venerdì, ottobre 31, 2008

UN ESEMPIO DI GIONALISMO INCITANTE ALLA VIOLENZA

CALCIO/JUVENTUS: CON IL BOLOGNA UNA STORIA ''DISONESTA''

di Marco Bernardini.


(ASCA) - Torino, 28 ott - Le previsioni del meteo annunciano una notte molto bagnata. Previste, addirittura, bufere di vento e di pioggia. Peccato. Almeno aiutasse il clima. Il Dall'Ara strapieno off limits, come sempre ogni volta che arriva la Juventus, ma anche gravato da una nuvola d'ira che nulla c'entra con il clima. Una turbolenza squisitamente interiore figlia di una storia ''disonesta''. Anzi, due.

Sara' questa la suggestione principale che caratterizzera', nella serata di domani destinata al turno infrasettimanale, l'incontro tra Bologna e Juventus.

L'ultima volta accadde nel cuore di una situazione decisamente atipica. Per la squadra bianconera, perlomeno, la quale si trovava a giocare in quell'inferno della Serie B nel quale mai nessuno avrebbe potuto pensare potesse un giorno precipitare. Il Bologna, da parte sua, nel baratro era gia' scivolato l'anno precedente per responsabilita' che l'allora presidente Cazzola aveva giudicato ''inaccettabili e addirittura false'' montando un ''casino'' a livello federale. Ma tant'e', a nulla era servito protestare pure se con argomentazioni legittime. Una fra le societa' piu' antiche e blasonate era stata duramente punita. Un clima scenografico e morale da autentico psicodramma, dunque, quello che si presentava a contorno della sfida, il 9 dicembre 2006. La curva dei tifosi bolognesi, infatti, sarebbe stata disertata per quindici minuti. In quel modo gli ultras rossoblu', i piu' pacifici e autoironici d'Italia, avevano deciso di protestare contro un Sistema Calcio non certo salomonico nelle sue decisioni. Ma come, una tra le principali protagoniste di Calciopoli giudicata e punita con il medesimo metro di un Bologna colpevole solamente di fumosi reati finanziari? ''E' uno scandalo'', si diceva in Piazza Maggiore.

Non meno tenebroso l'umore in casa Juventus, seppure per ben altre ragioni. Sull'uscio del Natale, infatti, si era presentata nel Centro Sportivo di Vinovo quella schifosa signora in nero e aveva strappato le radici di due fuori di ragazzini, Alessio Ferramosca e Riccardo Neri. Si sentiva appena respirare, nello spogliatoio bianconero, a pochi minuti di una partita assurda che sarebbe stata giocata con il lutto dentro oltreche' al braccio. ''Se sentirete le gambe cedere, pensate a loro due. E' l'unico modo per far calcio, oggi''. Cosi' disse il buon Didier Deschamps ai suoi ragazzi, come ultima raccomandazione. Intanto anche la curva dei tifosi juventini, seppure colma di anime, era come non esistesse: black out vocale e bandiere arrotolate. Per quindici minuti. Quasi un patto di ferro con la piazza avversaria. In ogni caso, filo' tutto secondo programma. Fin troppo, secondo un programma antico. Il risultato finale di pareggio, come si dice, era nell'aria tanto da poter essere respirato. Zalayeta che entrava straccamente su un pallone volante sembrava poter far male a nessuno. Ma quella era una palla matta. Comincio' a rimbalzare sulla linea di porta, una due e tre volte. L'arbitro Messina, dopo aver fischiato, indicava il centro del campo. Per lui era gol. Non pioveva, quel giorno, pero' venne egualmente giu' l'inferno dalle gradinate del Dall'Ara.

Bologna e' dotta, grassa ma anche fornita di una memoria lunga. Nessuno aveva dimenticato la storiaccia di due anni prima quando alla Juventus di Capello era stata praticamente regalata la vittoria da un altro arbitro, Pieri, il quale aveva concesso ai bianconeri una punizione inesistente che Nedved aveva provveduto a trasformare in gol. Questa e' storia, corredata da tutti i vichiani corsi e ricorsi storici del caso.

E domani sera, eccole di nuovo. Entrambe in Serie A a restyling avvenuto. La Juventus consolidata nella sua rivisitazione societaria radicale. Il Bologna reso ancor piu' simpatico di sempre dalla presenza della gentile presidentessa Francesca Menarini. Ripulite e vestite di nuovo con obiettivi sportivi ragionevolmente differenti per naturali motivi di casta e di potere econonico. Un passato ormai azzerato. Ma la gente non dimentica. Arbitrera' il signor Trefoloni. Il popolo bolognese e non soltanto lui si augura vivamente che la regola cabalistica del non c'e' il due senza il tre domani sera venga spazzata via dalla pioggia. Almeno quella.



E poi uccedono cose come quella di mercoledì sera. Complimenti. Sono anni che incitate la violenza nel calcio e poi a fatti accaduti siete i primi a piagnucolare. Lo ripeto: la stampa è il più grande male italiano, l'origine di tutte le nefandezze. Mi fate schifo!

CHE SCHIFO!!!

31/10/2008 (8:2) - INTERVISTA AL FIGLIO DELL'UOMO COLPITO A BOLOGNA
"Mio padre a terra nel sangue
mentre mi prendevano a calci"
L'aggressione è avvenuta a pochi metri dall'auto

«Chiedevo aiuto ma ci insultavano perchè avevo la sciarpa della Juve»
EMANUELE RIGHI
BOLOGNA
G.M. ha 15 anni. E’ seduto su un seggiolino di formica nella sala d’attesa del reparto di rianimazione dell’ospedale Maggiore di Bologna. Una porta a vetri che si apre solo dall’interno, e dopo aver suonato un campanello, è il fossato che lo divide dal padre tenuto in coma farmacologico e in prognosi riservata: è stato colpito da un pugno con una pietra in pieno volto. La colpa: tifare Juventus a Bologna.

