giovedì, marzo 13, 2008

ECCO A VOI GLI ONESTISSIMI... ONESTI DA SEMPRE!!!

inter-liverpool 1964/65 altro imbroglio targato Moratti

".....Durante la draconiana guida del vistoso Helenio Herrera, vinsero
due volte la Coppa dei Campioni e quattro volte lo scudetto.
Nell'atrio del campo di allenamento dell'Inter c'è un busto di Angelo
Moratti, sotto al quale vi è un espansivo elogio. Ma quando Keith
Botsford, il mio collega americano, ed io investigammo su quelli che
chiamammo "gli anni della truffa d'oro", venne fuori che le vittorie
europee dell'inter degli anni sessanta erano il frutto di servilismo e
corruzione nei quali Angelo Moratti giocò un ruolo cruciale in un
sistema sviluppato da due uomini anch'essi ormai deceduti: Dezso
Solti, il faccendiere ungherese, ed il subdolo Italo Allodi,
segretario dell'Inter che divenne poi general manager della Juventus
all'epoca in cui li scoprimmo in un tentativo poi non messo in atto
(ndr sottolineo non messo in atto) di comprare un arbitro portoghese.

Per tre anni di seguito l'Inter fece offerte agli arbitri per la gara
di ritorno delle semifinali di Coppa dei Campioni da giocare a San
Siro, e due volte funzionò, nel 1964 e nel 1965, anni in cui poi
vinsero la finale. Nel terza circostanza, nel 1966, Gyorgy Vadas, un
coraggioso arbitro ungherese, rifiutò di farsi corrompere. Il Real
Madrid passò il turno e finì con il sollevare il trofeo.

Nel 1964, gli sventurati furono il Borussia Dortmund, che vide espulso
un suo giocatore fondamentale. Nel 1965 fu il Liverpool, vittima di
due atroci decisioni dello spagnolo Ortiz de Mendibil. Botsford ed io
sapevamo che Vadas rifiutò di farsi tentare; il problema era
raggiungerlo per parlarci anni dopo.

Dopo essere volati a Budapest, finalmente riuscimmo ad incontrarlo
nella oscura caffetteria di Radio Budapest, dove sembravano lavorare
tutti coloro, bravi e cattivi ragazzi, che erano coinvolti col calcio
ungherese. Grosso, di buona natura, ansioso, rifiutò di parlare; aveva
già sofferto abbastanza. Non arbitrò nessun altro incontro
internazionale dopo quella notte. Fù Peter Borenich, un talentuoso e
insistente giovane giornalista locale, che ci parlò e pubblicò le sue
dichiarazioni in "solo la palla ha la pelle" (ndr gioco di parole che
si può tradurre con: solo la palla è onesta).

Solti stava dalla mattina alla sera con lui e i guardalinee, disse
Vadas. Quando furono soli nella sua stanza d'albergo, Solti gli offrì
soldi sufficienti, in dollari, a comprare cinque Mercedes se avesse
indirizzato la gara in favore dell'Inter, il doppio se l'inter avesse
vinto con un rigore allo scadere, cinque volte tanto se avessero vinto
grazie ad un rigore nei supplementari.

La mattina della partita, Vadas e i suoi guardialinee furono invitati
a pranzo nella villa di Angelo Moratti. Ad un certo punto Moratti
diede un orologio d'oro ad ognuno di loro. Durante il pranzo Moratti
disse a Solti di comprare loro dei televisori a colori e una serie di
altri apparecchi elettronici. Ma Vadas arbitrò impeccabilmente.
All'intervallo, Solti invase gli spogliatoi, strillando che non aveva
concesso tre rigori. Alle 5 di mattina del giorno dopo, Solti telefonò
al suo amico, Gyorgy Honti, segretario della federazione di calcio
ungherese, per dirgli che Vadas aveva eliminato l'Inter con l'inganno.
Di ritorno a Budapest, Vadas fu insultato da Honti."

Brian Glanville - "World Soccer" Magazine

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