kaka verrà servito poco e male, litando di fatto le sue accelerazioni e Seedorf non sarà in grado di trovare spazio per esplodere il suo temibile tiro.

Se fossi in Ferguson punterei, ma sono arci-sucuro che sia anche il suo pensiero, sugli esterni alti Ronaldo e Giggs, che con la lenta difesa milanista possono davvero fare sfracelli, farei pressione per tutta la partita su Pirlo e cercherei, come detto, il gioco esclusivamente sugli esterni. Questo perchè le punte sono forti, ma se in giornata Maldini e Nesta sono due baluardi difficilmente superabili, soprattutto frontalmente. Inoltre, darei disposizioni ai miei di provare più e più volte la conclusione dalla lunga distanza: infatti, sia Dida che Kalac offrono la stessa sicurezza che può dare una zanzariera durante un uragano, quindi quella dei tiri da lontano può essere la via giusta per estromettere finalmente i rossoneri dall'Europa e prepararsi all'inevitabile, ma meritatissimo, trionfo inglese in questa Champions League priva dei Campioni d'Italia 2005\2006 sul campo.

Valore Milan: 6,5
Valore Machester: 7,5
Giocatori chiave Milan: Kaka e Pirlo
Giocatori chiave Manchester: Cristiano Ronaldo e Giggs
Pronostico: 3 a 1 per il Manchester


Intanto, il gufo si è appostato. Farà ancora il suo dovere (ed il nostro volere)?





Nell'altra semifinale, quella di Stamford Bridge tra Chelsea e Liverpool, vedo una vittoria di misura del Chelsea, che rimanderà ogni verdetto alla partita di ritorno all'Old Trafford. Chelsea più forte tecnicamente, ma Liverpool più "tosto" e meggiormente propenso a vincere sfide secche andata-ritorno. Gol di Sheva e Lampard, Crouch per i Reds.

Valore Chelesa: 7+
Valore Liverpool: 7
Giocatori chiave Chelesa: Lampard e Drogba
Giocatori chiave Liverpool: Gerrard e Crouch
Pronostico: 2 a 1 per il Chelsea

FANTASTICA CANZONE: "E' UN'INTERISTA"




Spero diventi la colonna sonora di noi juventini, magari assieme all'intramontabile:




E un simpatico reralo per Zlatan Traditorimovic:

LO SCUDETTO DI LEGNO

lunedì, aprile 23, 2007

ONORE A VOI, PERDENTI NELL'ANIMA


Onore all'Inter ed ai suoi tifosi, dal profondo del cuore.

Onore per il fantastico trionfo nel campionato aziendale, che sancisce in maniera definitiva la sconfotta sia della stessa squadra perdazzurra che dell'intero movimento calcistico.

Si, sconfitta dell'Inter, e vi spiego perchè. Sono 20 anni che la feccia nerazzurra aspetta questo successo (???), un ventennio passato tra pianti e lamenti, quando proprio la società milanese si è macchiata delle più grandi schifezza mai viste sui campi di calcio. E quando vincono? Quando "qualcuno" riece a fare piazza pulita degli avversari e quando l'onestissimo Moratti porta ad Appiano il fallosissimo Vieira e lo scarso Ibrahimovic, giocatori che fino ad un anno fa erano campioni solo perchè aiutati dagli arbitri, mentre da quando vestono il perdazzurro sono improvvisamente diventati formidabili calciatori, ma sopreattutto persone oneste e corrotte (ops, scusate, corrette...). Ma, se la memoria non mi inganna, sua onestà Moratti avrebbe portato molto volentieri a Milano anche Buffon, Cannavaro, Emerson, Zambrotta e Trezeguet, ovvero 7\11 della formazione che ha dominato per 2 anni il campionato italiano. A questo punto sorge spontanea la prima domanda: ma questi giocatori erano scarsi oppure fenomeni? Vincevano solo grazie agli arbitri o per un'indibbia superiorità? Ovviamente non dovrebbero esserci dubbi sulla risposta, ma accettiamo le strambe idee dei perdazzurri...

A dire poco esilarante la festa dei poveri tifosi. Io non avrei esultato (e poi stressano noi per le esultanze nella maledetta notte dell'Heysel), ma queste sono decisioni soggettive. Mi è piaciuto molto vedere Materazzi cantare che all'Inter non si ruba (incontenibile la risata che mi è uscita) e che è una vittoria onesta. Bella anche la frase di Moratti, nella quale afferma che tutti gli altri scudetti glieli ha rubati Moggi (frase, in un paese normale e non nerazzurro, passibili di querela). A questo proposito, vediamo cosa scrive il nostro caro Dr. Zoidberg sullo scudetto dell'onestà.


