giovedì, ottobre 12, 2006

UNA PICCOLA RICERCA.....

SERIE A 2001/2002


1° giornata - Inter-Perugia 4-1
Sullo 0-0 l'azione che porta a gol di Kallon è frutto di una clamorosa "schiacciata" pallavolistica non sanzionata. In seguito a questo svista l'allenatore del Perugia Cosmi viene espulso dal campo per proteste. Nel secondo tempo un fallo da ultimo uomo di Cordoba non viene punito.

5° giornata - Inter-Bologna 1-0
Pecchia a pochi metri dalla porta scappa via a Georgatos che lo tira per la maglia.
L'arbitro non solo non concede il rigore, ma ammonisce Pecchia per simulazione! Pecchia era già ammonito per cui viene incredibilmente espulso!!

8° giornata - Inter-Milan 2-4
I nerazzurri riescono a rubare pure quando prendono le batoste...
Dopo pochi minuti dall'inizio Toldo esce dalla porta per recuperare un pallone, calcola però male le distanze e finisce mezzo metro fuori dall'area di rigore. L'arbitro non vede nulla.
2° tempo: Vivas già ammonito reagisce platealmente di fronte al guardalinee ed al quarto uomo. Anche i commentatori di Telepiu' si accorgono della scena e si stupiscono che non vengano presi provvedimenti.

9° giornata - Inter-Lecce 2-0
Materazzi entra in maniera scomposta con le ginocchia su un giocatore del Lecce, ci starebbe una sacrosanta ammonizione ma viene fischiato solo fallo. Successivamente sarebbe stato perciò espulso dopo la gomitata su Giacomazzi che ha fruttato solo il cartellino giallo.

10° giornata - Roma-Inter 0-0
Fallo di Zanetti su DelVecchio lanciato a rete. Sarebbe espulsione ma l'arbitro lascia proseguire.

11° giornata - Inter-Fiorentina 0-0
Fuorigioco inesistente fischiato a Rossi (Fiorentina) lanciato a rete. Si era sullo 0-0

12° giornata - Atalanta-Inter 2-4
Sullo 0-1 per l'Inter l'arbitro non vede un gol dell'Atalanta con palla dentro la porta di 50 centimetri. Ricordiamoci che per un episodio analogo (empoli-juventus 1998) gli interisti pretesero interrogazioni parlamentari...
Sul 2-1 per l'Atalanta viene assegnato un ridicolo rigore in favore dell'Inter. Vieri pareggia ed i nerazzurri che prima non stavavo beccando palla vanno a vincere la partita.

13° giornata - Brescia-Inter 1-3
Minuto 35, Esposito crossa e Gresko (già ammonito) stoppa il pallone con le braccia alzate, l'arbitro non fischia nemmeno fallo.
Nel secondo tempo lo stesso Gresko trattiene Toni in area in una chiara occasione da gol. Sarebbe rigore + espulsione ma l'arbitro non vede. Un minuto dopo Vieri segna il gol del 1-2 per l'Inter.
Finale di partita: Cordoba da una gomitata a Tare ma non viene sanzionato.

14° giornata - Inter-Chievo 1-2
Nell'azione del primo gol del Chievo il giocatore dell'Inter Farinos tenta di rinviare la palla con un palese tocco di mano volontario. Non viene nemmeno ammonito! (in certe situazioni gli arbitri decidono sempre per il rigore + espulsione, ma visto che la palla è entrata in rete si è avuta l'impressione che l'arbitro Rosetti non abbia voluto infierire)
Sul 1-2 per il Chievo l'interista Sorondo trattiene Corradi in area ma l'arbitro non vede, segue un'azione confusa e la palla calciata a rete a botta sicura va a sbattere proprio contro Corradi che era rimasto a terra!

15° giornata - Inter-Verona 3-0
Gol del 2-0 di Ronaldo che riceve il pallone da Coincecao partito in netta posizione di fuorigioco.

16° giornata - Piacenza-Inter 2-3
Gomitata di Vivas al giocatore del Piacenza Gautieri. Sarebbe espulsione ma l'arbitro non vede (si era sullo 0-0).
Nel finale di partita viene fermata una pericolosa azione di Gautieri per fuorigioco inesistente.

