E' incredibile come tanti stranieri abbiano a cuore la nostra squadra. Non possono rovinare un mito come la Juve!!!
mercoledì, giugno 07, 2006
FIRMIAMO TUTTI QUESTA PETIZIONE A FAVORE DELLA JUVE!!!
E' incredibile come tanti stranieri abbiano a cuore la nostra squadra. Non possono rovinare un mito come la Juve!!!
ANTONIO LA ROSA... UN GRANDE!!!!!!!!
La notizia è di quelle apparentemente banali, pur se tragica: in un piccolocentro in provincia di Padova, una discussione degenera ed un uomo vieneucciso dal contendente.Notizia tragica certo, una vita umana soppressa, un’altra va incontro ad unadistruzione futura, ossia una lunga carcerazione, lo sdegno perchè unabanale discussione e dunque dei futili motivi possano portare a questaviolenza ed alla morte di una persona, ma in fondo ogni giorno leggiamo dimorti varie, per incidenti stradali, per spedizioni camorristiche, pervicende personali, per fatti di terrorismo o di guerra, e dunque nel"tritacarne" mediatico che ogni giorno ci sciroppiamo, un morto in più o inmeno tutto sommato non cambia granchè, non fa notizia o fa poca notizia.Senonchè, quando qualcuno ha cercato di approfondire quali fossero i futilimotivi alla base di questo incredibile fatto di sangue a Sant’Angelo diPiove di Sacco, si scopre che la vittima era tifosissima della Juventus, ilcarnefice tifosissimo dell’Inter, la discussione degenerata era conseguenzadel calcio scandalo di cui si parla tanto, tantissimo, da circa un mese, econ i toni che sappiamo tutti.E, appena il fratello della vittima dice a chiare lettere la ragione diquesto assurdo delitto, o i presenti nel bar dicono da cosa è nato l’alterco... puntualmente avviene la fuga dalla notizia!Provate a dare un’occhiata alle prime pagine dei quotidiani di oggi, soloTuttosport ne da notizia in prima pagina in modo visibile; La Stampa unpiccolo trafiletto che rinvia alle pagine interne, con un commento sulla vicenda; altri quotidiani releganola notizia nelle pagine interne, La Gazzetta dello Sport un trafiletto appena leggibile a pag. 13,poche righe e tutte sfuggenti; il Corriere della Sera un articolo un pò più evidente a pag. 16, nella cronaca; altri quotidiani mi risulta che ne accennano in modo decisamente superficiale, delitto per motivi futili, forse c’erano ruggini passate, forse si parlava di calcio, e l’informazione finisce lì.Non da meno i notiziari televisivi, tutti hanno nascosto l’origine della lite, qualcuno (correggetemi se sbaglio, solo sky tg24) ipotizza che i duestessero parlando di calcio, e tutto si ferma lì.Mi verrebbe a questo punto voglia di sciacallare anche io un pò, e di porrela domanda provocatoria, se le parti si fossero invertite, ossia vittima uninterista (o milanista, o romanista, o fiorentino, o napoletano, non cambia tanto), ecarnefice uno juventino, come sarebbe stata trattata la notizia,ricordandomi che solo qualche settimana addietro quasi tutti i mediauscirono con la notizia di quattro juventini (ben in evidenza questotermine) implicati nello scandalo delle scommesse clandestine, salvo poiscoprirsi che nessuno di essi era indagato e che a ben vedere tre deiquattro non erano giocatori juventini, ma solo ex juventini, e lo erano giàal momento dei fatti.Ma per rispetto di una vita umana che non c’è più, ed anche per il rispettodi altre vite distrutte, dai familiari della vittima, allo stesso omicida edai suoi familiari, questa domanda non la pongo, anzi fate finta di nonaverla neppure letta, come se io non l’avessi mai scritta.Questo però non mi esime dal porre ben altro tipo di domande ai nostri(dis)informatori quotidiani: perchè state tacendo sul fatto che ladiscussione degenerata è nata da una discussione sul calcio scandalo, ed inparticolare da una presunta frase detta dall’omicida verso la vittima, ossia"voi juventini siete tutti ladri"?Perchè, cari caporal-giornalisti, avete la coda di paglia, la vostra cattiva coscienza, svegliandosi,forse vi fa venire il minimissimo dubbio che in questi giorni aveteesagerato nel linciaggio a senso unico di tutto ciò che si chiama Juventus eche richiama a questa squadra di calcio?Da settimane ci avete bombardato a tappeto con notizie, opinioni, allusioni,insinuazioni e quant’altro, ed ora che c’è una notizia di cronaca nera concontorni chiari, diventate improvvisamente reticenti, silenziosi, ipercauti?In queste settimane avete scritto di tutto, cari caporal-giornalisti, anchecose inutili però finalizzate a distruggere l’immagine dei vostri nemici,dai giudizi sui figli di Bettega dati da Giraudo, al fine settimana a Parigidi Alessandro Moggi con Ilaria D’Amico, ossia cose che non riguardavano pernulla la vicenda cosiddetta "Moggiopoli" o "calciopoli"; avete occultato intutto o in parte che la GEA è espressione diretta del sistema economico -bancario romano, che Chiara Geronzi possiede un terzo della società, mentreavete sempre parlato di GEA di Alessandro Moggi; avete taroccato leintercettazioni, pubblicando solo quello che vi conveniva; gettato in pastoalle belve il mostro Luciano Moggi senza avergli dato nemmeno la possibilitànon dico di difendersi, ma almeno di controreplicare; avete fatto comevostro solito da zerbini per i proclami di Galliani, presidente di Lega cheattacca il sistema Juve, quando quel sistema, se davvero esistente, avevanel presidente di Lega, e in Galliani dunque, un elemento fondamentale persopravvivere.Da circa un mese si legge di tutto, ma a senso unico, gli stessi quotidianie settimanali di sinistra, si chiamino L’Espresso, La Repubblica, L’Unità,hanno messo da parte il loro antiberlusconismo, per scoprire una unitàpolitico - strategica - con gli avversari di sempre, in nomedell’antijuventinismo; i cosiddetti giornali indipendenti, dal Corrieredella Sera al Messaggero, ai vari quotidiani più o meno locali, hannorinsaldato i loro principi di unità nazionale in nome della liberazione delcalcio dalla Juventus; quelli di destra, dopo un primo momento"garantistico", hanno sentito forte e chiara la voce del padrone, e sono tornati al clichè di sempre, forcaioli verso tutto ciò che ricorda la Juventus, ipergarantisti e vittimisti, quando si parla di Milan e Galliani.Avete dato spazio a tutti i tipi di ciarlatani e trufffaldini vari, ben noti nel calcio, purchè avessero qualcosa di negativo da dire a danno di Moggi ma soprattutto della Juventus, ultimo in ordine di tempo il signor Paulo Roberto Falçao.
Si, cari amici juventini, sono andati a rispolverarlo, tema naturalmente il gol di Turone annullato, e la pretesa di questo tizio di avere restituito lo scudetto 80 - 81, dimenticando, il tizio, che anche se fosse stato convalidato quel gol, le due squadre sarebbero arrivate a pari punti, ma nessuno glielo fa notare.Come nessuno fa notare a Falçao, chi costruì la sua Roma, chi lo venne a pescare in Brasile, chi gli affiancò Pruzzo ed Ancelotti, chi gli riportò Bruno Conti in squadra, dopo essere stato mandato a Genova: sapete chi fu il dirigente calcistico che portò in giallorosso tutti questi campioni?Un certo Moggi Luciano, all’epoca benefattore all’ombra del Cupolone.Anche oggi, nei notiziari, la tragedia padovana è praticamente scomparsa, ma fiato alle trombe per Moggiopoli, e in questo mi è davvero "piaciuto" il servizio di sky tg 24, che in fatto di faziosità sta battendo di gran lunga la Gazzetta del Milan.Naturalmente grande spazio alle difese di Galliani e del Milan, e soprattutto l’affermazione, che il pelatone è "giustamente" (testuale) irritato perchè certi organi di informazione vorrebbero coinvolgere il Milan in un sistema parallelo al sistema Juve, che come sapete è già sicuro e provato, prima ancora che venga emessa una sentenza.Cosa volete che sia, per personaggi di basso livello come i nostri giornalisti sportivi, una vita umana soppressa, di fronte alla loro "meritoria" campagna moralizzatrice per un calcio senza Juventus, che poi è il vero obiettivo di tutto?La tragedia di Sant’Angelo di Piove di Sacco non va certamente enfatizzata più di tanto, ma è il segnale inquietante di un clima che si surriscalda ogni giorno di più, basta leggere forum di tifoserie antijuventine, piene di deliri e di appelli alle guerre sante contro i "bastardi juventini": insomma un campanello d’allarme che segnala il progressivo deterioramento della situazione, visto che i toni mediatici che da un mese vengono propinati, sono decisamente da guerra civile.Quanti episodi del genere si dovranno verificare per poter finalmente leggere un giornalista che cominci a fare un minimo di autocritica ed ammettere che in certi frangenti si è decisamente esagerato nei toni e nelle campagne di odio?Certo sarebbe ammettere di avere compiuto una sorta di istigazione a delinquere, sarebbe per i vari Cannavò e Ferrajolo come dovere ammettere che parlare male della Juventus e bene del Milan era per loro necessario al fine di difendere la sedia delle figliole predilette, giornaliste mediaset (Laura Cannavò e Giorgia Ferrajolo), che gridare contro i figli altrui è giusto, mentre i loro figli sono al di sopra di ogni sospetto.Mi sarei aspettato stamattina ed oggi, su quotidiani e notiziari, un minimo di dignità nel riferire la notizia della tragedia di Sant’Angelo di Piove di Sacco, mi sarei aspettato una riflessione anche breve e non approfondita, una domanda anche banale, che so, non è colpa del clima attuale, ma non sarebbe il caso di cominciare a fare attenzione a che la situazione non possa ulteriormente degenerare?Invece no, nessuna autocritica, nessuna riflessione, nessun rimorso seppur minimo ho potuto leggere e sentire da parte di coloro che predicano quotidianamente odio, ma magari qualche anno addietro su quell’odio predicavano sanatorie e condoni per ragioni di ordine pubblico.A quanto pare, quando ho definito i nostri giornalisti sportivi come i "caporali" del famoso monologo di Totò, ho peccato di generosità.E nel frattempo c’è scappato un morto, il signor Renzo Trabuio, idraulico, di 44 anni, ucciso perchè aveva difeso la sua Juventus.Già, ma forse, agli occhi dei caporali, questo è un morto da serie B, come la sua squadra del cuore, e dunque va trattato da serie B.In fondo anche questo è il calcio pulito che verrà ...