Amala, pazza Inter. E noi la amiamo, la amiamo talmente che l'abbiamo seguita con passione fin dal 1995, anno in cui il petroliere benefattore ne prese le redini. Poveri nerazzurri, da lì in avanti solo delusioni. Non che prima si andasse molto meglio, ma si sa che in questi ultimi anni la Beneamata avrebbe potuto vincere almeno altri 13 scudetti, se non fosse stato per quel mascalzone di Moggi. Ecco le prove (e quale miglior occasione per festeggiare l'ennesimo, meritatissimo, scudetto?):

IL SISTEMA INTER
di Emilio Cambiaghi

Nell’estate di fuoco del 2006 si è fatto tanto parlare di quell’associazione pseudomassonica, definita “Sistema Moggi”, in grado di controllare senza contrasti il mondo del pallone italiano. Un’organizzazione talmente ramificata e invasiva che non è stata nemmeno riconosciuta dai giudici (sic) di Calciopoli ma che è comunque entrata nella memoria collettiva del tifosame medio, quello, per intenderci, che si nutre di rosei fogliacci e di sciabolate telecronistiche.
Ma se questo famigerato Sistema Moggi è entrato a far parte del sentire comune ed è stato elevato ad alibi universale dalla multitudo antibianconera, esiste anche un altro “sistema”, forse meno chiacchierato, ma quanto mai reale e influente. È il “Sistema Inter”, quello dei lamenti, dei complotti, degli arbitri che sono sempre per gli altri, quello del “noi siamo gli unici onesti”. Ma è un sistema fallace, buono solo per confermarsi al bar, tra un bicchiere e l’altro, che la Juve ruba.
È un sistema che come caposaldo ed etichetta ha scelto questa frase: “meglio secondi che vincere da juventino”. Ma proprio in quell’orgoglioso motto è già contenuto l’errore decisivo, il vizio di forma che relega il sistema ad autoconsolazione mutualistica tra tifosi in depressione. Infatti a mostrare la contraddizione dello slogan sopraccitato ci pensa la storia stessa della società: che l’ultimo scudetto (reale) interista risalga al 1989 lo sanno anche i muri, ma quante volte l’Inter è arrivata seconda? Quante volte è stato possibile a un tifoso della Beneamata esclamare “meglio secondi”? Quante volte l’Inter è stata capace di lottare fino in fondo in una competizione? Perché un conto è arrivare secondi e un conto è uscire dai giochi dopo nemmeno due mesi. Vediamo dunque in quale misura il sostenitore nerazzurro può a buon titolo fregiarsi del titolo di “secondo”, poiché pare che anche in questo caso interviene più l’autoconvicimento che la realtà dei fatti. Partiamo dalla Champions League:

▪ Ultima vittoria: 1965
▪ Ultima finale: 1972
▪ Semifinali negli ultimi 35 anni: 2 (1981, 2003)

Nel periodo considerato l’Inter si è potuta fregiare una sola volta del titolo di seconda (1972), scomparendo poi dalla massima competizione europea per oltre 30 anni, salvo due sporadiche apparizioni in semifinale. Ma passiamo al campionato, dove le dolenti note suonano ancora più discordanti. Consideriamo gli anni dall’ultimo scudetto reale, quello del 1989 (tra parentesi i dati con i tre punti a vittoria):

▪ 1989/90 - TERZA: -7 (-11) punti dal Napoli vincitore, pari con la Juve
▪ 1990/91 - TERZA: -5 (-7) punti dalla Samp vincitrice, +9 (+14) sulla Juve
▪ 1991/92 - OTTAVA: -19 (-31) punti dal Milan vincitore, -11 (-19) dalla Juve
▪ 1992/93 - SECONDA: -4 (-5) punti dal Milan vincitore, +7 (+9) sulla Juve
▪ 1993/94 – TREDICESIMA: -19 (-27) punti dal Milan vincitore, -16 (-22) dalla Juve
▪ 1994/95 – SESTA: -21 punti dalla Juventus vincitrice
▪ 1995/96 – SETTIMA: -19 punti dal Milan vincitore, -11 punti dalla Juve
▪ 1996/97 – TERZA: -6 punti dalla Juventus vincitrice
▪ 1997/98 – SECONDA: -5 punti dalla Juventus vincitrice
▪ 1998/99 – OTTAVA: -24 punti dal Milan vincitore, -8 punti dalla Juve
▪ 1999/00 – QUARTA: -14 punti dalla Lazio vincitrice, -13 punti dalla Juve
▪ 2000/01 – QUINTA: -24 punti dalla Roma vincitrice, -22 punti dalla Juve
▪ 2001/02 – TERZA: -2 punti dalla Juventus vincitrice
▪ 2002/03 - SECONDA: -7 punti dalla Juventus vincitrice
▪ 2003/04 - QUARTA: -23 punti dal Milan vincitore, -10 punti dalla Juve
▪ 2004/05 - TERZA: -14 punti dalla Juventus vincitrice
▪ 2005/06 - TERZA: -15 punti dalla Juventus vincitrice

