venerdì, gennaio 19, 2007

CHIESTA LA SOPENSIONE IMMEDIATA DELLO SCUDETTO AI PERDENTI

DIFFIDA AD ADEMPIERE

L’Associazione L’Ego di Napoli, in persona del Presidente p.t. Avv. Raffaele Di Monda, con sede in Napoli alla Via Seggio del Popolo n. 22, p.iva 04984171217, rappresentata e difesa, giusta procura a margine del presente atto, dall'Avv. Raffaele Di Monda, con studio in Napoli alla Via Seggio del Popolo n. 22;

PREMESSA

1) l’associazione istante notificava alla FIGC ed all’Internazionale Football Club S.p.A., rispettivamente in data 23/11/2006 e 04/12/2006, ricorso al TAR Lazio – Roma avente ad oggetto la richiesta di annullamento del provvedimento di assegnazione dello scudetto 2005-06 all’Inter, previa sospensione dell'esecuzione;

2) il giudizio veniva assegnato alla Sezione 3T (Presidente Corsaro, Consigliere Fantini, Consigliere Dell’Utri), che fissava l’udienza in camera di consiglio il giorno 11/01/2007;

3) alla suddetta udienza il difensore de L’Ego di Napoli, avv. Raffaele Di Monda, dichiarava di rinunciare all’istanza di sospensiva e chiedeva fissarsi l’udienza di discussione nel merito;

4) in data 17/01/2007 alcuni organi di stampa pubblicavano la notizia che anche il Presidente dell’Inter Massimo Moratti (oltre all’amministratore delegato e vicepresidente del Milan Adriano Galliani) sarebbe indagato, insieme agli altri amministratori della società Rinaldo Ghelfi e Mauro Gambaro, dalla Procura di Milano per falso nel bilancio della sua squadra. Le plusvalenze fittizie avrebbero permesso ai nerazzurri di iscriversi al campionato 2004-2005, pur non rientrando nei parametri. Il Presidente Moratti è stato iscritto nel registro con l’accusa di falso in bilancio, dopo che il 15 dicembre 2006 è stata depositata la consulenza tecnica disposta dai pm Carlo Nocerino e Francesco Greco per valutare le eventuali irregolarità nella stesura dei bilanci delle società milanesi.
Alla chiusura delle indagini ne deriverebbe, in caso di rinvio a giudizio, che anche l’Inter, senza il trucco contabile delle plusvalenze, realizzate “gonfiando” il valore dei calciatori che si scambiavano il Milan e l’Inter, non avrebbe potuto regolarmente iscriversi al campionato 2004-2005.

Alla luce delle su esposte considerazioni, l’associazione L’Ego di Napoli, in persona del Presidente p.t.,

CHIEDE

alla FIGC di prendere finalmente in considerazione il parere reso dalla Commissione dei saggi Aigner Coccia e Pardolesi il 24/07/2006, in particolare l’art. 20, finora disatteso, e, per un dovere etico-morale, sospendere in via cautelare il provvedimento di assegnazione del titolo di Campione d’Italia 2005-06. Ordinando, conseguentemente, all’Inter di staccare dalle maglie della squadra il pezzo di stoffa raffigurante lo scudetto.

Tale misura si rende necessaria alla luce dei nuovi presupposti venuti in essere dopo l’11/01/2007, data dell’udienza dinanzi al TAR, in considerazione della gravità dei reati su cui si indaga, che, se accertati, sconvolgerebbero il sistema sportivo.

Appare, pertanto, giusto il ricorso, da parte degli organi preposti, al principio dell’equità, che non consente di applicare pesi e misure diversi per fattispecie analoghe.

Napoli, 18 gennaio 2007

Avv. Raffaele Di Monda


Evvai!!!!

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