Che cosa è successo?
«Mancavano pochi minuti alla fine della partita e con mio padre e un nostro amico abbiamo deciso di uscire dal settore distinti del Dall’Ara. Dovevamo tornare a Modena, dove viviamo, e volevamo evitare il traffico. Mentre uscivamo, un uomo, sulla trentina, mi ha detto di levarmi la sciarpa della Juve: “Ti conviene farlo”».

E tu?
«Gli ho mostrato due dita per ricordargli il risultato. Lui ha preso il telefonino dicendomi che me l’avrebbe fatta pagare. E’ come se avesse voluto avvisare qualcuno».

Poi che cosa avete fatto?
«Abbiamo percorso la strada che fiancheggia lo stadio Dall’Ara per tornare all’auto. Ci siamo immessi in una strada poco illuminata assieme a tante altre persone».

Tutto normale quindi?
«No, perché continuavano tutti a offendermi. Vedevano la sciarpa e me ne dicevano di tutti i colori. Io rispondevo a tono, ma non pensavo potesse succedere quello che è successo appena siamo entrati in quella strada. Mi hanno strappato la sciarpa da dietro mentre altri mi davano dei buffetti sulla faccia minacciandomi».

Come hanno reagito tuo padre e il vostro amico?
«Il mio amico era bloccato dalla paura, mentre mio padre si è messo in mezzo per difendermi. Quando mi hanno strappato la sciarpa tutto è precipitato in un attimo: una persona si è avvicinata a mio padre e lo ha colpito al volto con una pietra. Lui è stramazzato a terra, immobile».

Che cosa hai fatto?
«Non ho capito più nulla. Mio padre era per terra, sanguinava. Mi sono chinato su di lui, cercavo di parlargli e attorno a me la gente continuava a offenderci. Mentre ero chino su di lui ho preso anche dei calci da quelli che passavano».

Nessuno si è fermato per aiutarvi?
«Sembravano degli animali. Mio padre era privo di sensi, io urlavo e attorno a me la gente ci insultava».

Poi che cosa è successo?
«Sono passati circa venti minuti, poi ho deciso di lasciare mio padre lì per terra, con il mio amico sconvolto a vegliarlo, e di correre a chiedere l’intervento di una pattuglia. Solo una persona in quei momenti mi abbracciava e mi ripeteva di stare calmo. Uno sconosciuto che poi è sparito».

Dove hai passato la notte?
«Due poliziotti sono venuti a prelevare in ospedale me e il mio amico. Ci hanno fatto vedere fotografie e filmati fino alle 5 del mattino. Speravano che riuscissimo a riconoscere i responsabili del pestaggio. Credo che abbiano dei sospetti su qualcuno. Il mio amico ricorda bene la faccia di chi ha colpito mio padre».

Come sta tuo padre?
«Oggi sciolgono la prognosi. Non è in pericolo di vita».

Cos’è per te il calcio?
«Era un sogno. L’attesa per poter vedere la Juventus a Bologna è stata emozionante. Ho sempre pensato a uno stadio pieno di famiglie. Quello che è accaduto, per colpa di quei vigliacchi, mi fa chiedere di chiudere gli stadi. Le partite si giochino senza pubblico: chi vuole, se la guardi in tv. Le mie passioni sono la Juve e le ragazze. Avevo la sciarpa bianconera appesa al muro di camera mia. Me l’hanno hanno rubata, ora se la possono tenere. Mi interessa soltanto che mio padre guarisca. Ha rischiato di morire e ancora non riesco a capire perché».


La vera colpa è di voi gionalisti bastardi che avete alimentato l'odio e avete reso legale la caccia allo juventino!

giovedì, ottobre 30, 2008

BOLOGNA-JUVENTUS 1-2

Parto subito da una constatazione: gli animali devono stare a casa. Non è possibile essere ancora al punto di assalire un ragazzo con il padre solo perchè indossano la sciarpa della squadra avversaria, prenderli a pietrate e mandare il genitore all'ospedale in gravi condizioni. Per certe persone dovrebbe esserci il carcere a vita e una lunga squalifica al campo, in maniera tale che la prossima stagione, quando i bolognesi potranno tornare allo stadio, avrebbero interesse ad epurare il marciume che rovina una così bella e civile città. Civile in tutto, tranne che durante Bologna-Juventus. E si badi bene, il mio discoso esula da ogni colore e bandiera. Chi sbaglia deve pagare e pesantemente, quindi pretendo una lunga squalifica al campo del Bologna, almeno una decina di giornate. La prossima stagione, in B, probabilemnte starebbero più calmi.

La partita. Che non c'è stata, almeno per 75 minuti, con la più debole Juventus mai vista in campo che domina in lungo e in largo i rossoblu, apparsi ampiamente la peggior squadra che ho visto opporsi alla Juve in questa stagione. Ranieri sorprende tutti e rispolvera Tiago, autore di una prova finalmente convincente, e deve fare di necessità virtù. Tutti si aspettano furore dal Bologna, ma questo non avviene se non negli ultimi 10 minuti dopo il gol di Di Vaio; anzi sono proprio i bianconeri a tenere in mano il pallino del gioco e andare in gol due volte con Nedved, autore di una prova, all'alba dei 36 anni, talmente perfetta da essere registrata e mostrata ai tanti giovani svogliati e "fighette" che si affacciano al mondo del calcio. Pochissimi i rischi corsi, anche in virtù dell'ottima prova di Chiellini, mal supportato però da Molinaro e così così da Knezevic. Bene così, e sabato arrriva la Roma che ieri sera ha riposato grazie alla tempesta abbattutasi sulla capitale.

Ultime considerazioni: come immaginavo si respirava un'aria meno pesante allo stadio rispetto gli anni scorsi, ma come detto i cretini sono ovunque ed è capitata la tragedia (speriamo non venga insabbiata questa volta), mentre sull'arbitro ho qualche perplessità: in primis per un rigore dubbio per fallo di Mellberg su Marazzina, poi per qualche ammonizione risparmiata ai rossoblù. Nel complesso, bene così.

