Queste considerazioni sono di Gianni. Le condivido, quindi le immetto nel blog.
ho letto queste tre notizie.
La prima dice che, tra gli altri, è stato arrestato Emanuele Cipriani, "investigatore privato fiorentino cui Telecom ha "esternalizzato" delicatissimiin carichi di sicurezza e nel cui computer sono stati trovati centinaia di file di intercettazioni e tabulati illegali".
La seconda, risale all'11/5/2006, dice che un pm milanese ha interrogato Emanuele Cipriani e nell'ambito di una perquisizione ad un collaboratore di Cipriani è saltato fuori anche l'incarico assegnato a Cipriani sul "caso Nucini".
La terza è dei giorni scorsi: è una dichiarazione rilasciata dell'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo: "Le telefonate le ricevevo da tutti, a cominciare da Inter, Milan e Roma. Quelli che avevano bisogno di chiarimenti mi chiamavano. Siccome il mio telefono era intercettato, non so dire che fine abbiano fatto queste conversazioni, chi non le ha ufficializzate se ne prenda la responsabilità".
Ma pensa! Ora faccio io un po' di dietrologia: e se nelle intercettazioni che hanno portato a "calciopoli" ci fossero state anche intercettazioni che avrebbero compromesso la dirigenza interista, queste sarebbero uscite?
Colgo l'occasione per porgere un saluto
Gianni
Posso solo comentare in questo modo: MA VA!
Caro Gianni, credo che anche tu ti sia seduto in riva al fiume accando a me.... Presto passeranno tante belle cosine.... Basta solo avere pazienza ed aspettare.
Ti rigrazio pubblicamente per il tuo lavoro e ti rinnovo l'invito a guardare ed a partecipare al blog (come hai fatto in questa occasione).
Per far saltare fuori la verità, serve la collaborazione di tutti....
Di seguito, i 3 articoli di cui parlava Gianni...
Venti ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla rivelazione di segreti d'ufficio sono in corso di esecuzione in tutta Italia nell'ambito dell'inchiesta milanese sulle intercettazioni abusive che coinvolge Telecom e il Sismi coordinata dai pm Nicola Piacente, Stefano Civardi e Fabio Napoleone. Una vicenda dai mille risvolti, dallo spionaggio nei confronti di Alessandra Mussolini prima delle elezioni regionali del Lazio a quello collegato al rapimento di Abu Omar. Che vede nel ruolo di spiati giudici, giornalisti, politici e uomini di altri servizi. E che è stata segnata tra l'altro dal suicidio di Adamo Bove, manager Telecom con compiti di alto livello nel settore della sicurezza.
Secondo quanto confermato dai carabinieri del Comando provinciale di Milano gli arresti riguardano l'indagine della Procura della Repubblica di Milano sul settore security di Telecom Pirelli. In particolare, tra gli arrestati vi sarebbero numerosi pubblici ufficiali e una decina fra agenti e militariin servizio in Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri. Gli arresti e le decine di perquisizioni riguardano le città di Milano, Firenze, Bologna, Prato, Torino, Novara e Como.
Tra gli arrestati c'è Giuliano Tavaroli, l'ex sottufficiale dei carabinieri e dei Ros di Milano che ha fatto carriera in Telecom fino a diventare responsabile della sicurezza del gruppo e di quella personale di Marco Tronchetti Provera. E poi Emanuele Cipriani, investigatore privato fiorentino e amico del cuore di Tavaroli cui Telecom ha "esternalizzato"delicatissimi incarichi di sicurezza e nel cui computer sono stati trovati centinaia di file di intercettazioni e tabulati illegali.
Tavaroli e Cipriani sono molto amici di un'altra figura di spicco finita nell'inchiesta, l'ex numero due del Sismi Marco Mancini, arrestato ai primi di luglio. In manette anche Guido Iezzi, manager della Pirelli incaricato della sicurezza all'interno dell'azienda.
Al centro della vicenda vi è in particolare una società d'investigazioni di Firenze, la Polis d'istinto, i cui investigatori privati avrebbero carpito informazioni illegali oltre a quelle lecite, e un giro di fatturazioni gonfiate e fondi esteri.
Nell'ordinanza emessa dal gip di Milano, Paola Belsito, si spiega il meccanismo: gli investigatori "ricevuto l'incarico da parte dei dirigenti dellesecurity" fornivano loro "un resoconto delle attività condotte completo di informazioni illegali".
Tra le informazioni illecite vi sarebbero precedenti penali, informazioni tributarie, fiscali, anagrafiche, accertamenti bancari, fornite da chi si trovava in posizioni tali da trattarle, cioè agenti e militari compiacenti che in questo modo rivelavano segreti d'ufficio o violavano la privacy delle persone"monitorate".
