Moggi di nuovo padrone dei media: "La vera Cupola? I 17 squalificati quest'anno prima delle gare contro l'Inter..."
L'ex Dg della Juventus è un fiume in piena nel trasformare la sua autodifesa in attacco ai superstiti del sistema: "Io non ho rubato nemmeno una caramella".
Ecco le verità di Luciano Moggi, ribadite in un'intervista a NapoliMagazine: "La Costituzione sancisce la presunzione di innocenza, prima della presunzione di colpevolezza. Se uno è colpevole deve fare il mea culpa, ma se non lo è come la mettiamo con tutto quello che è stato detto e scritto? Io ho fiducia nella magistratura ordinaria. Sono pienamente cosciente di quello che ho fatto e non sto qui a ripetere quello che hanno fatto gli altri. Io non ho rubato nemmeno una caramella. Mi sono limitato a fare delle telefonate. Non ho mai parlato con arbitri o assistenti, mentre ci sono società che lo hanno fatto e ci sono le tracce. In una telefonata su una griglia arbitrale faccio il nome di 5 arbitri, che erano gli internazionali più in forma e più bravi del momento. Non ho detto il nome di un arbitro solo, ma di 5. Tra questi avevo escluso De Santis; questo può farvi capire la mia insoddisfazione ad avere un arbitro del genere.
Questo mio discorso che facevano tutti, come ha detto Bergamo a più riprese, è stato intercettato ed ha avuto successo sia in radio che in tv. Le telefonate intercettate sono servite per l'audience e non per altro. Non mi sono mai sognato di dire che volevo un determinato arbitro; avevo fatto soltanto una cernita degli arbitri più importanti ed in seguito c'era il sorteggio. E al sorteggio c'era anche un giornalista che estraeva le palline, per cui era possibile soltanto ipotizzare le designazioni ma non conoscerle a priori. Il mio delitto è questo, mi sembra che sia poco. L'ipotizzato doping amministrativo di Inter e Milan? Non ho avuto il tempo di documentarmi, però una cosa l'ho sempre saputa: non so cosa significa dire di essere onesti. Nella vita, fino a prova contraria, tutti siamo onesti. Non so se ci sono le prove. Un commento però lo posso fare: stando a quanto dicono i giornali, forse è stato assegnato uno scudetto ad una squadra che non poteva partecipare alla corsa per il primo posto. Questa è una cosa carina e simpatica; in questo caso si parla di etica.
Il preside dell'Università di Agropoli ha detto che io sono stato il caprio espiatorio. In effetti tutti sono stati assolti e quindi con chi facevo i trucchi? Forse li facevo sognando. Addirittura a Carraro è rimasta soltanto una multa di 80.000 euro che adesso gli verrà permutata in premio per la sua perseveranza. E' difficile dire se siano stati utilizzati due pesi e due misure. L'Inter? Preferisco non entrare nel merito della questione, così come preferisco non sbilanciarmi sull'operato dell'ex commissario Guido Rossi. Posso dire però che Guido Rossi è venuto, ha fatto quello che doveva fare e poi è ritornato a casa. L'ha portato Nicoletti che lavora alla Saras; tutti insieme sono riusciti a fare qualcosa di bello per il calcio italiano. Mi auguro che il nostro calcio possa trarne dei vantaggi.
Non critico le scelte fatte, ma critico il modo irrazionale di portare avanti le cose. Ritengo che l'Inter non meritava lo scudetto, essendo arrivata terza con un grande distacco. Tutti questi meriti non ci sono e l'etica tanto cercata sta sparendo. Anche Pancalli e Baldassarre hanno detto che non avrebbero assegnato lo scudetto all'Inter. Anche il fiorentino De Biase, che si occupò del caso scommesse nel 1980, ha detto che questo processo è stato un aborto giuridico. Il prof. Serio, che in un primo momento si era dimesso, ha poi affermato che il processo è andato avanti sull'onda emotiva portata avanti dai media e, in modo particolare, da un piccolo giornale o da qualcuno. Credo che ancora tantissime cose dovranno venire fuori.