E-mail: antonio.larosa@libero.it
Davvero complimenti!!! Finalmente qualcuno che parla dalla bocca e non da..... altri buchi...!
domenica, giugno 04, 2006
LE INTERCETTAZIONI CHE I MEDIA NON PUBBLICANO
LUCIANO E ANDREA MOGGI
Andrea Moggi: Babbo, eh...
Luciano Moggi: Tutto bene?
Andrea: Pare che ti danno 5.000 poliziotti
Luciano: Ma lì ha fatto un bel lavoro Pisanu. Ha fatto un ordine pubblico bestiale
Andrea: Addirittura, ho letto sul Romanista che hanno fatto il sondaggio per fare gli striscioni
Luciano: Sì?
Andrea: Sì sì. No, perché hanno invitato i lettori a mandargli gli slogan che si potevano utilizzare per fare gli striscioni più belli
Luciano: Questi non c'hanno da fa' niente
Andrea : No, no, niente. Proprio zero
Luciano: In pratica tutto l'impegno loro nella vita è quello del calcio.
MOGGI-MELLI
Melli:Luciano?
Moggi: Eh ciao Franco
Melli: Poi parla?
Moggi: Dimmi
Melli: No, ti volevo dì che tu domani mattina gli devi dì ad Aldo di fa vede che ci so' due rigori a favore vostro
Moggi: Ti chiamo, io ti chiamo io, ti chiamo io, ti chiamo io, attacca
MOGGi-GRAZIANI
Graziani: Luciano?!Ciao, sono Ciccio! Amico mio come stai?
Moggi:Tutto bene
Graziani: Luciano?!Tutto bene anche da parte mia come stai. Senti, ascoltami una cosa vado a Controcampo che ti serve?
Moggi: Mi serve che tu dica quello che nella realtà, considera ci hanno fatto di tu.. azione intimidatoria, prima dopo e durante.... E' una cosa vergognosa quella che è stata fatta, schiaffi, a questo a quello, in campo, Dacourt che entra sulle gambe... tutto l'insieme, dopo, poi, pretendono che gli arbitri arbitrino bene, ma come fanno in quella bolgia poveri diavoli!
Graziani: Luciano?!Non c'è dubbio
Moggi:Questo fallo presente
Graziani: Degli episodi che possiamo dire?
Moggi:C'era un gol valido da parte nostra, c'era un rigore a favore... Poi può darsi pure che ci siano state irregolarità nel gol però..
Graziani: Sì, sì, ci penso io
MOGGI-BISCARDI
Moggi:Aldo?
Biscardi: Sì
Moggi:Senti un po' invita Padovan
Biscardi: Eh lo invito, pecché viene?
Moggi:Eh glielo dico io
Biscardi: E diglielo tu allora che problema c'è? A me me fa solo contento. Ho invitato pure Colombo, quello è uno che mena
Moggi:Eh ma è ‘no stronzo
Biscardi: Eh?
Moggi:E' ‘no stronzo
Biscardi: Non ho capito?
Moggi:E' uno stronzo, però se va tutto bene ci dà contro
Biscardi: No, stai a scherza, ha sempre difeso a spada tratta, attaccato tutti, 'no juventio di ferro. Te ricordi oh eh? E' sempre un pilastro. Vabbè Padovan fallo venì
MOGGI DAMASCELLI
Damascelli:Sono Tony
Moggi: Ué Tony
Damascelli: Come andiamo bene?
Moggi: Bene per la vittoria, ce ne vomitano di tutti i colori
Damascelli: No, eheeh mah sei già abituato, ieri sera ho sentito di tutto. Stranamente Agnolin ci ha difeso, stranamente
Moggi: Ma alla Domenica Sportiva so stati bravi
Damascelli: Sì a parte quella testa di CA**O dell'allenatore del Lecce
Moggi:Ma mica tanto anche....
Damascelli:No, non tanto la battuta sul doping dicevo io
Moggi: Sì però tutto sommato s'è contenuto
Damascelli: E quella testa di CA**O della D'Amico ieri pomeriggio! "doveva arbitrare Collina perché con Collina l'Uefa va arbitratre…". Domani attacco Collina
Moggi: Tony io ti ho raccontato due piccoli episodi: lo speaker e hanno suonato solo l'inno della Roma e il pullman no? Le parolacce che hanno detto all'arbitro prima della partita quando è entrato negli spogliatoio Dio solo lo sa! Il comportamento dei giocatori della Roma da espellere e lui e l'assistente che sono andati in bambola, ne hanno combinate più a noi che a loro perché dovevano caccià, oltre che dacci un rigore, oltre che a darci il gol di Ibrahimovic, dovevano caccià due o tre giocatori. Ma io lo dico a scapito mio. Io ti dico che se lui avesse cacciato un giocatore della Roma, per esempio Dacourt che era da cartellino rosso, veniva fuori qualche incidente di brutto. A Roma non si può giocà a pallone Tony
Damascelli: Bravo. E se tu hai tempo oggi fatti portare da Girotto il pezzo che ho scritto io oggi per la copertina dello Sport, il titolo è questo: Del Piero uomo solo all'interno del Colosseo
Moggi: Io ti dico che questo qui, l'arbitro ne ha combinate a svantaggio più nostro che loro, perché ne dovevano caccià fuori due da'a Roma. Ma son convinto che sarebbe, ci sarebbe successo il morto te lo dico io quindi
Damascelli: Ma a Roma non si può più giocare
Moggi: Meno male che non è successo, ancha a scapito mio, meno male che non è successo. E' una vergogna guarda quello che sta succedendo a Roma
Damascelli: Eppure Rosella Sensi deve parl..
Moggi: Appunto
Damascelli: Eppoi dopo quello che ha detto Cassano gli brucia il culo hai capito.
MOGGI - SEGRETARIA BISCARDI
Moggi: Elisabetta?!
Segretaria: Sì
Moggi: Quando si ferma Aldo digli un pochino, che difende tanto i romanisti, ma stai... va a parla dell'assalto al pullman, diglielo che te l'ho detto io
Segretaria: Che cos'è che gli devo dire?
Moggi: L'assalto al pullman prima della squadra, non era mai successo a nessuno
Segretaria: Va bene
Moggi: E sta parlando quel gaglioffo di Giorgio Martino, ma toglietegli almeno la parola. Porco cane!
MOGGI - BALDAS
Moggi: Eccomi qua
Baldas: Hai visto?
Moggi: Sì sì bene bene
Baldas: Io ho cercato di fare il massimo, credo sia andato abbastanza bene. Abbiam tenuto…Moggi: Ma mi sembra che tutti quanti si sian
Baldas: Sì sì
Moggi: Solo, sai .. peggio di tutti sai chi è andato?
Baldas: Chi?
Moggi: Biscardi
Baldas: Sì (risata) eh sì ma lo sai lui quando c'è da tirar profitto se ne sbatte un po' di tutti sai? E questo tu devi tenerlo sempre in considerazione. No però, adesso a parte tutto. Luciano sai che cos'è che non mi è piaciuto? E che le immagini sono state montate a quel modo. Perché se lui faceva vedere prima gli interventi quelli tosti della Juve, poi solo quello della Roma e poi solo quello di Zambrotta era meglio no? Ti sembra? Cioè han fatto vedere i primi 4-5 interventi sembrava fosse tutta colpa vostra
Moggi: Io non ho manco visto l'intervento di Dacourt
Baldas: Ecco vedi insomma, comunque quello ci sta dopo? Ah tu dici quello su Zebina sulla schiena, no? Quello non lo han fatto vedere sì. Eh ma sai, lì te l'ho detto un po', quello è il mio amico e collega romano che sta con me che purtroppo beh...
Moggi: Va be, va be, è andata abbastanza bene
Baldas: Sì direi di sì, insomma a me pareva di sì
Moggi: Se andata bene vuol dire che hanno detto, hanno cercato di dire la verità. Quel cretino di Giorgio Martino piglia i soldi da ‘a Roma, è chiaro che...
Baldas:Eh lo so
MOGGI - PERRONE
Perrone: Son Roberto Perrone
Moggi: Ciao Roberto
Perrone: Volevo farti i complimenti per l'intervento televisivo eh
Moggi: Roberto qui si va a fare le corride
Perrone: Sì, gli agguati ci sono. Fanno gli agguati
Moggi: Sì, ma tu lo sai al pullman della Roma cos'è successo?
Perrone: Sì, hanno tirato delle cose perché pensavano fosse il vostro
Moggi: Ma ti rendi conto a che punti si arriva?
Perrone: Scusami ma la cosa più grave è quella dello speaker, che io l'ho detto, ma il fairplay dov'è finito? Ma la regolarità delle gare, scherziamo!!
Moggi:A Roma non si può più giocare
Tutti e due: Risata
MOGGI-SCONCERTI
Moggi: Pronto
Sconcerti: Eccomi Luciano
Moggi: Ciao Mario, ti volevo solo ringraziare, ho letto l'articolo di sabato.
Sconcerti: E vabbè è la verità
Moggi: La verità?! Guarda siamo andati a Roma ne abbiamo viste tante guarda che, poi dopo so pure … lo speaker dà la dimensione di come la società si è comportata
Sconcerti: Sì sì
Moggi: Lo speaker lo paga la società, mica lo paghiamo noi.... (...) Dai, il fatto del pullman e poi come siamo stati aggrediti, prima dopo e durante, però sai... io ti devo dire una cosa Mario: a Roma non è più una partita giocabile
Sconcerti: No, no, son d'accordo, è una piazza ormai completamente drogata
Moggi: E' la violenza, la violenza continua. Eh ma son queste radio private che, non tutte per grazia di Dio, ma c'è questo Marione... incitano alla violenza.
