Come tutti sappiamo è uscito ieri il Libro-verità di Moggi, ma soprattutto sono previste (non nel libro ma nel processo) succose novità, che da quanto so confermano la teoria degli juventini complottisti. Attenzione però, NESSUNO (io in primis) darà mai del santo a Moggi, ma la verità potrebbe essere diversa da come i media faziosi l'hanno raccontata.
Aspettiamo e vediamo, intanto non spostiamoci dalla riva del fiume...
giovedì, ottobre 18, 2007
mercoledì, ottobre 17, 2007
LE VERITA' DI MOGGI
Calciopoli/ La verità di Luciano Moggi: "Ho il contratto con l'Inter. Ma poi Moratti mi fece pedinare"
"Oggi Massimo Moratti mi odia, questo è chiaro. Però non è lontano il tempo dei suoi corteggiamenti, delle promesse e delle lusinghe. Quante telefonate mi ha fatto, quante telefonate mi ha fatto fare. Peccato che non siano state intercettate anche quelle, una bella Morattopoli potrebbe arricchire la trama di questa sceneggiata chiamata Calciopoli". Luciano Moggi esce allo scoperto e torna a parlare di quello che l'allora commissario straordinario Guido Rossi definì "Il più grande scandalo del calcio italiano". Un libro - "Un calcio nel cuore", 'la mia verità su Calciopoli, le intercettazioni e quaranta anni di calcio italiano' - presentato oggi a Milano (Westin Palace) per svelare racconti, retroscena e trattative con i protagonisti del pallone.
Dall'Inter al Milan fino alle tessere telefoniche acquistate in Svizzera e alle intercettazioni, Moggi affronta tutti i temi in viste dei due processi (per la Gea e per Calciopoli) in agenda il 29 novembre e il prossimo 15 dicembre. Il matrimonio con l'Inter si interrompe prima di essere celebrato: "Moratti non mi cercava certo per mettermi a lavorare alla Telecom o nelle raffinerie di famiglia: ha provato più volte a portarmi all'Inter.... ..... voleva che lo aiutassi a uscire dalla situazione di eterno perdente che gli avevano cucito addosso. Soffriva più per gli insuccessi, per le ironie che lo circondavano che per le montagne di soldi che buttava al vento in ogni campionato... .... Mi ha cercato la prima volta nel 1995 quando voleva comprare Roberto Baggio... una trattativa difficile, Baggio poi preferì Berlusconi...
.... Successivamente a ogni volta che i giochi di mercato incrociavano l'Inter e la Juventus Moratti mi ha sempre lanciato messaggi nemmeno troppo cifrati... .... Fino a quando le cifre non le abbiamo messe anche su un contratto. Era il 1999.... ... ricordo bene era maggio. Mi incontro con Moratti, parliamo prima di programmi poi di contratto. L'accordo di massima finisce su un foglio, nero su bianco insomma. Intanto però Moratti mi chiede una mano sul mercato. Da subito, c'era da vendere Moriero.... .... Il contratto io ce l'ho e lo conservo gelosamente. E quando sentirò il presidente dire davanti a una platea vasta, in una trasmissione televisiva importante e non solo tra le righe di qualche intervista che questo contratto non esiste, allora andrò anch'io in televisione e mostrerò il documento... .... E' un vero peccato, nella sua mente Moratti mi ha ripudiato.... ... o forse si vergogna per avermi fatto pedinare da Tavaroli e compagnia. Pazienza...".
Fonte: affari italiani
Moggi, nel libro, racconta la sua verità che non è quella raccontata «dai giornali» ma quella che emerge con il passare del tempo: «Più il tempo passa - scrive Moggi - e più cresce dentro di me la sensazione che tutto quello che è successo dal maggio 2006 in poi abbia prodotto soltanto una finta rivoluzione. Alla folla dei perbenisti, dei benpensanti e degli ingenui sono state date in pasto alcune teste, soprattutto la mia, hanno fatto credere di aver ripulito il calcio dai grandi corruttori per poter ricominciare in modo diverso. Ma non è così».
Nel libro e durante un'affollata conferenza stampa oggi a Milano, Moggi ha raccontato la sua versione e in particolare ha voluto ricordare che i processi «si fanno nelle aule dei tribunali e in quelle aule verranno anche quelli che si sono sostituiti ai tribunali».
L'ex direttore generale della Juventus ha voluto ricordare che «il calcio non è fatto solo di Moggi, ma di 42 squadre, che hanno presidenti e dirigenti», e poi ha aggiunto che i «processi sportivi non erano giusti». E ribadisce: «Noi siamo state le vittime. Nella mia attività ho sempre dato il meglio e i risultati sono lì a darmi ragione. Voglio solo ricordare che in testa alla classifica marcatori ci sono tre miei giocatori. E poi basta guardare la finale dei mondiali a Berlino per capire quanti giocatori miei c'erano in campo».
Moggi se la prende con il numero uno dello sport italiano, il presidente del Coni Gianni Petrucci, «che si permette di condizionare i processi. Può rimanere al suo posto?». A chi gli chiede se ha fatto degli errori, il Big Boss, risponde sereno: «Tutti fanno degli errori, ma se si riferisce all'art.6 (regolamento sportivo), no. Cosa non rifarei? cercherei di vincere meno, così risulterei più simpatico».
Ma ancora. A chi ipotizza un complotto juventino contro di lui, Moggi, torna nei panni del dirigente che risponde e non risponde: «Io non so se volevano rovinarmi. Al bar lo dicono tutti». Sull'incontro tra lui e il presidente del Milan Silvio Berlusconi, quando quest'ultimo era presidente del consiglio, Moggi dice: «Lui mi ha offerto il Milan».
Quello di oggi è un Moggi tutt'altro che rassegnato e per nulla vendicativo. Il suo libro, infatti si conclude così: «Io aspetto sereno e fiducioso. Anche se io non gioco più, ho l'impressione che la partita sia ancora tutta da giocare: aspetto solo il giorno di ritorno».
"Oggi Massimo Moratti mi odia, questo è chiaro. Però non è lontano il tempo dei suoi corteggiamenti, delle promesse e delle lusinghe. Quante telefonate mi ha fatto, quante telefonate mi ha fatto fare. Peccato che non siano state intercettate anche quelle, una bella Morattopoli potrebbe arricchire la trama di questa sceneggiata chiamata Calciopoli". Luciano Moggi esce allo scoperto e torna a parlare di quello che l'allora commissario straordinario Guido Rossi definì "Il più grande scandalo del calcio italiano". Un libro - "Un calcio nel cuore", 'la mia verità su Calciopoli, le intercettazioni e quaranta anni di calcio italiano' - presentato oggi a Milano (Westin Palace) per svelare racconti, retroscena e trattative con i protagonisti del pallone.
Dall'Inter al Milan fino alle tessere telefoniche acquistate in Svizzera e alle intercettazioni, Moggi affronta tutti i temi in viste dei due processi (per la Gea e per Calciopoli) in agenda il 29 novembre e il prossimo 15 dicembre. Il matrimonio con l'Inter si interrompe prima di essere celebrato: "Moratti non mi cercava certo per mettermi a lavorare alla Telecom o nelle raffinerie di famiglia: ha provato più volte a portarmi all'Inter.... ..... voleva che lo aiutassi a uscire dalla situazione di eterno perdente che gli avevano cucito addosso. Soffriva più per gli insuccessi, per le ironie che lo circondavano che per le montagne di soldi che buttava al vento in ogni campionato... .... Mi ha cercato la prima volta nel 1995 quando voleva comprare Roberto Baggio... una trattativa difficile, Baggio poi preferì Berlusconi...
.... Successivamente a ogni volta che i giochi di mercato incrociavano l'Inter e la Juventus Moratti mi ha sempre lanciato messaggi nemmeno troppo cifrati... .... Fino a quando le cifre non le abbiamo messe anche su un contratto. Era il 1999.... ... ricordo bene era maggio. Mi incontro con Moratti, parliamo prima di programmi poi di contratto. L'accordo di massima finisce su un foglio, nero su bianco insomma. Intanto però Moratti mi chiede una mano sul mercato. Da subito, c'era da vendere Moriero.... .... Il contratto io ce l'ho e lo conservo gelosamente. E quando sentirò il presidente dire davanti a una platea vasta, in una trasmissione televisiva importante e non solo tra le righe di qualche intervista che questo contratto non esiste, allora andrò anch'io in televisione e mostrerò il documento... .... E' un vero peccato, nella sua mente Moratti mi ha ripudiato.... ... o forse si vergogna per avermi fatto pedinare da Tavaroli e compagnia. Pazienza...".
Fonte: affari italiani
Moggi, nel libro, racconta la sua verità che non è quella raccontata «dai giornali» ma quella che emerge con il passare del tempo: «Più il tempo passa - scrive Moggi - e più cresce dentro di me la sensazione che tutto quello che è successo dal maggio 2006 in poi abbia prodotto soltanto una finta rivoluzione. Alla folla dei perbenisti, dei benpensanti e degli ingenui sono state date in pasto alcune teste, soprattutto la mia, hanno fatto credere di aver ripulito il calcio dai grandi corruttori per poter ricominciare in modo diverso. Ma non è così».
Nel libro e durante un'affollata conferenza stampa oggi a Milano, Moggi ha raccontato la sua versione e in particolare ha voluto ricordare che i processi «si fanno nelle aule dei tribunali e in quelle aule verranno anche quelli che si sono sostituiti ai tribunali».
L'ex direttore generale della Juventus ha voluto ricordare che «il calcio non è fatto solo di Moggi, ma di 42 squadre, che hanno presidenti e dirigenti», e poi ha aggiunto che i «processi sportivi non erano giusti». E ribadisce: «Noi siamo state le vittime. Nella mia attività ho sempre dato il meglio e i risultati sono lì a darmi ragione. Voglio solo ricordare che in testa alla classifica marcatori ci sono tre miei giocatori. E poi basta guardare la finale dei mondiali a Berlino per capire quanti giocatori miei c'erano in campo».
Moggi se la prende con il numero uno dello sport italiano, il presidente del Coni Gianni Petrucci, «che si permette di condizionare i processi. Può rimanere al suo posto?». A chi gli chiede se ha fatto degli errori, il Big Boss, risponde sereno: «Tutti fanno degli errori, ma se si riferisce all'art.6 (regolamento sportivo), no. Cosa non rifarei? cercherei di vincere meno, così risulterei più simpatico».
Ma ancora. A chi ipotizza un complotto juventino contro di lui, Moggi, torna nei panni del dirigente che risponde e non risponde: «Io non so se volevano rovinarmi. Al bar lo dicono tutti». Sull'incontro tra lui e il presidente del Milan Silvio Berlusconi, quando quest'ultimo era presidente del consiglio, Moggi dice: «Lui mi ha offerto il Milan».
Quello di oggi è un Moggi tutt'altro che rassegnato e per nulla vendicativo. Il suo libro, infatti si conclude così: «Io aspetto sereno e fiducioso. Anche se io non gioco più, ho l'impressione che la partita sia ancora tutta da giocare: aspetto solo il giorno di ritorno».
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SUPER MILAN!!!
Immensi i rossoneri: ben 3 supersimulatori nei primi 5 posti della classifca. E la cosa bella è che i vari Galliani e Suma si lamentano quando gli arbitri non si fidano dei tuffi di Gilardino e Inzaghi.
Altro che Pato, il Milan farebbe bene ad ingaggiare Rosolino!!!
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TROVATE LE DIFFERENZE
Bastia: 1 punto di penalizzazione per insulti razzisti
La lega calcio francese a dato uno punto di penalizazione al BASTIA societa di serie B in seguito ai insulti razzisti dei tifosi di questa squadra all'incontro del giocatore Kébé del Libourne-St -Seurin.
Il giocatore di coloro, fuori di se, aveva fatto il gesto dell'ombrello verso il pubblico facendosi espelere ma la commissione di disciplina a poi dato il torto ai "pseudo-tifosi razzisti"
Inter: un turno di squalifica alla Curva Nord
La Curva Nord(secondo anello blu) dell'Inter sarà inibito ai tifosi per la gara del 31 ottobre prossimo contro il Genoa.
La sanzione, comminata dal Giudice sportivo Giampaolo Tosel, si è resa necessaria in seguito agli striscioni esposti dai tifosi dell'Inter (`Napoli fogna d`Italia` e `Ciao colerosi`) nella gara interna giocata il 6 ottobre scorso contro il Napoli.
Qualcuno riesce a spiegarmi dove sta la differenza? Forse che in Francia il campionato non è aziendale e che il padrone del Bastia non è azionista dello sponsor del campionato? La solita vergogna italiana...
La lega calcio francese a dato uno punto di penalizazione al BASTIA societa di serie B in seguito ai insulti razzisti dei tifosi di questa squadra all'incontro del giocatore Kébé del Libourne-St -Seurin.
Il giocatore di coloro, fuori di se, aveva fatto il gesto dell'ombrello verso il pubblico facendosi espelere ma la commissione di disciplina a poi dato il torto ai "pseudo-tifosi razzisti"
Inter: un turno di squalifica alla Curva Nord
La Curva Nord(secondo anello blu) dell'Inter sarà inibito ai tifosi per la gara del 31 ottobre prossimo contro il Genoa.
La sanzione, comminata dal Giudice sportivo Giampaolo Tosel, si è resa necessaria in seguito agli striscioni esposti dai tifosi dell'Inter (`Napoli fogna d`Italia` e `Ciao colerosi`) nella gara interna giocata il 6 ottobre scorso contro il Napoli.
Qualcuno riesce a spiegarmi dove sta la differenza? Forse che in Francia il campionato non è aziendale e che il padrone del Bastia non è azionista dello sponsor del campionato? La solita vergogna italiana...
O CAPITANO MIO CAPITANO
Del Piero ha rinnovato con la Juve fino al 2010. Finisce così questo tormentone (mediatico) ed il capitano pyuò concentrarsi solo sul campo.
Con l'uifficialità del rinnovo, è giunta l'ora di togliere i due sondaggi si Alex, vedendo qual'è la scelta dei lettore di Antiinformazionejuve.
1)E' giusto aver tenuto Del Piero sul piedistallo, rinunciando a possibili talenti nel suo ruolo?
Con l'uifficialità del rinnovo, è giunta l'ora di togliere i due sondaggi si Alex, vedendo qual'è la scelta dei lettore di Antiinformazionejuve.
1)E' giusto aver tenuto Del Piero sul piedistallo, rinunciando a possibili talenti nel suo ruolo?
- Certamente. E' il capitano e l'uomo simbolo. Ha dato tanto alla Juve e deve giocare finchè se la sente. Non si discute il capitano! (52%)
- Si per quanto riguarda il passato, ma ora è in la con gli anni e deve cedere il posto per il bene della Juve. (30%)
- No, per lui sono stati ingiustamente sacrificati tanti talenti, come Mutu, Miccoli, ecc... (10%)
- Preferivo un altro al suo posto, ma non sopporterei vederlo con un altra maglia. (5%)
- No. Io l'avrei ceduto molti anni fa, quando aveva mercato e valeva molti soldi. (3%)
2) Se la condizione per il rinnovo di Del Piero fosse di giocare sempre titolare per questa stagione e altre 2, tu cosa faresti (non esiste via di mezzo...)
