giovedì, agosto 31, 2006

VAI GAZZETTA: E' IL TUO MOMENTO!

Il CDA della Juventus ha appena annunciato che l'assemblea fiume di 4 ore svoltasi oggi pomeriggio ha deciso all'unanimità di ritirare il ricorso al TAR.

Giuro che sono troppo indignato, deluso e "stanco" per esprimere commenti, quindi lo farò appena me la sento, a mente fredda.

Per ora vi lascio con la chicca della Gazzetta: appena avuta l'ufficialità del ritiro del ricorso al TAR, il sito della Gazzetta ha pubblicato tra le news la notizia.




Vi chiederete cosa ci sia di strano....

E' molto curioso che, come potete appurare voi stessi cliccando sulla foto qui sopra, la notizia sia stata inserita 2 volte in 2 minuti diversi. Io ovviamente non mi sono fatto scappare "l'evento" e ho fatto un bel print-screen dell'immagine...

Dite che non vedevano l'ora di dare questa notizia? Sarebbe ingiustificata, in caso contraria, tanta enfasi!

Gazzetta 1 Calcio 0, ma siamo solo alla fine del primo tempo... In B noi, ma con meno lettori voi.

E così sia, per sempre... Almeno me lo auguro....!

ALTRO ACQUISTO DELL'INTER


ANSA: L'Inter, con una nota ufficiale, rende noto di aver acquisito a titolo definitivo le prestazioni del calciatore Mentadent , ottimo PER DENTI.

Il calciatore è costato alla società nerazzurra la modica cifra di 600 mln di euro,pagabili in 15 comode rate annue.

Se il giocatore non dovesse rispondere alle attese, il presidente Massimo Moratti si è riservato il diritto di rivolgersi alla CAF composta da Guido Rossi, Piero Sandrulli e Cesare Ruperto.

LA CLASSIFICA DI FARSOPOLI


E va bene, ci siamo: doveva essere serie B e così sarà...

Oggi alle ore 15 verrà effettualto un C.D.A. straordinario della Juventus in cui verrà sancita, l'hanno capito anche i muri, la vittoria di Guido Rossi e la sconfitta del calcio.

Oggi, giovedì 31 agosto 2006, la Juventus F.C. retrocederà in serie B per la prima volta nella sua storia. Nell'attesa vorrei ringraziare i principali artefici di questa formidabile impresa, assolutamente impensabile fino a qualche mese fa (tranne dal "veggente" Mancini"), elencandoli in ordine di importanza e di incisione in Farsopoli

Posizione 5: Luciano Moggi
Nessuno credo abbia il coraggio di sostenere che Lucky Luciano sia un santo, nemmeno io.... E' curioso come sia stato dipinto come il solo male del calcio (anzi, c'era anche Giraudo).
Strano il comportamento della stampa: dal giorno alla notte si trasforma da un genio ad un furfante, da colui che tutto tocca trasforma in oro a colui che ha rubato tutte le partite nei 12 anni in bianconero.
Strano il comportamento dell'Inter e di Moratti in particolare, che per almeno 5 anni cerca il nostro ex DG, salvo poi fare marcia indietro grazie a Calciopoli.
Domanda da un milione di dollari: gli interisti sospettavano tutto da molto tempo, si sono sempre ritenuti truffati da Moggi e co, allora per quale motivo lo volevano così fortemente? Per farlo redimere o per usufruire dei suoi maneggi? Chissà...
Particolare il comportamento del Milan, con Galliani culo e camicia con i due ex dirigenti bianconeri, salvo poi proclamarsi a loro distante, anzi da essi truffato; con Berlusconi che chiama a casa sua Luciano per convincerlo a trasferirsi a Milanello, incassa il suo rifiuto e poco dopo scoppia Farsopoli.
Strano l'attegiamento della Roma, fino a 2 anni fa nemica numero 1 della Juventus, poi all'improvviso grande amica. Elogi di qua e di la, la Roma che si salva allegramente quando rischiava la B (stagione 2004/2005), stagione successiva con 11 rigori a favore (solo il Milan ha fatto meglio con 10 penalty a favore, ma solo 2 contro, un bel +8 alla faccia di Cantamessa) quando la squadra di Moggi ha usufruito della bellezza di 5 rigori a favore e 3 contro. A Trigoria sbarcano Taddei, Nonda e Kouffur, che chiunque sapeva come fossero giocatori in orbita Juve, parcheggiati (o meglio "regalati") alla Roma.
Ma è innegabile come in Farsopoli Moggi centri eccome. Non credo abbia commesso nulla di illecito, ma ha pagato la popolarità, la bravura, l'invidia dei perenni sconfitti (sia in campo che sul mercato) e un tantino di ingenuità: le conversazioni telefoniche ci sono, è innegabile! Certo, esimerle interamente dal contesto, modificarle e recitarle col un diverso tono di voce aiuta a confondere e mistificare la realtà.
Così è l'Italia: ogni tanto ci vuole uno scandalo per distrarci e quale bersaglio migliore della squadra più amata e più odiata, nonchè dell'uomo più ammirato, invidiato, rispettato, temuto e odiato? Due piccioni con una fava, bella grossa e con gli occhiali.....
Luciano è stato abbattuto, ma non preoccupatevi: il suo posto è già occupato.... Vero Massimo?
Posizione 4: Moratti e l'Inter
E' nata una nuova moda: non vinco nulla per anni? Non c'è problema, affosso le avversarie e tutto si risolverà! Ma ne siamo devvero sicuri?
Alcune stranezze dell'Inter.....
a) Mancini lo scorso anno si lasciò sfuggire la seguente frase: "Io non rispondo a Moggi, semmai sarà lui a dover rispondere di ben altre cose a chi di dovere". Eravamo ad ottobre 2005..... Un pò presto per immaginare Farsopoli...
b) Dopo Inter-Juve 1-2, il "signor" Figo decise di fare il... figo con questa dichiarazione: "Qualcuno mi può dire cosa ci faceva Moggi nello stanzino dell'arbitro (Paparesta) prima della partita?", salvo poi ritrattare dicendo di essersi inventato tutto. Ora, o sono 2 veggenti, oppure lui ed il suo allenatore sanno qualcosa....
c) L'inter non vince nulla da 17 anni, scoppia Farsopoli e ne consegue che i merdazzurri sono l'unica società ad aver vinto in Italia negli ultimi 2 anni: 1 scudetto (meritato, come abbiamo tutti visto), 2 supercoppe italiane (la prima a Torino vinta 1 a 0 grazie ad un gol annullato per fuorigioco a Trezeguet dal bianconero De Sanctis, ma la posizone del francese era regolare di almeno 3 metri, la seconda qualche giorno fa contro la Roma, sostituta della Juventus, grazie ad un gol su punizione di Figo dopo un inesistente fallo fischiato ad Ibrahimovic. Ricordiamo che per molto meno insorse Bologna, dopo il fallo sullo svedese da cui nacque il gol di Nedved in Bologna-Juve 0-1) e 2 Coppe Italia, competizione in cui le squadre di serie A fanno giocare la squadra riserve o la primavera....
d) L'Inter acquista Vieira ed Ibrahimovic, accompagnando la presentazione dei due ex bianconeri da squilli di trombe e feste collettive. Ma loro non erano scarsi fino ad un mese fa? Vieira non era solo un gran macellaio che rimaneva impunito solo perchè giocava nella Juve (ma in supercoppa avrebbe dovuto essere espulso, ma così non è stato, strano no?), Ibrahimovic non era uno zingaro molto scarso ed inutile? Decidetevi: erano forti e vincevano perchè lo meritavano, oppure erano scarsi e vincevano grazie a Moggi? Ricordiamo, infine, che gli altri ex bianconeri sono finiti a Real e Barcellona, non a Pizzaghettone e Carpenedolo! Un pò di coerenza non guasterebbe, ma sarebbe chiedere troppo....
Posizione 3: Cobolli Gigli, la nuova dirigenza della Juve e gli Elkann
Scoppia Farsopoli e neanche il tempo di accertarne la veridicità e le eventuali colpe di Moggi e Giraudo e la nuova dirigenza bianconera provvede a cacciarli via, senza se e senza ma.
In prima istanza implora un serie B con penalizzazione, salvo poi ritrattare chiedendo la A o una B "pulita".
Perfetta, invece, l'opera di liquidazione del formidabile parco giocatori della squadra: Cannavaro, Thuram, Emerson, Zambrotta, Mutu, Blasi, Vieira ed Ibrahimovic vengno regalati, gli ultimi 2 addirittura all'Inter, facendo infuriare (e a ragione) la tifoseria bianconera.
Oggi, durante il CDA delle ore 15, verrà confermato il ritiro del ricorso al TAR, cosicchè tutto rimanga nell'ambito della giustizia sportiva. In pratica i nuovo dirigenti hanno messo con le braghe calate davanti a Guido Rossi la bellezza di 15 milioni di tifosi.
Grazie, davvero!
Posizione 2: La Gazzetta dello Sport
Ed eccoci alle note dolenti.... Devo confessare di essere stato combattuto fino all'ultimo su chi far prevalere in questa graduatoria, tra la Gazzetta ed il buon Rossi. Il secondo è riuscito ad avere la meglio in volata, ma che fatica....
La Gazzetta, dunque. Pochi giorni prima dello scoppio di Farsopoli, la rosea cambia la direzione e, soprattutto, la linea editoriale. Mesi prima era un continuo elogio alla Juve, dal 2 Maggio è una critica dopo l'altra.
Il giornale milanese si rivela il vero motore trainante di tutta Calciopoli (da loro nominato Moggiopoli), sia alla prima che alla seconda sentenza della Caf azzecca in pieno le penalizzazioni, quando tutti gli altri giornali davano il Milan in B.
Tutto questo ha allontanato, giustamente, moltissimi tifosi bianconeri dal giornale (tra cui io), a favore di Tuttosport, l'unico quotidiano che è stato davvero vicino ai tifosi della Juve, senza mai nasconderne le colpe, senza mai illuderci della A, ma dando voce al popolo e cercando di raccontare la verità. A quanto pare la scelta di Tuttosport è stata premiata da un consistente incremento di vendite...
Piccolo aneddoto personale: nella mia edicola di fiducia era sempre un problema trovare la Gazzetta, in quanto finiva subito. Adesso le copie sono sempre in eccesso ed il quotidiano che esaurisce per primo è Tuttosport...
Cari signori della Gazzetta, credo che abbiate sbagliato schierandovi apertamente e ferocemente contro la Juve. Le cazzate nella vita si pagano..... Siamo il 5% dei tifosi italiani, contiamo molto e questo smacco ce lo leghiamo al dito.
Cosa può farci cambiare idea? Nulla! Forse solo una confessione seguita da imploranti scuse possono cancellare questi mesi di articoli vergognosi... Ricordate solo una cosa: tra qualche anno la Juve sarà nuovamente a lottare per il titolo, Farsopoli sarà solo un lontano ricordo e tutto tornerà come prima. Ma il vostro gionale non lo acquisteremo più perchè per togliere quel nodo al dito ci vorranno anni su anni, e tante tante leccate di culo!
Mi chiedo, e vi chiedo: il gioco valeva la candela?
Posizione 1: Guido Rossi
Chi è costui che entra nel mondo del calcio, assolutamente senza conoscerlo, e pretendendo di cambiarlo? Perchè ha così tanto credito dalla stampa?
Intanto, vorrei ricordare che nei primi giorni di Farsopoli, lessi sulla Gazzetta che si voleva mettere un Commissario Straodinario in federazione e lui era tra i candidati. L'articolo parlava molto bene di costui, e di primo achito mi feci una bella opinione di lui. Poi, però, decisi di documentarmi e cosa scopro? Il buon Rossi è stato nel CDA dell'Inter per 5 anni, compreso il 1998 (l'anno del discusso contatto Iuliano-Obesaldo) e pensai che questo signore poteva non essere l'ideale, in quanto per forza di cosa doveva nutrire un forte odio verso la Juventus e un forte legame verso l'Inter. Ma non immaginavo assolutamente che avrebbe toccato i vergognosi livelli che effettivamente ha raggiunto...
La cosa che più mi ha colpito è stata il 9 luglio, appena dopo la conquista del mondiale da parte degli azzurri. Alla domanda di un gionalista di cosa ne pensasse del trionfo, lui rispose: "Sono molto contento, ma ora ci vuole pulizia!". Cioè, incredibile!!! Nel momento più felice per la FIGC (di cui è commissario) e di sfrenato tripudio per un intera nazione, la sola cosa a cui sa pensare è la pulizia... Pazzesco, da non crederci...
Era stato chimato per una missione, e oggi pomeriggio questo incarico sarà portato a termine. La Juventus giocherà l'anno prossimo in serie B e la sua immagine è compromessa, il Milan è penalizzato di 8 punti (quindi parte con grande svantaggio) e l'unica avversaria è la Roma, ma è un avversaria fittizia perchè tutti sanno come i giallorossi non possano assolutamente competere con i merdazzurri. Inoltre, l'Inter vince più in 2 mesi con Rossi che in 15 anni sul campo, ma soprattutto possono prodigarsi nella loro dote migliore: la dietrologia ed il falso moralismo. Infatti frasi del tipo "Ecco perchè non vincevamo mai", "Se avessero intercettato per più tempo avreste ora molti meno scudetti", " Noi siamo gli unici onesti", "Questo scudetto è meritato" ecc... sono ogni giorno sulla bocca di ogni interista, che può così facilmente giustificare un decennio e mezzo di delusioni (a questo proposito vi rimando all'articolo: "IL DECALOGO DELLE CAZZATE DEGLI INTERISTI" di luglio) riferendosi a Farsopoli.
La cosa che più non capisco sono gli elogi che ogni giorno la stampa riserva a Guido Rossi, quando i tifosi di ogni squadra (tranne l'Inter, ovviamente) lo insultano quotidianamente, riconoscendo in lui il vero punto cardine di Farsopoli.... Sono tutti pazzi? Lo scopriremo solo vivendo....
Missione compiuta caro Guido, ora puoi anche dimetterti....