17° giornata - Inter-Lazio 0-0
Dopo 3 minuti di gioco viene fermato Claudio Lopez solo davanti a Toldo per un fuorigioco inesistente.

18° giornata - Perugia-Inter 0-2
Sullo 0-0 Vieri da un pugno al centrocampista del Perugia Gatti.
L'arbitro non vede...

19° giornata - Inter-Parma 2-0
1-0 per l'Inter, Recoba spinge in area ed in maniera molto sospetta il giocatore Diana del Parma che era lanciato a rete.

20° giornata - Venezia-Inter 1-1
Sul risultato di 0-0 Maniero viene fermato di fronte a Toldo per fuorigioco inesistente, un minuto dopo Vieri porta in vantaggio l'Inter. Nel secondo tempo Valtolina crossa basso in mezzo e Materazzi ferma il cross con la mano, la palla ritorna allo stesso Valtolina che esegue un nuovo cross fermato con la mano stavolta da Gresko! Niente rigore.

21° giornata - Inter-Torino 0-0
Materazzi entra a piedi uniti sulle caviglie dell'avversario, sarebbe espulsione diretta ma viene graziato.
Di Biagio (già ammonito) tocca il pallone con entrambe le mani ma non viene sanzionato. Dopo pochi minuti lo stesso Di Biagio interviene in maniera pericolosa e scomposta su Bucci in uscita ma viene salvato nuovamente dall'arbitro! Cuper molto astutamente lo sostituisce per evitare problemi.
Kallon da una ginocchiata a Bucci procurandogli una ferita in testa, nemmeno ammonito.

22° giornata - Bologna-Inter 2-1
Ennesimo furto interista anche in una partita persa.
Minuto 70, Cristiano Zanetti già ammonito ferma nettamente con un braccio un passaggio di un giocatore del Bologna. Collina lo grazia. Dopo un solo minuto tiro di Cruz dal limite dell'aria e clamoroso fallo di mano in area (braccio non aderente al corpo) di Sorondo, ancora una volta Collina non se la sente di intervenire.

23° giornata - Verona-Inter 0-3
Al primo minuto Materazzi commette fallo su uomo lanciato a rete ma viene soltanto ammonito.
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Cordoba da un calcione violento in faccia al povero Frick che è costretto a farsi sostituire. Udite, udite... nemmeno cartellino giallo!!
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Perla della giornata:
Georgatos stende Cossato (sul risultato di 0-1), l'episodio è veramente clamoroso, l'arbitro fa proseguire.
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24° giornata - Inter-Udinese 3-2
Fallo violento di Farinos non sanzionato.
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Fallo di Seedorf non sanzionato.
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Fuorigioco inesistente fischiato all'Udinese con giocatore di fronte a Toldo e sul punteggio di 2-1.
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Sul punteggio di 3-1 per l'Udinese nettissimo fallo di mano di Di Biagio in area nel tentativo di anticipare l'avversario. Anche i telecronisti rimangono perplessi.
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25° giornata - Milan-Inter 0-1
Seedorf e Materazzi, già ammoniti, se la cavano piu' volte nonostante trattenute volontarie a centrocampo e falli di vario genere. Difficile da capire la mancata seconda ammonizione a Seedorf per uno sgambetto a palla lontana al 24esimo del secondo tempo. 2 minuti dopo è arrivato il gol di Vieri.

26° giornata - Inter-Juventus 2-2
Del Piero fermato due volte per fuorigioco inesistente. Nella prima occasione era solo di fronte a Toldo, nella seconda aveva la possibilità di passarla comodamente a Trezeguet completamente smarcato in mezzo all'area.

27° giornata - Inter-Roma 3-1
Cafu subisce fallo da Javier Zanetti appena fuori area, cade e l'arbitro lo ammonisce per simulazione!
Cristiano Zanetti tocca volontariamente il pallone con la mano e non viene ammonito. Sul punteggio di 3-1 Totti viene ammonito per simulazione dopo un fallo da rigore di Cordoba.

