Trovata in j1897.com
Ieri al tribunale di Roma è accaduto questo. Le parole di questa storia sono di un mio amico juventino doc come me, che lavora come trascrittore, ed è stato testimone in prima persona di questo schifo!!
"Signori e signore, vi debbo raccontare una bella storiella....
Oggi ero a Roma, in Tribunale, a fare il mio solito lavoro. Mi tocca una udienza Collegiale, di solito le più rognose e le più lunghe.
Ma sono un ragazzo fortunato... capito infatti in un collegio tranquillo, composto di sei processi, l'ultimo dei quali, affrontato verso mezzodì, recitava così: Santoro Amedeo + 5. Gli altri 5 erano tali Landi Paolo, Rigone Luca, De Vita Giovanni, Contini Roberta e Campo Giuseppe. E voi vi chiederete chi sono costoro... Con calma, ci arriviamo per gradi... Premetto che c'erano 20 avvocati in aula, cosa strana, tra i quali scorgo quel "grandissimo" del Foro romano che risponde al nome di Carlo Taormina, quell'omonimo di un grosso campione bianconero, Antonio Conte, e tanti altri, tutti di un certo lignaggio... Procuratore è l'illustrissimo Dottor Luca Palamara, sicuramente molti di voi ricorderanno il suo nome.... Le parti civili costituite erano, nell'ordine, l'AS Roma Calcio, la S.S.Calcio Napoli, la Società Polisportiva Ars et Labor di Ferrara, la curatela fallimentare del Cosenza Calcio, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano e un'associazione di consumatori di Milano. Ora è palese, m'è toccato un processo riguardante il calcio.... chissà cosa sarà? Roma parte civile.......
Comincia il processo e il primo teste chiamato a deporre è tale Rotunno, presidente all'epoca di una società costituita da tale Sensi Franco, la "Villa Pacelli S.p.A.", società collegata alla Italpetroli. Costui era andato, il giorno 28 luglio 2003, in compagnia della benemerita Signora Fioravanti, a consegnare presso la Co.Vi.Soc. (entità che controllava i bilanci delle società calcistiche professionistiche e ne permetteva la regolare iscrizione ai rispettivi campionati calcistici) una fidejussione bancaria di circa 47 milioni di euro, proprio lo scoperto che la A.S. Roma "vantava" nei confronti del fisco. Il problema era, però, che quella fidejussione era palesemente falsa, concessa da una società che era fallita in gennaio e aveva cambiato sia denominazione sociale sia sede operativa (da Civitanova Marche a Napoli, guarda caso....); Il processo va avanti e il teste ricorda (stranamente in maniera molto confusa, chissà com'è...) ciò che accadde in quel pomeriggio. C'è da ricordare che i termini di iscrizione scadevano alle ore 19 di quel giorno.... alla fine la fidejussione falsa viene consegnata verso le ore 18,45.
Finisce la testimonianza di questo gran signore, entra in aula il Dottor Pescatore, all'epoca Presidente della Co.Vi.Soc.... E qui succede il '48, Taormina che non sa che dire davanti alle domande sempre più incalzanti del PM, Conte che zagaglia, il teste che sputa contro questa benemerita società tanta, ma tanta me**a.... Ad esempio si chiede chi abbia fatto iscrivere tale società al campionato di competenza, ipotizzando che qualcuno ai vertici della FIGC, qualcuno molto in alto che l'anno prima aveva fatto fallire la Fiorentina per soli 8 milioni di debito (qui ce n'erano in ballo 47!!) abbia comunque dato parere positivo all'iscrizione, facendo orecchie da mercante di fronte a una fidejussione falsa come le banconote da 1 euro!
La cosa triste è che l'unico ad aver denunciato tale avvenimento è stato Macalli, Presidente della Serie C. Che la fidejussione fosse falsa venne fuori quando ormai alla Roma era stato dato l'ok per l'iscrizione e indietro non si poteva più tornare..
Ebbene di tutto questo schifo sapete quale è la cosa peggiore? Che ieri in aula non c'era un giornalista! Eppure la sala stampa del Tribunale è a 20 metri dall'aula d'udienza...
Carissimi, Juve in B per delle intercettazioni parziali e manipolate, gli altri, alla faccia nostra, in Serie A e in Champions League, pur non avendone i requisiti....
Un saluto, alla prossima storiella....
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