sabato, luglio 15, 2006

LA SENTENZA DI I GRADO


JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A., retrocessione all'ultimo posto in classifica del campionato 2005/2006; penalizzazione di punti trenta in classifica nella stagione sportiva 2006/2007; revoca dell'assegnazione del titolo di campione d'Italia 2004/2005; non assegnazione del titolo di campione d'Italia 2005/2006; ammenda di euro 80.000.
A.C. MILAN S.P.A., penalizzazione di punti quarantaquattro da scontare nella classifica 2005/2006 e di punti quindici in classifica da scontare nella stagione sportiva 2006/2007; ammenda di euro 30.000;
A.C.F. FIORENTINA S.P.A., retrocessione all'ultimo posto in classifica del campionato 2005/2006; penalizzazione di punti dodici in classifica nella stagione sportiva 2006/2007; ammenda di euro 50.000;
S.S. LAZIO S.p.A., retrocessione all'ultimo posto in classifica del campionato 2005/2006; penalizzazione di punti sette in classifica nella stagione sportiva 2006/2007; ammenda di euro 40.000.

Queste sono le sentenze del processo di primo grado a Calcipoli, che sono uscite ieri sera (14 luglio 2006) alle ore 21.
Ora, confrontiamole con quelle apparse nella mattina di ieri (quindi scritte nella serata di giovedì 13) sulla Gazzetta dello Sport...

Vi propongo questo gioco: TROVATE LE 7 DIFFERENZE......

"Juventus in serie B con fortissima penalizzazione, retrocessione anche per Lazio e Fiorentina, ma con un handicap inferiore (6-7 punti), Milan in A, privato però dell’Europa. Prima della campana dell’ultimo giro della lunga camera di consiglio della Commissione d’Appello federale, i giudici diretti dall’ex presidente della Corte Costituzionale Cesare Ruperto hanno maturato quest’orientamento sanzionatorio, convinti della colpevolezza di tutti e quattro i club coinvolti nella prima puntata del processo di Moggiopoli, seppure con livelli di gravità differenti. Stasera dopo le 19 sapremo se le ultime ore hanno portato a significative correzioni di rotta o no."

Allora i casi sono 3:

- O nella Gazzetta ci sono degli indovini
- O hanno degli ottimi informatori, quindi sono entrati in possesso di informazioni riservate
- O la sentenza era già scritta.

Il primo caso è altamente improbabile, il secondo caso è possibile, ma tutti sanno che una sentenza scoperta in anticipo può perdere completamente la sua efficacia in appello, quindi sarebbe un grande regalo della Gazzetta alle società condannate.
Infine, il terzo caso.... Ieri sera, dopo le sentenze, è stato molto interssante vedere su Rai 1 lo speciale sulle sentenze, in cui c'erano Verdelli (direttore Gazzetta), Vocalelli (direttore CorSport) e Padovan (direttore Tuttosport). Bene, gli ultimi 2 parevano a dir poco allibiti da come la Gazzetta aveva perfettamente previsto le decisioni dei giudici. Bravura? Mah, anche i 2 direttori hanno sollevato dei legittimi dubbi.

Ultima cosa: la sostanza delle condanne....

Della forma abbiamo già detto, è la più grande ingiustizia mai vista nel calcio (e se ne sono viste, dai Rolex ai bilanci ai passaporti), inoltre con un processo senza quasi dibattimento, svoltosi non in condizione di parità tra le parti, con l'opinione pubblica ed i media schierati da una parte e che premevano per sentenze sanguigne e stra-pieno di vizi.

Beh, la sostanza è davvero deprecabile: per quale ragione (come dicevo ieri) il Milan in A e noi, Lazio e Fiorentina in B? Confermo che forse Moggi non parlava a vanvera (potere dei diritti TV)...

