martedì, dicembre 12, 2006

UNA TIFOSERIA DI LORD INGLESI

"A Delio Rossi ci sei cascato"

ROMA - Clamoroso retroscena sul bagno notturno del tecnico laziale, Delio Rossi al Gianicolo, raccontato da radio e tifosi. Prima di lui al fontanone sono arrivati quaranta romanisti che dovevano fare pipì. Il Romanista cerca questi quaranta tifosi. Mandateci mail per raccontare la vostra nottata col tecnico laziale

LUCA PELOSI

Succede ogni giorno. Al bar, a scuola, in ufficio, sull’autobus. Qualcuno racconta qualcosa, che non è successo direttamente a lui, ma a un suo amico. Anzi, meglio ancora: all’amico di un amico. Di solito è roba da non credere. Cagnolini riportati indietro da una vacanza esotica che in realtà sono topi, coccodrilli che spuntano dalle fogne, amanti che corrono al pronto soccorso per gli incastri più imbarazzanti. Chi ascolta, finisce col crederci, anche solo per paura che la verità possa rovinare una bella storia. E se mai c’è qualche timida obiezione, chi racconta giura con la massima sicurezza: «Ti assicuro che è proprio così!». E’ la tipica genesi di una tipica leggenda metropolitana, che in pochi istanti si tramanda di bocca in bocca. «Dice che...» è la formula introduttiva, senza che si capisca mai bene chi è che lo dice.

Dice che, ad esempio, Delio Rossi avesse promesso di tuffarsi nel Fontanone del Gianicolo in caso di vittoria nel derby. Dice che l’ha promesso sul serio, e in questo caso lo dicono due giornali: "La Repubblica" e "La Gazzetta dello Sport". Lo dice pure lui, a partita vinta, e «dice che» il tuffo avverrà subito dopo aver lasciato l’Olimpico. Anche in questo caso non si capisce bene chi è che lo dice. Qualcuno, però, ascolta. E tramanda. Tremendo, in questo caso. Dice che, infatti, Delio Rossi sia stato anticipato. Dice che prima di lui al Gianicolo siano arrivati una quarantina di romanisti. Di corsa, senza avere neanche il tempo di fermarsi al bagno. Per fare pipì, c’era solo il fontanone. Dice che l’hanno fatta, tanto intorno non c’era nessuno e Delio Rossi non era ancora arrivato. Uno scherzo? Non bello, certo. Però Delio Rossi c’è cascato. Uno scherzo giallo e... Rossi. Ancora non si è capito chi è che lo dice, ma ieri a un certo punto lo dicevano anche le radio.

Ci sarà rimasto male? Chissà. Certo, anche lui ha manifestato una certa incontinenza, seppur verbale. A qualsiasi radio e tv che sia capitata sulle sue tracce, ha continuato a parlare di derby e di Roma e a negare di aver dato dei «presuntuosi» ai giocatori della Roma, come riferito da Pizarro e Perrotta: «Non ho mai detto nulla a Perrotta, né ad alcun giocatore della Roma. Molto probabilmente Perrotta ha sentito cose che gli hanno riportato, io con lui non ho parlato. Ho parlato con dei dirigenti della Roma a fine partita, gli ho detto che secondo me erano stati eccessivi con le loro manifestazioni d’esultanza in casa nostra lo scorso anno. Perrotta ha travisato. Io sono una persona che ha grandissimo rispetto per gli altri ma voglio anche essere rispettato. Gli ho solo ricordato che bisogna avere misura quando si vince. Lo scorso anno i loro festeggiamenti in casa nostra furono decisamente sguaiati. Non so come possa essere uscita questa voce. Forse è rimbalzata di gente in gente, ma io non ho parlato con alcun giocatore della Roma». Peccato che quella di Perrotta, giura chi c’era, non sia una leggenda metropolitana, ma la verità.

Fonte: il romanista (mi fa schifo solo scriverlo...)

Povera Italia....

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