31° giornata - Inter-Brescia 2-1
Sul risultato di 0-1 per il Brescia viene fermato Bachini completamente libero in area per via di un fuorigioco inesistente.

32° giornata - Chievo-Inter 2-2
Durante l'ultimo minuto di recupero sul risultato di 2-2 Ventola trattiene vistosamente Corradi in area.

33° giornata - Inter-Piacenza 3-1
Sommese del Piacenza viene espulso per doppia ammonizione dopo una leggera trattenuta su Zanetti ed una posizione troppo avanzata su una punizione di Recoba. La stessa cosa non accade a Gresko che, già ammonito, non viene espulso per netto fallo in scivolata su Gautieri.
Con il Piacenza in 10 contro 11 negato un solare rigore per trattenuta clamorosa di Gresko sempre su Gautieri.
Chissà se Moratti avrà visto "cose strane" oggi....

COPPA UEFA 2001/2002


2° turno - Inter-Wisla Cracovia 2-0
Gol di Kallon del vantaggio interista segnato in netto fuorigioco.

Ottavi di finale (andata) - Inter-AEK Atene 3-1
Gol del 3-2 annullato all'AEK per fuorigioco inesistente.
In precendenza c'era stato un sospetto rigore di Zanetti.


SERIE A 2002/2003


2° giornata - Inter-Torino 1-0
Prima giornata e già si ruba...
Gol su punizione del Torino che viene annullato per presunto fuorigioco di Galante.

4° giornata - Inter-Chievo 2-1
Vieri (già ammonito per un fallo a centrocampo) protesta e manda a fare in culo l'arbitro per 90 minuti consecutivi. In un'occasione chiede platealmente il cambio alla sua panchina ma il secondo cartellino giallo non arriva mai. Alla fine della partita entra Sergio Coinceçao ed alla prima protesta viene espulso direttamente.
Sudditanza psicologica?

5° giornata - Piacenza-Inter 1-4
Di Biagio (già ammonito) sgambetta volotariamente Maresca al limite dell'area, il giocatore cade in area e viene concessa una punizione dal limite. In Brescia-Roma (turno precedente) lo stesso episodio nella stessa zona del campo aveva portato al rigore per la Roma.
Di Biagio viene incredibilmente graziato dalla seconda ammonizione ma la stessa sorte non capita ad Hubner che viene sbattutto fuori su segnalazione del guardalinee dopo una protesta per un calcio d'angolo ingiustamente non concesso. Con il Piacenza in 10 l'Inter dilaga.

6° giornata - Inter-Juventus 1-1
Di Biagio reagisce un fallo di Davids scalciandolo da terra. Nessuna sanzione. Toldo esce alla disperata su Del Piero lanciato a rete. Evidente gioco pericoloso al limite dell'area ma non viene fischiato nulla.
Al minuto 50 del secondo tempo si fa cinema, viene riproposta "La carica dei 101". Protagonisti: tutta la squadra dell'Inter e Buffon. Pareggio...

7° giornata - Inter-Bologna 2-0
Clamoroso rigore non concesso al Bologna dopo un evidente fallo di S.Coinceçao. Pochi minuti dopo l'Inter raddoppia grazie ad un fuorigioco di Crespo non segnalato dal guardalinee.
E Moratti ringrazia... 3 punti rubati in sole due giornate di campionato (+2 rubati alla Juventus).

8° giornata - Como-Inter 0-2
Nel periodo in cui impazza la prova televisiva Vieri si permette di pistare gli avversari senza rischiare minimamente la squalifica. Si sa, il "palazzo" è sempre contro l'Inter, lo disse Moratti...

1° giornata (recupero) - Empoli-Inter 3-4
Emre, già ammonito, interviene in ritardo ed a gamba tesa, persino lui si rende conto della gravità dell'intervento ma non scatta il secondo cartellino giallo.

9° giornata Inter-Udinese 1-2
Vieri s*****tta in allegria e non viene punito ne' dall'arbitro ne' dalla prova televisiva (evidentemente hanno fatto una Cirami proprio per Bobone..). Morfeo interviene a gamba tesa sui legamenti del povero Martinez che esce dal campo prematuramente. 6 mesi di stop per lui.... piu' o meno quanto avrebbe meritato Morfeo di squalifica...