Non credo che nè Abete e nè Matarrese possiamo definirli nuovi. Io presidente della Figc? Per adesso è presto. All'inizio di tutta questa vicenda ero angosciato, poichè ho vissuto dei momenti che non auguro a nessuno. Credo che, con il passare del tempo, tutti abbiano capito come è andata avanti questa faccenda. Non è possibile far pesare l'intera vicenda su pochi personaggi, scelti come capri espiatori: mi riferisco al sottoscritto e a Giraudo. Ho deciso di resistere, poichè hanno coinvolto la mia famiglia ed in particolare mio figlio. Queste cose non si fanno. Io starò zitto soltanto quando mi diranno che sono colpevole; siccome non mi sento colpevole, vado avanti per la mia strada. Accetto anche chi fa dell'ironia nei miei confronti. Il mandante di calciopoli? E' una domanda di cui si conosce la risposta; basta leggere le deposizioni di Tavaroli ed in particolar modo quella dell'8 ottobre 2006 che spiega come andavano le cose a partire dal febbraio 2003, quando fu aperto il fasciolo "Ladroni".
Non è detto che io debba rientrare nel calcio e da questo mondo ci esco quando lo decido io, e non quando lo decidono altri come è stato fatto impropriamente fino ad ora. I processi sommari, finiti prima di nascere, non mi piacciono. Tutti abbiamo visto come è andata con Sandulli: addirittura un giudice si era dimesso dalla commissione poichè non era d'accordo con le sentenze. Risolto questo problema, tutti avranno molta più fiducia nel calcio poichè la cupola non siamo io e Giraudo. La vera cupola è composta da quelli che hanno assolto tutti quanti. L'arbitraggio di Juventus-Cesena? Se c'ero io, vi immaginate cosa avrebbero detto? Avrebbero detto che avevo comprato l'arbitro.
Se diamo un'occhiata agli squalificati, ci accorgiamo che la Fiorentina giocherà con l'Inter senza Ujfalusi e Mutu e che il Torino ha affrontato i nerazzurri senza Comotto e Barone, mentre il Palermo non aveva Simplicio. Finora sono 17 i giocatori importanti squalificati prima delle gare dell'Inter, mentre l'anno scorso con la Juve erano una decina. Poichè si parla dell'Inter è tutto un caso. La vera cupola è composta da chi manda avanti questo artifizio. Nei processi veri devono essere ammessi i testimoni e gli avvocati difensori; questi ultimi devono avere più tempo poichè in 10 minuti possono raccontare solo una barzelletta. Hanno voluto togliermi di mezzo poichè davo fastidio; vincere troppo non fa piacere agli altri. Io credo di aver dato fastidio a tutti, poichè il mio lavoro ha dato dei risultati".
2 commenti:
va detto peraltro che finora l'inter ha segnato solo un gol su rigore (quello di materazzi contro la prima squadra di torino, per di più inutile).
SI, forse è l'unico segnato, ma non certo l'unico concesso ai merdazzurri.
Io,così a memoria e su due piedi, ricordo quello contro la Roma ed uno tirato da Cruz.
Sono 3 rigori, ovvero esattamente 3 in più di quelli calciato dalla Juventus FC, che da oggi (dopo il rigore dato alla Triestina) è l'unica società professionistica a non aver usufruito ancora di un calcio di rigore, contro i 3 subiti.
Il Torino è prima squadra di Torino? Prova ad andare fuori dall'Italia e a dire calcio (football) e Torino (Turin). Scommettiamo che ti rispondono Juventus, Del Piero, Buffon, Nedved.... Non certo Torino, Rosina, Stellone e societafallitachedovrebbeessereradiatadalcalciomasiccomesiamoinitaliatuttovabene.
Dai, se vuoi possiamo parlare di quello che vuoi, ma il Torino lascialo dov'è... Non mi piace parlare di calcio minore....
Mirko
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