Sconcerti: Tu sai che a Marione , dopo il derby , i tifosi della Lazio, gli Irriducibili, sono andati lì e gli han impedito di entrare . Marione io non so più nemmeno se ci sia
Moggi: Sì sì c'è eh
Sconcerti: Ah sì
Moggi: Questa settimana apriti cielo, ne ha dette di tutti i colori da lunedì a sabato. E' una cosa che ha dell'incredibile, io a Roma non non .. si rischia anche l'incolumità e ti devo dì una cosa a onor del vero, che il pubblico è stato più educato dei giocatori e della società, perché sì hanno fatto un po' di folklore ma insomma niente di particolare, quindi tutto sommato, ti devo dì lasciando fuori l'assalto al pullman.. tu lo sai del pullman?
Sconcerti: Io so che hanno sbagliato, hanno tirato le uova al loro
Moggi: Le ova e tutti i giocatori della Roma "fermi siamo noi". Ma ti rendi conto? Ma si può arriva a Roma capitale d'Italia un comportamento del genere? ...
Sconcerti: Sì, ma cavolo, i giocatori sono assolutamente responsabili
Moggi: A disposizione per tutto , Mario
Sconcerti:Grazie Luciano.
Gazzetta... Come mai queste cose non le pubblichi? Ormai ci abbiamo fatto l'abitudine!
sabato, giugno 03, 2006
Anche le MERDE nella MERDA

Dopo un anno di intercettazioni, analisi e ricostruzioni, i magistrati di Napoli una cosa credono di averla capita. Di fianco al sistema Moggi esisteva - sostengono - un sistema Milan. Diverso, forse meno ramificato, sicuramente non meno efficace. I tasselli che compongono questa parte del puzzle destinato a venire presto alla luce, sono numerosi, ma ce n’è uno, in particolare, che emerge in queste ore e che avrà un primo riflesso la prossima settimana con la convocazione in Procura, come persona informata dei fatti, di Luciano Spalletti, oggi tecnico della Roma e nel 2004-2005 allenatore dell’Udinese. Fu un anno straordinario per i friulani, quello.
Campionato spettacolare, 62 punti, quarto posto (dietro Juve, Milan, Inter) e prima Champions League della storia. Entusiasmante e faticoso, perché per raggiungere il traguardo fu necessario aspettare l’ultima giornata, quando al Friuli, il 29 maggio, arrivò la squadra di Carlo Ancelotti. Finì 1-1, segnarono Di Michele e Serginho e il giorno successivo Marek Jankulovski diventò un giocatore rossonero. E allora?
I magistrati ritengono che il rapporto tra i due club fosse troppo stretto, per non dire malato, e che il passaggio di proprietà del ceko si inserisca bene nello strano presepe allestito da Udinese e Milan. Assieme ai soldi, i friulani avrebbero portato a casa anche un accordo per l’ultima giornata di campionato. A dimostrare le innaturali affinità societarie sarebbe una serie di telefonate intercorse prima e dopo la partita tra Leonardo Meani, adetto agli arbitri del Milan, e Lorenzo Toffolini, team manager dei bianconeri. Dialoghi fitti, amichevoli, decisamente discutibili. Vediamo.
E’ il 28 maggio, vigilia della sfida e il contesto aiuta a capire. Per il Milan la partita è senza significato, la Juve è troppo avanti, l’Inter troppo indietro. Va in campo perché deve, tutto qui. L’Udinese no. Ha bisogno di punti, perché la Sampdoria, che gioca a Bologna, è vicinissima. I bianconeri sono tesi, l’intera città è in fibrillazione, il risultato sportivo a portata di mano. Il quarto posto vuole dire soldi e prestigio. Restare calmi è impossibile perché il Milan, anche se poco motivato, è potenzialmente devastante.
Così mentre la città attende, la diplomazia lavora. Nel primo pomeriggio, alle 15.13, Meani chiama Toffolini e fornisce una serie di informazioni che generalmente è sconveniente dare agli avversari. Con un eccesso di generosità, infatti, racconta che Ancelotti non porterà a Udine Maldini e Shevchenko e ricorda all’amico che Rui Costa è squalificato. Per non avere dubbi sulla qualità della comunicazione legge a Toffolini l’intera rosa dei convocati. Bel servizio.
Il dirigente bianconero però non è soddisfatto, vuole di più. Freme, è insicuro, perciò domanda diretto: «Ah, ma non giocherete mica con le tre punte?». Paura vera. Meani ne approfitta per tenerlo sulla corda e mette in scena una gag da amiconi, rispondendo allegramente che il Milan giocherà una grande gara perché la squadra è furiosa per la sconfitta bestiale rimediata nella finale di Champions con il Liverpool e aggiunge che un traguardo come l’Europa dei grandi ce lo si deve guadagnare. Testualmente: «oh, veniamo giù incazzati neri... e vi facciamo il culo... cazzo, te la devi guadagnare la Champions League». Brillante.
Toffolini non è tanto in vena di scherzi, capisce lo spirito del collega ma ha bisogno di rassicurazioni concrete. Le chiede a modo suo. «Ma va a cagare, se ci fai il culo ti spacco le gambe, bastardo». E poi allude all’accordo invernale per il passaggio di Jankulovski al Milan, lasciando immaginare ai magistrati la presenza di un patto scellerato. «Ma va a cagare - insiste monotono - È già tutto a posto vi do un altro giocatore dai». Meani chiude con un secco «sì» che secondo la Procura confermerebbe la combine. Un salto logico eccessivo?
I carabinieri, oltre a raccogliere le intercettazioni, vanno a riguardare la partita in videocassetta e si convincono che il gol del pari milanista è del tutto casuale - un cross che si trasforma in tiro imprendibile - come dimostrerebbe a loro avviso anche il comportamento dei giocatori in campo. Ma queste sono solo sensazioni.
Meno ambiguo il dialogo telefonico tra Meani e Toffolini dopo la partita. Il team manager friulano è ovviamente euforico, la Samp ha pareggiato a Bologna e con il punto ottenuto col Milan anche lui, Toffolini, si è preso un piccolo pezzo di storia. Meani lo coccola paterno: «eh... sei contento?», Toffolini si lascia andare riconoscente. «eh... ci avete aiutato un casino... dai sennò l’avevamo nel culo... hai visto loro là... hai visto quante palle gol hanno sbagliato». Ride, parla della Samp, che a Bologna ha sbagliato l’impossibile. Ha il quarto posto in tasca, la vita gli pare meravigliosa. E’ convinto di avere dato il suo contributo e in fondo anche i magistrati la pensano come lui.
Oh, era ora che "La Stampa" si svegliasse. Complimenti ad Andrea Malaguti per l'articolo (speriamo non gli vengano fatte vendette trasversali...). Finalmente, un giornale che non si sottomette al "vero potere"! E, caro signor Galliani, non è vero che parteggiano per noi, perchè non si sono esentati dal tirarci merda addosso quando era il momento. Ora è il VOSTRO momento, e questo è l'unico giornale NON OMERTOSO e IN BUONA FEDE, di tutto il panorama della carta stampata, della TV e dell'etere! Qualcosa si muove.....
La risposta di Galliani:
È in atto un tentativo di coinvolgere il Milan per alleggerire la posizione di chi tutti sappiamo». Così il vicepresiednte della società rosso-nera, Adriano Galliani, prima di dare inizio al tradizionale work shop con gli sponsor in Sardegna, replica ad un articolo apparso oggi sul quotidiano "La Stampa" secondo il quale vi sarebbero state telefonate "sospette" l'anno scorso tra alcuni dirigenti dell'Udinese e della stessa società di via Turati.
«Non so di che telefonata si tratti - sottolinea Galliani - ma è evidente e ovvio, e appare anche a un bambino, che c'è in atto uno scorretto tentativo, proveniente da Torino, attraverso i suoi quotidiani politici e sportivi, e attraverso anche gli avvocati, di coinvolgere appunto il Milan. Evidentemente - aggiunge Galliani - ci opporremo con tutte le nostre forze, ma chiunque capisce come mai tutto arrivi, con considerazioni varie, dalla città di Torino».
«Quali assicurazione ha avuto dai suoi legali?», è stato chiesto al presidente rosso-neso: «Io mi occupo di sport - risponde - di queste cose se ne occupano gli avvocati, ma mi sembra che tutto sia chiaro anche a loro e credo lo sia anche ai nostri tifosi».
«Cercano di fare passare il concetto secondo cui il sistema Juve e il sistema Milan siano la stessa cosa ma non è così: c'era solo il sistema Juventus e tutti gli altri erano i danneggiati. Non ci fanno però paura, non ci fermeremo».
«Il ritorno in campo di Silvio Berlusconi è la prova provata dell'assoluta tranquillità che c'è in questa società e dell'assoluta voglia di fare sempre meglio». Secondo Gallian il ritorno alla presidenza del vicepremier Berlusconi conferma la completa estraneità della società nello scandalo che sta colpendo il mondo del calcio in questi mesi.
Dal prossimo 15 giugno, ricorda Galliani, «Silvio Berlusconi tornerà a fare il presidente, anche se non è mai cambiato il suo interessamento per la squadra. Si ricostituisce così la coppia che ha retto il Milan per oltre vent'anni: Berlusconi presidente e il sottoscritto amministratore delegato. La società ha assolutamente intenzione di rimanere grande con una squadra forte che continuerà a lottare per vincere».
Sembra il latrato di un condannato a morte... Correte nel miglio vedre, correte cari... In fondo troverete quintali di vasella!
Ripeto: Accetterei la C2 per vedere Milan ed Inter almeno in B o in C! Inoltre, uqlche personaggio in galera... In questo caso accetterei pure l'interregionale...
FORZA JUVE SEMPRE!!!!!
mercoledì, maggio 31, 2006
UNA VOCE FUORI DAL CORO....
L'avvocato Gianaria: «Moggi proteggeva la Juve. Il potere vero è del Milan»
«Fuorviante pensare che fossero tutti al servizio di Luciano, di Bergamo e della Fazi. E’ una ipotesi che serve solo a creare il mostro»
31/5/2006di Alberto Gaino
Moggi come Craxi?