- Lo cederei e investirei su un sostituto più giovane e che dia maggiori garanzie alla squadra (56%)
- Accetterei subito. Non esiste cederlo e deve finire la stagione con noi, anche a costo di mettere in difficoltà la squadra. (44%)
E' abbastanza chiaro che per una (piccola) parte del tifo bianconero Alex è una bandiera e deve rimane alla Juve per sempre, ma sarebbe preferibile che capisse che in questi ultimi 2 anni deve farsi da parte ed accettare anche la panchina, in modo tale da dare spazio ai giovani e ad un ipotetico sostituto. E io sono assolutamente d'accordo con questa idea.
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martedì, ottobre 16, 2007
SIAMO PROPRIO LA REPUBBLICA DELLE BANANE!
Uno studio tedesco conferma che le chiacchere hanno più effetto di ciò vediamo con i nostri occhi
Centoventisei studenti-cavia dimostrano il potere delle dicerie nella vita d'ogni giorno
"Il pettegolezzo è una verità
Due su tre credono al gossip"
Il pettegolezzo è più potente della verità: lo dimostra uno studio scientifico tedesco
ROMA - Cantava De Andrè: "La maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo". L'aveva già capito il cantautore genovese che il pettegolezzo è più potente della verità. I ricercatori del Max Planck Institute lo hanno dimostrato: usando studenti-cavia, psicologi tedeschi hanno confermato che "il gossip ha più effetto di ciò che abbiamo visto con i nostri occhi".
Gli studiosi hanno coinvolto 126 studenti suddivisi in gruppi di nove ragazzi ciascuno, bersagliandoli di pettegolezzi sui giovani degli altri gruppi ed è emerso che le "cavie" tendevano sempre a credere di più alle maldicenze o alle lodi intessute da altri, piuttosto che a ciò che avevano potuto sperimentare di persona o che gia sapevano sul conto delle inconsapevoli vittime.
E non è tutto. Secondo la ricerca, i gossip non influenzerebbero solo i giudizi sulle star dello spettacolo, ma inducono anche opinioni e comportamenti della vita comune. "Una recente indagine - spiega Ralf Sommerfeld dell'istituto di Plön in Germania che ha condotto la ricerca presto pubblicata sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze PNAS - ha evidenziato per esempio che due persone su tre credono il gossip una fonte per apprendere nuove cose: non importa se i pettegolezzi alla fine siano veri o meno. Diventano la realtà".
Gli studiosi hanno seguito dall'inizio alla fine il processo di gestazione delle chiacchiere degli studenti e il percorso di trasferimento di queste chiacchiere e i comportamenti conseguenti del fruitore del pettegolezzo. In pratica, ad ogni studente è stata passata una chiacchiera, buona o maligna, su un altro studente e poi gli è stato chiesto se avrebbe avuto voglia o meno di lavorare con la persona oggetto del pettegolezzo.
Non solo, com'era ovvio aspettarsi, i ragazzi hanno tendenzialmente rifiutato di far coppia con coloro sui quali circolavano voci negativi, ma è emerso anche che la chiacchiera ha più effetto dell'informazione diretta sulla persona. Il 44% dei partecipanti infatti ha cambiato la propria opinione su una persona sotto l'influenza del gossip, anche quando le chiacchiere contraddicevano ciò che avevano visto di persona.
(15 ottobre 2007)
Fonte: Repubblica.it
Centoventisei studenti-cavia dimostrano il potere delle dicerie nella vita d'ogni giorno
"Il pettegolezzo è una verità
Due su tre credono al gossip"
Il pettegolezzo è più potente della verità: lo dimostra uno studio scientifico tedesco
ROMA - Cantava De Andrè: "La maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo". L'aveva già capito il cantautore genovese che il pettegolezzo è più potente della verità. I ricercatori del Max Planck Institute lo hanno dimostrato: usando studenti-cavia, psicologi tedeschi hanno confermato che "il gossip ha più effetto di ciò che abbiamo visto con i nostri occhi".
Gli studiosi hanno coinvolto 126 studenti suddivisi in gruppi di nove ragazzi ciascuno, bersagliandoli di pettegolezzi sui giovani degli altri gruppi ed è emerso che le "cavie" tendevano sempre a credere di più alle maldicenze o alle lodi intessute da altri, piuttosto che a ciò che avevano potuto sperimentare di persona o che gia sapevano sul conto delle inconsapevoli vittime.
E non è tutto. Secondo la ricerca, i gossip non influenzerebbero solo i giudizi sulle star dello spettacolo, ma inducono anche opinioni e comportamenti della vita comune. "Una recente indagine - spiega Ralf Sommerfeld dell'istituto di Plön in Germania che ha condotto la ricerca presto pubblicata sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze PNAS - ha evidenziato per esempio che due persone su tre credono il gossip una fonte per apprendere nuove cose: non importa se i pettegolezzi alla fine siano veri o meno. Diventano la realtà".
Gli studiosi hanno seguito dall'inizio alla fine il processo di gestazione delle chiacchiere degli studenti e il percorso di trasferimento di queste chiacchiere e i comportamenti conseguenti del fruitore del pettegolezzo. In pratica, ad ogni studente è stata passata una chiacchiera, buona o maligna, su un altro studente e poi gli è stato chiesto se avrebbe avuto voglia o meno di lavorare con la persona oggetto del pettegolezzo.
Non solo, com'era ovvio aspettarsi, i ragazzi hanno tendenzialmente rifiutato di far coppia con coloro sui quali circolavano voci negativi, ma è emerso anche che la chiacchiera ha più effetto dell'informazione diretta sulla persona. Il 44% dei partecipanti infatti ha cambiato la propria opinione su una persona sotto l'influenza del gossip, anche quando le chiacchiere contraddicevano ciò che avevano visto di persona.
(15 ottobre 2007)
Fonte: Repubblica.it
lunedì, ottobre 15, 2007
LA SOLITA DISPARITA' DI GIUDIZIO
"Il caso Totti ci fa rabbia"
Il caso di Totti è stato gestito con la riservatezza mancata invece per i casi del ciclismo
Il presidente della Federciclismo Di Rocco: «I corridori vengono sospesi al minimo sospetto, mentre i calciatori invece vengono rispettati».
GIORGIO VIBERTI
Totti viene convocato da Ettore Torri, capo della Procura antidoping del Coni, e i massimi dirigenti del Comitato Olimpico Nazionale non ne sanno nulla. Il capitano giallorosso si presenta al Foro Italico per un interrogatorio in pieno agosto e la notizia viene comunicata soltanto a metà ottobre. Il capitano della Roma è dunque nel mirino della giustizia sportiva dopo essersi presentato in ritardo a un controllo antidoping lo scorso 13 maggio e aver esternato le proprie opinioni in modo non del tutto urbano, eppure la vicenda non trapela prima di 5 mesi. Ma non sono tanto le accuse nei confronti di Totti a far discutere (nessuna ipotesi di doping, tanto che la Federcalcio ha accolto la richiesta di archiviazione fatta da Torri), quanto il clima carbonaro e misterioso che ha avvolto la vicenda, sulla quale - fatto grave - il Coni era completamente all’oscuro. Viene spontaneo pensare a comportamenti ben diversi, su fatti più o meno simili, nei confronti di atleti di altri sport, primo fra tutti il ciclisti.
«Dispiace dirlo, ma c’è difformità di trattamento - sottolinea Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo -. Non voglio creare fratture tra Fci e Coni, ma con i corridori le cose vanno ben diversamente. C’è sempre grande pubblicità anche se si tratta solo di sospetti, tutti sanno tutto e addirittura, vedi il recente caso Di Luca, vengono di fatto sospesi degli atleti senza che sia stata nemmeno emessa una sentenza». Perché questa disparità di trattamento? «Non lo so - aggiunge Di Rocco -. Pare esserci un assunto storico, da Coppi in poi, per il quale lo sport della bicicletta è legato al doping. A me basterebbe che giocassimo con le stesse regole e sullo stesso campo, ma forse è comodo puntare il mirino sempre sul ciclismo. Pochi anni fa nel calcio vennero fuori alcuni casi di doping, poi più nulla. Possibile che tutti i calciatori abbiamo improvvisamente messo la testa a posto? Eppure i controlli si fanno». Il dubbio è legittimo: se non si fosse rivelato una bolla di sapone, questo segretissimo caso Totti sarebbe venuto ugualmente alla luce? «Non so dare una risposta, dico solo che il ciclismo è in assoluto lo sport che fa più controlli di tutti e dunque scopre spesso chi bara. Ma questo, anziché un merito, si è dimostrato quasi un boomerang per il nostro ambiente. Forse la colpa è nostra, sbagliamo nelle comunicazioni. Altri sport sono molto più abili».
Eloquente è anche il commento del ct azzurro Franco Ballerini: «Il caso Totti? È stato trattato come dovrebbe succedere per tutti gli sport: nessuna pubblicità fino a quando una vicenda non è conclusa. Questa volta hanno rispettato l’atleta. Nel ciclismo invece...».
Il caso di Totti è stato gestito con la riservatezza mancata invece per i casi del ciclismo
Il presidente della Federciclismo Di Rocco: «I corridori vengono sospesi al minimo sospetto, mentre i calciatori invece vengono rispettati».
GIORGIO VIBERTI
Totti viene convocato da Ettore Torri, capo della Procura antidoping del Coni, e i massimi dirigenti del Comitato Olimpico Nazionale non ne sanno nulla. Il capitano giallorosso si presenta al Foro Italico per un interrogatorio in pieno agosto e la notizia viene comunicata soltanto a metà ottobre. Il capitano della Roma è dunque nel mirino della giustizia sportiva dopo essersi presentato in ritardo a un controllo antidoping lo scorso 13 maggio e aver esternato le proprie opinioni in modo non del tutto urbano, eppure la vicenda non trapela prima di 5 mesi. Ma non sono tanto le accuse nei confronti di Totti a far discutere (nessuna ipotesi di doping, tanto che la Federcalcio ha accolto la richiesta di archiviazione fatta da Torri), quanto il clima carbonaro e misterioso che ha avvolto la vicenda, sulla quale - fatto grave - il Coni era completamente all’oscuro. Viene spontaneo pensare a comportamenti ben diversi, su fatti più o meno simili, nei confronti di atleti di altri sport, primo fra tutti il ciclisti.
«Dispiace dirlo, ma c’è difformità di trattamento - sottolinea Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo -. Non voglio creare fratture tra Fci e Coni, ma con i corridori le cose vanno ben diversamente. C’è sempre grande pubblicità anche se si tratta solo di sospetti, tutti sanno tutto e addirittura, vedi il recente caso Di Luca, vengono di fatto sospesi degli atleti senza che sia stata nemmeno emessa una sentenza». Perché questa disparità di trattamento? «Non lo so - aggiunge Di Rocco -. Pare esserci un assunto storico, da Coppi in poi, per il quale lo sport della bicicletta è legato al doping. A me basterebbe che giocassimo con le stesse regole e sullo stesso campo, ma forse è comodo puntare il mirino sempre sul ciclismo. Pochi anni fa nel calcio vennero fuori alcuni casi di doping, poi più nulla. Possibile che tutti i calciatori abbiamo improvvisamente messo la testa a posto? Eppure i controlli si fanno». Il dubbio è legittimo: se non si fosse rivelato una bolla di sapone, questo segretissimo caso Totti sarebbe venuto ugualmente alla luce? «Non so dare una risposta, dico solo che il ciclismo è in assoluto lo sport che fa più controlli di tutti e dunque scopre spesso chi bara. Ma questo, anziché un merito, si è dimostrato quasi un boomerang per il nostro ambiente. Forse la colpa è nostra, sbagliamo nelle comunicazioni. Altri sport sono molto più abili».
Eloquente è anche il commento del ct azzurro Franco Ballerini: «Il caso Totti? È stato trattato come dovrebbe succedere per tutti gli sport: nessuna pubblicità fino a quando una vicenda non è conclusa. Questa volta hanno rispettato l’atleta. Nel ciclismo invece...».
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sabato, ottobre 13, 2007
C'ERANO ALLORA, CI SONO OGGI
Erano presenti quel magico giorno del 2003, sono stati in B, ci sono oggi: David Trezeguet, Alessandro Del Piero, Pavel Nedved, Gigi Buffon.
Grazie di tutto!
UN VECCHIO ARTICOLO... MOLTO INTERESSANTE!
Sognando Moggi
di Stefano Olivari da www.indiscreto.it
> 19/9/2005
Lunedì 19 settembre 2005, ore 15 e 45
1. Il nostro Nacka è stato qualche giorno a Torino per acquistare i primi modelli della Grande Punto (fra le sue perversioni ha quella di collezionare Fiat, tanto che possiede addirittura due Duna), e da ammiratore di Luciano Moggi non ha potuto evitare il pellegrinaggio da Urbani, ristorante di culto per gli juventini ma soprattutto per i devoti al culto di Moggi: tifosi (di varie squadre, Moggi spazia), allenatori, giocatori, procuratori e soprattutto giornalisti. Un pellegrinaggio che aiuta a capire molte cose del successo di un uomo e che consigliamo ad ammiratori e detrattori del genere 'a prescindere'. Al direttore generale della Juventus è riservata sempre una saletta, sopraelevata, che rimane vuota anche nei giorni in cui è impossibile che venga, per trasferte o per altro: del resto il mito si crea anche con l'assenza. Nella saletta c'è un tavolo da nove, dieci posti per Moggi e i suoi ospiti di giornata, e un altro per i suoi accompagnatori abituali, l'autista e una sorta di assistente-guardia del corpo. Clienti-testimoni ci assicurano che una delle nuove ossessioni del 're del mercato' sia la sicurezza, nel senso che teme di esserte intercettato. Non solo al telefono, ma anche quando parla faccia a faccia, con cimici e microfoni ambientali o direzionali: di sicuro le paginate delle sue intercettazioni sarebbero molto più divertenti di quelle delle conversazioni di Fazio e di Ricucci. Fatto sta che prima dell'arrivo nel locale di Moggi, dopo aver parcheggiato la Lancia Thesis argento con il marchio Juve sulla fiancata (lui sì che è aziendalista) , la saletta viene sottoposta a 'bonifica' dai suoi uomini, in modo che la privacy sia totale. Sempre nella saletta troneggiano tre televisori, con tutti i decoder del mondo: Moggi vede anche tre partite contemporaneamente, davvero. Secondo la leggenda dei devoti nel locale si mangia molto bene, e Nacka ha potuto verificarlo di persona. Consigli del nostro faccendiere preferito (è Nacka, a scanso di equivoci): ravioli al brasato, scaloppine ai porcini, vitello tonnato, un prosciuttino eccezionale, e il miglior Nebiolo in circolazione (noi siamo da Fanta, ma Nacka se ne intende). Tutto buono, ma Moggi non è uno che si strafoghi. Preferisce piluccare, mentre guarda le partite, risponde al telefono, dà retta ai commensali e sopporta il bacio della pantofola da parte di qualche fanatico. In definitiva, un posto che fa capire quale sia la base del moggismo: rapporti personali, contatti costanti con il mondo, battute per tutti, interesse anche per le provincie dell'impero. Insomma, un dirigente calcistico ventiquattro ore al giorno, che si può apprezzare o detestare (al di là delle battutine, i suoi antipatizzanti in Italia hanno difficoltà a lavorare: da Zeman a Simoni, passando per personaggi meno noti), che ama l'ambiente del calcio e la fanciullesca cialtroneria dei suoi protagonisti anche più delle vittorie sul campo. E che uscendo dal ristorante, magari dopo aver discusso dell'ingaggio di un giocatore con il figlio Alessandro, casualmente procuratore del giocatore stesso, non può non buttare l'occhio su una delle poche maglie non juventine appese al muro, quella di Antonio Cassano. Ma probabilmente Cassano non sarà un suo problema...