Questi i miei voti:

Manninger 6
Mellberg 6
Knezevic 5,5
Chiellini 7
Molinaro 5,5
Marchionni 6,5
Sissoko 6
Tiago 6,5
Nedved 8,5
Iaquinta 6
Amauri 6

Ekdal 6
Giovinco s.v.
Camoranesi s.v.

All. Ranieri 6,5

Voto generale alla prestazione della Juve: 6,5

Arbitro Sig. Trefoloni 5,5

Il protagonista: NEDVED
. Una sola parola: PERFETTO.

Aspetto le vostre pagelle

mercoledì, ottobre 29, 2008

GRANDE MITICO BECK!!!

Ibrahimovic, due gomitie due misure

Venti aprile 2005, mercoledì sera, turno infrasettimanale di campionato: a Torino, Juventus-Inter 0-1; arbitro De Santis. Il gol è di Julio Cruz, tanto per cambiare. Ma la notizia è un’altra. Arriva il venerdì successivo e riguarda Zlatan Ibrahimovic, allora in forza alla Juventus della Triade. La prova tv pesca una gomitatina a Cordoba - agli sgoccioli della partita e a palla lontana - il giudice sportivo Maurizio Laudi squalifica l’attaccante svedese per tre giornate: una prevista (diffidato, era stato ammonito); le altre no, assolutamente. Ventisei ottobre 2008, domenica pomeriggio, turno classico di campionato: a San Siro, Inter-Genoa 0-0; arbitro Orsato. Anche in questo caso, la notizia arriva dopo; per la precisione, il giorno dopo. Il procuratore federale segnala al giudice sportivo Gianpaolo Tosel una gomitatina di Zlatan Ibrahimovic (e dai!) al genoano Thiago Motta; Tosel acquisisce le relative immagini televisive (Sky, Rai, Mediaset) e decide che no, Ibrahimovic non è punibile perché il gesto, «sicuramente non regolamentare e riprovevole per la sua gratuità (il calciatore interista non aveva alcuna concreta possibilità di raggiungere il pallone)» non integra, al netto di ogni ragionevole incertezza, quella «condotta violenta» prevista e sanzionata dal regolamento.

Nessun dubbio che i gesti di Ibrahimovic proprio uguali non fossero, ma molto simili sì. Al delle Alpi, non se n’era accorto anima viva (la palla era lontana). Al Meazza, a palla vicina, se n’era accorto perfino Beppe Bergomi di servizio a Sky. Non resta che prendere atto come, dall’era pre Calciopoli all’era post Calciopoli, il «concetto di violenza» abbia subito uno strattone così garantista. Laudi lo interpretò, allora, in senso molto lato (in parole povere: anche se Ibrahimovic non fece nemmeno un graffio a Cordoba, avrebbe potuto fargli male); Tosel, viceversa, l’ha tradotto in modo molto liberalo (rischi per Motta, zero; danni effettivi, zero). Sarebbe opportuno che qualcuno magari abbastanza in alto - lo stesso presidente Giancarlo Abete, perché no - suggerisse a chi di dovere di spiegare la differenza fra i due casi, invero singolare. Ribadisco: il concetto di violenza era molto, molto vago pure nel contatto torinese. Lungi da me l’idea di voler sviare l’attenzione dai riti processuali di Napoli, abbreviati e non, o di sconvolgere l’ordine delle responsabilità emerse dal più grave scandalo dello sport italiano. Lo consiglio, semplicemente, per fare chiarezza e venire incontro a tutti coloro che, non necessariamente juventini, credono che il sistema calcio non sia cambiato affatto, ma, più terra terra, si sia passati da un regime all’altro. Pane al pane: dov’è la differenza fra il gomito juventino e l’avrambraccio interista del grande Ibra?

roberto.beccantini@lastampa.it

MOGGI PREPARA IL GRANDE RITORNO

Schede sim, tolta l'inibizione a Moggi: l'ex dg prepara il ritorno
Il capitolo è quello sulle schede sim, la svolta rumorosa e destinata ad arricchirsi di nuovi passaggi. Calciopoli-2 è scossa dalla decisione della Corte di Giustizia federale che ha accolto il ricorso di Luciano Moggi e cancellato l’inibizione di 14 mesi scritta nella sentenza sportiva di primo grado. Perché tanto rumore? Moggi, ha deciso la Corte federale, non può essere giudicato. In appello, i giudici hanno rilevato che «la rinuncia da parte di un tesserato federale a tale sua qualità, intervenuta anteriormente all’inizio di un procedimento disciplinare instaurato a suo carico, rende il dimissionario non più soggetto al vincolo di giustizia sportiva...».

Tradotto: mandato a processo nell’agosto scorso dai pm del pallone, Moggi non può essere giudicato dalle toghe del calcio perché non più tesserato. L’ex dg bianconero esulta, i suoi legali stappano lo spumante. Perché tanti sorrisi? In fondo la Corte di Giustizia nelle motivazioni di ieri ha anche «congelato» il meccanismo di prescrizione: qualora Moggi tornasse da tesserato scatterebbe il processo sulle sim svizzere. Ma non è questo l’obiettivo. «Questa - spiega l’avvocato D’Onofrio - è una sentenza che apre un nuovo fronte. La useremo per Calciopoli-1...». Sullo sfondo ecco apparire quale potrebbe essere il possibile traguardo di Moggi: non tornare a esibire la tessera della Figc, ma poter operare da «libero professionista».

Come? Vincere il ricorso sulla sentenza di Calciopoli-1 (5 gli anni di squalifica) in quanto dimissionario e non giudicabile e, così, poter svolgere attività di consulenza con presidenti e dirigenti senza che quest’ultimi incorrano nelle sanzioni previste per chi intrattiene rapporti con persone inibite. In attesa di decifrare le mosse di Moggi, a Napoli si è svolta la prima udienza relativa al rito abbreviato che si sta celebrando nei confronti di Giraudo e di altri dieci imputati. I pm Beatrice e Narducci hanno consegnato i documenti di due polizze assicurative stipulate nel 2001 e 2003 per conto della Juve dall’allora ad Giraudo con Paolo Bergamo, all’epoca designatore arbitrale e agente generale dell’Ina Assitalia. «Non sono operazioni illecite, ma hanno rilevanza perché dimostrano un intreccio di rapporti», così il pm Narducci.