Sintesi: in 17 anni l’Inter ha raggiunto solo tre volte il secondo posto ed è stata in corsa per il titolo fino alla fine solo in due occasioni (1997/98, 2001/02). Nel 1992/93 e del 2002/03 l’Inter si è classificata seconda ma senza opporre una valida resistenza alle squadre campioni (Milan e Juventus) che, si sono aggiudicate lo scudetto con rispettivamente 1 e 2 giornate di anticipo.
Ma i dati più significativi sono quelli legati ai punti di distacco. Considerando la formula dei tre punti a vittoria, nei diciassette anni presi in esame, si ottengono queste cifre:

▪ 255 punti di distacco dalla squadra campione. Una media esatta di 15 punti a stagione

Dati alla mano fa sorridere sentire i tifosi interisti parlare di scudetti “sottratti” grazie al Sistema Moggi. Nonostante l’evidenza dei fatti qualcuno è stato capace, invece, di teorizzare l’esatto contrario, tale Alessandro Arrighi che, nel suo libro “Juve, il grande inganno” (Kaos) afferma che nessuno dei campionati bianconeri è stato vinto con legittimità : «Non è davvero un caso che nei 12 anni in questione (1994-2006, nda) l’Inter sia stata in assoluto la squadra più danneggiata dalle decisioni arbitrali: era la sola “grande” in grado di insidiare l’egemonia di Juve e Milan». Da tale ricostruzione infatti non si salvano nemmeno gli scudetti del Milan, dal momento che, secondo la sua teoria, l’Inter è stata al centro di un complotto che l’ha costretta a classificarsi sempre dietro alle due rivali. E questo nonostante un tredicesimo, un settimo, un sesto e un quinto posto, due ottavi e due quarti posti. Per chiarire meglio l’evidenza matematica delle cifre sopra esposte, consideriamo solo i punti di distacco accumulati dall’Inter nei confronti della Juventus. Per questa classifica partiamo dalla stagione 1993/94 perché, a partire da quella data, per 13 anni, l’Inter non è stata in grado di sopravanzare i bianconeri in classifica:

▪ 156 punti di distacco dalla Juventus. Una media esatta di 12 punti a stagione

Quindi, anche in quest’ottica, la teoria del complotto interista non trova un riscontro matematico che la possa sostenere. I dati dimostrano anche come l’Inter non abbia potuto competere (se non nelle due occasioni che abbiamo visto) per la vittoria finale, rimanendone sistematicamente esclusa dopo pochi mesi dall’inizio del campionato.
Se i numeri confermano la realtà, la realtà conferma i numeri: ovvero, se in tutti questi anni l’Inter non è riuscita ad imporsi in campionato e non è nemmeno riuscita a concorrere per la vittoria finale, ci deve essere un motivo. E il motivo è facilmente intuibile: una sconsiderata gestione dirigenziale che è stata alla base della mancanza di risultati nel periodo considerato. Per farsi un’idea più precisa del fenomeno ci si può avvalere di alcuni dati significativi, che di seguito elenchiamo:


CALCIATORI IN ROSA DURANTE LA PRESIDENZA DI MASSIMO MORATTI

(1994/95 – 2006/07)

PORTIERI (15): Ballotta, Bindi, Carini, Cordaz, Ferron, Fontana, Frey, Frezzolini, Julio Cesar, Mazzantini, Nuzzo, Orlandoni, Pagliuca, Peruzzi, Toldo

DIFENSORI (63): Adani, Andreolli, Angloma, Barollo, Bergomi, Bia, Blanc, Bonucci, Brechet, Burdisso, Z.Camara, F.Cannavaro, Centofanti, Cirillo, Coco, Colonnese, M.Conte, Cordoba, Dellafiore, Domoraud, Favalli, Ferrari, Festa, Franchini, Fresi, Galante, Gamarra, Georgatos (due volte), Gilberto, Gresko, Grosso, Helveg, Macellari, Maicon, Materazzi, Maxwell, Mezzano, Mihajlovic, Milanese, Padalino, A.Paganin, M.Paganin, Panucci, Pasquale, Pedroni, Pistone, Potenza, Rivas, Roberto Carlos, Samuel, Sartor, M.Serena, Silvestre, Simic, Sorondo, Tarantino, Tramezzani, Vivas, West, Wome, J.Zanetti, Ze Maria

