Zdenek Zeman è considerato da metà Italia (casualmente quella antijuventina e decisamente ignorante di calcio) un tecnico spettacolare, che fa del "Calcio Champagne" la sua ragione di vita. Per la stampa italiana il 4-3-3 zemaniano è sinonimo di bel gioco, di spettacolo e di divertimento.
Ma tutto ciò è davvero oggettivamente riscontrabile? Per rispondere a questa domanda mi affiderei ai numeri, il vero vangelo dei calciofili.
Tralascimo le prime esperienze nelle categorie inferiori (2 anni di giovanili del Palermo, 3 stagioni al Licata, 1 al Foggia, 1 al Parma ed 1 al Messina), arriviamo all'esplosione del tecnico boemo. Zeman allena il Foggia definito "dei miracoli". A parte il discutibile fatto che non ha centrato la promozione subito, ma al 2° anno, nel campionato 1991/1992 la Serie A conosce il miglior allenatore che sia mai esistito (naturalmente...per gli avversari). Al primo anno centra un ottimo 9° posto, poi due volte si piazza al 12° posto (ricordiamo che le squadre allora erano 18 e 2 punti per la vittoria). Esaminiamo queste 3 stagioni "miracolose", senza però dimenticarci dei calciatori che formavano quella squadra: Signori, Rambaudi, Baiano, Mancini (il portiere), Barone, Padalino, Shalimov, Kolyvanov, Petrescu, Matrecano, Di Biagio, Stroppa, Chamot, Seno. Se la memoria non mi inganna, questi erano ottimi giocatori, che hanno avuto un'ottima carriera. Ma tralasciamo questo particolare non da poco e svisceramo le 3 stagioni foggiane di Zdengo in serie A.
1991/1992: 9° posto finale, 35 punti (che ricalcolati con 3 punti a vittoria farebbero 47 punti. Ricordo per tutti che 2 anni fa il Bologna retrocesse con 44 punti!). Gaol fatti 58 e subiti 58. Il parallelo col Chievo dei miracoli è davvero IMPIETOSO!!!
1992/1993: 12° posto finale dietro a squadroni come Atalanta, Torino, Napoli e Cagliari. 32 punti (riconvertiti a 3 punti per vittoria sarebbero 42), ma la cosa più interessante è che il "Foggia dei miracoli" arriva a 2 punti sopra la retrocessione! 39 gaol fatti e 55 subiti: un ottimo - 16 in differenza generale... Galacticos!!!
1993/1994: la stagione che tutti definiscono il vero capolavoro di Zeman (si giustifica, quindi, la sua mediocre carriera). 12° posto finale con 33 punti (43 riconvertiti) e addirittura 3 sopra la salvezza. Un vero miracolo! 46 goal fatti e gli stessi subiti (finire in attivo sarebbe troppo, eh?).
Con questa strepitosa performance (non dimentichiamo l'ottima squadra di cui disponeva!!!) merita il trasferimento ad una grande, ovvero la Lazio prima e la Roma poi, a cui porterà trofei su trofei nell 5 stagioni nella capitale.
LAZIO
La carriera di Zeman è in ascesa totale e alla Lazio lascia un ricordo indelebile.
Ricordiamo prima i giocatori a sua disposizione nella società biancoceleste: Marchegiani, Chamot, Negro, Cravero, Winter, Fuser, Di Matteo, Signori, Casiraghi, Rambaudi, Boksic, Di Vaio, Favalli, Nesta, Marcolin, Esposito M., Cudicini, Baronio, Nedved, Venturin, Buso, Protti. Non male direi, squadra da 2°/3° posto fisso!
1994/1995: la stagione migliore di Zeman con un 2° posto a pari merito col Parma a 63 punti, con 69 gaol fatti e 34 subiti (un + 35 mai più riscontrato!). Oggettivamente un ottima stagione, ma con la squadra a disposizione ha semplicemente mantenuto le attese.
1995/1996: 3° posto con 59 punti, 66 gaol fatti e 38 subiti
1996/1997: continua il miracolo di Zeman. Infatti, il tecnico boemo viene esonerato alla 1° gionata di ritorno, dopo una sconfitta interna col Bologna. Quella lazio arriverà al 4° posto, a 10 punti dalla Juve campione. Pensare cosa avrebbe potuto fare se in panchina ci fosse stato Zoff dall'inizio....
Con grandi squilli di trombe Zeman salta da una sponda all'altra del Tevere e inizia a vincere... la Lazio però! Nell'immediato dopo Zeman si risconta la vittoria della scudetto, un altro perso immeritatamente a favore del Milan, Coppe Italia ed Europee a volonta... Ma per la stampa è stata la mentalità di Zeman ad aver apert la strada ai successi futuri.. Io ho qualche dubbio...
ROMA
Altro capolavoro di Zdenek, durato putroppo (per noi Juventini) solo 2 staioni. Alla Roma poteva disporre, tra gli altri, di: Helguera (si quello del Real, che ha cacciato a calci nel culo dopo 8 partite!), Candela, Del Vecchio, Konsel, Gautieri, Aldair, Di Biagio, Vagner, Cafù, Di Francesco, Tommasi, Balbo, Totti, Paulo Sergio, Zago, Wome, Tetradze ed Alenitchev. Una rosa da 2°/3° posto fisso.... Vediamo nel dettaglio i due anni giallozozzi (pardon, giallorossi...)
