mercoledì, marzo 07, 2007

ISTERINTER

Fuori le mura di Farsopoli, la telefonia amica non prende campo per gli spioni e non ha soldi per finanziare un torneo aziendale compiacente. Serve tornare alla pedata sul prato e qui cascano undici somari con i galantuomini bellicapelli in groppa. Welcome back, Difterinter.

Una bella serata, davvero. Una serata per riconciliarsi con l’industria italiana dello Spettacolo Calcio, sparisse l’acido in bocca per il vomito che provoca da quest’estate. Una serata che mette allegria, fa addormentare con il sorriso sulle labbra. Una serata in cui un ateo diventa devoto a Eupalla.

Inter, cucù: l’Europa non c’è più. L’Invencible Armada dei record italici s’inceppa due volte, contro una tenace brigata valenciana. Lo choc è forte. Le difese immunitarie cedono. La Difterinter esplode virulenta. La squadra “finalmente matura”, “consapevole dei suoi mezzi”, che non vinceva solo perché “succedevano cose strane” va fuori di testa e scatena una gazzarra consona al suo acido desossiribonucleico. Perché scandalizzarci? Un attacco di Isterinter è normale, quando una pazza rinchiusa in clinica psichiatrica torna in contatto con la realtà. L’errore semmai è degli psichiatri. Da mesi le fanno credere d’essere la più bella del reame, assecondano le sue turbe mentali; poi, dimenticano uno specchio nel corridoio del reparto. E lei finalmente si vede com’è davvero. Cosa volete succeda, a una mentecatta che sopravvive nella fantasia d’essere più bella di Monica Bellucci e così è da anni blandita per tenerla buona, tanto che sono arrivati a confezionarle una fasulla fascia di Miss Italia?

Ciò che deve scandalizzare è l’arroganza dei Persianerazzurri. Gli Onesti per Prescrizione suppongono d’essere uomini del dopobarba: non devono perdere mai. Contro l’eresia che osa non rispettare il dogma, al di qua delle Alpi, essi hanno instaurato un ferreo regime protezionista, ordendo e attuando un fetente putsch federale, su una leggenda metropolitana da tramutare in religione. Contenti del loro lavoro, si sono fregiati di uno scudetto di legno e coppa e campionato nazionali sono diventati tornei di wrestling, dove vincono sempre gli impuniti Galantuomini. Ma il nostro tempo è globale. Il protezionismo è lo strumento dei vasi di coccio. Prima o poi, vanno in frantumi.

I fatti hanno la testa dura, alla lunga mettono le cose al loro posto. La terza classificata del campionato italiano 2005/06, mai in lotta per vincerlo, è stata sbattuta fuori dell’unica manifestazione dove era costretta davvero a giocare al calcio e non a Cluedo. In Champions, Massimo Moratti non è ancora riuscito a addomesticare nulla e, infatti, deve accomodarsi fuori, nell’ignominia. Succede, quando un masturbatore che si eccita solo creando realtà virtuali si trova finalmente a letto con una donna vera, non di gomma. Minus dotato, sofferente eiaculatio precox, alle risate di scherno della signora che gli ricorda le sue sparate, quando la stava abbordando al bar, reagisce nell’unico modo che il suo angusto cervello rettiliano sa suggerirgli: la picchia a sangue gridandole “Baldracca!”, sentendosi così un vero maschio.

Sì, davvero una bella serata. Un altro pezzo dello scudetto di legno si trasforma in sarcofago, per il sepolcro imbiancato dove nascondere un cadavere marcio. Sempre che i signori Borrelli e Palazzi usino la stessa solerzia di qualche mese fa, circa l’inchiesta sul doping amministrativo che ha consentito all’Internazionale F.c. di disputare senza titolo gli ultimi tre campionati. La prescrizione scade il 31 luglio 2007, quanta sabbia ci vuole per seppellire quest’altro cadavere infettato di Difterinter?

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juve

juve/


NON UN EURO ALLA GAZZETTA!!!

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