CENTROCAMPISTI (66): Almeyda, Aloe, Beati, Belaid, Berti, Bianchi, Biava, Binotto, Brocchi, Cambiasso, Carbone, Cauet, Cinetti, Dabo, Dacourt, Dalmat, D’Autilia, Davids, Dell’Anno, Di Biagio, Djorkaeff, Emre, Fadiga, Farinos, Figo, Gonzalez, Guglielminpietro, Ince, Jonk, Jugovic, Karagounis, Kily Gonzales, Lamouchi, Luciano, Maa Boumsong, Manicone, Marino, Morfeo, Moriero, Nichetti, Okan, Orlandini, A.Orlando, Paulo Sousa, Peralta, Pinto Fraga, Pirlo, Pizarro, Rebecchi, Seedorf, Seno, Sergio Conceiçao, Sforza, Shalimov, Simeone, Solari, Stankovic, Trezzi, Vampeta, Van Der Meyde, Veron, Vieira, Winter, Zanchetta, C.Zanetti, Zé Elias

ATTACCANTI (42): Adriano, M.Altobelli, Baggio, Batistuta, Bergkamp, Branca, Caio, Choutos, Colombo, Corradi, Crespo (due volte), Cruz, Delvecchio, Di Napoli, Ferrante, D.Fontolan, Ganz, Germinale, Ibrahimovic, Kallon, Kanu, R.Keane, Martins, Meggiorini, Momenté, Mutu, Pacheco, Pancev, Rambert, Recoba, Robbiati, Ronaldo, Ruben Sosa, Russo, Sinigaglia, Slavkovski, Hakan Sukur, Ventola, Veronese, C.Vieri, Zamorano.

ALLENATORI (14): Bianchi, Castellini (due volte), Cuper, Hodgson (due volte), Lippi, Lucescu, Mancini, Simoni, Suarez, Tardelli, Verdelli, Zaccheroni

In totale, 186 calciatori e 14 allenatori (una media di 1,16 allenatori a stagione) sono entrati a libro paga dell’Inter nei 12 anni e mezzo di presidenza morattiana (Massimo rilevò l’Inter il 18 febbraio 1995). Per fare un confronto, la Juventus si è avvalsa di 135 calciatori e 4 allenatori (Lippi, Ancelotti, ancora Lippi, Capello) nell’analogo periodo.
Ancora più sconcertante il dato relativo agli acquisti, cioè il numero di giocatori effettivamente “comprati” dall’Inter di Moratti, che si ottiene sottraendo dalla lista che abbiamo visto sopra i calciatori già presenti in rosa al momento dell’acquisizione della società e i giovani che, di anno in anno, si sono aggregati alla prima squadra. Alla fine del 2006 sono ben 120 i giocatori acquistati, grazie all’esborso di circa 700 milioni di euro, con una media di 56 milioni l’anno.
A queste impressionanti cifre si aggiungano le incredibili storie di alcuni calciatori pagati a peso d’oro praticamente per non giocare, da Recoba a Vampeta, da Farinos a Luciano, fino alla curiosa storia di Binotto: «All’Inter lo pagavano purché stesse a casa sua. “Brutta situazione, non c’era posto, non avevano bisogno, mi allenavo da solo, cercavo di dare il massimo, anche se la tensione la sfogavo nel weekend guardando il calcio su Sky”» .
Insomma siamo ben lontani dalla realtà dipinta da Marco Tronchetti Provera in una famosa intervista del 29 novembre 2005: «se l’Inter non vince è perché non si è mai piegata ai giochi di potere». Evidentemente il proprietario di Telecom si era dimenticato di aver sponsorizzato tutti i tornei calcistici italiani (Serie A Tim, Serie B Tim, Coppa Italia Tim, Supercup Tim) mentre Moratti si era dimenticato di aver appoggiato la candidatura di Galliani contro Sensi all’epoca delle contrattazioni dei diritti televisivi. Bisognerebbe chieder loro cosa ne pensano ora, dopo Calciopoli.


Ma ecco che Christian Rocca vuole dire la sua...

Complimenti agli Indossatori
Dopo lo scudetto a tavolino, quello a tavaroli. Il totale di quelli normali resta 13.
22 aprile


Grande come al solito... In una sola frase riesce ad illustrarci un anno di falsa gloria perdazzurra.

Capito perchè questa vittoria è la più grande sconfitta dell'Inter, ma soprattutto dei suoi tifosi?

C'è un'indagine sui bilanci, c'è un patteggiamento pe ril passaporto di recoba, si potrebbe indagare sulle dichiareazioni di doping e ci sono ancora moltissimi dubbi su Farsopoli. Essere intyeristi al giorno d'oggi non può che essere un a vergogna, ma ieri ed oggi sono i giorni della rivolta degli schiavi.

