giovedì, luglio 27, 2006

PAROLE DI DE BIASE

Dal blog di De Biase ( il giudice dello scandalo calcioscommesse del 1980 ) copio e incollo....

A me pare sia venuto fuori un gran pasticcio, lei che ne dice?
Marco77 - Firenze

"Non so che dirle, un conto è vivere un'indagine da dentro, un conto è l'idea che ci se ne può fare dall'esterno, ma vedo che siete in tanti a chiedermi un parere e non mi sottrarrò alle vostre richieste.
Io credo che sia stato affrontato l'argomento con troppa leggerezza, nel senso che quando sono usciti i testi delle intercettazioni in molti, forse in troppi, hanno gridato alla vittoria. Non per nulla Borrelli, che ha tanta esperienza, si sbracciava per invitare alla calma. Molti, dicevo, hanno pensato di aver messo il famoso gatto dentro il sacco, per usare un termine di un famoso uomo di calcio, e che il resto fosse solo un proforma. Ne è seguita una campagna informativa di dimensioni impressionanti, laddove erano necessari, anzi: indispensabili, discrezione e segretezza. E' stato, per farla breve, messo in moto un meccanismo di sdegno mediatico, non so quanto disinteressato, se mi concede di essere un pò malizioso, che è sfuggito al controllo di tutti. Poi, Borrelli docet, sono iniziate le indagini e gli interrogatori e, siamo onesti, non è venuto fuori nulla o quasi. Per nulla intendo nulla di più di quanto non si sapesse già dalle intercettazioni, che pure qualche reato lo configurano. Non è stato trovato il corpus delicti, sotto forma di denaro o quant'altro potesse servire per corrompere qualcuno. Nessuno ha confessato. Nessuno ha testimoniato. Non so se perchè in effetti nessuno aveva nulla da dire o perchè nel mondo del pallone si tende a chiudersi a riccio, quando gli intrusi cercano di penetrare nei meccanismi che lo regolano, anche se per la mia esperienza, anche se sono passati oramai 25 anni, propenderei per la seconda ipotesi. Fatto sta che, come da antico luogo comune, la montagna ha partorito il famoso topolino. Aggiunga i tempi troppo stretti per la portata dell'evento, aggiunga che spesso, a mio parere, sono state interpretate le leggi in maniera alquanto disinvolta, aggiunga che alla difesa sono stati negati alcuni diritti elementari e vedrà che lo scenario che si veniva a configurare era propedeutico ad una sentenza che poteva generare solo polemiche, visto che oramai la macchina dello sdegno popolare era stata messa in moto. Consideri che in appello le posizioni delle squadre e dei singoli sono state giudicate in maniera difforme, confermando pene dure ad alcuni e praticamente assolvendone altri, perdipiù con motivazioni che direi quantomeno originali, ed allora avrà il quadro completo di questo pasticcio, come lo definisce lei."

Dottore, cosa intende con "motivazioni quantomeno originali?"
Caribu - Cagliari

"Voglio dire che in un caso come questo, di enorme impatto mediatico, sarebbe stato buona norma emettere solo verdetti che non lasciassero adito a dubbi o, in alternativa, studiare una soluzione per prendersi il tempo necessario per vagliare tutto con calma, a costo di non iscrivere le squadre italiane alle coppe internazionali. Mi riferisco, entrando nel vivo, alla posizione della Juventus, che è quella uscita peggio di tutte. Accusare di associazione a delinquere e poi prosciogliere tutti o quasi coloro che, insieme alla squadra torinese, avrebbero composto tale associazione, giuridicamente, mi pare un non senso bello e buono. Ventilare una cupola composta da Juventus, nelle persone di Moggi e Giraudo, vertici federali, nelle persona di Carraro, vertici AIA, direttori di gara e quant'altri e poi assolvere o recare pene lievi a tutti, tranne che alla Juventus, a parer mio, si può definire una motivazione originale. Un'associazione, sia pure a delinquiere è, per definizione, composta da un certo numero di persone o soggetti giuridici. Si può, in certi casi, differenziare le eventuali pene, nel caso venga riconosciuta la loro colpevolezza, ma non di molto. O punisci tutti, più o meno duramente, salvo casi particolari, o assolvi tutti. Le ultime dichiarazioni che ha rilasciato Sandulli stamane, che parlano di campionato regolare e non falsato, paiono voler esacerbare ancora di più gli animi, cosiccome le risse parlamentari e giudici che si dissociano e rimettono le dimissioni".

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