lunedì, agosto 07, 2006

CAMPIONI VERI, E’ INIZIATA LA CONTA



Di Marcello Chirico


Allora, cosa fa Buffon: resta o va via? Arrivati a questo punto, vi dirò, faccia pure ciò che vuole. Avere o meno in rosa il portiere campione del mondo per disputare il prossimo campionato di B, francamente, mi sembra del tutto superfluo. La cosa mi interessa poco, soprattutto per un motivo: dopo aver assistito al fuggi –fuggi pressoché generale dei suoi compagni (chi ancora non ha fatto le valigie e non si chiama Del Piero o Nedved le sta preparando, non dubitate), ho potuto constatare quanto poco batta il cuore di questi nostri presunti campioni per la Juventus. Parlo di quelli che, in questi ultimi giorni, se ne sono andati senza quasi salutare, privi forse del coraggio necessario per giustificare la loro partenza se non col desiderio di andare a incassare altrove ancora più miliardi di quelli guadagnati finora a Torino.

Sia chiaro, da loro non pretendo le stesse pulsazioni emotive di ciascuno di noi, mi sarei accontentato però di un minimo di gratitudine per una società che – nonostante la retrocessione coatta per colpe , specifiche ,di alcuni suoi ex dirigenti (e sottolineo : Bettega non mi pare compaia nelle intercettazioni) – resta sempre uno dei club più prestigiosi al mondo. Quello, tanto per essere schietti, che li ha resi straricchi ed ha permesso ad alcuni di loro di poter indossare la maglia azzurra e partecipare all’ultimo Mondiale.

Zambrotta ha ampiamente dimostrato di essersene dimenticato in fretta, così come Cannavaro non ha pensato nemmeno per un nano secondo che forse a Berlino non ci sarebbe arrivato se 2 anni prima la Juve non lo avesse strappato all’Inter (dove vegetava) e rilanciato alla grande in bianconero. Spero se ne ricordi almeno Camoranesi , rifiutato dalla nazionale argentina e valorizzato in bianconero al punto da indurre la Federazione a rispolverare gli oriundi e trovargli così un posto nella nostra rappresentativa: se adesso il suo cartellino vale quel che vale, lo deve proprio alla scommessa fatta su di lui dalla Juve ai tempi in cui tirava calci al pallone in quel Verona retrocesso poi in cadetteria.

Una gratitudine (mancata) che avrei voluto tanto vedere accompagnata dal desiderio di rivalsa nei confronti di chi li ha accusati di aver vinto gli ultimi due scudetti con la frode, screditando del tutto il loro lavoro. Come minimo, io sarei andato in bestia. Loro, i del pallone (come pretendono di essere classificati) hanno fatto spallucce e immediatamente sguinzagliato i procuratori alla caccia di contratti miliardari alternativi. Magari accompagnando il tutto da una di quelle belle risate a 32 denti tipo quelle sfoggiate da Cannavaro negli spot televisivi. Ridono, mentre ci sarebbe solo da piangere. Del resto a loro che gli importa se la Juve va in B con 30 punti di penalità e il rischio di non partecipare alla Champions per chissà quanti anni: loro sono dei e non vanno dove li porta il cuore, ma solo l’odore dei soldi. Chi non ne è convinto e riesce ancora a schierarsi a fianco dei calciatori forse non sa ancora che Trezeguet, per seguire la Juve in B, vorrebbe un ritocco verso l’alto del proprio contratto e l’assicurazione nel caso di mancata promozione di essere ceduto la prossima stagione ad un club di suo gradimento. E lo stesso discorso pare sia stato proposto pure a Buffon.

Con gente così venale non dovrebbe stupire affatto che il calcio sia giunto ai suoi minimi termini, sia dal lato morale che in fatto di credibilità. Per carità, la stragrande maggioranza dei calciatori ragiona e si comporta in questo modo, ma personalmente mi secca (e non poco) che lo facciano pure i giocatori della Juventus.