Io, cari miei, non me ne vado dalla riva del fiume. Ringraziate la stampa a libro paga di Moratti, altrimenti dareste messi ben peggio di noi. Esultate finchè potete, perchè passeranno altri 20 anni (e forse un nuovo scandalo da voi creato) per poterlo rifare.

Una cosa posso sempre farla ed i fatti mi danno ragione: NON VINCETE MAI, NON VINCETE MAI, NON VINCETE MAI, NON VINCETE MAAAAAAAI. INTER MERDA ALE' INTER MERDA ALE' INTER MERDA ALE' INTER MERDA ALE' INTER MERDA ALE' INTER MERDA ALE' INTER MERDA ALE'.

P.S.: Sto sempre aspettando qualcuno che mi spiegi perchè avete vinto tutto in campionato ed in Champions sembravate una squadra di pippe? Sarà micca che non era un torneo TIM?

Chiudo con l'Articolo del prof. Paolo Bertinetti apparso su Tuttosport, che illusta a chiare lettere il pensiero di noi juventini.

TUTTOSPORT 21/04/07
INTERVIENE BERTINETTI
E’ colpa dei forcaioli anti-Juve se abbiamo perso gli Europei
PAOLO BERTINETTI* PER LAVORO ogni tanto vado in Inghilterra e a casa guardo il telegiornale della BBC; e per sfi­zio ogni tanto leggo L’Equipe. I giornalisti francesi e inglesi (per non parlare di quelli tedeschi, come sappiamo tutti da Becken­bauer) presero molto sul serio, e alla lettera, le tirate moralisti­che dei loro colleghi italiani, pre­sentandole al loro pubblico co­me lo scandalo che coinvolgeva tutto il calcio italiano. L’Italia dei piedi sporchi, quella che se­condo i moralisti suddetti dove­va lasciare a casa Lippi, Buffon e Cannavaro, vinse i Mondiali. Un mese dopo all’estero ci si ri­cordava solo dei piedi sporchi e della testata di Zidane. In com­penso si notava l’artificio arit­metico con cui si consentiva al Milan di giocare in Champions. Sarà anche vero che gli italia­ni non sanno le lingue straniere. Ma è grottesco che i nostri sup­ponenti responsabili calcistici non si rendessero conto di quale fosse l’opinione diffusa; e di come fosse facile chiedere di non dare gli Europei all’Italia. E’ vero che l’Uefa non è un esempio di lim­pidezza. E’ vero che la Polonia ha avuto i suoi scandali (inda­gando però, dissero i giornali, su tutte le squadre coinvolte e re­trocedendole tutte). L’Equipe di oggi pubblica un sondaggio: 7 lettori su 10 pensano che sia sta­to giusto bocciare l’Italia. Il Guardian di oggi spiega che l’I­talia ha perso per “le partite truccate” e per i suoi ultras, dife­si indirettamente dalle patriot­tiche dichiarazioni delle nostre autorità politiche e sportive.
Per questa bocciatura della candidatura italiana si deve ringraziare il nostro giornali­smo forcaiolo, che, pur di vedere affossata la Juve, ha fornito un quadro del calcio italiano degno di un fumettone sulla mafia. Se l’estate scorsa giornali e televi­sioni avessero tenuto lo stesso at­teggiamento che tennero per il caso Recoba e che di nuovo han­no tenuto per le eventuali irre­golarità dell’Inter (ma che sem­bra non vogliano tenere per cal­ciopoli bis), non credo che ciò sa­rebbe accaduto. Agli occhi di chi all’estero ha preso per buone le sparate nostrane, è tutto il cal­cio italiano, autorità in primis, ad essere completamente inaffi­dabile.
La Figc farebbe bene a rivede­re tutta la vicenda di calciopoli, Inter inclusa, dichiarazioni di Bergamo incluse, nel rispetto del diritto e dei diritti di tutti. Per­ché se dovesse essere un tribu­nale ordinario europeo, su ri­chiesta dei piccoli azionisti della Juve, a entrare nel merito, ho l’impressione che sarebbe dav­vero una catastrofe. E tutto per regalare uno scudetto all’Inter !
Presidente Associazione Nazionale Amici della Juventus



Poveri interisti,, tornerete presto alla realtà, quindi nella fogna...

giovedì, aprile 19, 2007

MILAN: INCARICO IN VISTA PER LUCIANO MOGGI

18.04.2007 11.20 di Marcello Mastrocola.