«Noo», e la smorfia che accompagna la lapidaria risposta sembra significare un «non scherziamo» che chiarisce l’orientamento professionale dell’avvocato Fulvio Gianaria, difensore di Luciano Moggi con il socio di studio Alberto Mittone e il collega campano Paolo Trofino sui vari fronti delle procure italiane.
Piedi per terra e rimettere le cose a posto. Ciò non toglie che Moggi sia un vicecapostazione che ha acquistato una posizione di grande potere nel calcio: le telefonate indicano la sua influenza.
«Una riflessione su come è stato costruito il mostro Moggi si impone: le conversazioni intercettate, almeno rispetto al sistema calcio, sono essenzialmente di 6-7 persone, le stesse cui grosso modo la Procura di Napoli contesta l’associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. I carabinieri che conducono le indagini selezionano giustamente 2500 telefonate (delle 100 mila e forse oltre di cui si parla) e di quelle sono state scelte una quarantina per definire il teorema di una cupola del calcio dominata da Moggi. Basta per soddisfare la fame e l’emotività dei tifosi di mezz’Italia che si sentono confermati nei loro sospetti e risarciti».
Dove vuole arrivare?
«Noi vorremmo ascoltare, mettere insieme tutte quelle telefonate e calarle nella realtà dei veri centri di potere del calcio: diritti televisivi, forza dei soci di riferimento, forza delle corporazioni interne al sistema calcio».
Chi siano i soci di riferimento è intuibile, può essere più chiaro sul resto?
«Gli arbitri, la Federcalcio, La Lega Calcio: pensare che tutte queste realtà si muovano agli ordini di Moggi, Bergamo, Fazi è fuorviante. Può servire a liquidare in sede sportiva una domanda popolare che si faccia piazza pulita, ma in sede penale è un’altra cosa».
Par di cogliere un certo ottimismo sull’esito dell’inchieste penali.
«Mi limito ad osservare che le accuse dovranno essere dimostrate in tribunale. Se non c’è di più, i teoremi crollano. La Procura di Torino ha cercato riscontri alle telefonate intercettate per valutarle ed è pervenuta alla conclusione che una ricaduta sul reato penale di frode sportiva non c’era. L’ipotesi della cupola con al vertice Moggi funziona per costruire un mostro che controlla tutti, dentro e fuori il calcio».
Lei ha sulla scrivania il «Libro nero del calcio» dell’Espresso: la lettura di quelle pagine consegna una certa immagine (e ruolo) del suo cliente.
«Intanto, vorrei ascoltarle per intero, quelle 2500 telefonate, e non essere costretto dalle circostanze a limitarmi a leggere i frammenti pubblicati. Lo dico con tutto il rispetto per il lavoro dei carabinieri che hanno selezionato le conversazioni ritenute rilevanti».
Nel frattempo?
«Se non possiamo documentarci, non possiamo difenderci, e per il momento non andiamo da nessun pm. Nemmeno da Borelli. Ripeto: con tutto il rispetto per i ruoli e le persone. L’ho già chiarito a un magistrato torinese».
Ma una linea di difesa l’avete già.
«Moggi si è sempre mosso per preservare la forza propria della Juventus dai centri di potere importanti».
Può essere più esplicito?
«Mi riferisco a chi ha la possibilità di trattare e acquistare i diritti tv dei club, a chi ha le televisioni. Vero è che Moggi interviene sul moviolista di Biscardi: le sue attivazioni, concorrenti e parallele, fanno notizia perché escono da conversazioni intercettate, e sono di un certo tenore, appartengono al personaggio, sicuramente esuberante».
Moggi non ha un conflitto di interessi con la Gea?
«E’ talmente evidente che il vero conflitto di interessi non l’ha Moggi: il Milan vende e, in un certo senso, compra i diritti televisivi; la Juve li vende al meglio, com’è comprensibile. I tre grandi vettori del denaro nel calcio sono: diritti tv, televisioni, soci che ricapitalizzano i club. Pensare che Moggi non solo li reiquilibrasse, ma fosse diventato il vertice del potere nel calcio è... una barzelletta».
LaStampa.it
FORZA LUCIANONE TRASCINALI TUTTI NEL FANGO COME HANNO TRASCINA TE!!!
martedì, maggio 30, 2006
COSA POSSIAMO FARE?

Ieri leggevo la composizione della "squadra di SKY" per i mondiali e con grande piacere ho notato che mancava il nome di Sconcerti... I casi sono 2: o è stato un errore, oppure le migliaia di telefonate a SKY di juventini infuriati che adducevano il motivo della loro prossima disdetta del contratto con la TV PAY al comporatamento di alcuni giornalisti, in primis dell'ex dirigente della Fiorentina, ha dato i suoi frutti.
Ora, se fosse così un pò mi dispiacerebbe, ma non si può più andare avanti in questo modo. Da ora in poi solo 3 parole conosceremo: boicottaggio, guerra e odio.
Boicottaggio a tutto ciò che non ci porta rispetto, a tutti i media che non aspettavano altro che questi giorni per tirarci addosso quintali di letame fumante (lo stesso che loro hanno mangiato per anni e anni, mentre noi godevamo)! Quindi disdetta a SKY (personalmente mi spiace, perchè non ho nulla contro la TV di Murdock, ma è un atto dovuto per recare un danno alle altre squadre), divieto totale di acquistare quotidiani sportivi (fatta eccezzione in casi eccezionali per TuttoSport) e assoluto divieto di guardare salottini e programmi calcistici (soprattutto in cete emittenti).
Guerra intesa come metaforica e morale a coloro che ci stanno rovinando. Guerra significa combattere per ciò in cui crediamo, guerra significa non abbandonare proprio nel momento di difficoltà, guerra significa stringersi ancora più attorno alla strada e a coloro che in questi giorni ci stanno infondendo fiducia nel futuro. Guerra significa scendere in strada in tutta Italia se dovessimo essere i soli a pagare, guerra significa radunarsi e manifestare già da oggi, guerra significa far sentire la nostra voce a coloro che non vogliono sentirla!
L'odio che dobbiamo provare per qualunque altra squadra. Siamo da sempre soli, ma da oggi in poi dobbiamo esserlo ancora di più! Non potranno più esistere gemellaggi ed amicizie (intese in senso calcistico), dovremo tifare sempre e comunque contro a ogni squadra italiana in Europa, dovremo disprezzare giocatori e tifosi avversari, dovremo (ahimè) tifare contro la Nazionale, e cioò mi spiace ma solo per i 5 juventini e Lippi. Bello fare i moralisti quando ci presentiamo con giocatori che nel mondo hanno l'immagine di Totti, Gattuso e Materazzi, i quali vengono sconfitti 10 a 0 da Del Piero in signorilità e classe. FUORI AL PRIMO TURNO E A CASA I NOSTRI! Non ci meritare! Affogate nel fango da voi stessi creato...
E chi l'ha detto che, alla fine di questa storia, non sia io a ridere....
Milanisti attenti, se crolla il muro di omertà e di falsità che vi protegge, scoprirete un mondo molto difficile...
Romanisti e fiorentini.... Non dormirei seremo neanche se fossi in voi...
Interisti.... Lasciamo perdere perchè non vincereste neanche la serie C2!
E bolognesi... ora fate presto a parlare.... Ma certi dossier e certi manini io non me li scordo... Voi invece fate presto a dimenticare le schifezze di cui vi siete macchiati e a fare i falsi moralisti!
ESISTE UNA SOLA FEDE: IN SERIE A, IN SERIE B, IN C O NEI DILETTANTI, TI SEGUIRO' OVUNQUE E SARAI PER SEMPRE LA SQUARDA PIU' PRESTIGIOSA DEL MONDO!!!
W LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE DEL PENSIERO....
Una rivisitazione dell’ultima stagione dimostra che non tutto è stato regolare: errori e situazioni non sempre clamorosi, però mirati e capitati in momenti fondamentali, destinati però a suscitare nuovi sospetti, dopo quanto è emerso attraverso le intercettazioni. Con l’aggiunta del primo caso di moviola in campo, dettata dall’ex arbitro Pellegrino, ora team manager del Messina, pronto a far annullare per fuorigioco un gol segnato dal Chievo. L’intervista rischia di costare a Capello il deferimento.
Di certo non è piaciuta a Guido Rossi, commissario straordinario della Figc, irritato per alcuni passaggi: «Capello è un ottimo allenatore,ma capita anche a lui di dire castronerie ».
Una censura netta: il commissario ha trovato le parole del tecnico bianconero inattese, stonate e fuori luogo, nelle conclusioni (la Juve in A e lo scudetto regolare, sapendo che le eventuali irregolarità del campionato 2004-2005 devono ricadere sul campionato appena concluso) e in rapporto al momento, visto che l’Ufficio Indagini sta lavorando per decifrare contorni e responsabilità precise del più grande scandalo della storia del calcio italiano. Rossi, come nel caso di Cannavaro, è pronto alla linea dura.
Prima di tutto: la libertà di pensiero in Italia esiste ancora?
Fatemi capire: tutti ci attaccano e nessuno può difenderci perchè i rischi sono multe, esclusione a furor di popolo (malato di mente!) dalla nazionale, squalifiche, carcerazione, flagello, lavori forzati e pena di morte (decapitazione, una soluzione molto umana). Io prego ogni sera perchè i giocatori della Juve (Buffon, Cannavaro, Zambrotta, Camoranesi e Del Piero) abbandonino in asso il ritiro e non partecipino al mondiale, oppure che giochino male, per farla pagare a tutti! FUORI AL PRIMO TURNO!!!!
Poi, chi l'ha detto che "Una rivisitazione dell’ultima stagione dimostra che non tutto è stato regolare: errori e situazioni non sempre clamorosi, però mirati e capitati in momenti fondamentali, destinati però a suscitare nuovi sospetti, dopo quanto è emerso attraverso le intercettazioni". La solita imparziale ed equilibrata stampa italiana....