10° giornata Roma-Inter 2-2
Cordoba ferma Montella in area tirandolo per la maglia, l'arbitro non vede, era fallo su chiara occasione da gol ossia rigore+espulsione.
Clamoroso pugno (ENNESIMO) di Vieri a Lima. Ancora... incredibilmente... nessuna decisione da parte dell'arbitro! Vieri continua ad essere immune.

12° giornata Inter-Brescia 4-0
Anche quando non servirebbe arriva l'aiutino. Il terzo gol di Vieri è segnato in fuorigioco.

16° giornata Inter-Modena 2-0
Minuto 37: Kamara viene fermato solo davanti a Fontana per fuorigioco inesistente.
Minuto 56: rigorissimo di Coco che s'ingroppa Kamara ma l'arbitro non vede.

18° giornata Inter-Empoli 3-0
Vieri segna 3 gol, uno in fuorigioco.

19° giornata Torino-Inter 0-2
Primo tempo, 0-0, Comotto viene fermato per fuorigioco inesistente con la difesa dell'Inter sulla 3/4.

20° giornata Inter-Reggina 3-0
Gomitata di Batistuta non sanzionata, rigore generoso su Emre (la giuria ha dato 9.5 al tuffo), grottesco dietro-front in occasione del rigore in favore della Reggina. Cannavaro cerca il pallone in sospensione ma il guardalinee vede un fantomatico fallo che annula l'infrazione precedente.
A fine partita De Canio, allenatore della Reggina, si sfoga ai microfoni di Telepiu e Rai.

22° giornata Inter-Piacenza episodio chiave
Sullo 0-0 e in pieno momento di crisi dell'Inter Morfeo commette fallo su Maresca che rimane a terra. Il piacenza chiede di buttare la palla fuori, Dalmat prosegue l'azione ed arriva il gol che sblocca la partita.
Che stile...

23° giornata Juve-Inter 3-0
La premiata macelleria Materazzi si produce nel solito vigliacco colpo omicida. Stavolta i tacchetti di Killerazzi s'infilano diritti nel fianco di Trezeguet. Mister "ma io ve l'ho fatto vincere lo scudetto" rimane ancora una volta impunito, neanche cartellino giallo. Chi sarà la prossima vittima?

26° giornata Udinese-Inter 2-1
Nel finale di partita non viene fischiato un clamoroso fuorigioco di Vieri che viene a trovarsi solo davanti alla porta. Per fortuna il portiere dell'Udinese compie un autentico miracolo e salva il risultato.

28° giornata Inter-Milan 0-1
Bollettino di guerra:
# Marco Killerazzi solo ammonito dopo aver marchiato a fuoco le costole di Shevchenko.
# Maldini sostituito per frattura del setto nasale dopo la gomitata numero "enne" di Vieri (nemmeno ammonito) nel campionato in corso.
# Serginho sostituito dopo un' entrata assassina di Cordoba.
# Varie ed eventuali....

29° giornata Brescia-Inter 0-1
Nel primo tempo viene annullato un gol al Brescia. Ovviamente il fuorigioco non c'era. Nel secondo tempo l'arbitro s'inventa un nuovo modo per fermare l'azione:
Baggio perde un parastinchi mentre ha la palla tra i piedi e si trova in area di rigore, fischio e gioco fermo....

31° giornata Brescia-Inter 0-1
Atalanta-Inter 1-1 (arb. Tombolini): clamoroso spintone in area interista di Materazzi a Rossini, scaraventato a terra dall'interista. Rigore netto che l'arbitro ignora.
PRELIMINARE CHAMPIONS LEAGUE 2002/2003
Sporting Lisbona - Inter 0-0
40'(PRIMO TEMPO) Episodio dubbio nell'area dell'Inter. Su un cross di Barbosa, Nicolae dà l'impressione di essere trattenuto da Cordoba.

CHAMPIONS LEAGUE 2002/2003, quarta partita del primo girone
Lione - Inter 3-3
Nel corso del primo tempo (1-1) Viene fermato Anderson lanciato a rete per fuorigioco assolutamente inesistente (Anderson era almeno 2 metri prima dell'ultimo difendente).