martedì, agosto 29, 2006

IL TESTO INTEGRALE DEL RICOSO AL TAR

FANCULO INTERISTI BASTARDI!!!!

Leggete attentamente il testo del ricorso (qui sopra) che i legali Juventini hanno presentato al TAR. Lo so, è un pò lungo, ma è davvero molto interessante e fa capire per quale motivo la FIGC sta facendo di tutto per evitare che ciò avvenga.

Io sprono la dirigenza bianconera ad andare fino in fondo, fregandosene delle minaccie delle autorità (???) e degli insulti di dirigenti e tifosi avversari (Zamparini: "Se rimettono la Juve in A lascio il calcio!" MAGARI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)

Vogliamo la verità, vogliamo che ci venga restituita la dignità e che venga tolto lo scudetto all'Inter, poi si può anche giocare in B un anno.

Tremate merde, stiamo arrivando!!!!

GRANDE GIGI!!!!!!


Buffon: "Accanimento contro Juve"

Il portiere della Nazionale Gialuigi Buffon, dal ritiro azzurro parla di Juventus: "C'e' stato accanimento nei nostri confronti. Era quello che l'opinione pubblica voleva. Io sono pronto ad accettare anche un -17 in B se la penalizzazione e' giusta. Ma deve essere giusta per tutti, non capisco perche' solo per la Juventus". Su Moggi: "Non me la sento di accusare lui e Giraudo per gli scudetti tolti. A nessuno piaceva sottostare al potere del nostro direttore generale, ma se succedeva voleva dire che tutti sapevano e accettavano. Io in cinque anni ho vinto solo uno scudetto regalatoci: quello che l'Inter perse all'Olimpico con la Lazio".
Gigi, un uomo un mito! Lo propongo santo subito!!!
Milanisti ed interisti, lo vorreste nella vostra squadra vero? Purtoppo per voi Gigi è un vero uomo e difenderà ancora la porta della Juve.
Cari traditori, che l'esempio del miglior portiere al mondo vi sia di lezione. Giocare nella Juventus è un onore anche in B, molto più che in tutte le altre squadre di B (mi risulta che Roma, Inter e Milan gli farebbero ponti d'oro....)
GRAZIE GIGI, UNO DI NOI!!!!

NOTIZA ANSA DELL'ULTIMA ORA

Notizia flash dall'ANSA

Lo scudetto, resosi conto di essere stato assegnato all'Inter, ha deciso di ricorrere al TAR.

La notizia giunge come un fulmine a ciel sereno in Federazione, ove il commissario (volontariamente minuscolo) super partes guido rossi (foto a destra) esprime così il suo rammarico: "Questa decisione dello scudetto di rivolgersi al TAR mi rammarica molto perchè è stato assegnato alla squadra più forte, più bella, più onesta, più simpatica e bla bla bla. Non posso proprio accettarlo, dopo tutta la fatica che abbiamo fatto per sottrarlo con l'inganno alla Juve! Ops, ho detto una cosa che non dovevo dire...."

Secca la replica dei legali del tricolore: "Abbiamo toccato il punto più basso della nostra storia, e abbiamo deciso di rivolgersi alla giustizia ordinaria per elimiare la vergogna che prova il nostro assistito ad essere collocato su una maglia così disonorevole. AL TAR chiediamo che lo scudetto venga assegnato al Treviso per simpatia!"

Da Milano risponde Massimo Moratti: "Speriamo che ciò non avvenga, ma siamo pronti a far scattare un nuovo scandalo in Champions League, per tornare a vincerla dopo 40 anni.... Abbiamo solo un ostacolo da superare, rappresentato dalla difficoltà di intercettare le squadre estere e di manipolare a nostro piacimento le telefonate. Contiamo di riuscici entro 3 anni!

Infine, la reazione in casa juventina, affidata al presidente Cobolli Gigli: "Chi vuole Camoranesi? Buffon Vendesi!!!! Se potessi venderei anche Del Piero, ma lui non vuole andarsene!

lunedì, agosto 28, 2006

C'ERA UNA VOLTA LA JUVENTUS

C’era una volta la Juventus, ora non c’è più. E’ morta. E’ stato bello, ma è finita. Thank you very much, John Elkann. Inutile illudersi. Insensato sperare in una rinascita targata famiglia Agnelli. Folcloristico pensare che in cotante mani l’orizzonte sportivo di questa entità che si ostinano a chiamare Juventus F. C. possa essere diverso da quello di una tonica Sampdoria o di una frizzante Udinese. Niente di male, per carità. C’è di peggio nella vita, a cominciare dagli islamo-fascisti che ci vogliono tagliare la testa. Ma se parliamo di Juventus, be’ la Juventus è un’altra cosa. Un’altra cosa che ora non c’è più, scomparsa con la morte di Gianni e Umberto Agnelli. Addio Giuve. Non ti hanno nemmeno dato l’onore delle armi, magari cedendo tutti i calciatori a una sola squadra in modo da far continuare altrove il mito di questi anni. A scanso di equivoci hanno preferito rinforzare gli avversari di una vita, compresi i miserabili indossatori di scudetti altrui.

Il caravanserraglio di amministratori francesi col nome da difensori scarsi dell’Inter, di esperti di tennis, di allenatori di pallavolo, di campioni bolliti e di dirigenti col doppio cognome ha scelto consapevolmente di liquidare la più formidabile squadra di calcio degli ultimi vent’anni, riducendola a un distributore automatico di campioni pronto a colmare le lacune tecniche delle migliori squadre del continente, più l’Inter che dell’aggettivo “migliore” non sa nemmeno come si faccia lo spelling.

Non resta che mostrare voglia di dimettersi da tifosi bianconeri, finché sorte non ci separi da questi inenarrabili Moratti-senza-soldi che ci sono capitati tra i piedi. Non resta che seguire l’esempio di Capello, Cannavaro, Zambrotta, Thuram, Emerson, Mutu, Viera, Ibrahimovic e, spero, anche di Buffon, Trezeguet e Camoranesi. Fossi in Deschamps, me ne andrei di corsa prima del disastro. Questi campioni che sono scappati, o che presto se ne andranno, non sono affatto traditori, né mercenari, tantomeno professionisti senza cuore. Sono persone sane di mente che hanno capito per tempo il progetto funerario di Camogli Gigli o come si chiama il simpatico signore addetto alla liquidazione che tanto piace a quel giornale della City che da anni non ne azzecca una nei settori di sua competenza, figuriamoci quando affronta la scienza calcistica. Il rammarico è che questa liquidazione non sia avvenuta per causa di calciopulitopoli, cioè di quella bufala gettata in pasto ai babbei che leggono la Gazzetta sui banconi dei bar dello sport e si ritrovano con un’erezione ogni volta che compare Pistocchi alla moviola. E’ davvero un gran peccato che non abbia prevalso la linea forcaiola di Borrelli-Palazzi, quella che avrebbe voluto sbattere i campioni d’Italia in serie C per manifesta superiorità, ovvero i nove campioni del mondo delle ultime tre edizioni mundial più Ibra e il pallone d’oro Nedved a fare undici. Ci avesse chiuso bottega Guido Rossi sarebbe stato molto più dignitoso, quasi motivo d’orgoglio. Avremmo potuto denunciare il colpo di stato, far valere l’inconsistenza delle accuse e avremmo potuto indicare uno per uno i reali poteri forti del calcio, quelli che non sono entrati in calciopulitopoli malgrado il passaporto per accedervi fosse stranamente in regola, e anche quelli che ne sono usciti più o meno immacolati. Fosse stato un complotto esterno contro la Juventus, a Torino si sarebbero difesi invece di dire prego-accomodatevi-eccovi-gli-scudetti-eccovi-i-campioni-grazie-mille-se-ci-date-la-B-purché-con-forte-penalizzazione. Non fossero stati loro stessi a perseguire scientemente la liquidazione e la retrocessione e l’umiliazione, sarebbero stati i primi a rimboccarsi le maniche, magari avrebbero restituito un po’ di quei quattrini sottratti dalla quotazione in Borsa e si sarebbero attrezzati per fare un mazzo così a tutti quanti, senza perdere un calciatore e senza rafforzare gli avversari diretti. Invece è successo il contrario. E tutti a credere alla favoletta che la penalizzazione comporta dolorosi e necessari ridimensionamenti, che guarda caso non ci sono stati né al Milan né alla Fiorentina e nemmeno alla Lazio. E nessuno a ricordare che la Juventus odierna non ha perso nemmeno un euro tra sponsor e diritti tv. Nemmeno uno, visto che il popolo juventino è sempre qui. L’unica grave perdita è la Champions League per due anni, ma sarebbe bastato difendersi – come ha fatto il Milan – per riottenerla. L’altra balla è che una società di calcio non possa fare nulla per trattenere un giocatore che vuole andare via. Ah, sì? A Della Valle sono bastati cinque minuti netti per far capire a Luca Toni chi paga e chi comanda.

Dimissioni pro tempore da juventino, dunque, per non rendersi complici del misfatto. Non un uomo, non un soldo, nessun alibi per i liquidatori della Juventus, pronto perfino ad accollarmi la pena accessoria di avere molti weekend liberi nei prossimi anni. E’ fin troppo umiliante dover ricordare la sequela di scelte bizzarre, di comportamenti comici e di decisioni folli del nuovo corso torinese. L’unica spiegazione alternativa al trattamento sanitario obbligatorio, cioè al manicomio, è la precisa volontà di far cassa e di rendere i bilanci meno pesanti per un eventuale acquirente. Speriamo che arrivi davvero un nuovo proprietario e che arrivi presto. Faster, please.

Christian Rocca


Per una volta non mi sento di sottoscrivere in toto le parole di Rocca. Innanzitutto una cosa deve essere chiara ad ogni singolo tifoso: la Juve si segue e si tifa sempre e comunque, in A o in B-17, con BuffonThuramCannavaro come con MiranteBalzarettiLegrottaglie. Sempre, senza se e senza ma! Essere juventini è un motivo d'orgoglio, un senso di appartenenza, una lotta continua contro tutto e tutti. Non mi piacciono coloro che abbandonano solo perchè si prospettano tempi bui. E allora?

