giovedì, settembre 21, 2006

ECCO I VERI "SIGNORI"....

Questo lungissimo articolo è tratto da www.shotrading.com, un sito di libera informazione, in particolare sul trading dei mercati finanziari.

Io consiglio a tutti di leggerlo, per farsi un'idea a 360° su alcune cose che capitano regolarmente, ma che pochi sanno e che nessuno ci spiega (o ci può spiegare).

Nelle pagine indicate con la dicitura “Libera Informazione” vengono pubblicati articoli non necessariamente inerenti ad argomenti strettamente legati al trading sui mercati azionari. L’intento è quello di divulgare notizie e trattare argomenti che non arrivano al grande pubblico a causa dei meccanismi di censura (o servilismo) dei grandi media.

Mani sporche di petrolio. Come la lobby dei petrolieri italiani intasca 30.000 milioni di euro di finanziamenti pubblici facendo credere di utilizzarli per fonti di “energia pulita”.

La nascita del concetto di “sviluppo sostenibile”

Con la definizione di “sviluppo sostenibile” intendiamo ogni forma di sviluppo (economico, sociale, scientifico, demografico, urbanistico ecc.) che non compromette le possibilità delle future generazioni di continuare a svilupparsi senza esaurire quelle risorse che la scienza moderna indica come esauribili, cioè le risorse naturali. Facciamo un passo indietro e vediamo quando il concetto di “sviluppo sostenibile” ha fatto la sua prima comparsa:
nel 1981 la Dott.ssa Gro Harlem Brundtland viene eletta Primo Ministro della Norvegia. La Bruntdtland è la prima donna, e nel contempo la persona più giovane, ad aver mai ricoperto tale carica nel suo paese. Nata ad Oslo nel 1939, laureata in Medicina, e politicamente impegnata per uno sviluppo economico che preservi le risorse naturali e rispetti l’ambiente. L’anno successivo un convinto assertore della politica finalizzata ad aiutare i paesi del Terzo Mondo viene eletto Segretario delle Nazioni Unite. Si tratta di un diplomatico peruviano laureato in Giurisprudenza e ambasciatore dal 1962: Javier Perez de Cuellar de la Guerra . Darà prova delle sue spiccate doti diplomatiche quando nel 1988 otterrà con la sua mediazione il cessate il fuoco tra Iran e Iraq. Nel 1983 nomina G.H. Brundtland presidente della Commissione Mondiale dell’Ambiente e dello Sviluppo. La Brundtland quattro anni dopo redige un rapporto dal titolo “Our Common Future” (il nostro futuro comune) nel quale per la prima volta viene definito il concetto di “sviluppo sostenibile”:

«lo Sviluppo sostenibile e uno sviluppo che garantisce i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilita che le generazioni future riescano a soddisfare i propri”»(World Commission on Environment and Development, WCED)

Tale definizione viene adottata e ripresa dall’ONU come sintesi della cosiddetta “regola delle tre E”: Ecology, Equity and Economy (ecologia, equita, economia).

Mi permetto una breve divagazione: ritengo che il concetto di “sviluppo sostenibile” sia troppo legato ad una concezione eccessivamente antropocentrica del mondo. Leggendo la definizione salta subito agli occhi come ad essere posto al centro dell’attenzione non sia il benessere di tutte le specie viventi, bensì quello delle sole generazioni umane. Mi sembra il prodotto di un atteggiamento mentale perlomeno ingenuo, forse addirittura contraddittorio. Ritengo che se fossimo consapevoli della necessità di scrollarsi di dosso tutti quei condizionamenti antropocentrici radicati nelle nostra cultura (e nella nostra psiche) dalle tre grandi religioni monoteistiche (il cristianesimo, l’ebraismo e l’Islam), potremmo ambire a definire in maniera molto più efficace e concreta i concetti fondamentali per la sopravvivenza e il benessere di tutte le specie, compresa la nostra.


In ogni caso la definizione adottata dall’ONU potrebbe rappresentare un primo passo importante verso uno sviluppo basato su fonti di energia non esauribili, uno sviluppo che coincida con il rispetto dell’ambiente e delle generazioni future, uno sviluppo, appunto, “sostenibile”.

Una nuova opportunità per truffare gli italiani

Nel nostro Paese sicuramente al momento non ci siamo accorti di nulla, e soprattutto non se ne sono accorti i vari governi succedutosi dal 1987 ad oggi, perche troppo presi a salvaguardare i soliti interessi clientelari dei grandi magnati del petrolio che hanno in mano la produzione e la distribuzione dell’energia. Cercherò di dimostrare tali affermazioni spiegando come i nostrani signori del petrolio hanno trovato il modo di utilizzare la definizione di “sviluppo sostenibile” per guadagnare ancor di più, continuando a muoversi nella direzione esattamente opposta a quella indicata da tale definizione. Come ? Con i finanziamenti per le “energie rinnovabili”. Una truffa della quale ogni cittadino italiano è vittima. Vediamo in che modo:

per “energie rinnovabili” s’intendono quelle fonti di energia che permettono forme di “sviluppo sostenibile” per l’uomo, senza che si danneggi la natura. Fonti che sono “rinnovabili” perchè non dipendono da materiali le cui riserve sono destinate a finire. Sono comunemente raggruppate sotto la definizione di “energia pulita”, le principali sono:

- Energia solare (sfruttabile con metodo sia fotovoltaico che termico)
- Energia eolica
- Energia idroelettrica
- Energia geotermica
- Biomasse

Onde evitare fraintendimenti dovuti all’ambiguo modo di esprimersi di alcuni nostri politici favorevoli all’energia nucleare, chiariamo subito che tale energia non è annoverata dalla scienza tra le “energie rinnovabili”. Il suo utilizzo infatti dipende da riserve limitate di materiali che non si rigenerano alla stessa velocità con cui vengono consumate (per non parlare dei problemi relativi allo smaltimento delle scorie di scarto).

L’Italia dichiara di incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili grazie a finanziamenti provenienti da contributi pubblici, la forme più diffuse di tali contributi sono due: il “CIP 6” e i “Certificati Verdi”. Con questi due metodi si raccolgono dal 1992 migliaia di milioni di euro all’anno dalle nostre tasche. Vengono davvero spesi per incentivare le “energie rinnovabili” ? No. No perchè i nostri politici sono abili a giocare con le parole. E le parole, se scritte sui testi di legge, diventano pesanti come macigni.

Nel 1992 il Governo redige una legge che apparentemente obbliga l’ENEL ad acquistare elettricità da produttori di energia da fonti rinnovabili. Fissa il prezzo di acquisto ad un triplo di quello corrente. L’ENEL trasferisce l’aumento di costo sulle bollette dei consumatori. Da allora gli italiani pagano oltre il 10% in più sulla bolletta pensando di contribuire alla diffusione di energia pulita. Con tale operazione si raccolgono in 15 anni piu di 30000 milioni di euro, pari a 60000 miliardi di lire. Nel testo del decreto viene posto in aggiunta a “rinnovabili” un secondo termine: “assimilabili”. Non viene specificato alcun criterio per definire quali siano le fonti “assimilabili”. In tal modo si includono tra le fonti alle quali sono destinati i finanziamenti, anche quelle che di fatto non sono per nulla “rinnovabili”, cioè i residui del petrolio e i rifiuti urbani.

Grazie a questo semplice gioco di forma quei produttori che nulla c’entrano con le fonti di energia “rinnovabili”, e che anzi si muovono in contesti del tutto estranei al concetto di “energia pulita”, possono ricevere i finanziamenti.

Vediamo chi si spartisce la torta:

- Edison ………………………….. 41,2 %
- Enron*…………………………… 10,8 %
- Erg……………………………….10,2 %
- Acea………………………………6,3 %
- Foster Werler………………….….5,1 %
- Eni……………………………….. 4,3 %
- Api…………………………….….3,4 %
- Elettra Lucchini…………………..3,0 %

(* dati del 2003 - La Enron attualmente è fallita )

Nel 1997 Edoardo Ronchi, in veste di Ministro dell’Ambiente nominato da Romano Prodi, firma un decreto con il quale vengono incluse tra le aziende che possono ricevere i finanziamenti pubblici destinati all’energia pulita, anche quelle aziende che si occupano dell’incenerimento dei rifiuti urbani (art. 33, comma 9, Decreto Ronchi del 1997).

Al Decreto Ronchi del 1997 fa seguito il 16 marzo del 1999 un altro decreto nel quale il Governo definisce:
“Fonti energetiche sono il sole, il vento, le risorse idriche, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la trasformazione in energia elettrica dei prodotti vegetali o dei rifiuti organici e inorganici” (art. 2, comma 15).

Nel 2004 vengono dati 200 milioni di euro ad aziende che usano inceneritori. Cioè impianti che disperdono nell’aria nanoparticelle le quali, è scientificamente provato, causano patologie gravissime persino nelle generazioni future. Le nanoparticelle infatti possono addirittura penetrare nelle cellule e nel liquido spermatico, causando malattie potenzialmente mortali e malformazioni nei nascituri.

Il bavaglio ai ricercatori: l’incredibile caso della dott.ssa Antonietta Gatti e del dott. Stefano Montanari

In tal senso sono illuminanti gli studi del dott. Stefano Montanari e di sua moglie la dott.ssa Antonietta Gatti. Due scienziati modenesi di fama mondiale, docenti all’Universita di Modena, considerati tra i massimi esperti al mondo in materia di nanoparticelle. All’indirizzo internet http://www.biomat.unimo.it si possono visionare le loro ricerche. Nel 2001 hanno fondato il laboratorio di ricerca “Nanodiagnostic” (http://www.nanodiagnostics.it). Da loro vanno tuttora migliaia di soldati americani reduci della querra in Iraq che presentano patologie dovute alle sostanze disperse nell’aria durante il conflitto mediorientale. Sempre nel 2001, subito dopo l’attentato all World Trade Center di New York, il dott. Montanari e la dott.ssa Gatti avvisarono il Governo americano del pericolo di gravissime patologie causate dalle nanoparticelle disperse nell’ambiente in seguito al crollo delle Twin Towers. Gli americani non diedero loro retta, ma nel 2003 si accorsero di avere 170.000 malati tra i newyorkesi che avevano inalato le sostanze, nel 2005 il numero dei malati è salito a 400.000. Il Governo USA si rese conto che si stava avverando tutto ciò che i due ricercatori modenesi avevano previsto, allora li chiamò per affidare a loro le ricerche che tuttora sono in atto. Questi due scienziati fanno conferenze in tutto il mondo, pubblicano ricerche sulle piu autorevoli riviste scientifiche, la Gran Bretagna li ha addirittura invitati ad intervenire alla Camera dei Lords per illustrate i gravi danni causati dalle nanoparticelle disperse nell’aria tramite gli inceneritori. E in Italia ?

Nel 2001 il pubblico ministero del tribunale di Rovigo iniziò un’indagine sulle centrali ad olio combustibile dell’ENEL, situate a Rovigo. Nella zona si registrano centinaia e centinaia di casi di tumori, da anni medici locali e comitati cercavano invano di dimostrare che tali patologie sono causate dalla centrale. L’ENEL rigettò tutte le accuse e impostò una linea difensiva volta a far ricadere la colpa sui pescatori locali, costruendo una tesi finalizzata a dimostrare che le patologie erano causate dalle barche che solcano le vicine acque del Po e dell’Adige. Ma grazie alle ricerche dei due scienziati modenesi, si è dimostrato in maniera inequivocabile che l’ENEL è responsabile delle patologie riscontrate nella zona. Il tribunale di Rovigo, grazie ai nuovi dati emersi, ha condannato l’ENEL ed ha aperto una nuova inchiesta nei confronti della stessa azienda per omicidio plurimo colposo. Le condanne:

Franco Tatò, ex-amministratore delegato: condannato a mesi 7
Paolo Scaroni, dirigente: condannato a mesi 1
Paolo Zanatta, ex direttore della centrale: condannato a mesi 2

(sentenza dell’aprile 2006, Tribunale di Rovigo, sezione distaccata di Adria)

In qualità di risarcimento ambientale l’ENEL dovra pagare 2,5 milioni di euro. Sembra una vittoria di Pirro, in ogni caso il precedente giuridico si è creato. I due ricercatori modenesi nel frattempo sono diventati scomodi e nel 2005 il CNR decide di privarli dello strumento indispensabile per le loro ricerche, un microscopio elettronico a scansione ambientale. Il CNR motiva tale scelta adducendo la non precisata necessità di trasferire lo strumento altrove.

Intanto in Italia Montanari e Gatti non hanno nessun spazio sui media, nessuna istituzione pubblica presta loro ascolto. Solo il flusso d’informazioni tramite internet permette di accedere a numeroso materiale informativo sulla vicenda. Fortunatamente e nata una raccolta di fondi per riuscire a comprare un altro microscopio (che costa circa 350.000 euro) tramite l’Associazione Carlo Bortolani Onlus che ha aperto un conto apposito presso la Banca Etica di Padova. Solo se si riuscira ad acquistare tale strumento la ricerca del centro “Nanodiagnostic” potra continuare.

