venerdì, settembre 21, 2007

SCLEROSI LATERALE AMITROFICA: INDAGINI SU 6 CLUB (E STRANAMENTE NIENTE JUVE)

21/9/2007 (7:40) - IL MALE CHE COLPI' TRA GLI ALTRI IL GENOANO SIGNORINI
Sclerosi laterale amiotrofica:
indagini su 6 club, c'è il Toro


L’inchiesta sulle patologie
dei calciatori riguarda anche
i due club genovesi. 40 i malati:
la percentuale dei casi è 5 volte
superiore a quella generale
ALBERTO GAINO

Il caso-Garritano riporta l’attenzione sulla realtà di un calcio tutt’altro che salutare per una parte di chi l’ha praticato a livello professionistico. La conferma arriva da uno studio di medici (epidemiologi e neurobiologi) per l’inchiesta del procuratore aggiunto torinese Raffaele Guariniello: oltre quaranta ex giocatori di serie A e B si sono ammalati di Sla, la sclerosi laterale amiotrofica dei motoneuroni, nota come morbo di Gehrig e di cui si è molto parlato quando ne fu colpito Gianluca Signorini, storico capitano del Genoa. La percentuale di casi fra gli ex calciatori è di oltre cinque volte superiore all’incidenza nella popolazione generale. La leucemia è la seconda grave patologia di cui si ammalano ex giocatori di calcio in percentuale superiore al resto degli italiani. E ciò che ancora emerge dal «follow up» è che sono sei i club in cui ha militato la maggior parte dei professionisti colpiti da Sla e da leucemia: Torino, Fiorentina, Sampdoria, Genoa, Como e Pisa.

Sui calciatori di questi club si concentrerà il terzo screening dei consulenti di Guariniello. Il primo, concluso nel 2001, indicò i primi allarmanti dati sul fenomeno partendo dall’almanacco Panini, dagli iscritti all’Enpals, l’ente che eroga la pensione anche agli ex calciatori e da 24 mila giocatori in attività sino al 1972. Con il secondo studio consegnato recentemente al magistrato l’indagine è stata estesa ai successivi 24 anni, ha riguardato 7325 professionisti ed ha evidenziato che in particolare il rischio di ammalarsi di Sla «non si è affatto diluito nel tempo». Cade l’ipotesi che fosse un fenomeno degli Anni 60-70.

Se inizialmente sembravano i difensori centrali i più esposti, dal secondo «follow up» (da cui sono stati esclusi i calciatori stranieri) sono i centrocampisti ad emergere come i più colpiti. Tre si sono ammalati solo nel corso degli ultimi mesi. Nomi nuovi non se ne conoscono, né si potrebbero fare. La malattia livella comunque campioni e carneadi. Fra i nuovi malati c’è anche un famoso ex titolare della Nazionale.

Guariniello ha messo da tempo il suo team di consulenti (Chiò, Dossena e Benzi, scomparso recentemente) alla ricerca delle cause. Le testimonianze dei malati, dei loro familiari e dei medici di fiducia hanno consentito di individuare quattro ipotesi: traumi o microtraumi ripetuti, in particolare agli arti inferiori o legati ai colpi di testa; l’effetto collaterale di sostanze assunte dai calciatori, sia dopanti sia antinfiammatori cui si era ricorso per lunghi periodi.

La terza possibile causa presa in considerazione è «l’effetto di geni regolatori correlati a specifiche caratteristiche fisiche dei soggetti». Nello studio si fa l’esempio della maggiore assunzione di ossigeno che corrisponde allo sforzo dei centrocampisti. Così come è un’ipotesi valutata, la quarta, che l’uso di diserbanti per la manutenzione dei campi di gioco possa aver inciso sulla salute dei calciatori. Due analoghi studi su ciclisti e cestisti non hanno fatto emergere un solo caso di Sla.


La Juventus, torino a parte, è stata l'unica società di calcio ad essere processata, poi quando si vanno a fare le ricerche e le indagini si scopre che più o meno tutte le società hanno avuto giocatori che in la nel tempo si sono ammalati (e in taluni casi purtroppo morti) con patologie che potevano essere messe in relazione con farmaci e pratiche messe in atto quando giocavano.
Tutte tranne la Juve.

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