martedì, gennaio 27, 2009

A "GAMBA TESA" SU LUCIANO MOGGI

Riporto integralmente l'intervista di Stefano Discreti a Luciano Moggi.

Dedico l' Edizione Straordinaria della Rubrica a tutti coloro che adesso parlano di errori in buonafede.
Dedico l'intervista a tutti quelli che pensavano che la Juventus dell'era della Triade vincesse perchè comprava le partite e gli arbitri.
Dedico questa bella chiacchierata con il Direttore a tutti i tifosi Juventini.
Ma la mia dedica va sopratutto a tutti coloro che pensavano che il calcio senza Luciano Moggi sarebbe stato migliore.


Buongiorno Direttore. Nei 12 anni dell'era Triade si è mai pentito di qualcosa che ha fatto? Rapporti sin troppo amichevoli con le istituzioni del calcio (designatori arbitrali, organi federali), amicizie troppo strette con la società di procuratori Gea, provocazioni antipatiche ad altri dirigenti, membri del mondo calcio, giornalisti o altro.
In tutto questo elenco di rapporti che ha enumerato non devo pentirmi di niente. Avere rapporti amichevoli con le istituzioni è il compito di ogni buon dirigente di società. Essere collusi, tutto un altro discorso. I nostri erano solo buoni rapporti improntati sempre alla massima correttezza. Con i designatori arbitrali siamo stati sempre corretti. Idem con gli arbitri. Comportamenti che NON ERANO ASSOLUMANTE VIETATI (lo scriva grande e sottolineato) esattamente uguali a quelli che avevano tutti, anche se poi c’è stata una corsa a dimenticare telefonate ed inviti a cena che riemergeranno nel processo di Napoli in tantissime intercettazioni trascurate, chissà perché… Per quanto riguarda i procuratori abbiamo sempre dato il massimo rispetto a coloro che rispetto lo meritavano, Gea compresa. Il nostro obiettivo non era quello di favorire i procuratori, ma di prendere buoni giocatori per vincere e credo che, per questo, i migliori testimoni siano i risultati ottenuti. Quindi nessuna preferenza a nessuno, GEA compresa, dalla quale sono arrivati giocatori come Mutu a parametro zero e Legrottaglie e non gli Andrade. Il resto sono solo chiacchiere e falsità. Di provocazioni antipatiche a dirigenti ed esponenti in genere del mondo del calcio non ne ricordo, ma anche ve ne fossero state apparterebbero alla normale dialettica dei rapporti

Si è mai pentito di aver sottovalutato i nemici mediatici (Mediaset, radio - tv e stampa romana, Gazzetta dello sport, giornalisti anti-juventini) lasciando passare indisturbate troppe accuse e diffamazioni nel corso degli anni, che sono state poi alla base del massacro mass-mediatico di quello che tutti ricorderanno come “Moggiopoli”?
MOGGIOPOLI è parola usata solo dal quotidiano rosa.. Tutti gli altri, correttamente, l’hanno definita “Calciopoli” proprio perché coinvolgeva più squadre e praticamente quasi tutti i dirigenti. C’era però bisogno di un capro espiatorio per dare un cenno..del cessato pericolo..affinché quelli che non sapevano vincere perché NON SAPEVANO FARE LE SQUADRE (scriva grosso e sottolineato anche questo) potessero fare il comodo loro, come in effetti sta avvenendo. Soltanto quando i miei avvocati leggeranno nelle aule del tribunale le intercettazioni dei miei ex colleghi (completamente trascurate..) facendo un confronto con quelle del sottoscritto, allora ci sarà da ridere. Ho sempre cercato di andare d’accordo con tutti, perché a questa abitudine ho conformato tutta la mia vita e non solo nel mondo del calcio. Mi è capitato negli ultimi tempi di non andare d’accordo con Enrico Varriale della Rai, ma non sono il solo, visto quello che è successo quest’anno con Zenga, allenatore del Catania. Quanto alle accuse, chi ha buona memoria dovrebbe riconoscere che le stesse sono indirizzate ora all’Inter. A giusta ragione, dico io, perché se si va ad osservare il campionato 2007-08, vinto dai nerazzurri, le distrazioni arbitrali che hanno favorito la squadra nerazzurra sono state in quantità industriale (e non richieste aggiungo io) basta citare alcune partite tra le più clamorose come Inter-Parma, Inter-Empoli o Inter-Palermo. Credo che quando la vedova Sensi ha affermato che lo scorso campionato lo doveva vincere la Roma aveva tutte le ragioni di questo mondo. Per non citare poi le sviste pro-Inter più clamorose di quest’anno come il gol convalidato contro il Siena con cinque nerazzurri in fuorigioco o come in coppa Italia contro il Genoa e la Roma. Solo che Moratti finge di non vederle e tace. Adesso stanno cercando di prendersela con la Juve, ma tanto ormai si sbaglia in buona fede no?