Lo dico e lo ripeto: al giorno d'oggi è mille volte più onorevole tifare Juve che Inter, figuriamoci cambiare bandiera a favore dei perdenti, dei mafiosi, dei burini o dei cugini sfigati! Qualcuno non se la sente? Allora faccia come Ibrahimovic, cambi aria. La Juve agli juventini, la Juve per gli juventini!

Riguardo alla dirigenza, invece, quoto le parole di Rocca e lo sostengo da sempre. Aria anche a loro.

ORA PIU' CHE MAI: FORZA JUVE!!!!
SOLI CONTRO TUTTI!!!!

DA FABIO A PAOLO


Finite le vacanze, si torna a parlare di calcio e a soffrire.... Vorrei rivisitare questi giorni di ferie (e non solo) ed esprimere delle personalissime considerazioni.

31 agosto 2004: la Juve acquista dall'Inter Fabio Cannavaro in cambio del portiere Carini. Un colpo discusso quello di Moggi: il capitano della Nazionale è un giocatore finito o ha ancora molto da dare?

La risposta sono le 2 stagioni sotto la Mole, nelle quali è stato praticamente sempre presente in campo ed a livelli mostruosi, con la ciliegina finale della vittoria al mondiale tedesco, nel quale è risultato indiscutibilmente il miglior giocatore.

Ecco a voi un colpo alla Moggi....

E poi arrivò Calciopoli, con la retrocessione a tavolino dei bianconeri, il furto di due meritatissimi scudetti (il secondo dei quali, quello assegnato all'Inter, tra i più indiscutibili della storia del calcio italiano) e la fuga dei componenti della squadra stellare che ha saccheggiato lo stivale pallonaro negli ultimi 2 anni.

Thuram, Zambrotta, Cannavaro, Emerson, Vieira, Blasi, Mutu, Ibrahimovic sono stati ceduti per un incasso che si aggira sugli 80 milioni di €, quando 2 mesi prima gli euri incassati sarebbero stati almeno il doppio, se non di più. I formidabili acquisti dell'accoppiata Secco-Blanc sono stati, fino ad oggi, Boumsong e Bojinov, oltre al ritorno di fenomeni quali Legrottaglie, Mirante, Paro, Guzman, ecc.... Notare che Marchionni e Zanetti, ovvero gli unici due acquisti di livello, sono stati gli ultimi regali di Moggi alla Signora, entrambi datati inizio 2006.

Da allora abbiamo assistito all'insurrezione della plabaglia, che grazie al prode Rossi è riuscita ad assaltare la basiglia bianconera ed a porre fine al suo dominio. Si, è la rivoluzione dei perdenti.

Qualche uomo di fiducia nei posti chiave, la complicità di buona parte della stampa italiana ed il gioco è fatto.

E da Fabio si passa a Paolo, inteso come il fratello meno celebre dei Cannavaro, che ieri sera ha affossato la Juve nel 3° turno dei Coppa Italia.

Cosa centra? Guardate la difesa della Juve e lo capirete. Con questa squadra non è possibile pensare ad un campionato di A con penalizzazione, perciò, a meno di colpi sensazionali dell'ultima ora, è meglio pensare alla serie B.

Dico questo non perchè in queste vacanze homaturato la consapevolezza che la Juve meriti la serie B, ma perchè una A con penalizzazione (- 20) significherebbe retrocessione immediata in serie B, stavolta sul campo, cosa di cui posso vantarmi che non è mai accaduta, che checché ne dicano Rossi, Moratti, il brindellone e tutta la feccia antijuventina!

Capitolo Inter: ritengo che al giorno d'oggi sia un disonore incredibile tifate per in merdazzurri. Prendete la rosa attuale dell'Inter e contiamo quanti giocatori sono stati acquistati da società in crisi come lo è la Juve in questo momento, ovviamente prendendo queste società bisognose per la gola, avendo sempre il coltello dalla parte del manico: Vieira e Ibrahimovic dai bianconeri, Cruz dal Bologna, Stankovic e Cesar dalla Lazio, senza contare i giocatori acquistati in questo modo nel passato, come Cannavaro, Crespo, ecc....

Oggi la squadra nerazzurra è un insieme di figurine (come lo è ormai da anni...), senza una minima logica di gioco nè una lingua comune, se non l'arroganza! Io, sinceramente, preferisco mille volte tifare Juve in B o in C che una squadra di pagliacci, falsi ed ingannatori come l'Inter.

Ibrahimovic è contento di essere la? Vediamo tra qualche anno se sarà ancora felice o se tornerai in ginocchio per impolarere di tornare alla Juve. Lui è da sempre tifoso dell'Inter? Lo era anche quando, dopo un gol alla Lazio, ha eslutato urlando Juve Juve verso la curva? Era proprio il suo tifo nerazzurro a spingerlo a litigare ed a menarsi con ogni qualunque perdente ad ogni derby d'Italia? Probabilmente lui ed il suo procuratore spingevano per andare al Milan e non all'Inter perchè era troppo tifoso..... O, più probablimente, è solo un mercenario, falso ed approfittatore! E neanche tanto forte (anche se, devo ammetterlo, ero innamorato di lui, calcisticamente parlando...) dato che su circa 80 partite disputate nella Juve ne ha giocate bene al massimo una ventina.... Un pò pochine per puntare al pallone d'oro, ma forse era troppo tifoso dell'Inter e la sua indole, quindi, è di perdente!

Capitolo Calciopoli: La Juve va al Tar e fa infuriare la Federazione, anche se le ultime notizie vogliono un tentativo di concilizazione tra Juve e FIGC per evitare l'ingerenza della giustizia ordinaria in quella sportiva. Il Milan domani effettuerà il tentativo di conciliazione. Si, incredibile ma vero, non si sono accontentati di non subire alcuna punizione e di poter disputare la Champions (in girone con Anderlecht, AEK Atene e Lilla, un giorne davvero ostico.... :-) ), ma vogliono addirittura uno sconto. A sto punto credo che vogliano un premio e credo l'avranno: un bel risarcimento danni (ovviamente pagato dall Juve) nella misura di 500 milioni di euro sapebbe l'ideale per uil disturbo ed il danno arrecato ai poveri rossoneri. Quasi quasi mi commuove questa storia....

Capitolo Napoli. Non voglio essere preso per razzista, ma purtoppo devo criticare il pubblico di Napoli. Un conto è lo sfottò, un conto è il fischio agli avversati, un conto è, come si è visto ieri sera, l'isulto gratuito per tutta la gara e la caccia spietata al tifoso per accoltellarlo. Forse il tifoso napoletano è convinto che il fallimento della sua squadra sia opera della Juve, che i guai di Ferlaino e di Corbelli fossero opera dei bianconeri. Mi spiace cari, ma non è così: voi siete una società fallita, dovete solo ringraziare il sistema che vi ha permesso di ripartire, perchè sareste dovuti finire in 3°categoria! Avete dimostrato di essere una squadra da A, ma un pubblico e, ahimè, una città da C2! Vergognatevi....

Ma io no mi illudo, so bene che sarà così in ogni campo per molti anni. Questa è l'Italia e questi sono gli italiani. Mi raccomando: sopprimente le vostre frustazioni quotidiane contro i tifosi della Juve perchè sono loro il vero male. Se avete un lavoro precario oppure se non guadagnate abbastanza per arrivare alla fine del mese, picchiate uno juventino e tutto si sistemerà. Vostra moglie vi lascia? Uccidete un supporter bianconero e fregategli la ragazza: vi sentirete meglio... La vostra squadra perde? Potete sempre attaccarvi alla famigerata sudditanza verso la Signora , ma se ci fosse davvero sudditanza, credo che ora di scudetti ne avremmo 29, dei quali uno cucito sulla maglia ed il nostro problema principale sarebbe il solito: vincere la Champions league e non temere l'Albinoleffe ed il Frosinone!

Il re è stato spodestato, il calcio potrà avere finalmente la tanto agognata Repubblica. Ma siamo sicuri che il Presidente sia meglio del sovrano? Basterebbe togliere le fettone di prosciutto dagli occhi ed il cerume dalle orecchie e tutti noterebbero che l'assenza di Moggi è solo formale, perchè al suo posto ci sono già i vari Moratti, Sensi, Braida (perchè Galliani è inibito ma si reca ugualmente in spagna per trattare Ronaldo.....).

Eh si, il passo da Fabio a Paolo è breve, come da Moggi a questi soggetti qui.....

giovedì, agosto 10, 2006

CITATO DALLE MERDE!


Premetto che non voglio far pubblicità a questo sito di gabinetti pubblici, ma mi hanno segnalato che è stata citata la mia filastrocca sull'Inter..... E' davvero un onore....

Ora, se volete vedere dovete cliccare sul link qui sotto. Occhio a tenervi un secchiello a fianco a voi per poter vomitarci dentro appena lo aprirete!

Solo per i più coraggiosi, ecco la mia filastrocca nel sito perdentifans.org!!!

http://www.interfans.org/forum/showthread.php?t=45708&page=12

Siete sopravvissuti? Lo so.... E' dura....!

SEMPRE INTER MERDA!!!!!!!!

ADDIO E TANTE BRUTTE COSE!

E' successo. Quello che più mi spaventava (ancor più che la serie B) era la cessione di Ibrahimovic all'Inter. E ora è successo....

Sono davvero molto dispiaciuto, ma voglio guardare avanti. In questi 3 mesi abbiamo scoperto tante cose: quali dei nostri calciatori si sono rivelati veri uomini e chi dei buffoni, abbiamo scoperto chi davvero aveva il potere (il Milan) e chi lo avrà da adesso in poi (l'Inter).

Vorrei solo fare qualche ringraziamento alla stampa italiana e a tutti quei personaggi (senza fare nomi, ma solo cognomi: Rossi, Moratti, i giudici della Caf) che hanno voluto tutto questo.

L'avete fatto per Ibra? Bene, allora spero che in una squadra di merda come la vostra si rovini del tutto. A proposito: ma i giocatori della Juve non erano scarsi? Allora perchè avete preso Zlatan, Vieira e volevate Buffon, Zambrotta, Cannavaro, Emerson e Trezeguet?

Curioso, no? Abbiamo vinto perchè ladravamo, non perchè eravamo i migliori e tutti ci comprano i nosti scarsissimi giocatori, soprattutto Moratti, con i suoi proclami del cazzo da povera vittima. Sei soltanto patetico! Sei e sarai sempre un perdente e lo capirai appena il campionato iniziarà!

L'avete fatto per far sparire la Juve dalla serie A? Bene, allora ricordatevi bene che noi juventini riteniamo di avere 29 scudetti, e se doveste vincere l'anno prossimo, non sarebbe uno scudetto goduto perchè potremmo sempre dirvi che noi non c'eravamo.

L'avete fatto per far del male ai tifosi? Conoscendo lo "stile" di questi personaggi non avrei dubbi sulla risposta. Se io fossi uno che spende e spande milioni di € per non vincere nulla e veder sempre vincere un'altra squadra, che è inattaccabile perchè protetta dagli immortali Gianni ed Umberto Agnelli, cosa farei appena questi ultimi muoiono?

Volevate curare il calcio, invece l'avete solo rovinato.

PAGHERETE PER QUESTI GIORNI, QUANDO IL CALCIO MORIRA' DOVETE RICORDARVI SOLO QUESTO NOME : INTER!!!

Quest'anno avete 3 cose nostre: Ibra, Vieira e lo scudo, ma non avrete mai la certezza di essere stati i più forti e non avrete mai più la dignità!

Addio Zlatan, sei stato il mio giocatore preferito dalla prima volta che ti ho visto indossare la nostra gloriosa maglia, e ora ti sei tradito per andare dagli sfigati interisti. Probabilmente mi ero illuso. E' stato bello, ma ora la Juve ha bisogno di uomini e tu non ti sei rivelato tale. Vai pure dai fantocci, li ti ivertirai di sicuro: pillole nel caffè, serate in discoteca, droga (vedi Van Der Meyde e Kallon), ma non credo ti sentirai davvero felice.

