giovedì, agosto 03, 2006

MILANO STYLE

Stile Inter. Alla presentazione del centrocampista Patrick Vieira vie­ne consegnato un fascicolo destinato alla stampa nel quale è rico­struita l’intera carriera del calciatore francese. Sotto la dicitura «il suo palmarés» sono riportati i seguenti titoli: 1 campionato italiano (Milan 1995/96); 3 campionati inglesi, 4 F. A. Cup; 1 retrocessione in serie B (Juventus, 2005/2006). L’ultima voce contiene un triplice errore. Pri­mo: nell’anno 2005-2006, Vieira con la Juventus ha conquistato uno scudetto sul campo, cioé legittimato dai risultati e non toccato da alcu­na inchiesta. Secondo: lo scudetto è stato revocato dalla Giustizia Spor­tiva per illeciti sportivi commessi nella stagione 2004-2005, quando la Juve vinse il campionato, ma Vieira era ancora all’Arsenal. Terzo: non è pensabile, meno che mai logicamente, di addebitare ad un calciatore le responsabilità, tra l’altro pregresse, della dirigenza. Più in generale c’è da chiedersi se i compilatori della nota, e chi avrebbe dovuto con­trollarla, abbiano idea del danno di immagine inflitto sia a Vieira che all’Inter del presidente Massimo Moratti, patron di classe indiscutibi­le, seppur a intermittenza. Ma si sa, il mortaio puzza sempre d’aglio. Non ci sono compostezza, misura, equilibrio, distacco capaci di conte­nere un costituzionale rancore antijuventino e un’inesauribile frustra­zione da mancate vittorie. Caduta di gusto. E passi, capita. Resta da ca­pire perché un club di primissimo livello come l’Inter accetti una co­municazione di profilo così infimo, in cui non si sa se a prevalere sia la cortigianeria, la battuta cabarettistica, lo sberleffo da angiporto o un’ir­rimediabile incompetenza. Nulla, comunque, di cui compiacersi.
Stile Gazzetta dello Sport. Apagina 5 del quotidiano sportivo milane­se di ieri, sopra il titolo «Ronaldinho-Milan, la Spagna vota no» ven­gono allineate tre testate italiane ( Corriere dello Sport, Tuttosport, La Stampa) che, in modi diversi, hanno parlato di contatti per un possi­bile passaggio in rossonero dell’asso brasiliano. La panoramica si conclude con il quotidiano spagnolo Sport che, sdegnato, bolla l’ipo­tesi come «la bugia italiana». Se ho capito bene, i colleghi della Gaz­zettavorrebbero darci dei bugiardi. Ma non azzardandosi a farlo di­rettamente lo fanno per interposta testata. Mirabile architettura gior­nalistica tendente a denigrare la concorrenza e contemporaneamen­te ad autoassolversi da un buco. Che cos’è il buco? Nel gergo gior­nalistico la notizia che manca ad un giornale mentre campeggia in quello antagonista. Così è andata anche per Ronaldinho. Prima in Spagna, quando il 30 luglio a parlare di un suo possibile trasferi­mento era stato El Mundo Deportivo, quotidiano di Barcellona, al­l’insaputa di Marca, As e Sport. Poi - il giorno successivo - in Italia, con la notizia ripresa, oltre che da Tuttosport, Corriere dello Sport e Stampa, anche da Repubblica e Corriere della Sera, questi ultimi mi­steriosamente omessi dalla ricostruzione di Gazzetta, l’unico quoti­diano nazionale ad avere trascurato l’indiscrezione. E’ possibile che, per la proprietà transitiva, quelli di Sport volessero dare dei bugiar­di ai connazionali del Mundo Deportivo attraverso gli italiani bu­giardi. Tuttavia due sole certezze resistono al funambolismo e alle fu­misterie. Certezza 1: la notizia di Ronaldinho è stata diffusa da un giornale sportivo spagnolo e solo successivamente accertata in Italia da molti, esclusa la Gazzetta. Certezza 2: Tuttosport è piccolo, scomo­do, ma non ha paura di dire sempre, a tutti e comunque, quel che pen­sa. Come dimostra questo pezzo e chi lo ha scritto.
GIANCARLO PADOVAN
Nessun commento, solo tanti applausi....

Nessun commento:



juve

juve/


NON UN EURO ALLA GAZZETTA!!!

Example