mercoledì, aprile 04, 2007

UN ARTICOLO FANTASTICO!!!

Pubblicato il 03.04.2007
Caro amico ti "proscrivo" (lettera aperta a Marco Travaglio)
di Antonio La Rosa
Caro Marco Travaglio,

avrei voluto scriverti in privato, ma siccome tu nascondi la tua email, mi costringi a scriverti approfittando dell’ospitalità di un sito di tifosi, con la speranza che tu mi legga.
Il tuo articolo "caro amico ti prescrivo", pubblicato su "L’unità", è la peggiore espressione di un giornalismo mistificatorio, di un giornalismo nel quale non interessa informare, ma solo denigrare quanto più possibile i propri avversari, facendo credere che le proprie opinioni siano verità, che siano racconto di fatti.
Vedi, caro Travaglio, il mondo è davvero cambiato, soprattutto l’Italia, se un ex seguace di Indro Montanelli (quello che a suo tempo invitava a votare DC, turandosi il naso, un modo come dire che pur di non votarsi comunista si doveva consentire a chi è disonesto di governare!) può scrivere sul quotidiano fondato da Antonio Gramsci, nel quale grande risalto ebbero i mitici corsivi di Fortebraccio, oggi sostituiti dagli articoli delle ... banane.
Io leggevo l’Unità, anche perchè sono cresciuto nelle sezioni politiche in cui arrivava ogni giorno e veniva letto come i cristiani leggono il vangelo, certi valori li ho appunto acquisiti da quelle frequentazioni e da quelle
letture, e mi sono rimasti tutt’oggi, semmai non trovo più quelli che li sostengano ancora, il loro posto è stato preso, guardacaso, proprio da quelli che a suo tempo li osteggiavano quei valori.
Come avrai capito, ero e sono di sinistra, come ero e SONO ORGOGLIOSAMENTE juventino oggi, anzi, più oggi, rispetto a ieri, dopo avere letto la tua ennesima denigrazione.
Perchè di denigrazione si tratta, di insulto alla Giustizia e a una sentenza, compiuti da chi sconosce leggi e
norme processuali, ma conosce bene l’arte (si fa per dire) dell’insinuazione e del sospetto per il sospetto.
Non sto certo a perdere tempo a spiegarti il significato della sentenza della Cassazione nel processo Giraudo - Agricola, ma non perchè non la capiresti, bensì PERCHE’ L’HAI CAPITA FIN TROPPO BENE MA TI FA COMODO FINGERE DI NON AVERLA CAPITA, DEL RESTO COME POTRESTI PROSEGUIRE NEI TUOI
ATTACCHI DELIRANTI E SCRITERIATI CONTRO I TUOI NEMICI JUVENTUS, GIRAUDO E AGRICOLA?
Non penso non saprai, tu, che la prescrizione può essere rinunciata dall’imputato solo se è già maturata al momento della celebrazione del processo, e dunque solo dopo il due aprile 2007 Giraudo e Agricola potevano dichiarare di non accettarla.
EPPURE FAI L’INDIANO E DICI CHE SONO STATI GIRAUDO E AGRICOLA A NON AVERLA RINUNCIATA.
Falso, come quello che hai spesso scritto quando parli di Juventus, fingendoti peraltro juventino deluso, per cercare di apparire credibile.
Ma questo è nulla rispetto al passo successivo del tuo articolo in questione, che riporto testualmente:

"Se una sentenza riforma in peggio la precedente, sostituendo l’assoluzione con la prescrizione, vuol dire che il reato è accertato: l’imputato è colpevole, anche se non più punibile. In questo caso, il dottor Riccardo
Agricola, tuttora capo dello staff medico bianconero, e Antonio Giraudo, ex amministratore delegato, hanno commesso il reato di frode sportiva dopando i giocatori e alterando i risultati delle gare della Juventus. Hanno vinto col trucco nelle stagioni tra il 1994 e il ’98. Se i giudici di appello avessero adottato la corretta interpretazione della Cassazione, oggi parleremmo di
condanne definitive. Insomma avevano ragione Zeman, Guariniello e i suoi consulenti (tra i quali il professor Gianmartino Benzi, illustre farmacologo scomparso da poco), e il giudice Casalbore che in primo grado condannò Agricola e assolse Giraudo per insufficienza di prove. Se i supremi giudici non hanno annullato anche l’assoluzione per l’uso di Epo, è solo perché
avrebbero dovuto entrare nel merito del verdetto d’appello che giudicava insufficiente la perizia D’Onofrio, e questo il giudice di legittimità non
può farlo."