Ogni giorno che passa mi vergogno sempre di più di vivere in questo paese! Complimenti e come al solito: VIVA L'ITALIA!!!!
lunedì, maggio 29, 2006
RAPPORTO DEI CARABINIERI SU MEANI
"Gli interlucutori appartenenti alla classe arbitrale che intrattengono contatti con Meani più volte denunciano e si lamentano dello stato indecentein cui versa il settore, sulle pressioni esercitate dai suoi vertici,sugli schieramenti esistenti,in particolare sulla sfacciata partigianeria di alcuni che giova in maniera preponderante sulla loro carriera"E come opera Meani?Molto si è già pubblicato ma restano ancora alcuni episodi inediti.Come ad esempio la telefonata a De Santis considerato fedelissimo di Moggi.E invece eccolo che chiama Meani il giorno prima di Udinese-Lecce."La conversazione, scrivono i carabinieri, si sposta sull'incontro che De santis dovrà arbitrare ad Udine e sul punto il dirigente milanista segnala all'arbitro che ad Udine troverà "il mio amico Toffolini"".De Santis poi passa al reale motivo della conversazione,ossia la richiesta di una casacca del Milan firmata dai calciatori,richiesta a cui Meani immediatamente si rende disponibile accordandosi con il medesimo di lasciarla all'assistente Mitro, giardialinne di Roma-Milan.Ma è proprio dopo Roma-Milan che avviene una telefonata assolutamente imbarazzante.Ancora i carabinieri: " Il 20 marzo alle 22.46 ,quindi appena terminato l'incontro vinto dal Mlan 2-0, il designatore Bergamo telefona a Meani per congratularsi della vittoria.I due parlano brevemente dell'andamento dell'incontro e poi al designatore viene transitato l'ad rossonero , presidente di Lega A e B, Galliani.Anche a quest'ultimo Bergamo porge le congratulazioni per la vittoria sottolineando la difficoltà dal punto di vista arbitrale.Tale conversazione è da inquadrare nel particolare momento politico che sta vivendo il pianeta calcio e che porterà alla riconferma di Galliani nelle elezioni di Lega.Nulla di illecito, chiaro.Ma intanto ancora una volta Galliani parla con Bergamo e non si capisce l'ostinazione con cui ha voluto in passato negare questa circostanza, peraltro assolutamente legittima.E comunque appare quanto meno singolare che un designatore chiami al fischio finale per complimentarsi con il Milan ( e alla Roma chi pensa') e che addirittura voglia autotutelarsi sullabontà dell'arbitraggio.Ancora più singolare che Meani chiami l'arbitro che ha fischiato il suo Milan il giorno dopo.Anche in questo caso nesusn illecito ma un comportamnto non proprio esemplare,Ancora dalla relazione dei carabinieri:"Il 10 aprile alle ore 15.46 cioè il giorno dopo Milan Brescia finito 1-1 Meani chiama Rodomonti ed entrambi concordano che è andato tutto bene.Meani, proseguendo, al fine di accreditarsi l'arbitro, gli risponde di essere pienamente soddisfatto tanto da avergli fatto dare 7 dalla Gazzetta dello Sport".Ma è nelle ultime pagine dell'informativa dei carabimieri che arriva la condanna inequivocabile della condotta del Milan.Scrivono i militari: "Le pressioni esercitate dalla dirigenza del Milan sui commissari CAN a e B per far in modo che vengano designati arbitri a loro graditi trova piena conferma nell'intercettazione della telegfonata del 19 aprile ore 10.47 intercorsa tra Bergamo e Pairetto.Ma non meno emblematiche risultano le altre intercettazioni in cui Meani chiama Puglisi e gli comunica che sarà lui l'assistente di Milan-Chievo."Meani ne approfitta per infoprmare Puglisi di aver suggerito anche a Babini l'ateggiamento che dovrà assumere nel corso dell'incontro, atteggiamento ovviamente favorevole ai rossoneri,in particolare sottolineando che dovrà avre lo stesso atteggiamento che hanno alcuni guardialinee nei confronti della Juventus".Ecco la registrazione dell'input di Meani:"gli ho detto,se abbastanza gr..gradito all'ambiente oltretutto vai con le (incomprensibili)di non fare cacate, no?deficiente,no ridendo io gliel'ho detto gli faccio tu basta che do...,mercoledìda intelligente come vogliono quelli lì..nel dubbio da una parte stai vai su e dall'altra parte stai giù".Frasi la cui gravità è sotto gli occhi di tutti.
Alberto Pastorella
TUTTOSPORT
TOH... ANCHE IL MILAN NELLA BUFERA (MA NON PER TUTTI I MEDIA....)
29 05 2006
Anche il Milan convolto nello scandalo-calcio
Grazia NeriEmergono nuove intercettazioni che riguardano il Milan e il potere arbitrale. A pubblicarle è stato il quotidiano "Il Giorno". Il dirigente rossonero, Meani parla prima con Galliani degli effetti avuti dalle proteste per gli errori arbitrali a danno dei rossoneri in Siena-Milan e poi con Bergamo delle designazioni dei guardalinee da mandare a Fiorentina-Milan."Ora è vietato sbagliare"
Galliani: buongiorno..ha parlato con qualcuno dei due ex designatori?
Meani: dio bono altro che parlato.. non ha visto che.. c’era in macchina Ancelotti gli bestemmiavo dietro parolacce di tutti i colori glie ne ho fatto tant’è vero che alla fine Ancelotti mi fa ma cosa gli dici! E gli faccio..
Galliani: A chi?Meani: a Bergamo e a Mazzei!Galliani: uh!
Meani: perché Pairetto è in Germania!
Galliani: uh uh….e che dicono questi signori?
Meani: pensi..si sono ca..si cagano addosso! Solite frasi..ma chi va a pensare a un errore del genere di questo qui! E io gli’ho detto ma non è il fatto! Il fatto che nel.. su con una squadra come il Milan..a un minimo dubbio si sta giù con la bandiera non si va su a vanvera! Questa è gente che non è preparata neanche psicologicamente! Ma poi glie l’ho cacciato fa cosa vi preoccupate più del Palermo!?…cioè insomma (…) infatti ha visto (…) la designazione che ci hanno mandato..adesso siccome.. c’han mandato persino Puglisi!
Galliani: uh uh uh..Meani: a fare il guardalinee col Chievo!…gli’- ho detto adesso d’ora in poi vietato sbagliare gli’ho detto! E vietato sbagliare anche dall’altra parte eh!..nel senso contrario però!
Galliani:uh uh..
Meani: eh bisogna stargli addosso! Adesso è il periodo pe..questo è il periodo pericolosissimo!Galliani: uh lo so bene uh lo so bene…
I guardalinee di Milan-Fiorentina
28 aprile 2005
Meani e Bergamo parlano dei guardalinee di Fiorentina-Milan, poi vinta dai rossoneri per 2-1. Alla fine si legge una raccomandazione, da parte di Meani, sul comportamento futuro dell'arbitro Trefoloni.
Meani: Ma mi diceva Galliani cosa è che è successo ti stanno rompendo i coglioni per che cosa?Bergamo: Eh…..dai non sei troppo intelligente per non capire
Meani: Certo……chi è che ci mandi a Firenze?
Bergamo: Mah!…. come griglia?
Meani: Eh?
Bergamo: Ma te dici come griglia di arbitri? L’abbiamo fatta a tre la griglia perché noi abbiamo…… mi fai dire una cosa che con Gigi non ho ancora concordato però eh, quindi io ti dico cosa ho in mente. Ho in mente di metterne tre due……la partita vostra quella della Juventus e una gara di B…….perché non voglio assolutamente che ci siano preclusioni e gli arbitri sono Messina sono Farina e sono Rodomonti per me poi sentiamo un po’ Gigi…… perché poi tu immaginerai quelli che i tre che voglio mettere per la quest’altra domenica
Meani: Tu vuoi mettere …..io ho capito tu vuoi mettere Paparesta Collina e Trefoloni
Bergamo: Sissignore……e mi ci gioco la testa
Meani: Ecco però a Trefoloni gli fai un bel discorsetto
Bergamo: Stai tranquillo, stai tranquillo
Meani: Perché sennò gli tagliamo la testa noi…
Meani: Eh…….chi è che pensi di mandarmi invece a me a Firenze?
Bergamo: A Firenze non l’ho ancora studiata a dire la verità perché mi ci metterò dopo cena
Meani: Ah…..
Bergamo: Stavo guardando c’ho qui l’elenco di quelli che sono in uscita……. Voi con Stagnoli come vi siete trovati ultimamente?
Meani: Bene
Bergamo: Beh lui potrebbe essere uno…
Meani: Per noi bene, anche con……anche se vuoi mettere uno che ha fatto poche partite con noi che noi ci troviamo bene è anche Ambrosino!
Bergamo: Eh…..potrebbe…..
Meani: È venuto da noi è venuto da noi due o tre domenica fa in casa, però ha fatto solo la partita, sarebbe la seconda può anche andar bene eh! Non so se ce l’hai in griglia o come la pensi però è uno
Bergamo: No è uno che sta andando bene è un ragazzo…
Meani: E’ un ragazzo sveglio…
Bergamo: Di cultura
Meani: Esatto…
Bergamo: È un avvocato è uno che sa muoversi
Meani: Eh…a me Stagnoli e Ambrosini vanno anche bene eh…
Bergamo: Mentre invece Ayroldi no eh!
Meani: No Ayroldi si, Ayroldi si…
Bergamo: Quant’è che non viene Ayroldi?…
Meani: È un po’ che conviene…..è un po’ che non viene……Ayroldi può andare bene, anche Bergamo: Non sarebbe male eh!
Meani: No! Stagnoli e Ayroldi
Bergamo: Uhm…
Meani: O, Stagnoli-Ayroldi o Stagnoli-Ambrosini puoi mandare
Bergamo: Sei sicuro che Ayroldi è per lo meno un mese che non viene?
Meani: Si, si, siBergamo: Eh allora mi danno una certa garanzia Stagnoli e Ayroldi
UN ALTRO COLPO DI ZEMAN!!!!

