Cari ragazzi, basta nasconderci. Stavolta, ahimè, ci hanno beccato davvero. Sui giornali è apparsa la notizia delle 42 telefonate in un giorno tra Bertini e Moggi per preparare al meglio la sfida tra Juve e Milan.
Che si saranno detti per ben 42 volte in una giornata???
Ebbene, tutti gli organi di stampa hanno parlato solo di tabulati.
Io, invece, grazie alle mie solite fonti fidatissime, posso rivelarvi il contenuto del documento predisposto dalla Procura di Napoli relativamente alle 42 scottanti chiamate, che forse vi indurrà a rimpiangere di meno la nostra vecchia dirigenza.
Il documento non vi farà piacere, ma ecco il contenuto. E' devastante.
1) Ore 6.13:
Bertini, assonnato: Pronto, chi è a quest'ora?
Moggi: Hey Paolo sono io, volevo parlarti della partita di domani.
Bertini: Scusami Luciano, ora sto dormendo, parliamone dopo.
2) Ore 6, 47
Bertini, terrorizzato: Scusami Luciano per prima, ma stavo dormendo per essere al meglio domani..
Moggi, scocciato: Eh no caro Paolo, ora sono in bagno a prepararmi. Sentiamoci più tardi.
Seguono altre 11 telefonate, fino alle 7.56, in cui i due non riescono a parlarsi per problemi organizzativi di tal genere (tra queste, in una il Bertini è alla toilette, in una il Moggi è andato a prendere i giornali e sta guidando, in una il Bertini comunica al Moggi di aver appena fatto colazione col Dirigente del Messina Fabiani, come sua abitudine).
14) Ore 8,11, i due finalmente riescono a parlare:
Moggi: Allora Paolo, organizziamo la partita. Qui siamo terrorizzati da questi rossoneri imbattibili.
Bertini: E allora fanne squalificare qualcuno.
Moggi: Non si può, la partita è domani.
Bertini: Ah, allora cerca di parlare con l'arbitro di domani. Chi è?
Moggi: Sei tu, idiota.
La comunicazione si interrompe. Evidentemente il Bertini, stizzito, attaccava il telefono in faccia al Moggi.
Seguono 5 telefonate in cui il Moggi prova a contattare nuovamente il Bertini, il quale, ancora infastidito, risponde al Moggi, col chiaro intento di fargli spendere i soldi dello scatto alla risposta, attaccandogli immediatamente dopo. Si sentono risate provenienti dall'utenza del Bertini.
20) Ore 8,35.
Bertini: Hey Luciano, non te la sarai mica presa! Si fa per ridere! E poi dai, mi hai detto idiota..
Moggi: senti Cretini, abbiamo....
Bertini: Bertini, caro Luciano, Bertini..
Moggi: Ok Bertini, parliamo di domani. Abbiamo un grande timore, Crespo. E' immarcabile, lo fermi solo con le cannonate... Come faranno Thuram e Cannavaro?
Bertini: Aspetta, ci penso e ti richiamo
21) Ore 10,37:
Moggi: Hey allora, sono due ore che aspetto... Come si fa a risolvere la grana Crespo?
Bertini: Scusami, ma è un'ora che sto cercando di sentire i guardalinee per vedere se hanno qualche idea, è sempre occupato... ti chiamo tra poco.
22) Ore 11.03:
Bertini: Hey finalmente li ho trovati, parlavano da ore con Meani, un tifoso rossonero che non c'entra nulla con la società.
Moggi: Ma come non c'entra nulla? E che si dicevano???
Bertini: Non so, credo che spiegasse loro quando abbassare e quando alzare la bandierina. Ma lo fa solo da tifoso, tranquillo...
Cade improvvisamente la comunicazione, dall'utenza del Moggi si sentono in lontananza alcuni pesanti improperi nei confronti Bertini, amabilmente definito il "Cretini". Emerge tra i due un chiaro rapporto di dipendenza, ispirato ai sempreverdi sentimenti connessi amore-odio.
Seguono 7 telefonate in cui Il Bertini cerca di comunicare col Moggi, il quale si vendica riproponendo lo scherzo fatto poco prima dal Bertini ai suoi danni, rispondendo e interrompendo la comunicazione subito dopo la scatto alla risposta.
30) Ore 13.32:
Moggi: Quindi Meani ha già sentito i guardalinee, dobbiamo trovare una soluzione, sono certo che avremo dei problemi con Crespo, quello è immarcabile.
Bertini: No, tranquillo, ci ho parlato, li ho convinti facilmente. Non fischieranno nulla a suo favore.
Cade la comunicazione.
31) Ore 13,52:
Moggi: Formaggio, orologi e cioccolato.
Bertini: Direttore stai bene?
Moggi: Formaggio, orologi e cioccolato. Subito.
Bertini: Va bene, Direttore, ma almeno mi dica dove glieli porto!
Moggi: Formaggio, orologi e cioccolato, Cretini sveglia!!!