Vai Luciano!!!

PRESENTAZIONE DI BOLOGNA-JUVENTUS

Ed eccoci alla mia partita, mia e dei moltissimi juventini di Bologna.

Inizio subito dicendo che questa sarà una patita difficilissima, per l'incredibile numero di infortunati (Andrade, Zanetti, Zebina, Trezeguet, Buffon, Poulsen, Marchisio, De Ceglie, Grygera, Salihamidzic, Del Piero, Legrottaglie) molti dei quali eccellenti, per la determinazione che ci metteranno i rossoblu che vendono nella Juventus la loro avversasia storica (perchè mai poi...), per il clima che troveremo allo Stadio, sia in senso metereologico (qui si sta aprendo ora il cielo ma ha piovuto tutto oggi e minaccia di riprendere), sia in senso di tifoseria, dato che come al solito i supporter bolognesi si scaglieranno contro gli avversari, anche se oggi sembra aleggiare un'aria molto meno teso rispetto gli anni scorsi.

Date le numerosissime assenze, la squadra titolare è praticamente fatta: Ranieri, infatti, sembra intenzionato a schierare Mellberg, Knezevic, Chiellini e Molinaro davanti a Buffon, Marchionni, Sissoko, Ekdal e Nedved a centrocampo con Iaquinta ed Amauri davanti. Io, personalmente, piazzrei Nedved al fianco di Sissoko e Giovinco all'out sinistro, per dare maggior vigoria all'attacco e per non rischiare dal primo minuto il giovanissimo Ekdal, che pure ha dimostrato ottime capacità nel precampionato.

Il pronostico è particolarmente difficile, ma voglio sbilanciarmi. Bologna-Juventus 2-2 con una "ladrata" dei rossoblù nel finale (così saranno contenti), quindi Juve in vantaggio con Amauri e pareggio di Di Vaio, nuovo vantaggio Juve con Giovinco su punizione e pareggio nel finale di Di Vaio su rigore (che non c'è).

P.S.: Stasera sono allo stadio, speriamo bene....

FORZA RAGAZZI, REGALATECI UN'ALTRA VITTORIA (E A ME UNA SERATA EMOZIONANTE)

martedì, ottobre 28, 2008

Calciopoli-bis: Moggi e Bertini assolti

La Corte di giustizia federale improvvisamente si è svegliata e oggi ha emesso la sentenza del processo d'appello per Calciopoli-bis (le famose schede-Sim). Ci ha messo tanto, dall'11 settembre ma finalmente ne è venuta a capo. Accolti i ricorsi di Luciano Moggi, Marco Gabriele, Massimo De Santis e Paolo Bertini; respinti invece quelli di Antonio Dattilo, Stefano Cassarà, Marcello Ambrosino, Salvatore Racalbuto, Mariano Fabiani e Tiziano Pieri. Per quanto riguarda Moggi e Gabriele, la Corte federale ha accolto "l'eccezione di carenza di giurisdizione sollevata dalla difesa", secondo la quale "la rinuncia da parte di un tesserato federale a tale sua qualità, intervenuta anteriormente all'inizio di un procedimento disciplinare instaurato a suo carico rende il dimissionario non più soggetto al vincolo di giustizia".

Quindi Moggi e Gabriele, proprio perché non risultavano più tesserati al momento dell'avvio del procedimento disciplinare e quindi non erano sottoponibili al giudizio della corte federale. Il ricorso di De Sanctis e di Bertini è stato invece accolto perché già coinvolti e giudicati nel primo filone di Calciopoli "per la medesima condotta". Per loro, infatti, vale il principio del "ne bis in idem", e dunque "si dichiara l'improcedibilità del deferimento" ed il "conseguente annullamento della decisione di primo grado". Esulta l'aretino Bertini: già assolto in primo grado ha scontato 12 mesi di sospensione ed è stato fatto fuori dai ranghi arbitrali. La sua carriera si è così interrotta bruscamente: ma adesso ha intenzione di chiedere i danni. E anche Moggi adesso potrebbe chiedere la revisione del processo (sportivo) di primo grado: ecco perché la sentenza di oggi è molto importante anche per i riflessi futuri. L'ex dg della Juve, in merito a quanto da noi scritto su Spy Calcio del 26 ottobre, intanto precisa: "Non è vero che Giraudo ha preso le distanze nei miei confronti nel processo penale. Nessun contrasto fra noi due. Anche perché né lui né io abbiamo fatto niente di niente". Giraudo, come noto, ha chiesto il rito abbreviato (iniziato oggi), Moggi no.

Fonte: Repubblica.it



Io credo che piuttosto che assolvere, giustamente, Moggi e la Juventus certi soggetti potrebbero arrivare a compiere qualsiasi nefandezza, esattamente come è successo fino ad adesso. Vedremo se ho ragione...