Dopo aver fallito i play-off, il futuro di Zeman nella panchina del Brescia e’ decisamente a rischio. La conferma arriva direttamente dal presidente delle Rondinelle Corioni che ha dichiarato: “Certamente ha fatto non male, ma malissimo. Ci sono degli enormi problemi perché ha fatto troppo male. Ha ragione Martinazzoli quando ha detto che a due mesi dalla fine della scuola ho cambiato i libri ai miei studenti. Ma c'è modo e modo... di comportarsi''
C'è una sola ragione per la quale è successo tutto questo: la colpa è di Moggi. Si sa che Moggi ha comprato i giocatori del Brescia per perdere. Una squadra che era già ai playoff e che giocava molto bene... Che roba!!!
Povero boemo... La serie B era troppo poco per il tuo genio calcistico... Ti capisco bene.... Magari i bresciano no, ma io ti capisco...
venerdì, maggio 26, 2006
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Giovedì 11 maggio 2006, in pieno scandalo intercettazioni, ho comprato per l'ultima volta la Gazzetta dello sport. Devo ammetterlo, era un giornale che mi piaceva...
Lo Stadio era palesemente contro la Juve, per poi redimersi dopo la sfuriata dei dirigenti bianconeri, mentre Tuttosport è semre stato troppo Juventino...
Beh, la Gazzetta era, per me, il giornale sportivo per eccellenza, equilibrato e ben informato.
Ma in questi giorni ha toccato il fondo.
Una domanda: sono 3 giorni che escono intercettazioni sul Milan, piuttosto gravi, riportate da autorevoli fornti di informazione quali Repubblica, Stampa e CorSera...
Possibile che sulla rosa non abbiano nemmeno accennato a queste notizie?
Ma questa è informazione? Si, l'informazione italiana!
L'importante è dare contro alla Juve, con Moggi che parlava con i designatori, ma guai menzionare il Milan, dato che Meani parlava direttamente con arbitri ed assistenti (Puglisi, ultras rossonero).
Qui sotto, uno stralcio di intercettazioni tra Galliani e Meani (responsabile milanista dei rapporti con gli ARBITRI!)
31 maggio 2005
Galliani chiama Meani per parlare di alcune promozioni da sponsorizzare all’interno della Can, sia in serie A e B che nelle categorie inferiori.
G. pronto
M. buongiorno dottore!
G. Meani buondì
M. allora….eh ho saputo che lei ha parlato già con Pugliesi
G. si!
M. stamattina, si….perchè mi ha chiamato e m’ha detto…
G. va bene va bene va bene…parliamo
M. ecco! E poi volevo dirle: è possibile se io posso spingere per due persone con Lanese da mettere nelle commissioni dilettanti di C?
G. spinga…
M. perché…abbiamo un po’ di controllo anche nelle categorie inferiori è meglio!
G. va bene, va bene…va bene, spinga. Spinga va bene…
M. va bene!
G. son gente di fiducia?
M. sorgente di su…guardi uno e Marano, tra l’altro è siciliano e quindi non destiamo neanche nessun sospetto. È quello che ha fatto il guardalinee in serie A per tanti anni.
G. va, bene, va bene.
M. va bene dottore?
G. spinga allora.
M. spingo come un pazzo…
G. va bene!
M. e Pugliesi però bisogna far tutto per metterlo in A e B eh…
G. vabbè adesso…dove negli assistenti però?
M. negli assistenti certo.
G. certo..va bene!
Allota, posso capire, ma non giustificare, TGCOM dell'ultras Liguori, Studio aperto e Controcampo, ma non la Gazzetta!
Un giornale così autorevole dovrebbe fornire un'informazione completa ed imparziale, tutto il contrario della linea che ha adottato.
Riporto qui sotto una lettera che un mio amico del forum PianetaBianconero.com ha spedito a Ruggero Palombo (giornalista della Gazzetta) del quale sottoscrivo sillabe, punteggiatura e spazi!!!
Sono senza parole
Non mi aspetto che lei risponda alla mia mail, anzi spero proprio che non lo faccia.Quello che spero con tutto il cuore è solo che lei legga questo messaggio: lei deve vergognarsi. Lei è un buffone con in mano il potere della carta stampata e spero che un giorno il dio della giustizia la punisca come tutti i buffoni venduti come lei meritano.
A mai più rileggerla....Nico
E invece caro Nico eccomi qui a risponderti.
Ho scritto la mia opinione, ci metto la faccia e la firma, che bisogno c'è di insultarmi.
Non sei d'accordo, cerca di spiegarmi perché, scrivimelo e io ti rispondo. Forse tu convincerai me di qualcosa e io farò altrettanto con te.
Ma dove portano mail come questa? Tutto perché scrivo che secondo me l'illecito c'è, cioè scrivo una cosa che metà delle persone di questo paese condivide.
Ciao Nico, stavolta sono io che spero in una tua risposta.
Ruggiero Palombo.
giovedì, maggio 25, 2006
RECOBA: CHI PUO' STARE IN ITALIA COL PASSAPORTO FALSO!!!

Oltre al concorso in falso per l'assenza di antenati in Europa, a Recoba e Oriali l'accusa contesta il reato di ricettazione relativo alla patente italiana ottenuta dal calciatore uruguayano, che faceva parte di un gruppo di documenti rubati negli uffici della Motorizzazione di Latina.
Beh, dai, non c'è male... Il fatto che si parli di questo è già qualcosa!!!
UN GRANDE: ANTONIO LA ROSA
C’è chi a quanto pare muove le sue pedine per lavorare dietro le quinte sulsuo progetto di conquista esclusiva del mondo del calcio, che poi è la veraragione che ha scatenato tutto l’inferno di questi giorni.
Come ho avuto modo di dire, dopo il mio precedente articolo "Il calciopulito che verrà", sono stato subissato da email sia di consenso, sia diprotesta e di polemica, ed in particolare, come avrete già letto nella miarisposta a "suocero nerazzurro", tifoso interista, l’accusa principale chemi veniva mossa era di cadere nell’eccesso di vittimismo, immotivatoperaltro; di disegnare uno scenario grottesco quanto poco credibile; didifendere ottusamente le ragioni della Juventus e di Moggi, non volendocomprendere io che ciò che si voleva da più parti era semplicemente lapulizia nel calcio.
Può essere, io da juventino abituato (anzi male abituato) a vincere sempre,non escludo di poter andare in crisi e dare di testa quando la mia Juve cadein disgrazia, anche se ho più volte detto che sento più mie le annate dellaJuve non di primissimo piano, ed in particolare di non avere mai cancellatodalla mia memoria la Juve di Zoff, appunto perchè sono quelle le annate incui il vero tifoso esce allo scoperto stando più vicino alla sua squadra.Però, vedendo certe evoluzioni degli ultimi giorni, e soprattutto certenotizie meglio "lette", mi pare di poter dire che quello scenario grottescoche io avevo descritto nel calcio pulito che verrà, non è che fosse poitanto distante da come se lo era prefigurato chi ha scatenato quest’inferno,anche se penso che qualcosa per lui non stia andando per il verso giusto.Andiamo con ordine:
ieri sera si è appreso ufficialmente che Silvio Berlusconi tornerà ad esserenuovamente presidente del Milan a tempo pieno, non esistendo più situazionidi conflitto di interesse.
Fermo restando che non mi risulta una contestuale uscita di scena delpersonaggio dalla politica, questa notizie è davvero importante, perchèaiuta a capire molte cose.
Conoscendosi il personaggio, sappiamo bene che il suo ritorno in primapersona nel mondo del calcio dovrebbe essere funzionale ad un progettoultravincente del Milan, diciamo di ritorno ai fasti di fine anni ’80, etriennio 92 - 94.
Certo, qualche malalingua (io non sono tra questi ...:-) ), avverte già ilterrore di cosa significhi ritornare, ad esempio, alla stagione 87 - 88 edal suo discusso finale, o alla finale di Barcellona, già vinta prima diessere giocata, al punto che Berlusconi organizzò a spese sue dei charterper ospiti importanti che dovevano venire ad assistere (il virgolettato nonè altro che una frase attribuita proprio a Berlusconi) "al primo grandetrionfo europeo del suo Milan"; o all’episodio di Marsiglia; o al trienniod’oro, con Matarrese presidente della FIGC (futuro europarlamentare diF.I.), Casarin uomo forte delle designazioni arbitrali in campo europeo egradito ai rossoneri, nonchè Baresi arbitro e guardalinee in campo; o ancheagli acquisti in nero o dei giocatori per non farli andare altrove.
Quindi Berlusconi nel calcio sarebbe uno che non può perdere, ma per esseresicuro di vincere, deve avere anche i giusti spazi di movimento.Ecco quindi il permanere di Galliani alla Lega, dato che verrebbe meno unaltro conflitto di interessi: il geometra monzese, ex tifoso juventino, nonessendo più un dirigente rossonero, potrebbe essere uomo super partes inLega, anche se rimanendo un dipendente Fininvest, sarebbe sempre la personache firma gli accordi per la cessione dei diritti televisivi alla azienda dicui è dipendente, ma questo è un particolare di pochissimo conto, conosciamola rettitudine del personaggio, guai ad immaginare in egli l’esistenza siapure minima di avvantaggiare il gruppo presso cui lavora.
Si spiega anche l’offensiva contro Lippi, invitato a dimettersi non perchèaccusato di qualcosa di penalmente grave, bensì di essere stato"condizionato" dalla GEA, per alcune convocazioni di giocatori assistiti daquesto potere marcio (almeno così tutti dicono adesso).
In effetti era ora di scoprire che un raccomandato di ferro in Nazionale sichiama Nesta Alessandro, assistito GEA, che peraltro, appena scopertol’inganno in cui era caduto (un milanista deve essere sempre pulito ed al disopra di ogni sospetto, come impone la storia di questo sodalizio) ha subitoritirato la sua procura dalla GEA.
Forse però in pochissimi hanno notato due cosette: la prima è che Ancelottiè diventato molto loquace, dicendo solo ora di avere "aperto gli occhi" suquesto marcio nel calcio, così marcio che quando lui era alle direttedipendenze dei geni del male, Moggi-Giraudo, perdeva scudetti nelle paludi oper giocatori in altre squadre schierati in violazione dei regolamenti:insomma un modo di dimostrare a tutti che lui è sempre stato fautore delcalcio pulito e contro gli intrallazzi.
