martedì, settembre 11, 2007

W IL NUOVO CHE AVANZA

Collina, nuovi arbitri per una nuova sudditanza

LA MEMORIA gioca brutti scherzi. Tutta­via mi sembra di ricordare che si inco­minciò a dire che Collina era il nostro mi­glior arbitro internazionale quando, grazie ai suoi errori, il potentissimo Real Madrid vinse una partita che altrimenti avrebbe perso. E mi sembra anche di ricordare con esattezza che arbitrò Perugia- Juventus sot­to il diluvio, facendo proseguire la partita in spregio a ogni regolamento, perché era stato mandato lui ad arbitrare la partita, invece di un altro, in quanto “ era il più bravo” e meglio di altri avrebbe saputo ga­rantire la bontà del risultato finale. Che, per motivi di ordine pubblico, tutti voleva­no che fosse la sconfitta della Juve.
Ma la memoria non mi può tradire se ri­cordo che De Santis è stato cacciato anche se non c’è nessuna sua telefonata con Mog­gi. Mentre Collina che parlava al telefono con l’addetto agli arbitri del Milan per in­contrarsi segretamente con Galliani ( ma il Palazzo del calcio è stato ben felice che Pa­lazzi archiviasse) è stato incoronato desi­gnatore degli arbitri per il modico com­penso di 500.000 euro lordi all’anno ( di­ciamolo in lire, che è più chiaro, un mi­liardo). Se non sbaglio, Agnolin, chiamato un anno fa per rimettere un po’ di ordine, intanto ha dato le dimissioni.
Gli arbitri designati da Collina, come sappiamo, non vedono i rigori contro l’In­ter, fischiano di tutto e di più alla Fioren­tina in attacco mentre il Milan è in diffi­coltà, e vedrebbero i rigori contro la Juve anche se non ci fossero. Non glielo ha det­to Collina di fare così. Però gli arbitri pen­sano di non dover deludere il designatore e sanno che un errore a favore dell’Inter è liquidato in due minuti, mentre un even­tuale errore a favore della Juventus sareb­be mostrato diecimila volte alla moviola di ogni tv.
I dirigenti e i giocatori della Juventus, a ragione, non rilasciano pubblicamente al­cun commento: persino un flebile lamento verrebbe presentato come un gesto di arro­ganza. Però possiamo e dobbiamo farlo noi appassionati di calcio; e i pochi giornalisti non asserviti al Palazzo.
Il panorama dell’informazione calcisti­ca è infatti preoccupante. Primo. Da un la­to c’è la Restaurazione: tutto è normale, tutto è regolare, la Juve è stata condanna­ta perché colpevole e l’Inter non è stata con­dannata perché è archiviata. Secondo. Do­po il linciaggio dell’anno scorso, i morali­sti di tv e giornali continuano in una si­stematica opera di attacco nei confronti della Juventus, presentandola addirittura come favorita dagli arbitraggi. La cosa, ol­tre a confermare che la decapitazione del­l’anno scorso era giusta, serve sia a man­tenere sotto tiro gli arbitri, sia a prepara­re il terreno per un prossimo linciaggio nel caso che la Juve torni ad essere competiti­va. E tutto questo presentandosi non come gli uomini di parte che sono, ma come i tu­tori della regolarità del campionato.

Paolo Bertinetti Presidente Associazione Nazionale Amici della Juventus

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