2. Il futuro di Moggi potrebbe essere più interessante di quello della Juventus, anche perché per far andare male a livello sportivo una società del genere bisogna davvero impegnarsi (Montezemolo ci riuscì, comunque, nella stagione 1990-91). L'incontro con Berlusconi a Palazzo Grazioli è stato troppo pubblico per essere vero, nel senso che le cose vere Moggi e Berlusconi non se le racconterebbero mai in un posto piantonato stabilmente da venti cronisti, mentre l'abboccamento con Gheddafi, per una possibile scalata nella Juve del post-Agnelli, smarcandosi da Giraudo, sembra un'ipotesi troppo ardita. Uno scenario realistico potrebbe essere un ruolo nella Figc di Carraro (di qui l'incontro con il premier) in chiave Mondiale e magari anche per il dopo. Cosa sposterebbe a uno come Moggi andare a fare il Moggi in un'altra società non di sua proprietà, fosse anche l'Inter del 'consigliato' Moratti? Tanto vale, dopo aver vinto tutto con la Juventus e dopo il sogno azzurro, godersi un sereno tramonto a Roma o a Napoli, in realtà senza l'angoscia della Champions League. O magari anche rimanere alla Juventus, visto che al contrario di Giraudo mette d'accordo i vari rami degli Agnelli. Quanto a 'smile', non lo batte nessuno... (...)
di Stefano Olivari da www.indiscreto.it
> 19/9/2005
Lunedì 19 settembre 2005, ore 15 e 45
1. Il nostro Nacka è stato qualche giorno a Torino per acquistare i primi modelli della Grande Punto (fra le sue perversioni ha quella di collezionare Fiat, tanto che possiede addirittura due Duna), e da ammiratore di Luciano Moggi non ha potuto evitare il pellegrinaggio da Urbani, ristorante di culto per gli juventini ma soprattutto per i devoti al culto di Moggi: tifosi (di varie squadre, Moggi spazia), allenatori, giocatori, procuratori e soprattutto giornalisti. Un pellegrinaggio che aiuta a capire molte cose del successo di un uomo e che consigliamo ad ammiratori e detrattori del genere 'a prescindere'. Al direttore generale della Juventus è riservata sempre una saletta, sopraelevata, che rimane vuota anche nei giorni in cui è impossibile che venga, per trasferte o per altro: del resto il mito si crea anche con l'assenza. Nella saletta c'è un tavolo da nove, dieci posti per Moggi e i suoi ospiti di giornata, e un altro per i suoi accompagnatori abituali, l'autista e una sorta di assistente-guardia del corpo. Clienti-testimoni ci assicurano che una delle nuove ossessioni del 're del mercato' sia la sicurezza, nel senso che teme di esserte intercettato. Non solo al telefono, ma anche quando parla faccia a faccia, con cimici e microfoni ambientali o direzionali: di sicuro le paginate delle sue intercettazioni sarebbero molto più divertenti di quelle delle conversazioni di Fazio e di Ricucci. Fatto sta che prima dell'arrivo nel locale di Moggi, dopo aver parcheggiato la Lancia Thesis argento con il marchio Juve sulla fiancata (lui sì che è aziendalista) , la saletta viene sottoposta a 'bonifica' dai suoi uomini, in modo che la privacy sia totale. Sempre nella saletta troneggiano tre televisori, con tutti i decoder del mondo: Moggi vede anche tre partite contemporaneamente, davvero. Secondo la leggenda dei devoti nel locale si mangia molto bene, e Nacka ha potuto verificarlo di persona. Consigli del nostro faccendiere preferito (è Nacka, a scanso di equivoci): ravioli al brasato, scaloppine ai porcini, vitello tonnato, un prosciuttino eccezionale, e il miglior Nebiolo in circolazione (noi siamo da Fanta, ma Nacka se ne intende). Tutto buono, ma Moggi non è uno che si strafoghi. Preferisce piluccare, mentre guarda le partite, risponde al telefono, dà retta ai commensali e sopporta il bacio della pantofola da parte di qualche fanatico. In definitiva, un posto che fa capire quale sia la base del moggismo: rapporti personali, contatti costanti con il mondo, battute per tutti, interesse anche per le provincie dell'impero. Insomma, un dirigente calcistico ventiquattro ore al giorno, che si può apprezzare o detestare (al di là delle battutine, i suoi antipatizzanti in Italia hanno difficoltà a lavorare: da Zeman a Simoni, passando per personaggi meno noti), che ama l'ambiente del calcio e la fanciullesca cialtroneria dei suoi protagonisti anche più delle vittorie sul campo. E che uscendo dal ristorante, magari dopo aver discusso dell'ingaggio di un giocatore con il figlio Alessandro, casualmente procuratore del giocatore stesso, non può non buttare l'occhio su una delle poche maglie non juventine appese al muro, quella di Antonio Cassano. Ma probabilmente Cassano non sarà un suo problema...
2. Il futuro di Moggi potrebbe essere più interessante di quello della Juventus, anche perché per far andare male a livello sportivo una società del genere bisogna davvero impegnarsi (Montezemolo ci riuscì, comunque, nella stagione 1990-91). L'incontro con Berlusconi a Palazzo Grazioli è stato troppo pubblico per essere vero, nel senso che le cose vere Moggi e Berlusconi non se le racconterebbero mai in un posto piantonato stabilmente da venti cronisti, mentre l'abboccamento con Gheddafi, per una possibile scalata nella Juve del post-Agnelli, smarcandosi da Giraudo, sembra un'ipotesi troppo ardita. Uno scenario realistico potrebbe essere un ruolo nella Figc di Carraro (di qui l'incontro con il premier) in chiave Mondiale e magari anche per il dopo. Cosa sposterebbe a uno come Moggi andare a fare il Moggi in un'altra società non di sua proprietà, fosse anche l'Inter del 'consigliato' Moratti? Tanto vale, dopo aver vinto tutto con la Juventus e dopo il sogno azzurro, godersi un sereno tramonto a Roma o a Napoli, in realtà senza l'angoscia della Champions League. O magari anche rimanere alla Juventus, visto che al contrario di Giraudo mette d'accordo i vari rami degli Agnelli. Quanto a 'smile', non lo batte nessuno... (...)
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Trovato per il web
COME TUTTI SOSPETTAVAMO....
Per tutti quelli che ancora dubitano, (juventini e non)....
LEGGETE LE MOTIVAZIONI DELLA CORTE FEDERALE CHE CI HA CONDANNATO ALLA SERIE B - 30 e CI HA TOLTO 2 SCUDETTI E... UNA PARTE DELLA DIGNITA'!
persino un praticante avvocato avrebbe smascherato la farsa!
ps: teniamo il topic SU! affinche tutti sappiano
--------------------------
La Corte Federale, composta dai Sigg.ri:
- Prof. Piero SANDULLI – Presidente
- Avv. Salvatore CATALANO – Componente
- Prof. Mario SANINO – Componente
- Prof. Mario SERIO – Componente
- Prof. Silvio TRAVERSA - Componente
assistita dal Segreterio Avv. Ludovico Capece, nella riunione, tenuta in Roma dal 22 luglio al 25 luglio 2006, ha adottato le decisioni, le cui motivazioni, qui di seguito si trascrivono....
....
....
PAGINA 33
6. La Commissione ha, inoltre, ritenuto che non fosse emersa, con sufficiente grado di certezza, la responsabilità di Moggi e dell’arbitro De Santis con riferimento, per quanto concerne il primo, all’illecito di cui all’art.6, comma 1, C.G.S. in relazione alle gare Juventus-Lazio e Bologna-Juventus, nonché Juventus-Udinese contestata ai sensi dell’art.1 C.G.S., e, per quanto concerne il secondo, con riguardo alle gare Bologna-Juventus ed alla precedente Fiorentina-Bologna, che avrebbe costituito la premessa per l’alterazione di quella successiva. Conseguentemente veniva esclusa la responsabilità diretta della società Juventus.
In particolare, la Commissione non ha reputato raggiunta la prova concludente dell’avvenuta realizzazione dell’ineliminabile segmento della condotta integrante gli estremi dell’illecito sportivo, costituito dalla circostanza che le richieste di Moggi fossero (quantomeno) effettivamente pervenute all’arbitro De Santis.
PAGINA 70 e 71
A questo proposito la Corte rileva che la configurabilità dell’illecito ex art. 6 CGS non può che fondarsi su una prova solida ed al di là di ogni ragionevole dubbio che l’atto umano oggetto di incolpazione riveli (oltre che la sua idoneità al raggiungimento del risultato vietato) la volontà dell’agente di realizzare, con dolo specifico, l’illecito, in quanto il paradigma normativo, nell’utilizzare il termine “diretti” con riferimento agli atti, pone un rapporto di necessaria implicazione tra la natura dell’atto in sé ed il fine illecito che, tramite lo stesso, l’autore si propone.
Il difetto della prova che ad ispirare la condotta dell’incolpato fosse il conseguimento del risultato illecito non può che risolversi, come esattamente osservato dalla CAF, ed infondatamente contestato dalla Procura Federale, nel fallimento dell’ipotesi di ricorrenza dell’illecito.
Ora, nel caso di specie, non vi sono elementi che consentano di affermare, con certezza, che gli appellati, tramite condotte pur deontologicamente reprensibili ex art. 1 CGS, come si dirà, avessero un interesse chiaro, diretto ed inequivoco a favorire la Juventus, né una convincente prova, in tal senso, è stata fornita o dedotta: resta il fatto in sé di condotte scorrette o sleali, ma ciò non basta a far presumere che vi fosse il fine palese o occulto di determinare l’alterazione del campionato a favore della Juventus, soprattutto in assenza di adeguato movente.
SIAMO STATI VENDUTI!!
LEGGETE LE MOTIVAZIONI DELLA CORTE FEDERALE CHE CI HA CONDANNATO ALLA SERIE B - 30 e CI HA TOLTO 2 SCUDETTI E... UNA PARTE DELLA DIGNITA'!
persino un praticante avvocato avrebbe smascherato la farsa!
ps: teniamo il topic SU! affinche tutti sappiano
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La Corte Federale, composta dai Sigg.ri:
- Prof. Piero SANDULLI – Presidente
- Avv. Salvatore CATALANO – Componente
- Prof. Mario SANINO – Componente
- Prof. Mario SERIO – Componente
- Prof. Silvio TRAVERSA - Componente
assistita dal Segreterio Avv. Ludovico Capece, nella riunione, tenuta in Roma dal 22 luglio al 25 luglio 2006, ha adottato le decisioni, le cui motivazioni, qui di seguito si trascrivono....
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PAGINA 33
6. La Commissione ha, inoltre, ritenuto che non fosse emersa, con sufficiente grado di certezza, la responsabilità di Moggi e dell’arbitro De Santis con riferimento, per quanto concerne il primo, all’illecito di cui all’art.6, comma 1, C.G.S. in relazione alle gare Juventus-Lazio e Bologna-Juventus, nonché Juventus-Udinese contestata ai sensi dell’art.1 C.G.S., e, per quanto concerne il secondo, con riguardo alle gare Bologna-Juventus ed alla precedente Fiorentina-Bologna, che avrebbe costituito la premessa per l’alterazione di quella successiva. Conseguentemente veniva esclusa la responsabilità diretta della società Juventus.
In particolare, la Commissione non ha reputato raggiunta la prova concludente dell’avvenuta realizzazione dell’ineliminabile segmento della condotta integrante gli estremi dell’illecito sportivo, costituito dalla circostanza che le richieste di Moggi fossero (quantomeno) effettivamente pervenute all’arbitro De Santis.
PAGINA 70 e 71
A questo proposito la Corte rileva che la configurabilità dell’illecito ex art. 6 CGS non può che fondarsi su una prova solida ed al di là di ogni ragionevole dubbio che l’atto umano oggetto di incolpazione riveli (oltre che la sua idoneità al raggiungimento del risultato vietato) la volontà dell’agente di realizzare, con dolo specifico, l’illecito, in quanto il paradigma normativo, nell’utilizzare il termine “diretti” con riferimento agli atti, pone un rapporto di necessaria implicazione tra la natura dell’atto in sé ed il fine illecito che, tramite lo stesso, l’autore si propone.
Il difetto della prova che ad ispirare la condotta dell’incolpato fosse il conseguimento del risultato illecito non può che risolversi, come esattamente osservato dalla CAF, ed infondatamente contestato dalla Procura Federale, nel fallimento dell’ipotesi di ricorrenza dell’illecito.
Ora, nel caso di specie, non vi sono elementi che consentano di affermare, con certezza, che gli appellati, tramite condotte pur deontologicamente reprensibili ex art. 1 CGS, come si dirà, avessero un interesse chiaro, diretto ed inequivoco a favorire la Juventus, né una convincente prova, in tal senso, è stata fornita o dedotta: resta il fatto in sé di condotte scorrette o sleali, ma ciò non basta a far presumere che vi fosse il fine palese o occulto di determinare l’alterazione del campionato a favore della Juventus, soprattutto in assenza di adeguato movente.
SIAMO STATI VENDUTI!!
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JUVE FOREVER
E SE FOSSE CAPITATO AD UNO JUVENTINO?
Dopo Roma-Toro lite e ritardo ai test. Ieri l'archiviazione
di GUGLIELMO BUCCHERI
di GUGLIELMO BUCCHERI
Niente esami, valori sballati o caccia a sostanze non lecite. Francesco Totti finisce al centro di un «pasticcio» doping per un ritardo nel varcare la porta della stanza prelievi dell’Olimpico il pomeriggio del 13 maggio scorso. Un quarto d’ora poco accademico, se il medico preposto ai controlli decise di scrivere il fatto a referto consegnando d’ufficio il capitano giallorosso nelle mani del procuratore capo dell’antidoping del Coni, Ettore Torri. Il racconto di quelle ore arriva accompagnato da versioni ufficiali e da dietro le quinte, ma quello che fa rumore è il totale silenzio dei protagonisti della vicenda tanto che i flash d’agenzia che chiudono la partita con l’archiviazione 5 mesi dopo hanno l’effetto di un contropiede a dir poco sorprendente, anche perché quel ritardo poteva costare una squalifica al capitano romanista.
Nessuno era al corrente dei fatti. Totti fa sapere che, visto un colpo subito dai tacchetti granata poco prima (si giocava Roma-Torino), aveva preferito imboccare la strada dello stanzone giallorosso per farsi medicare prima di sottoporsi al prelievo antidoping. La notte prima della gara era nata Chanel, la secondogenita di casa Totti, e a pesare sul tentennamento del capitano (il test dopo le cure) sarà anche stata la voglia di correre fra le braccia della moglie Ilary nel più breve tempo possibile. La versione ufficiale del numero dieci romanista entra in rotta di collisione con quella che nasce intorno alla decisione del medico di scrivere in rosso a referto i motivi del ritardo: a far perdere la bussola all’addetto ai controlli sarebbe stato l’atteggiamento diciamo poco sportivo di Totti, parole non proprio educate prima di sparire nello spogliatoio per farsi curare la caviglia malconcia. Nel mezzo, due interrogatori (Totti e il medico della Federazione medici sportivi presente allo stadio) e una fase istruttoria aperta e chiusa con un nulla di fatto dal procuratore Torri, ma soprattutto lo stupore del Foro Italico non informato dalla Procura antidoping di quanto accaduto il pomeriggio del 13 maggio scorso.