Luciano Moggi diventerà fra non molto consulente di mercato del Milan. L'ex direttore generale della Juventus, simbolo di Calciopoli e del malaffare che per anni ha caratterizzato il calcio italiano in intrecci pericolosi fra società, arbitri, dirigenti federali, giornalisti e banchieri, si prepara a diventare consulente esterno del club rossonero, non potendo ottenere incarichi ufficiali per la squalifica subita lo scorso autunno. A rivelarlo è stato il giornalista del "Quotidiano Nazionale" Marco Liguori, ospite nei giorni scorsi di una trasmissione televisiva campana, che ha spiegato che entro poche settimane l'ex dirigente di Torino, Napoli, Roma e Juventus dovrebbe iniziare la sua collaborazione con i rossoneri.

Fonte: tuttomercatoweb.com

IL RECORD DI CARTONE

Dopo lo scudetto di cartone, ecco a voi il record di cartone.

L'Inter ieri sera ha perso la partita con la Roma, che era però valida per la 22° giornata di campionato. Negli almanacchi, infatti, verà inserita al suo posto (dopo la 21°) e sarà annullato il tanto decantato record di vittorie consecutive dei perdenti, che resterà alla roma con 12 trionfi consecutivi.

A meno che Guido Rossi non intervenga e gli assegni il record a tavolino...

PERDENTI NELL'ANIMA

AGGIORNIAMO LA LISTA DEGLI SQUALIFICATI PRO-INTER

Come orami sappiamo bene, gli squalificati pro Juve sono stati un punto cardine dell'accusa ai bianconeri. Sappiamo bene anche che in processo fu letteralmente smontata, ma il nuovo filone di indagine tira nuovamente in ballo questa storia (18 squalificati pro-Juve in 38 giornate).

Vediamo allora di aggiornare quella di impallinati a favore dell'Inter, ovviamente fino alla 33 giornata (la prossima col Siena):

Inter - Sampdoria: Falcone e Delvecchio
Inter - Catania: Stovinie Biso
Udinese - Inter: Muntari
Inter- Liverno: Passoni
Inter - Ascoli: Pesce
Parma - Inter: Dessena
Inter - Reggina: Lucarelli e Tedesco
Palermo - Inter: Simplicio
Inter - Siena: Vergassola
Lazio - Inter: Mutarelli e Rocchi
Torino - Inter: Barone e Comotto
Inter - Fiorentina: Mutu e Ufalusi
Samdoria - Inter: Accardi
Catania - Inter: Minelli
Inter - Parma: Coly
Reggina - Inter: Lucarelli e Foggia
Inter - Palermo: Biava e Pisano
Siena - Inter: Molinaro, Bertotto e Portanova


Facendo due conti, sono addirittura 28!!! A breve i record della Juve 2004-2005 sarà polverizzato. Questa è proprio l'Inter dei record...

A questo proposito, segnalo questo articolo di Carlo Nesti:


Cara Inter, c'è la lista nera


L’uomo, onesto e probo, come sosteneva Machiavelli, per poter combattere il male necessita di uno smodato bisogno di conoscerlo, ponendosi in relazione con l’altra faccia del potere. La reclame della volontà di ripartire dalle ceneri, senza spargere il sale, erigendo un nuovo governo, dove agli imperatori sono ghigliottinati, venendo prontamente sostituiti dai loro consulenti, presenta dunque un fisiologico imbarazzo se, destituito il vecchio regime, il nuovo corso, quello degli onesti, non sembra poi discostarsi molto dal comportamento del precedente…

1 - Moratti, presidente dell’Inter, afferma: “Essere paragonati a Carl Lewis, uno dei più grandi della storia dell’atletica, ci inorgoglisce. Lui vinse a Seul perché Ben Johnson barò. E qualcuno negli ultimi anni ha barato”.

Anche Carl Lewis, proprio come Ben Johnson, barò. Prim'ancora di Seul, nel 1988, venne trovato positivo ai controlli antidoping.

2 - L'Inter e la mancanza di dialogo tra spogliatoio e dirigenza. Il 26/01/2007 Ibrahimovic, intervistato sul canale satellitare a pagamento dell'Inter, dichiara a seguito di una domanda: "Cosa rispondo a Nedved che dice di vedermi male con lo scudetto dell'Inter sul petto? Dico solo che mi sento campione d'Italia con la Juventus. Con i bianconeri ho vinto lo scudetto per due campionati consecutivi".

3 - Doping Inter. Il 22/10/2003 Kallon risulta positivo al doping per norandrosterone e noretiocolanolone. L’attaccante verrà squalificato per otto mesi. Poi ridotti a sei.

4 - L’Inter ed il doping amministrativo. Accumulato un passivo di 181,5 milioni di euro, pari a circa 350 miliardi di lire, al 30 giugno del 2006. Un passivo persino superiore a quello di 118,7 milioni di euro accumulato nella stagione 2004/2005, anno di riferimento per stabilire la retrocessione della Juventus in cadetteria, accusata di illecito sportivo.

