giovedì, gennaio 10, 2008

SI RICOMINCIA!

Da domani riprenderà a pieno ritmo l'aggiornamento del blog, per oggi vi lascio con qualche notizia. Prevista per domani, come di consuetudine, la presentazione di Catania-Juve e le vostre opinioni sul match in Sicilia.


BRIATORE: "MOGGI ERA UN MALE NECESARIO"

“Calcio e F1 sono i due sport per eccellenza e noi abbiamo unito i mondi: competenze, marketing, sponsor, chi viene con noi risparmia”. Sono le parole di Flavio Briatore a GQ - in edicola in questi giorni con il numero 100 del mensile - in cui racconta in esclusiva cosa pensa del mondo del calcio inglese (e italiano) in seguito all’acquisto dei Queen Park Rangers.

Avete pagato i Queen Park Rangers 90 milioni di euro. Cifra con cui avreste acquistato una dignitosa squadra italiana di A. Perché prenderne una di B inglese?
“È un challenge. Qui sei sul mercato e giochi in una competizione pulita, dove le regole non hanno chiaroscuri. Una sfida con un unico metro di giudizio: il merito. Ecco perché qui ci sono investitori da tutto il mondo, mentre in Italia neanche uno”.

Novanta milioni, comunque, son mica bruscolini, per venti seviziatori di pallone
“Non è mai importante a quanto compri, ma importa a quanto vendi dopo cinque anni”.

Avete appena acquistato e già programmate di rivendere?
“È un discorso teorico. Poi, non va dimenticato che la cifra comprende anche lo stadio. Trovo scandaloso che in Italia abbiano permesso alle società di calcio di quotarsi in Borsa. Ci sono tante società ben gestite, una su tutte il Milan. Ma sono società il cui unico capitale sono undici persone che corrono dietro a una palla. Che consistenza finanziaria possono avere?”.

Una solidità tenuta insieme con gli spilli del decreto spalmadebiti.
“Qui un’ora dopo la chiusura dei transfer, senza copertura finanziaria, c’è solo la bancarotta. Gli stipendi si pagano ogni settimana, e se dopo trenta giorni non li hai pagati tutti, ti tolgono 15 punti. Poi ti chiudono, senza possibili obiezioni. Per questo sono tutti onesti e solvibili”.

Come si può invertire la tendenza italiana?
“È impossibile. La casta degli eletti, che gestisce il calcio e ogni altro aspetto della società, dalla finanza alla politica, non ti permette nemmeno di partecipare. Figurati di vincere. Quindi, me ne sto alla larga. A me piace essere giudicato solo per i risultati”.

Intanto, un problema i QPR l’hanno risolto: quello economico.
“Su 19 mila posti di capienza totale, abbiamo una media di 16 mila spettatori: i biglietti costano molto più che in Italia, così facciamo il 50 per cento degli incassi del Milan campione d’Europa. La partita col Chelsea di FA Cup vale, da sola, un milione di sterline. Se arriviamo in Premier, ne prendiamo come minimo 60 di diritti televisivi, basta arrivare decimi e diventano 70. Poi, lo stadio è nostro: ci faremo concerti, lo renderemo davvero polifunzionale. Per questo abbiamo potuto riunire il gruppo d’azionisti migliore del mondo. Sono sei, tutti nella classifica di Forbes degli uomini più ricchi del pianeta”.

Da juventino all’estero, che idea si è fatto di Calciopoli?
“È lo specchio di quello che succede in Italia. Qual è il vero scandalo? Ognuno cercava di ottenere tutti i vantaggi che poteva, ma non c’è mai stato scambio di denaro. E la Juve ha pagato un prezzo decisamente troppo alto. Tutti avrebbero voluto fare quello che faceva Moggi: non ci riuscivano. Tutti lo cercavano e poi, dopo le intercettazioni, tutti pronti a saltare giù dal carro. Intendiamoci: Moggi era un male necessario per chi voleva vincere in Italia”.

Qual è la differenza più grande tra il calcio britannico e il nostro?
“La cultura sportiva. Non vedrai mai un giocatore chiedere il cartellino giallo per l’avversario. E l’arbitro non è mai discusso, perché non si sente protagonista. In Italia sono tutti belli, atletici, telegenici. Qui hanno la pancetta e fischiano pochissimo, perché non smaniano per farsi notare”.

La importerà in Italia?
“Neanche per idea! In Italia non ci torno più. In Inghilterra vivo, lavoro, ho casa. In Italia non ho niente, non mi lega niente”.



LA SCOMPARSA DI INTER CAPITAL S.R.L.