Una mancanza di comunicazione e, quindi, di pubblicità che stona se messa in relazione con quanto accaduto con attori di altri sport (ciclismo su tutti, vedi Petacchi e Di Luca) per questioni di doping o al confine. Di Totti ci sarebbe da censurare semmai l’atteggiamento, perché il caso che lo ha messo sotto i riflettori dell’antidoping è legato esclusivamente ad una «lieve irregolarità procedurale» (il ritardo nel presentarsi al test). Ma, la mancanza di pubblicità su quanto accaduto 5 mesi fa offre il facile assist a quanti vedono nel calcio ancora un’oasi protetta (o, più protetta) soprattutto se è uno dei suoi fuoriserie a sbandare sebbene senza conseguenze. Da qui, la sorpresa dello stesso Coni inteso come vertici del Foro Italico, spiazzati dalle notizie di agenzia di ieri pomeriggio. Da qui, i malumori dei presidenti di altre federazioni sportive.
Totti, l’addetto ai controlli e il ritardo del romanista. Il pomeriggio di Roma-Torino era finito male per i giallorossi (0-1, rete di Muzzi decisiva per la volata salvezza del Toro) e ancor più per il loro capitano costretto a subire più di un colpo alla caviglia. Poi, nel dopo-gara il «pasticcio» degli esami, fatti, ma in colpevole ritardo agli occhi del medico preposto ai test antidoping. A distanza di cinque mesi esatti, ecco un comunicato della Federcalcio che fa sobbalzare perché non atteso: solo i principali protagonisti dei fatti erano a conoscenza dei passaggi dell’indagine del procuratore Ettore Torri che, in piena estate (si scopre solo adesso) aveva convocato le parti nel suo ufficio allo stadio Olimpico. Niente clamore, niente flash nei corridoi per Totti al quale è stata evitata l’inevitabile fuga dalla porta secondaria. Il caso si accende solo ora che è in archivio con un non luogo a procedere.
fonte: La Stampa
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I burini
venerdì, ottobre 12, 2007
PERCHE' SEI JUVENTINO?
Questa domanda è rivolta a tutti gli appassionati lettori di antiinformazionejuve, ma anche a colori che per caso ci sono capitati.
Qual'è l'origine del vostro tifo bianconero? L'episodio o la persona che vi ha permesso di vivere questa meravigliosa emozione, il giocatore o la partita che ha legato per sempre il vostro cuore alla Vecchia Signora?
Rispondete numerosi...
Qual'è l'origine del vostro tifo bianconero? L'episodio o la persona che vi ha permesso di vivere questa meravigliosa emozione, il giocatore o la partita che ha legato per sempre il vostro cuore alla Vecchia Signora?
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Sondaggio bianconero
UFFICIALI ANTICIPI E POSTICIPI
- Ottava giornata
Sabato 20 ottobre: ore 18.00, Roma-Napoli; ore 20.30, Reggina -Inter. Domenica 21 ottobre: ore 20.30, Juventus-Genoa.
- Nona giornata
Sabato 27 ottobre: ore 18.00, Torino-Cagliari; ore 20.30, Napoli- Juventus. Domenica 28 ottobre: ore 20.30, Genoa-Fiorentina.
- Decima giornata
Turno infrasettimanale, tutte partite serali.
- Undicesima giornata
Sabato 3 novembre: ore 18.00, Lazio-Fiorentina; ore 20.30, Milan-Torino. Domenica 4 novembre: ore 20.30, Juventus-Inter.
- Dodicesima giornata
Sabato 10 novembre: ore 18.00, Sampdoria-Empoli; ore 20.30, Palermo-Napoli. Domenica 11 novembre: ore 20.30, Roma-Cagliari.
- Tredicesima giornata
Sabato 24 novembre: ore 18.00, Genoa-Roma; ore 20.30, Inter- Atalanta; Domenica 25 novembre: ore 20.30, Juventus-Palermo
Come potete ben notare, la partita più importanta della storia recente della Juve è il 4 ottobre alle ore 20.30. In queste prossime 6 giornate, ne gliocheremo solo 1 alle 15 di domenica. Le altre saranno una il mercoledì sera, una il sabato sera e ben 3 la domenica sera.
Eh si, la Juve non attira le TV... Baciatevi i gomiti che siamo tornati!!!
Sabato 20 ottobre: ore 18.00, Roma-Napoli; ore 20.30, Reggina -Inter. Domenica 21 ottobre: ore 20.30, Juventus-Genoa.
- Nona giornata
Sabato 27 ottobre: ore 18.00, Torino-Cagliari; ore 20.30, Napoli- Juventus. Domenica 28 ottobre: ore 20.30, Genoa-Fiorentina.
- Decima giornata
Turno infrasettimanale, tutte partite serali.
- Undicesima giornata
Sabato 3 novembre: ore 18.00, Lazio-Fiorentina; ore 20.30, Milan-Torino. Domenica 4 novembre: ore 20.30, Juventus-Inter.
- Dodicesima giornata
Sabato 10 novembre: ore 18.00, Sampdoria-Empoli; ore 20.30, Palermo-Napoli. Domenica 11 novembre: ore 20.30, Roma-Cagliari.
- Tredicesima giornata
Sabato 24 novembre: ore 18.00, Genoa-Roma; ore 20.30, Inter- Atalanta; Domenica 25 novembre: ore 20.30, Juventus-Palermo
Come potete ben notare, la partita più importanta della storia recente della Juve è il 4 ottobre alle ore 20.30. In queste prossime 6 giornate, ne gliocheremo solo 1 alle 15 di domenica. Le altre saranno una il mercoledì sera, una il sabato sera e ben 3 la domenica sera.
Eh si, la Juve non attira le TV... Baciatevi i gomiti che siamo tornati!!!
RISPOSTA A ZILIANI BY ALESSANDRO
Questa mail mi è giunta ieri da Alessandro Polimanti, che ringrazio, e che voglio pubblicare in quanto la ritengo un'ottim a risposta ai deliri di Ziliani (pubblicati qualche post fa).
Parla, quindi, ad Alessandro.
Egr. Dott. Ziliani, Le scrivo in riferimento al suo articolo apparso sul blog di Quotidiano.net riferito alla recente apparizione in TV del neo designatore Collina.
Sulla falsariga del suo scritto ho provato, cambiando qualche nome e riportando qualche fatto noto a chi ha potuto(o meglio voluto) approfondire le sue conoscenze su FARSOPOLI, a rispondere ai suoi interrogativi.
Cominciamo……
Caro Ziliani, ma e’ cosi’ difficile dire la verita’ ????
Ricordate la spassosa (?) pantomima dei giornalisti e degli opinionisti TV che, seguendo la corrente giustizialista e la sete di vendetta verso la Juventus, nutrita da schiere di perdenti cronici che anziche’ cercare di risolvere i problemi che gli impedivano di vincere non trovavano di meglio da fare che far ricorso a qualsiasi cosa potesse screditare o gettare ombra sui successi degli altri vaneggiando di chissa’ quali complotti, denominata Moggiopoli prima, Calciopoli poi e, infine, Farsopoli ????
Bene, sulla scia di quell’ onda emotiva, montata ad arte attraverso l’ interpretazione di alcune intercettazioni molte delle quali sono state anche artefatte per poter meglio giustificare alcuni provvedimenti, si e’ proceduto con lo stupro della Signora, si e’ fatta carta straccia dell’ onorabilita’ e dell’ onore di un Club, la JUVENTUS, che in oltre 100 anni di storia ha fatto le fortune dell’intero movimento calcistico Torinese prima e Nazionale poi.
Si e’ straparlato, senza riferimento alcuno a fatti realmente accaduti, o stravolto la lettura di episodi per trovare riscontri falsatamente e forzatamente fatti sembrare oggettivi a giustificazione di una sentenza nata a “furoro di popolo” come lo stesso Giudice Mario Serio dichiaro’ :”Abbiamo cercato di interpretare un sentimento collettivo. Abbiamo ascoltato la gente comune e provato a metterci sulla lunghezza d’onda”
A quanto pare, nonostante dalla Procura di Napoli non arrivino segnali incoraggianti per la vostra crociata anti-Juve (semmai arrivano segnali in direzione opposta), ancora testardamente cavalcate lo stesso cavallo che da purosangue s’e’ trasformato, come per incanto, in un ronzino malato e malfermo.
Andiamo per ordine :
Lei cita la partita Roma-Juventus terminata 2-1 in favore dei bianconeri….cita Racalbuto, il pessimo arbitro che diresse, pessimamente, l’ incontro e cita l’ autoesclusione dell’ arbitro Trefoloni perche’, a suo dire, era un lavoro troppo sporco da fare.
Bene, sicuramente Lei ricordera’ (a differenza di qualche suo lettore) che il clima precedente quell’ incontro era incandescente…..erano giorni che gia’ i media attizzavano il fuoco delle polemiche ed il rischio di incidenti era altissimo….in questo clima avrebbe dovuto operare qualsiasi arbitro fosse stato nominato a dirigere l’ incontro…e questo stesso clima determino’ in Trefoloni il ricorso alla malattia pur di non essere costretto a scendere nell’ arena dell’ Olimpico in tali condizioni (e non la coscienza che un qualsiasi illecito stava per compiersi).
Ricordo un’ intervista a Bergamo che, proprio alla vigilia della partita, temeva per l’ incolumita’ della terna dato che erano giorni che veniva gettata benzina sul fuoco e gli animi a Roma e dintorni erano fin troppo accesi.
Ricordo che Boniek (di certo non un estimatore della vecchia triade), riferendosi a quell’ incontro, disse “Dalla tribuna non mi sono accorto che ci fosse stato qualche episodio da moviola….la percezione, uscito dall’ Olimpico era, anzi, all’ opposto e cioe’ che la Juventus avesse VINTO MERITATAMENTE quella partita…..poi sono andato a casa e ho visto la moviola…..ma ripeto, dal campo non ci eravamo resi conto di niente”.
Ricordo inoltre che nel corso di quella stessa partita Coufre’ diede un pugno in faccia a Del Piero e che, per tale gesto avrebbe dovuto essere espulso….ma cosi’ non fu.
Ricordo che Dacourt andava espulso per un fallo da criminale su Blasi, e ricordo anche un gol di Ibrahimovic ingiustamente annullato……
Lei , invece, ricorda, e fa ricordare ai suoi lettori, solo cio’ che si addice alla Sua teoria e questo, mi permetta di dirglielo, non e’ del tutto etico….
Andiamo avanti….
Sicuramente Lei ricordera’ che Carraro, il giorno dopo quest’incontro, fece una bella lavata di capo a Bergamo e le frasi che pronuncio’ in detta circostanza furono : «Le dico: mi raccomando, se c’è un dubbio, per carità che il dubbio non sia a favore della Juventus. Dopodiché succede che gli dà quel rigore lì!?» frasi che non lasciano alcun dubbio, non gia’ sulla teoria che voleva favorisse la Juve ma, piuttosto, il suo contrario e cioe’ CHE LA JUVE PER NESSUN MOTIVO DOVESSE ESSERE FAVORITA, NEANCHE PER SBAGLIO.
Ma andiamo avanti….dalle intercettazioni risulta che Bergamo, la sera prima dell’ incontro, si raccomando’ con la moglie del quarto uomo Gabriele acche’ questi, il giorno dopo, tenesse il telefono acceso……”per ricevere istruzioni in diretta” dissero i fautori di farsopoli, “perche’ vedendo la partita da casa potevo usare la moviola delle TV per poter dare indicazioni alla terna e, in caso di errore, poterli avvisare in ‘tempo reale’ ” fu la versione di Bergamo.
Fattosta’ che effettivamente Bergamo mando’ un SMS su quell’ utenza e l’ sms, a detta di Gabriele che lo ricevette, altro non era che UN RIMPROVERO PER GLI ERRORI CHE STAVANO DETERMINANDO IL RISULTATO a fine primo tempo……si noti che il gol INGIUSTAMENTE annullato ad Ibra era nel secondo tempo…..coincidenza ????
Passiamo oltre e dimentichiamo questa partita….
Lei parla dell’ allontanamento degli “spudorati arbitri killer” (De Santis, Bertini, Pieri) parla di gang senza dubbio alcuno che da Napoli magari questi signori potrebbero uscire con un’ assoluzione e, in virtu’ di questa, far partire querele a raffica contro chi si e’ permesso prima del processo di giudicare e condannare senza terzeita’.
Parla di Collina accolto con gli Alleluja di tutti quelli che lo considerano una garanzia in fatto di bravura ma soprattutto di incorruttibilita’….ma e’ lo stesso Collina intercettato al telefono con Meani che chiedeva un incontro clandestino nel ristorante di Lodi con Galliani nel giorno di chiusura del ristorante ?
Perche’ se cosi’ fosse qualche dubbio sarebbe, se non altro, lecito….
Sicuramente nessuno osa mettere in discussione l’ incorruttibilita’ del Sig. Pierluigi Collina cosi’ come si sarebbe dovuto fare anche con gli altri, soprattutto con De Santis che, oltre a non aver mai avuto alcun contatto telefonico col Sig. Moggi Luciano, nelle partite in cui si e’ trovato a dirigere la Juventus ha fatto (quasi) sempre vincere gli altri. Le cito, su tutte, Inter-Juventus, finale di Supercoppa Italiana, in cui il sodale (anzi complice) di Moggi ha annullato un gol regolarissimo di Trezeguet sullo 0-0, partita poi vinta dei nerazzurri….ma le cito anche le statistiche che, nella stagione oggetto di indagine, ha visto il sig. De Santis arbitrare 6 volte la Juventus con lo score di 3 sconfitte, 1 vittoria e 2 pareggi….come complice doveva essere piuttosto imbranato non trova ???
Il fuorigioco di Trezeguet nel derby….probabilmente Lei non s’e’ fatto neanche prendere dal dubbio sentendo che tutti (TUTTI) gli addetti ai lavori (esclusi ovviamente Cairo e Novellino) hanno dato per REGOLARE IN BASE AL REGOLAMENTO F.I.G.C e relative normative FIFA in materia…QUEL GOL, EGREGIO ZILIANI E’ REGOLARE e trovo oltremodo scorretto che Lei lo porti ancora ad esempio per avvalorare le sue fisime antijuventine.
Si puo’ discutere della regola (anche a mio avviso senza senso, per carita’, noi siamo sportivi non talebani) e della sua applicazione, MA NON SUL FATTO CHE LA RETE SIA REGOLARE.
A questo proposito mi ricollego all’ episodio della rete di Iaquinta nella partita con la Fiorentina…qui siamo d’accordo (vede ?? non ce l’ho con Lei), perche’ anche secondo me il fuorigioco doveva essere segnalato….ma mentre io parlo di errore, altri parlano di altre cose che col calcio nulla dovrebbero piu’ avere a che fare e instillano sospetti, alimentano sentimenti di odio nei confronti della nostra squadra e dei suoi tifosi……
Rizzoli, egregio Ziliani, lo avete voluto Voi a condurre quella partita…..segnalandolo come un arbitro affidabile dopo che aveva diretto bene una partita priva di episodi salienti (Roma-Inter) ma anche dopo aver diretto in maniera disastrosa i due incontri precedenti…..Collina ha nominato l’ arbitro che la giornata precedente ha meritato il plauso di tutte le moviole e di tutte le critiche….e ora ????