(11 maggio 2006)
Nelle carte di un'inchiesta milanese l'arbitro mondiale introduce il collega al dg Juve. La registrazione trovata a un investigatore privato De Santis, Nucini e il giro-Moggi Quella carta sim per fare le telefonate e la denunciaa Facchetti
di LUCA FAZZO - Repubblica
MILANO - Sta in un cd rom registrato dal presidente dell'Inter Giacinto Facchetti l'ultimo tassello andato ad aggiungersi al gigantesco puzzle delle rivelazioni sul lato oscuro del calcio. Nel cd c'è la registrazione di un colloquio avvenuto un paio di anni fa tra Facchetti e Danilo Nucini, allora arbitro d iserie A e B.
Il cd rom non si sa che fine abbia fatto, di sicuro non è mai stato consegnato né alla giustizia sportiva né alla magistratura ordinaria. Ma in quella registrazione c'erano rivelazioni scottanti sui rapporti tra il mondo arbitrale e Luciano Moggi, direttore sportivo della Juventus, e comparivano anche i nomi di Massimo De Santis, arbitro internazionale, e del direttore sportivo del MessinaMariano Fabiani.
Interrogato dal pubblico ministeroI lda Boccassini, l'arbitro Nucini non ha confermato quelle dichiarazioni. Ma la conversazione tra il dirigente nerazzurro e l'arbitro è finita ugualmente in una inchiesta giudiziaria.
Nei giorni scorsi, infatti, un altro pubblico ministero milanese, Fabio Napoleone, ha interrogato un detective privato fiorentino, Emanuele Cipriani, nell'ambito di una indagine apparentemente lontana anni luce dal mondo del calcio. Si tratta dell'inchiesta sulle attività svolte da Cipriani perconto di Telecom Italia, tra cui un lungo elenco di indagini svolte in Italia e all'estero.
In una perquisizione ad un collaboratore di Cipriani, è stato sequestrato un dvd con il resoconto completo di queste indagini. Ed è in quel dvd che è saltato fuori anche l'incarico assegnato a Cipriani sul "caso Nucini". Non è noto chi abbia assegnato al detective privato il compito (anche se va ricordato che il presidente di Telecom Italia,Marco Tronchetti Provera, è azionista dell'Inter, e che sponsor dell'Inter è la Pirelli).
Di certo c'è che nel suo interrogatorio della settimana scorsa, Cipriani ha dovuto spiegare al pm Napoleone la genesi e l'esito dei suoi accertamenti. Sarà ora la Procura di Milano a decidere se approfondire in proprio la faccenda o trasmetterla per competenza alle procure che a Roma e Napoli stanno già indagando sui legami occulti della Gea.
Ma cosa c'è nella registrazione del colloquio tra Nucini e Facchetti? Secondo quanto risulta a Repubblica, si tratta di una lunga conversazione in cui sia l'arbitro che il dirigente interista esprimono valutazioni molto pesanti sulla sudditanza del mondo arbitrale nei confronti dei "poteri forti" del calcio, in particolare della Gea. Ma Nucini racconterebbe a Facchetti anche un fatto preciso. L'arbitro confida al presidente dell'Inter di essere stato avvicinato da De Santis e da Fabiani. I due, anche se in teoria svolgono lavori che dovrebbero tenerli distanti, sono notoriamente assai legati, anche perché entrambi provengono dai ranghi degli agenti di custodia. A Nucini sarebbero stati fatti capire i vantaggi che alla sua carriera potevano venire da un buon rapporto con Luciano Moggi e il suo entourage. E sarebbe stato combinato un incontro. L'incontro con Moggi sarebbe avvenuto in un albergo, raggiunto con grandi precauzioni. Nel corso dell'incontro sarebbe stata fornita a Nucini una scheda telefonica Gsm da utilizzare unicamente per tenere i contatti con l'organizzazione. Queste confidenze di Nucini a Facchetti vengono registrate all'insaputa dell'arbitro. Il dischetto non viene fatto circolare. Ma dall'Inter in qualche modo l'input arriva alla Procura della Repubblica di Milano. Nucini viene convocato con una telefonata nell'ufficio di Ilda Boccassini. E qui, sostanzialmente, non apre bocca.
Un anno fa, Repubblica interpella sulla vicenda Giacinto Facchetti, che rifiuta qualunque dichiarazione. Per mesi, la vicenda rimane sotto traccia. Poi, l'interrogatorio del private eye riporta la storia alla luce nel pieno dello scandalo che ha investito i lcalcio.
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