Analizziamo una notizia
Partiamo dalla fonte Ufficiale
Fonte: Inter.it
ASSEMBLEA DEI SOCI: COMUNICATO UFFICIALE
Martedì, 09 Gennaio 2007 18:46:35
MILANO - Si è svolta nel tardo pomeriggio di oggi, presso la Sala delle Colonne della Banca Popolare di Milano, l’assemblea straordinaria dei soci di F.C. Internazionale Milano s.p.a.
L’ordine del giorno prevedeva la fusione per incorporazione di Inter Capital s.r.l e le deliberazioni conseguenti, che sono state approvate all’unanimità dall’Assemblea (26 soci portatori in proprio o per delega, di 312.928.290 azioni su 314.500.000).
L’incorporazione mediante fusione di Inter Capital si inserisce all’interno del progetto di riorganizzazione strutturale di F.C. Internazionale. A tale scopo sono state poste in essere alcune operazioni di carattere straordinario, quale quella in oggetto, con la finalità di porre in ambito societario la gestione del pacchetto di controllo nonché fornire a F.C. Internazionale quelle strutture patrimoniali e quelle risorse finanziarie necessarie per conseguire le specifiche finalità di gestione. In tal modo si avrà il trasferimento a F.C. Internazionale di consistenti strumenti finanziari a pari alla liquidità risultante nella disponibilità di Inter Capital (70 milioni di euro). Inoltre, si registrerà un oggettivo incremento della consistenza patrimoniale di F.C. Internazionale in virtù del disavanzo di fusione determinato dall’operazione. Inter Capital porterà, come dote patrimoniale dell’operazione di fusione, circa 230 milioni di euro costituiti per circa 222 milioni dalle riserve derivanti dalle differenze di fusione e per 9 milioni circa da nuovo capitale sociale.
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Passiamo ad alcuni passi salienti del verbale di assemblea:
<INTERNAZIONALE MILANO S.P.A. e INTER-CAPITAL S.R.L.
a proporre la fusione tra le due società, mediante incorporazione di INTER-CAPITAL S.R.L. in F.C. INTERNAZIONALE MILANO S.P.A., della quale INTER-CAPITAL S.R.L. possiede n. 282.544.437 azioni pari all'89,84% del capitale sociale.

Della relazione del consiglio di amministrazione il presidente riassume alcune parti a titolo di informativa dei soci: La fusione per incorporazione di Capital in Inter va inquadrata alla luce del ridisegno della struttura di controllo di F.C. Internazionale Milano s.p.a., realizzato con l'attuazione di alcune operazioni di carattere straordinario. Tali operazioni sono state poste in essere con il duplice scopo di collocare in un ambito societario la gestione del pacchetto di controllo e di dotare Inter delle strutture patrimoniali e delle risorse finanziarie necessarie per perseguire in modo efficace le proprie finalità di gestione.
Il primo scopo è stato raggiunto con la allocazione delle partecipazioni in Inter detenute dai soci Massimo Moratti, C.M.C. s.p.a. ed Hellas International S.A. nella nuova società denominata Internazionale Holding s.r.l.
Il secondo scopo verrà raggiunto con la fusione che viene oggi proposta e che consentirà:
+ in primo luogo il trasferimento in capo a F.C. Internazionale Milano s.p.a. di nuovi consistenti mezzi finanziari a titolo di capitale di pieno rischio, per un importo di 70 milioni di euro, pari alla liquidità di cui dispone l'incorporanda Inter-Capital;
+ in secondo luogo l'incremento delle consistenze patrimoniali di F.C. Internazionale Milano, grazie
al disavanzo di fusione che si determina per effetto
della operazione.
La fusione consentirà quindi a F.C. Internazionale Milano s.p.a. di disporre di nuove disponibilità li
quide per 70 milioni di euro e di nuove riserve derivanti dalle cosiddette differenze di fusione per
circa 222 milioni di euro e da nuovo capitale per circa 9 milioni di euro. Il patrimonio netto di F.C.
Internazionale post fusione ammonterà quindi a circa 260 milioni di euro. …
L'operazione di fusione comporta l'assegnazione al socio di Inter-Capital s.r.l. di tre azioni di F.C.
INTERNAZIONALE MILANO S.P.A. ogni due euro di quota di capitale di Inter-Capital s.r.l. Il rapporto di cambio è stato stabilito in relazione al valore delle società interessate alla stessa, valore determinato di comune accordo dagli organi amministrativi delle due società a norma dell'art. 2501 quinquies del codice civile e dichiarato congruo dall'esperto dott.ssa Morena Magagna nominata dal Tribunale di Milano con provvedimento del 10 ottobre 2006 nella relazione sulla congruità del rapporto di cambio da lei redatta, a norma dell'art. 2501 sexies del codice civile, in data 23 novembre 2006, asseverata con giuramento nella stessa data e allegata in originale a quest'atto "G".
Tenuto conto del rapporto di cambio come sopra determinato, al socio di Inter-Capital s.r.l. dovranno essere attribuite n. 384.225.000 azioni di F.C. Internazionale Milano s.p.a. (capitale di Inter-Capital euro 256.150.000 : 2 x 3= 384.225.000).
Al fine di far conseguire al socio di Inter-Capital detta attribuzione, verranno utilizzate le n.
282.544.437 azioni di F.C. Internazionale Milano attualmente di proprietà di Inter-Capital; verranno
inoltre utilizzate n. 101.680.563 nuove azioni rivenienti dall'aumento del capitale che l'assemblea è
oggi chiamata a deliberare.>>

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juve

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