Spero che un giorno ci dirai che per te ha scelto il tuo procuratore Raiola e non tu.... Come dimenticare quel giorno che hai urlato "Juve Juve" verso la curva agitando in mano la tua maglia sudata dopo un gol alla Lazio? Queste immagini non dovrebbero svanire nella mente di un tifoso, invece tu ce l'hai messa tutta per cancellarle.

Addio Zlatan, il tuo posto è già stato preso da Alex e da Pavel (grandi uomini prima che formidabili campioni !), da Marchionni e da Bojinov (il futuro è vostro), da Balzaretti a Kovac e Chiellini (grazie anche a voi).... fino a Buffon e Trezeguet (se davvero dovessero restare).

Addio Zlatan, e tante brutte cose!

martedì, agosto 08, 2006

DISAMINA DELLA SENTENZA DI APPELLO

Ho avuto modo di esaminare con attenzione la sentenza con cui la Caf in seconda istanza motiva i provvedimenti presi due settimane fa. Mi auguravo che le dichiarazioni di Sandulli a “Il Romanista” su come il campionato non fosse stato falsato, non sarebbero state controvertite con queste motivazioni, preoccupandomi del clamore che avevano suscitato quelle dichiarazioni, che parecchio fastidio avevano dato a chi lo scudetto “regolare” ce lo aveva tolto per poi consegnare senza motivo quello successivo all’Inter.

Poi uno legge queste cose, e capisce di avere a che fare con un mondo che fa davvero schifo… non ho mai visto una serie di incongruenze mostruose come queste! Riporto i miei pensieri, e scusatemi se sarò prolisso, ma non è colpa mia se i dubbi che escono fuori da questa sentenza sono così tanti….

Ho individuato 34 punti fondamentali, spero abbiate la pazienza e la bontà di leggere con attenzione…

Della Juventus si comincia a parlare a pag. 7, dove si spiega la non liceità degli incontri e delle telefonate poste in essere tra Moggi-Giraudo e Bergamo. Ma, scusatemi, e le intercettazioni dell’Inter con Facchetti allora, che riguardano la stessa cosa? Vabbè, comunque…

1) A pag. 7 si parla di effettivo conseguimento di vantaggio in classifica… ma come, sig. Sandulli, ma non era stato Lei a parlare di campionato 2004/2005 “regolare”? (cfr. http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/07_Luglio/27/sandulli.shtml) Il sospetto che queste motivazioni siano state un po’ “aggiustate” è forte…

2) Nel punto secondo si precisa che i suoi dirigenti partecipanti sono legali rappresentanti della società, e questo è falso, poiché né Moggi né Giraudo hanno potere di firma su nulla, cosa demandata all’epoca al vicepresidente esecutivo Bottega (non indagato) ed ovviamente al presidente Franzo Grande Stevens (non indagato manco lui);

3) Nei punti 7, 8, 9 si chiarisce come Moggi, aiutato da Bergamo e De Santis, abbia tentato di combinare i risultati delle partite con Lazio, Bologna ed Udinese, anche col sistema delle ammonizioni concordate. Questa cosa, oltre a fare a pugni nuovamente con le dichiarazioni circa il campionato regolare, sono in rotta di collisione con quanto declamato nella prima sentenza, con la quale però ci si dice concordi, dove non si fa riferimento a partite od illeciti truccati, e dove il riferimento a presunti sistemi di ammonizioni concordate viene smontato (cfr. pag. 106 della prima sentenza);

4) Riguardo al Milan, pag.28 punto 66, si chiarisce come Galliani – che tra parentesi figura come presidente del Milan ed è legale rappresentante della società – approvi l’operato di Meani sulla designazione del guardalinee Puglisi, particolarmente vicino alla società rossonera, che paga in questo caso per responsabilità diretta. Come per Galliani non si prefiguri un illecito ascrivibile all’art. 6 a questo punto è un mistero…

5) Ecco, appunto: nel punto 69, il Milan si chiarisce che venga incolpato per responsabilità oggettiva (non diretta) per l’operato di Meani riguardo alle telefonate con Babini e Puglisi dove intima loro di segnalare in favore del Milan. Ma se Galliani approva l’operato del suo dirigente, sia pure esso un semplice addetto all’arbitro, com’è possibile che per il Milan si prefiguri una semplice responsabilità oggettiva e non diretta? Perché nel punto precedente si configura responsabilità diretta e nel punto successivo la cosa cambia? Il mistero si infittisce…

6) A pagina 30 si ricorda che in primo grado la Juventus paga anche con l’aggravante della realizzazione degli scopi di alterare il risultato della partita…ebbene, sono curioso di sapere perché al Milan ciò non viene contestato visto che è fuor di dubbio che Meani abbia avuto gli assistenti che voleva lui (amici del Milan) e che nelle suddette partite il Milan abbia avuto favori!!!

7) A questo punto si fa riferimento alle motivazioni della prima sentenza. Interessantissimo il punto secondo di pag. 30: la commissione di primo grado, chiarisce come non si siano raggiunte prove di responsabilità di Pairetto, Mazzini, De Santis, Lanese su fatti atti ad alterare partite della Juventus, e a favorirne vantaggi in classifica. Quindi si ricorda che già in primo grado l’illecito venga dichiarato non esistente, e questo più le parole di Sandulli nell’intervista a “Il Romanista” dovrebbero togliere ogni dubbio riguardo alla effettiva regolarità del campionato 2004/2005…peccato poi che, come ho ricordato nel punto 2 di questo mio intervento, tra quell’intervista e le deposizioni della sentenza qualcosa deve essere cambiato…

8) Nel punto 3 si precisa che Lanese e Pairetto ottengono sconti per l’acquisto di autoveicoli FIAT. Bene, ma se questo non si può fare, allora com’è che Facchetti può regalare tessere a Pairetto e Galliani interessarsi di favori personali per Paparesta?

9) Ecco appunto: nel punto 6 si precisa che non ci sono prove sufficienti per definire combinati gli incontri tra la Juventus e il Bologna, la Lazio, e l’Udinese. Ma Sandulli, quello del “il campionato 2004/2005 era regolare” in questa motivazione cambia idea…

10) A pag. 36 si chiarisce come, ad un certo punto, la Fiorentina cambia rotta e decide di non scontrarsi più col duo Milan Juventus, perché improduttivo e penalizzante per la propria classifica, e quindi di aderire al loro sistema. Ma come, se l’esistenza del sistema era stato precedentemente scongiurato? E poi, perché allora il Milan non paga per essere vertice del sistema? In pratica prima si dice che il sistema non esiste, e poi si chiarisce come Lazio e Fiorentina ne facciano parte, e che Juventus e Milan ne siano a capo… sempre più misterioso…

11) A pag. 41 un altro aspetto interessante: Il Milan lo si dichiara colpevole di responsabilità diretta ed oggettiva, mentre Galliani viene incolpato nella duplice veste di richiedente a Meani di un contatto con i designatori, e di mancanza di obiezioni quando questi si vanta con lui dei risultati ottenuti. Bene, allora, riassumendo, il Milan è (forse, boh!) parte attiva di un sistema, paga per responsabilità diretta ed oggettiva, Galliani – che è legale responsabile della società – sa dell’operato di Meani e l’approva… ma allora perché in prima istanza il Milan viene premiato con la serie A e la coppa Uefa?

12) A pag. 61, nei punti e-g, si chiarisce che Moggi ha posto in essere nelle partite con Lazio, Udinese e Bologna azioni atte ad ottenere favoritismi arbitrali, e De Santis ha effettivamente aderito al cosiddetto sistema delle ammonizioni concordate per quel che riguarda la gara col Bologna. Di nuovo la domanda è sempre la stessa: Ma ‘sto campionato non s’è detto che era regolare? L’unico dubbio non riguardava esclusivamente Lecce-Parma? Come può essere regolare il campionato se un arbitro ammonisce i giocatori che poi dovranno giocare contro la Juve nella partita successiva?

13) A pag. 65 si chiarisce che le azioni di Giraudo e Moggi non possono non considerarsi vantaggiose per la società, che pertanto deve pagare. Bene, e allora le altre? Forse Lotto Della Valle e Galliani non volevano favorire le proprie squadre?

14) A pag. 66 si chiarisce come la Juve non venga penalizzata per le azioni di Moggi nei confronti della Fiorentina (ma se ogni squadra agiva per conto proprio? BOH!) e che la Juve paga comunque molto per le azioni di Moggi. La domanda è ancora: ma se Moggi, non legale rappresentante della società, fa pagare il conto alla propria squadra, allora perché Meani & Galliani (lui si legale rappresentante della società!) non fanno altrettanto per il Milan?

15) Nella stessa pagina si chiarisce come bisognasse inchinarsi al sistema Moggi…ma se è stato detto che non esisteva tale sistema?

16) In fondo alla stessa pagina si determina come inscindibile il rapporto tra Giraudo (ritenuto legale rappresentante) e Moggi. Cioè mi state dicendo che la Juve paga per non avere un addetto all’arbitro a cui demandare le nefandezze? Ma stiamo scherzando???

17) A pag. 67 si dichiara in pratica falsato il campionato 2004/2005, quello che una settimana fa lo stesso Sandulli dichiara regolare. E qui il sospetto su un aggiustamento della sentenza diviene certezza!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

18) A pag. 68 si parla di rapporti coi designatori e dell’interferenza di Moggi nella composizione delle griglie arbitrali, con richieste di punizioni per collina e Rosetti che sgarrano. Ma se nella prima sentenza il teorema delle designazioni pilotate è smontato?!?! (cfr.pag.83 della prima sentenza!). E poi, Rosetti è di Torino, non ha mai arbitrato la Juve, né può aver contravvenuto ad ordini del sistema, visto che il sistema non esiste! Qui si sfocia nella comicità…

19) A pag. 69, la definizione di campionato regolare è dimostrata dalla dichiarazione secondo la quale l’operato di Moggi e Giraudo non poteva non sortire l’effetto desiderato, visti i rapporti intrattenuti con gli enti federali. Cioè, in pratica, non ci sono prove, ma siamo convinti di questo. Bene, allora perché gli arbitri sono stati assolti??????? Complimenti sig. Sandulli…

20) A pag.70 e 71 il capolavoro: dopo tutte queste premesse, si chiarisce che non vi sono prove atte a dimostrare in maniera chiara ed inequivoca che gli appellati agiscano con un interesse volto a favorire la Juventus, e né una prova convincente è stata addotta a tal proposito. Rimane riprovevole la condotta di Pairetto che accetta sconti sull’acquisto di veicoli Fiat, ma vista anche la minor importanza rispetto a Bergamo, la cosa non costituisce prova. Ecco quindi che il campionato torna ad essere regolare… D’altronde, dichiarare un campionato falsato e pagato con sconti sulle Fiat sarebbe stato bellissimo… Certo che comunque arrivare a concludere che non ci sono prove dopo tutte le premesse di colpevolezza, peraltro in contrasto tra loro e con la prima sentenza con la quale si dice di essere d’accordo, è roba da campioni!

21) A pag. 71, comma a, riguardo a Lanese, si chiarisce che i rapporti con Moggi e Giraudo non sono volti ad ottenere vantaggi di alcun tipo;

22) A pag. 74 altro capolavoro: sono da confermare le tesi di non liceità delle direzioni riguardanti Juventus-Lazio e Bologna-Juventus, ma allo stesso tempo si è d’accordo con la Caf nel non poter considerare illecite le designazioni pilotate (che la Caf aveva escluso, ancora complimenti!) se non vi sono prove che tali pilotazioni siano state note agli arbitri, e che abbiano aderito al progetto posto in essere; in pratica, le designazioni pilotate che non esistono, non sono probanti che costituiscano illecito, però lo stesso puniamo chi (non) le ha organizzate… beh, tutto questo è meraviglioso!!!!!!!!!!!!!!!!