IL RAGIONEVOLE DUBBIO

Gilardino punito, due giornate di squalifica!
Con questa decisione il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha squalificato con la prova tv Alberto Gilardino per due giornate, per il gol realizzato colpendo il pallone "volontariamente" con la mano nel corso della partita contro il Palermo.
Giustizia è stata fatta.
La Procura Federale della FIGC ha fatto pervenire entro le ore 12:00 di lunedì 28 ottobre, termine ultimo necessario determinato dall'articolo 31 comma a3 (Per le gare della Lega Nazionale Professionisti, limitatamente ai fatti di condotta violenta o gravemente antisportiva non visti dall’Arbitro, che diconseguenza non ha potuto prendere decisioni al riguardo, il Procuratore Federale fa pervenire al Giudice sportivo riservata segnalazione entro le ore 12.00 del giorno successivo a quello della gara) del codice di giustizia sportiva, una segnalazione riservata per prova tv sul gol messo a segno dal bomber azzurro nel posticipo di domenica 26 ottobre contro il Palermo.
Prendendo in esame l'articolo sopraccitato ed entrando nello specifico per la condotta antisportiva segnaliamo quanto segue:
Costituiscono condotte gravemente antisportive ai fini della presente disposizione:
1) la evidente simulazione da cui scaturisce l’assegnazione del calcio di rigore a favore della squadra del calciatore che ha simulato;
2) la evidente simulazione che determina la espulsione diretta del calciatore avversario;
3) la realizzazione di una rete colpendo volontariamente il pallone con la mano;
4) l’impedire la realizzazione di una rete, colpendo volontariamente il pallone con la mano;
Dunque secondo la Procura Federale della FIGC e il giudice sportivo Gianpaolo Tosel, Alberto Gilardino ha colpito "VOLONTARIAMENTE" il pallone con la mano, attuando di per se una condotta gravemente antisportiva.
Le immagini sono impietose, Gilardino ha colpito il pallone con l'avanbraccio destro, ma quanto volontariamente?
Dalle immagini in possesso molteplici possono essere le valutazioni, la convulsa azione che ha portato al vantaggio viola è sotto gli occhi di tutti: due corpi sdraiati a terra che cercano la sfera, Gilardino in anticipo su Dellafiore che da tergo strattona l'attacante azzurro impedendogli di colpire il pallone, quest'ultimo come impazzito rimbalza fino ad andare a colpire l'avanbraccio del capocannoniere del torneo, finendo alle spalle di Amelia.
Ma tant'è che il giudice sportivo si è espresso con queste parole: «nell’esclusione di ogni ragionevole dubbio, il gesto compiuto da Gilardino, per la sua peculiare dinamica, sia stato volontario, intenzionale e non determinato né condizionato dalla condotta tenuta dal Dellafiore negli attimi antecedenti. Il gesto dell’attaccante viola rientra quindi nella "condotta gravemente antisportiva" ed è quindi ammesso l’uso della prova televisiva e la conseguente squalifica di due giornate».
A fine gara, nelle interviste di rito, Gilardino ha tranquillamente ammesso che il gol era da annullare, presentandosi senza nulla da nascondere a tutti gli appuntamenti delle reti televisive, ma dichiarando la sua non volontarietà del gesto, causa la dinamica dell'azione che lo ha visto in un primo tempo strattonato e successivamente caduto a terra.
Ma la giustizia di questo Paese è così, prendere o lasciare: o ci si mette 15 anni per assolvere un innocente, oppure nemmeno ventiquattro ore per condannare, tramite una prova televisiva caratterizzata da un giudizio soggettivo, una presunta volontarietà di un gesto.
Mercoledì la Fiorentina affronterà al Franchi l'Inter prima in classifica, con un solo punto di svantaggio e con la possibilità di scavalcare la compagine di "the special one", ma non avrà a disposizione il capocannoniere del torneo.
L'Inter invece si presenterà a Firenze con Zlatan Ibrahimovic, reo nella domenica appena trascorsa di un gesto non propriamente sportivo.
Ma dopo aver visionato le immagini televisive, il giudice sportivo non ha preso alcun provvedimento disciplinare nei confronti dell'attaccante neroazzurro perché il comportamento dello svedese non rientra «inequivocabilmente e nell’esclusione di ogni ragionevole dubbio» nella condotta violenta sanzionabile con la prova televisiva.
Al 26’ del primo tempo, Ibrahimovic aveva colpito alle spalle il giocatore del Genoa Thiago Motta: «Tale comportamento - scrive il giudice - deve ritenersi sicuramente non regolamentare e riprovevole per la sua gratuità e per la veemenza esercitata con l’avambraccio destro nei confronti di un avversario che gli volgeva le spalle», ma non rientra in quegli atti «potenzialmente idonei a ledere l’avversario».
Insomma non l'ha ammazzato.
Ma in questo calcio del dopo Calciopoli oramai non si fa più caso a nulla, cosa importa se tra due giorni ci sarà una partita di fondamentale importanza per le sorti dell'alta classifica con l'assenza di un "gesto involontario" e la presenza di un "gesto volontario", l'importante e che si scenda in campo sapendo che gli arbitri sbagliano in buona fede, tanto poi ci pensa la giustizia sportiva a metterci dei ragionevoli dubbi.

Fonte: Via Libera

lunedì, ottobre 27, 2008

CHE BELLO...

GRANDE FIAT, SERVA ITALIA: COME È FACILE FARE IL SIGNORE CON I SOLDI DEGLI ALTRI - SWAP/IFIL: PER I LEGALI DI AGNELLI SCODELLARE BALLE AL MERCATO È COSTITUZIONALE


I quotidiani ieri hanno dato notizia, chi piu' chi meno, di una cosa che notizia non è: la difesa di Grande Stevens e Gabetti nel processo torinese per i fatti del mitico equity-swap di Ifil/Exor su azioni Fiat ritiene innocenti gli indagati. Grande notizia: pensate che ridere se gli esimi penalisti Zaccone e Coppi avessero chiesto la condanna dei vertici di casa Agnelli!

L'Avvocato Zaccone, poi, che gode fama di galantuomo, quando difendeva la Juve per altre e note vicende, aveva provato ad ammettere le colpe chiedendo la serie B per evitare di peggio, e molti juventini lo avevano giustamente furiosamente criticato. Forse memore della cosa, l'Avvocato questa volta ha giocato d'anticipo: altro che ammettere colpe e chiedere grazia, ha chiesto addirittura in subordine al Tribunale, se proprio non volesse vedere l'innocenza palese dei suoi assistiti, di valutare la costituzionalità della norma sull'aggiotaggio informativo.

Per chi non lo sapesse, non è una sanzione per ritardato versamento dell'IVA. E' il reato di chi conta balle al mercato ed in tal modo ne turba i corsi regolari. E' il comportamento, moralmente spregevole prima che illegale, di chi gioca con i soldi altrui. Perché contar balle sulla propria azienda quando dipendenti e fornitori son pagati ed il capitale è tutto tuo, sarebbe assai meno grave.

