mercoledì, aprile 18, 2007

RIFLETTIAMO TUTTI ASSIEME

Leggete bene queto articolo, in particolar modo le parti in neretto.


Gabriele inguaia Bergamo con un «sms»
di Massimo Malpica

Quel messaggio è stato conservato e consegnato ai pm napoletani. La partita, diretta da Racalbuto, finì 2-1 per i bianconeri con due gol contestatissimi
nostro inviato a Napoli
Partite calde, telefoni bollenti e nuove rivelazioni. Quelle di Marco Gabriele sull’attività sospetta di quel «telefonino in campo» il 5 marzo 2005, che riceve almeno un sms «eccellente» mentre si gioca il posticipo Roma-Juventus. È un’altra delle partite passate attraverso la moviola giudiziaria dei pm napoletani Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice. È l’incontro, appunto, prima del quale l’allora designatore Paolo Bergamo fa sapere a Gabriele, designato come quarto uomo, di portare con sé un cellulare acceso e «sicuro» all’Olimpico. Lo fa informare dalla ex segretaria della Figc, Maria Grazia Fazi, che spiega tutto alla moglie dell’arbitro e poi chiama ugualmente Gabriele per accertarsi che abbia ricevuto il messaggio. L’ennesima prova, per gli inquirenti, del «sistema di turbamento del regolare svolgimento delle gare» messo in piedi dalla «cupola del calcio». L’incontro, diretto da Racalbuto, finirà 2-1 per la Juve, con contestazioni per entrambi i gol bianconeri, inframmezzati dal pareggio di Cassano. Il primo, di Cannavaro, in sospetto fuori gioco. Il secondo, di Del Piero, segnato grazie a un rigore concesso per un fallo vistosamente fuori area, e trasformato dopo 4 minuti di vibranti proteste romaniste.
Agli atti dell’inchiesta napoletana, come noto, finiscono anche le chiacchiere intercettate nei giorni seguenti. C’è l’allora presidente federale Franco Carraro, che aveva raccomandato un arbitraggio equilibrato, e strepita furioso contro Bergamo: «Le dico: mi raccomando, se c’è un dubbio, per carità che il dubbio non sia a favore della Juventus. Dopodiché succede che gli dà quel rigore lì!?». E c’è Luciano Moggi che, per tenere basse le polemiche, secondo i pm, il lunedì seguente «pilota» il Processo di Biscardi per difendere l’arbitraggio di Racalbuto.
Quello che non si sapeva è cosa, sull’episodio del telefono, avesse detto agli inquirenti lo stesso Gabriele, peraltro indagato proprio per quella partita. Ebbene, il fischietto di Sora, pur negando che servisse a «mandare suggerimenti» in corso d’opera, ha ammesso che il cellulare, quella sera, venne utilizzato. E proprio dal designatore arbitrale Paolo Bergamo.
Il quarto uomo di Roma-Juve ha spiegato di aver portato il telefonino acceso allo stadio, giustificando l’irrituale accessorio con una motivazione poco ortodossa ma a suo dire «legittima», legata al derby romano sospeso l’anno prima al termine di gravi incidenti. In quell’occasione, i designatori non avevano saputo come contattare l’arbitro Rosetti per concordare una linea di comportamento.
Così, sostiene Gabriele con i magistrati, considerando la tensione che circondava la partita Roma-Juventus, Bergamo voleva semplicemente tener aperto un potenziale canale di comunicazione con Racalbuto in caso di problemi. Fatto sta che Gabriele dice di aver lasciato il telefono, acceso, negli spogliatoi. E di avervi trovato un messaggio di Bergamo durante l’intervallo.
L’ordine pubblico non c’entrava: era un sms, rivela l'ufficiale di gara, con cui il designatore «rimproverava» la terna arbitrale per gli errori che avevano determinato il risultato. «Ma siccome l’arbitro e i guardalinee erano tesi come corde di violino - ha spiegato Gabriele agli inquirenti - decisi di non riferire loro nulla su quel messaggio».
Il quarto uomo, comunque, conservò l’sms sul telefono, consegnato poi spontaneamente in procura agli inquirenti. Incardinando, così, la «partita del telefono» nell’inchiesta.


Di quella partita ci ricordiamo tutti benissimo, ci furono oggettivamente un gol in fuorigioco dato alla Juve (Cannavaro), un rigore ragalato per fallo fuori area, due mancate espulsioni (Dacourt per un fallo da ergastolo su Blasi nei primi minuti e 2 Cufrè per il famoso pugno in faccia Del Piero) e un gol regolare annullato ad Ibrahimovic, oltre che un sospetto silla posizione di partenza di Cassano in occasione del gol del pareggio. Insomma, fu un disastro completo da parte di racalbuto e della terna arbitrale, ma spiace vedere ancora le omissioni dei giornalisti, che di quella partita ricordano solo gli episodi obbiettivamente pro-Juve.