Massimo Moratti vara il “cash cow”, generando una società artificiale da un’altra più grande per poi essere “munta” all’occorrenza, aggiustando il bilancio negativo.

I revisori della Kpmg hanno criticato tale operazione. La Federcalcio no.

5 - Plsuvalenze Inter: scambiati a prezzi gonfiati otto giocatori con il Milan. Tali Brunelli, Deinite, Toma, Giordano, Livi, Ticli, Ferraro e Varaldi. Tutti per una cifra oscillante tra i 2.9 milioni di euro di Brunelli ed i 3.5 milioni di euro di Varaldi.

Livi dichiara: "Nel giugno del 2003 firmai per cinque anni con il Milan. Per uno stipendio di duemila euro al mese, la metà pagati dal Milan e l'altra dall'Inter, società che mi ha venduto ai rossoneri. Ogni anno torno a Milano, e vengo ceduto regolarmente in prestito".

Brunelli dichiara: "Sia l'Inter che il Milan depositarono il contratto senza neanche la mia firma. Con i nerazzurri ho firmato un accordo di cinque anni, sino al 2008, per 2.500 euro al mese. Ad Aprile dell'anno scorso ho anche fatto una visita medica. Il responso è arrivato dieci mesi dopo. Ed hanno anche sbagliato spalla. Perchè quella infortunata era la destra e non la sinistra. Dal 2004 non posso più giocare ma la società continua a mettermi in bilancio. E visto che nessuno mi ha messo fuori rosa, sono anch'io Campione d'Italia".

Dalle indagini effettuate, emerge la dichiarazione del portiere Brunelli, il quale sostiene di non aver mai firmato le liberatorie.

Su un noto settimanale, inoltre, si riscontra come: "su ogni contratto di cessione le firme appaiono sempre diverse da quelle che compaiono su altri documenti firmati dagli stessi giocatori".

Per il solo ritardo nei pagamenti ai propri tesserati, la Triestina, sotto la gestione di Tonelotto, nella scorsa stagione, è stata sanzionata con un punto di penalità.

Le plusvalenze registrate dall'Inter nel 2003, secondo la perizia della Procura di Milano, risultano "ancorate a valori palesemente irrealistici".

Per la valutazione di Crespo, ad esempio, la società nerazzurra ha utilizzato varie unità di misura, attribuendo valori nettamente in distonia nel lasso temporale di un anno e mezzo.

Nel giugno 2002, Crespo è valutato 38 milioni.
A Febbraio 2003, vale 4,45 milioni.
A Giugno 2003, verrà venduto per 24 milioni.

La somma è stata iscritta a bilancio nel 2004, e viene considerata come maxiplusvalenza.

La valutazione attribuita a Corradi, invece, nel giro di due mesi, ha subito un aumento del 140%.

6 - L'Inter ed i buchi di bilancio. La società nerazzurra è indagata dalla Procura di Milano per falso in bilancio. Secondo i pm senza artifizi l'Inter non si sarebbe potuta iscrivere al campionato 2004/2005, il medesimo nel quale il caso intercettazioni ha demolito la Juventus, declassandola in cadetteria, e penalizzato Milan, Reggina, Lazio e Fiorentina.

7 - L'Inter ed il conflitto di interessi. Nei mesi del terremoto giudiziario, il sistema lasciato in disordine da Franco Carraro viene ereditato da Guido Rossi, tempo addietro, per quattro anni, consigliere di amministrazione dell'Inter.

Revocati due scudetti alla Juventus, senza tuttavia rintracciare alcun tipo di illecito nel campionato vinto nel 2005/2006, decide di assegnare a tavolino la vittoria del torneo all'Inter.

Guido Rossi, nel frattempo, viene cooptato nuovamente ai vertici dell'azienda "Telecom", gestita sino al 15/09/2006 da Tronchetti Provera, il quale si dimette improvvisamente a seguito dell'ultimo consiglio di amministrazione, stabilito l'11/09/2006.

Dopo aver cercato inutilmente di dimostrare la totale mancanza di conflitto di interessi nel ricoprire sia il ruolo di presidente dell'azienda "Telecom" che di commissario straordinario della Federcalcio, si dimette il 19/09/2006.

Adriano Galliani, che per 106'' secondi di conversazione con l'addetto agli arbitri Meani venne sospeso per nove mesi dalla giustizia sportiva a seguito del caso intercettazioni, il 22/06/2006 si dimetterà da presidente della Lega.

Maurizio Zamparini, eletto vicepresidente della Lega nel periodo di reggenza da parte di Galliani, il 26/01/2007 dichiara:"Se l'Inter dovesse incotrare problemi giudiziari, non accetterei mai un evenutale scudetto a tavolino".