Ora volete tirare in mezzo anche Collina ???
Collina, ospite alla DS, ha cercato di dare voce ai pensieri che passano nelle teste degli arbitri quando si trovano a dover valutare episodi che si svolgono non alla moviola ma a velocita’ REALE…e per questo si e’ detto che Collina sia diventato filo-Juventino……e questo gia’ prima dell’ incontro con la Fiorentina….
Se mai Farsopoli ha avuto un fondo di verita’ (milioni di Juventini INFORMATI stanno attendendo da oltre un anno le prove dei reati per i quali la Juventus e’ stata relegata in B, privata dei suoi campioni, dei suoi trofei e della possibilita’ di accedere all’ Europa per due anni almeno), se mai questo e’ successo, chiediamo, in virtu’ della punizione comminataci, di smetterla di additarci come il male del calcio perche’, a tutt’oggi, gli unici che continuano a fare del male al nostro calcio vanno cercati altrove….
Caro Ziliani, ma e’ davvero cosi’ difficile dire la verita ????
Distinti Saluti
Alessandro Polimanti
Parla, quindi, ad Alessandro.
Egr. Dott. Ziliani, Le scrivo in riferimento al suo articolo apparso sul blog di Quotidiano.net riferito alla recente apparizione in TV del neo designatore Collina.
Sulla falsariga del suo scritto ho provato, cambiando qualche nome e riportando qualche fatto noto a chi ha potuto(o meglio voluto) approfondire le sue conoscenze su FARSOPOLI, a rispondere ai suoi interrogativi.
Cominciamo……
Caro Ziliani, ma e’ cosi’ difficile dire la verita’ ????
Ricordate la spassosa (?) pantomima dei giornalisti e degli opinionisti TV che, seguendo la corrente giustizialista e la sete di vendetta verso la Juventus, nutrita da schiere di perdenti cronici che anziche’ cercare di risolvere i problemi che gli impedivano di vincere non trovavano di meglio da fare che far ricorso a qualsiasi cosa potesse screditare o gettare ombra sui successi degli altri vaneggiando di chissa’ quali complotti, denominata Moggiopoli prima, Calciopoli poi e, infine, Farsopoli ????
Bene, sulla scia di quell’ onda emotiva, montata ad arte attraverso l’ interpretazione di alcune intercettazioni molte delle quali sono state anche artefatte per poter meglio giustificare alcuni provvedimenti, si e’ proceduto con lo stupro della Signora, si e’ fatta carta straccia dell’ onorabilita’ e dell’ onore di un Club, la JUVENTUS, che in oltre 100 anni di storia ha fatto le fortune dell’intero movimento calcistico Torinese prima e Nazionale poi.
Si e’ straparlato, senza riferimento alcuno a fatti realmente accaduti, o stravolto la lettura di episodi per trovare riscontri falsatamente e forzatamente fatti sembrare oggettivi a giustificazione di una sentenza nata a “furoro di popolo” come lo stesso Giudice Mario Serio dichiaro’ :”Abbiamo cercato di interpretare un sentimento collettivo. Abbiamo ascoltato la gente comune e provato a metterci sulla lunghezza d’onda”
A quanto pare, nonostante dalla Procura di Napoli non arrivino segnali incoraggianti per la vostra crociata anti-Juve (semmai arrivano segnali in direzione opposta), ancora testardamente cavalcate lo stesso cavallo che da purosangue s’e’ trasformato, come per incanto, in un ronzino malato e malfermo.
Andiamo per ordine :
Lei cita la partita Roma-Juventus terminata 2-1 in favore dei bianconeri….cita Racalbuto, il pessimo arbitro che diresse, pessimamente, l’ incontro e cita l’ autoesclusione dell’ arbitro Trefoloni perche’, a suo dire, era un lavoro troppo sporco da fare.
Bene, sicuramente Lei ricordera’ (a differenza di qualche suo lettore) che il clima precedente quell’ incontro era incandescente…..erano giorni che gia’ i media attizzavano il fuoco delle polemiche ed il rischio di incidenti era altissimo….in questo clima avrebbe dovuto operare qualsiasi arbitro fosse stato nominato a dirigere l’ incontro…e questo stesso clima determino’ in Trefoloni il ricorso alla malattia pur di non essere costretto a scendere nell’ arena dell’ Olimpico in tali condizioni (e non la coscienza che un qualsiasi illecito stava per compiersi).
Ricordo un’ intervista a Bergamo che, proprio alla vigilia della partita, temeva per l’ incolumita’ della terna dato che erano giorni che veniva gettata benzina sul fuoco e gli animi a Roma e dintorni erano fin troppo accesi.
Ricordo che Boniek (di certo non un estimatore della vecchia triade), riferendosi a quell’ incontro, disse “Dalla tribuna non mi sono accorto che ci fosse stato qualche episodio da moviola….la percezione, uscito dall’ Olimpico era, anzi, all’ opposto e cioe’ che la Juventus avesse VINTO MERITATAMENTE quella partita…..poi sono andato a casa e ho visto la moviola…..ma ripeto, dal campo non ci eravamo resi conto di niente”.
Ricordo inoltre che nel corso di quella stessa partita Coufre’ diede un pugno in faccia a Del Piero e che, per tale gesto avrebbe dovuto essere espulso….ma cosi’ non fu.
Ricordo che Dacourt andava espulso per un fallo da criminale su Blasi, e ricordo anche un gol di Ibrahimovic ingiustamente annullato……
Lei , invece, ricorda, e fa ricordare ai suoi lettori, solo cio’ che si addice alla Sua teoria e questo, mi permetta di dirglielo, non e’ del tutto etico….
Andiamo avanti….
Sicuramente Lei ricordera’ che Carraro, il giorno dopo quest’incontro, fece una bella lavata di capo a Bergamo e le frasi che pronuncio’ in detta circostanza furono : «Le dico: mi raccomando, se c’è un dubbio, per carità che il dubbio non sia a favore della Juventus. Dopodiché succede che gli dà quel rigore lì!?» frasi che non lasciano alcun dubbio, non gia’ sulla teoria che voleva favorisse la Juve ma, piuttosto, il suo contrario e cioe’ CHE LA JUVE PER NESSUN MOTIVO DOVESSE ESSERE FAVORITA, NEANCHE PER SBAGLIO.
Ma andiamo avanti….dalle intercettazioni risulta che Bergamo, la sera prima dell’ incontro, si raccomando’ con la moglie del quarto uomo Gabriele acche’ questi, il giorno dopo, tenesse il telefono acceso……”per ricevere istruzioni in diretta” dissero i fautori di farsopoli, “perche’ vedendo la partita da casa potevo usare la moviola delle TV per poter dare indicazioni alla terna e, in caso di errore, poterli avvisare in ‘tempo reale’ ” fu la versione di Bergamo.
Fattosta’ che effettivamente Bergamo mando’ un SMS su quell’ utenza e l’ sms, a detta di Gabriele che lo ricevette, altro non era che UN RIMPROVERO PER GLI ERRORI CHE STAVANO DETERMINANDO IL RISULTATO a fine primo tempo……si noti che il gol INGIUSTAMENTE annullato ad Ibra era nel secondo tempo…..coincidenza ????
Passiamo oltre e dimentichiamo questa partita….
Lei parla dell’ allontanamento degli “spudorati arbitri killer” (De Santis, Bertini, Pieri) parla di gang senza dubbio alcuno che da Napoli magari questi signori potrebbero uscire con un’ assoluzione e, in virtu’ di questa, far partire querele a raffica contro chi si e’ permesso prima del processo di giudicare e condannare senza terzeita’.
Parla di Collina accolto con gli Alleluja di tutti quelli che lo considerano una garanzia in fatto di bravura ma soprattutto di incorruttibilita’….ma e’ lo stesso Collina intercettato al telefono con Meani che chiedeva un incontro clandestino nel ristorante di Lodi con Galliani nel giorno di chiusura del ristorante ?
Perche’ se cosi’ fosse qualche dubbio sarebbe, se non altro, lecito….
Sicuramente nessuno osa mettere in discussione l’ incorruttibilita’ del Sig. Pierluigi Collina cosi’ come si sarebbe dovuto fare anche con gli altri, soprattutto con De Santis che, oltre a non aver mai avuto alcun contatto telefonico col Sig. Moggi Luciano, nelle partite in cui si e’ trovato a dirigere la Juventus ha fatto (quasi) sempre vincere gli altri. Le cito, su tutte, Inter-Juventus, finale di Supercoppa Italiana, in cui il sodale (anzi complice) di Moggi ha annullato un gol regolarissimo di Trezeguet sullo 0-0, partita poi vinta dei nerazzurri….ma le cito anche le statistiche che, nella stagione oggetto di indagine, ha visto il sig. De Santis arbitrare 6 volte la Juventus con lo score di 3 sconfitte, 1 vittoria e 2 pareggi….come complice doveva essere piuttosto imbranato non trova ???
Il fuorigioco di Trezeguet nel derby….probabilmente Lei non s’e’ fatto neanche prendere dal dubbio sentendo che tutti (TUTTI) gli addetti ai lavori (esclusi ovviamente Cairo e Novellino) hanno dato per REGOLARE IN BASE AL REGOLAMENTO F.I.G.C e relative normative FIFA in materia…QUEL GOL, EGREGIO ZILIANI E’ REGOLARE e trovo oltremodo scorretto che Lei lo porti ancora ad esempio per avvalorare le sue fisime antijuventine.
Si puo’ discutere della regola (anche a mio avviso senza senso, per carita’, noi siamo sportivi non talebani) e della sua applicazione, MA NON SUL FATTO CHE LA RETE SIA REGOLARE.
A questo proposito mi ricollego all’ episodio della rete di Iaquinta nella partita con la Fiorentina…qui siamo d’accordo (vede ?? non ce l’ho con Lei), perche’ anche secondo me il fuorigioco doveva essere segnalato….ma mentre io parlo di errore, altri parlano di altre cose che col calcio nulla dovrebbero piu’ avere a che fare e instillano sospetti, alimentano sentimenti di odio nei confronti della nostra squadra e dei suoi tifosi……
Rizzoli, egregio Ziliani, lo avete voluto Voi a condurre quella partita…..segnalandolo come un arbitro affidabile dopo che aveva diretto bene una partita priva di episodi salienti (Roma-Inter) ma anche dopo aver diretto in maniera disastrosa i due incontri precedenti…..Collina ha nominato l’ arbitro che la giornata precedente ha meritato il plauso di tutte le moviole e di tutte le critiche….e ora ????
Ora volete tirare in mezzo anche Collina ???
Collina, ospite alla DS, ha cercato di dare voce ai pensieri che passano nelle teste degli arbitri quando si trovano a dover valutare episodi che si svolgono non alla moviola ma a velocita’ REALE…e per questo si e’ detto che Collina sia diventato filo-Juventino……e questo gia’ prima dell’ incontro con la Fiorentina….
Se mai Farsopoli ha avuto un fondo di verita’ (milioni di Juventini INFORMATI stanno attendendo da oltre un anno le prove dei reati per i quali la Juventus e’ stata relegata in B, privata dei suoi campioni, dei suoi trofei e della possibilita’ di accedere all’ Europa per due anni almeno), se mai questo e’ successo, chiediamo, in virtu’ della punizione comminataci, di smetterla di additarci come il male del calcio perche’, a tutt’oggi, gli unici che continuano a fare del male al nostro calcio vanno cercati altrove….
Caro Ziliani, ma e’ davvero cosi’ difficile dire la verita ????
Distinti Saluti
Alessandro Polimanti
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Giornalai vergognosi,
gli articoli dei lettori
giovedì, ottobre 11, 2007
CHE SCHIFO
Ma si può essere tanto stupidi e ignoranti? Non dovrei dare spazio a soggetti di questa inutilità, ma lo schifo che mi ha procurato leggere questo articolo dell'emerito Paolo Ziliani mi ha davvero schifato.
Caro Ziliani, lei come i suoi colleghi faziosi ed incompetenti (per non dire di peggio) mi fate soltanto vergognare di essere Italiano!
Caro Collina, ma è così difficile
raccontare la verità?
—————————-
Ricordate la spassosa, indimenticabile e mai troppo rimpianta rubrica che Bergamo & Pairetto, i designatori arbitrali affiliati alla Cupola di Moggi, tennero per qualche mese sulla Gazzetta dello Sport, stagione 2004-2005, giorno di pubblicazione il martedì? I nostri Eroi, che avevano la faccia … pur di giustificare le malefatte compiute dagli arbitri su loro stesso mandato, riuscivano ogni volta ad arrampicarsi sugli specchi accampando le scuse e le spiegazioni più improbabili e fantasiose: l’importante, alla fine, era promuovere l’operato dei loro sottoposti. Tanto per capirci: riuscirono nell’impresa, Bergamo & Pairetto, di glorificare persino il prode Racalbuto dopo un Roma-Juventus 1-2 entrato nella leggenda, una partita in cui l’arbitro era chiamato a svolgere un lavoro talmente sporco che un papabile alla direzione, Trefoloni, pensò bene di spedire - per sua stessa ammissione - un certificato medico che gli consentisse di essere esonerato prima del sorteggio farlocco del venerdì mattina.
Poi Calciopoli è arrivata a scoperchiare l’immondo pentolone degli orrori arbitrali; Bergamo & Pairetto sono stati allontanati con un calcio in faccia (pardon, volevamo dire nel sedere…); i più spudorati fra gli arbitri-killer (De Santis, Bertini, Pieri) sono stati messi nelle condizioni di non nuocere; e mentre mezza Italia attende che a Napoli, a metà dicembre, venga celebrata la prima udienza del processo penale ai buontemponi di Calciopoli (l’accusa: associazione a delinquere per Moggi, Bergamo, Pairetto, De Santis e la loro gang), gli amanti del calcio pulito hanno dapprima guardato con gioia, e poi applaudito, alla nomina di Pierluigi Collina a nuovo designatore arbitrale. Alleluia alleluia! Perché, diciamolo: alzi la mano chi non considera Collina una garanzia in fatto di bravura, ma soprattutto di incorruttibilità!
Ebbene: a distanza di pochi mesi, alla prima uscita che conta (leggi: ospitata alla Domenica Sportiva, Rai Due, la sera di domenica 7 ottobre), Pierluigi Collina, l’Uomo del Rinnovamento, riesce nell’impresa di far rimpiangere – o quasi – i suoi squallidi predecessori Bergamo & Pairetto. Succede infatti che Collina si trovi a dover commentare il catastrofico arbitraggio di Rizzoli in Fiorentina-Juventus 1-1; compito doppiamente imbarazzante perché Rizzoli è, a detta di tutti, il numero 1 in pectore della Nuova Scuderia Collina, l’arbitro destinato a ricalcare le orme del grande pelato, oggi suo mentore. In Fiorentina-Juventus, Rizzoli ne combina di tutti i colori: ma la cosa inquietante è che la collana di sfondoni che inanella, sotto lo sguardo attonito del mondo, si trasforma in una vera e propria Sagra dei Favori alla Juventus, roba da far impallidire le gesta dell’affiliato storico alla Cupola moggiana, De Santis.
