lunedì, giugno 11, 2007

CI SONO INTERCETTATI ED INTERCETTATI

Antonveneta, depositate le intercettazioni
Telefonate Unipol, D'Alema a Consorte:
«Attento alle comunicazioni, vediamoci»
In un altro colloquio il presidente di Unipol dice al segretario Ds, Piero Fassino: «Abbiamo il 51,8% di Bnl»


MILANO - Prime, parziali indiscrezioni sulle 73 intercettazioni «sbobinate» da un perito, depositate dal gip Clementina Forleo alle parti e relative all'inchiesta milanese su Antonveneta e su altre scalate come Bnl. Quel che trapela finora dalla lettura al settimo piano del Palazzo di Giustizia effettuata da alcuni avvocati (senza tuttavia che i cronisti dispongano materialmente dell'esatta trascrizione) è il contenuto di tre telefonate fatte nel luglio del 2005 e che vedono come 'protagonisti' Piero Fassino, Massimo D'Alema e Giovanni Consorte. Il contenuto delle intercettazioni, in parte anticipato dai media all'inizio dello scorso anno, aveva suscitato molte polemiche negli ambienti politici.

CONSORTE-FASSINO - «Abbiamo il 51,8% di Bnl e nell'operazione ho coinvolto 4 banche cooperative che fanno capo a Stefanini». Sono le parole che in una telefonata del 17 luglio del 2005 l'allora numero uno di Unipol Gianni Consorte disse a Piero Fassino, segretario dei Ds. A quanto riferisce l'Apcom, in una delle telefonate, avvenuta il 5 luglio 2005, Fassino «chiede istruzioni» a Consorte perché, spiega, «devo incontrarmi con Luigi Abete», ovvero con il presidente di Bnl.

D'ALEMA-CONSORTE - In una seconda intercettazione effettuata il 14 luglio del 2005 Massimo D'Alema, che si trovava a un convegno con Stefanini, avrebbe avvertito Consorte della necessità di parlargli personalmente e che Consorte stesso doveva, genericamente, stare attento alle comunicazioni. I due avrebbero così deciso di vedersi a cena e per questo D'Alema avrebbe invitato Consorte a prendere contatti con La Torre per una cena da organizzare, la domenica successiva, a casa di Latorre.
VERBALI PRESIDIATI - Il corridoio da cui si accede al locale in cui sono custoditi i faldoni è presidiato dai carabinieri. Per evitare fughe di notizie e la pubblicazione integrale delle trascrizioni è stata disposta una procedura molto rigida, che consente ai legali delle parti in causa di consultare il materiale, ma non di farne copie o riproduzioni fotografiche. Possono al limite prendere qualche appunto utile per le loro difese. Per questo motivo le informazioni trapelano con il contagocce.
11 giugno 2007
(clicca qui per leggere la notizia)

Capito? Quindi le intercettazioni sulla Juve sono state di pubblico dominio e sbattute su tutti i giornali, emntre queste (che immagino siano BEN PIU' IMPORTANTI) presidiano le cancellerie per evitare che vengano pubblicate. Bravi.... Come sempre:

FORZA ITALIA

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NON UN EURO ALLA GAZZETTA!!!

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