Il gioco delle parole che ci fa riversare 30.000 milioni di euro nelle tasche dei Moratti, dei Garrone, dei Brachetti Peretti (e della Francia)

Abbiamo visto come è bastato scrivere due parole: “assimilabili” e “inorganici”, per stravolgere il senso originario di quella che si vuol far passare come una legge finalizzata ad incentivare le fonti di energia pulita. Bastano quelle due semplici parole e si trova il modo di prelevare dalle tasche degli italiani 30000 milioni di euro in 15 anni (facendogli credere che lo si faccia per produrre energia pulita), per trasferirli nelle tasche dei nostrani signori del petrolio che li usano per produrre energia con metodi altamente inquinanti e tossici, energia che rivendono poi agli stessi contribuenti. Il cerchio si chiude: diamo soldi per produrre energia che inquina l’ambiente e ci intossica, poi ne diamo altri per comprarcela.

Abbiamo gia visto quali sono i marchi che si spartiscono l’enorme torta dei finanziamenti per l’energia pulita. Ora vediamo nello specifico chi sono questi imprenditori italiani, come operano e come ricevono i capitali pubblici.
Prime fra tutte campeggiano tre famiglie: i Moratti (Gruppo Saras), i Garrone (Gruppo Erg-Tamoil) e i Conti Brachetti Peretti (Gruppo Api).

Sarroch è una cittadina sul mare in provincia di Cagliari. Qui sorge la più grande raffineria di petrolio del Mediterraneo per capacità produttiva: tratta 15 milioni di tonnellate l’anno di petrolio grezzo (che per la maggior parte viene dalla Libia e dal mare del Nord). I clienti principali sono Shell, Repsol, Total, Eni, Q8, Tamoil. Questa raffineria fu fondata nel 1963 da Angelo Moratti, ed è tuttora di proprietà della famiglia Moratti . E’ lo stabilimento principale del Gruppo Saras il cui consiglio di amministrazione è presieduto da Gianmarco Moratti (Presidente) e Massimo Moratti (Amministratore Delegato).

Il punto di forza dell’impianto sta nell’angolo sudorientale: la centrale elettrica Sarlux. La Sarlux è una società di proprietà della stessa Saras. La centrale produce energia elettrica bruciando gli scarti che la Saras produce raffinando il petrolio. Questi scarti vengono definiti “tar”, o “olio combustibile pesante”, una sorta di liquame semi solido che per essere bruciato deve essere prima gassificato e poi irrorato di ossigeno. Si tratta di una sostanza combustibile tossica e altamente inquinante. La centrale brucia 150 tonnellate di “tar” all’ora, disperdendo ogni anno nell’ambiente 1400 tonnellate di sostanze tossiche quali scarti di zolfo, vanadio, nichel, oltre a ossidi di azoto ed emissioni varie tra le quali il CO2.
La Sarlux incassa milioni di euro all’anno di finanziamenti pubblici per l’energia pulita, in quanto per la legge italiana l’impianto Sarlux è un impianto “assimilabile” alle fonti “rinnovabili”. I soldi li riceve da un ente pubblico, il GRTN (Gestore del sistema elettrico) che compra tutta l’energia prodotta in questa maniera, il 100 % della produzione, e la paga un prezzo doppio rispetto a quello di mercato. E’ la legge stessa ad imporglielo, perchè gli impianti come Sarlux vanno incentivati in quanto “assimilabili”… In pratica la Sarlux viene pagata come se fosse una centrale ad energia solare od eolica.

L’80 % dei finanziamenti per l’energia pulita è spartito tra un numero ristrettissimo di impianti di questo tipo. Non è facile risalire all’intera lista in quanto l’elenco non è pubblico. Ma sappiamo per certo che esistono almeno altre due centrali elettriche di questo tipo che vengono incentivate come fossero fonti di energia pulita.
La prima è a Priolo Gargallo (Siracusa), appartiene alla Isab Energy, di proprietà della controllante Erg della famiglia genovese Garrone . L’impianto è tecnicamente del tutto simile a quello della Sarlux, e nel 2005 la Isab Energy ha aumentato il fatturato portandolo a 522 milioni di euro, almeno 300 dei quali derivanti dagli incentivi CIP6. In pratica trattasi di 94 milioni di euro che entrano nelle tasche dei Garrone per produrre energia in questo modo. Sul sito della ERG è pubblicato un documento dal titolo “Salute, sicurezza e ambiente” , scritto da Alessandro Garrone, Amministratore Delegato della Erg. Alcuni stralci:

ERG continua nella tradizione, ormai consolidata nel corso degli anni, di informare i nostri piu interessati interlocutori sui risultati conseguiti e sulle proprie iniziative in tema di tutela ambientale e difesa della salute e della sicurezza delle persone […] […] si evince che sono stati conseguiti costanti e sostanziali miglioramenti, frutto non solo di cospicui investimenti per migliorare l’affidabilità delle strutture impiantistiche, ma soprattutto di una sempre maggiore diffusione e condivisione tra tutto il personale di una cultura incentrata su una “gestione responsabile” dell’impresa. […][…] Gli elementi che vi ho riportato credo riescano a mettere bene a fuoco che cosa intendiamo per “gestione responsabile”. Un concetto che mira a conciliare la gestione dei rischi con l’impegno sociale, lo sviluppo economico con il coinvolgimento dei nostri interlocutori”

Alessandro Garrone, Amministratore Delegato ERG

La famiglia Garrone ha deciso di quotare in borsa il gruppo ERG nel 1997, il medesimo anno nel quale il Decreto Ronchi dava il via ai finanziamenti agli inceneritori.

A Falconara Marittima (Ancona) c’è un altro impianto, appartiene al Gruppo Api della famiglia dei conti Brachetti Peretti. Si tratta di una raffineria che produce 2,9 milioni di tonnellate l’anno di petrolio. Ma a loro arrivano “solo” 150 milioni di euro in sovvenzioni CIP6. Una grossissima fetta dei finanziamenti invece la diamo all’estero, alla Francia. Infatti più del 40 % dei contributi pubblici finisce all’EDISON, che è di proprieta della francese Edf (vedi tabella sopra).

La beffa finale

Ma non è finita qui. La vera ciliegia sulla torta dei finanziamenti per le “energie pulite” è il paradosso-beffa dovuto alle quotazioni del petrolio: la legge prevede che più il prezzo del petrolio sale, più aumenteranno gli incentivi per l’energia “rinnovabile” o “assimilabile”. Quindi con la recente vertiginosa e costante salita del prezzo del petrolio, le aziende citate da una parte stanno vedendo crescere i loro guadagni sul greggio, dall’altra quelli sulla produzione di energia elettrica, grazie agli incentivi per un’energia pulita che non esiste. Quello che si definisce un piano di management perfetto…


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Andiamo davvero bene.... Ci sarebbe da parlare anche su Telecom, ma preferisco aspettare finchè non c'è qualcosa di più chiaro.
Io sono sempre seduto ad aspettare.... Non ho fretta..... La vendetta è un piatto che va gustato freddo...!

martedì, settembre 19, 2006

STAMPA ITALIANA.... SVEGLIA!!!


Oggi vorrei soffermarmi su alcuni articoli che non leggerete mai nei siti e nei giornali (tranne in alcuni casi Tuttosport) e che non vedrete mai in TV.

Inizieremo con qualche notizia qua e la, poi ci delizieremo con un'intervista all'economista Aurelio Vezzosi che ci parlerà di Guido Rossi e, infine, una bella dichiarazione di Mazzone.

Pronti? Allora andiamo!!!


Spettatori: Calo in A, tutti sulla Juve

Dallo studio di un importante istituto di ricerca, è emerso un calo di 80 mila spettatori per la Serie A. Tutti vogliono la Juventus, prima su giornali e tv. A Crotone, addirittura, hanno dovuto chiudere l'ospedale per l'arrivo di Madama.


Clamoroso: Moggi pranza con Spinelli per il Genoa

Clamorosa indiscrezione ancora tutta da verificare su Luciano Moggi: l'ex dg della Juve è stato avvistato ieri a Genova, pranzando al ristorante con il presidente del Livorno, Aldo Spinelli. Tema della discussione sarebbe stato il Genoa, con Spinelli interessato ad un ritorno proprio al fianco di Moggi. I diretti interessati hanno però smentito il tutto.
Io proporrei la lapidazione per entrambi, con la colpa di aver pranzato assieme (ricordiamo le cene a casa di Bergamo a base di grigliata di complotti).


Intervista di Giovanni Repetto all'economista Aurelio Vezzosi

D: Guido Rossi oggi è l'uomo del giorno
R: Direi di sì

D: Lei lo conosce da lunga data, mi risulta
R: Dal 1968, quando ero ancora studente

D: Non è stato molto tenero nei suoi confronti
R: Non è questione di essere teneri, mi sono limitato a rispondere ad un suo collega che mi aveva fatto una domanda, tutto lì...

D: Ha detto letteralmente: "sono basito". Lo conferma?
R: Sì

D: Ci vuol spiegare il motivo?
R: Nessun problema. Sono rimasto stupito, come tutti coloro che lo conoscono da molti anni, a causa di questo suo comportamento che è una summa, un concentrato, di quello status quo che lui ha combattuto, da mezzo secolo in qua

D: Cioè?
R: Parliamo di un uomo che ha fatto scuola. Un uomo che ha studiato ad Harvard negli anni 50, pur provenendo da una famiglia umile, e che è stato un esempio, per molti di noi. Lui, come Sartori, come Modigliani... gente che ha vissuto a contatto con il vero capitalismo anglosassone, che ne ha acquisito le regole e la mentalità, ed ha fustigato i costumi del capitalismo straccione, all'italiana, mettendone in luce i difetti

D: A cosa si riferisce?
R: Basta leggere i suoi libri per capirlo. Conflitto di interessi, mancanza di regole, utili ai privati e debiti scaricati sul pubblico, liberismo confuso con liberalismo, sovrapposizione di incarichi... le solite magagne, insomma.

D: Venendo al dunque?
R: I fatti sono sotto gli occhi di tutti, no? Ha accettato la carica di commissario capo in FIGC, pur non avendone i requisiti, se parliamo di conflitto di interessi. Si è mosso puntando ad un obiettivo, riscrivendo le regole in corso d'opera, senza nemmeno cercare di dare un'apparente aurea di normalità al suo operato, per arrivare al doppio incarico, con la vicenda Telecom che è ancora in divenire

D: Cosa intende dire con: senza nemmeno cercare di dare un'apparente aurea di normalità al suo operato?
R: Intendo dire che alcune cose mi hanno lasciato perplesso, e dico poco. Consegnare all'Internazionale il titolo di campione d'Italia, prima che il procedimento fosse concluso, mi pare significativo. Anticipo una sua possibile obiezione: si poteva consegnare la lista delle squadre partecipanti alle coppe europee senza assegnare il titolo, volendo.

D: Infatti mi ha bruciato ( ride..)
R: Oramai ho risposto tante di quelle volte....

D: Su Telecom, invece?
R: Anche qua mi ha stupito. Mi sarei aspettato che, vista la delicatezza del suo incarico, prima di accettare il nuovo ruolo, avvisasse i vertici della FIGC e valutasse insieme a loro, casomai rimettendo le dimissioni preventive. Sarebbe toccato poi al ministro Melandri giudicare se i ruoli erano compatibili. Insomma, non dimentichi che parliamo di incarichi pubblici, e che nella vicenda Telecom si gioca il destino di centinaia di migliaia di dipendenti.

D: Doppi incarichi, doppi compensi, dicono i maligni
R: Ovvio che sia così, non le pare?

D: Per concludere?
R: Posso solo ribadire che sono basito.


Calciopoli: Mazzone `Moggi comprava, chi vendeva?

Carlo Mazzone torna sull`argomento calciopoli e lancia un allarme: `Se Moggi ha comprato, chi ha venduto?`.
` La Juventus era troppo superiore sul piano tecnico, non aveva bisogno di comprare le partite`.
Con queste parole esordisce il tecnico romano ai microfoni di Radio Incontro durante `Core de sta` Citta``: ` Non ho bisogno di difendere la Juve, che ha sbagliato – prosegue – si e` macchiata di profonda slealta`, non di illecito`.
Scettico poi sul discorso di calcio pulito: ` Non credo che sia stata fatta l’opportuna pulizia, mi auguro solo che quanto fatto sia sufficiente per regalare a tutti noi una prospettiva futura migliore; gli italiani vivono di calcio`.


Vorrei concludere con questa petizione a favore di Moggi, che trovate a questo link:
Io non voglio esprimere giudizi, ma putroppo devi constatare come sui giornali si è parlato della petizione per mandare la Juve in B (capeggiata da quell'aborto de IL ROMANISTA), la petizione per radiare la Juve e quella per dare lo scudetto all'Intermerda, ma nessuno ha mai marlato di questa, di quella che invitava la FIGC ad essere corretta ed imparziale e di quella che chiedeva l'allontanamento di Guido Rossi, in quanto il suo passato di dirigente nerazzurro non poteva permettergli di essere sereno.

Non posso nascondervi che queste 3 petizioni le ho firmate, ma non avendo pubblicità vengono a conoscenza solo dei più informati. E, come al solito, non è per niente giusto!

Io ve la inserisco, poi vedete voi cosa pensare e cosa fare....