In particolare: a una settimana dal discusso gol in fuorigioco di Trezeguet convalidato dall’arbitro in Torino-Juventus 0-1, decisione ratificata da Collina con bolla papale e a strettissimo giro di posta (”Dellafiore è andato verso il pallone per colpirlo e non è stato colpito fortuitamente. Il passaggio da considerare è quello del granata e non quello di Almiron”, spiega ufficialmente Collina, che aggiunge: “Senza alcuna possibilità di discussione la rete di Trezeguet è valida e questo non in base all’interpretazione italiana della Regola 11, quella che si occupa del fuorigioco, ma in base all’interpretazione che viene data dalla FIFA e che viene applicata in ogni Paese del mondo. Si può non essere d’accordo, ma questo non conta”), Rizzoli convalida un gol alla Juventus che a termini di regolamento, e in modo lampante, appare a tutti irregolare: sul tiro di Iaquinta, il solito Trezeguet passa davanti a Frey, portiere della Fiorentina, mettendo in atto un movimento di aperto disturbo. “Diciamo che se il guardalinee avesse alzato la bandierina per annullare il gol, non avrei protestato”, ammette lealmente Ranieri, allenatore della Juventus, a fine partita.
Ebbene: ospite della trasmissione di Rai Due, sapete cosa combina, di lì a poco, Pierluigi Collina altrimenti detto l’Uomo della Svolta? Alla richiesta di una presa di posizione ufficiale, una risposta che dica: “Rizzoli ha sbagliato”, oppure “Rizzoli ha fatto bene”, Collina comincia una manfrina indecorosa avvitandosi in un discorso che lo chiude, e lo nasconde, in un labirinto: “Solo Frey – sentenzia Collina – può dire se Trezeguet l’ha davvero disturbato!”. Come a dire: andiamoci piano a dare addosso a Rizzoli; e il regolamento buttiamolo nel cesso perchè la verità la conoscono solo Frey e il suo prete di fiducia, che però è tenuto al rispetto del segreto confessionale…
Domanda: ma che mestiere ha fatto, Collina, prima di vestire i panni del designatore? Il blbliotecario, il rappresentante di mostarda oppure l’arbitro? E se Collina ha fatto l’arbitro - e l’ha fatto bene, come a molti sembra di ricordare - l’ha forse fatto andando a chiedere ai giocatori – ad ogni azione interrotta – se per caso il fallo c’era oppure no, se il fuorigioco c’era oppure no, se l’attaccante aveva creato disturbo passeggiando davanti al portiere o se invece gli aveva chiesto educatamente il permesso? In soldoni: quando Collina dice che solo Frey può sapere se Trezeguet lo ha disturbato oppure no, chi pensa di prendere in giro? Crede di avere davanti la stessa platea di gonzi disposta a bersi le sesquipedali balle di Bergamo & Pairetto, oppure pensa che i tempi, e quindi le persone, e quindi gli appassionati di calcio, siano cambiati?
Se Collina, dopo una Mostruosità come il gol convalidato alla Juve a Firenze, non sente il dovere di fare pubblicamente chiarezza su un punto così centrale del regolamento sgomberando il campo dagli equivoci e dicendo a tutti, con semplicità: “L’arbitro ha commesso un errore”, dove pensa di condurre il malandato e sgangherato carrozzone arbitrale? E se alla prima difficoltà tutto quel che riesce a fare è alzare cortine fumogene, annebbiando ancora di più le idee a tutti, siamo proprio sicuri che stia facendo il bene del calcio?
Cent’anni fa, o quasi, Concetto Lo Bello si trovò ospite alla “Domenica Sportiva” (guarda caso!) dopo aver arbitrato un match-scudetto come Juventus-Milan. Gli fecero vedere Francesco Morini che atterrava Bigon in area, un’azione semplice e che non si prestava a molte interpretazioni, e Lo Bello disse: “Vista l’azione in tivù, posso dire di aver sbagliato a non dare rigore”.
Caro Collina: ma davvero è così difficile dire la verità?
Caro Ziliani, è così difficile smetterei di scrivere idiozie da vaecchio giornalaio prezzolato e cavarsi dai coglioni? Se vuoi possiamo fare noi juventini una bella colletta per farci leccare da te le scarpe, dato che la tua lingua è piuttosto abituata a levccare la merda dei potenti. No?
Caro Ziliani, lei come i suoi colleghi faziosi ed incompetenti (per non dire di peggio) mi fate soltanto vergognare di essere Italiano!
Caro Collina, ma è così difficile
raccontare la verità?
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Ricordate la spassosa, indimenticabile e mai troppo rimpianta rubrica che Bergamo & Pairetto, i designatori arbitrali affiliati alla Cupola di Moggi, tennero per qualche mese sulla Gazzetta dello Sport, stagione 2004-2005, giorno di pubblicazione il martedì? I nostri Eroi, che avevano la faccia … pur di giustificare le malefatte compiute dagli arbitri su loro stesso mandato, riuscivano ogni volta ad arrampicarsi sugli specchi accampando le scuse e le spiegazioni più improbabili e fantasiose: l’importante, alla fine, era promuovere l’operato dei loro sottoposti. Tanto per capirci: riuscirono nell’impresa, Bergamo & Pairetto, di glorificare persino il prode Racalbuto dopo un Roma-Juventus 1-2 entrato nella leggenda, una partita in cui l’arbitro era chiamato a svolgere un lavoro talmente sporco che un papabile alla direzione, Trefoloni, pensò bene di spedire - per sua stessa ammissione - un certificato medico che gli consentisse di essere esonerato prima del sorteggio farlocco del venerdì mattina.
Poi Calciopoli è arrivata a scoperchiare l’immondo pentolone degli orrori arbitrali; Bergamo & Pairetto sono stati allontanati con un calcio in faccia (pardon, volevamo dire nel sedere…); i più spudorati fra gli arbitri-killer (De Santis, Bertini, Pieri) sono stati messi nelle condizioni di non nuocere; e mentre mezza Italia attende che a Napoli, a metà dicembre, venga celebrata la prima udienza del processo penale ai buontemponi di Calciopoli (l’accusa: associazione a delinquere per Moggi, Bergamo, Pairetto, De Santis e la loro gang), gli amanti del calcio pulito hanno dapprima guardato con gioia, e poi applaudito, alla nomina di Pierluigi Collina a nuovo designatore arbitrale. Alleluia alleluia! Perché, diciamolo: alzi la mano chi non considera Collina una garanzia in fatto di bravura, ma soprattutto di incorruttibilità!
Ebbene: a distanza di pochi mesi, alla prima uscita che conta (leggi: ospitata alla Domenica Sportiva, Rai Due, la sera di domenica 7 ottobre), Pierluigi Collina, l’Uomo del Rinnovamento, riesce nell’impresa di far rimpiangere – o quasi – i suoi squallidi predecessori Bergamo & Pairetto. Succede infatti che Collina si trovi a dover commentare il catastrofico arbitraggio di Rizzoli in Fiorentina-Juventus 1-1; compito doppiamente imbarazzante perché Rizzoli è, a detta di tutti, il numero 1 in pectore della Nuova Scuderia Collina, l’arbitro destinato a ricalcare le orme del grande pelato, oggi suo mentore. In Fiorentina-Juventus, Rizzoli ne combina di tutti i colori: ma la cosa inquietante è che la collana di sfondoni che inanella, sotto lo sguardo attonito del mondo, si trasforma in una vera e propria Sagra dei Favori alla Juventus, roba da far impallidire le gesta dell’affiliato storico alla Cupola moggiana, De Santis.
In particolare: a una settimana dal discusso gol in fuorigioco di Trezeguet convalidato dall’arbitro in Torino-Juventus 0-1, decisione ratificata da Collina con bolla papale e a strettissimo giro di posta (”Dellafiore è andato verso il pallone per colpirlo e non è stato colpito fortuitamente. Il passaggio da considerare è quello del granata e non quello di Almiron”, spiega ufficialmente Collina, che aggiunge: “Senza alcuna possibilità di discussione la rete di Trezeguet è valida e questo non in base all’interpretazione italiana della Regola 11, quella che si occupa del fuorigioco, ma in base all’interpretazione che viene data dalla FIFA e che viene applicata in ogni Paese del mondo. Si può non essere d’accordo, ma questo non conta”), Rizzoli convalida un gol alla Juventus che a termini di regolamento, e in modo lampante, appare a tutti irregolare: sul tiro di Iaquinta, il solito Trezeguet passa davanti a Frey, portiere della Fiorentina, mettendo in atto un movimento di aperto disturbo. “Diciamo che se il guardalinee avesse alzato la bandierina per annullare il gol, non avrei protestato”, ammette lealmente Ranieri, allenatore della Juventus, a fine partita.
Ebbene: ospite della trasmissione di Rai Due, sapete cosa combina, di lì a poco, Pierluigi Collina altrimenti detto l’Uomo della Svolta? Alla richiesta di una presa di posizione ufficiale, una risposta che dica: “Rizzoli ha sbagliato”, oppure “Rizzoli ha fatto bene”, Collina comincia una manfrina indecorosa avvitandosi in un discorso che lo chiude, e lo nasconde, in un labirinto: “Solo Frey – sentenzia Collina – può dire se Trezeguet l’ha davvero disturbato!”. Come a dire: andiamoci piano a dare addosso a Rizzoli; e il regolamento buttiamolo nel cesso perchè la verità la conoscono solo Frey e il suo prete di fiducia, che però è tenuto al rispetto del segreto confessionale…
Domanda: ma che mestiere ha fatto, Collina, prima di vestire i panni del designatore? Il blbliotecario, il rappresentante di mostarda oppure l’arbitro? E se Collina ha fatto l’arbitro - e l’ha fatto bene, come a molti sembra di ricordare - l’ha forse fatto andando a chiedere ai giocatori – ad ogni azione interrotta – se per caso il fallo c’era oppure no, se il fuorigioco c’era oppure no, se l’attaccante aveva creato disturbo passeggiando davanti al portiere o se invece gli aveva chiesto educatamente il permesso? In soldoni: quando Collina dice che solo Frey può sapere se Trezeguet lo ha disturbato oppure no, chi pensa di prendere in giro? Crede di avere davanti la stessa platea di gonzi disposta a bersi le sesquipedali balle di Bergamo & Pairetto, oppure pensa che i tempi, e quindi le persone, e quindi gli appassionati di calcio, siano cambiati?
Se Collina, dopo una Mostruosità come il gol convalidato alla Juve a Firenze, non sente il dovere di fare pubblicamente chiarezza su un punto così centrale del regolamento sgomberando il campo dagli equivoci e dicendo a tutti, con semplicità: “L’arbitro ha commesso un errore”, dove pensa di condurre il malandato e sgangherato carrozzone arbitrale? E se alla prima difficoltà tutto quel che riesce a fare è alzare cortine fumogene, annebbiando ancora di più le idee a tutti, siamo proprio sicuri che stia facendo il bene del calcio?
Cent’anni fa, o quasi, Concetto Lo Bello si trovò ospite alla “Domenica Sportiva” (guarda caso!) dopo aver arbitrato un match-scudetto come Juventus-Milan. Gli fecero vedere Francesco Morini che atterrava Bigon in area, un’azione semplice e che non si prestava a molte interpretazioni, e Lo Bello disse: “Vista l’azione in tivù, posso dire di aver sbagliato a non dare rigore”.
Caro Collina: ma davvero è così difficile dire la verità?
Caro Ziliani, è così difficile smetterei di scrivere idiozie da vaecchio giornalaio prezzolato e cavarsi dai coglioni? Se vuoi possiamo fare noi juventini una bella colletta per farci leccare da te le scarpe, dato che la tua lingua è piuttosto abituata a levccare la merda dei potenti. No?
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Ciò che rende brutto il calcio,
Giornalai vergognosi
PRIMO BILANCIO STAGIONALE
In questa seconda sosta per le nazionali, caduta dopo la 7° giornata di campionato, è tempo di un primo parziale bilancio stagionale.
Siamo secondi in classifica, un pò a sorpresa, un pò meno. Giornali e avversari ci sottovalutano parecchio, e questo non può che essere un enorme vantaggio. Delle 7 partite fin qui disputate abbiamo raccimolato 4 vittorie, 2 pareggi ed una sconfitta, ma è interessante vedere il cammino fin qui intrapreso al fine di capire l'effettivo valore di questo primo scorcio di campionato (18% per la precisione).
Quella che segue è una piccola tabella, in cui elencherò la giornata, l'avversario, C o T a seconda che si giocasse in casa o in trasferta, il coefficiente di difficoltà della partita (1 facilissima, 2 facile, 3 media, 4 piuttosto difficile, 5 molto proibitiva) e il voto che ho dato alla prestazione della Juve (tutto rigorosamente soggettivo), ricordandoci che la partita col Torino è per noi una partita a se, quindi MOLTO DIFFICILE, mentre per l'Inter o la Roma è una partita qualunque (per farla breve, per noi è un BIG match in più).
Stessa cosa farò per Inter, Roma, Milan e Fiorentina, ovvero le 4 formazioni che con ogni probabilità si contenderanno lo scudetto, per poi ponderare i risultati ottenuti e dare un giudizio soggettivo\oggettivo di queste prime 7 giornate.
JUVENTUS
1°, Livorno, C, 1, 7
2°, Cagliari, T, 3, 6
3°, Udinese, C, 3, 5,5
4°, Roma, T, 5, 7
5°, Reggina, C, 1, 7
6°, Torino, T, 4, 6
7°, Fiorentina, T, 4, 7
Resoconto: 3 partite in casa e 4 in trasferta, 14 punti totalizzati, coefficente di difficoltà medio: 3, voto medio: 6,50
INTER
1°, Udinese, C, 3, 5,5
2°, Empoli, T, 2, 6,5
3°, Catania, C, 1, 6
4°, Livorno, T, 2, 5,5
5°, Sampdoria, C, 3, 7,5
6°, Roma, T, 5, 7,5
7°, Napoli, C, 3, 7
Resoconto: 4 partite in casa e 3 in trasferta, 17 punti totalizzati, coefficente di difficoltà medio: 2,71, voto medio: 6,50
ROMA
1°, Palermo, T, 4, 7,5
2°, Siena, C, 1, 6
3°, Reggina, T, 2, 6,5
4°, Juventus, C, 3, 6,5
5°, Fiorentina, T, 4, 6,5
6°, Inter, C, 5, 4,5
7°, Parma, T, 2, 6,5
Resoconto: 3 partite in casa e 4 in trasferta, 14 punti totalizzati, coefficente di difficoltà medio: 3, voto medio: 6,29
MILAN
1°, Genoa, T, 3, 7,5
2°, Fiorentina, C, 3, 6,5
3°, Siena, T, 2, 5,5
4°, Parma, C, 1, 5,5
5°, Palermo, T, 4, 6
6°, Catania, C, 1, 4
7°, Lazio, T, 3, 8
Resoconto: 3 partite in casa e 4 in trasferta, 10 punti totalizzati, coefficente di difficoltà medio: 2,43, voto medio: 6,14
FIORENTINA
1°, Empoli, C, 1, 6,5
2°, Milan, T, 5, 7
3°, Atalanta, C, 2, 5,5
4°, Catania, T, 2, 6,5
5°, Roma, C, 4, 7
6°, Livorno, T, 2, 6,5
7°, Juventus, C, 3, 6,5
Resoconto: 4 partite in casa e 3 in trasferta, 13 punti totalizzati, coefficente di difficoltà medio: 2,71, voto medio: 6.50
Vediamo come si presenta ora la classifica:
Inter 17
Juve 14
Roma 14
Fiorentina 13
Milan 10
Ora la graduatoria sul coefficiente medio di difficoltà:
Juventus 3
Roma 3
Fiorentina 2,71
Inter 2,71
Milan 2,43
La media voto di ciascuna squadra:
Juventus 6,50
Inter 6,50
Fiorentina 6,50
Roma 6,29
Milan 6.14
Il valore della squadra (1 scarsa, 2 non troppo competitiva, 3 Media, 4 più che discreta, 5 ottima)
Inter 5
Roma 4,5
Milan 4,5
Juventus 4
Fiorentina 4
Ora, dati alla mano, vorrei fare questo calcolo che ai più può sembrare stupido, ma a mio avviso riflette il campionato svolto da una squadra, in relazione al proprio effettivo valore ed alla difficoltà.