“Il calcio deve uscire dalle farmacie”. Forse è la frase migliore pronunciata da Zeman in tutta la sua carriera. Perché però quel giusto grido di allarme non fu utilizzato per cogliere l’occasione di controllare le farmacie di tutte le squadre di calcio e si cercò solo di criminalizzare invece la formazione che vinceva di più in quegli anni? Quanto si sarebbe potuto fare del bene al calcio se si fosse fatta un’indagine a 360°?
La Juve da questa vicenda ne è uscita pulita. Avessero fatto la stessa indagine a tutti invece…….

Vero, la Juventus ne è uscita completamente pulita sia a livello sportivo che penale. Quello che però le chiedo io è: adesso, a distanza di anni, a livello morale si sente di condannare l’operato del dottor Agricola di quegli anni? Tutti quei farmaci (leciti ma pur sempre farmaci) somministrati a ragazzi completamente sani…
Il Dottor Agricola è un professionista esemplare, scrupoloso e capace. Si può elogiare, non condannare.

Ritorniamo a Zeman. Tempo fa, commentando la crisi Juve di inizio stagione ha dichiarato: “alla Juve manca un regista…alla Moggi”. Secondo lei l’allenatore boemo ce l’ha davvero con lei o è sfruttato da quei giornalisti pavidi e codardi che non hanno il coraggio di accusarla in prima persona?
Credo che sia molto sfruttato dai giornalisti, che lo portano a rispondere come loro desiderano. Comunque Zeman è grande e vaccinato. Nessuno gli punta la pistola per dire le solite quattro bischerate quotidiane. Ho sentito tra l’altro, che gli hanno proposto di fare un film. Finalmente potrebbe aver trovato la sua vera collocazione!

Senza Calciopoli: Buffon sarebbe stato venduto al Milan (vuole smentire?) e Del Piero non avrebbe sopportato ancora Capello (dico bene?) e sarebbe emigrato via (magari rimpiazzato da Cassano..). Si può affermare quindi che le bandiere nel calcio moderno, dominato dai soldi, non esistono più salvo combinazione di una serie di fattori positivi? Quale sarebbe stata la squadra della Juventus 2006-2007?
Si sbaglia. Buffon non sarebbe mai stato ceduto e Del Piero, invece, avrebbe sopportato Capello. Diciamo che le bandiere sono diminuite ma ci sono ancora esempi illustri come Maldini, Del Piero e Totti. La squadra del 2006-2007, soltanto con qualche ritocco, avrebbe proseguito il suo ciclo di vittorie. Ecco perché nasce Calciopoli…..!

Molti sostengono che nella seconda parte del suo secondo anno in maglia bianconera Zlatan Ibrahimovic giocò appositamente male perché voleva il suo contratto adeguato al pari degli altri campioni. C’è qualcosa di vero in questa diceria? Senza Calciopoli ci sarebbero stati problemi per trattenerlo?
Queste sono solo fantasie. Problemi a trattenerlo non ci sarebbero mai stati. Mi sembra, poi, che Ibra anche da nerazzurro abbia elogiato la vecchia Juve e i suoi dirigenti. Ci sarà un motivo?

Ha mai creduto alla versione della nuova dirigenza bianconera, secondo la quale Ibrahimovic lo voleva solamente l’Inter? Ma come può uno dei giocatori più forti al mondo avere solo un acquirente e ad un prezzo così basso? Avessero aspettato qualche giorno a venderlo, non si sarebbe scatenata un’asta al rialzo?
Da chi ha sbagliato una cessione del genere per averlo trasferito ad una diretta concorrente e ad un prezzo cosi basso, non ci si può attendere una versione di comodo diversa. Chi sia Ibrahimovic lo ha dimostrato prima alla Juve e poi all’Inter: la storiella che non ci fossero altri pretendenti fa solo ridere. Dispiace dirlo ma, sopratutto con IBRA la nuova dirigenza ha sbagliato tutto, cedendolo ad un’avversaria ed a prezzo di liquidazione..quando tutto il mondo calcistico lo avrebbe acquistato e non certo a quelle quotazioni.

