giovedì, settembre 07, 2006

BEPPE GRILLO SULL'INTER


Voglio premettere che tutto ciò che c'è scritto in questo articolo non è assolutamente farina del mio sacco, ma è presa totalmente dal blog di Beppe Grillo, in quanto non ho ne la voglia ne la competenza per parlare di argomenti così pesanti e in momenti inopportuni.

Detto questo, non posso nascondere che condivido le parole di Grillo. Qualcosa di poco "morale" in quell'Inter c'era e se contiamo che quello è stato l'unico periodo in cui i nerazzurri hanno vinto con continuità (come le uniche 2 Coppe dei Campioni della sua storia) i dubbi diventano molteplici.

Mi dispiace molto per la dipartita di Facchetti e di tutti gli altri calciatori (sia dell'Inter, ma anche della Fiorentina) di quel periodo morti in circostanze anomale, ma questo articolo è davvero molto interessante.

Moralisti e giustizionalisti, cosa ne pensate?

Parlare male di Facchetti in questi giorni è come bestemmiare in chiesa. Non lo farò neppure io. Ma parlare della sua morte è invece doveroso. Gli articoli dei giornalisti Grandi Firme, tutti ugualimielosiioloconoscevoiolostimavoioavevoilsuocellulareemelotengomemorizzatoinmemoria, farebbero probabilmente vomitare Giacinto.

Alessandro Gilioli dell’Espresso ha pubblicato lo scorso anno un’intervista, dal titolo: "Pasticca Nerazzurra”, a Ferruccio Mazzola, fratello di Sandro, che giocò per un breve periodo nell’Inter. Ne riporto alcuni brani:“... Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori. Ho visto l'allenatore, Helenio Herrera, che dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve (io ero spesso tra quelle) e poi le dava anche ai titolari. Qualcuno le prendeva, qualcuno le sputava di nascosto. Fu mio fratello Sandro a dirmi: se non vuoi mandarla giù, vai in bagno e buttala via. Così facevano in molti. Poi però un giorno Herrera si accorse che le sputavamo, allora si mise a scioglierle nel caffè. Da quel giorno 'il caffè' di Herrera divenne una prassi all'Inter”

“I miei compagni di allora che si sono ammalati e magari ci hanno lasciato la pelle. Tanti, troppi... Il primo è stato Armando Picchi, il capitano di quella squadra, morto a 36 anni di tumore alla colonna vertebrale. Poi è stato il turno di Marcello Giusti, che giocava nelle riserve, ucciso da un cancro al cervello alla fine degli anni '90. Carlo Tagnin, uno che le pasticche non le rifiutava mai perché non era un fuoriclasse e voleva allungarsi la carriera correndo come un ragazzino, è morto di osteosarcoma nel 2000. Mauro Bicicli se n'è andato nel 2001 per un tumore al fegato. Ferdinando Miniussi, il portiere di riserva, è morto nel 2002 per una cirrosi epatica evoluta da epatite C. Enea Masiero, all'Inter tra il '55 e il '64, sta facendo la chemioterapia. Pino Longoni, che è passato per le giovanili dell'Inter prima di andare alla Fiorentina, ha una vasculopatia ed è su una sedia a rotelle, senza speranze di guarigione..."

"... nei campionati dilettanti, dove non esistono controlli: lì si bombano come bestie. Quello che più mi fa male però sono i ragazzini... ormai iniziano a dare pillole e beveroni a partire dai 14-15 anni. Io lavoro con la squadra della Borghesiana, a Roma, dove gioca anche mio figlio Michele, e dico sempre ai ragazzi di stare attenti anche al tè caldo, se non sanno cosa c'è dentro. Ho fatto anche una deposizione per il tribunale dei minori di Milano: stanno arrivando decine di denunce di padri e madri i cui figli prendono roba strana, magari corrono come dei matti in campo e poi si addormentano sul banco il giorno dopo, a scuola. Ecco, è per loro che io sto tirando fuori tutto".

Se Ferruccio Mazzola ha ragione ci sono in giro dei delinquenti che drogano i ragazzi. Che gli inoculano i tumori. Chi sono, per che squadre lavorano, da chi prendono gli ordini? Forse Facchetti vorrebbe saperlo, forse anche noi.

Postato da Beppe Grillo alle 18:34

5 Settembre 2006

Fonte: www.beppegrillo.it

Meditiamo.... Con la morte non si scherza... Zeman diceva di esser preoccupato per la salute dei giocatori della Juve, ma non mi risultano morti misteriose di alcuni dei nostri ex campioni....

Magari un giorno scopriremo la verità, magari sono solo dei casi, certo è il fatto qualcosa di poco chiaro c'è in alcuni Club di quel periodo. Nessuno se ne è preoccupato, purtroppo.

Magari, se allora ci fosse stata implicata la Juventus, ci sarebbero state delle indagini e ora avremmo meno scudetti, ma qualche ex calciatore non ci avrebbe abbandonato così tragicamente giovane....

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