Si prendono i punti che una squadra ha fin'ora totalizzato, li si moltiplicano per il coefficiente di difficoltà poi per il reciproco di 5 del valore della squadra (5 diviso il valore da 1 a 5).
Juventus 14 x 3 x 1.25 = 52,5
Roma 14 x 3 x 1.11 = 46.62
Inter 17 x 2.71 x 1 = 46.07
Fiorentina 13 x 2.71 x 1.25 = 44.03
Milan 10 x 2.43 x 1.11 = 26.97
Come dicevo in rpecedenza, per molti questi dati possono essere assurdi e privi di senso, ma a mio avviso sono interessanti e ci indiacano che, in rapporto alla forza della squadra e del calendario disputato, in queste prime 7 giornate la Juve è quella che si è meglio comportata, seguita da Roma, Inter e Fiorentina. Molto staccato il Milan, che ha il minor numero di punti e il calendario indubbiamente più agevole.
Ovvio che i campionati si vincono con i punti, ma questa sembra la strada migliore per essere competitivi fino alla fine.
Passiamo ora alla media voti dei giocatori della Juve, calcolata in base alle valutazione che ho dato giornata per giornata (quindi opinabili come quelli precedenti). La tabella sottostante indicherà il nome del giocatore, la media voto e le partite in cui è stato valutato (non ho contato gli s.v.), ordianati per media voto
Iaquinta - 7,00 - 4
Camoranesi - 7,00 - 2
Legrottaglie - 6,90 - 5
Zanetti - 6,80 - 5
Buffon - 6,75 - 7
Nocerino - 6,60 - 5
Trezeguet - 6,58, 6
Chiellini - 6,50 - 6
Grygera - 6,17 - 3
Palladino - 6,13 - 4
Nedved - 6,10 - 5
Molinaro - 6,00 - 3
Andrade - 5,88 - 4
Del Piero - 5,83 - 6
Salihamidzic - 5,70 - 5
Birindelli - 5,66 - 3
Almiron - 5,60 - 5
Criscito - 5,50 - 5
Tiago - 5,50 - 2
Zebina - 4,50 - 1
Stessa cosa per Ranieri e per le valutazioni generali alle prestazioni:
All. Ranieri - 6.14 - 7
Media prestazioni Juve: 6.5
Infine si può stilare la miglior Juve di questo primo scorcio di stagione, mettendo in campo i migliori giocatori che hanno giocato almeno 3 partite.
Quali sono, invece, i vostri pensieri e le vostre valutazioni su questo primo scorcio di campionato?
Siamo secondi in classifica, un pò a sorpresa, un pò meno. Giornali e avversari ci sottovalutano parecchio, e questo non può che essere un enorme vantaggio. Delle 7 partite fin qui disputate abbiamo raccimolato 4 vittorie, 2 pareggi ed una sconfitta, ma è interessante vedere il cammino fin qui intrapreso al fine di capire l'effettivo valore di questo primo scorcio di campionato (18% per la precisione).
Quella che segue è una piccola tabella, in cui elencherò la giornata, l'avversario, C o T a seconda che si giocasse in casa o in trasferta, il coefficiente di difficoltà della partita (1 facilissima, 2 facile, 3 media, 4 piuttosto difficile, 5 molto proibitiva) e il voto che ho dato alla prestazione della Juve (tutto rigorosamente soggettivo), ricordandoci che la partita col Torino è per noi una partita a se, quindi MOLTO DIFFICILE, mentre per l'Inter o la Roma è una partita qualunque (per farla breve, per noi è un BIG match in più).
Stessa cosa farò per Inter, Roma, Milan e Fiorentina, ovvero le 4 formazioni che con ogni probabilità si contenderanno lo scudetto, per poi ponderare i risultati ottenuti e dare un giudizio soggettivo\oggettivo di queste prime 7 giornate.
JUVENTUS
1°, Livorno, C, 1, 7
2°, Cagliari, T, 3, 6
3°, Udinese, C, 3, 5,5
4°, Roma, T, 5, 7
5°, Reggina, C, 1, 7
6°, Torino, T, 4, 6
7°, Fiorentina, T, 4, 7
Resoconto: 3 partite in casa e 4 in trasferta, 14 punti totalizzati, coefficente di difficoltà medio: 3, voto medio: 6,50
INTER
1°, Udinese, C, 3, 5,5
2°, Empoli, T, 2, 6,5
3°, Catania, C, 1, 6
4°, Livorno, T, 2, 5,5
5°, Sampdoria, C, 3, 7,5
6°, Roma, T, 5, 7,5
7°, Napoli, C, 3, 7
Resoconto: 4 partite in casa e 3 in trasferta, 17 punti totalizzati, coefficente di difficoltà medio: 2,71, voto medio: 6,50
ROMA
1°, Palermo, T, 4, 7,5
2°, Siena, C, 1, 6
3°, Reggina, T, 2, 6,5
4°, Juventus, C, 3, 6,5
5°, Fiorentina, T, 4, 6,5
6°, Inter, C, 5, 4,5
7°, Parma, T, 2, 6,5
Resoconto: 3 partite in casa e 4 in trasferta, 14 punti totalizzati, coefficente di difficoltà medio: 3, voto medio: 6,29
MILAN
1°, Genoa, T, 3, 7,5
2°, Fiorentina, C, 3, 6,5
3°, Siena, T, 2, 5,5
4°, Parma, C, 1, 5,5
5°, Palermo, T, 4, 6
6°, Catania, C, 1, 4
7°, Lazio, T, 3, 8
Resoconto: 3 partite in casa e 4 in trasferta, 10 punti totalizzati, coefficente di difficoltà medio: 2,43, voto medio: 6,14
FIORENTINA
1°, Empoli, C, 1, 6,5
2°, Milan, T, 5, 7
3°, Atalanta, C, 2, 5,5
4°, Catania, T, 2, 6,5
5°, Roma, C, 4, 7
6°, Livorno, T, 2, 6,5
7°, Juventus, C, 3, 6,5
Resoconto: 4 partite in casa e 3 in trasferta, 13 punti totalizzati, coefficente di difficoltà medio: 2,71, voto medio: 6.50
Vediamo come si presenta ora la classifica:
Inter 17
Juve 14
Roma 14
Fiorentina 13
Milan 10
Ora la graduatoria sul coefficiente medio di difficoltà:
Juventus 3
Roma 3
Fiorentina 2,71
Inter 2,71
Milan 2,43
La media voto di ciascuna squadra:
Juventus 6,50
Inter 6,50
Fiorentina 6,50
Roma 6,29
Milan 6.14
Il valore della squadra (1 scarsa, 2 non troppo competitiva, 3 Media, 4 più che discreta, 5 ottima)
Inter 5
Roma 4,5
Milan 4,5
Juventus 4
Fiorentina 4
Ora, dati alla mano, vorrei fare questo calcolo che ai più può sembrare stupido, ma a mio avviso riflette il campionato svolto da una squadra, in relazione al proprio effettivo valore ed alla difficoltà.
Si prendono i punti che una squadra ha fin'ora totalizzato, li si moltiplicano per il coefficiente di difficoltà poi per il reciproco di 5 del valore della squadra (5 diviso il valore da 1 a 5).
Juventus 14 x 3 x 1.25 = 52,5
Roma 14 x 3 x 1.11 = 46.62
Inter 17 x 2.71 x 1 = 46.07
Fiorentina 13 x 2.71 x 1.25 = 44.03
Milan 10 x 2.43 x 1.11 = 26.97
Come dicevo in rpecedenza, per molti questi dati possono essere assurdi e privi di senso, ma a mio avviso sono interessanti e ci indiacano che, in rapporto alla forza della squadra e del calendario disputato, in queste prime 7 giornate la Juve è quella che si è meglio comportata, seguita da Roma, Inter e Fiorentina. Molto staccato il Milan, che ha il minor numero di punti e il calendario indubbiamente più agevole.
Ovvio che i campionati si vincono con i punti, ma questa sembra la strada migliore per essere competitivi fino alla fine.
Passiamo ora alla media voti dei giocatori della Juve, calcolata in base alle valutazione che ho dato giornata per giornata (quindi opinabili come quelli precedenti). La tabella sottostante indicherà il nome del giocatore, la media voto e le partite in cui è stato valutato (non ho contato gli s.v.), ordianati per media voto
Iaquinta - 7,00 - 4
Camoranesi - 7,00 - 2
Legrottaglie - 6,90 - 5
Zanetti - 6,80 - 5
Buffon - 6,75 - 7
Nocerino - 6,60 - 5
Trezeguet - 6,58, 6
Chiellini - 6,50 - 6
Grygera - 6,17 - 3
Palladino - 6,13 - 4
Nedved - 6,10 - 5
Molinaro - 6,00 - 3
Andrade - 5,88 - 4
Del Piero - 5,83 - 6
Salihamidzic - 5,70 - 5
Birindelli - 5,66 - 3
Almiron - 5,60 - 5
Criscito - 5,50 - 5
Tiago - 5,50 - 2
Zebina - 4,50 - 1
Stessa cosa per Ranieri e per le valutazioni generali alle prestazioni:
All. Ranieri - 6.14 - 7
Media prestazioni Juve: 6.5
Infine si può stilare la miglior Juve di questo primo scorcio di stagione, mettendo in campo i migliori giocatori che hanno giocato almeno 3 partite.
Buffon
Grygera Legrottaglie Chiellini Molinaro
Nocerino Zanetti Nedved
Iaquinta Trezeguet Palaldino
Grygera Legrottaglie Chiellini Molinaro
Nocerino Zanetti Nedved
Iaquinta Trezeguet Palaldino
Quali sono, invece, i vostri pensieri e le vostre valutazioni su questo primo scorcio di campionato?
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Miei pensieri,
serie A
mercoledì, ottobre 10, 2007
IMPORTANTE INIZIATIVA: BOICOTTIAMO LA F.I.G.C.!!!

Questa mattina, 10 ottobre, dopo verifica dei legali sia per il comunicato che per il materiale (locandina) è partita l'iniziativa "questa FIGC non la finanzio" con l'invio del presente Comunicato:
COMUNICATO STAMPA
Iniziativa "Questa FIGC non la finanzio"
Alle Agenzie Stampa
Ai quotidiani
e p.c. Ministro dello Sport
On. Giovanna Melandri
Presidente FIGC
Dott. Giancarlo ABETE
Il gruppo di tifosi "Ju29ro Team" ( www.ju29ro.com), con l'adesione di altri gruppi e siti web, comunica la messa in atto di un'iniziativa volta a non finanziare in alcun modo la FIGC, quale forma di legittima espressione del civile dissenso sulla gestione attuale dello sport più seguito da milioni di italiani.
L'iniziativa è basata sull'invito rivolto a tutti gli appassionati del calcio in generale, ed ai tifosi della Juventus in particolare, di rinunciare a scommettere con Totocalcio e Totogol e ad acquistare i prodotti di quelle aziende che, a vario titolo, sono partner commerciali o sponsor della suddetta Federazione.
Tale iniziativa verrà portata all'attenzione delle tifoserie delle altre società calcistiche sottoposte nella scorsa estate a quel processo sommario, influenzato mediaticamente, per la vicenda denominata "Calciopoli" ed ad altre tifoserie penalizzate nel passato dalla giustizia sportiva.
Avremmo evitato questa scelta se, negli ultimi tempi e per i recenti avvenimenti, l'operato della Procura Federale e degli organi di Giustizia Sportiva non fosse stato tale da far pensare alla totale inosservanza di quel principio, cardine in un ordinamento democratico, dell'eguaglianza di tutti i soggetti di fronte alla legge.
La richiesta di una "Giustizia uguale per tutti" fatta ai vertici della FIGC con petizioni popolari e attraverso azioni e missive di Associazioni di tifosi ed azionisti come "Giulemanidallajuve" sono state eluse.
Lo scorso anno, invece, si è celebrato un processo in tempi brevissimi nel quale:
- si è compresso il diritto alla difesa;
- si sono penalizzate 5 squadre, con altrettante tifoserie, sulla base di atti provenienti da un'indagine penale non ancora terminata.
Al contrario, questa estate non si è agito allo stesso modo pur in presenza:
- di trasmissione di atti provenienti da un'indagine penale conclusa che ha prodotto delle richieste di di rinvio a giudizio per un reato penalmente rilevante, il cui accertamento comporterebbe gravissime conseguenze sul piano dell'ordinamento sportivo.
- di fronte a questi atti, a tutt'oggi, non si è avviato alcun procedimento o, rectius, processo.
L'illecito amministrativo è grave, come sostiene il Professor Uckmar, e, nel caso dell'Inter, per come si è appreso dagli organi di stampa, sarebbe identico, sul piano sanzionatorio, all'illecito sportivo per il quale sono state punite la Juventus F.C. e le altre società coinvolte in Calciopoli.
Falsificare o alterare i bilanci è illecito penale ed al contempo illecito amministrativo gravissimo nel campo sportivo, soprattutto se tale azione consente di iscriversi ad un campionato senza averne i requisiti, circostanza che è stata ipotizzata dalla Procura di Milano, per come si è avuto modo di apprendere dai mezzi d'informazione.
A tutti vale la pena di ricordare che, negli anni passati, sono state fatte sparire dal calcio professionistico ad alti livelli e per irregolarità amministrative diverse società calcistiche di importanti piazze (Palermo, Firenze, Napoli, Cosenza).
Da Calciopoli è passato oltre un anno, durante il quale abbiamo visto disattese le promesse di "ripristino della legalità" fatte dal Ministro dello Sport e dai vertici del CONI e della FIGC.
Nel frattempo, abbiamo appreso che:
1. far pedinare un arbitro non è "sleale"
2. un'autodenuncia su tutte le TV circa un contratto firmato da un giocatore ma non dalla società cedente è "normale"
3. arbitri vengono sospesi perchè "forse" hanno telefonato a dirigentidi società, mentre il Sig. Pierluigi Collina che "sicuramente" si telefonava con un addetto della società Milan viene "promosso" a designatore arbitrale.
4. secondo la stampa, la FIGC e la Juventus sono state "spiate" e con metodi illegali. Se tale notizia fosse vera, come tifosi ma anche e soprattutto come cittadini italiani, vorremmo cortesemente sapere: ma per conto di chi?
In conclusione:
- questo non ci sembra un "calcio pulito", in quanto sembra che vigano regole diversificate a seconda dei partecipanti.
- questa ci sembra una Giustizia Sportiva a 2 velocità, 2 pesi e 2 misure.
Per chi condivide il nostro pensiero e vuole partecipare a questa forma di civile manifestazione di dissenso forniamo l'elenco delle aziende che, a vario titolo, sono sponsor o partner commerciali della Federazione Italiana Giuoco Calcio:
Puma, Tim, Compass Finanziamenti, Uliveto, Nutella, Birra Peroni, Pasta Antonio Amato, Dolce&Gabbana, Generali Assicurazioni, Ceramica Del Conca, Fiat, Radio Italia (come dal sitoufficiale della FIGC:http://www.figc.it/italiano/area_sponsor/area_sponsor.htm).