CHAMPIONS LEAGUE 2002/2003, quinta partita del primo girone
Inter - Rosemborg 3-0
L'azione del secondo gol dell'Inter (autogol) nasce da un evidente fuorigioco di Vieri.
Nel finale di partita non viene punito un tocco di mano di Materazzi in piena area.

CHAMPIONS LEAGUE 2002/2003, sesta partita del primo girone
Ajax - Inter 1-2
Nella partita decisiva per il passaggio del turno l'Ajax si vede annullare un gol stra-valido segnato a pochi minuti dopo l'inizio della partita (fuorigioco inesistente). Nel secondo tempo viene lasciato impunito un evidente fallo di mano di Cordoba in piena area.

CHAMPIONS LEAGUE 2002/2003, terza partita del secondo girone
Barcelona - Inter 3-0
Nonostante la figura di ****a l'Inter trova il modo di atterrare i giocatori avversari in area senza alcun problema. Clamoroso l'abbaccio di Gamarra a Saviola all'altezza del dischetto del rigore.

CHAMPIONS LEAGUE 2002/2003, quinta partita del secondo girone
Inter-Newcastle 2-2
Coinceçao non viene espulso per un' entrata killer (identica a quella di Nervo su Emre...). Vieri simula in area di rigore e non viene ammonito come puntualmente è capitato a Bellamy.

CHAMPIONS LEAGUE 2002/2003, ritorno dei quarti di finale
Valencia-Inter 2-1
Sul 2-1 per il Valencia non viene concetto agli spagnoli il rigore piu' netto della storia del calcio. Materazzi, completamente fuori tempo, calcia Sanchez dentro l'area di rigore ma l'arbitro non fischia!
Veramente incredibile. Il gol del 3-1 avrebbe qualificato il Valencia.

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SERIE A 2003/2004


4° giornata - Udinese-Inter 0-0
Dopo 3 giornate interlocutorie in cui Marco Killerazzi, mai sanzionato, si era reso protagonista dei soliti interventi con tacchetti altitudine-2-metri-dal-suolo, contro l'Udinese finalmente è lui a farsi male, peraltro da solo. La chiamano giustizia divina.
Nonostante l'assenza della punta di diamante del gioco diciamo così... maschio (!!), l'Inter non demorde e il buon Luciano in un raptus di grinta si produce in un intervento da dietro. Come Cristo paga lui per tutte le porcherie dei suoi illustri compagni: doccia.
Ancor meglio fa Mohamed Killeron che prende a spallate l'arbitro e a calcioni il portiere dell'Udinese. Solo ammonito.
Nel secondo tempo vengono bloccate due azioni pericolose dell'Udinese con uomini di fronte alla porta. Non erano in fuorigioco.
Il sempre corretto Cordoba si fa notare per interventi a forbice, spinte immotivate e tutto ciò che concerne il repertorio. Nemmeno ammonito.

5° giornata - Inter-Milan 1-3
Mancava Marco Macellazzi, non ci ha pensato Cordoba a farne le veci ma Cannavaro è stato eccezionale. Intervento in tacchetto puro 100% sul petto di Inzaghi. Da segnalare il doppio avvitamento volante per raggiungere lo scopo. Colpo di gran classe.
Era già ammonito ma l'arbitro ha sorvolato.

6° giornata - Brescia-Inter 2-2
Forbice di Almeyda (nemmeno ammonito!) e comico rigore su micro-spinta ai danni di Cruz al minuto 87.

7° giornata - Inter-Roma 0-0
Almeyda interviene in elevazione di ginocchio(!) sulla testa dell'avversario. Nemmeno ammonito.


Champions 2003/2004


2° turno, primo girone champions Inter-Dinamo Kiev 2-1
Adani prosegue la tradizione europea segnando un bel gol di mano. A livello di falli siamo ancora distanti da Materazzi ma in quanto a sportività la frequentazione comincia a dare i suoi frutti.
Nota di costume: Adani era il piu' "scandalizzato" dagli episodi a sfavore dell'Inter contro l'Udinese....
Questi dell 2003/2004 non sono aggiornati.