Infine, sono contento che la proprietà bianconera abbia tirato fuori gli artigli, rilasciano dichiarazioni di fuoco. Devo ammettere che sono fiducioso per il futuro, finora abbiamo lasciato fare sperando nell'equità della corte (stessa serie per tutte e 4 le squadre), questa speranza è stata infranta e ora la società si tutelerà con ogni mezzo. PRETENDO IL RICORSO AL TAR E SE NECESSARIO AL TRIBUNALE DI LOSANNA, OLTRE CHE AL CONSIGLIO DI STATO. Me ne fotto se i campionati non partono, ora sta a noi fare casino. E' stata un apresa per il culo a tutti gli effetti: è un errore e gli errori, nella vita, si pagano..... E cari!

Metto anche l'articolo di oggi del grande Antonio La Rosa:


RIBELLARSI, RIBELLARSI, RIBELLARSI!
di Antonio La Rosa

Vi ricordate i miei precedenti "editoriali" dal titolo "Il calcio pulito cheverrà" e "Iosif Vissarionovich Dzhugashvili, meglio noto come Stalin"?

Nel primo tracciavo il panorama del calcio che sarebbe scaturito al termine di questa pagliacciata mediatica, abilmente ispirata nelle segrete stanze dei veri poteri forti del calcio, nel secondo anticipavo i metodi da dittatorello da repubblica delle banane del signor Guido Rossi, personaggio che sta decisamente superando ogni mia peggiore previsione.

Nel calcio pulito che verrà, avevo descritto, in modo semiserio, un panorama futuro che mi pare si stia delineando in modo evidente: panorama dominato dal Milan, che avrebbe fatto valere tutto il suo potere economico sul calcio, ossia gestione dei diritti televisivi, potente alleanza con Murdoch, coperture politiche derivanti non solo dal suo peso elettorale, ma dalla necessità degli avversari di dargli qualcosa in cambio di una minore ostilità nel fare opposizione.

Bene: Berlusconi Silvio ritorna presidente del Milan, il figlio Berlusconi Piersilvio che comincia subito i suoi ricatti alla Lega Calcio non versando la rata di pagamento dei diritti, media e stampa coalizzati per difendere le ragioni del Milan e dunque salvarlo da punizioni per la condotta di Meani e Galliani.

Parte una campagna mediatica gigantesca, al cui cospetto lo sbarco in Normandia è stata una banale scampagnata, si muovono le grandi firme della Gazzetta del Milan, il quotidiano sponsor del Milan e ben prezzolato per pubblicare certe notizie in modo fasullo, la stessa RAI romano-interista, sta al gioco, insomma si prepara un terreno fertile per la sentenza finale che di fatto è un autentico salvataggio dei rossoneri e affossamento per un paio di anni della Juventus, oltre che di Fiorentina e Lazio. Nel contempo, il "milanista" Albertini diventa vice commissario FIGC, il"milanista" Donadoni diventa CT della Nazionale, il "milanista" Tassotti in predicato di guidare l’under 21, il "milanista" di portafoglio Kollina rappresentante italiano alla commissione arbitrale UEFA, il "milanista"Sacchi ritorna nel giro della Federcalcio, quasi certamente come supervisore delle squadre Nazionali.

La "milanista" Mediaset premium potrà continuare a fare il bello e il cattivo tempo con i diritti televisivi in digitale terrestre, lasciando delle buone briciole all’interista Carta+ La7, Sky avrà il monopolio deidiritti in satellitare, che certamente vedranno solo certi club ultrabeneficiati (milanesi e Roma), visto che il resto della A sarà composto da squadre con bacino praticamente solo territoriale; Mediaset ordinaria avrà la gestione della serie A, potendo anche disinteressarsi della CL(vedremo a chi interesserà una CL targata RAI, con Inter, Roma, Chievo e Palermo, sempre ammesso che le ultime due superino i turni preliminari!), i quotidiani sportivi, eccettuato Tuttosport, potranno continuare nel loro proselitismo disinformativo milano-romanista.

Cesura di tutto questo nuovo sistema di potere è la Gazzetta del Milan, che vi ricordo ha cambiato direttore e linea editoriale, misteriosamente, pochi giorni prima che scoppiasse questo scandalo, da tutti definito "Calciopoli", e solo da questo ultimo fogliaccio sciagurato "Moggiopoli".