Ma quando controlli, e ripetutamente cerchi di farlo, una mega corporation quotata con meno della metà del capitale, facendo manovre poco chiare per evitare la legge sull'OPA, stai facendo il signore con i soldi degli altri. E se per farlo cerchi pure di non dire la verità alla CONSOB quando te lo chiede, peggio ti comporti.
Per un capitalista questa deve essere sentita come cosa molto grave e assai disdicevole, come lo dovrebbe essere il falso al bilancio, per il buon funzionamento di una moderna economia di mercato.

Ma come dobbiamo invece leggere la linea difensiva di Coppi e Zaccone: davvero si vuole che la Corte Costituzionale definisca incostituzionale l'aggiotaggio informativo?

In altri termini, in tempi di porcherie finanziarie globali, di verità taciute, di rating ottimi fino alla sera prima del crac, uno dei reati finanziari più gravi e spiacevoli sarebbe incostituzionale? Secondo i Legali di casa Agnelli la libertà di dire balle al mercato e farla franca è la grande svolta normativa che i cittadini chiedono dopo tutto quello che è successo? Questo serve all'Italia ed al libero mercato?

JUVENTUS-TORINO 1-0

Arriva la seconda importantissima vittoria consecutiva ottenuta, a differenza che col Real Madrid, col minimo sforzo. Infatti, per aver ragione dell'attuale Torino bastano e avanzano le riserve delle riserve bianconere.

Il Derby visto ieri sera ha ribadito, manco ce ne fosse bisogno, di che colori si compone la città di Torino e restistuisce un pò di fiducia ai ragazzi in vista dei prossimi impegni, tutti fondamentali: l'infrasettimanale di mercoledì a Bologna, la visita della Roma in ultracrisi e il super-match di mercoledì prossimo al Bernabeu contro un Real assetato di vendetta. La speranza è quella di recuperare qualche giocatore, dato l'incredibile numero di attualmente infortunati, ovvero Andrade, Zanetti, Zebina, Trezeguet, Camoranesi, Buffon, Tiago, Poulsen, Marchisio, De Ceglie, Grygera, Salihamidzic. Di questi l'unico recuperabile per la trasferta in Emilia è l'italo-argentino, che con ogni probabilità partirà dalla panchina.

Sulla partita c'è poco da dire, se non riscontrare le oggettive difficoltà juventine e la sfortuna che continua a perseguitarci: anche sabato sera vanno out Grygera (problema muscolare), Salihamidzic (idem, ma nel riscaldamento!!!!) e De Ceglie.

Questi i miei voti:

Manninger 6
Grygera 6,5
Legrotatglie 7
Chiellini 6,5
Molinaro 6,5
Marchionni 6,5
Sissoko 6,5
Nedved 7
De Ceglie 6
Del Piero 6
Amauri 7

Mellberg 6
Giovinco 6
Iaquinta s.v.

All. Ranieri 6

Voto generale alla prestazione della Juve: 6+

Arbitro Sig. Rocchi 4,5 - Permette ai granata di menare per tutta la partita, non espelle Diana e Barone autori di falli orribili (soprattutto il primo) su Nedved e Del Piero, cosa avrebbe fatto a maglie invertite? Io una qualche idea ce l'ho... Inadeguato per una partita così!

Il protagonista: LEGROTTAGLIE. E' una volata tra lui e Nedved, ma alla fine la spunta il difensore barese, praticamente perfetto per l'intera partita. E' increbili la resurrezione di questo giocatore, dalle stalle alle stelle. Con lui e Chiellini (e, se non è chiedere troppo, Buffon) la retroguardia è al sicuro!

E ora sotto col Bologna, la MIA partita.

sabato, ottobre 25, 2008

PRESENTAZIONE DI JUVENTUS-TORINO

Dopo la fortuna postata in occasione del Real Madrid, torna il post di presentazione alla partita, ovvero LA PARTITA. Siamo, infatti, a 30 minuti dall'inizio del Derby tra le grandi deluse di questo inizio di stagione ed è l'occasione per rialzarsi e bissare l'ottima vittoria contro le merengues in Champions.

Le ultime indicazioni danno out Legrottaglie, in panchina Giovinco e titolari De Ceglie e Marchionni, quindi Ranieri schiererebbe una linea a 4 difensiva con Grygera, Mellberg, Chiellini e Molinaro, a centrocampo Marchionni, Sissoko, Nedved e De Ceglie con in attacco Amauri e Del Piero. Nei cugini assenti Sereni (gioca Calderoni) e Pratali, torna Rosina che agirà dietro a Bianchi con l'ex Amarouso in panchina.

Un Derby non ha bisogno di particolari prestazioni, bisogna giocare con cuore e furore perchè gli avversari saranno agguerritissimi. Anche starera ho buone sensazioni e "vedo" una vittoria JUve per 2 a 0 con reti di Marchionni e De Piero.

FOrza ragazzi, regalateci un'altra notte da sogno!!!

mercoledì, ottobre 22, 2008

JUVENTUS- REAL MADRID

Finalmente una serata commevemnte, di quelle che non ci ricordavamo da anni. Il solito spavaldo Real si presneta a Torino contro la Juventus più in diffocoltà (e oggettivamente peggiore) che si ricordi, convinto di interrompere il digiuno torinese che dura da ben 46 anni. Ma è in queste serate che lo spirito, l'orgoglio, il senso di appartenenza che da il vestire la più gloriosa maglia italiana viene fuori in tutto il suo splendore e per gli avversari c'è poco da fare, sia che giochi Zidane, sia che giochi Molinaro.

E così i primo 10 minuti sono un terribile forcing bianconero, con le merengues che non oltrepassano la metà campo e nel quale arriva la perla del capitano su ottima palla filtrante di Amauri. Questa è la falsa riga di tutto il primo tempo, che vede una Juve arrembante in cerca del raddio e finalemente convincente tenere a bada un Real decisamente sopreso e frastornato. Da sottolineare il primo tempo di Sissoko, letteralmente imperiale! Buona anche la fase difensiva che con Legrottaglie trona ai fasti della passata stagione, con un Manninger molto positivo e un Molinaro finalmente importante, anche se commette un bell'errore in chiusura sul gol del 2 a 1. Peccato per l'infotunio dell'ottimo Marchisio, per nulla in soggezione davanti allo squadrone madridista.

