Oggi, l'associazione giu le mani dalla juve ha conferito mandato all'avv. Luc Misson, legale Belga, per aderire alla Commissione Europea per il diritto alla Concorrenza, al fine di invocare l'annullamento delle assurde sentenza sportive impose dalla figc in estate 2006.
L'avv. Luc Misson è stato uno degli avvocati principali dell'affare Bosman, il calciatore belga che ha dato il suo nome alla famosa entenza Bosman, il cui esito ha liberalizzato il mercato degli sportivi professionisti nel 1995.
Ultimamente Misson è stato anche protagonista di una nuova sentenza della Corte d'appello di Bruxelles, sospendendo le azioni disciplinare inflitte dalla federcalcio belga a 3 giocatori (tra cui il rumeno Marius Mitu) nell'affare delle partite truccate nel campionato belga. La Federcalcio belga deve attendere una decisione di un tribunale civile con un processo equo che non viola la Convenzione dei diritti dell'Uomo della Corte Europea rpima di eventualemente applicare una sanzione disciplinare.
Una Giurisdizione sportiva non offre le stesse garanzie del rispetto dei diritti alla difesa e di imparzialità di un tribunale di diritto comune.
Il ricorso in Commissione Europea per il Diritto alla Concorrenza è pienamente leggitimo. La rinuncia della juventus di aderire ad un tibunale non sportivo l'estate scorsa ha come conseguenza di mettere in pericolo le azioni detenute dagli piccoli azionisti della sociètà, in quanto la sociètà non è piu in misura di svolgere la sua attività in piena regola con altri club italiani ed europei. In tal senso, l'azionista ha il diritto di tutelarsi in quanto, con le assurde decisioni della figc, sono state violate le regole della concorrenza imposte dalla Commissione Europea per appunto proteggere il consumatore (e anche l'azionista di una sociètà), e sopratutto è stata violata, con l'art. 6, la convenzione dei dirritti dell'Uomo.
La non publicazione di tutte le intercettazioni telefoniche, l'abuso manifesto di potere del commissario straordinario nel andamento del processo, l'avere emesso delle sentenze non equilibrate fra tutti i club coinvolti sono tutti elementi che la Commissione non potrà validare e dunque sarà leggitima la richiesta di annullamente delle sentenze. La sociètà deve essere rimessa nelle condizioni ottimale di continuare a svolgere le sue attività come prima di calciopoli, recuperando il suo palmarès, essendo riamessa in A e nelle competizioni internazionali.
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