Al punto che i tempi e i risultati del processo sono stati dettati da questo giornale, compreso il resoconto di cosa facessero i giudici in camera di consiglio (luogo nel quale non vi è alcun accesso possibile e dunque nessuno dovrebbe sapere cosa accade), fino all’anticipazione del contenuto della sentenza, a conferma che era tutto scritto da tempo.

Si capisce bene perchè il signor Palombo Ruggiero era accalorato sugli argomenti, idem il signor Arturi Franco, quello che ha salutato il nuovo C.d.A. della Juve con l’articolo "Bentornata vecchia Signora", dimenticando cosa lui scriveva ai tempi della vecchia Signora di Boniperti; si capisce ancora come mai il signor Cannavò Candido, padre della giornalista Mediasettara Laura Cannavò, è diventato un violento giustizialista, deve garantire la carriera alla figlia nel gruppo televisivo milanista, cosa che compie anche il romanista Luigi Ferrajolo, padre di Giorgia Ferrajolo. Pensate, a Mediaset hanno riabilitato pure il presunto dichiaratoanti berlusconiano di ferro (a parole) Franco Rossi, l’autoproclamatosi "webgiornalista principe": lo si poteva vedere ogni sera a Studio Sport, periodo dei mondiali, cosa strana per uno che diceva di onorarsi di non essere salutatoda Berlusconi Silvio: ma i soldi non puzzano, e dunque anche il nostro Rossi Franco diventa fedele filomilanista.

Insomma un banchetto nel quale tutti i sicari avranno qualcosa, l’Inter magari non avrà lo scudetto, o magari lo avrà solo se il Milan potrà sicuramente evitare i preliminari, la Roma potrà giocare la sua Champion’s League, come premio per i servigi resi dal romanista Luna Riccardo con i suoi articoli deliranti.

Sembrava una visione esagerata, invece è la realtà.E non ci voleva certo chiaro veggenza: questa la azzeccava pure "Do Nascimiento", dato che mai come questa volta l’epilogo della storia era stato scritto ben prima del racconto stesso, bastava solo seguire i passaggi con attenzione.

Bastava insomma vedere i primi comportamenti del signor Guido Rossi, la censura a Cannavaro, le dichiarazioni ed i proclami di dovere fare pulizia prima ancora che le indagini fossero state avviate, i deliri di onnipotenza di uno che più volte ha detto a chiare lettere che è lui a decidere, offendendo ancor di più quel tribunale da avanspettacolo presieduto da Ruperto, che alla sua veneranda età ha accettato di fungere da foglia di fico ad una porcata epocale, ossia una condanna senza accusa, un giudizio senza garanzia per gli incolpati, una punizione data solo perchè una canea ben ammaestrata ha chiesto questo tipo di punizione.

Cari amici bianconeri, è un giorno bruttissimo oggi per tutti noi, ma non perchè ci sia una punizione per colpe, per responsabilità, per illeciti: oggi è stata consumata una vendetta scientificamente pensata ed organizzata dalla "cupola dei perdenti", come efficacemente l’ha definita Moggi in una intervista a Sky trasmessa ieri.

Si è sfruttata una telefonata ove si discuteva una formazione di griglia per un sorteggio, come se questa fosse prova di illecito; si è utilizzato un pettegolezzo, quello delle ammonizioni pilotate, senza neppure verificarsi la fondatezza del pettegolezzo, e senza neppure darsi la possibilità di smentirla; si è parlato di cupola, ed uno dei personaggi della cupola, Carraro, telefonava per chiedere errori arbitrali a danno della Juventus; un altro, Galliani, usava Meani per avere la sua personale influenza nel mondo arbitrale in contrasto alla Juventus; si è coinvolto De Santis, eppure non c’è una intercettazione che lo chiami direttamente in causa; si è scoperto che Facchetti era commensale abituale di Bergamo, e che anche lui telefonava, eppure l’Inter non è sotto processo; si è pure saputo che Pairetto era condizionato da squadre diverse dalla Juventus, ma queste squadre non sono sotto inchiesta.