Vieri, Roberto Baggio, Zidane, Peruzzi, Henry. All’epoca era davvero impossibile trattenerli? Ne ha mai rimpianto la cessione?
Vieri voleva andar via. Se ci pensate in tutta la sua carriera ha voluto sempre cambiare. Roberto Baggio era un grandissimo campione ma non ci sembrava più compatibile con il gioco della Juve, anche perché avevamo in casa un certo Del Piero…Al suo posto poi sono arrivati fior di campioni. Stessa cosa per Peruzzi o qualcuno ha dimenticato forse che abbiamo preso Buffon? Zidane, invece, voleva andar via e quando un giocatore è così determinato, puoi solo cercare di far fruttare al massimo la cessione (aveva anche 30 anni), cosi come è stato fatto con un trasferimento di importo record che ancora resiste nel tempo. Come disse l’Avvocato”Fu acquistato per un tozzo di pane e rivenduto a 150 miliardi di vecchie lire”. Se proprio mi sono pentito di una cessione, è stata quella di Henry, ma forse era capitato alla Juve nel suo anno sbagliato. Era giovane e non voleva fare la riserva perchè voleva andare a tutti i costi in Inghilterra a riabbracciare il suo vecchio allenatore. Anche in questo caso però abbiamo preso campioni che non lo hanno fatto certo rimpiangere.

La triade è stata completamente distrutta. Eppure di quel tridente storico solamente lei ha scelto di difendersi in pubblico ed esporre la sua difesa. Perché Antonio Giraudo e Roberto Bettega si sono isolati in un silenzio “assordante”?
Io ho scelto la mia linea perché ho ritenuto giusto continuare a battermi anche in pubblico a difesa del “nostro” (non solo mio) operato e perché non mi ritenevo (ci riteniamo) responsabile (responsabili) di niente. L’ho fatto, perché convinto che difendendo me (noi) e il mio (nostro) lavoro difendevo anche la causa juventina. Sapevo fin d’allora che la difesa sarebbe stata difficile e persino osteggiata in un calcio che ti condanna a priori senza prove e con la forza mediatica e di una carta stampata che ti viene scaraventata addosso ogni giorno ed in ogni momento con la tecnica di mandare in mille pezzi la tua immagine cercando di distruggerti anche fisicamente. Giraudo e Bettega hanno deciso diversamente e non voglio chiedermi il perché. E’ una decisione che appartiene a loro.

Cosa pensa dell’incontro di poco tempo fa tra Berlusconi e Giraudo insieme a Capello? Poco dopo che il premier si incontrò con lei…
Giraudo è in Inghilterra, Capello anche. Penso che l’attuale situazione comune logistica li abbia portati ad un incontro amichevole con Berlusconi

L’avvocato difensore della Juventus Cesare Zaccone il 12 Luglio 2006 rispondendo ad una mia e-mail mi assicurò (e-mail che custodisco ancora gelosamente) che la Juventus non avrebbe accettato pena diversa da quella inflitta a Milan, Lazio e Fiorentina e che per questo si sarebbero battuti in ogni grado di giudizio. Quattro mesi dopo invece durante l’assemblea degli azionisti dichiarò che “con quelle carte si rischiava la serie C”. Ancora non riesco a darmi una risposta (o forse non voglio darmela) per quella netta virata. E lei?
Io la penso come lei. E in quanto al presunto rischio della serie C, i lettori possono riandare alla conclusione della sentenza sportiva che non accertò alcun illecito e sulla quale un giudice, Dr. Serio, accertò che la Corte aveva seguito il “diffuso sentimento popolare”. Non c’è nessuno che non senta riecheggiare i metodi della caccia alle streghe ? Erano le streghe quelle che finivano al rogo, no? Basterebbe infine riascoltare le parole del Commissario Rossi quando fu giubilato (aveva fatto tutto quello che doveva fare e non serviva più) ”mi avevano detto che bastava far fuori i dirigenti della Juve….Ed invece mi sono accorto che chi comandava, comanda ancora e vuol continuare a comandare”. Ergo.

Se le togliessero la squalifica e Moratti le offrisse nuovamente una proposta di lavoro la valuterebbe?
Assolutamente no.

Visto che all’epoca fu un fenomeno molto diffuso, avete mai pensato di falsificare passaporti come fece ad esempio Oriali per l’Inter?
Assolutamente no. Queste sono cose da ”banda degli onesti”. E poi d’altra parte come avrei potuto pensare ad una cosa del genere non essendo in buoni rapporti con l’esperto del settore, Franco Baldini, allora dirigente della Roma e attualmente della nazionale inglese ?