23) Ed ecco che a pag. 77 si motiva la pena alla Juventus: la classifica è stata “manomessa” dagli atti di Moggi e Giraudo, che hanno condizionato gli arbitri (che per questo vengono premiati con l’assoluzione) e, pur non agendo come sistema (quel sistema a cui però si contesta a Della Valle di essersi ad un certo punto assoggettato, sistema formato da Juventus e Milan) si contesta una sistematicità di operazioni volte ad ottenere vantaggi, poi conseguiti, e per i quali è da considerare colpevole la sola Juventus. Sandulli, quello de “il campionato era regolare”…

24) A pag. 78 si pongono come attenuanti la storia della società, la sua partecipazione alla nazionale, le recenti norme sulle associazioni etc. etc. cioè, in pratica si pone l’accento, pur non dicendolo espressamente, sul “curriculum” della società, non recidiva in tal senso e mai in ombra prima d’ora… Bene, ma allora perché analoga considerazione, ma al contrario, non viene fatta per il Milan, che a questo punto dovrebbe essere penalizzato anche in considerazione di recidività per lo scandalo dell’80?

25) A pag. 78 si chiarisce come la revoca dello scudetto del 2004/2005, siccome Sandulli una settimana fa lo dichiara regolare ed assolutamente non falsato, viene posto in essere per “l’accertata alterazione ad opera della società e dei suoi dipendenti”. A chi hai dato fastidio la scorsa settimana con le tue dichiarazioni, Sandulli? Chissà se la Telecom di Tronchetti Provera ha messo sotto controllo il telefono di Guido Rossi…no eh!?....

26) In fondo alla stessa pagina si ritiene di accogliere le richieste di congruità della società dando 17 punti di penalizzazione. Grazie del regalo, Sandulli…

27) A pag.83 si parla della Lazio: Lotito, per cui si prefigura lo stesso reato di Moggi, eccezion fatta per il particolare che Lotito è rappresentante legale della società, chiama Carraro per farsi dare il direttore di gara che vuole lui al fine di alterare il risultato e Carraro chiama Bergamo e gli fa pressioni perché ciò avvenga. Ma attenzione, mica penalizzando la squadra avversaria dei biancocelesti! Solo, se la Lazio merita di vincere DEVE vincere… perché c’è bisogno che Carraro telefoni a Bergamo per questo…! Comunque, visto che il risultato non soddisferà Lotito, Carraro chiama Bergamo per lamentarsi di un rigore non dato alla Lazio, e questi gli dice che “la cosa era preparata bene ma non è riuscita bene”… Ma a pag.86 si precisa che la telefonata tra Carraro e Bergamo non fosse atta ad alterare il risultato della gara. Quindi, se ho ben capito, telefonare al presidente della federcalcio per chiedergli un certo arbitro ed un certo tipo di arbitraggio non è imputabile a nessun reato! Risultato: Lazio in serie A e Carraro assolto… Ora, se si vuol dire che in quella gara la Lazio non ha vinto, e che quindi non è provato alcun illecito, allora bisogna considerare innanzitutto che così decade il teorema secondo il quale il semplice tentativo di illecito basta affinché si debba rispondere di illecito, ed inoltre apre interessanti considerazioni sul perché l’arbitro De Santis, quello amico della Juve, non ci faccia vincere in tre dei quattro incontri da lui diretti, in due dei quali la Juve perde addirittura, anche in casa contro l’Inter con qualche lamentela per un rigore a nostro favore non assegnato!

28) Interessante anche la pagina 86: si indica come, a differenza di altri episodi, quello relativo a Lazio-Brescia non chiama direttamente in causa l’arbitro dell’incontro, su cui è certa l’estraneità alla partecipazione o meno di un disegno preordinato, e per di più si precisa che “alla stessa stregua non è logicamente concepibile un articolato disegno di illecito a cui manchi del tutto la partecipazione arbitrale ad esso…”. Questo significa che in tutti gli altri casi gli arbitri deferiti sono stati chiamati in causa, perché senza di loro non è possibile che il disegno di illecito venga posto in essere…ma gli arbitri sono stati assolti tutti, e la dichiarazione di Sandulli della settimana scorsa su De Santis come unico colpevole ma imputabile solo per Lecce-Parma immagino dovesse dar molto fastidio a questa teoria… ma il capolavoro si compie di li a poco: la convinzione che evidentemente in Bergamo deve essere maturata che alle lamentele di Lotito si dovesse rispondere con un’inversione di tendenza in senso positivo delle direzioni di gara per la Lazio RICADONO AMPIAMENTE NELL’ART.1 DEL CGS (che ha a che fare con violazioni di etica e non rappresentano illecito sportivo, previsto dall’art.6). Ma allora cade l’accusa di violazione dell’art.6 anche da parte di Moggi!!! Ma allora il nostro illecito dov’è???

29) A pag. 87, e più avanti per ciò che concerne la Fiorentina, si precisa che con la Lazio viene reintegrata in serie A perché Lotito e Della Valle agiscono nella convinzione di lenire le ingiustizie della propria squadra… Credo che la cosa si commenti da sè, oltre ad aprire le porte ad una serie imbarazzante di considerazioni su come basti far passare la cosa come un’autodifesa…e poi, se tutte le squadre implicate agiscono ciascuna per conto proprio e non in associazione, non vuol anche dire che ciascuna tentava di difendersi dall’altra? E poi, se anche leniscono ingiustizie della loro squadra, non lo fanno forse a danno di altre nelle partite incriminate?

30) Ma che carina che è pag. 95: in riferimento all’accusa di combine per Lazio-Fiorentina, in cui si sospetta che le due squadre abbiano concordato il pareggio, la corte si pronuncia dubbiosa verso tale tesi per diverse ragioni;1) è arduo credere che si possa concordare un risultato un mese prima dell’incontro (ma senti un po’!) 2) non si capisce dalle intercettazioni se ci si metta d’accordo su un pareggio o chissà quale altro risultato (e perché, cosa cambia???) 3) manca il movente dell’iniziativa (chissà quale sarà il movente per concordare un risultato…) né elementi che individuino una remunerazione (ma perché in quale dei casi si fa riferimento ad un premio che Moggi darebbe a designatori od arbitri? O davvero si vuol far passare la teoria secondo la quale il prezzo del campionato era costituito da buoni sconto Fiat fatti avere al designatore meno importante?) 4) il fatto che in un’intercettazione Lotito faccia riferimento alla proposta da bandito di Della Valle non è probante (ma in nessuna delle intercettazioni di Moggi&co c’è un’elemento più probante di questo!);

31) Addirittura, in pag. 96, le esternazioni di Bergamo con Mazzini circa un brutto arbitraggio per la Fiorentina, e su come fosse tutto stato pilotato non è detto che celi illecito, perché non dimostra chi abbia ordito la pilotazione; scusate ma siete seri davvero? A parte che se mai questa era una cosa da chiedere a Bergamo, ma poi, ad onor di logica, se su due squadre una vince ed è tutto pilotato…ma chi è che può aver avuto interesse alla combine?

32) A pag. 101 si ricorda di incontri tra i Della Valle e Bergamo, la stessa accusa volta a Moggi, ma qui il senso di condanna è sensibilmente più blando…ah, già questo incontro è solo per proteggere la povera Fiorentina…

33) Ma parliamo del Milan: a pag.110 si ricorda del colloquio tra Meani e Galliani (la ricordo brevemente: Meani si vanta di avergliene cantate a tutti e di essersi assicurato che alla prossima partita ci sarebbe andato un guardalinee amico del Milan, nella fattispecie Puglisi, e di come con una società come il Milan nel dubbio la bandierina deve stare giù, e di come, visto il momento delicato del campionato, bisognava anche badare alla Juventus, ma nel senso opposto…) in cui si precisa che Galliani non contesta le operazioni di Meani, anche se non dà direttive in merito. Vogliamo andare a cercare sul dizionario alla voce AVALLANTE? Com’è possibile che per Galliani non si prospetti la responsabilità diretta? Inoltre, visto che ad inizio telefonata lo stesso Galliani dice “allora, hai fatto quella telefonata?”, non vuol forse dire che era già a conoscenza dell’iniziativa che avrebbe intrapreso Meani? E alla luce di ciò, com’è possibile che per Meani si dica d’aver travalicato le funzioni di addetto all’arbitro, se ha l’avallo e la tacita approvazione del suo vicepresidente? Come si fa a dire che Meani informa Galliani solo degli avvenuti svantaggi contro il Milan, e non dei futuri vantaggi, visto che Meani fa anche riferimento alla spinta da dare al ruolo futuro di Puglisi alla Can A e B? E che dire dell’interessamento di Galliani per Paparesta ed un certo dossier fatto avere al sottosegretario Gianni Letta? Non è forse a stessa cosa degli sconti Fiat? Ma rinfreschiamoci la memoria, ecco una delle intercettazioni tra Meani e Galliani, e ditemi voi se Galliani è informato solo degli svantaggi avuti contro…

Meani: … Il fatto che nel… su con una squadra come il Milan... a un minimo dubbio si sta giù con la bandiera non si va su a vanvera! Questa è gente che non è preparata neanche psicologicamente! Ma poi glie l’ho cacciato fa, cosa vi preoccupate più del Palermo!?…cioè insomma (…) infatti ha visto (…) la designazione che ci hanno mandato..adesso siccome.. c’han mandato persino Puglisi!
Galliani: uh uh uh..
Meani: a fare il guardalinee col Chievo!…gli ho detto adesso d’ora in poi vietato sbagliare gli ho detto! E vietato sbagliare anche dall’altra parte eh!... nel senso contrario però!
Galliani: uh uh..
Meani: eh bisogna stargli addosso! Adesso è il periodo pe… questo è il periodo pericolosissimo! Galliani: uh lo so bene, uh lo so bene…

34) A pag. 113 Galliani vede ridotta la sua pena perché il suo atteggiamento è si criticabile, ma non particolarmente penetrante… Cioè aspettate, ma siamo seri? Cioè, Galliani dà l’avallo a Meani per combinare le designazioni di guardalinee e il suo atteggiamento non è penetrante?????

Ebbene, voglio proprio vedere come il Tar giudicherà lecita una serie immane di controsensi e di ingiustizie del genere…

Papace Simone

LA "POVERA VITTIMA" DI MOGGI: L' INTER....!


Questo articolo è un lavoro (ottimo) svolto da Papace Simone, un nuovo membro di antiinformazionejuve. Presentando il suo scritto, colgo l'occasione per ringraziarlo pubblicamente.

FORZA JUVE SEMPRE!!!!!!!!!!!


Nessuno della nostra mirabile stampa pone l'accento sul fatto che una settimana fa Sandulli aveva dichiarato il campionato 2004/2005 regolare, mentre una settimana dopo, come per magia, il campionato (pag.78 delle ultimesentenze, punto 1) viene dichiarato ritirato "per l'accertata alterazione ad opera della società e dei suoi dirigenti..."

Quando l'Inter rischiò la serie B
INTERVISTA A PAOLO ZILIANI

Un libro di Paolo Ziliani ricostruisce la storia di una «combine» mancata col Genoa nel 1983. C'era di mezzo il totonero ma la Federazione e la stampa preferirono insabbiare tutto.

Ziliani, allora cronista de «Il Giorno», denunciò l'accordo e fu duramente attaccato da Gianni Brera. «Scrisse che eravamo inattendibili perché non eravamo lombardi e odiavamo Milano. Quando scoppia uno scandalo, il giornalismo sportivo fa sempre scattare dei meccanismi difensivi: Pantani e il processo alla Juve lo dimostrano»

Il 27 marzo 1983, venticinquesima giornata di serie A, l'Inter vince 3-2 a Marassi contro il Genoa. Il gol decisivo, a cinque minuti dalla fine, lo realizza Salvatore Bagni. Però non esulta nessuno. Anzi, i compagni sembrano arrabbiati. Negli spogliatoi si scatena una rissa. Giorgio Vitali, ds del Genoa, dice a fine gara: «I dirigenti dell'Inter devono sapere che merde sono i loro giocatori sul piano umano». La sensazione di tutti è che la partita doveva finire 2-2, e qualcuno si è dimenticato di avvertire Bagni.