1997/1998: 4° posto finale con 59 punti, 67 goal fatti e 42 subiti, distaccato dalla Juve campione di 25 punti. Non male per chi doveva puntare allo scudetto!
1998/1999: è l'anno peggiore della Juve degli ultimi 20 anni, ma lo Roma riesce ad arrivare pari ai bianconeri (si è un dato che fa impressione, ma è così...). 5° posto finale a parimerito con Juve ed Udinese a 54 punti, 69 goal fatti e 49 subiti. Mitico!
Cacciato con disprezzo, a Roma arriverà Fabio Capello e secondo copione la squadra inizierà a vincere giocando in maniera più che spettacolare... Zeman andrà al Fenerbahçe e si dimettera dopo appena 10 partite: forse il campionato turco non è abbastanza spettacolare per lui.....
Zeman non molla, pensa più a parlare (denuncia doping) che a giocare e diventa il paladino degli antijuvenini, ma come allenatore lascia un pò a desiderare (non è una novità!). Inizia una fase della sua carriera nella quale diventa più famoso per quello che per quello che fa in campo...
2000/2001: inizia la tragica stagione delNapoli, che culminerà col penultimo posto e quindi con la retrocessione in serie B. Zeman dura la bellezza di 6 partite nelle quali ottiente questi strepitosi risultati: 1-1 con Perugia e Lecce; sconfitte per 2 a 1 con la Juve, 3-0 con l'Inter, 5 a 1 (!!!) col Bologna e 2-1 col Vicenza. Viene esonerato dopo aver collezzionato 4 sconfitte e 2 pareggi in 6 giornate, con 5 goal fatti e appena 14 subiti. Un idolo. Dopo la Turchia anche Napoli non capiec il genio boemo. Anche dopo queste ottime performance, il suo declino viene spiegato più col potere di Moggi che con i suoi oggettivi demeriti... Ma Zeman non molla, si rimette in discussione... in serie B. Dovrebbe essere facile per il mago del calcio spettacolo, ma qualcosa va storto... anzi, più di qualcosa....!
2001/2002: Guida la Salernitana neo retrocessa che ha un organico oggettivamente sopra la media in serie B, ma riesce nella difficile impresa di non lottare mai per la promozione, arrivando al 7° posto a ben 14 punti dalla quota A. Ma giustamente merita la conferma, che legittimerà con un altro capolavoro...
2002/2003: la riconferma è sicuramente meritata dato che viene esonerato (ancora? Ma che strano....!) dopo 17 partite (3 vittorie, 3 pareggi e 11 sconfitte; 14 gaol fatti e 28 subiti, media punti a partita di 0,70 a partita!!! (12 punti in 17 partite). Di certo tutto ciò è colpa di Moggi....
2003/2004: Il genio non può essere ignorato, allora viene preso dall'Avellino... ULTIMO POSTO IN SERIE B!!! Ma la colpa, ovviamente, è di Moggi e della Juve!!!
2004/2005: il suo autentico miracolo: il Lecce. Diciamo, intanti, che quella squadra aveva fior di giocatori: da Bojinov a Cassetti, a Giacomazzi, Ledesma, Vucinic, Bjelanovic, Stovini, Dalla Bona, Pinardi... Un organico da zona UEFA... Zeman riesce a salvarsi all'ultima gionata tra immotivati tripudi! Pazzesco!!! La stampa lo loda, ma cosa ha fatto di speciale?
2005/2006: il presidente del Brescia (in piena zona playoff con buone possibilità di promozione) dopo una bellissima vittoria per 3 a 0 sul Piacenza, decide di suicidarsi e sostituire l'ottimo Maran con il nostro "eroe"... La prima dichiarazione è la seguente:"Voglio 11 vittorie su 11", poi "il Brescia sarà come Real e Milan"... SU quest'ultima affermazione ha avuto ragione perchè la sua squadra, come le altre 2, ha nettamente deluso! Ad oggi, ad 1 giornata dal termine, il bellissimo brescia di Maran è fuori dai Playoffma la colpa non è certamente di Zdenek, che meriterà la conferma di Corioni (il modo migliore per andare in C).
Tutta questa analisi dimostra inequivocabile come la stampa influenzi i giudizi. Zeman è un tecnico mediocre, che ha sempre fatto male ovunque è andato. Per la stampa è un idolo, l'unico che ha messo la faccia contro la Juve, quindi è da stimare in maniera illimitata ed incondizionata (vero Gazzetta dello Sport?).
Questa è l'Italia: dai addosso alla Juve e diventi importante, stimato. Fai il tuo lavoro bene e non sei nessuno. L'iportante è parlare di Gea, Moggi, Lippi e De Sanctis.
Come sempre: MI VERGOGNO DI ESSERE ITALIANO!!!
Tralascio volutamente l'aspetto tattico del calcio zemaniano. Essendo un grande appassionato di tattica (mi ritengo anche molto competente a proposito) preferisco non infierire su tal scempio, che definisco "gioco da Playstation....
Ora, mi chiedo e vi chiedo... Ma a queste cose (che sono dati oggettivi) i giornali ci hanno mai guardato? I giornlisti collegano la bocca (o la biro) al cervello prima di scrivere oppure sparano a casaccio? A voi la risposta...
FORZA JUVE SEMPRE!!!!!!!!!!!
Nessun commento:
Posta un commento