Stagione 2004-2005
1) inter vs palermo: gol annullato a toni per fuorigioco che non c'era
2)inter werder brema: rigore dell' 1-0 -il fallo e' stato commesso fuori area, dunque c' era punizione e non rigore.
3)atalanta vs inter : il gol dell 2-3 nasce da un evidente fallo di adriano ai danni di natali.
4)inter vs parma: rigore non dato al parma sull 1-2 per trattenuta in area di materazzi ai danni di gilardino.
5)roma vs inter: rigore non dato alla roma sull' 1-1 per fallo di cordoba su mancini (l'inter aveva un rigore su martins (non dato)
6)udinese vs inter: van der meyde andava espulso per un fallo da dietro su jankulovski. neanche ammonito. un rigore non dato all udinese sull' risultato di 3-1 per i perdazzurri per trattenuta di killerazzi su un giocatore bianconero
7)inter vs lazio: veron fa una bruttissima entrata da dietro su un giocatore laziale. prima lo calcia con la gamba sinistra e poi con la destra (a forbice). soltanto ammonito.
8) Fiorentina-Inter 1-1 :Nel primo tempo, fallo di Javier Zanetti su Nakata in area interista. L'argentino lo stende, prendendolo dalla spalla sinistra, ignorando completamente il pallone. E' rigore. L'arbitro De Santis non lo concede
Sono tutte certificate, controllate pure. E ci danno dei ladri a noi! Incredibile la faccia tosta degli interisti. Presto farò anche quello sul Milan (ma, data la quantità, ho il timore di dover impegnare metà blog solo per gli errori pro-rossoneri...)
Gazzetta.... Ma questi gravi errori degli arbitri a favore dei perdenti non li prendi in considerazione? Strano....

mercoledì, ottobre 11, 2006

LEGGETE QUESTA

Leggete l'ultima di Telecom:

TELECOM, GUERRA AI GIORNALI
''Non dite che facciamo intercettazioni
altrimenti ci vediamo in tribunale''


L'avvocato di Telecom Italia, Vincenzo Zeno-Zencovich, ha scritto questa lettera a tutti i direttori dei giornali italiani per diffidarli formalmente “a non utilizzare più il termine “intercettazioni” con riferimento alla vicenda Telecom.


Egregio Direttore, nelle scorse settimane, numerosi mezzi di informazione fra cui anche quello da Lei diretto, hanno dato notizia di una indagine dell'Autorità Giudiziaria che ha coinvolto alcuni ex dipendenti di Telecom Italia.In tali notizie, ripetutamente, si è parlato di "intercettazioni" che sarebbero state effettuate da Telecom Italia o grazie alle sue strutture in maniera illegittima se non addirittura illegale.Desidero richiamare la Sua attenzione che il riferimento ad "intercettazioni" è falso, e privo di ogni fondamento.

Tale circostanza non solo è stata ripetutamente e pubblicamente smentita da Telecom Italia e dai suoi vertici, ma è risultata disapprovata dalla stessa Autorità Giudiziaria la quale nelle oltre 350 pagine del provvedimento restrittivo della libertà personale di alcuni indagati mai, ripeto mai, fa riferimento o accenno ad attività di intercettazioni.E' estremamente grave che un autorevole organo di informazione, quale quello da Lei diretto, non riesca a comprendere - e quindi a far comprendere ai lettori - la differenza fra "intercettazione" (cioè l'ascolto di una comunicazione telefonica o telematica) e la raccolta di dati che riguardano al più il traffico telefonico, dai quali è ovviamente impossibile risalire ai contenuti delle connesse comunicazioni.

Devo solo aggiungere che se qualcuno si è illecitamente appropriato di tali dati di traffico, Telecom Italia è la prima vittima del supposto reato, come del resto evidenziato in più punti nella stessa ordinanza, trattandosi di dati ovviamente coperti dal segreto d'azienda.

