lunedì, febbraio 19, 2007

ECCO CHI FOMENTA LA VIOLENZA DEI TIFOSI!!!

Dall'edizione bolognese del "Resto del Carlino"

Bologna, non giochi ad armi pari
Lo strano KO con il Piacenza
Espulsione severa, rigore negato: è un campionato già scritto?
Sospetti: strada spianata per Juve e Napoli. Mille ostacoli invece per le altre squadre.
Di STEFANO BIONDI

Il campionato di serie B rischia di diventare una farsa. Tale e quale alla serie A prima di Calciopoli. Con le due grandi squadre (Juve e Napoli) “battezzate” vincenti prima del via dal palazzo e da chi gli ruota attorno, precedute, come le pietre del curling, dagli addetti alla pulizia della pista, in modo che nessun ostacolo, neanche una briciola, ne comprometta il cammino. E con tutte le altre trattate alla stregua delle comparse: necessarie allo spettacolo, ma sempre ricordando che una vale l’altra. Se decidono di guastare il programma, scatta inesorabile la mannaia. Gli arbitri, oggi come allora, sembrano il mouse di un computer manovrato da altri. Il Bologna si è fermato in casa con il Piacenza, scivolando dal terzo al quinto posto. Una sconfitta tanto imprevista quanto incredibile. Che non maschera i problemi del Bologna, ma che fa scattare l’allarme sulla regolarità di questa stagione.
La squadra di Ulivieri in campo con il piglio giusto: aggressiva e precisa, sembrava in grado di maltrattare il Piacenza. Fino a quando il guardalinee Grilli ha stoppato Bellucci sbandierando un fuorigioco ridicolo. Un errore da dilettante che ha irritato i rossoblu. Zauli, trentacinque anni, commette l’errore di farsi coinvolgere emotivamente come se ne avesse quindici e con un fallo da dietro stende Padalino. Espulso. Ci sta: la severità di Gava prende spunto dal regolamento. Però: se un arbitro adotta un metro tanto severo, lo deve mantenere. Invece Gava che cosa ti combina? Per identico fallo di Riccio su Manfredini tira fuori il giallo e quando Miglionico (squadre sullo 0-0) in area piacentina stoppa di mano il pallone che Bellucci aveva scodellato per la testa di Danilevicius, neppure se ne accorge. Allora ci fanno o ci sono? Eravamo a domandarcelo anche prima delle intercettazioni, dei processi e dei rinvii a giudizio.
Ma come: il Napoli vince sei partite per 1-0 grazie ai calci di rigore, alcuni (anche quello che gli ha permesso di battere i rossoblu al San Paolo) scovati con il lanternino e al Bologna neanche una briciola quando gli avversari giocano a volley? Ma come: alla Juve, nel momento del bisogno (prima a Bologna poi a Cesena) regalano gol o annullano quelli regolari che subisce e il Bologna si deve sciroppare in silenzio questi arbitri (sempre quelli) che hanno undici decimi in un occhio e zero nell’altro? Che cosa manca al Bologna per meritare la stessa attenzione di cui godono Juve e Napoli?
In dieci contro undici, il Bologna ha resistito a lungo alla forza e all’organizzazione del Piacenza. Fino al 23’ del secondo tempo, quando Nocerino ha raccolto il “rimbalzo” al limite dell’area e ha centrato l’angolino. In quel momento il Bologna si è arreso: aveva corso tanto senza produrre un solo tiro nello specchio della porta e sapeva di non avere più energie né la lucidità per risalire la corrente. Il secondo gol del Piacenza è arrivato quattro minuti più tardi. Simon si è bevuto Costa sulla linea di fondo, prima di regalare a Rantier la palla di “chiusura lavori”. Ottava sconfitta, serie A più lontana. Invece i dubbi sul “tutto cambi perché tutto rimanga uguale” sono sempre più vicini.


Caro sig. Biondi... Non si fa... Cattivello... Poi ci scappa il mortello... COntinuamo pure così...!

Nessun commento:



juve

juve/


NON UN EURO ALLA GAZZETTA!!!

Example