Due giovani cronisti de Il Giorno, Paolo Ziliani e Claudio Pea, decidono di indagare. Scoprono che in tanti avevano scommesso su quella partita, giocatori compresi. L'inchiesta tiene banco per cento giorni e sfocia in due inchieste, una federale e una penale (totonero). Entrambe insabbiate. Genoa e Inter vengono prosciolte per «insufficienza di prove», formula al tempo neanche contemplata.

Ventidue anni dopo, Ziliani ha raccontato quell'inchiesta in un bel libro: "Non si fanno queste cose a 5 minuti dalla fine!" (Limina, pp 147, Euro 13.50).


LE VERITA' NASCOSTE
tratta da www.disinformazione.it/inter.htm"
E' l'ennesimo mistero dell'italica pedata.
Insomma, nel caso dello Spezia siamo davanti a una catena di controllo che termina con una fiduciaria. Con il "velo" posto da quest'ultima si aggira il divieto imposto all'articolo 16 bis delle Noif, ossia «non sono ammesse partecipazioni o gestioni che determinino in capo al medesimo soggetto controlli diretti o indiretti in società appartenenti alla sfera professionistica o al campionato organizzato dal Comitato Interregionale».
La norma è molto restrittiva, al punto da chiarire che «un soggetto ha una posizione di controllo di una società o associazione sportiva quando allo stesso, ai suoi parenti o affini entro il quarto grado sono riconducibili, anche indirettamente, la maggioranza dei voti di organi decisionali; ovvero un'influenza dominante in ragione di partecipazioni particolarmente qualificate o di particolari vincoli contrattuali».
In altre parole, se per pura ipotesi dietro alla Fiduciaria Emiliana, posta a capo della catena di controllo dello Spezia, si nascondesse Massimo Moratti, socio di riferimento dell'Inter che ha venduto il pacchetto di controllo del club ligure, ciò sarebbe vietato dalle Noif.
Analogo caso sarebbe se dietro alla fiduciaria si nascondesse la Fininvest di Berlusconi, che possiede la quasi totalità del Milan.
Il regime del Codice di giustizia sportiva contempla sanzioni a carico delle società (previsto all'art. 13) e dei loro dirigenti e soci. Per i club si va dalla minima "pena" dell'ammonizione, sino all'esclusione dal campionato di competenza, con conseguente retrocessione alla serie inferiore: nel caso della conquista del titolo di campione d'Italia, può essere revocato. Il Codice prevede anche per i club «la non ammissione o esclusione dalla partecipazione a determinate manifestazioni». Per i dirigenti e gli azionisti, l'articolo 14 del Codice prevede la sanzione lieve dell'ammonizione, sino ad arrivare all'inibizione temporanea o la squalifica a tempo determinato sino a un massimo di cinque anni. Nei casi più gravi è stata prevista «nei confronti del dirigente, socio di associazione otesserato, la preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria dellaFigc...»
MAI STATI IN B? SI, E' VERO...PERO'...
L'Inter sfiorò la retrocessione nel campionato 1921/1922 salvandosi grazie ad uno spareggio NON PREVISTO INIZIALMENTE DAI REGOLAMENTI.
Quella stagione calcistica fu caratterizzata dalla presenza di due federazioni distinte, il CCI (Confederazione Calcistica Italiana) e la FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio) che organizzarono due distinti campionati.
L'Inter prese parte al campionato CCI, classificandosi ultima nel girone B della lega nord. Il campionato si concluse il 30 Marzo del ’22. Per quell’anno e per quel campionato, così come nei precedenti, non erano previsti spareggi ma la retroccessione diretta per le ultime due classificate. Ma la soluzione dei due campionati non era gradita, tanto che, dopo aspre polemiche, si decise la nuova composizione dei gironi per l'anno1922/'23, il giorno 26 giugno 1922.
Infatti 3 mesi dopo la fine del campionato, a Brusnengo si riunirono i dirigenti della FIGC e della CCI sotto l'arbitrato del comm. Emilio Colombo, allora direttore della Gazzetta dello Sport (pro-inter già allora). Fu proprio lui a mettere d'accordo le due rivali.
La CCI venne assorbita dalla Federazione Italiana Gioco Calcio. Nella stessa sede venne quindi decisa la composizione del nuovo campionato decidendo quindi di effettuare degli spareggi per decidere quali squadre dovessero partecipare al campionato seguente.
Gli spareggi si giocarono dopo la riunificazione delle due federazioni: l'Inter si trovò a disputare andata e ritorno contro la Libertas di Firenze. L'andata si giocò a Milanoil 9/7/22. L'Inter vinse 3-0 con due gol di Aliatis e uno di Aebi, detto "signorina" per la mascolinità delle sue movenze... Il ritorno si giocò a Firenzeil 16/7/22, e finì 1-1. L’Inter quindi evitò la retrocessione sul filo di lana...
DOPING: UN PO' MEDICINALE, UN PO' AMMINISTRATIVO...LE CONFESSIONI DI FERRUCCIO MAZZOLA: "LA GRANDE INTER VINCEVA COL DOPING".
Ferruccio Mazzola, ex Inter negli anni Sessanta, racconta di doping e della Grande Inter. Pillole nel caffè che Helenio Herrera avrebbe dato ai giocatori, molti dei quali sono scomparsi.
Fratello minore di Sandro, chiama a testimoniare in un'aula del tribunale di Roma i campioni che hanno fatto la storia del calcio. Ricorda tutto, lo scrive e lo dice:«All'Inter ci dopavano come bestie».' 'L'allenatore dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve, io ero spesso tra quelle, e poi le dava anche ai titolari. Un giorno Herrera si accorse che le sputavamo, allora si mise a scioglierle nel caffè. Da quel giorno il caffè di Herrera divenne una prassi. Una volta, dopo quel caffè, era un Como-Inter del 1967, sono stato tre giorni e tre notti in uno stato di allucinazione totale, come un epilettico. Oggi tutti negano incredibilmente''.
Con la biografia 'Il terzo incomodo', Ferruccio ha rotto con il fratello Sandro e si è guadagnato la querela per diffamazione di Facchetti, ma è comunque strano che nessuno dei personaggi tirati in mezzo abbia parlato del libro, fosse anche per smentire quello che c'è scritto senza entrare nel rapporto personale Sandro-Ferruccio, più materia da psicanalisi che da addetti ai lavori-livori calcistici. Perchè al di là del merito della questione, la base di tutto è l'omertà che esiste in ogni ambiente professional-corporativo, dai professori universitari ai giornalisti. Chi vuole rimanere nel giro del calcio non può parlare né esprimere opinioni sue, nemmeno se ha visto morire prematuramente buona parte dei compagni di squadra. E non erano tutte riserve...
Chiamato a testimoniare dal tribunale di Roma, il fratello minore di Sandro ha richiesto a sua volta le testimonianze degli ex compagni nerazzurri Corso, Suarez, Facchetti, Burgnich, Bedin, Domenghini, Guarneri. «Non l’ho fatto partire io questo processo, mi ci hanno tirato dentro. Ma adesso devono parlare tutti, deve venire fuori tutto»..
LA DENUNCIA DI GEORGATOS: "DOPING ANCHE ALL'INTER".
"In squadra c'era chi prendeva pillole". La pratica del doping non è quindi legata solo all'epoca del picchia comunisti papà Angelo, ma anche nello squadrone del figlio Massimo.
Grigoris Georgatos in contropiede è andato poche volte almeno nei due anni passati ad Appiano Gentile. Terzino offensivo o attaccante aggiunto, della sua brave tappa milanese si ricordano in pochi, una parentesi a riflettori spenti. Oggi, il quasi trentaquattrenne greco alle dipendenze del tecnico norvegese Trond Sollied all'Olympiakos scuote però l'ambiente nerazzurro dalle colonne del quotidiano Ethno Sport.
E' una lunga confessione quella di Georgatos, un'intervista che suona come un atto di accusa all'indirizzo di qualche compagno d'avventura di allora.
«... io non ho mai fatto uso di anabolizzanti nella mia carriera, ma ho visto alcune cose ed ho capito cosa stava accadendo...», e ancora: «... c'erano gruppi di persone che rifornivano i giocatori...».
Affondi pesanti, passaggi che vogliono, nelle intenzioni del centrocampista greco, svelare certe pratiche di spogliatoio senza che la società ne fosse a conoscenza. L'Inter non avrebbe alcuna responsabilità, ci tiene a precisare più volte Georgatos. Nessun dirigente nerazzurro poteva essere al corrente di «... pillole o punture...» sospette.
L'atto di accusa continua e, senza svelare i nomi dei giocatori, il terzino greco disegna comunque un identikit, seppur sbiadito, dei suoi accusati. «... chi gioca per tanti anni ad alti livelli non ha bisogno di ricorrere agli anabolizzanti... chi gioca pochi anni adaltissimi livelli e poi sparisce invece...
Certo, il greco cerca di discolpare la dirigenza dell'Inter, dimenticando che i giocatori, prima che all'antidoping "ufficiale" sono soggetti a quello cautelativo di club, che in caso di positività deve comunicare alla procura antidoping la positività del giocatore, oltre che una dettagliata nemesi dei farmaci dati loro dal club stesso... quindi, se anche fosse vero che all'Inter non fosse una pratica societaria, quelli del reparto medico nn potevano non sapere!
E se ci facciamo venire in mente certi noti vizietti notturni di Ronaldo, Galante, Kallon (in realtà Kallon fu proprio scoperto, ma fu messo tutto a tacere...) Adriano etc. etc...
In soccorso a questa tesi, accorre la notizia di oggi circa il ricoveroin ospedale di ANDY VAN DER MEYDE (altro immenso campione che se non fosse stato per Moggi & co non avrebbe potuto che far trionfare con la sua estrema classe - la terza elementare credo - lo squadrone nerazzurro...) in seguito ad una notte brava a base di alcool e droga.
Certo, domani la gazzetta si affretterà a dire che ha cominciato a sniffare da quando è all'Everton, magari spinto dalla depressione di uno scarso utilizzo da parte del suo tecnico (chissà come mai!)...
SCANDALO PASSAPORTI. ORIALI E RECOBA PATTEGGIANO.
Il Gip del Tribunale di Udine, Giuseppe Lombardi, ha accolto la richiesta di patteggiamento dell'attaccante uruguayano dell'Inter, Alvaro Recoba, e di Gabriele Oriali, responsabile dell'area tecnica della società nerazzurra, infliggendo la pena di sei mesi di reclusione ciascuno (sostituita con una multa di 21.420euro) per i reati di concorso in falso e ricettazione.
I patteggiamenti sono stati definiti nell'ambito dell'inchiesta sulle procedure seguite per far diventare comunitari giocatori che invece, nella realtà, non avevano antenati in Europa. Nell'inchiesta, divisa in vari filoni, sono coinvolte 31 persone, fra le quali 12 calciatori.
Oltre al concorso in falso per l'assenza di antenati in Europa, a Recoba e Oriali l'accusa contesta il reato di ricettazione relativo alla patente italiana ottenuta dal calciatore uruguayano, che faceva parte di un gruppo di documenti rubati negli uffici della Motorizzazione di Latina. E la giustizia sportiva intanto latita.
"FACCHETTI FIRMO' FALSE FIDEJUSSIONI PER LA REGGINA".
L'ex DG della Juve Luciano Moggi fa riferimento a "fideiussioni false" sottoscritte da Facchetti in favore della Reggina.
Lucianone attacca: "Fatemi capire, il passaporto falso di Recoba per cui l'Inter ha patteggiato, che cos'è? Qual è la sola società di serie A che ha cointeressenze con una di B? Non è l'Inter con lo Spezia? Fatemi capire, c'è differenza se Moggi va a cena da Bergamo con lo scudetto già in tasca e Giacinto Facchetti si attovaglia, con Bergamo, mentre l'Inter ancora lotta per un posto in Champions? Le fidejussioni false firmate da Giacinto Facchetti per la Reggina, non sono forse illeciti pieni? E allora perché la presunzione dell'illecito- cioè non il peccato, ma il solo pensiero del peccato - è sufficiente alla giustizia sportiva per condannare? Lo chiedo, badate, non per me, ma per un club come la Juventus condannato con quella penalizzazione in serie B. Io ho molti tifosi che mi chiamano e mi informano. Nel mondo dei tifosi cen'è di tutti i tipi. C'è chi arriva a fatica a fine mese e, nonostante ciò, compra un biglietto di curva e chi invece bazzica il mondo della finanza e degli affari".
FACCHETTI E LE CENE CON BERGAMO:
"Andavo a cena con Facchetti e con lui parlavo anche di griglie arbitrali".
Paolo Bergamo, ex designatore arbitrale ammette i suoi frequenti incontri con Facchetti durante la trasmissione televisiva "Matrix": "A casa mia venivano molti dirigenti, non solo Moggi. Ad esempio veniva spesso anche Giacinto Facchetti, mio amico da trent'anni. Non ci vedo nulla di male. E con il presidentedell'Inter potevo parlare di griglie tranquillamente".
E Moggi giustamente ha sbottato: "Fatemi capire, c'è differenza se Moggi va a cena da Bergamo con lo scudetto già in tasca e Giacinto Facchetti si attovaglia, con Bergamo, mentrel'Inter ancora lotta per un posto in Champions?
CLAMOROSO: NICOLETTI, SUBCOMMISSARIO FICG, E’ "SOCIO" DI MORATTI.
Scudetto 2005-2006 ai nerazzurri? «Sarebbe uno scandalo visto che il vicecommissario della Figc lavora per la famiglia Moratti».
Ad addensare ombre sull’«operazione-pulizia» della Federazione è un’interrogazione rivolta al ministro dello Sport Giovanna Melandri dalla senatrice Maria Burani Procaccini. A Palazzo Madama, quindi, Forza Italia avanza pesanti dubbi sul processo a Calciopoli e punta l’indice sul subcommissario della Figc, Paolo Nicoletti, «figlio dell’avvocato Francesco Nicoletti, originario di Dipignano, in provincia di Cosenza, trasferitosi negli Anni Sessanta a Milano per divenire stretto collaboratore e legale di fiducia di Angelo Moratti».
Nicoletti, dunque, è «legato da rapporti professionali con la Saras della famiglia Moratti». Un inaccettabile conflitto d’interessi, secondo la Burani Procaccini, che manda in frantumi la terzietà degli organismi federali, «soprattutto se lo scudetto 2005-2006 fosse assegnato all’Inter».
Il pericolo infatti è che al duopolio Juventus-Milan che «ha gestito il calcio per tanti anni» si sostituisca un monopolio che veda «l’Inter con uomini di sua fiducia piazzati in Federazione».
Queste come immagino che non le abbiate mai sentite, vero? ome al solito, un grande applauso per la stampa italiana. Per citare Lotito: "Siete i mistificatori della realtà!"
Articolo di: Papace Simone