Ora mi chiedo una cosa: ma se Moggi era a capo della cupola e se Bergamo ne era un punto cardine, ma perchè ha mandato un messaggio che critica i favori alla Juve in quella partita? Se il disegno era quello, perchè criticare chi l'ha messo in atto? Rileggiamo assieme la parte dell'articolo riferita al messaggio dell'ex designatore:

"era un sms, rivela l'ufficiale di gara, con cui il designatore «rimproverava» la terna arbitrale per gli errori che avevano determinato il risultato"

Sfido qualcuno a trovare una colpa di Moggi o della Juve in generale su questo episodio. Insomma, se io organizzo un piano grazie al quale un complice mi ruba qualcosa che mi interessa; il tutto va a buon fine, quando lo vedo gli faccio i complimenti o lo critico?

Poi prendiamo anche il passo (intercettazione) in cui Carraro si assicura che non ci siano in quella partita errori pro-Juve, parlando con Bergamo:

«Le dico: mi raccomando, se c’è un dubbio, per carità che il dubbio non sia a favore della Juventus. Dopodiché succede che gli dà quel rigore lì!?»

Anche in questo caso, sfido chiunque a trovare un tentativo di illecito da parte della Juve, semmai mi sembra strano che il capo della FIGC (non uno qualunque, quindi) chieda al designatore degli arbitri, in pratica, di non favorire la Juve ma la Roma. Infatti, è eloquente la frase "se c’è un dubbio, per carità che il dubbio non sia a favore della Juventus!". Ma questo ai giornalisti ed agli inquirenti non è così chiaro, è anzi un illecito perpetuato dal demone Moggi.

E' strana anche la lamentela dello stesso Carraro: Dopodiché succede che gli dà quel rigore lì!?». Come è facile intuire, l'ex presidente della FIGC si lamenta aperamente del rigore dato alla Juve. Posso capire questi clamori se i toni fossero diveri, di complimenti, ma qui si parla di CRITICHE per un arbitraggio favorevole alla Juve.

A mio avviso è davvero difficile vedere un complotto in questa partita, date le prove che supportano tale tesi, e mi sembra molto strano che persone preparate e competenti abbiano preso un abbaglio così grande. Sembra quasi che in ogni partita in cui ci sia stato anche un piccolo errore arbitrale in favore dei bianconeri, si debba per forza provare che la partita è stata comprata o aggiustata. Per chiunque questa tesi semberà un pò stramba, ed è normalissimo che sia così, ma mi chiedo come sia piossibile che le persone chimate a giudicare possano avere preso abbagli così clamorosi. Che centri la buonafede? Mah...

Chiudo con una riflessione molto intelligente di un utente sul forum, che vi riporto integralmente:


Non avete capito.
Con questa roba gli avvocati della difesa vanno a nozze.

Primo tempo.
Ci sono due errori a favore della Juve: il gol di Cannavaro, in fuorigioco (rivelato però solo da una telecamera) e il rigore su Zalayeta, con fallo al limite dell'area.
Per la verità, nel primo tempo ci sono anche cosa a favore della Roma (rigore non dato sullo 0-0, vari falli dei giocatori di casa), ma lasciamo perdere. Quello che conta è che ci sono due errori a favore della Juve.

Intervallo.
Bergamo contatta il quarto uomo e gli segnala la cosa, "rimproverandolo" per aver favorito la Juve (o meglio per avere sbagliato).

Secondo tempo.
Viene annullato un gol regolare a Ibrahimovic.

Giorno seguente.
Carraro chiama Bergamo e si lamenta: Ma vi avevo detto che se c'era un dubbio non dovevate favorire la Juve!!!
E Bergamo: Ma guardi che gli arbitri erano stati istruiti proprio a fare questo.

Dunque, ricapitolando.
- Carraro dichiara di aver premuto per danneggiare la Juve e favorire la Roma e che però hanno sbagliato.
- Bergamo dichiara che era d'accordo con Carraro e si è impegnato ad accontentarlo.
- C'è la prova materiale che Bergamo invia un sms durante la partita al quarto uomo per "stigmatizzare" gli errori pro-Juve.
- Dov'è Moggi in tutto questo? Dove compare?

Domanda.
Chi dovrebbe preoccuparsi? Moggi, oppure Carraro, Bergamo e la Roma?

L'estate scorsa mi chiesi perché questa partita era "sparita", e ho continuato a chiedermelo di continuo.
La risposta che mi davo è che questa partita porta a ben altre conclusioni.


Concordo in toto...

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