LUCIANO MOGGI è stato fino al 14-05-2006 il Direttore Sportivo della Juventus F.C., con sede legale in Torino. Rivestendo tale carica , il signor Luciano Moggi, ha permesso alla società torinese di ottenere una serie infinita di successi sia in campo nazionale che in campo internazionale.
Per anni, pertanto, è stato definito da tutti i media ( Giornali e Televisioni) come il migliore dirigente di una squadra di calcio e la maggior parte delle principali squadre europee ha cercato, in tutti i modi, di metterlo sotto contratto. Per grande fortuna, però, dei tifosi juventini il suddetto sig. MOGGI ha sempre rifiutato le offerte degli altri club ed ha continuato ed esercitare , con grande professionalità, il suo compito in nome e per conto della JUVENTUS.
Stare qui ad elencare gli innumerevoli successi ottenuti, negli ultimi 12 anni, dalla Juventus è opera superflua in quanto è di dominio pubblico il palmares della società torinese. Quello che , al contrario, ci preme sottolineare è che il sig. LUCIANO MOGGI a partire dal 14-05-2006 non è più il direttore sportivo della JUVENTUS.
E’ ben noto a tutti, infatti, che dal mese di maggio 2006 la stampa italiana ha individuato in LUCIANO MOGGI il male assoluto del calcio italiano. La conseguenze di tale linciaggio mediatico sono state, principalmente, la retrocessione in serie B della JUVENTUS e la squalifica per cinque anni del sig. LUCIANO MOGGI. Tali ultime sanzioni sono state comminate dagli organi di giustizia sportiva sulla base di un materiale probatorio illegittimo per palese violazione dell’art 270 del Codice di Procedura Penale e dell’art 36 del codice di giustizia sportiva.
Oltre, però, a tale palese violazione ve ne sono altre non meno gravi : E’ stato violato l’art 111 della Carta Costituzionale così come è stato violato l’art. 25 della stessa Carta Costituzionale. Su questo ultimo aspetto ( art 25 cost) vogliamo spendere due parole: Per espressa previsione nessun cittadino può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge. La FIGC , nei suoi atti organizzativi e nei suoi codici, ha degli organi giudicanti precostituiti, in ossequio al principio costituzionale dell’art 25.
Sulla base, però, della volontà popolare e della volontà della Gazzetta dello Sport, il commissario straordinario della FIGC, eletto in modo illegittimo, ha modificato, in modo arbitrario ed autoritario, la composizione degli organi giudicanti sostituendo la maggior parte dei membri. Come se non bastasse, inoltre, ha modificato il procedimento per illecito sportivo stabilendo, ancora una volta in modo arbitrario, la competenza in primo grado della CAF.
Da quanto esposto finora emerge in modo diamantino l’illegittimità dell’intero procedimento sportivo che ha portato la JUVENTUS in serie B ed ha costretto LUCIANO MOGGI a non essere più il direttore sportivo della stessa JUVENTUS. Il 90\% dei tifosi JUVENTINI sin dall’inizio è a conoscenza di questa serie infinita di illegittimità ma la stampa e le televisioni si ostinano a sostenere il contrario affermando che la tifoseria ritiene responsabile di tutto il sig. LUCIANO MOGGI. Tra le tante falsità scritte e dette negli ultimi mesi quest’ultima, riguardante i nostri pensieri, è sicuramente la più grande. Noi tifosi JUVENTINI, almeno nella stragrande maggioranza, siamo convinti che il sig. LUCIANO MOGGI è stato punito in modo illegittimo e merita, pertanto, tutta la nostra riconoscenza ed il nostro incondizionato appoggio. Noi non abbiamo dimenticato 12 anni di serio e proficuo lavoro e non saranno due sentenze emesse da un tribunale giacobino a farci cambiare idea.
Tali nostre convinzioni hanno trovato conferma, per l’ennesima volta, la sera del 15-09-2006, allorquando abbiamo appreso, con somma meraviglia, che il commissario della FIGC è stato nominato presidente della TELECOM.
La TELECOM, infatti, è una società di telecomunicazioni che ha in Marco Tronchetti Provera l’azionista di maggioranza. Marco Tronchetti Provera è con Massimo Moratti il proprietario, di fatto, dell’Internazionale di Milano, società calcistica che , per anni, nonostante gli sprechi milionari, non è mai riuscita a contrastare l’ottimo lavoro del sig. LUCIANO MOGGI.
Il sig. GUIDO ROSSI, commissario straordinario della FIGC ( lo stesso che ha modificato in modo illegittimo la composizione degli organi giudicanti) è stato per anni membro del CDA dell’INTERNAZIONALE di MILANO. Esiste, dunque, un evidente conflitto d’interessi, essendo il sig. GUIDO ROSSI incompatibile.
Le decisioni che hanno penalizzato la JUVENTUS e il sig MOGGI LUCIANO sono state prese da dei giudici nominati da un socio ( inteso in senso strettamente tecnico) dei signori MORATTI e TRONCHETTI PROVERA.
Non va dimenticato, infine, che la società che più di tutti ha goduto dei benefici delle suddette decisioni è stata proprio l’INTERNAZIONALE DI MILANO.
Per i motivi, fin qui esposti, esprimendo la nostra incondizionata riconoscenza a LUCIANO MOGGI, promuoviamo questa petizione popolare affinché il sig. LUCIANO MOGGI possa ritornare ad essere il direttore sportivo della JUVENTUS F.C. Sappiamo benissimo che tale iniziativa non può avere valore vincolante ma ci auguriamo che possa smuovere le coscienze e possa, una volta per tutte, far capire ai media che i tifosi JUVENTINI sono dalla parte di LUCIANO MOGGI e lo rivogliono sulla poltrona , dalla quale illegittimamente è stato defenestrato.
ONORE PER SEMPRE A LUCIANO MOGGI.

Antonio Molentino


lunedì, settembre 18, 2006

FANTALADRI - 2° GIORNATA


Molto prolifica questa seconda giornata di FANTALADRI. Vediamo il resoconto squadra per squadra.

FIORENTINA: Per l'ex capolista nulla di particolare da rilevare. Giusta l'espulsione di Pasqual (forse leggermente severa, ma a rigor di regolamento è legittima) e sul colpo di testa di Lucarelli la palla non aveva assolutamente oltrepassato la linea di porta. I punti sono, quindi, 0

MILAN: Nella partita vinta sul Parma per 2 a 0, non viene sanzionata dall'alritro una netta cintura di Simic ai danni di Budan in area rossonera. Rigore netto, e si era sullo 0 a 0. La Caf infligge al Milan 1 punto in classifica

ROMA: Primi punti conquistati dai giallorossi, grazie all'insulsa espulsione di Ezio Brevi per una gomitata assolutamente involontaria a De Rossi. La Caf trova ingiustificato il cartellino rosso (tra l'altro quasi ad inizio gara) che ha condizionato l'intera partita dei senesi. La delibera è per 0,5 punti assegnati alla società capitolina.

INTER: Finalmente la favorita fa una prestazione degna del suo nome e si piazza in testa alla classifica di FANTALADRI. La performance arbitrale di sabato sera nella partita con la Sampdoria a Milano fa guadagnare ai merdazzurri la bellezza di 1 punto, legato alle "nefandezze" del colombiano Cordoba. Infatti, sul nettissimo rigore assegnato ai blucerchiati ad inizio ripresa, il giocatore dell'Inter doveva essere ammonito e, per effetto di un giallo rimediato in precedenza, espulso. Ciò non è avvenuto e la Caf commina 0,5 punti, uniti ad un'aggravante che porta ad altri 0,5 punti. Cordoba, infatti, procura attivamente il gol del pareggio finale alla sua squadra, in quando è lui a disturbare Bonanni, che infila la sua porta. Dato che la permanenza in campo di un giocatore che doveva essere qualificato ha prodotto attivamente un gol decisivo, la Caf decide per l'assegnazione di un altro mezzo punto all'Inter.

La classifica dopo 2 giornate è, quindi, la seguente:

INTER 1
MILAN 1
FIORENTINA 0,5
ROMA 0,5


Mercoledì si continua con la 3° giornata di FANTALADRI con le seguenti partite:

Roma-Inter
Milan-Ascoli
Fiorentina-Parma

Chi vincerà?

E COSI' SI CONCLUDE FARSOPOLI

Dopo la decisione della dirigenza juventina di non consegnare la coppa della scudetto all'Inter, il commissario Guido Rossi ha optato per la realizzazione di una nuova coppa, che testimoni lo scudetto dell'onestà 2005/2006.

Eccolo:


LO SCUDETTO DELL'INTER

CONFLITTO D'INTERESSE A CHI?

ANSA: Fonti molto attendibili informano che il Commissario straordinario Guido Rossi non abbia alcuna intenzione di abbandonare la carica federale, svolgendo così il doppio incarico, essendo appena stato nominato presidente di Telecom.

Sdegnate le reazioni di alcuni tra i grandi accusatori in Farsopoli. Facendo notare loro che il doppio incarico creerebbe un enorme conflitto d'interessi, Ruggiero Palombo, il minsitro Melandri, Massimo Moratti, Gianni Petrucci e Vincenzo Matarrese rispondono infastiditi in questi modi:

- Cos'è il conflitto d'interesse?
- Il conflitto d'interesse non si era estinto qualche mese fa?
- Non diciamo baggianate! E' tutto un conflitto per INTER-S (dove s sta per scudetto...)
- La Juve deve andare in B! Ah, c'è già? Allora l'anno prossimo troveremo il modo di metterla in C!

Forte dell'avvallo di molte personalità del mondo dello sport e non, il prode Rossi non demorde e, anzi, è pronto a ricoprire nuovi importantissmi ruoli:

- Presidente dell'Inter al posto del dimissionario Moratti,
- Presidente della Juventus al posto del dimissionario Moratti,
- Ministro per le opere di carità (carica introdotta "a tavolino" e nella quale si avvalerà dell'ausilio di 3 saggi...),
- Valletta personale di Biscardi nella nuova edizione del processo.

"Sono tutte cariche compatibili tra loro" sbotta il presidente del CONI Gianni Petrucci.

Composta anche la reazione in casa Juve: "Per noi non c'è nessun problema. Rossi è una grande persona, ha fatto bene al calcio ed alla Juve" le uniche parole espresse dal presidente bianconero Cobolli Gigli, sopreso pochi minuti prima a baciare un gagliardetto nerazzurro. Il regalo natalizio che il numero 1 di Corso Galileo Ferraris farà al C,mmissario, a quanto appreso, sarà un pacco dono contenente Gigi Buffon e la metà di David Trezeguet, che si andranno ad aggiungere ai 2 regali agostini.

JUVENTUS - VICENZA 2 a 1

L'esultanza di David dopo il gol al Vicenza
La Juventus ottiene la sua prima vittoria in serie B all'Olimpico contro il Vicenza. Prestazione a due volti: buona nella parte centrale e pessima nei primi minuti come negli ultimi.

La squadra veneta ha provato fino alla fine ad ottenere un pareggio che tutto sommato sarebbe stato abbastanza meritato.

Nei bianconeri qualcosa si muove, ma è ancora troppo poco per alimentare le speranze di promozione dei tifosi.

Buffon 6,5: Attento nelle conclusioni in porta dei vicentini, non può nulla sul gol subito (jolly pescato da Raimondi). Da un'incredibile sensazione di sicurezza e tranquillità. Unico ed insostituibile!
Birindelli 5,5: Ancora non ci siamo. Salle sue parti Sgrigna fa il bello e dil cattivo tempo, rischiando di segnare in almeno 2 occasioni. Sveglia Alessandro...!
Kovac 5,5: Ma il vero Kovac è questo o l'elegante difensore del Bayern e della nazionale croata? Sembra sempre insicuro, quando l'anno scorso mostrava una tranquillità innata.
Boumsong 5: Su di lui, invece, i dubbi stanno pian piano svanendo. Bum Bum Boumsong e Legrottaglie.... SIAMO MESSI BENE!!!!
Chiellini 5: Idem come sopra. Le doti le avrebbe (soprattutto fisiche) ma le utilizza male. I margini di miglioramento sono enormi, ma ci deve credere.
Marchionni 5: Partita anonima, senza mai un'invenzione degna di nota. Prima gara sbagliata per l'ex parmense. Si rifarà: le doti le ha e conosce bene la serie cadetta.
Zanetti 5,5: Corre ma potrebbe farlo di più. Lui è l'uomo che deve far fare il salto di qualità al centrocampo bianconero, ma come ieri non va bene.
Paro 6: Questo ragazzo gioca con la personalità di un veterano. Al suo cospetto Zanetti sembra un principiante.
Nedved 6,5: Corre e lotta come ai bei tempi. Non tira mai indietro la gambra. Merota tutti gli elogi possibili per l'impegno e la serietà che mostra anche in seire B.
Del Piero 6,5: Non si vede molto, ma al momento giusto chiude la partita con la sua 198° perla in maglia bianconera, esattamente come l'anno scorso a San Siro,con una punizione all'incrocio. Mitico!
Trezeguet 7,5: E lui non voleva giocare in B? Se così fosse, la voglia gli è venuta sabato pomeriggio! Grande movimento senza palla, tante occasioni non tramutate in gol grazie ai miracoli di Guardalben. Segna il suo 126° gol nella Juve, rafforzando la sua leadership nella speciale classifica dei miglior bomber stranieri in bianconero. Bentornato, signor Trezegol!