Neppure Riccardo Luna ed il suo giornale "il Romanista" sarebbero arrivati a tanto: questa è la diffamazione per la diffamazione, il dire male per quel
gusto sadico di dire male, il mentire con la spudoratezza e l’arroganza di chi in fondo scrive evitando di affrontare interlocutori e domande.
Bene, io lo faccio e ti sfido pubblicamente a smentirmi.

Punto primo:
TI SFIDO A DIMOSTRARE PUBBLICAMENTE CHE, GIURIDICAMENTE, UNA SENTENZA CHE DICHIARI LA PRESCRIZIONE SIGNIFICHI RICONOSCIMENTO CHE UN REATO SIA STATO REALMENTE COMMESSO!

Io ti dico solo che è falso quanto hai scritto, dato
che la prescrizione ha solo l’effetto di rendere non più ACCERTABILE, per il decorso del tempo, se un fatto sia stato commesso o no, e se costituisca reato o no.
Lo sa anche uno studente di scuola media superiore, è impossibile che proprio tu non lo sappia.
Già: dando al concetto di "prescrizione" in senso giuridico, il suo reale significato, avresti mai potuto scrivere una infamità quale "Riccardo Agricola ... e Antonio Giraudo ... hanno commesso il reato di frode sportiva dopando i giocatori e alterando i risultati delle gare della Juventus. Hanno vinto col trucco nelle stagioni tra il 1994 e il ’98"?
Certo che no, avresti dovuto dire "cari amici, forse ho sbagliato quando gli anni scorsi attaccavo i signori Giraudo e Agricola", ma un infallibile come te non può tornare indietro.

Secondo punto:
IO TI SFIDO A TROVARE UNA DICHIARAZIONE CHIARA, INEQUIVOCABILE, PRECISA, RILASCIATA IN QUALSIASI SEDE DAL SIGNOR ZDENECK ZEMAN, SECONDO LA QUALE ALLA JUVENTUS SI FACEVA USO DI DOPING!

Ti anticipo subito, non la troverai, perchè non l’ha mai pronunciata, ma da subdolo quale è, si è solo limitato a fare illazioni ed insinuazioni.
Eppure lo avete trasformato in mito, senza approfondire cosa invece avessero più volte dichiarato suoi ex calciatori, sul fatto che anche nelle sue squadre si usavano prodotti, diciamo così, ai limiti del lecito, per non dirsi altro.
Ma a te e a quelli come te serviva creare l’eroe, e dunque "viva Zeman" perchè è antijuventino, non perchè abbia mai detto qualcosa di fondato e di
provato.

Terzo punto:
TI RITIENI ONESTO QUANDO SCRIVI CHE "SE I GIUDICI NON HANNO ANNULLATO ANCHE
L’ASSOLUZIONE PER L’USO DI EPO, E’ SOLO PERCHE’ AVREBBERO DOVUTO ENTRARE NEL MERITO DEL VERDETTO D’APPELLO ..."?