La seconda è che tra i moltissimi sostenitori dell’allontanamento di Lippi,quasi tutti erano favorevoli alla nomina proprio di Ancelotti in Nazionale,cosa che se fosse avvenuta, avrebbe intanto portato un altro milanista in unruolo chiave (ma non certamente condizionabile, i milanisti non accettanomai condizionamenti, sono semplicemente dipendenti ...), e avrebbe liberatoil posto per il probabile arrivo di Rijkaard, pupillo del Cavaliere.Inoltre, come avrete letto pure, alla guida degli arbitri vi era e vi è unballottaggio tra Paolo Casarin, uomo del calcio pulito molto gradito dalleparti di Arcore e Cologno Monzese, e il più pulito dei puliti, PierluigiKollina, accomunato al Milan dallo sponsor (anzi no, perchè il Milanreclamizza una certa auto Opel, il pelato una altra auto Opel, dunque nienteconflitto di interessi).
Scenario davvero interessante, non credete?
Se poi si aggiunge che i diritti televisivi in chiaro probabilmente sarannonuovamente assegnati a Mediaset, che già detiene quelli del digitaleterrestre, che la restante parte della torta è in mano a Murdoch (che haalle sue dipendenze, tra gli altri, la figlia di Fedele Confalonieri), e unpò più di qualche briciola a Cartapiù La7 di Tronchetti Provera, ci si rendeconto immediatamente del contesto mediatico informativo che ci sarebbe statonei prossimi anni.
Guardate che non è ironia questa, ma constatazione di notizie certe, benpubblicizzate a mezzo stampa.Come pure non è ironia il riprendere la notizia che chi ha curato leindagini ed in particolare le intercettazioni inerenti la vicenda GEA a Romae la vicenda Moggi e Napoli, sono il tenente colonnello Arcangioli e ilmagiore Auricchio, personaggi che hanno una loro storia, come dire, chelascia qualche dubbio.
Il maggior Aurelio Auricchio venne accusato anni fa di manipolare leintercettazioni.
Lui espose querela ... e a quanto pare gli esiti furono per lui negativi.Per quanto riguarda Giovanni Arcangioli, dal Corriere della sera dell’8febbraio 2006, si legge questo comunicato:
"PALERMO - Sarà interrogato dai pm della Direzione distrettuale antimafia diCaltanissetta il colonnello dei carabinieri Giovanni Arcangioli, fotografatoil 19 luglio 1992 in via D’Amelio con in mano la borsa di Paolo Borsellinoche conteneva l’agenda del magistrato mai più trovata.
Non è stata resa nota la data dell’interrogatorio né se l’ufficiale saràsentito alla presenza dell’avvocato difensore. Arcangioli, già stato sentitonei mesi scorsi, ha fornito una versione dei fatti che contrasta con quelladi altri testimoni. Ma l’acquisizione di filmati registrati da troupe dellaRai e di Mediaset ha fornito ai pm lapossibilità di ricostruire le ore successive all’attentato, compresi imovimenti dell’allora capitano Arcangioli.
Bene, sapete chi li dirige questi due investigatori?
Il generale Mori, il cui fratello gestisce le attività di sicurezza diMediaset, amico di Dell’Utri e Berlusconi, indagato per la mancataperquisizione della villa di Riina.
A questo punto comincia a comprendersi il perchè certe intercettazioni sonostate messe in giro pur essendo ancora coperte dal segreto istruttorio,quali erano le finalità di queste fughe di notizie e soprattutto come mainessuna intercettazione abbia coinvolto Adriano Galliani, quando un pò tuttisono stati "intercettati" in questo marcio mondo del calcio moggiano!Solo che qualcosa non sta andando nel verso giusto, e non so se ci statefacendo caso, da ieri pomeriggio il bombardamento mediatico su "Calciopoli"avuto un imprevedibile calo.
Io collego la cosa al fatto che ieri mattina il commissario dellFedercalcio, pubblicamente, ha dato pieno sostegno e solidarietà a MarcelloLippi, alla guida della Nazionale, episodio che sarebbe cronologicamente ilsecondo smacco ai desideri di chi vorrebbe mettere in modo esclusivo le manisul calcio: il primo è stato quando Rossi ha detto che occorre cambiare leregole, meritandosi proprio la censura di Berlusconi, che come ricorderete,ha detto che le regole ci sono e vanno applicate, corollario questo alla suarichiesta di restituzione di due scudetti, essendo il Milan stanco diingiustizie (sic!).
Insomma, al controllo totale del calcio italiano, sta mancando un tasselloimportante, ossia proprio la Federcalcio, che a quanto pare vuole seguireuna sua via del tutto autonoma e, diciamo pure, più distante da intrecci conil passato, e chi lo rappresenti.
Non è un caso che è di oggi la notizia che a capo dell’Ufficio Indaginidella Federcalcio, guarda caso, è stato chiamato Francesco Saverio Borrelli,rimasto noto alle cronache come Procuratore capo della Repubblica di Milanoai tempi di "Tangentopoli", e dunque personaggio non certo "gradito" a chipensava che le indagini dovessero avere, come dire, un suo corso ben precisoe scontato.
Io ritengo che questa sia una notizia davvero importante, dato che d’ora inavanti avremo la quasi certezza che le indagini non saranno condotte in modosospetto, che toccheranno sul serio tutto ciò che è da verificare e dasanzionare, ed anche per un altro aspetto: se la Juve sarà punitaprobabilmente sarà punita e giustamente assieme a tutti coloro che dovrannoessere giustamente puniti; ma se un Ufficio Indagini con a capo Borrelli,dovesse malauguratamente (non per noi, ma per certi savonarolagiustizialisti) pervenire ad una richiesta di sanzioni molto blande per laJuventus o addirittura per l’archiviazione, ritenete che ci possa esserequalcuno che, dopo averlo elogiato in grande stile per Tangentopoli, possainsinuare che Borrelli sia condizionato dalla cupola di Moggi e dalla mafiajuventina?
Come dire, qualcosa si sta mettendo di traverso rispetto al grande progettodi dominio unico nel calcio, che come condizione aveva l’eliminazione dellaJuventus dalla serie A e dal novero delle squadre rompiballe, l’aprirequalche spazio di guadagno in più per lo sponsor interista TronchettiProvera e, dulcis in fundo, il riportare il calcio romano ad essere quelloche era ad inizi anni ’90.
Infatti ieri poco spazio a novità investigative, oggi nessuna nuovaintercettazione pubblicata o propagandata, sembra quasi che ovunque sivogliano cominciare ad abbassare i toni, un pò perchè gran parte dellamissione è compiuta (ossia distruggere Moggi e Giraudo), ma presumo moltoperchè forse qualcuno comincia a capire che a tirare troppo la corda pur diimpiccare la Juventus, si finisce con lo stritolare anche chi la statirando.
Vedete, io credo che la prima risposta che la Juventus poteva dare in unasituazione così drammatica, era appunto di manifestare pubblicamente lavolontà di dare un taglio con il passato, e dunque, se il calcio vacambiato, occorre assumersi tutte le responsabilità di quel passato e girare pagina.
Le prime dichiarazioni della proprietà e degli esponenti il C.d’A., puraffermando la piena vicinanza alla squadra, la ferma volontà di ripartirepresto e bene, sono state anche nel senso che si è pronti ad assumersi ogniresponsabilità per il passato, cosa che invece da altre parti non si nota.Galliani non si dimette; all’Inter ci sono stati pure i telefonisti che peròsi autoproclamano puliti, dimenticandosi però di cancellare le date delletelefonate ed in particolare che è sospetto conoscere il nome degli arbitrialmeno dieci giorni prima delle gare, quando l’UEFA li comunicaufficialmente solo 48 ore prima; c’è fuga dalla GEA anche da parte di chicome Nesta deve ringraziarla per i lucrosi contratti stipulati finora,insomma tutti vogliono rimanere rifacendosi una verginità.Un modo di prendere le distanze dal passato e di far credere ai polli che ilmarcio era solo in bianconero, si chiamava Moggi, e tutto il resto era pulito.
Già: e se davero dovesse prendere corpo quella sensazione che evidenziavo insede di punto dopo la penultima di campionato, e cioè che la vicendascatenata potrebbe rivelarsi un boomerang verso chi l’ha scatenata?
Antonio La Rosa
Giù il cappello!
mercoledì, maggio 24, 2006
UN PO' DI COSE INTERESSANTI DI OGGI

13:51 Cannavaro: Serie B? Nessun problema, resto
Cannavaro, dal raduno della Nazionale, ribadisce la sua fedeltà alla Juve. "Sono orgoglioso di essere un giocatore della Juve. La serie B? Nessun problema a giocarci, ho altri due anni di contratto e li voglio rispettare". Cannavaro non è critico nemmeno con De Santis "Nel 2005 ci ha arbitrato 6 volte, 5 in campionato e una in supercoppa e non abbiamo mai vinto. In quest'ultima partita ci furono episodi contro di noi e nessuno ha mai detto nulla". Cannavaro è dispiaciuto per l'accanimento nei confronti di Moggi. "Riceveva 400 telefonate al giorno, ora queste si saranno ridotte a 3-4 e questo francamente mi spiace. Prima di condannare le persone aspettiamo la conclusione delle indagini".
Chapeau!!! Sei un vero capitano!!!
14:10 Cannavaro: Non solo Juve, era il sistema"
Non è solo una questione di dirigenti Juve, era il sistema del calcio intero italiano ad andare così" ha detto Fabio Cannavaro, capitano della nazionale e giocatore simbolo della Juventus, dal ritiro azzurro di Coverciano. "L'immagine è questa perché a essere intercettato è stato il direttore" ha aggiunto Cannavaro riferendosi a Moggi.
Vai Fabione, inizia a vomitare su tutto e tutti!!! E non ti preoccupare del resto: tu ormai sei per tutti il dopato e il macellaio.... Per noi sei semplicemente "il capitano"!!!