Balzaretti s.v.: Gioca poco anche oggi. Ma perchè? Tra lui e Chiellini cìè un abisso tecnico. Un giorno Didier ci spiegherà perchè lo impiega così poco...
Palladino s.v.: Entra ancora per il capitano, ma non lascia il segno
Camoranesi 7: Il suo ingresso sveglia una Juve piuttosto assopita ed in balia del Vicenza. La sua tecnica è indiscutibile, il suo valore pure, quello che preoccupa è il suo carattere lunatico: o campione o bidone. Con lui in campo o si gioca in 12 o in 10.

Deschamps 6---: Perchè continua ad insistere con Boumsong? Perchè fa giocare Chiellini e non Balzaretti? La Juve di quest'anno deve avere il suo carattere per sperare nella A, ma questo ancora non avviene. Discutibile l'ingresso di Palladino per Del Piero, quando sarebe stato più utile un incontrista. Per il resto ok, ma si può, e si deve, fare meglio.

Voto generale alla prestazione della Juve: 6-. Buoni i tre punti, ma giocando così in A non si va. Già martedì a Crotone sarà tutta un'altra musica e la sveglia deve suonare già da adesso. E' ancora freddo, ma dalle parti della FIGC può arrivare un aiuto, soprattutto al morale.

sabato, settembre 16, 2006

INCREDIBILE

In questo blog ho parlato spesso di complotti a danno della Juve, è emerso piuttosto chiaramente il mio odio per Guido Rossi e tutta l'Inter, ma ieri sera abbiamo raggiunto il culmine della sfacciataggine: Tronchetto licenziato dalla Telecom e ad al suo posto chi ci va????

Massì lui, l'uomo più bello ed intelligente dell'intero sistema solare, colui che grazie al solo nome riesce ad infondere in tutti un senso di giustizia ed imparzialità, colui che tutto può ed a cui tutti danno credito: GUIDO ROSSI.

Quello che davvero stupisce è la sfacciataggine della tempistica: ormai il danno per Farsopoli è fatto, la Juve per un anno è di sucuro in B, l'Inter si è rinforzata a dovere, quindi io posso dedicarmi ad un nuovo (oppure celatamente vecchio) lavoro....

Si conclude così, tra la tristezza generale, l'avventura del Commissario alla FIGC. Nel suo breve ma intenso regno di tirannia, il buon Rossi ha inanellato ben 3 primati difficilmente ripetibili: è stato il primo a mandare in serie B la Juventus, è stato il miglior giocatore dell'Inter, pur non giocando (senza di lui col cazzo che avrebbero vinto uno scudetto) ed è riuscito a far andare in Champions League la squadra classificatasi al 6 posto in classifica. BRAVO!!!

Addio Rossi, ci mancherai, ma mancherai soprattutto al calcio italiano e a tutte le persone per bene che vogliono un calcio pulito. Dalla Telecom, ora, controlla bene le utenze degli italiani e cerca di svolgere un buon lavoro affinchè l'Inter continui a vincere....... ovviamente a tavolino!!!

giovedì, settembre 14, 2006

LE SOLITE NOTIZIE OCCULTATE DALLA STAMPA


Ecco a voi un pò di notizie che, imperterriti, i media ci nascondono.

Ovviamente ci sarà qualche buontempone che crederà che io me le inventi, ma putroppo (e sottolineo putroppo, data la gravità della cosa) è tutto vero.... Viva la libertà di stampa!!!!

Questo è l’intervento di Paolo Bergamo, ex designatore arbitrale, alla trasmissione ’Lunedì di rigore’:"Le telefonate le ricevevo da tutti, a cominciare da Inter, Milan e Roma. Quelli che avevano bisogno di chiarimenti mi chiamavano. Siccome il mio telefono era intercettato, non so dire che fine abbiano fatto queste conversazioni, chi non le ha ufficializzate se ne prenda la responsabilità. E’ la cosa più inquietante, mi ha costretto a dimettermi. Noi facevamo un sorteggio, non designavamo. In alcune immagini potete vedere il giornalista Antonello Capone che estrae la pallina dall’urna. I carabinieri hanno detto che era truccato? Ne risponderanno. Il sorteggio era in diretta quindi in pochi minuti gli arbitri e le gare erano a conoscenza di tutti. Alle 11.15 era tutto ufficiale. Se ho commesso degli errori li ho commessi verso gli arbitri, ho valorizzato qualcuno che magari non era al punto giusto ma non mi pento di niente. Ho agito sempre da persona onesta ecorretta".

Su questo argomento ne ho sentite molte, ma la più "curiosa" è giusto raccontarla: ascoltavo la radio e si è ipotizzato (anzi, si parlava con certezza) di come Bergamo recitasse una parte, ovvero essendo uno scagnozzo di Moggi sta facendo di tutto per inguaiare gli altri e salvare Luciano e la Juve. Se lo dite voi..... Io so solo che una dichiarazione di questa gravità ed importanza merita l'apertura di un'inchiesta giudiziria, ma sembra che i magistrati abbiano cose più serie a cui pensare (solo ora, quando per Farsopoli si sono dati anima e corpo, trascurando problemi ben più gravi, anche nella stessa Napoli). Vorrei solo ricordare che inseguito ai eliri di Zeman sul doping è stata aperta immediatamente un'inchiesta, durata la bellezza di 7 anni e conclusa in una bolla di sapone. Accertare la veridicità delle parole di Bergamo sarebbe quanto meno un atto dovuto, ma tant'è... Ormai abbiamo capito qual'è l'andazzo....!

Continuiamo con un'importante riflessione di Enzo Biagi (non un Piccinini qualsiasi), che mi risulta sia stata erroneamente trascurata da tutti i media...
"Una sentenza pazzesca, e non perché il calcio sia un ambiente pulito. Una sentenza pazzesca perché costruita sul nulla, su intercettazioni difficilmente interpretabili e non proponibili in un procedimento degno di tal nome, una sentenza pazzesca perché punisce chi era colpevole solo di vivere in un certo ambiente, il tutto condito da un processo che era una riedizione della Santa Inquisizione in chiave moderna.
E mi chiedo: cui prodest? A chi giova il tutto? Perché tutto è uscito fuori in un determinato momento? Proprio quando, tra Laziogate di Storace, la lista nera di Telecom, poi Calciopoli, poi l'ex Re d'Italia ed ora, ultimo ma non ultimo, la compagnia telefonicaVodafone che ha denunciato Telecom per aver messo sotto controllo i suoi clienti. Vuoi vedere che per coprire uno scandalo di dimensioni ciclopiche hanno individuato in Luciano Moggi il cattivo da dare inpasto al popolino?"

Mah..... Sono convinto che queste dichiarazioni siano state omesse per sbaglio, io le rendo note, poi sta ad altri condividerle o meno....

Proseguiamo imperterriti proponendo una classica frase da antijuventino su Farsopoli: se per caso si fa notare la disparità di trattamento riservato a Moggi ed alla Juve (dove la punizione per la società è stata infinitamente superiore di quella infiltta a colui che è considerato, per l'opinione pubblica, il vero artefice di Farsopoli) la risposta è la seguente (scritta da un noto giornalista di cui non scriverò il nome):

"La responsabilità oggettiva del club è l'unica garanzia di funzionamento della giustizia sportiva: sennò un club assolda dei figuri, se riescono a corrompere senza problemi, bene, sennò pagano loro (se pagano) e basta."

Il ragionamento in se non fa un grinza, ma dobbiamo calarci nella realtà del calcio italiano per poter interpretare questa frase e fare le opportune considerazioni. Prendiamo il caso passaporti di Recoba: in quel caso non c'è responsabilità oggettiva. Ma per quale motivo? Allora alla stregua di questa sentenza, una società (ad esempio la Juve) potrebbe comprare un calciatore (ad esempio Ronaldinho) e farlo giocare da comunitario quando non lo è semplicemente rubando una patente e taroccando il suo passaporto. Il brasiliano gioca spesso e con lui la Juve vince, dopo di che, se l'imbroglio dovesse essere scoperto e la senteza punire solo il giocatore, la situazione sarebbe quella virificatasi all'Inter, ovvero il calciatore squalificato per 6 mesi e la società impunita, quando l'illecito è grande come una casa!

Qualche prode interista può far notare che non si era vinto nulla in quel periodo (ma perchè hanno mai vinto qualcosa non a tavolino o non da dopati?), a differenza della Juve che traeva ampio profitto dalle telefonate di Moggi. Anche qui mi sento di criticare, in quanto grazie a Farsopoli abbiamo scoperto come la giustizia sportiva tratti l'illecito tentato e non riuscito alla stregua di un illecito che si concretizza. E quello di Recoba è un illecito in piena regola, per il quale il regolamento prevede la sconfitta a tavolino della squadra fuori regola in ogni partita in cui il calciatore è sceso in campo. Questo vale per l'Inter, ma anche per la Lazio (con Veron, quando hanno vinto su di noi lo scudetto del 2000) e la Roma (con Cafù, scudetto vinto l'anno successivo).

Passiamo al calcio giocato.... Per la prima volta nella mia vita non assito alla Juve nelle Coppe Europee (l'ultima volta fu nel '90 dopo la disastrosa gestione Maifredi/Montezemolo), non per inferiorità sul campo, bensì nelle aule del tribunale. E allora, dato che senza calcio non so stare, mi sono visto le italiane (ovviamente tifando per le avversarie).

Il Milan ha vinto facile contro la fortissima AEK ATENE, portandosi al comando del probitivo gruppo H, che comprende anche le blasonate e temutissime Lille ed Anderlecht. Non male per una squadra che doveva fare la B....

La Roma vince 4 a 0 contro gli ucraini ello Shakhtar Donetsk, ma il risultato è ampiamente bugiardo. I giallozzozzi riescono a subire in casa per 60 minuti e poi dilagano.... Brava Roma, dopo il 5° posto in campionato e la meritatissima partecipazione alla Champions, hai confermato tutto il tuo valore. E bravo il pubblico romano, che per una volta si è distinto in bene accoltellando un solo tifoso ucraino... E poi ci lamentiamo per la considerazione che abbiamo all'estero! Eh si, la Roma mancava davvero alla Champions League....

Infine l'Inter, che da copione strapazza lo Sporting Lisbona e conferma di essere la squadra più forte al mondo. Per i nerazzurri una partita oscena: non un tiro in porta, 90 minuti che oserei definire volgari di quasi tutti i suoi interpreti, un Vieira che conferma di essere un maiale (tranquilli interisti, in Italia non verrà mai espulso, nonostante non abbia più la maglia bianconera) e puniti da un gol del famigerato Caneira (ex tribunaro dell'Inter e panchinaro cronico nella Reggina, quindi un fenomeno!).

Qualcuno aveva dei dubbi sull'effettivo valore dei merdazzurri? Io no! Sono 15 anni che Morattti collezziona figurine su figurine e ognuna ha puntualmente deluso. L'unico vero acquisto valido è stato quello del bomber Rossi (non Paolo ma Guido) col quale hanno conseguito grandi trionfi! Ma tranquilli cari interisti, da fonti certe ho appreso che Guido è già al lavoro per covare telenote sulle squadre del vostro girone. Da quel che so lo Sporting verrà penalizzato di 11 punti, lo Spartak Mosca di 8 ed il Bayern retrocesso in Coppa Uefa con - 17.... E' il vostro anno in Champions!!!

Infine la Juve.... Sabato si gioca all'Olimpico contro il Vicenza. Le ultime danno la Juve al gran completo (assente solo Tudor, che ne avrà ancora per un bel pò) pronta ad affrontare i veneti del granata Camolese. Se lo spirito e la voglia saranno quelle giuste, prevedo un 4 a 0 secco, altrimenti..... la situazione si complicherebbe. La prima giornata ha offerto indicazioni precise: le squadre migliori del campionato cadetto sono Napoli, Genoa, Bologna, Lecce e Brescia, ma nessuna mi fa paura.

A fine mese dovrebbe esserci lo sconto dell'arbitrato alle società penalizzate da Farsopoli: indiscrezioni parlano di buoni sconti, soprattutto per la Juve (per crederci, però, devo vederlo!). Infatti sembrerebbe che i bianconeri passeranno da una penalizzazione di -17 ad una tra il -10 ed il -6 (probabile -7), il Milan da -8 a -4/5, la Lazio da -11 a -7/8 e la Fiorentina da -19 a -12/14.

Se così fosse tutto tornerebbe: l'unica veramente penalizzata sarebbe la Juve, il Milan vincerebbe lo scudetto (e Moratti per la vergogna si dimetterà), la Fiorentina e la Lazio si salverebbero tranquillamente e la Juve tornerebbe in A sul campo o tramite ripescaggio (ricordiamo che da qualche anno vale molto la storia del club ed il bacino d'utenza e la Juve non ha paragoni,ne in A ne in B) e tutto si compierebbe secondo il disegno prestabilito....

E se davvero neanche quest'anno l'Inter dovesse vincere lo scudetto..... PO PO PO PO PO PO PO.... PO PO PO PO PO PO PO....PO PO PO PO PO PO PO....

martedì, settembre 12, 2006

COME MAI....


Perchè se uno dei grandi incolpati di farsopli parla di telefonate sospette, ma non della Juve,non viene ascoltato?

Bergamo: mi telefonavano da tutti

L'ex designatore, mi chiamavano anche "Inter, Milan e Roma"
(ANSA) - VARESE, 11 SET - Paolo Bergamo ammette che, quando era designatore arbitrale, riceveva telefonate da tutte le squadre, a partire da 'Inter, Milan e Roma'.