Lo staff di Ju29ro Team
martedì, ottobre 09, 2007
IN INGHILTERRA HANNO CAPITO TUTTO!!!
Juventus 'Deserve A Voice As Well...'
Giuseppe Solinas writes: "As a member of numerous soccer forums I feel compelled to tell you that Goal.com is widely considered to be an anti-Juve platform. I'm not sure if that is the public opinion desired at Goal.com but in the spirit of journalistic objectivity I feel it is only fair to publish this editorial. Juventus' fanbase deserve a voice as well."
Goal.com would like to point out that it is neither pro nor anti any particular club, and that its journalists seek to be objective irrespective of their own club loyalties, which cover a broad spectrum (including Juventus). That said, we are happy to publish Giuseppe's article on perceived media bias against the Old Lady...
zoom - galleria As a naturally inquisitive soccer fan I find it incomprehensible how limited certain fans can be. We are into the 7th matchday of Serie A and controversy has plagued the league already. It seems a certain soccer powerhouse cannot earn so much as a draw without being attacked by rival supporters.
The first element of confusion that still dumbfounds me is the idea (by now shared by very few) that Juventus were actually caught match fixing and sent to Serie B for that purpose. The actual Calciopoli sentence from the federal courts can be viewed by anyone on the FIGC's official website in the archive section where such a notion is completely dismantled by statements like:
- Pg 74-75 there was no "cupola" or "Moggi System"
- Pg 76 no proof article 6 violations (match fixing) against Juventus
- Pg 83 referee selections were done in accordance with the rules of the FIGC
- Pg 101 the yellow cards were not organized.
- Pg 61 states that Juventus was not responsible for the salvation of Fiorentina after the De Santis-influenced game between Lecce and Parma that finished in a tie allowing the Viola to survive in Serie A
This is the tip of the iceberg and I encourage anyone interested to view the sentence for themselves and email farsopoli@hotmail.com for further information including obtaining actual wiretaps and legal documents from the trial.
That is the past however. Looking at the present is just as puzzling. In the first 7 games of the Serie A season Juventus won two games by substantial margins (Livorno 5-1 and Reggina 4-0) and no slander appeared in the papers following the performances. The other game oddly left untouched by the media was Juventus's 1-0 loss to Udinese. All else has been the subject of criticism and constant attacks.
It astounds me that to even the most uninformed calcio fan, it seems possible that Juventus could be corrupting the system. Let's assume for the sake of argument that Juventus were cheaters in Calciopoli instead of cheated. After, we saw the player roster almost entirely changed, the coach changed, the financial situation changed, the managers changed, the referee designers changed as did the FIGC directors.
How could Juventus possibly have the capability of influencing anything? It also needs to be stated that Calciopoli cost Juventus nearly a quarter of a billion Euros; it seems highly illogical that upon their return to the top flight they would try to condition referees.
This has not stopped the Anti-Juventino population from carrying on the same tune we've all grown a little tired of. Well, let's look at what hasn't changed. Juventus have done well to take points off of favorites like Roma and Fiorentina. Juventus have positioned themselves comfortably in 2nd place. A Juventus striker has even positioned himself as the league's leading goal scorer. Just like before, Juve are doing well despite being in a rebuilding phase with numerous injuries. Another thing that hasn't changed is the media structure in Italy which has its base in the city of Milano.
It should come as no surprise that once again, the combination of Juventus doing well and the press having its base and ownership in direct unison with rival teams has led to a whole new season of the "same old excuses".
Astonishingly Juventus and her fans found themselves in a position of self defense in certain cases where being the accusers would have been more logical. Against Cagliari referee Farina called 3 very generous penalties against Juventus (with one finally overturned). Juventus nonetheless won 3-2 and were accused of benefitting from referee assistance after a Trezeguet
goal was allowed to stand. All replays showed an onside goal. No one questioned the penalties however.
Against Roma, Juventus were accused of referee favoritism again. Apparently, Nedved simulated for a penalty that was never scored (replays showed both leg contact and a push). Numerous offside calls were also contested by Roma and the press but what was cleverly not contested was the Roma offside that the referee allowed leading to a Totti goal.
Against Torino Trezeguet scored a goal that was again the subject of "offside" criticism. No one informed the press and Toro management of the pass back rule. Thankfully referee designer Collina clarified the issue. After all, managers can't just re-write the rules of the sport when they lose.
Against Fiorentina the team was again subjected to accusations. Iaquinta's goal was invalid according to critics based on Trezeguet's offside position. Though Trezeguet was in an offside position, FIFA rules dictate that unless Trezeguet was in direct obstruction of goalkeeper Frey, his position could not be penalized. All replays show Iaquinta's goal go in on the far side
while Frey was positioned wrongfully on the near side of the net rendering Trezeguet's position absolutely meaningless. With or without David's run, Frey would not have been capable of stopping the shot based on his position not Trezeguet's (which may be why he didn't even attempt a save).
That didn't stop the media parade from printing countless articles regarding the goal. The press did however succeed in distracting the public from the other episode in the game. Mutu leveled the game thanks to yet another generous penalty against the "Old Lady" in the 88th minute. Though arm contact cannot be disputed, FIFA rules require demonstration of deliberate
intent to award a penalty. Replays show that Legrotaglie's arms made no motion towards the ball and distance between the defender and Vieri did not allow Legrotaglie enough time to react and avoid the contact. A soft penalty to say the least.
Amazingly the two denied penalty shots against Udinese failed to meet the editor's approval for print. Similarly the disallowed Iaquinta equalizer (same game) for a foul by Del Piero meters away from the play didn't make the cut either. A trend can be noted and those who need to buy into the excuses are not about to relinquish their crutch.
Unfortunately it has become apparent that every game that results in a Juventus draw or narrow victory will be followed by a week's worth of accusations and excuses which says a lot for sportsmanship and humility in the calcio world. Worse yet is the fact that no matter how many decisions wrongfully go against Juventus neither the team nor the fans will likely find a platform to express discontent. Maybe objectivity is better suited for other sports.
Giuseppe Solinas
E questo è il commento di un inglese:
It pleases me to read such an objective article stating clear facts and theories but i have since reached a conclusion that success attracts envy and hatred even when issues are clearly stated as you have rightly done above. I have accepted the unfortunate fact that the most successful team in italian history will always remain at the center of negative press. The world ought to thank juve for its contribution to italian football and world football in general. The last world cup final (italy vs france) had eight juventus players playing on the pitch,juventus have produced european footballers of the year on a number of occassions,the club have been the base of the italian national team for over 100 year and despite all this it remains villified for issues that lack ratiionality. I am proud to support Juventus and am sure i speak for millions of fans around the world when i say all the negative press is just the price we have to pay for our success. Forza JUVENTUS!
Traduzione:
Mi fa piacere leggere un commento così obiettivo che riporta fatti e teorie veri, ma ho raggiunto la conclusione che il successo attrae l'invidia e l'odio anche quando le opinioni sono dichiarate chiaramente come avete fatto giustamente sopra. Ho accettato il fatto sfavorevole che la squadra più ricca di successi nella storia italiana rimarrà bersaglio di una stampa avversa. Il mondo deve ringraziare la Juve per il contributo che ha dato al calcio italiano e al calcio mondiale in generale. L'ultima finale di Coppa del Mondo (Italia-Francia) ha visto otto giocatori della Juventus in campo, la Juventus ha prodotto i giocatori europei dell'anno in moltissime occassioni, il club è stato la base della squadra nazionale italiana per oltre 100 anni e nonostante ciò la Juventus continua ad essere infangata per motivi assurdi, irrazionali. Sono orgoglioso di tifare Juventus e sono sicuro di parlare per milioni di tifosi di tutto il mondo quando dico che l'avversità della stampa è il prezzo che dobbiamo pagare per il nostro successo. Forza JUVENTUS!
Giuseppe Solinas writes: "As a member of numerous soccer forums I feel compelled to tell you that Goal.com is widely considered to be an anti-Juve platform. I'm not sure if that is the public opinion desired at Goal.com but in the spirit of journalistic objectivity I feel it is only fair to publish this editorial. Juventus' fanbase deserve a voice as well."
Goal.com would like to point out that it is neither pro nor anti any particular club, and that its journalists seek to be objective irrespective of their own club loyalties, which cover a broad spectrum (including Juventus). That said, we are happy to publish Giuseppe's article on perceived media bias against the Old Lady...
zoom - galleria As a naturally inquisitive soccer fan I find it incomprehensible how limited certain fans can be. We are into the 7th matchday of Serie A and controversy has plagued the league already. It seems a certain soccer powerhouse cannot earn so much as a draw without being attacked by rival supporters.
The first element of confusion that still dumbfounds me is the idea (by now shared by very few) that Juventus were actually caught match fixing and sent to Serie B for that purpose. The actual Calciopoli sentence from the federal courts can be viewed by anyone on the FIGC's official website in the archive section where such a notion is completely dismantled by statements like:
- Pg 74-75 there was no "cupola" or "Moggi System"
- Pg 76 no proof article 6 violations (match fixing) against Juventus
- Pg 83 referee selections were done in accordance with the rules of the FIGC
- Pg 101 the yellow cards were not organized.
- Pg 61 states that Juventus was not responsible for the salvation of Fiorentina after the De Santis-influenced game between Lecce and Parma that finished in a tie allowing the Viola to survive in Serie A
This is the tip of the iceberg and I encourage anyone interested to view the sentence for themselves and email farsopoli@hotmail.com for further information including obtaining actual wiretaps and legal documents from the trial.
That is the past however. Looking at the present is just as puzzling. In the first 7 games of the Serie A season Juventus won two games by substantial margins (Livorno 5-1 and Reggina 4-0) and no slander appeared in the papers following the performances. The other game oddly left untouched by the media was Juventus's 1-0 loss to Udinese. All else has been the subject of criticism and constant attacks.
It astounds me that to even the most uninformed calcio fan, it seems possible that Juventus could be corrupting the system. Let's assume for the sake of argument that Juventus were cheaters in Calciopoli instead of cheated. After, we saw the player roster almost entirely changed, the coach changed, the financial situation changed, the managers changed, the referee designers changed as did the FIGC directors.
How could Juventus possibly have the capability of influencing anything? It also needs to be stated that Calciopoli cost Juventus nearly a quarter of a billion Euros; it seems highly illogical that upon their return to the top flight they would try to condition referees.
This has not stopped the Anti-Juventino population from carrying on the same tune we've all grown a little tired of. Well, let's look at what hasn't changed. Juventus have done well to take points off of favorites like Roma and Fiorentina. Juventus have positioned themselves comfortably in 2nd place. A Juventus striker has even positioned himself as the league's leading goal scorer. Just like before, Juve are doing well despite being in a rebuilding phase with numerous injuries. Another thing that hasn't changed is the media structure in Italy which has its base in the city of Milano.
It should come as no surprise that once again, the combination of Juventus doing well and the press having its base and ownership in direct unison with rival teams has led to a whole new season of the "same old excuses".
Astonishingly Juventus and her fans found themselves in a position of self defense in certain cases where being the accusers would have been more logical. Against Cagliari referee Farina called 3 very generous penalties against Juventus (with one finally overturned). Juventus nonetheless won 3-2 and were accused of benefitting from referee assistance after a Trezeguet
goal was allowed to stand. All replays showed an onside goal. No one questioned the penalties however.
Against Roma, Juventus were accused of referee favoritism again. Apparently, Nedved simulated for a penalty that was never scored (replays showed both leg contact and a push). Numerous offside calls were also contested by Roma and the press but what was cleverly not contested was the Roma offside that the referee allowed leading to a Totti goal.
Against Torino Trezeguet scored a goal that was again the subject of "offside" criticism. No one informed the press and Toro management of the pass back rule. Thankfully referee designer Collina clarified the issue. After all, managers can't just re-write the rules of the sport when they lose.
Against Fiorentina the team was again subjected to accusations. Iaquinta's goal was invalid according to critics based on Trezeguet's offside position. Though Trezeguet was in an offside position, FIFA rules dictate that unless Trezeguet was in direct obstruction of goalkeeper Frey, his position could not be penalized. All replays show Iaquinta's goal go in on the far side
while Frey was positioned wrongfully on the near side of the net rendering Trezeguet's position absolutely meaningless. With or without David's run, Frey would not have been capable of stopping the shot based on his position not Trezeguet's (which may be why he didn't even attempt a save).
That didn't stop the media parade from printing countless articles regarding the goal. The press did however succeed in distracting the public from the other episode in the game. Mutu leveled the game thanks to yet another generous penalty against the "Old Lady" in the 88th minute. Though arm contact cannot be disputed, FIFA rules require demonstration of deliberate
intent to award a penalty. Replays show that Legrotaglie's arms made no motion towards the ball and distance between the defender and Vieri did not allow Legrotaglie enough time to react and avoid the contact. A soft penalty to say the least.
Amazingly the two denied penalty shots against Udinese failed to meet the editor's approval for print. Similarly the disallowed Iaquinta equalizer (same game) for a foul by Del Piero meters away from the play didn't make the cut either. A trend can be noted and those who need to buy into the excuses are not about to relinquish their crutch.
Unfortunately it has become apparent that every game that results in a Juventus draw or narrow victory will be followed by a week's worth of accusations and excuses which says a lot for sportsmanship and humility in the calcio world. Worse yet is the fact that no matter how many decisions wrongfully go against Juventus neither the team nor the fans will likely find a platform to express discontent. Maybe objectivity is better suited for other sports.
Giuseppe Solinas
E questo è il commento di un inglese:
It pleases me to read such an objective article stating clear facts and theories but i have since reached a conclusion that success attracts envy and hatred even when issues are clearly stated as you have rightly done above. I have accepted the unfortunate fact that the most successful team in italian history will always remain at the center of negative press. The world ought to thank juve for its contribution to italian football and world football in general. The last world cup final (italy vs france) had eight juventus players playing on the pitch,juventus have produced european footballers of the year on a number of occassions,the club have been the base of the italian national team for over 100 year and despite all this it remains villified for issues that lack ratiionality. I am proud to support Juventus and am sure i speak for millions of fans around the world when i say all the negative press is just the price we have to pay for our success. Forza JUVENTUS!
Traduzione:
Mi fa piacere leggere un commento così obiettivo che riporta fatti e teorie veri, ma ho raggiunto la conclusione che il successo attrae l'invidia e l'odio anche quando le opinioni sono dichiarate chiaramente come avete fatto giustamente sopra. Ho accettato il fatto sfavorevole che la squadra più ricca di successi nella storia italiana rimarrà bersaglio di una stampa avversa. Il mondo deve ringraziare la Juve per il contributo che ha dato al calcio italiano e al calcio mondiale in generale. L'ultima finale di Coppa del Mondo (Italia-Francia) ha visto otto giocatori della Juventus in campo, la Juventus ha prodotto i giocatori europei dell'anno in moltissime occassioni, il club è stato la base della squadra nazionale italiana per oltre 100 anni e nonostante ciò la Juventus continua ad essere infangata per motivi assurdi, irrazionali. Sono orgoglioso di tifare Juventus e sono sicuro di parlare per milioni di tifosi di tutto il mondo quando dico che l'avversità della stampa è il prezzo che dobbiamo pagare per il nostro successo. Forza JUVENTUS!
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