Bertini: Bertini, Direttore, Bertini!
Il Bertini ci mette un pò a comprendere il chiaro richiamo del Moggi all'attivazione della scheda svizzera (formaggio, orologio e cioccolato) da lui regalatagli pochi giorni prima. Dopo 2 ore di silenzio provocato dalla non comprensione del Bertini, la comunicazione riprende mediante le schede svizzere.
32) Ore 16,01:
Moggi: Alla fine ce l'ha fatta, eh? Senti Bertini, mi devo sfogare.
Bertini: Dimmi Direttore.
Moggi: noi quest'anno non ce la facciamo più. Mesto, Nastase, Gamberini, Petruzzi, Viali.... Abbiamo una serie di rivali che fanno davvero paura, quindi cerchiamo di farli squalificare ogni domenica, ma è una faticaccia..
Bertini: Capisco, ma domani non si può squalificare Crespo. L'unica è non fischiargli rigore quando i difensori lo stenderanno. Aspetta, mi squilla il telefono. Ti richiamo io.
33) Ore 16,21:
Bertini: Scusami, era ancora Meani, quel tifoso rossonero. Mi spiegava come il guardalinee avrebbe dovuto utilizzare le bandierine, mi dava istruzioni, anche per far funzionare i cronografi che ci ha regalato proprio ieri. In qualche modo deve conoscere Galliani, mi spiegava che Adriano è arrabbiato, che avrebbe preferito gli amici Puglisi e Paparesta.
Moggi: Ma Paparesta per sicurezza l'ho chiuso a chiave nel mio garage..
Bertini: Meglio, caro Direttore, ci sono io che sono fidatissimo. Non vedo l'ora che Crespo venga falciato dai vostri difensori per fingere di non vedere nulla...
Dalle ore 16,34 alle 18,12 si susseguono 6 telefonate in cui il Moggi continua il suo sfogo circa la forza dei giocatori avversari da affrontare. La telefonata è disturbata, le schede svizzere sembrano non funzionare poi cosi bene. Da quanto si comprende, in particolare, appare terrorizzato dal centrocampo dell'Udinese e da un paio di esterni reggini, che vuole a tutti i costi evitare di incontrare per evitare figuracce ad Emerson, Vieira e Zambrotta. Il Bertini ascolta e consola l'amico, promettendogli grande attenzione per il match del giorno seguente.
40) Ore 19.10:
Moggi: Bertini, mi hai tranquillizzato, ma mi raccomando...
Bertini: Vai tranquillo Direttore, male che vada portiamo a casa uno 0-0. Loro, di sicuro non li faccio segnare.
41) Ore 21.13:
Moggi: Bertini un'ultima cosa: non ti va di passare qualche ora dentro gli spogliatoi del Delle Alpi, vero?
Bertini: No, Direttore, no... Non ce ne sarà bisogno. 0-0, ripeto.
42) Ore 23.54:
Bertini: Direttore, grazie davvero, è stupendo parlare con te.
Moggi: Sai che sei un ottimo arbitro, è stato un piacere.
Bertini: E grazie per le schede, da qui parliamo, parliamo e nessuno ci sente.
Moggi: In effetti è stata un'idea geniale, possiamo decidere i risultati senza che ci ascoltino! Non vedo l'ora di poterti chiedere da queste schede di squalificare Mesto... sai che l'idea di affrontarlo non mi fa dormire? Zambrotta, al solo pensiero, sta andando in depressione.
Bertini: Vai tranquillo, caro Direttore, sistemeremo anche quello. Ma domani tocca a Crespo. Buonanotte, Direttore, ci sentiamo domattina presto per il buongiorno.
Moggi: Ciao Bertini, già mi manchi. Buonanotte.
In altri termini, emerge un chiaro rapporto di dipendenza tra i due interlocutori, evidentemente predisposti, anche alla luce del sentimentro che tra loro chiaramente emerge dal contenuto delle conversazioni, alla preparazione di illeciti gravi e plurimi, tesi a procurare un vantaggio in termini di squalifiche di giocatori molto temuti dal Moggi (terrorizzato in particolare dalle cavalcate sulla fascia del Mesto e dagli anticipi puliti del Nastase) e di rigori negati alle squadre avversarie della Juventus.
La tesi è indiscutibilmente dimostrata dalla mancata assegnazione di un calcio di rigore al Milan e al suo giocatore Crespo nella partita del giorno seguente, come chiaramente indicato dal Moggi nelle telefonate con il compare Bertini.
Si chiede dunque il rinvio a giudizio dei due, avanzando in via preliminare la richiesta, per ragioni affettive, di tenerli in celle non troppo distanti, per permettere loro una qualche forma di comunicazione, la cui privazione comporterebbe in loro effetti davvero devastanti.
In esclusiva dalla Procura di Napoli, Massimo Zampini
Onore a te, pazza Inter. Mai scudetto fu più meritato.
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