'Siccome il mio telefono era intercettato - dice - io non so dire che fine abbiano fatto queste conversazioni. Chi non le ha ufficializzate se ne prenda la responsabilita''.

Secondo Paolo Bergamo era assolutamente normale che 'quelli che avevano bisogno di chiarimenti mi chiamassero'

Domanda di Ravezzani: "Molti si chiedono:' Se lei aveva il telefono sotto controllo, e dice che tutti i dirigenti delle altre società la chiamavano, perchè sono venute fuori solo le telefonate tra lei e Moggi?" Risposta di Bergamo: "Questa è la cosa che mi inquieta di più!"

Perchè? Ditemi perchè non bisogna credergli!!! Perchè non aprire un'inchiesta alla luce di queste rivelazioni?

Tutta Italia ha dato credito, anzi, ha preso come la verità assoluta gli articoli deliranti e in palese malafede di un giornalaccio sportivo per tutta l'estate e quando ci sono delle vere e proprie confessioni tutti fanno gli gnorri?

Questa storia andrà avanti ancora molto, finchè non verrà fuori la verità! E quella sarà la vittoria più bella nella storia della Juventus!!!

Per finire in bellezza, ecco le dichiarazioni fresche fresche del buon Zamparini. Ho il buon senso di non commentarle, conoscendo il soggetto (chiedete ai tifosi del Venezia....)

Le parole dell'ex designatore arbitrale non sono piaciute al presidente del Palermo Maurizio Zamparini. "Bergamo e Pairetto si dovrebbero vergognare - ha replicato - e non presentarsi più da nessuna parte. Che si vergognino". "Io non ho mai chiamato Bergamo e Pairetto in vita mia - ha aggiunto Zamparini - Trovo strano che Bergamo vada lì (alla tv Antenna 3, ndr), secondo me hanno una macchinazione per tentare di far saltare tutta la baracca... Come mai le telefonate non sono state registrate? - si è chiesto Zamparini - Io posso telefonare, e non l'ho mai fatto, lamentandomi degli arbitri. Oppure posso chiamare per dire: domenica mandami quest'arbitro... Ci sarà della differenza, o no? Quelli che hanno telefonato a Bergamo per lamentarsi non hanno commesso nessun reato".

Credo che a vergognarsi debbano essere altri. Ma perchè a certi soggetti non viene tolto il diritto di parola per eccesso di stronzate?

lunedì, settembre 11, 2006

COME AL SOLITO DUE PESI E DUE MISURE

Sabato pomeriggio, prima del fischio d'inizio di Rimini-Juve, i tifosi bianconeri hanno fischiato il minuto di silenzio in memoria di Giacinto Facchetti.

Gesto deprecabile, ignobile, come hanno giustamente sottolineato Bergomi e Caressa, ma.....

Riporto qui sotto, pari pari, un commento di un ragazzo sul forum di PBN...

A parte le battutine e il RIIIIIICCCHIUUUUUUUUUUTI che è durato 1 ora dopo che l'ha messa dentro, vorrei aprire una piccola parentesi alla frase "OGNI MINUTO DI SILENZIO DEVE ESSERE RISPETTATO", frase detta dopo che la tifoseria Bianco Nera ha fischiato/urlato improperi contro il defunto Facchetti.

PREMETTENDO CHE DI FRONTE ALLA MORTE SI DEVE SEMPRE PORTARE RISPETTO, vorrei aggungere una cosa riferendomi, utilizzando l'immaginazione, proprio al proprietario di questa frase ossia Bergomi.

Non so cosa avrebbe detto quando, quella domenica di quell'anno ormai trascorso, la curva dei "civili" tifosi nero azzurri, dopo aver rispettato il minuto di silenzio, a suon di rutti, per la morte di Fortunato Andrea laterale della Juve esposero molto candidamente uno striscione, bianco con scritta nera dove compariva la seguente frase: "ANDREA SEI UN RAGAZZO PROPRIO FORTUNATO".

E' vero la tifoseria Bianco Nera non è stata molto "Gentleman" ma prima di sparare cavolate, guardiamoci gli scheletri che abbiamo nell'armadio.

Ripeto ancora io non avrei fischiato in quel minuto di silenzio, ma nemmeno avrei preso bomboletta spray e telone per scrivere quello che è stato scritto.........

A questa considerazione aggiungerei il simpatico striscione comparso a Napoli ("Vola Pessottino vola") ed esposto dall'impeccabile pubblico napoletano, e le innumerevoli battute (nonchè gli insulti) piovuti sull'Avvocato e sul Dottore dopo la lora dipartita.

Un pò di civiltà (e ci metto dentro anche i tifosi bianconeri, ci mancherebbe altro) non farebbe male.

Ultima considerazione: questi gesti vergognosi sono tutti frutto del malcostume di noi italiani oppure c'è qualcuno che istiga all'odio tra le tifoserie? E quel qualcuno, qualora esistesse, risponderebbe al nome di MEDIA?

A voi la risposta...

FANTALADRI - 1° GIORNATA

LA 1° GIORNATA
Ecco qui a parlare della prima giornata di Fantaladri. Stranamente, contro tutte le previsioni, Inter Milan e Roma non fanno punti, mentre si porta al primo posto della classifica la Fiorentina che, nonostante la sconfitta contro i superfenomeni dell'Inter, riesce a scamparla all'espulsione di Luca Toni.

Ma vediamo le squadre nel dettaglio

Inter: Da segnalare una gomitata di Vieira a Pasqual rimasta impunita. L'intervento era da giallo netto, ma l'arbitro non l'ha sanzionato. Credo che non sia ben chiaro che ora il francese gioca nell'Inter e non più nei ladri bianconeri e, non potendo più godere dell'immunità moggiana, avrebbe dovunto essere ammonito. La Caf decide di non comminare nessun punto di all'Inter, ma alla prossima amminizione risparmiata a Vieira, scatterà il "premio" di 0,5 punti.

Fiorentina: I viola si portano a sopresa in testa alla classifica con mezzo punto, frutto di una mancata espulsione a Luca Toni. Nello specifico, il cannoniere azzurro viene ammonito una prima volta per aver raccolto la palla dalla rete dopo il gol segnato (giusto che Rosetti l'abbia ammonito), ma manca il secondo giallo dopo la rete del 2 a 3, quando ha commesso lo stesso errore e l'arbitro non si è sentito di espellerlo. La Caf lo ritiene un errore veniale e commina alla squadra toscana 0,5 punti in classifica

Milan: Quasi nulla da segnalare nel match tra i rossoneri e la Lazio. Unico episodio (segnalato da Max, che ringrazio) è un fallo da dietro di Kaka su Ledesma, meritevole delcartellino giallo. Anche per i rossoneri, come per l'Inter,non verranno assegnati punti in classifica, ma solo una riserva per il futuro.

Roma: Anche in questo caso nulla da segnalare. Per quanto riguarda il rigore assegnato alla Roma e poi sbagliato dal lama Totti, la Caf ha deleberato che il rigore ci può stare, anche se non è netto. Il difensore livornese procura un lieve danno a Mancini:è il classico caso in cui l'arbitro può dare o non dare il rigore, a seconda della visulale, l'angolazione, l'aiuto che gli fornisce il guardalinee, ecc.... Certo, se questo rigore fosse stato dato alla Juve tutti avrebbero gridato allo scandalo, ma noi cerchiamo di essere imparziali (parola sconosciuta ai più) e non assegnamo nessun punto ai burini giallorossi.


La classifica dopo la prima giornata è,quindi, la seguente:

FIORENTINA 0,5
INTER 0 (con riserva)
MILAN 0 (con riserva)
ROMA 0

Si continua sabato e domenica con le seguenti partite:

Livorno - Fiorentina
Parma - Milan
Siena - Roma
Inter - Sampdoria


Ricordo a tutti che sono molto apprezzati interventi, critiche e consigli di tutti, al fine di rendere il più veritiero possibile il campionato di FANTALADRI

RIMINI - JUVENTUS 1 a 1

Ecco a voi, la Juve che tutti volevano. Mai nella vita avrei pensato di esser felice di un pareggio a Rimini, come è successo sabato dopo la partita. Ma tant'è: la prima Juve post Farsopoli, con la maglia perfettamente intonata alla prestazione (nera), si dimostra molle, poco convinta e strappa con i denti un pareggio a Rimini.

Ai bianconeri vanno concesse molte attenuanti, tra le quali le difficoltà a calarsi nella nuova realtà (e, soprattutto, mentalità) e la poco conoscenza della categoria, dei campi e delle caratteristiche degli avversari.

Detto questo, la partita di sabato era da vincere....

Ecco le mie personalissime pagelle

Buffon 7: Se non ci fosse lui, probabilmente sarebbe già arrivata la prima sconfitta dell'anno. Il miracolo su Matri giustifica l'appellativo di miglior portiere al mondo. Commuove vederlo in B, lui che avrebbe avuto solo l'imbarazzo della scelta su quale squadra andare!
Birindelli 5,5: L'impegno è uno dei pochi a mettercelo, ma gli evidenti limiti tecnici sono ben visibili anche tra i cadetti. E' reduce da un lungo stop, si riprenderà.
Kovac 4: Incredibileil croato.... Ai mondialifece una prestazione maiuscola annullando Romaldo e Adriano, sabato sbaglia quasi tutto. Male il posizionamento, male l'anticipo, malissimo l'errore sul gol di Ricchiuti. I casi sono 2: o non è in condizione, allora ben lieto di aspettarlo, oppure non ha voglia di giocare in B, e allora ciao ciao!
Boumsong 5: Discorso diverso per il francese. Infatti, per lui non si può parlare di mancanza di stimoli o di poco impegno per esser stato costrettto a rimanere contro la sua volontà, in quanto è stato lui a scegliere di venire alla Juve, ben consapevole che sarebbe stata B. I mezzi li ha, il fisico pure, gli manca tranquillità ed esperienza. Si farà....
Chiellini 5: Possibile che riesca a risultare sgraziato anche in serie B? Errori di posizione a iosa e pessima tecnica. Questo è l'erede di Zambrotta? Andiamo bene!!!
Marchionni 5,5: Comincia bene, dialogando spesso con Zalayeta ed il Capitano, ma si perde presto. Ci mette molto impegno, ma deve entrare in condizione. I ogni caso, tra lui e Camoranesi, preferirò sempre l'italiano!
Paro 7: Il ragazzo ci sa fare. Molto ordinato e vigoroso in mezzo al campo, ha il grande merito di sbloccare il risultato e di segnare lo storico primo gol bianconero in serie B. Ottimo in propettiva...
Giannichedda 5,5: Passare da Emerson a lui è come passare da una Ferrari ad una Punto, ma ora non ci si può permettere di fare gli schizzinosi. Partita senza infamia e senza lode, la solita ordinaria amministrazione del centrocampo. Da lui, però, ci si aspetta qualcosa di più....
Nedved 6,5: Mi è piaciuta la sua grinta, che non farà mancare neanche quest'anno. Unico appunto: va 2 volte al tiro da buona posizione, ricavando 2 tiri molto fiappi. Forza Pavel, ci serve il tuo carattere!
Del Piero 5,5: Sto largo per l'immensa stima che ho nei suoi confronti, ma, putroppo, non la occa mai. Se la condizione lo sorreggesse e se non si dovesse far prendere dallo sconforto, potrebbe segnare 30 gol quest'anno, ma deve crederci! E giocare un pò meglio che sabato....
Zalayeta 4,5: Irritante: lento, piantato a terra, shoccante in alcuni timidi tentativi di dribbling. David, dove sei????

Bojinov s.v.: Ha giocato?
Palladino s.v.: Ha giocato?
Camoranesi 3: Cosa è entrato a fare. Didì facci un piacere: relegalo in tribuna per tutto l'anno, sto ingrato d'un argentino! ARIAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!

Deschamps 4: Non può certo prevedere il simpatico regalo di Kovac-Boumsong sul gol del Rimini, non può farci molto se alcuni calciatori non hanno la voglia e la cattiveria per giocare, ma il responsabile della squadra è lui. Incoraggiante l'inzio, ma per salire in A serve tutt'altro spirito. Da manuale degli orrori la sostituzione di Giannichedda con Bojinov sull'1 a 0 per noi, regalando di fatto il centrocampo agli avversari. E la rinuncia a Balzaretti, come si spiega? Arriveranno tempi migliori, la squadra entrerà nell'ordine d'idee di essere in B e non in A, torneranno i presunti infortunati (Trezeguet e Zanetti), ma di questo passo la promozione è un miraggio.

Voto alla prestazione della Juve: 5,5 di stima. Le potenzialità della squadra valgono 100 punti, di questo passo è molto salvarsi. Urge un immediato bagno d'umiltà per vincere con orgoglio questa serie B.

Così Rossi ha voluto e così è stato!

giovedì, settembre 07, 2006

BEPPE GRILLO SULL'INTER


Voglio premettere che tutto ciò che c'è scritto in questo articolo non è assolutamente farina del mio sacco, ma è presa totalmente dal blog di Beppe Grillo, in quanto non ho ne la voglia ne la competenza per parlare di argomenti così pesanti e in momenti inopportuni.