Perché nessuno in questi 3 anni ha mai avuto il coraggio di scrivere sui giornali più importanti o dire in tv che Collina si organizzava per andare di nascosto a cena con Galliani, nel ristorante (chiuso al pubblico) di Meani? E’ stato deluso dai commenti di qualche giornalista, opinionista tv o tifoso in questi 3 anni?
Perché la legge, anche quella sportiva, è si uguale per tutti, ma per qualcuno e più uguale che per altri… Su quella vicenda non è stato posto un velo, ma un macigno. E il perché si capisce: anche solo un sospetto avrebbe impedito l’investitura solenne di Collina designatore. Deluso? Un’infinità di volte nel periodo più crudo di Calciopoli. Adesso in tanti, soprattutto tra giornalisti ed opinionisti, si sono riposizionati o lo stanno facendo ora. Debbo meravigliarmene?

Per descrivere la sua vita nel calcio ha scritto una bellissima autobiografia dal titolo “un calcio nel cuore”. A chi dedicherebbe/darebbe invece “un calcio nel c**o”?
Non ho esperienze in merito. Si potrebbe però chiedere a Cannavò che sul ”calcio in c**o” ha fatto una sorta di elegia e di ricerca storiografica al tempo di quello scagliato da Silvio Baldini a Mimmo Di Carlo (articolo del 29 agosto 2007 ”restituiamo dignità al calcio in c**o”)

Che idea ha della proprietà della Juventus e della nuova dirigenza? Cosa le ha più dato fastidio in questi 3 anni? Le mancate condoglianze alla perdita di suo padre, il mancato ringraziamento alla presentazione del nuovo stadio, la mancata difesa mediatica alle accuse di scorrettezza riguardo vittorie epiche come quella del 5 Maggio 2002 o altro?
Non voglio essere io ad affrontare questi temi, preferisco che siano i lettori ad esprimere il loro giudizio. Ma in questo elenco di domande manca sicuramente qualcosa: l’esplosione dei giovani che adesso fa impettire i nuovi arrivati, senza che nessuno di essi rivolga un grazie a chi quei giovani ha scovato, allevato e vi ha creduto. Quando persi mio padre, le persone che mi volevano bene mi sono state vicine e questa per me è la cosa più importante. La vita e gli affetti sono una cosa, il calcio un’altra.

Si faccia una domanda e si dia una risposta.
Ormai le domande a me stesso le ho da tempo esaurite. Stò mettendo insieme invece tutte le risposte che devo dare e che darò.

Mi faccia fare uno sguub (come direbbe Biscardi). Mi dica una cosa che non ha mai confessato a nessuno.
Non ho sguub particolari per dirla alla Biscardi, ma ancora non ho detto tutto ciò che conosco dell’ambiente calcistico...

C’è almeno una vittoria di quelle ottenute nei 12 anni di Juventus che sente di aver “rubato”, o alla quale comunque è meno legato per il modo in cui è arrivata?

Assolutamente no. Sono state, tutte sudate e limpide.

Qui a Roma l’hanno prima amata e poi maledetta (al punto di arrivare addirittura a slogan come quello per magliette e cori : Moggi magari mori oggi….). Eppure non sono pochi quelli che l’avrebbero voluta per “comandare” il calcio proprio dalla Capitale. (Altro che vento del nord…)
E’ difficile accontentare tutti. E non voglio sapere quanti mi avrebbero voluto alla guida della Roma. Sò soltanto che mi sarebbe piaciuto tornarci e che vi avrei messo lo stesso impegno che ho profuso nella Juve.

Per chiudere, dopo tutto quello che è successo nell’estate 2006 sente di dover chiedere scusa in qualche modo ai tifosi juventini per quello che hanno sofferto?
Debbono chiedere scusa quelli che, potendo, non hanno difeso la Juve, portandola ad una retrocessione che assolutamente non meritava. L’ha ricordato Lei prima: l’Avvocato Zaccone disse che la Juve non avrebbe accettato una pena diversa da quella di Milan, Lazio e Fiorentina. Poi se ne è dimenticato. Quella B non appartiene a Noi, ma a coloro che l’hanno subita senza combattere, forse perché a quel tempo c’era il problema di distruggere in qualunque maniera l’immagine della Triade, senza capire che in tal modo è stato fatto solo autolesionismo, con una macchia della B che purtroppo resterà indelebile nella storia della Juventus.

Qui l'archivio della rubrica.

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