Questa è l'opinione di un iscritto a j1897.com riguardo ad una domanda da me posta. La copio integralmente e la posto in quanto solleva una questione particolarmente interessante, che ci deve far riflettere tutti (evidenziata in neretto). Complimenti all'autore (Cavarabarbana) di questo meraviglioso editoriale.
Se il processo di Napoli condannasse penalmente Moggi per aver truccato o tentato di truccare le partite della Juventus, dovrebbe farlo sulla base di fatti e prove specifiche. In quel caso accetterei la sentenza, e farei ammenda per la fiducia e la stima che ho riservato al Direttore in questi anni dopo la condanna sportiva. 108.gif
Ma se non emergessero altre prove a carico, qualunque risultato del processo non potrebbe che basarsi su fatti già giudicati altrove "privi di rilevanza penale" - e se tanto mi da tanto ciò significa che non dovrebbero nemmeno configurare il reato di illecito sportivo - e quindi giudicherei la sentenza di conseguenza.
Non stiamo parlando di un processo segreto, del quale si conoscono solo le dichiarazioni degli interessati: di fatto il castello accusatorio, le cosiddette "prove" ed i fatti contestati sono noti a tutti da quanti anni? Le intercettazioni non sono forse state pubblicate dai giornali? Le partite incriminate non possono forse essere riviste da tutti? Le dichiarazioni dei personaggi coinvolti non sono state trasmesse in tv?
Oggi la cazzetta risponde Candidamente alla trasmissione di Porta a Porta con trafiletti banali che non cambiano un fatto sostanziale: tutti gli argomenti a carico di Moggi sono basati sulla cultura del sospetto.
Se il criterio della giustizia fosse "io sospetto di te, dimostrami che mi sbaglio", allora penso che gli avvocati della difesa avrebbero da lavorare parecchio, ma non vedrei la situazione disperata, visto che perfino le statistiche ci danno ragione. ( E si badi, molti rispondono che le statistiche si possono manipolare, ma quelli stessi si rifiutano di realizzare una statistica condivisa, con basi e metodi chiari, nè in genere hanno statistiche alternative da proporre a smentita)
Dato però che ho ancora fiducia che il criterio giuridico sia "se sospetto di te, devo dimostrare che ho ragione", credo che o ci sono ancora nascoste nella manica dell'accusa nuove prove che noi non conosciamo, o l'intero procedimento è montato sul nulla.
La cazzetta parla spavaldamente di discorsi mafiosi riguardo il fatto che gli arbitri subissero effettivamente una sudditanza psicologica: in realtà a me pare che il Direttore sia soltanto abbastanza onesto da non poter ipocritamente asserire il contrario. Ma se le squadre "più grosse" erano beneficiate dall'inserimento in una griglia in cui venivano assegnati gli arbitri più in gamba, come si può ora scandalizzarsi se si dice che quelle squadre hanno maggiori probabilità di vincere un campionato? Se la Federazione metteva a disposizione gli arbitri per le amichevoli alle squadre che li chiedevano, come si può dire che i dirigenti non dovevano telefonare? Dovevano mandare un piccione viaggiatore o un quartetto canoro a chiedere gli arbitri per le amichevoli?
Ad un certo punto si è fatto notare che mentre molte squadre lamentano che la situazione dopo calciopoli non sia cambiata, il Napoli invece è soddisfatto. TUTTI abbiamo pensato: "per forza, finchè ti va bene allora è tutto a posto, è solo quando capita un errore a tuo svantaggio che gridi al complotto", e forse tutti lo avremmo detto. Moggi non lo ha fatto. Perchè? Perchè non ci ha pensato? No, perchè è un signore, e non si mette a spalar m..da gratuitamente sugli altri con quella che rimane pur sempre una opinione. Cosa - lo spalar m. sugli altri - che invece di questi tempi sembra essere lo sport nazionale in Italia, altro che il calcio.
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