TELECOM, BUIO ASSOLUTO
Non c'è un pezzo di carta scritto, non esiste un piano articolato, ma tutti parlano della soluzione Telecom come se fosse a portata di ore. I più loquaci sono i consulenti delle merchant bank (primo fra tutti Gerardo Braggiotti) che sperano di portare a casa lauti compensi. Non importa se si tratta delle stesse persone che nel 2001 indussero il marito di Afef a comprare le azioni di Telecom alla cifra pazzesca di 4,18 euro; ciò che conta è partecipare come nella Maratona romana di ieri dove correvano in 40mila ma il gruppetto di testa era composto da pochi campioni. Sui tavoli delle banche l'unico dato sicuro che circola è che al capo di Pirelli potrebbe essere riconosciuto un prezzo massimo di 2,7 euro per azione (con eventuali aggiustamenti futuri).
E' questa la tesi che gira tra Milano e Roma, nel triangolo Sant'Intesa, Mediobanca, Capitalia. Per il resto è buio assoluto. La quadratura del cerchio appare ancora lontana e molti nomi eccellenti vengono tirati in causa senza ragione. E' il caso ad esempio di Matteuccio Arpe che i giornali di ieri davano in fitte conversazioni con Corrado Passera e Alberto Nagel. In realtà l'amministratore delegato di Capitalia dopo la frattura della "vertebra professionale" con Cesarone Geronzi ha un solo desiderio: sparire dalla cronaca. E pare che ieri si sia molto incazzato quando lo hanno messo in mezzo a un discorso che (come sarà ribadito nel Consiglio di amministrazione di Capitalia che si svolge oggi) deve poggiare esclusivamente sulle spalle del presidente Geronzi.
L'altro elemento certo, oltre al prezzo di 2,7 euro per azione, è la forte preoccupazione che avrebbe espresso Romano Prodi per l'assenza di un piano industriale capace di disegnare il destino futuro di Telecom. In questo futuro non c'è spazio per Riccardo Ruggiero e Carlo Buora con cui Tronchetti è in freddo da almeno 18 mesi. Il Professore di Bologna non crede peraltro che la soluzione possa arrivare dall'amico Abramo-Bazoli, che stima soprattutto come uomo di fede e come banchiere.
Turbato dall'affare Mastrogiacomo e "travagliato" dalla questione Sircana (dove salta fuori che sarebbero stati pagati 100mila euro per cinque foto “innocenti”) Prodi ha avviato una serie di contatti con imprenditori che possano affiancare le banche in un progetto industriale per le telecomunicazioni. Quando gli hanno fatto vedere i giornali di ieri che parlavano di Corrado Passera "impegnato a scrivere il piano industriale di Telecom" pare che il premier abbia sorriso mestamente.
E' questa la tesi che gira tra Milano e Roma, nel triangolo Sant'Intesa, Mediobanca, Capitalia. Per il resto è buio assoluto. La quadratura del cerchio appare ancora lontana e molti nomi eccellenti vengono tirati in causa senza ragione. E' il caso ad esempio di Matteuccio Arpe che i giornali di ieri davano in fitte conversazioni con Corrado Passera e Alberto Nagel. In realtà l'amministratore delegato di Capitalia dopo la frattura della "vertebra professionale" con Cesarone Geronzi ha un solo desiderio: sparire dalla cronaca. E pare che ieri si sia molto incazzato quando lo hanno messo in mezzo a un discorso che (come sarà ribadito nel Consiglio di amministrazione di Capitalia che si svolge oggi) deve poggiare esclusivamente sulle spalle del presidente Geronzi.
L'altro elemento certo, oltre al prezzo di 2,7 euro per azione, è la forte preoccupazione che avrebbe espresso Romano Prodi per l'assenza di un piano industriale capace di disegnare il destino futuro di Telecom. In questo futuro non c'è spazio per Riccardo Ruggiero e Carlo Buora con cui Tronchetti è in freddo da almeno 18 mesi. Il Professore di Bologna non crede peraltro che la soluzione possa arrivare dall'amico Abramo-Bazoli, che stima soprattutto come uomo di fede e come banchiere.
Turbato dall'affare Mastrogiacomo e "travagliato" dalla questione Sircana (dove salta fuori che sarebbero stati pagati 100mila euro per cinque foto “innocenti”) Prodi ha avviato una serie di contatti con imprenditori che possano affiancare le banche in un progetto industriale per le telecomunicazioni. Quando gli hanno fatto vedere i giornali di ieri che parlavano di Corrado Passera "impegnato a scrivere il piano industriale di Telecom" pare che il premier abbia sorriso mestamente.
commentino....telecom buio assoluto....bene..bene...nelle notti oscure e tenebrose spesso agiscono i Killer con la pistola a silenziatore innestato....
inoltre...
Telecom: D'Alema, sarebbe stato grande errore cessione Tim Brasil
Grande opportunita', straordinario asset
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 19 mar - "Sarebbe stato
un grande errore la cessione di Tim Brasil". Cosi' il vice
presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Massimo
D'Alema, ai lavori del tavolo Brasile in corso alla
Farnesina. Secondo D'Alema la societa' rappresenta "una
grande opportunita' e uno straordinario asset" e riferendosi
a questa, e piu' in generale alla presenza in Brasile delle
grandi imprese italiane come "Telecom, Fiat e Pirelli"
afferma: "Noi ci dobbiamo stare".
Bof-dm-Y-
(RADIOCOR) 19-03-07 11:01:46 (0088) 3 NNNN
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