Il giudizio avanti alla Corte di Cassazione, cosa che saprai sicuramente, attiene solo al controllo di legittimità: in soldoni, la Corte Suprema di
Cassazione deve solo controllare se norme di diritto sostanziale (ossia le norme che individuano i reati e li sanzionano, visto che si parla di processo penale), e norme di diritto processuale (quelle che regolano
l’andamento del processo penale) sono state rispettate: se non sono state rispettate, la Corte di Cassazione non fa altro che rimettere gli atti ad altro Giudice per la corretta applicazione di quelle norme non rispettate o
applicate in modo errato.
Tanto vero che abbiamo avuto spesso esempi di sentenze della Cassazione che annullavano con rinvio delle sentenze di assoluzione o di condanna, e il
Giudice confermava l’assoluzione o la condanna, motivando però diversamente il provvedimento, in ossequio ai principi enunciati dalla Suprema Corte.
Un esempio per tutti, vatti a ripassare la vicenda Sofri, scoprirai che l’annullamento della Cassazione non produce automaticamente un esito diverso dalla sentenza annullata.
Ma appunto, la Cassazione giudica la legittimità, non il merito, e dovresti capirla la differenza: se dovesse valutare il merito, significa che dovrebbe rivedere le prove, valutarle diversamente, cosa che non è consentita, appunto perchè questo spetta a chi è Giudice di merito, ossia a chi è assegnata dalla legge processuale penale il compito di valutare le prove
acquisite nel processo.
Quindi, caro Travaglio, la motivazione data dai Giudici di appello di Torino, sulla vicenda EPO (fatto non sussiste), è incontestabile e definitiva: e del resto solo tu e i maliziosi potete dare credito ad un consulente di una squadra di calcio notoriamente nemica della Juventus, un consulente che, se pagato dall’accusa, sostiene una tesi; se invece pagato dalla difesa, sostiene una tesi esattamente contraria.
Ma a te non interessava leggere con attenzione e ragionare sulla vicenda e sulla sentenza in questione: interessava soltanto il tuo morboso sfogo di veleno e di odio verso gente che hai definitivamente bollato, nella tua visione manichea ed integralista, come colpevoli, come banditi, come criminali da lottare senza esclusione di colpi.
E nel far ciò non ti accorgi che cadi pure nel patetico e nella diffamazione degli organi giudiziari.
Nel patetico perchè anche adesso che Giraudo è caduto in disgrazia, non ha più la protezione "politica" ed economica, è stato cacciato dal calcio e dalla Juventus, tu trovi il modo di fare il maramaldo della situazione.
Nella diffamazione, perchè non ti preoccupi neppure di insinuare che sia stata proprio la Corte Suprema di Cassazione ad avere "pilotato" il ritardo nel fissare l’udienza di discussione del processo, appunto per fare maturare la prescrizione.
Corte alla quale la vicenda era approdata da poco tempo, dato che, se non lhai presente, il ricorso per Cassazione può essere presentato solo dopo il
deposito dei motivi della sentenza di appello, e dunque solo a settembre 206 la Suprema Corte ha avuto possibilità di avere gli atti di questo processo.
Processo che, come dovresti sapere bene, è stato nelle mani della Corte d’Appello di Torino soltanto per circa un anno, compresa trasmissione di fascicolo, fissazione di udienza dibattimentale, prosecuzione di
dibattimento, discussione, lettura e deposito della motivazione.
Come dire, in meno di due anni si sono celebrati giudizio d’Appello e giudizio in Cassazione.
Un giornalista attento e diligente si porrebbe una domanda facile facile: se il Giudice che ha assolto e quello che ha dichiarato prescritto un reato, e
inammissibile il ricorso su un altro reato, hanno avuto gli atti e si sono pronunciati in meno di due anni, CHI HA FATTO MATURARE LA PRESCRIZIONE,
ALLUNGANDO I TEMPI DEL PROCESSO A DISMISURA?

Ecco, caro Travaglio, allora ti dico io una cosa elementare: la prescrizione è maturata perchè questo
processo è durato oltre sei anni tra fase di indagine preliminare, rinvio a giudizio e celebrazione del processo, compresi tempi di deposito delle
motivazioni della sentenza, in primo grado.

RIPETO, IN PRIMO GRADO: TI E’ CHIARO O DEBBO FARTI IL DISEGNINO PER RENDERTI
PIU’ ELEMENTARE E FACILE DA CAPIRE IL CONCETTO?

E sai perchè è durato oltre sei anni tra indagini preliminari e dibattimento di primo grado?
Perchè Guariniello non ha fatto altro che cercare il modo con cui costruire una accusa a carico degli imputati senza avere elementi seri di accusa: e dunque aveva bisogno di tempo, di supplementi di indagini, di perizie, di nuove perizie, e di controperizie a quelle perizie da lui disposte in precedenza.
Chissà, magari questo era il "delitto perfetto", perdere tempo in primo grado, per fare in modo che non ci fossero più i tempi necessari in Appello e in Cassazione: che sia stato quindi Guariniello ad avere architettato il tutto, in modo da non essere sospettato da nessuno?

Uno juventino che non si nasconde

E-mail: antonio.larosa@libero.it


Giu il cappello signori...

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juve

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