Detto questo, non posso nascondere che condivido le parole di Grillo. Qualcosa di poco "morale" in quell'Inter c'era e se contiamo che quello è stato l'unico periodo in cui i nerazzurri hanno vinto con continuità (come le uniche 2 Coppe dei Campioni della sua storia) i dubbi diventano molteplici.

Mi dispiace molto per la dipartita di Facchetti e di tutti gli altri calciatori (sia dell'Inter, ma anche della Fiorentina) di quel periodo morti in circostanze anomale, ma questo articolo è davvero molto interessante.

Moralisti e giustizionalisti, cosa ne pensate?

Parlare male di Facchetti in questi giorni è come bestemmiare in chiesa. Non lo farò neppure io. Ma parlare della sua morte è invece doveroso. Gli articoli dei giornalisti Grandi Firme, tutti ugualimielosiioloconoscevoiolostimavoioavevoilsuocellulareemelotengomemorizzatoinmemoria, farebbero probabilmente vomitare Giacinto.

Alessandro Gilioli dell’Espresso ha pubblicato lo scorso anno un’intervista, dal titolo: "Pasticca Nerazzurra”, a Ferruccio Mazzola, fratello di Sandro, che giocò per un breve periodo nell’Inter. Ne riporto alcuni brani:“... Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori. Ho visto l'allenatore, Helenio Herrera, che dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve (io ero spesso tra quelle) e poi le dava anche ai titolari. Qualcuno le prendeva, qualcuno le sputava di nascosto. Fu mio fratello Sandro a dirmi: se non vuoi mandarla giù, vai in bagno e buttala via. Così facevano in molti. Poi però un giorno Herrera si accorse che le sputavamo, allora si mise a scioglierle nel caffè. Da quel giorno 'il caffè' di Herrera divenne una prassi all'Inter”

“I miei compagni di allora che si sono ammalati e magari ci hanno lasciato la pelle. Tanti, troppi... Il primo è stato Armando Picchi, il capitano di quella squadra, morto a 36 anni di tumore alla colonna vertebrale. Poi è stato il turno di Marcello Giusti, che giocava nelle riserve, ucciso da un cancro al cervello alla fine degli anni '90. Carlo Tagnin, uno che le pasticche non le rifiutava mai perché non era un fuoriclasse e voleva allungarsi la carriera correndo come un ragazzino, è morto di osteosarcoma nel 2000. Mauro Bicicli se n'è andato nel 2001 per un tumore al fegato. Ferdinando Miniussi, il portiere di riserva, è morto nel 2002 per una cirrosi epatica evoluta da epatite C. Enea Masiero, all'Inter tra il '55 e il '64, sta facendo la chemioterapia. Pino Longoni, che è passato per le giovanili dell'Inter prima di andare alla Fiorentina, ha una vasculopatia ed è su una sedia a rotelle, senza speranze di guarigione..."

"... nei campionati dilettanti, dove non esistono controlli: lì si bombano come bestie. Quello che più mi fa male però sono i ragazzini... ormai iniziano a dare pillole e beveroni a partire dai 14-15 anni. Io lavoro con la squadra della Borghesiana, a Roma, dove gioca anche mio figlio Michele, e dico sempre ai ragazzi di stare attenti anche al tè caldo, se non sanno cosa c'è dentro. Ho fatto anche una deposizione per il tribunale dei minori di Milano: stanno arrivando decine di denunce di padri e madri i cui figli prendono roba strana, magari corrono come dei matti in campo e poi si addormentano sul banco il giorno dopo, a scuola. Ecco, è per loro che io sto tirando fuori tutto".

Se Ferruccio Mazzola ha ragione ci sono in giro dei delinquenti che drogano i ragazzi. Che gli inoculano i tumori. Chi sono, per che squadre lavorano, da chi prendono gli ordini? Forse Facchetti vorrebbe saperlo, forse anche noi.

Postato da Beppe Grillo alle 18:34

5 Settembre 2006

Fonte: www.beppegrillo.it

Meditiamo.... Con la morte non si scherza... Zeman diceva di esser preoccupato per la salute dei giocatori della Juve, ma non mi risultano morti misteriose di alcuni dei nostri ex campioni....

Magari un giorno scopriremo la verità, magari sono solo dei casi, certo è il fatto qualcosa di poco chiaro c'è in alcuni Club di quel periodo. Nessuno se ne è preoccupato, purtroppo.

Magari, se allora ci fosse stata implicata la Juventus, ci sarebbero state delle indagini e ora avremmo meno scudetti, ma qualche ex calciatore non ci avrebbe abbandonato così tragicamente giovane....

RIDIAMOCI SOPRA....

Siamo in un bar. Un qualsiasi bar di una qualsiasi città italiana. Dialogo immaginario, ma non troppo, tra tre persone: un tifoso della Juve e due tifosi di altre squadre.
( J = Juventino UDS = Uomo della strada UDS2 = Uomo della strada n°2 )

UDS: Retrocessione in B? In C2 dovrebbero mandarli
J: Perchè?
UDS: Perchè in C2? Forse è troppo poco... radiarli dovrebbero.
J: No. Mi chiedevo perchè in B.
UDS: Ma.... dove vive lei? Non ha letto la Gazzetta? Dico io, con quel popò di roba che hanno trovato!! Le intercettazioni le dicono nulla?
J: Cosa hanno trovato, scusi? Cosa è emerso, di preciso?
UDS: Ma non le ha lette le intercettazioni?
J: Si. Telefonavano ai designatori, e non si può. Ok. Ma, per il resto, dove sta l'illecito? Dove sono le prove che dovevano inchiodare la Juventus?
UDS: Ha presente cosa è successo al Milan e alla Lazio nel 1980? O al Genoa lo scorso anno? No, dico....
J: Si. Ma allora trovarono assegni o valigie piene di denaro.
UDS: Cazzo... ma mi prende in giro? Ma... dico io... Moggi.... i rigori...
J: A quale partita si riferisce?
UDS: Ma mi prende in giro, scusi?
UDS2: scuote la testa ed annuisce J:
No, le ho solo fatto una domanda.
UDS: Hanno rinchiuso Paparesta nel cesso, poi hanno truccato i sorteggi arbitrali, poi c'era la cupola..... lo ha detto pure coso lì... come si chiama...
UDS2: Maurizio Costanzo
UDS: Giusto, Maurizio Costanzo. L'ha detto anche lui che è uno scandalo se non finisce in galera nessuno, per questa storia!
J: Quando trovarono il suo nome negli elenchi della Loggia P2 si espresse in maniera ben diversa. Comunque il problema Paparesta è competenza della giustizia ordinaria, se si tratta di sequestro di persona. La cupola non esisteva, pare, dato che hanno assolto o dato pene irrilevanti a tutti gli altri indagati, ed i sorteggi non erano truccati, c'è scritto a pagina 73 della sentenza. UDS: Ah si, eh? E il telefonino a Bergamo?
UDS2: scuote la testa ed annuisce
J: Gesto criticabile, ma non dimostra un bel nulla, ai fini processuali.
UDS: Ma dove vive, lei? Non ha visto il servizio su Canale 5 oggi?
J: No UDS: Parlavano di Moggi e della Gea. La Gea, caro signor juventino. Le dice niente, questo nome? Gea!
J: Moggi lavorava anche per la Gea. Lo sapevano tutti, e allora? La Gea non è la Juventus e gli interessi delle due non sempre coincidono. Ma non sa che anche le figlie di Geronzi e di Cannavò lavorano a Canale 5?
UDS: E chi sono? Ne sai nulla tu?
UDS2: scuote la testa e nega
J: ( sospirando ) Sono, rispettivamente, le figlie del maggior azionista della Gea, che possiede anche delle quote della AS Roma, e dell'ex direttore della Gazzetta dello Sport, quello che scrive editoriali così infuocati contro la Juve.
UDS: Ma che dice? Ma mi faccia il favore. Non neghi l'evidenza, via. Siete colpevoli, lo dicono tutti. Alla DS, l'altra sera, c'era in collegamento Veron, dall'Argentina, che ha parlato di "verità ristabilite" e di "giustizia fatta". Non so se mi spiego!
UDS2: scuote la testa ed annuisce
J: Veron? Quel Veron che guidò la Lazio alla conquista del secondo scudetto, giocando un intero campionato con un passaporto taroccato?
UDS: Ma che c'entra?
J: C'entra che non avrebbe dovuto giocare, solo quello.
UDS: Avete sempre la risposta pronta, voi. Anche di fronte all'evidenza negate. Sapete solo provocare. Mamma mia che razza di gente... Andiamo via che è meglio..... Che sfacciataggine. Sono innocenti loro, hai capito? Sono marci fino al midollo, cazzo, lo ha detto anche Mancini, ieri sera, in TV....
UDS2: scuote la testa ed annuisce


E' la triste realtà. Come si fa a parlare di calcio tra un tifoso juventino ed uno di un'altra squadra?
Purtoppo va sempre come sopra, non esiste conversazione: per loro siamo ladri e basta, mentre tutte le altre schifezze sono solo per difendersi da noi oppure atti di poca gravità.

Bello! Anche a me piacerebbe dire al mio capo una cosa certa e non voler senttire discussioni, ma putroppo non posso. E' alla base della convivenza tra gli esseri umani: ascoltare e replicare...!

SOno convinto che pure gli animali, a modo loro, riescano ad avere un normale dibattito, ma non nel calcio e in Italia. IMPOSSIBILE!

A quanti juventini è capitata una cosa del genere, cioè parlare di calcio con un tifoso di un'altra squadra e sentirsi ignorato? Quante volte avete parlato a vuoto, mentre gli altri vi urlavano parole in faccia che senza voler sentire se e ma (la verità assoluta). Quante volte voi avete portato prove e argomenti a sostegno delle vostre tesi e gli altri vi risponevano solo con dei "lo sanno tutti", "è scritto su tal giornale", "basta avere gli occhi per vedere" e "voi sarete sempre dei ladri e basta!"?

A chi è capitato e come si è svolta questa discussione?

DOVE SONO ORA I GIUSTIZIONALISTI E I MORALISTI?

Inchiesta fideiussioni Roma e Lazio: prescrizione o indulto?

L'inchiesta sul falso in bilancio nelle fideiussioni di Roma e Lazio e' a rischio prescrizione ma anche indulto. I termini per la prima, infatti, scadono entro la prima meta' del 2007; inoltre i fatti addebitati dall'accusa si riferiscono al 2002 e rientrano nei termini (maggio 2006) della legge che prevede lo sconto di pena di tre anni per una serie di reati.

Fonte: Ansa.it

Ora che diranno i vari boia di Farsopoli? Sarà morale, secondo loro, far cadere una cosa così grave in prescrizione? E l'indulto (proposto per Farsopoli) non è più considerato uno scandalo?

COntinuiamo pure così: VIVA L'ITALIA!!!

martedì, settembre 05, 2006

Il NUOVO APPASSIONANTE GIOCO: FANTALADRI

Gli errori arbitrali a favore di Milan, Inter, Roma e Fiorentina che la stampa italiana nasconde!


Sabato inizia la stagione calcistica 2006/2007. Come tutti sappiamo la Juve gioca in serie B, quindi questo diventa, a tutti gli effetti, il campionato più importante....

Però è giusto tenere una finestra anche sul campionato meno attraente, quello di Serie A.

Come?

Con FANTALADRI, il nuovo appassionante gioco, che potete seguire ogni settimana su antiinformazionejuve.blogspot.com

Chi partecipa?
Al campionato FANTALADRI partecipano 4 squadre: Inter, Milan, Roma e Fiorentina. Tra queste formazioni, al termine delle 38 giornate del campionato, verrà eletta la regine dei ladri, ovvero quella società che si è fregiata del maggior numero di errori arbitrali a suo favore

Perchè solo queste quattro squadre?
Innanzitutto, Milan ed Inter sono iscritte di diritto. Alle due squadre milanesi si aggiungono la Roma per i santi che tiene in..... Federazione e la Fiorentina, che dopo il regalo fattogli dai giudici a Calciopoli (come il Milan, del resto) è iscritta al FANTALADRI per diritto acquisito.

Regolamento:
Ognuna di queste squadre, quando usufruisce di un errore arbitrale (più o meno grave, come vedremo) riceve 1 oppure 0,5 punti. La somma dei punti ottenuti nelle 38 giornate eleggerà l'erede di Moggi, che scalzerà la Juve da questa speciale classifica.

In ogni giornata ci sarà il resoconto degli errori arbitrali, quindi la dinamica del misfatto, e ad esso verrà associato il relativo punteggio.

Ecco l'elenco completo dei punteggi:

1 PUNTO

A) Qualora fosse assegnato ana rete ad una delle squadre di FANTALADRI, ma che, moviola alla mano, non risulta effettivamente gol.
B) Al contario, quando un gol non viene convalidato ad una di queste squadre.
C) Rigore assegnato ma che non c'era
D) Rigore non assegnato agli avversari, ma che risulta effettivamente esserci
E) EPisodio da priva TV non giudicato correttamente (in questo caso vale 1 punto in quanto c'è un doppio errore: la mancata espulsione del giocatore e l'errore nel numero di giornate di qualifica comminategli).

