PAZZA INTER AMALA

Come faremmo se non esistesse l'Inter?

Si, probabilmente non saremmo mai stati in serie B, ma le emozioni che questa banda di onestissimi campioni e capacissimi (nonchè onestissimi) dirigenti ci regala ogni anno sono assolutamente irrinunciabili.

Ieri mi sono divertito a vedere il match di tennis di Roma, nel quale Federer ha prevalso sull'avversaio per 6-2. Dicono in giro che la partita non fosse di tennis, bensì di calcio, e che la squadra che ha vinto segnando 6 gol è la stessa che un mese fa ne subì 7 dal Manchester.

Ancora una volta mi tocca constatare che nelle partite contro avversarie valide, l'Inter NON HA MAI VINTO, tranne alcuni casi eccezionali.

Senza faziosità, esaminiamo le partite dell'Inter di questa stagione contro avversarie "forti", o almeno presunte tali.

SuperCoppa Italiana: Inter-Roma 4-3. Diciamo subito che questa partita savrebbe dovuta essere tra i perdenti ed i campioni d'Italia della Juventus, ma anche in questa occasione ha prevalso la ragione di Guido Rossi e della band di Moratti, quindi la pseudosupercoppa si è tristemente svolta contro la Roma (ricordiamolo, la squadra che terminò al 5° posto sul campo). La partita è molto bella, anche perchè le squadre praticano una fase difesiva assolutamente scadente. La squadra giallorossa si porta sul 3 a 0, gli indossatori recuperano fino al 3 a 3 poi vincono grazie ad una punizione di Figo. Data l'enorme differenza nella rosa a disposizione dei due allenatori, si può tranquillamente ritenere una vittoria della Roma.

Champions League: Inter-Bayern Monaco 0-2, Bayern Monaco-Inter 1-1, Inter-Valencia 2-2, Valencia-Inter 0-0. La squadra che ha distrutto ogni record nel campionato aziendale, in Europa non riesce a battere nessuna delle 2 "grandi" incontrate (a cui possiamo tranquillamente aggiungerci la fantastica prestazione di Lisbona, nella squale persero 1 a 0 contro lo Sporting con una rete di un panchinaro di lungo corso della Reggina!). Nella sconfitta casalinga col Bayern ricordiamo benissimo quanto l'Inter subì in quella partita, contro un avversaria che qualche mese dopo verrà fatta a pezzi dal Milan a domicilio e che nel suo campionato è al 4° posto, quindi fuori dalla prossima Champions League. Nel pareggio del ritorno, le squadre erano entrambe qualificate, ma gli onestissimi non sono riusciti a vincere contro la squadra riserve dei tedeschi, mentre, stranamente, in campionato dominavano tutto e tutti. Col Valencia, buona squadra ma non eccezionale, la banda di indossatori non va oltre 2 pareggi, venendo eliminata dalla Coppa e scatenando una vergognosa rissa, che avrebbe dovuto portare a grosse squalifiche di giocatori e severi provvedimenti alla società. Come al solito, quando ci sono gli onesti di mezzo, si è usata la carota e non il bastone, e le squalifiche dei calciatori perdazzurri sono state molto ma molto lievi. Strano eh?

Campionato: Milan-Inter 3-4, Inter-Milan 2-1, Roma-Inter 0-1; Inter-Roma 1-3. Misento di dire che le due partite col Milan non facciano molto testo, in quanto in queste stagione la squadra rossonera si è palesemnte concentrata solo sulla Champions (guadagnata onestamente, come tutti sappiamo....), sapendo che in ogni caso, data la mediocrità del campionato aziendale "Amici di Moratti", si sarebbe piazzata nei primi 4 posti, utili a disputare la Coppa dei Campioni anche nella prossima stagione. Discorso diverso per la Roma, unica avversaria degli onesti nel torneo aziendale TIM, ma immensamente meno forte sia come titolari, che come riserve. All'andata vinse la squadra milanese grazie ad un gol bello ma abbastanza "fortunoso" di Crespo, al ritorno a San Siro stravinse la Roma e all'Inter, nel tentativo di fargli festeggiare lo scudetto di latta, ma onesto, in quel frangente, l'arbitro Trefoloni ebbe la splendida idea di concedere un vergognoso rigore, causato da un tuffo di Adriano in area di degno del miglior Rosolino. La solita onestà, che però non servì a festeggiare lo scudetto più onesto della storia del calcio in quella serata, e dire che arbitri, media ed istituzioni ce la misero tutta. Peccato....

Coppa Italia. Roma-Inter 6-2. E' storia di ieri sera. Forse mancavano le motivazioni (ma quando hanno vinto il derby il Milan doveva averle) ma la lezione inpartita da Spalletti al presuntuoso e neanche troppo bravo Mancini è stata per certi versi clamorosa, dato che un mese fa fu la stessa squadra capitolina a subire ben 7 reti dal Manchester Uniter. E se l'Inter avesse incontrato gli inglesi, quanti ne avrebbe presi? Secondo un calcolo ponderato, su per giù 42....

Rapido calcolo:

Partite con le grandi in competizioni italiane: 6
Vittorie Inter: 4 (percentuale del 66,67%)
Pareggi: 0
Sconfitte 2 (33,33%)

Partite con le grandi in competizioni non italiane: 4
Vittorie Inter: 0
Pareggi Inter: 3 (75%)
Sconfitte Inter: 1 (25%)

Controntiamo ora i risultati ottenuti: in quello che io chiamo torneo aziendale, in maniera assolutamente casuale notiamo che gli indossatori hanno un'altissima percentuale di vittorie contro le "grandi", ben il 66,67%, quota che scende allo 0% nella Champions League. I pareggi aumentano da 0 a 3 e le sconfitte calano (da 2 a 1), ma di poco in percentuale alle partite giocate (dal 33,33% al 25%).

Riassumiamo, quindi, il tutto, in questo specchietto (primo dato riguarda le competizioni italiane):

Vittorie: 4 contro 0 (percentuale: -100%)
Pareggi: 0 contro 3 (+100%)
Sconfitte: 2 contro 1 (+50%)

Come possiamo ben notale, in Italia l'Inter vince spesso, in Europa mai, in compenso ha perso una partita in più, ma su un maggior numero di match giocati.

Termino con quest'ultimo schema, che compata le partite totali contro le grandi e le rapporta alle compezioni italiane:

Partite giocate dall'Inter contro le grandi: 10
Vittorie Inter: 4 (100% in competizioni italiane)
Pareggi: 3 (100% in Europa)
Sconfitte: 3 (66,67% in competizioni Italiane; 33,33% in Europa)

Questi sono numeri, e come tutti sappiamo rendono bene l'idea e sono difficili da contaddire. Le conclusiopni traetele voi da soli, ma ci vuole sempre più coraggio ad ammettere che il campionato italiano di quest'anno sia stato "regolare" e "competitivo"