ECCOLO IL SISTEMA MOGGI! Sistema che ha portato otto calciatori a disputarsi la finale dei Mondialidi Germania, con un allenatore già vincente in bianconero, e altri tre ex giocatori juventini.

Da otto anni che ci stanno tentando in tutti i modo a distruggerci perchè sul campo non riuscivano a batterci: ci hanno provato con la vicenda doping, ci hanno provato con Guariniello bravo ad indagare su tutto quanto riguardasse la Juventus, mentre altrove si falsificavano bilanci e fideiussioni con la copertura di una magistratura che non indagava, ci stanno riuscendo su una vicenda che per gli stessi giudici antijuventini di Torino, ossia Maddalena e Guariniello, era irrilevante sul piano penale, mentre è diventata una manna dal cielo per altri magistrati in cerca d ifacile gloria a Napoli, città nella quale mentre si indaga su Moggi, si fa scappare un pericoloso camorrista.

Il tutto con evidenti coperture politiche, ancor più gravi almeno dal mio punto di vista.

L’input a questa sentenza è stato dato l’altro giorno con l’audizione di Rossi in commissione cultura della Camera: un dirigente che, per il noto principio della separazione dei poteri, non doveva conoscere in alcun modogli atti del processo, mentre invece ha sparato a zero contro gli indagati, addirittura arrivando a parlare di "più grande scandalo della storia".

Ma del resto abbiamo sentito di tutto, da PM che hanno definito Moggi peggio della camorra, a un mediocre stilista indegno fratello ed erede di un grande stilista, definire Moggi peggio di Riina; abbiamo letto in settimana in giornali importanti come L’Espresso, articoli ove ci si chiedeva come mai Ricucci in carcere e Moggi fuori, come se un ex ferroviere diventato dirigente calcistico, d’improvviso fosse diventato più pericoloso di mafiosi, camorristi e affaristi senza scrupoli tutti messi insieme.
E nessuno a scandalizzarsi dell’impostura. Nessuno a denunciare le costanti violazioni di diritti e di norme, comedire, in nome dell’antijuventinismo tutto diventa lecito.

Per me è una delusione ancora più forte, non solo perchè viene colpita la mia squadra del cuore, ma per vedere come vengano calpestati impunemente quei valori e quei principi a cui avevo dato credito in tanti anni.

Vedete, e scusatemi la mia breve digressione personale, nella mia vita finora ho avuto solo "primi ed unici amori", in tutti i campi, da quello sentimentale, a quello sportivo, a quello politico. Come dire, una sola donna, una sola squadra, un solo credo politico.

Stasera vedo la mia Juventus assassinata con la complicità di quelle forze che credevo fossero portatrici di certi valori di rispetto dei diritti, di garanzia per i cittadini, e soprattutto di tutela del diritto di difesa.

Non è così: anche il signor Prodi Romano, oggi capo del governo anche grazie al mio voto (e dovrebbe ricordarselo che è seduto lì per soli 24.000 voti), ha parlato chiedendo condanne, e non giustizia.

Lo stesso ha fatto la Melandri, la ministra più inutile della storia d’Italia.

Va bene, già avevo in mente di dimettermi dal partito in cui sono iscritto,da domani aderirò alla lunga lista degli elettori astensionisti.

Per il resto non posso che chiudere questo mio sfogo, parafrasando il Laurenti Beria (famigerato capo della polizia politica staliniana) del momento, ossia Francesco Saverio Borrelli e invitare tutti i tifosi juventini a lanciare un solo grido e forte, ovunque si trovino:RIBELLARSI, RIBELLARSI, RIBELLARSI!

Antonio La Rosa E-mail: antonio.larosa@libero.it

Come al solito ovazione per La Rosa!!!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bisogna fare qualcosa con ogni mezzo. Boicottare le partite della nazionale impedendo che vengano portate a termine (stile Milan-Inter di Champions League), impedire le riunioni di lega e della federazione. Ora vale tutto, le regole sono state infrante, non ci sono più regole. Neanche per noi.



juve

juve/


NON UN EURO ALLA GAZZETTA!!!

Example