Mi rattrista davvero tanto l’abbia fatto capitan Cannavaro, andatosene per giunta a Madrid da quel Fabio Capello che – dopo aver sottoscritto un contratto col Real con ancora uno in essere con la Juve – ha mandato i propri emissari a far la spesa nel supermarket bianconero, in modo da portargli via i giocatori migliori. Insisto: poi ci stupiamo del marciume del calcio?

"Non ho lasciato la barca che affondava, se non ci fosse stata questa situazione difficile sarei rimasto a Torino", ha dichiarato nelle ultime ore Cannavaro ai giornali italiani, aggiungendo che la società juventina "ha capito, rivelandosi speciale pure in questa occasione". Peccato che il primo della società bianconera ad esprimere grande delusione per la decisione del capitano azzurro di abbandonare la nave è stato proprio Deschamps, quasi a testimoniare che tutta questa voglia di restare da parte del Canna non ci fosse. Come, del resto, dimostrano le dichiarazioni ai giornali spagnoli dopo l’annuncio del suo passaggio alla Casa Blanca. le sue prime parole da galacticos.

"E’ stato il mese più intenso di tutta la mia vita, è come un sogno. Sono la persona più felice del mondo". Sinceramente: vi sembrano quelle di un uomo afflitto dal dover abbandonare la Juventus perché qualche cattivane lo ha costretto ad emigrare a Madrid? Caro Fabio, te ne sei andato? Ciao ciao, ma evita cortesemente di prenderci in giro, perché noi tifosi non siamo bambini stupidi da rabbonire con qualche caramella.

Ecco perché ho ancora ragione di dubitare del rinnovato amore bianconero raffiorato in questi ultimi giorni a Buffon dopo il suo mancato passaggio al Milan (scusate: ma glielo avete sentito dire dalla sua viva voce che vuole assolutamente restare alla Juve? Io no), e proprio per questo non mi dispererò affatto decidesse di andarsene pure lui. Tanto la ricostruzione di una squadra non inizia di certo da un portiere (per giunta a rischio squalifica per la nota vicenda ancora aperta delle scommesse on line), ma dal desiderio di scrollarsi di dosso la melma e tornare subito grandi.

"I campioni non ci sono più, ma resta la mentalità Juve" ha detto il neo consigliere Montali, parole che mi sento di sottoscrivere in toto. Torneremo a vincere tutto, alla faccia di chi ci ha scaricati con tanta facilità. Ne sono convinto, per non dire certo. E per questo tifo Juve, anche in B.

Aggiungo che non solo per questo si deve tifare Juve anche in B. Lo si deve fare per orgoglio, in quanto è più onorevole tifare Juve che Inter, coloro che hanno sempre fatto le vittime ma che in realtà, assieme a Roma e Milan, si spartiscono il potere.

Cari interisti, ricordate sempre che il mondo è una ruota che gira: per la prima volta nella vostra storia siete sopra di voi, ma la vostra gioia durerà appena un batter di ciglia.

Torneremo ad umiliarvi, come ha fatto Alex qualche mese fa con quella punizione all'icrocrocio a San Siro! In quell'occasione c'era Moggi? Si, al limite a bordocampo che se la rideva e gongolava all'evidenza di aver creato una squadra stupenda, battuta solo fuori dal campo di calcio.

I due scudetti (28° e 29°) rimarranno nel nostro palmares per sempre, non potete in nessun modo toglierci dalla testa le immagini, le emozioni vissute e, in particolare, la sensazione di superiorità che la Juve ci regala regolarmente da 12 anni.

Avete tentato di affossarci con il doping, poi con attacchi personali ai giocatori (Del Piero, Cannavaro, ecc...), ma ci siete riusciti con la più grossa infamata che la storia ricordi.

Lo scudetto che porterete sul petto è quello della vergogna, della codardia, dei perdenti.... Quindi è proprio il vostro!

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