La ripresa comincia con Mellberg al posto dell'infortunato Legrottalie (la sfiga ci perseguita in questa stagione, ormai è ufficiale!) e vede i bianconeri nuovamente arrembanti e presto arriva il raddoppio: Nedved, schierato in posizione centrale, recupera un gran pallone e lo scodella in mezzo dove Amauri predne l'asciensore e schiaccia a rete trovando Hainze sulla traiettoria per una sfortunata deviazione alle spalle di Casillas, parso non impeccabile nell'occasione.

Inizia qui un altra partita perchè la Juve paga il grande sforzo profuso per arrivare al doppio vantaggio e il tecnico tedesco inserisce Robben al posto dell'inguardabile Higuaìn. E' proprio l'ala olandese a creare i mggiori pericoli sulle fascie con percussioni ficcanti e cross sempre pericolisi, al pari di Snejder il cui secondo tempo è assolutamente perfetto: recuperi, assist, cross e conclusioni perfette. A metà rirpesa è il palo a negargli un meritato gol. Dicevo che il Real prende fiducia e la Juve abbassa il baricentro, inziano così a piovere occasioni su occasioni per gli spagnoli e su una di queste è Van Nistelrooy a battere Manninger. Due piccoli errori in questa occasione: il primo di Grygera che lascia crossare Heinze dalla destra, il secondo, più grave, dell'intera difesa per il posizionamento e in particolare di Molinaro, che sbaglia la diagonale e si fa anticipare dall'attaccante olandese. Mancano 25 minuti ma la muraglia bianconera regge fino al 93', quando l'Olimpico può esplodere in un urlo liberatorio atteso oltre 2 anni. Due anni di soprusi e ingiustizie che nessuna vittoria ripagherà mai, ma serate come queste aiutano a ricordarci per quale motivo amiamo tanto questo sport e questa maglia.

Emblematica, infile, l'immagine di Chiellini a pochi secondi dal fischio finale che incita la folla: è lo sfogo di due anni di sofferenze e di due mesi nei quali è stato detto tanto, a volte troppo, e forse a sproposito. E' quella l'immagine della Juve che rinasce. E non è uan bella notiza per nessuna avversaria!

Manninger 7
Grygera 6,5
Legrottaglie 7
Chiellini 7+
Molinaro 7
Marchionni 6
Sissoko 8
Marchisio 7
Nedved 8
Del Piero 8
Amauri 7,5

Salihamidzic 6,5
Mellberg 6,5
Iaquinta s.v.

All. Ranieri 7

Voto generale alla prestazione della Juve: 7,5

Arbitro Sig. Stark 7

Il protagonista: NEDVED

Postate tutti le vostre pagelle e i commenti alla serata di ieri.

martedì, ottobre 21, 2008

STUPENDO

Una sola parola: GRAZIE


A domani per il commento e voglio sapere le pagelle e le sensazioni di tutti voi in questa meravigliosa notte della (spero) resurrezione juventina.

PRESENTAZIONE DI JUVENTUS-REAL MADRID

In extremis riesco a fare un mini post di presentazione della partita di stasera, come chiesto da Dennis.

A quanto pare gioca Marchionni (a priori la ritengo una mossa positiva, e sapete tutti come MArco sia un mio pallino) sulla detsra al posto di Salihamidzic e in difesa recupera Legrottaglie. In mediana Sissoko affianca Marchisio.

LO dico subito: ho sensazioni molto positive, credo e spero che i ragazzi tirino fuori l'orgoglio e sorprendano tutti.

P.S.: Ottimo il pareggio tra Zenit e Bate, vincendo starera saremmo praticamente passati.

Forza ragazzi, regalateci una serata da sogno!

lunedì, ottobre 20, 2008

IL TRISTE NECROLOGIO

1 novembre 1897 - 31 agosto 2006, il lasso di tesmpo che va dalla nascita alla morte della più grande squadra italiana.

Per favore, la cosa che vediamo tristemente dal 1° settembre 2006 non chaimatela JUVENTUS, quella è morta e seppellita il giorno precedente.

Per favore, cambiamo il nome per non umiliarla...

NAPOLI-JUVENTUS 2-1

Abbiamo veramente toccato il fondo con la partita di sabato sera. Intendiamoci: perdere di misura a Napoli con un numero impressionante di assenze (tra le quali Buffon, Legrottaglie, Mellberg, Camoranesi, Zanetti, Sissoko, Trezeguet, Iaquinta) può essere considrata una sconfitta onorevele, ma quello che preoccupa è la vista in prospettiva. I valori in campo, tranne i soliti noti, non sono certo eccelsi e la guida tecnica è la più scadente che la mia giovane memoria ricordi.

Nel match del San Paolo almeno 3, e clamorosi, sono stati gli errori tecnici: il primo e il secondo ad appannaggio di Ranieri che sull' 1 a 1 ( e col Napoli in difficoltà) toglie Del Piero per inserire De Ceglie, dando la sensazione di volersi difendere. Se si voleva preservare il capitano in vista del Real si doveva inserire gioco forza Giovinco. Secondo errore l'entrata inc ampo del giovane campioncino, a soli 7 minuti dalla fine e dopo aver preso il gol dello svantaggio. Il terzo errore (che vale per 2) è della difesa e della coppia Knezevic-Molinaro in particolare. Infatti sul primo gol il traversone arriva dalla sinistra bianconera dove non c'era Molinaro che era scalato inspiegabilmente al centro, costringendo Chiellini ad uscire su Lavezzi che crossa per Hamsik che indisturbato (perchè Molinaro NON SA MARCARE e Knezevic stava tenendo Zalayeta) segna da 2 metri (non impeccabile nemmeno Manninger). Nel secondo gol, beh, l'errore del difensore croato è lampante. Mi dispiace dirlo, ma non è un giocatore da Juve, come non lo sono tantissimi nella nostra attuale rosa.

