mercoledì, gennaio 17, 2007

SARA' IL CLASSICO INSABBIAMENTO?

Riguardo alla notizia apparsa stamani sul doping amministrativo dell'Onestissimo, vediamo gli ultimi aggiornamenti e cosa potrebbe rischiare la società perdazzura (scrivo volutamente il condizionale, perchè sono arciconvinto che si risolverà tutto nella solita bolla di sapone!):

MILANO (Reuters) - Il pm di Milano Carlo Nocerino ha predisposto gli inviti a comparire per il presidente dell'Inter Massimo Moratti, il vicepresidente nerazzurro Rinaldo Ghelfi, l'ex ad dell'Inter Mauro Gambaro e il vicepresidente del Milan Adriano Galliani, indagati nell'ambito dell'inchiesta sull'ipotesi di falso nei bilanci delle due squadre di calcio.

Lo riferisce una fonte giudiziaria.

Il magistrato intende convocare i dirigenti per un interrogatorio "in tempi brevi" allo scopo di interrompere i tempi di prescrizione previsti dalle norme sul falso in bilancio, ha spiegato la fonte.

La procura di Milano intende inoltre trasmettere gli atti dell'inchiesta all'ufficio indagini della Federazione italiana giuoco calcio (Figc) affinché si proceda anche sul versante della giustizia sportiva, ha detto la fonte.


L'Inter, contattata, non commenta la notizia dell'indagine, anticipata questa mattina sul Corriere della Sera, ma lo staff della società si è già detto sereno e fiducioso di poter far valere buoni argomenti da contrapporre alle tesi dell'accusa.

Il Milan ha già più volte ribadito la regolarità dei suoi bilanci.

L'inchiesta della procura di Milano è uno dei filoni nati dall'inchiesta principale della procura di Roma, avviata circa due anni fa, sulle presunte pratiche contabili di "abbellimento" dei bilanci delle società di calcio attraverso lo scambio di giocatori a prezzi gonfiati e l'iscrizione nei conti di plusvalenze fittizie.

Secondo l'ipotesi della procura milanese, l'Inter non avrebbe potuto iscriversi al campionato della stagione 2004-05, conclusa al terzo posto, senza ricorrere a questa pratica.

Nell'inchiesta sono indagate anche le due società di calcio come persone giuridiche in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle società per reati commessi dai propri dirigenti nell'interesse aziendale . Per questo tipo di reato -- per il quale si rischiano pesanti sanzioni pecuniarie - i tempi di prescrizione sono più lunghi rispetto a quelli per il reato di falso in bilancio, per il quale sono indagati i singoli dirigenti.

L'intenzione del pm Nocerino è di chiudere l'indagine in tempi strettissimi, ha aggiunto la fonte.

Nell'ambito dell'inchiesta della procura di Roma sul falso in bilancio, lo scorso settembre i pm romani hanno già chiesto il rinvio a giudizio per il patron della Roma Franco Sensi e l'ex proprietario della Lazio Sergio Cragnotti. Gli indagati hanno respinto le accuse. Inchieste sono aperte anche a Genova e Torino.


Ora, cosa prevederebbe il codice della giustizia sportiva (non so se è applicabile agli onesti, loro sono intoccabili...):