0,5 PUNTI
A) Espulsione comminata ad un giocatore avversario, ma che non doveva esserci
B) Espulsione non data dall'arbitro ad un calciatore delle squadre FANTALADRI, ma che doveva esserci
C) Gol in fuorigioco o azione del gol nata da un calciatore di una delle 4 squadre FANTALADRI che si trova in fuorigioco, non riscontrato dall'arbitro
D) Fuorigioco inesistente fischiato ad un avversaria, in una potenziale azione da gol
Ogni episodio verrà attentamente valutato alla moviola e la decisione sul punteggio di ogni giornata sarà ad insindacabile decisione della CAF, composta da me, io e Mirko.
Al termine del campionato, la classifica finale e ogni singolo episodio sarà inviato alla redazione di Tuttosport, seguito da un ampio commento.

Ovviamente sono graditi commenti su ogni giornata e segnalazioni su episodi che avete notato e che io ho dimenticato.

Se voleste partecipare come "giornalisti, giudici o opinionisti" per il campionato di FANTALADRI, siete pregati di contattarmi all'indirizzo


SCOPO DEL GIOCO
Lo scopo di FANTALADRI non è ne offendere nessuno ne di provocare, bensì nasce dalla volontà di far capire come non solo la Juve si avantaggia(va) di errori arbitrali, di come non solo i bianconeri falsassero i campionati, di come la stampa rimarchi solo gli episodi a favore della Juve e non quelli che avvantaggiano nettamente ed inequivocabilmente le altre BIG della A.

Ora basta: FANTALADRI sviscererà ad una ad una le partite di campionato, cogliendo, esaminando e giudicando ogni singolo episodio pro Milan, Inter, Roma e Fiorentina.
La mia promessa è di massima imparzialità, ma anche di severità; esattamente come tifosi avversari e stampa sono sempre stati intransigenti con noi.

Vorrei ricordare, per i più smemorati, come Gazzetta e Stadio abbiano pubblicato, allo scoppio di Farsopoli, l'elenco completo degli errori pro Juve degli scorsi campionati, contestando ai bianconeri anche le rimesse laterali. Questo è troppo, ed è ora di ribellarsi!

Vi chiedo di partecipare il più possibile attivamente, oppure di visitare il blog e spargere in giro la voce di questa iniziativa.

Tutti devono sapere la verità, quella che mai la stampa ci direbbe e a cui solo noi possiamo dare visibilità. Tutti devono sapere di come ci hanno preso in giro spedendoci in B con l'eterna infamia di ladri, per poter far con la massima tranquillità i proprio comodi. Qualche juventino c'è cascato, soprattutto i più "famosi", io no!

Chi vincerà la Coppa Rossi? Chi sarà il dirigente erede di Moggi? Vieirà verrà espulso numerose volte, come pretendevano gli interisti l'anno scorso quando giocava nella Juve, ora che gioca da loro? E l'Inter si lamenterà ancora qualora non succedesse, oppure quest'anno può fare il porco come e quanto vuole?

FARSOPOLI risponderà a queste domande e farà luce sul campionato post-Farsopoli. Nel frattempo buon campionato a tutti..............................di serie B, ovviamente!

Si inizia sabato con Fiorentina-Inter, Roma-Livorno e Milan-Lazio......


lunedì, settembre 04, 2006

E' MORTO GIACINTO FACCHETTI

Ciao Giacinto.
Oggi, lunedì 4 sattembre 2006, si è spento a Milano Giacinto Facchetti, ex giocatore e presidente dell'Inter. Da questo blog, spesso ironico e pungente verso tutto il mondo nerazzurro, voglio esprimere il dispiacere mio e, mi auguro, di tutti gli sportivi, per la dipartita dell'ex terzino nerazzurro e le più sincere condoglianze alla sua famiglia.

Si è spento a Milano Facchetti, simbolo dell'Inter: dalle 634 gare con 79 gol al ruolo di presidente. Leader della Grande Inter di Herrera, capitano per eccellenza dell'Italia

“Se ne è andata l’ultima bandiera”: frase sempre evocativa, spesso retorica e soprattutto fuori moda in un calcio business e senza anima. Ma questa volta possiamo proprio dire che l’ultima bandiera ha smesso di sventolare e, purtroppo, per sempre. Piange l’Inter, piange il mondo del calcio, per l’addio di Giacinto Facchetti, spentosi alla soglia dei 64 anni dopo una malattia dura e terribile, quanto veloce nel strapparlo ai propri affetti. Muore un mito, muore il capitano per eccellenza, ma si sa che i miti sono immortali e allora sembra di vederlo ancora lì. Sulla fascia sinistra ad interpretare per primo il ruolo di terzino fluidificante; a guardare la monetina che sanciva la vittoria italiana nell’Europeo casalingo del 1968; stampato per sempre nella formazione-mantra Sarti-Burgnich-Facchetti e via dicendo della Grande Inter di Helenio Herrera; monumento azzurro capace di accompagnare l’Italia attraverso 3 Mondiali con la folle e storica notte di Italia-Germania 4-3 a Messico ’70; e alla fine di recitare il ruolo di presidente nell’Inter di Massimo Moratti dopo aver fatto grande i nerazzurri di papà Angelo.


Giacinto era nato a Treviglio, provincia di Bergamo, il 18 luglio 1942: non ha mai abbandonato le sue radici (abitava a Cassano d’Adda) perché amava vivere nel verde dove ritrovava l’equilibrio. Padre ferroviere, madre casalinga, un fratello e tre sorelle: ambiente sereno e pulito, il massimo per crescere una speranza. Il grande amore con l’Inter nasce però da uno “sgarbo”. Facchetti venne raccomandato a 16 anni da Meazza per un provino all’Inter, ma venne scartato dai soloni della società. Lui si rivolse all’Atalanta, firmò, ma un factotum della società milanese lo convinse a rimanere inattivo fino a novembre e quindi passare all’Inter. Era il 1958, l’inizio della leggenda. Lo spilungone di Treviglio strappato all’atletica, lavora sodo: mattina a scuola, panini al volo, poi di corsa alla stazione (accompagnato in bici dal papà), treno, tram, allenamenti e ritorno.

Herrera lo vede e intuisce la stoffa del campione, fino a farlo debuttare il 21 maggio 1961 in Roma-Inter 0-2. La settimana dopo ancora in campo e partita sbloccata con un gol in Inter-Napoli 3-0. Facchetti cresce, supera le critiche di San Siro per una stagione opaca e nel 1963 si laurea campione d’Italia per la prima volta. E’ l’anno della conferma perché il 27 marzo debutta con l’Italia ad Instanbul con la Turchia (0-1). Non si sfilerà più la maglia azzurra: 94 presenze, 70 da capitano e 3 gol con il trionfo dell’Europeo 1968 e il titolo di vice-campioni del mondo nel 1970. Il Mago Herrera lo trasforma nel primo terzino-bomber della storia, il primo terzino fluidificante che attacca sulla fascia, il punto di riferimento di sua maestà Beckenbauer. Nel 1964 perde lo spareggio scudetto con il Bologna, ma si rifà con la Coppa Campioni e Intercontinentale. Il bis nel 1965 in Europa, nel Mondo e anche in Italia con il secondo scudetto. Il 1966 porta ancora tricolore e la prima fascia di capitano con l’Italia: a Milano il 1° novembre nel successo sull’Urss dopo la disfatta mondiale con la Corea del Nord (il ricordo più doloroso della carriera).

Le vittorie si accoppiano con lo stile, l’eleganza e la serietà. Il matrimonio con il nerazzurro è felice e nel 1967 si “affianca” a quello di vita con l’amata Giovanna, conosciuta in una balera di Rivolta d’Adda. Viaggio di nozze ad Orvieto: lui in caserma per servizio militare, lei in una pensioncina. Quattro figli coroneranno il sogno d’amore: Barbara, Vera, Gianfelice e Luca (attaccante con carriera in serie C e D). Sul campo Giacinto gioca e vince: il quarto scudetto arriva nel 1971 e l’ultimo successo è la Coppa Italia del 1978, quando la carriera è al termine. Saluta il campo a 36 anni, il 7 maggio ’78 in Inter-Foggia 2-1 con un autogol: quasi una beffa del destino per il terzino goleador che aveva collezionato 475 partite in serie A con 59 gol (634 in totale con 75 gol), tutto con la maglia nerazzurra.

Dopo una brevissima parentesi di 9 mesi da vicepresidente dell’Atalanta nel 1980 (sempre il nerazzurro…), Giacinto rientrò in orbita Inter come dirigente nel 1985 con Pellegrini. Dieci anni dopo arriva Massimo Moratti: il simbolo è sempre al suo fianco, nel novembre 2001 diventa vicepresidente, soffre per il 5 maggio e dal gennaio 2004 è la bandiera del club. Miglior persona non si poteva trovare come 19° presidente dell’Inter, miglior carriera nerazzurra non poteva capitare al “Cipe”, come lo chiamava il Mago Herrera dopo che Buffon gli aveva storpiato il cognome in “Cipelletti” nel ’60.

Lascia un uomo tutto di un pezzo: venne definito “terzino e gentiluomo”. Troppo poco per un giocatore che chiuse la carriera con la Nazionale come capitano non giocatore nel 1978. Poteva ribellarsi ad un ruolo non suo: invece zero polemiche, aiutò sempre Bearzot nel Mondiale argentino e trovò la “gloria letteraria” nell’eroe di “Azzurro tenebra”, il romanzo di Giovanni Arpino, suo grande amico e padrino di Gianfelice. Il gigante che da piccolo sognava di fare il muratore, perché era felice quando dal primo piano di una casa in costruzione poteva tuffarsi su un mucchio di sabbia, chiudeva una carriera esemplare (un solo rosso per un applauso ironico all’arbitro Vannucchi nel 1975 con San Siro) tra i dolci ricordi e la consapevolezza di essere un simbolo del calcio italiano. Sempre a testa alta, in campo e fuori, amato dagli interisti e non solo. Ci mancherà, sembra retorica, ma non lo è.


In questi momenti è bello unirsi tutti assieme sotto la stessa bandiera, quella dello sport, senza atti ne frasi da tipi "tifosi" italiani.

Sono sempre stato critico verso l'Inter e anche verso lui, ma in questi momenti l'unico sentimento che può assalirmi è una profonda tristezza per un uomo e una bandiera che se ne va. E non mi si può accusare di ipocrisia: davanti alla morte, cretinate come il tifo calcistico e le rivalità vanno messe da parte.

Non sono così illuso da credere che, se fosse accaduto ad uno dei "nostri", l'affetto dei rivali sarebbe lo stesso. E' questa l'unica piccola polemica che voglio fare in questo articolo. Noi siamo tifosi, ma soprattutto siamo essere umani. Se Pessotto si butta dalla finestra e rischia di morire, non deve essere preso in giro oppure insultato con assurde accuse di doping. Se l'aereo del Torino si schianta contro Superga e muoiono tutti,non c'è da essere felici. Se 39 juventini muoiono all'Heysel di Bruxelles, non si dovrebbe ricordarlo con piacere, quasi con fierezza, o, addirittura, dedicarci una canzone.

E' questo il calcio che voglio, è questo il calcio che noi tutti vogliamo. Allora facciamo un passo indietro, pensiamo a tifare per la nostra squadra e non gufare gli avversari, impariamo a godere delle nostre vittorie piuttosto che delle disgrazie degli altri. Sarebbe un primo passo, se non altro verso la civiltà!

Vorrei concludere con una preghiera, una speranza per il futuro: possiamo provare a far tornare il calcio una festa per tutti, dalle famiglie allo stadio ai tifosi nemici sul campo, ma amici fuori? E' così lontata la mentalità inglese dalla nostra? E' proprio impossibile immaginare una settimana senza processi, senza controcampi, senza trasmissioni radiofoniche romane, volte solo a mintare il caso e creare polemica.

Addio Giacinto, continuerai a tifare per la tua Inter da lassù e, magari, potrai muovere una preghiera per migliorare questo perverso sport...

QUALCHE CONSIDERAZIONE A MENTE FREDDA

Inizio il commento di oggi inserendo questo manifesto-scempio, portato alla mia attenzione da Francesco, un assiduo frequentatore di antiinformazionejuve, cui ringrazio molto ed invito a segnalarmi nuovamente cose di questo tipo (che mi fanno letteralmente sbudellare dalle risate).

Giudicate voi....


ANCHE LE MERDE SANNO SCRIVERE...!!!
E' ormai appurato che gli interisti vogliano rimarcare la "vittoria morale", non tanto per sottolineare come fossero gli unici puliti in un sistema completamente marcio (spero vivamente che nessuno lo creda davvero, perchè mentirebbe soprattutto a se stesso ed offenderebbe il suo, ed il nostro, buon senso), ma come giustificazione per quasi due decenni di illusioni prontamente seguite da delusioni, da frustazioni calcistiche e non.

Davvero abile trovare nella Juventus il perfetto caprio espiatorio per vendicarsi delle molteplici umiliazioni che hanno dovuto subire, ma non credo sia così semplice la situazione. Anche il più sfegatato tifoso dell'Inter non può, tra se e se, credere davvero che l'unica spiegazione sia questa. Non può credere che l'attacco Ronaldo-Vieri-Baggio (tra i puù forti e meglio assortiti mai visti, almeno sulla carta) abbia ricavato un 4° posto (dopo lo spareggio con il Parma vinto grazie a 2 perle di Roby) e una sequenza interminabile di fallimenti.