lunedì, agosto 07, 2006

CAMPIONI VERI, E’ INIZIATA LA CONTA



Di Marcello Chirico


Allora, cosa fa Buffon: resta o va via? Arrivati a questo punto, vi dirò, faccia pure ciò che vuole. Avere o meno in rosa il portiere campione del mondo per disputare il prossimo campionato di B, francamente, mi sembra del tutto superfluo. La cosa mi interessa poco, soprattutto per un motivo: dopo aver assistito al fuggi –fuggi pressoché generale dei suoi compagni (chi ancora non ha fatto le valigie e non si chiama Del Piero o Nedved le sta preparando, non dubitate), ho potuto constatare quanto poco batta il cuore di questi nostri presunti campioni per la Juventus. Parlo di quelli che, in questi ultimi giorni, se ne sono andati senza quasi salutare, privi forse del coraggio necessario per giustificare la loro partenza se non col desiderio di andare a incassare altrove ancora più miliardi di quelli guadagnati finora a Torino.

Sia chiaro, da loro non pretendo le stesse pulsazioni emotive di ciascuno di noi, mi sarei accontentato però di un minimo di gratitudine per una società che – nonostante la retrocessione coatta per colpe , specifiche ,di alcuni suoi ex dirigenti (e sottolineo : Bettega non mi pare compaia nelle intercettazioni) – resta sempre uno dei club più prestigiosi al mondo. Quello, tanto per essere schietti, che li ha resi straricchi ed ha permesso ad alcuni di loro di poter indossare la maglia azzurra e partecipare all’ultimo Mondiale.

Zambrotta ha ampiamente dimostrato di essersene dimenticato in fretta, così come Cannavaro non ha pensato nemmeno per un nano secondo che forse a Berlino non ci sarebbe arrivato se 2 anni prima la Juve non lo avesse strappato all’Inter (dove vegetava) e rilanciato alla grande in bianconero. Spero se ne ricordi almeno Camoranesi , rifiutato dalla nazionale argentina e valorizzato in bianconero al punto da indurre la Federazione a rispolverare gli oriundi e trovargli così un posto nella nostra rappresentativa: se adesso il suo cartellino vale quel che vale, lo deve proprio alla scommessa fatta su di lui dalla Juve ai tempi in cui tirava calci al pallone in quel Verona retrocesso poi in cadetteria.

Una gratitudine (mancata) che avrei voluto tanto vedere accompagnata dal desiderio di rivalsa nei confronti di chi li ha accusati di aver vinto gli ultimi due scudetti con la frode, screditando del tutto il loro lavoro. Come minimo, io sarei andato in bestia. Loro, i del pallone (come pretendono di essere classificati) hanno fatto spallucce e immediatamente sguinzagliato i procuratori alla caccia di contratti miliardari alternativi. Magari accompagnando il tutto da una di quelle belle risate a 32 denti tipo quelle sfoggiate da Cannavaro negli spot televisivi. Ridono, mentre ci sarebbe solo da piangere. Del resto a loro che gli importa se la Juve va in B con 30 punti di penalità e il rischio di non partecipare alla Champions per chissà quanti anni: loro sono dei e non vanno dove li porta il cuore, ma solo l’odore dei soldi. Chi non ne è convinto e riesce ancora a schierarsi a fianco dei calciatori forse non sa ancora che Trezeguet, per seguire la Juve in B, vorrebbe un ritocco verso l’alto del proprio contratto e l’assicurazione nel caso di mancata promozione di essere ceduto la prossima stagione ad un club di suo gradimento. E lo stesso discorso pare sia stato proposto pure a Buffon.

Con gente così venale non dovrebbe stupire affatto che il calcio sia giunto ai suoi minimi termini, sia dal lato morale che in fatto di credibilità. Per carità, la stragrande maggioranza dei calciatori ragiona e si comporta in questo modo, ma personalmente mi secca (e non poco) che lo facciano pure i giocatori della Juventus.

Mi rattrista davvero tanto l’abbia fatto capitan Cannavaro, andatosene per giunta a Madrid da quel Fabio Capello che – dopo aver sottoscritto un contratto col Real con ancora uno in essere con la Juve – ha mandato i propri emissari a far la spesa nel supermarket bianconero, in modo da portargli via i giocatori migliori. Insisto: poi ci stupiamo del marciume del calcio?

"Non ho lasciato la barca che affondava, se non ci fosse stata questa situazione difficile sarei rimasto a Torino", ha dichiarato nelle ultime ore Cannavaro ai giornali italiani, aggiungendo che la società juventina "ha capito, rivelandosi speciale pure in questa occasione". Peccato che il primo della società bianconera ad esprimere grande delusione per la decisione del capitano azzurro di abbandonare la nave è stato proprio Deschamps, quasi a testimoniare che tutta questa voglia di restare da parte del Canna non ci fosse. Come, del resto, dimostrano le dichiarazioni ai giornali spagnoli dopo l’annuncio del suo passaggio alla Casa Blanca. le sue prime parole da galacticos.

"E’ stato il mese più intenso di tutta la mia vita, è come un sogno. Sono la persona più felice del mondo". Sinceramente: vi sembrano quelle di un uomo afflitto dal dover abbandonare la Juventus perché qualche cattivane lo ha costretto ad emigrare a Madrid? Caro Fabio, te ne sei andato? Ciao ciao, ma evita cortesemente di prenderci in giro, perché noi tifosi non siamo bambini stupidi da rabbonire con qualche caramella.

Ecco perché ho ancora ragione di dubitare del rinnovato amore bianconero raffiorato in questi ultimi giorni a Buffon dopo il suo mancato passaggio al Milan (scusate: ma glielo avete sentito dire dalla sua viva voce che vuole assolutamente restare alla Juve? Io no), e proprio per questo non mi dispererò affatto decidesse di andarsene pure lui. Tanto la ricostruzione di una squadra non inizia di certo da un portiere (per giunta a rischio squalifica per la nota vicenda ancora aperta delle scommesse on line), ma dal desiderio di scrollarsi di dosso la melma e tornare subito grandi.

"I campioni non ci sono più, ma resta la mentalità Juve" ha detto il neo consigliere Montali, parole che mi sento di sottoscrivere in toto. Torneremo a vincere tutto, alla faccia di chi ci ha scaricati con tanta facilità. Ne sono convinto, per non dire certo. E per questo tifo Juve, anche in B.

Aggiungo che non solo per questo si deve tifare Juve anche in B. Lo si deve fare per orgoglio, in quanto è più onorevole tifare Juve che Inter, coloro che hanno sempre fatto le vittime ma che in realtà, assieme a Roma e Milan, si spartiscono il potere.

Cari interisti, ricordate sempre che il mondo è una ruota che gira: per la prima volta nella vostra storia siete sopra di voi, ma la vostra gioia durerà appena un batter di ciglia.

Torneremo ad umiliarvi, come ha fatto Alex qualche mese fa con quella punizione all'icrocrocio a San Siro! In quell'occasione c'era Moggi? Si, al limite a bordocampo che se la rideva e gongolava all'evidenza di aver creato una squadra stupenda, battuta solo fuori dal campo di calcio.

I due scudetti (28° e 29°) rimarranno nel nostro palmares per sempre, non potete in nessun modo toglierci dalla testa le immagini, le emozioni vissute e, in particolare, la sensazione di superiorità che la Juve ci regala regolarmente da 12 anni.

Avete tentato di affossarci con il doping, poi con attacchi personali ai giocatori (Del Piero, Cannavaro, ecc...), ma ci siete riusciti con la più grossa infamata che la storia ricordi.

Lo scudetto che porterete sul petto è quello della vergogna, della codardia, dei perdenti.... Quindi è proprio il vostro!

(S)VENDUTI! (OVVERO: LORO SONO "INSENSIBILI" AL GRIDO DI DOLORE ...)


di Antonio La Rosa

Studiando la storia risorgimentale, ci siamo imbattuti tutti nella lettura del famoso "grido di dolore", pronunciato da Vittorio Emanuele II parlando al parlamento piemontese nel gennaio 1859: "Noi non siamo insensibili al grido di dolore che da ogni parte d’Italia si leva verso di noi".

Furono le parole che di fatto avviarono la fase di unificazione dell’Italia.
Come dire, anche a noi servirebbe un Vittorio Emanuele II ed un Camillo Benso conte di Cavour, espressione di una Torino che pensava decisamente in grande, quando attualmente, in casa bianconera, sembrano esserci personaggi che al contrario si mostrano altamente "insensibili" al grido di dolore che da tante parti d’Italia la tifoseria bianconera leva verso di loro, chiedendo tutela e difesa del grande patrimonio juventino.

Uno dei rimproveri più frequenti che sto ricevendo dagli amici che mi hanno scritto, è quello di essere stato troppo accondiscendente ed adesivo con la condotta e le linee della nuova dirigenza, e dunque di non aver preso posizione critica verso Elkann, Cobolli Gigli e soci.