14:11 L'Espresso si scusa con Lippi
Scuse dell'"Espresso" a Lippi: "Per una svista - scrive in una nota - nel volume 'Il libro nero del calcio' è stato pubblicato il numero di telefono di Marcello Lippi. L'espresso si scusa con l'interessato. L'informativa dei carabinieri elencava diverse migliaia di numeri di telefono: nonostante l'impegno della redazione per tutelare la privacy, purtroppo alcuni sono sfuggiti alla revisione".Repubblica.it
Ma dai? "Casualmente" è finito nello stupendo "Libro nero del calcio" il suo numero di telefono... Ora manca numero e dati personali di Moggi, vita storia e miracoli di Giraudo e la pubblicazione integrali del libro scritto da Del Piero :"Io in realtà non sono un campione ma solo un dopato"... Ma fatemi il piacere!!!
IL ROMANISTA

Il Romanista: uno straordinario, quilibrato ed imparziale giornale!!!
Da settimane a questa parte, il suddetto giornale (???) si impegnava a tirare palate di merda sulla Juve (ma dai?) per le intercettazioni... E ora....
24/05/2006
Andrea Di Caro si "scusa" con Zavaglia per un articolo su di lui e sulla Gea e lo invita a cena, Andrea Di Caro rassicura Moggi sull'atteggiamento della società giallorossa.
Andrea Di Caro annuncia a Moggi l'uscita di un prossimo articolo.
Andrea Di Caro, caporedattore de Il Romanista, compare nelle intercettazioni operate dai Carabinieri, intercettazioni che il sempre ben informato quotidiano giallorosso non ci risulta aver pubblicato. Saranno forse state di scarso interesse...
Eh si, davvero di scarso interesse!!!! Ancora complimenti....!!!!
INCREDIBILE: LEGGERE QUESTE COSE MI FA VENIRE IL VOMITO

E' stupito il c.t. della Nazionale Marcello Lippi che alla fine dell'allenamento si sfoga con i giornalisti: "Negli ultimi giorni ho ricevuto quattro o cinque telefonate di persone che non conoscevo. Per fortuna, tutti gentilissimi. Quando ho chiesto come avessero avuto il numero del mio cellulare, mi hanno detto che era a pagina 104 o 106 del libro sulle intercettazioni nel calcio pubblicato l'altro giorno. È una cosa indegna, è una cosa vergognosa. Vi rendete conto? Certo, nel giro di un giorno cambio numero, mi chiedo se sono passibili di querela". Comunque, aggiunge Lippi, "Dite a quelli che dicono che sono teso, che non è vero che sono teso, sono sereno. Dispiaciuto, questo è un incontro informale con voi, ma c'è grande serenità. Non è un problema, perchè cambio telefono. Lo squallido di questo è che mi dispiace che vengano fatte queste cose. Godrà qualche bambino...", afferma Lippi alludendo all'eventuale beneficenza di possibili risarcimenti giudiziari.
Ma stiamo scherzando? Io spero vivamente di si!
Ma dico, in che paese viviamo? Sono davvero senza parole!
Gli italiani moralisti... ah ah ah ah ah
Giù il cappello davanti a queste dimostrazioni di democrazia e privacy... VIVA L'ITALIA!!!!
Marcello querelali tutti, lasciali in mutande!!!
E dimettiti dalla Nazionale... Non perchè sei colpevole di qualcosa, ma perchè l'Italia non ti merita! Facci perdere il mondiale! Devono tutti soffrire!
martedì, maggio 23, 2006
ESISTE QUALCHE GIORNALE IMPARZIALE!!!

Nel nostro piccolo mondo alla rovescia, nel quale l'on. det. dom.Cesare Previti va a spasso per Roma con la scorta gentilmente offerta dalloStato (non per sorvegliarlo, ma per proteggerlo), dovevamo sentire anchequesta: Bellachioma e Galliani che sventolano la questione morale. Sono glistessi che, due estati fa, ricevevano a Villa La Certosa per una cenettaintima Antonio Giraudo, loro sodale al vertice del calcio. L'8 settembre 2005il premier riceveva a Palazzo Grazioli, in visita di Stato, LucianoneMoggi e gli faceva omaggio del best-seller Mondadori «Berlusconi ti odio». Poi Lucky Luciano veniva sguinzagliato come ambasciatore del capo delgoverno a casa Mastella, per convincerlo a passare con la Cdl in tempo per le elezioni. Mission impossible.Ancora tre mesi fa il presidente onorario del Milan tentava distrappare il duo Moggi-Giraudo alla Juventus, e il 21 marzo, dopo aver fallito, sene rammaricava: «Moggi e Giraudo restano alla Juve: nessuna dirigenza conla testa sulle spalle se li lascerebbe scappare.». Intanto Moggitrafficava col vicepresidente Figc Mazzini intorno a un dossier su presunti «intrallazzi immobiliari» di Della Valle. E qualche tempo dopoBellachioma irrompeva alla convention di Confindustria per ricattare Della Valle suimprecisati «scheletri nell'armadio». Coincidenze, si capisce.Se in questi anni Lucianone era il padrone del calcio, il Milan facevada palo. I designatori telecomandati Pairetto e Bergamo furono scelti daJuve e Milan. Il presidente della Lega Galliani, in evidente conflitto d'interessi, idem. La battaglia per i diritti tv monopolizzati daigrandi club vedeva Juve e Milan a braccetto. E poi lo scandalo delle intercettazioni, in cui è «tutto chiaro», coinvolge un dirigente delMilan, Leonardo Meani, il ristoratore che curava i guardalinee «amici». Dalle telefonate salta fuori un altro episodio da «codice etico». Giraudodice a Moggi che «Previti ha detto a Galliani: "Guarda che lo vuoleBerlusconi". Adriano gli ha detto: "Allora fammelo dire da Berlusconi, perché se Berlusconi vuole che io dia dei soldi a Lotito, siccome mi sentesempre, non ho problemi, ma siccome non me l'ha mai detto".». In un'altra telefonata, Moggi racconta a Giraudo che negli spogliatoi di Milan-Juve(trofeo Berlusconi), il Cavaliere «ha preso il pettine e ha pettinato Pinochet», Pairetto. Senza dimenticare le telefonate dell'ottimoministro Pisanu per chiedere di salvargli la Torres. Missione compiuta.Quanto agli scudetti da restituire, e quali, e a chi, segnaliamo un bellibro di Carlo Petrini: «Le corna del diavolo» (Kaos). Vi si raccontacome il Milan ha vinto i suoi, di scudetti. A cominciare da quello del1987-88, quando il Napoli di Maradona ormai sicuro vincitore si suicidò a fine stagione. Poi si scoprì che alcuni giocatori partenopei avevanorapporti con la camorra, terrorizzata dall'idea di restituire le alte quotepromesse col totonero a chi scommetteva sul Napoli.Ma soprattutto c'è il caso di Gianluigi Lentini, il fantasista passatonel '92 dal Toro al Milan per 64 miliardi, di cui 10 versati in nero da Berlusconi e Galliani al presidente-bancarottiere Gianmauro Borsano. L'acquisto avvenne in periodo proibito: marzo '92. Borsano voleva isoldi subito, ma il Milan non si fidava e pretendeva garanzie: alla fineottenne «in pegno» la maggioranza azionaria della società granata sino altermine della stagione. Così, per mesi, il Cavaliere controllò due società diserie A: un illecito sportivo clamoroso, sul quale ovviamente la giustizia sportiva sorvolò.Non però quella penale: la Procura di Milano fece rinviare a giudizio Berlusconi e Galliani per falso in bilancio. Ma niente paura. Ilprocesso fu poi assassinato nella culla dalla legge Berlusconi sul falso in bilancio. Prescrizione garantita per tutti: per il Cavaliere, quelloche rivuole indietro gli scudetti, e per Galliani, quello del codice etico.
l'Unità - 16.5.2006
Finalmente un giornale che non parla a sproposito. Uno su 30... Non male.....
PETIZIONE ONLINE
Credo concordiate tutti con me che si sono raggiunti tutti i limiti di sopportazione, non possiamo starcene con le mani in mano a subire attacchi mediatici di ogni tipo.
Noi non abbiamo giornali, non abbiamo TV e i giornalisti juventini non prendono mai le nostre difese.
Siamo "soli contro tutti" come al solito, ma nel periodo più difficile della storia della Juve dobbiamo dare alcuni segnali:
1) Sorreggere più di prima la nostra gloriosa società, perchè i veri tifosi si vedono adesso. Hanno rovinato la nostra invidiata leggenda, hanno tradito migliaia di fedelissimi appassionati, ci hanno fatto soffrire come dei cani! E chi prende le difese della nostra squadra?
La proprieta? Esiste nella Juventus una proprietà?
I giocatori? Dopo 2 mesi di silenzio stampa non hanno detto mezza parola, solo Alex ci ha dato qualche speranza per il futuro
I giornalisti, che si preoccupano solo di spararci addosso vagonate e vagonate di letame fumante?Le televisioni, questo mondo oggettivamente oligopolistico, dove uno ordina e 1000 sottoposti eseguono?
No amici miei, nessuno è con noi. Nei tanti momenti di gloria era facile salire sul carro dei vincitori, parteggiare per i colori bianconeri era garanzia di felicità, successi sportivi e possibilità di farsi beffe degli altri; ma ora abbiamo bisogno di essere uniti, di non abbandonare la barca che affonda: se lo fanno i capitani, non facciamolo noi umili mozzi.
Ancoriamoci al titanic che affonda, meglio morire da eroe che vivere da codardo!
2) Firmiamo qui la nostra petizione.
Ci tengo ad evidenziare il fatto che non mi interessa fare l'avvocato del diavolo, come hanno sempre fatto i tifosi delle altre squadre: se abbiamo sbagliato pagheremo.
Quello che mi preme è che le indagini non siano a senso unico, quando è palese che Moggi e co. erano solo una ruota dell'ingranaggio marcio che ha rovinato il mondo del calcio. Quello che mi disgusta è il linciaggio mediatico che da sempre subiamo. Siamo comsapevoli del fatto che attaccare la Juventus fa vendere i giornali perchè interisti, milanisti, ecc... possono soffocare il dolore dell'inferiorità negli articoli dei gionalisti, che nulla fanno per sopire le proteste, anzi le alimentano in maniera esponenziale. Adesso basta.
Popolo juventino, siamo 15 milioni di tifosi, facciamo sentire la notra voce!
NON UN EURO ALLA GAZZETTA!!!