Art. 7: Violazioni in materia gestionale ed economica

1. La mancata produzione, l’alterazione o la falsificazione, anche parziale, dei documenti richiesti
dagli Organi di giustizia sportiva e dalla CO.VI.SO.C., ovvero il fornire mendace, reticente o
parziale risposta ai quesiti posti dagli stessi Organi, costituisce illecito.
2. La società che commette i fatti di cui al comma 1 è punibile con la sanzione dell’ammenda con
diffida, salva la più grave sanzione che possa essere irrogata per i fatti previsti dal presente articolo.
3. La società che, mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi, tenta di
ottenere od ottenga l'iscrizione ad un campionato a cui non avrebbe potuto essere ammessa sulla
base delle disposizioni federali vigenti al momento del fatto, è punita con una delle sanzioni
previste dall’art. 13, lettere f), g), h) e i).
3.bis La società che non adempie agli obblighi di comunicazione e di deposito nei termini fissati
dalle disposizioni federali in materia di ammissione ai campionati professionistici è punita, per
ogni inadempimento, con le sanzioni dell’ammenda o di un punto di penalizzazione in classifica,
secondo quanto previsto dalle medesime disposizioni federali.
4. La società che pattuisce con i propri tesserati o corrisponde comunque loro compensi, premi o
indennità in violazione delle disposizioni federali vigenti, è punita con l’ammenda da uno a tre volte
l'ammontare illecitamente pattuito o corrisposto, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più
punti in classifica.
5. La società appartenente alla Lega Nazionale Professionisti o alla Lega Professionisti Serie C che,
mediante falsificazione dei propri documenti contabili od amministrativi, si avvale delle prestazioni
di sportivi professionisti con cui non avrebbe potuto stipulare contratti sulla base delle disposizioni
federali vigenti, è punita con la penalizzazione di uno o più punti in classifica.
6. La violazione in ambito dilettantistico dei divieti di cui all'art. 94, comma 1, lettera a), delle
N.O.I.F., comporta le seguenti sanzioni:
a) la revoca del tesseramento;
b) a carico della società, l'ammenda in misura non inferiore a € 5.000,00 e la penalizzazione di
punti in classifica e, nei casi più gravi, la retrocessione all'ultimo posto in classifica del
campionato di competenza;
c) a carico del dirigente o dei dirigenti ritenuti responsabili, l'inibizione di durata non inferiore
a due anni;
d) a carico dei tesserati, la squalifica di durata non inferiore ad un anno.
6 bis. Il mancato pagamento, nel termine previsto dall’art. 94 ter, comma 11, delle N.O.I.F., delle
somme accertate dalla Commissione Accordi Economici della L.N.D. o dalla Commissione
Vertenze Economiche comporta l’applicazione, a carico della società responsabile, della sanzione
della penalizzazione di uno o più punti in classifica di cui all’art. 13, comma 1, lett. f. La stessa
sanzione si applica in caso di mancato pagamento, nel termine di trenta giorni dalla comunicazione
del lodo, delle somme accertate dal Collegio Arbitrale della L.N.D. per gli allenatori tesserati con
società dilettantistiche.
7. I dirigenti, i soci di associazione e i collaboratori della gestione sportiva che partecipano agli
illeciti di cui ai commi precedenti, sono soggetti alla sanzione della inibizione di durata non
inferiore ad un anno.
8. I tesserati che pattuiscono con la società, o percepiscono comunque dalla stessa compensi, premi
o indennità in violazione delle norme federali, sono soggetti alla squalifica di durata non inferiore a
un mese.
9. L’inosservanza del divieto di cui all’art. 16 bis, comma 1 delle N.O.I.F. comporta, su deferimento
della Procura Federale, le seguenti sanzioni:
a) a carico della società la penalizzazione di almeno 2 punti in classifica e l’ammenda non
inferiore a Euro 10.000,00 da destinarsi alla F.I.G.C. per la cura del vivaio nazionale;
b) a carico dei soci,anche se interposti, aventi plurime partecipazioni, la sanzione di cui al
successivo art. 14, comma 1 lett. e) per un periodo non inferiore ad un anno;
10. L’inosservanza del divieto di cui all’art. 52, comma 6 delle N.O.I.F. comporta, su deferimento
della Procura Federale, l’applicazione delle seguenti sanzioni:
a) a carico della società la penalizzazione di almeno 2 punti in classifica e l’ammenda non inferiore
a Euro 10.000,00 da destinarsi alla F.I.G.C. per la cura del vivaio nazionale;
b) a carico dei soci, amministratori e dirigenti la sanzione di cui all’art. 14, comma 1 lett. e) per un
periodo non inferiore ad un anno.


Ora aspettiamo la concusione delle indagini, ma si capisce benissimo già da queste prime notizie che gli onestissimi non sono così puri (non che non lo sapessi, ma giusto per conferma).

Ora i casi sono fondamentalmente 2: o si punisce l'Inter (e il Milan) con la dichiarazioen di fallimento. In questo caso le due società milanesi potrebbero avvalersi della legge aborto creata per salvare alcune società il Torino, ovvero il lodo Petrucci, che prevede la retrocessione di una sola categoria per le società dichiarate fallite (quando, invece, dovrebbero SPARIRE o al limite RIPARTIRE DAI DILETTANTI CON UN ALTRO NOME E SENZA STORIA DEL CLUB!!! Ma si sa, siamo in Italia e certe cose non valgono) oppure si risolve tutto in una bolla di sapone. Quest'ultima ipotesi la ritengo la più probabile in quanto i media non si scaglieranno mai contro queste due società e non si potrà mai costruire un processo-farsa come quello della scorsa estare, in cui la Juve è stata spedita in B per "volere popolare" (leggete le motivazioi e ditemi se non è così...). In questo caso, il calcio scriverebbe un'altra vergognosa pagina alla voce "scandali impuniti", il che DOVREBBE portare tutti gli sportivi a protestare contro il sistema, contro i protagonisti stessi e contro i media.

Caro Moratti, da questa indagine si capirà se Farsopoli è stata una montatura da lei organizzata (nel caso in cui la faccia franca e non retrocedano l'Inter) oppure se tutte le accuse rivolte a lei da noi juventini sono prive di fondamento (nel caso in cui, com'è giusto che sia, l'Inter faccia la stessa fine della Juve).

Aspettiamo e vediamo.... Io, però, ci credo poco...

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