Dopo un anno di galera ci dicono ancora «ladri» DOPO un anno di galera in B inflitto da una sentenza grottesca pronunciata a furor di popolo ( come confessò uno dei “ giudici”), la Juventus è tornata in Serie A. Una Juventus dimezzata, con sette campioni venduti nell’estate 2006 e almeno due dei campioni superstiti in bilico per tutto il campionato; e che tuttavia adesso è là dove le spetta.
Mentre era in B la Juventus ha promosso un’operazione simpatia bacata dal peccato originale, l’arringa dell’avvocato Zaccone. Penso che nessuno dei dirigenti abbia dei figli che fanno le elementari o le medie in una normale scuola statale. Altrimenti saprebbero che il ritornello costante è “ voi siete dei ladri”, con l’ovvia spiegazione “ l’avete detto persino voi”. Per un’intera generazione sarà difficilissimo essere juventini. Agli insulti del passato ( Agnelli regala la macchina agli arbitri) si aggiunge il dato schiacciante del presente: una condanna accompagnata dall’ammissione di colpa ( sin da Juve- Palermo, mentre invece Berlusconi ordinava a Galliani di restare al suo posto) e dall’assenza di ogni controffensiva, sia mediatica, sia legale.
Adesso che la Juve è in A, anche se fa comodo a tutti mettere una pietra sopra al passato, per far credere che tutto sia stato regolare, dirigenti e proprietà hanno il dovere di intervenire. Di fronte ai milioni di tifosi adulti, di fronte, soprattutto, ai ragazzini derisi a scuola; e di fronte a se stessi. Hanno il dovere di dire “ Siamo la Juventus”, una grande squadra vittima di un linciaggio: non una squadra di ladri che hanno immeritatamente vinto gli ultimi due scudetti.
Per il momento l’unica difesa concreta da queste calunnie è costituita dalla causa che “ giulemanidalajuve.com” ha portato davanti alla corte europea. Una difesa fragile, perché non promossa dalla società. Se tuttavia da quel tribunale giungesse una sentenza contraria a quella della giustizia sportiva all’italiana, e in presenza di una direttiva del Parlamento Europeo di pochi mesi fa che intima ai tribunali sportivi di accettare le decisioni dei tribunali ordinari, allora la Juventus avrebbe l’obbligo di chiedere alla Figc di rivedere l’intero processo. E in ogni caso, se non si vuole che al danno della sottrazione di due scudetti si aggiunga la beffa dell’assegnazione di uno di essi alla terza arrivata, almeno dovrebbe fare ricorso al Tribunale Sportivo di Losanna ( o si scoprirà che sono scaduti i termini?). Una cosa la Juve non la può fare. Ma ci ha già pensato “ giulemandallajuve.com”, con l’adesione della nostra Associazione: e cioè una diffida al dott. Borrelli in cui gli si chiede di procedere nei confronti delle società calcistiche ( Inter e Milan) indagate per falso in bilancio e irregolare iscrizione al campionato ( Inter). Per non parlare del caso De Santis, che discolpa Moggi e incrimina Moratti. Lo si è fatto per difendere la sua fama di imparzialità. Non vorremmo che si pensasse che non si attiva per consentire, come già è accaduto, che la prescrizione cancelli ogni colpa dell’Inter degli onesti.
Paolo Bertinetti Presidente Associazione Nazionale Amici della Juventus
Fonte: TuttoSport
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