Ora serve una sola cosa: un filotto di vittorie. La prima sarà molto difficile perchè domani arriva il Real, ma contosull'orgoglio juventino. Sabato sera c'è il derby e poi andiamo a Bologna nell'infrasettimanale prima di ricevere una Roma messa peggio di noi. Sarà questo il ciclo-verità: con almeno 7 punti si può ancora salvare la stagione, con meno possiamo concentrarci solo sulla Champions (Real e Zenit permettendo).

Questi i miei voti:

Manninger 5
Grygera 5,5
Knezevic 4
Chiellini 6,5
Molinaro 5
Salihamidzic 5
Poulsen 5,5
Marchisio 6,5
Nedved 6
Del Piero 5,5
Amauri 7

De Ceglie 5,5
Giovinco s.v.


All. Ranieri 3 - Difficilemnte si vede a questi livelli un allenatore sbagliare tanto. Credo sia ora di cambiare.

Voto generale alla prestazione della Juve: 5,5

Arbitro sig. Saccani 6 - Non commette paricolari errori.

Il protagonista: MARCHISIO. Il ragazzo gioca una grande partita ed è tra i pochi a salvarsi, fa il suo al meglio e con una personalità rara in un ragazzo della sua età, al momento è il centrocampista che da più garanzie in attesa che torni il messia Zanetti.

Che tristezza....

P.S.: Nota a margine. Complimenti all'Inter. E non sono ironico. Ieri sera ha dato una parova di forza spaventosa e si candida, giustamente, a vincere nuovamente lo scudetto. Ho rivisto nei nerazzurri la squadra schiacciasassi che 2 anni fa dominava su ogni campo, lo stesso spirito, la stessa disarmante forza fisica. Una squadra che è stata spazzata via e che è stata sostituita da una società di burattini. Fa male dirlo, ma è così.

lunedì, ottobre 06, 2008

JUVENTUS-PALERMO 1-2

Come volevasi dimostrare la Juve ha fornito l'ennesima prova inguardabile della stagione e ha meritatamente perso tra le mura amiche contro un buon Palermo. Pessima la prestazione di quasi tutti i bianconeri, peggio di loro solo il Sig. Tagliavento, assolutamente inadeguato non solo alla serie A, ma anche a calcare un campo di calcio col fischietto in bocca. E, si badi, questo non giustifica affatto l'opaca prestazione juventina che ha portato ad una MERITATISSIMA SCONFITTA, ma dobbiamo dire le cose chiare: partita condizionata dall'arbitro sia per la frettolosa esplusione di Sissoko, sia per come è maturato il gol vittoria rosanero. Infatti il tutto nasce da un rigore non fischiato per la Juve per un contatto abbastanza solare in area palermitana su Del Piero; l'arbitro sorvola e sul contropiede arriva il gol vittoria degli avversari.

I miei voti:

Buffon 5,5
Grygera 6
Mellberg 6
Knezevic 5
De Ceglie 5
Marchisio 5,5
Sissoko 5
Poulsen 5
Giovinco 5,5
Del Piero 6,5
Amauri 5,5

Camoranesi 4,5 - Irritante
Salihamidzic s.v.
Nedved s.v.

Ranieri 4

Voto generale alla prestazione della Juve: 4,5


Arbitro Sig. Tagliavento 3. Aderisce al partito "se ci dev'essere un errore, che non sia mai a fovore della Juve", nato 2 anni fa dopo la storiella di Farsopoli. I bianconeri fanno di tutto per perdere, ma con fischietti come il sig. Tagliavento in giro è praticamente impossibile giocare a calcio. Fermatelo!

Il protagonista: DEL PIERO. E' l'unico che si salva dal naufragio di ieri. In negativo potrei citare Ranieri, il sig. Tagliavento e Knezevic, assolutamente i peggiori in campo.

Dopo la sosta si andrà a Napoli, altro campo difficile sia per il valore dell'avversario (assoluto) che per le difficili condizioni ambientali e abiritrali (la scorsa stagione insegna). Per proseguire l'opera designerei per tale partita il Sig. Bergonzi....

Commento a margine: Che tristezza, questa è una squadra davvero scarsa e se mancano quei 2\3 che hanno qualità si rischia davvero il tracollo. Due sono i rimedi urgenti: via Ranieri per Ferrara, che fungerà da traghettatore in attesa di Prandelli e mercato di riparazione da fare con testa e mano legegra sul portafoglio. C'è da prendere assolutamente un terzino sinistro e un centrocampista centrale di qualità!

mercoledì, ottobre 01, 2008

BATE BORISOV-JUVENTUS 2-2

Alla fine è un pareggio sostanzialmente giusto, dato da un incontrastato dominio bielorusso nei primi 25 minuti ed una buona reazione Juve nel finire della prima frazione e un discreto secondo tempo.

Prima dell'inizio della gara il pari sarebbe stato un risultato negativo, ma alla luce di come si era messa la gara e, soprattutto, della sconfitta dello Zenit, direi che possa passare anche il pareggio.

La cosa che più mi preoccupa è la pessima condizione di molti bianconeri, a cominciare dalla difesa (Chiellini molto disattento) per passare a Camoranesi e, meno degli altri, Del Piero.

Questi i miei personalissimi voti:

Manninger 5,5
Grygera 5,5
Legrottaglie 5,5
Chiellini 5
De Ceglie 5,5
Sissoko 6
Camoranesi 4
Giovinco 7,5
Nedved 6
Del Piero 5,5
Iaquinta 7

Knezevic 6 (di stima)
Marchisio 6,5
Amauri s.v.

All. Ranieri 4


Voto generale alla prestazione della Juve: 5

Arbitro sig. Atkinson 5,5

Il protagonista: GIOVINCO
. Seconda volta in stagione che Seba si distingue come bianocnero della partita. E ha giocato solo 2 partite.... Da solo cambia la partita ed evita alla Juve una storica figuraccia.

Attendo i vostri consueti giudizi


juve

juve/


NON UN EURO ALLA GAZZETTA!!!

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