8 – Passaporti falsi Inter: Nel campionato 2001/2002 Recoba gioca per nove mesi da comunitario grazie ad un passaporto falso. L’Inter in sede penale patteggia sei mesi di reclusione per il giocatore, con una multa di 21,420 euro. La giustizia sportiva squalifica Recoba ed Orali, multando la società.

9 - 15/10/2006 Ibrahimovic sputa su Sottil, difensore del Catania, durante l’esecuzione di un calcio d’angolo a favore dell’Inter.

Non viene effettuata la prova televisiva.

Per uno sputo al danese Poulsen, la sindrome dell’etichettamento divorerà per sempre l’amore di Totti per la maglia azzurra. Due anni prima, nel 2004, Ibrahimovic, in quel tempo giocatore della Juventus, per fallo di reazione su Cordoba, venne squalificato per tre turni.

La Juventus presentò ricorso per la riduzione della squalifica. La richiesta non verrà accettata.

Nella terza ed ultima giornata di sospensione, nell’anno incriminato dalla giustizia sportiva per il caso intercettazioni che ha coinvolto Moggi, la Juventus, a Milano, affrontò il Milan in piena emergenza, vincendo per uno a zero con rete di Trezeguet.

10 – 21/01/2007 Ibrahimovic scalcia il centrocampista gigliato Donadel dopo un normale contrasto di gioco, a due passi dall'assistente del direttore di gara e dal quarto uomo. Nessuno si accorge di nulla.

Non viene effettuata la prova televisiva.

Nella stessa sfida, Ibrahimovic si vede convalidare una rete senza che la palla abbia oltrepassato la linea di porta, difesa ad oltranza dal portiere Frey della Fiorentina.

11 - L'Inter e le ammonizioni. Una delle principali accuse rivolte a Luciano Moggi era quella di ammansire la rigidità dei direttori di gara, pilotando le ammonizioni e le diffide, in modo da favorire la Juventus.

Nell'arco del girone d'andata del campionato 2006/2007, l'Inter ha beneficiato in 13 incontri di
18 assenze per squalifiche o diffide.

2 giornata: Sampdporia, Falcone e Delvecchio espulsi
6 giornata: Catania, Stovini e Biso espulsi
7 giornata: Muntari, espulso
8 giornata: Passoni, diffidato
10 giornata: Ascoli, Pesce espulso
11 giornata: Parma, Dessena diffidato
12 giornata: Reggina, Tedesco e Lucarelli diffidati
13 giornata: Palermo, Fabio Simplicio espulso
14 giornata: Siena, Vergassola diffidato
17 giornata: Lazio, Rocchi espulso
19 giornata: Torino, Barone espulso e Comotto diffidato
20 giornata: Fiorentina, Ujfalusi e Mutu diffidati
21 giornata: Sampdoria, Accardi diffidato

12 - Eugenio Bersellini, insieme a Trapattoni ultimo allenatore ad aver vinto uno scudetto sul campo, interpellato in un’intervista esclusiva, dichiara: “Scudetto assegnato a tavolino all’Inter? Fossi stato io l’allenatore, non l’avrei accettato. Piuttosto, mi sarei dimesso”.

L’ambiente nerazzurro parla di scudetto degli onesti, ricevendo dalla Federcalcio il trofeo conquistato a tavolino.

13 - Nella stagione 2005/2006, nella quale la Juventus ha subito il ritiro dello scudetto, vincendo il girone d'andata con 52 punti, e concludendo il campionato con 91 punti.

Juventus: falli fischiati contro 827
Milan: falli fischiati contro 666
Juventus: falli subiti 795
Milan: falli subiti 684
Juventus: ammonizioni 67
Milan: ammonizioni 55
Juventus: espulsioni 3
Milan: espulsioni 3

Fischiati contro 161 falli in più alla Juventus, che ha anche 12 ammoniti in più del Milan.

14 - L’ultima sconfitta casalinga della Juventus nel massimo campionato sotto accusa, con Luciano Moggi direttore generale, risale al 2005. In una partita contro l’Inter, vincente grazie ad una rete di Cruz. Il direttore di gara era De Santis, unico arbitro punito per la vicenda “calciopoli”, sul quale venne offerta all'Inter una relazione dettagliata, frutto di pedinamenti ed indagini.

15 - In dodici anni di era Moggi, terminata per gli esiti del caso intercettazioni, il Milan ha ricevuto novantatre rigori a favore, realizzandone settantadue. La Lazio ottantotto, siglandone sessantanove. La Roma ottantasei, mettendone a segno settanta. La Juventus è quarta con ottantadue rigori a favore, con sessantatre realizzazioni.


juve

juve/


NON UN EURO ALLA GAZZETTA!!!

Example