Non credo che il signor Massimo Moratti possa pensare che questo scudetto a tavolino sia davvero lo scudetto degli onesti. Non mi andrebbe di tornare sul caso passaporti, ma purtroppo non posso esimermi: nel 2001 Recoba giocò 25 partite (su 34...) con i documenti non in regola. Il regolamento (tanto caro a Rossi e a tutti gli interisti-giustizialisti dell'ultim'ora riguardo a Farsopoli) parla chiaro: qualora scendesse in campo un giocatore non autorizzato a disputare la partita (per squalifica o per documenti non in ordine), la squadra per cui milita deve perdere la partita a tavolino. Ora, mettiamo anche che l'inter vincesse tutte le rimanenti 9 partite giocate senza l'uruguaiano in campo, i punti che avrebbe accumulato sarebbero 27, buoni per piazzarsi al penultimo posto in classifica e scendere in B. Sbaglio?

Per ogni tifoso nerazzurro questi discorsi non valgono, perchè loro hanno pagato quell'errore con la squalifica di 6 mesi del Chino... Se questo precedente (giusto o no che sia) avesse fatto giurisprudenza (sportiva, ovviamente), allora per Farsopoli sarebbe equiparabile una squalifica a Moggi e compagnia bella, con l'aggiunta di qualche multa e, al limite, qualche punto di penalizzazione alle società incolpate.

Ma così non è stato. L'Inter ha pagato con 6 mesi di squalifica del suo giocatore (un bene per loro, direi...) e ha guadagnato uno scudetto, 1 supercoppa italiana, la permanenza in serie A e una bella rivincita morale. La Juve ha perso tutto.

Sentite Corioni: "Basta dire che l'Inter è onesta! Ricordiamoci il caso passaporti del 2001. Loro sarebbero dovuti retrocedere e il mio Brescia si sarebbe salvato!"

Dopo queste parole la mia previsione è che il padrone del Brescia sarà presto radiato dal calcio (e non sarebbe un male, intendiamoci) dal prode Rossi.

Intanto il campionato di serie B rischia di saltare: La Juve ed il Genoa hanno chiuso il contratto con SKY per la trasmissione delle partite casalinghe, Napoli, Bologna e Lecce sono vicine all'accordo. Ma le altre?

"Potrebbe slittare la prima giornata della serie B perché ancora troppe squadre non hanno concluso i contratti tv"- fanno sapere i dirigenti del Genoa. Domani si cercherà una mediazione in un summit tra i dirigenti di SKY, Mediaset, SportItalia e Rai. Le società provinciali della cadetteria, è inutile girarci intorno, hanno fiutato l'iportanza di appartenere ad un campionato di B mai così in evidenza e vogliono lucrare il più possibile. Su questo punto si tornerebbe al solito discorso dei diritti TV: collettivi o individuali? A mio avviso sarebbe giusta una certa equità, ma se la Juve garantisce 3 milioni di abbonati e il Frosinone 100.000, sia i dirigenti delle società che quelli dei network non possono non tenerne conto, con buona pace dei vari Zamparini sparsi per l'Italia. Se la proporzione è 1 a 30, anche gli intoiti non possono non risentire di una così ampia sperequazione. O forse sbaglio anche qui....

Cacciato Lippi a furor di popolo con la gravissima infamia di aver allenato la Juventus ed essere bianconero dentro, la nuova Nazionale ha esordito sabato sera nelle qualificazioni europee a Napoli contro la Lituania. Partita deludente che ha visto gli ospiti in vantaggio con Danilevicius ed il pareggio azzurro di Inzaghi.

L'Italia mi è parsa decisamente abulica, stanca sia nella gambe sia nella testa che, soprattutto, nella pancia. Mecoledì si va in Francia per il repley della finale mondiale: io, personalmente, firmerei per un pari (un bel 0 a 0 all'italiana e arrivederci alla prossima).

Infine qualche appunto sulla Juventus che si appresta disputare il suo primo campionato di B.

La squadra è indubbiamente buona, i titolari lotterebbero per i primi posti anche in A, ma i problemi sono altri.

1) I bianconeri sapranno calarsi nella mentalità del campionato cadetto, molto meno tecnico ma immensamente più tosto dal punto di vista fisico, nel quale ogni squadra darà la morte per ben figurare al cospetto dei pluriscudettati bianconeri?
2) Il clima rovente che ci sarà in ogni trasferta (mi auguro sia così per gli altri a Torino: un clima da guerriglia!) riuscirà ad intimorire i bianconeri?
3) Le seconde linee non mi sembrano valide e in corrispondenza delle partite delle nazionali il problema si farà sentire. I calciatori nel giro delle rispettive nazionale che annovera la Juve sono: Buffon, Camoranesi, Chiellini, Marchionni, Del Piero, Palladino e Paro tra Italia ed Under 21, Trezeguet e Boumsong per i transalpini, Kovac e Tudor per la Croazia, oltre a Bojinov (Bulgaria) e Zalayeta (Uruguay). In quelle giornate prevedo vita dura per la Juve, a maggior ragione se l'avversaria di turno fosse una Big
4) I punti di penalizzazione rimarranno gli stessi o diminuiranno, e se così fosse come reagiranno società e tifosi avversari?

Su quest'ultimo punto vorrei aprire una breve parentesi. Allo scoppio di Farsopoli si diceva che i bianconeri meritavano la B (nessuno parlava di penalizzazione), ma lo scetticismo generale era molto marcato in quanto nessuno credeva veramente che avrebbero retrocesso i Campioni d'Italia. Era un miraggio per tutti, una battagia da combattere ferocemente per mandare, finalmente, la Juventus in serie B. Ora tutto ciò è avvenuto, ma non va bene lo stesso: la serie B non è più sufficiente e si farnetica su radiazione, retrocessione tra i dilettanti o in C, oppure minacce sul possibile sconto di penalizzazione.

Ma ecco che i soliti furbetti e, lasciatemi dire, ignoranti, tirano fuori il caso Genoa.

Chiariamo una volta per tutte le differenze tra questi due episodi: il Genoa aveva vinto al B (e non la A!) e, trovata la valigetta (quindi addirittura flagaranza di reato), si è applicato il regolamento che vuole la squadra incriminata retrocessa all'ultimo posto del campionato di competenza (quindi la B) e la conseguente discesa in C1 (con 3 punti, poi diventati 6 per la violazione della clausola compromissoria).

La Juve, invece, non presenta nessun illecito (basta leggere il dispositivo della sentenza), ma solo una somma di atti di slealtà e scorrettezza dei suoi dirigenti, che sono stati trasfomati (per piacere della platea) in "illecito strutturale", termine inventato dall'impeccabile Borrelli ed amplificato da Rossi. I bianconeri vengono retrocessi all'ultimo posto del campionato di competenza (quindi la A) e perciò declassati in serie B, con l'aggiunta di 17 punti di penalizzazione, 2 scudetti tolti, l'esclusione per almeno 2 anni dall'Europa, 3 gionate di squalifica del campo (il motivo nessuno lo ha ancora capito) e 120.000€ di multa alla società, per non parlare poi dei danni patrimoniali derivanti dai mancati ricavi in Champions, dalla svendita dei migliori giocatori a prezzi da saldi invernali, al danno di immagine ed allo scompenso causato ai tifosi bianconeri che, a differenza di quelli del Genoa, verranno per sempre insultati e perseguitati in ogni dove (come se avessero qualche colpa) e che, per i meno "coraggiosi", equivale ad una sorta di bando dagli stadi italiani!

Per tutto questo voglio ancora una volta ringraziare Rossi e Borrelli, Sandrulli e Ruperto, Moratti e Tronchetto Provera, Galliani e Berlusconi, Sensi e Della Valle, la Gazzetta dello sport e Mediaset, nonchè tutti i tifosi non juventini che hanno abilmente condotto questo olocausto bianconero e che mi hanno fatto provare 4 mesi di emozioni forti ed inedite.

Grazie a tutti!

venerdì, settembre 01, 2006

ALTRA NOTIZIA ANSA

ANSA: In extremis e con un abile mossa di mercato, L'Internazionale F.C. si assicura le prestazioni del nuovo fenomeno del calcio italiano: Cobolli Gigli. Il club perdazzurro lo strappa alla timida concorrenza della Juventus. I tifosi bianconeri hanno dichiarato di esultare con sfilate di carri allegorici solo a visite mediche concluse, quando cioè quando si avrà la sicurezza che Cobolli Gigli non mettera mai più piede nella sede bianconera

NON MOLLIAMO!!!!

Da ieri alle 20 (quando è stata resa nota la decisione del CDA della Juve di revocare il ricorso al TAR del Lazio) e stamattina ne ho sentite di tutti i colori.

Iniziamo da ieri sera, al trofeto TIM: bella Juve contro l'Inter (non è una novità batterli, anzi, è la consuetudine), stratosferico Alex e alcune buone indicazioni da Paro (da seguire con molta attenzione) e Mirante.

La seconda partita vede la vittoria del Milan grazie alla solita ladrata: il goal di Seedorf era un.... non-goal, in quanto la palla non aveva varcato la linea bianca (e nettamente, aggiungerei io!).

Finisce la partita e la Vanali intervista il nostro allenatore Didì.... Giudicate voi....

"'Sinceramente non capisco. E anche i giocatori hanno difficolta' a capire. Aspetto. Era stata presa una decisione e adesso e' cambiata. Se ho parlato con i miei dirigenti? No, io sono l'allenatore, devo pensare a giocare, ma questa decisone di rinunciare al Tar non la capisco...".

Ditemi come si può non rimanere allibiti di fronte a certe cose! Didì e i giocatori VOLEVANO il ricorso, perchè SAPEVANO che avremmo avuto ragione noi.

Cara dirigenza, sapete a quante persone avete fatto male?

a) In primo luogo ai tifosi, ora non più vostri. 15 milioni di appassionati che si aspettavano la guerra e si sono trovati uno squallido armistizio
b) I giocatori, che a ragione pretendevano di andare fino in fondo perchè venissero dimostrato che avevano sempre vinto sul campo
c) Agli azionisti ed agli investitori. Questo non è un male interiore, ma un dolore al portafoglio...
d) Il povero Didier Deschamps, un grande uomo prim'ancora che un grande allenatore, ma soprattutto un vero juventino che soffre per le ingiustizie che sta subendo la sua squadra, peraltro senza reagire, con la dirigenza che accetta passivamente tutto.

Detto questo, però, ho sentito anche tante, troppe persone che non tifano più Juve dopo ieri sera. Ognuno è libero di pensare quello che vuole, ma così facendo la daremmo vinta a Moratti, Galliani, Sensi e il viola Cobolli Gigli!

Siamo da sempre soli contro tutti e ora siamo anche contro la proprietà! Bene, l'orgoglio di essere juventini aumenta proporzionalmente all'accrescere delle difficoltà, delle umiliazioni.

Alcuni chiedono per quale motivo tifare ancora Juve? Io ne dico solo 5 di motivi.... Ma bastano!

1) Alex Del Piero
2) Pavel Nedved
3) Gigi Buffon
4) Vedere di nuovo la Juve sculacciare Inter, Milan, Roma, Fiorentina, Torino. Come fu, come è e come sempre sarà!
5) Quella maglietta con le striscie bianche e nere. Lo spirito di appartenenza ad un universo meraviglioso, l'onore di essere diversi, odiati da tutti perchè da chiunque invidiati!

Quest'anno si scoprono esperienze nuove: la serie B, potremo vedere per la prima volta lo stadio di Rimini, Leffe, Arezzo, Frosinone.... Abbiamo scoperto quali giocatori davvero amano questa maglia e, credetemi, è una fortuna. Gli interisti sono convinti che ogni calciatore ama quella merda di maglia nerazzurra, ma non è così: il 99% di loro ama i soldi, solo chi è davvero tifoso da sempre pensa più alla maglia che al denaro e nell'Inter di bandiere non ce ne sono.
Noi potremmo sempre dire di aver subito un ingiustizia, potremo sempre sfottere gli interisti dicendogli che non hanno vinto nulla per 14 anni e che per vincere nei tribunali hanno fatto scoppiare Calciopoli, possiamo scoprire qualche giocatore giovane come Paro e Mirante.

Noi dobbiamo essere come la Fenice, che dalle sue ceneri rinasce piu bella e più splendente che mai. Sopportiamo qualche mese e tutto passerà, Farsopoli sarà solo un lontano ricorso e tutto tornerà come prima, con la differenza che non accetterò mai più l'epiteto di ladro (prima, mio malgrado, non potevo del tutto negarlo). Sono andato all'inferno, ho pagato i miei errori, ed ora io sono PULITO, l'unico vergine in un mare di letame!

NON MI SONO MAI SENTITO TANTO JUVENTINO IN VITA MIA!!!


E consiglio a tutti di rassegnarsi e di provare questa stupenda sensazione.... Stiamo pagando per qualcosa che non è stato commesso, gli insulti degli altri non faranno più effetto....

E' nata una nuova Juve ed io sono con lei, come prima, più di prima...!




P.S.: Ho appena trovato questo passaporto, se qualcuno volesse riconsegnarlo al legittimo proprietario mi farebbe un piacere. Dentro c'è anche uno scudetto su un tavolino ed una fialetta di EPO da sciogliere nel caffè.....


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NON UN EURO ALLA GAZZETTA!!!

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