Onestamente non è stata, la mia, accondiscendenza e adesione alla nuova linea societaria, ma una semplice posizione di attesa, nel senso di aspettare un poco, vedere comportamenti, scelte, decisioni, e quindi avere un quadro più chiaro prima di esprimere la mia opinione sulla nuova linea societaria.

Qualcuno ricorderà che a suo tempo scrissi, a nome dello staff di Juventus 1897.it, e sul forum j1897.com, una lettera aperta alla nuova dirigenza, nella quale auspicavo, dopo una prima fase diciamo di rodaggio, che la dirigenza cominciasse a prendere posizioni forti ed autorevoli, diciamo "da Juventus", nel richiamo alla migliore tradizione societaria bianconera.

Da ultimo, come avrete invece potuto leggere, ho accentuato le mie perplessità verso i comportamenti dei nuovi dirigenti, e credo proprio nel mio ultimo intervento, "La regina del forse", di averli esternati con estrema chiarezza, sperando comunque che certe cadute di stile, o certe posizioni deboli, fossero solo scelte momentanee e comunque da superarsi.

Purtroppo non sembra essere così, e certi fatti di questi ultimissimi giorni, sembrano denotare più una volontà di liquidazione del grande patrimonio juventino, ed una volontà, come dire, troppo accondiscendente e remissiva con i nuovi poteri forti del calcio: cosa che non mi sta bene, come non credo stia bene a nessun tifoso juventino, appunto perchè siamo tifosi "della Juventus", altrimenti avremmo tifato per il Roccacannuccia!

Mi riferisco intanto alla cessione di Vieira all’Inter, ma anche a quanto mi è dato leggere oggi su Tuttosport, con riferimento ad una intervista ad Alessio Secco, e con riferimento all’iniziativa dei piccoli azionisti della Juventus di adire il TAR a tutela dei loro diritti.

Che nessun giocatore juventino dovesse andare a rafforzare le squadre espressione di quei soggetti che hanno organizzato la buffonata denominata "calciopoli" (o "Moggiopoli", come la definisce il fogliaccio rosa milanese), ossia Inter, Roma e Milan, penso sia cosa che accomuna tutta la tifoseria.

Vedere però il galantuomo degli elettrostimolatori agli arbitri, dei passaporti falsi, e dei bilanci fittizi con cessioni fittizie di marchi, annunciare l’acquisto di Vieira con l’enfasi di chi ha fatto il colpo fregando il poveraccio in disgrazia, pagandolo la metà di quanto era costato alla Juventus l’anno prima, e presentandolo con un curriculum indicante, tra i risultati conseguiti dal francese, una retrocessione in B con la maglia bianconera, è stato decisamente offensivo per me e penso per tutti, e cosa ancora più offensiva è stata la mancata reazione della società a questa cialtronata di un uomo che, perdente per definizione, adesso trova il suo momento di gloria grazie al fatto che i suoi amici alleati hanno occupato il palazzo del calcio, con la complicità dei politici di governo, e la non ostilità dei politici di opposizione!

Certo, a ciò si aggiunge il volto sorridente di un giocatore più volte bistrattato e denigrato da coloro che oggi gli hanno consegnato quella maglia con lo scudetto della vergogna, a riprova che Vieira probabilmente è degno giocatore da Inter.

Ma un comunicato stampa di protesta e di risposta alle provocazioni nerazzurre, me lo sarei aspettato, quantomeno per puntualizzare che l’ultimo risultato conseguito da Vieira è frutto di decisioni a tavolino, come lo scudetto di cartone all’Inter: questo l’ha dovuto scrivere un quotidiano, Tuttosport, non la Juventus F.C., in persona del presidente pro tempore. Certo, forse speravo e spero troppo da una dirigenza che non ha avuto il buon gusto di presentare la nuova maglia con lo scudetto conquistato sul campo, prima ancora che la giustizia sportiva si pronunciasse ...

Ed ancora oggi debbo sentire che le milanesi parlano di giocatori della Juventus come obiettivi di mercato, ne parla Mancini, ne parla pure lo squalificato Galliani, che incurante della squalifica continua ad amministrare il Milan, ne parla Raiola, procuratore di Ibrahimovic, cosa quest’ultima oltremodo irritante ed offensiva.

Io non so cosa deciderà lo svedese, che come sapete è il mio beniamino, ma francamente il comportamento di Raiola è di quelli che fanno inalberare, e che andrebbe stigmatizzato ben oltre le parole decise ma non troppo, di Alessio Secco, nella sua odierna intervista a Tuttosport. A provocazioni come quelle di Raiola si risponde in un modo solo: c’è un contratto fino al 2008, la società intende rispettarlo, prolungarlo ed adeguarlo, se non si è d’accordo il giocatore rimane sotto contratto fino alla scadenza e, nel 2008, quando sarà libero, potrà scegliere quello che vuole; se rifiuta la B, può ben rimanere in tribuna per due anni a riposarsi.

E in questo entro nei punti toccati da Alessio Secco nella sua intervista. Quando ne ho completato la lettura, ho avuto la sensazione di una persona decisa e sicura di sè, ma non eccessivamente sicura dell’assetto societario che gli sta sopra, dato che ogni sua presa di posizione netta, veniva puntualmente annacquata da affermazioni possibiliste.

In sostanza, non ha detto chiaramente che il mercato in uscita è chiuso, dato che, dopo parole estremamente rassicuranti e direi anche forti, il finale è stato quel "vedremo" che non lascia ben sperare. Soprattutto non lascia ben sperare il fatto che siano sempre le milanesi a contendersi pubblicamente i nostri giocatori, grande contraddizione di chi fino a ieri si lamentava di perdere per complotti di palazzo, o di chi reclamava la restituzione di due scudetti!

Credo quindi che sia arrivato il momento di dirlo a voce forte e chiara, visto che Cobolli Gigli e soci, Elkann e proprietari, sembrano non avere buon udito per ascoltare gli appelli della tifoseria juventina: GUAI A VOI SE CEDETE ALTRI CAMPIONI ALLE MILANESI, LA TIFOSERIA NON ACCETTEREBBE OLTRE L’ENNESIMO SCHIAFFO ALLA PROPRIA PASSIONE PER LA JUVENTUS, CALPESTATA PROPRIO DA CHI LA GUIDA ATTUALMENTE!

Vedete, io sono convinto che i primi difensori della Juventus debbono essere i tifosi, anche perchè mi rendo conto che la proprietà deve in questo momento riannodare le fila e quindi salvaguardare (almeno così spero e speravo fosse), il grande patrimonio bianconero; non ho mai pensato o creduto che la nostra difesa dovesse indirizzarsi nei confronti dei nuovi dirigenti, ma adesso comincio a temere che forse il modo migliore di difendere la Juve, è quello di difenderla da possibili smobilitazione decise dalla proprietà per ragioni le più disparate.

Abbiamo un bel dire a proclamare boicottaggi, a disdire contratti con televisioni a pagamento, a non comprare giornali e riviste antijuventine, quando poi Cobolli Gigli rilascia interviste alla Gazzetta del Milan, ossia il vero e proprio braccio armato di chi ci ha voluto affossare! Ed abbiamo un bel dire, quando noi vogliamo tutelare la storia e la leggenda bianconera, mentre altri subiscono e vogliono subire passivamente, guardando addirittura di malocchio le iniziative a tutela della società.

Ritengo grave quanto letto sempre oggi, su Tuttosport, che la proprietà ufficiosamente ha mostrato di non gradire l’iniziativa dei piccoli azionisti di riunirsi ed agire davanti al TAR, a tutela della ... Juventus, perchè di questo si tratta.

Dopo la linea servile di Zaccone (che ripeto, è tra i migliori in Italia, e dunque debbo presumere che fosse la sua, una linea indicata dalla proprietà), dopo certe frasi a briglia sciolte, scarsamente difensive delle ragioni della società, adesso mi tocca leggere che anche chi si muove di propria iniziativa a difendere la società e la squadra, non è visto di buon occhio, quando invece sta sostituendosi a chi aveva l’obbligo di difendere in ogni modo un patrimonio del calcio italiano, messo sull’altare sacrificale da un vergognoso accordo politico - economico.

Se gli Elkann non hanno più interesse per la Juventus, bene, la cedano, o accettino l’iniziativa dell’azionariato popolare (altra iniziativa che sembrerebbe poco gradita); se Montezemolo deve vendicarsi dell’unica macchia alla sua brillante carriera manageriale (ossia la giuda della Juve nel 90 - 91), distruggendo ciò in cui fallì, lo dica chiaramente, ci saranno molti altri a volere evitare la distruzione di quella leggenda che dura da 109 anni.

Ma in ogni caso, facciano, lor signori, in modo che mai la tifoseria juventina debba manifestare e lottare a difesa della propria squadra del cuore, contro chi ne è proprietario o contro chi la guida.

P.S.: chiudo con il mio personale "avviso" ai naviganti, in palese copiatura di Beccantini, che finalmente ha scoperto che Calciopoli non avrebbe prodotto il calcio pulito, ma solo il calcio senza Juve, come in tanti gli avevamo anticipato da tempo.

E’ tornata a parlare "ministra melandra" (rigorosamente minuscolo), che da brava portavoce di chi decide per lei e le passa le veline da leggere, ci ha comunicato che a Guido Rossi non basteranno tre mesi per riscrivere le regole nuove per il calcio. Ha ragione, in effetti il nostro Caligola - Rossi, ha sperperato tre mesi per riscrivere solo gli organigrammi della federcalcio, in perfetta logica spartitoria Inter - Roma - Milan, e per riscrivere una classifica, dichiarando campione d’Italia chi è arrivata terza sul campo, dopo una annata di imprese in giro per l’Italia.

Se si fosse dedicato realmente a riscrivere le regole, più che a nominare arbitrariamente giudici con il mandato di assassinare la Juventus, probabilmente Rossi sarebbe già a metà dell’opera, ma avendo perso tempo per cose più importanti, ossia la tutela della sua Inter, e la preparazione del terreno adatto alle vittorie della Roma, patrocinata dal suo grande sponsor D’Alemino, con contentino finale a Berlusconi per non creare troppi casini in parlamento, è chiaro che il nostro commissario dittatore delle banane, dovrà avere maggior tempo, e dunque ciò significa che questo signore potrà spadroneggiare per tutto il tempo che vuole, mentre sull’altro fronte in Lega si scannano un pò tutti, a conferma del caos che regna nel nostro calcio, anche perchè chi doveva riportare armonia e serenità, sta invece lavorando a favore di qualcuno e a danno di tutti gli altri.

E nel frattempo, Guido Caligola continua nel suo lavoro di nomina dei suoi asini a senatori del Palazzo calcistico: dopo avere sistemato tal Nicoletti, consulente di Moratti, come vice commissario federcalcio, adesso ha nominato altri due nuovi vice commissari, Vito Gamberale, e Maurizio Coccia.

Interessante la nomina di questi due personaggi.

Il primo, attuale a.d. di "Autostrade" (gruppo Benetton, quindi altro personaggio di area Inter), è stato l’uomo di fiducia di un ex sindaco di Roma anni ’80, lì catapultato dalla Milano da bere anni ’80, da un accordo di ferro Andreotti - Craxi, ed il cui nome, se la memoria non mi inganna, mi pare sia Carraro Franco ... che sia l’ex presidente "graziato" della FIGC?

Il secondo invece è uno dei tre saggi che con il suo parere ha assegnato lo scudetto a tavolino all’Inter, e dunque un premio lo meritava, quindi vicecommissario FIGC, così almeno potrà essere indennizzato per il parere dato a favore della squadra di Rossi - Caligola!

Decisamente, quando ebbi a scrivere "Il calcio pulito che verrà", non avrei mai immaginato che la realtà avrebbe superato ogni mia immaginazione!

E-mail: antonio.larosa@libero.it


Come al solito, sono costretto a sottoscrivere ogni singola sillaba scritta da Antonio in questo articolo. Bella l'Italia.....


juve

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NON UN EURO ALLA GAZZETTA!!!

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