Desidero richiamare la sua attenzione sul fatto che la diffusione di notizie false su inesistenti intercettazioni da parte di Telecom Italia oltre che lesiva della sua reputazione e contraria ai principi di lealtà e verità sanciti i dall'alt. 2 della Legge professionale dei giornalisti (L. 69/1963), sta ingenerando una vera e propria psicosi collettiva perturbatrice sia dell'opinione pubblica che dei mercati finanziari nei quali Telecom Italia opera in piena trasparenza.

Mi vedo pertanto costretto a rivolgerLe una formale diffida a non utilizzare più il termine “intercettazioni” con riferimento alla vicenda di cui alla presente, all'indagine dell'Autorità Giudiziaria, agli atti conoscitivi tanto del Parlamento che delle Autorità indipendenti (Garante Privacy, AGCOM).

Distinti saluti(Avv. Prof. Vincenzo Zeno-Zencovich)

Fonte: Qutidiano.net



Siamo oltre il limite dell'indecenza e della vergogna.

Non ho più parole, ma questa storia ci deve far riflettere, sia dal ramo Farsoploli-intercettazioni-Inter-Mediacheparanoilculoainerazzurri, che dal ramo politica-intercettazioni-droga-distruggiamoleintercettazioniperchèsennòandiamonellamerda.

E, batate, non dico questo come atteggiamento postumo al danno che la Juve ha ricevuto da Farsopoli (questo è pratica di ogni altro tifosi, non degli juventini), ma da semplice cittadino italiano indignato.

La legge è uguale per tutti, ne siamo davvero convinti?

RINUNCIARE ALL'ARBITRATO


RINUNCIARE ALL’ARBITRATO
di Antonio La Rosa



E venne il giorno dell’arbitrato, che, come era facilmente prevedibile, è stato preceduto dal fuoco di sbarramento mediatico, politico e pseudocalcistico.
Basta solo leggere i quotidiani di questi giorni, per vedere che i soliti tromboni in malafede hanno dato fiato ai soliti loro rancori antijuventini.

Il tutto in barba sia al grande rinnovamento societario fatto in casa bianconera (unica che lo ha fatto sul serio), sia alla cosiddetta "operazione simpatia" lanciata da una dirigenza, la quale pensava maldestramente che il mostrarsi servili ai nuovi potenti del calcio e il non difendere l’immagine della Juve (che, ribadisco, non coincideva con l’immagine di Moggi e Giraudo, a prescindere dalle loro colpe vere o presunte) avrebbe fatto acquisire benefici di immagine alla società ed alla squadra nei media e nel mondo pallonaro.

Così non è stato, così non è e non sarà mai, per la semplice ragione che la Juventus è la Juventus, è la squadra vincente ed antipatica per antonomasia, è la squadra che ha da sempre suscitato invidie e ancori per avere avuto da sempre il meglio del calcio, italiano ed internazionale, per cui non sarà mai simpatica e riverita.
A meno di diventare qualcosa di diverso da quello che è.

Ha cominciato il presidente del Napoli, De Laurentiis, a parlare di campionato falsato se viene ridotta la penalizzazione ai bianconeri, e vi faccio notare la contraddizione del ragionamento fatto da questo dirigente, la cui qualità è pari a quella dei film da egli prodotti in questi anni: il nostro De Laurentiis ha detto che comunque la Juve in A ci andrà lo stesso, anche con questa penalizzazione, ma nel ridurla si falserebbe il campionato.

Mia domanda: ma se la Juve in A ci andrà lo stesso, che parta da - 17 o da - 10 o da zero, non importa nulla, dato che per andarci dovrà recuperare i 17 punti ad almeno 20 squadre delle 21 concorrenti, dunque la penalizzazione sarebbe del tutto irrilevante, dovendo comunque vincere il campionato con netto distacco.

Quindi dove starebbe la presunta falsificazione del campionato?

Purtroppo siamo alle solite, tutti si sentono in dovere di dire la loro quando c’è la Juve nel mezzo, anche perchè, da casa Juve non si sente il dovere di mettere i puntini sulle i, quando si parla di altre società.

Io faccio mia la battuta di Marco Bernardini su Tuttosport di oggi, quando dice che se anche Preziosi comincia a dare lezioni di etica, allora è meglio prenderla a ridere.

Non ha tutti i torti: i moralisti del nostro calcio sono i pedinatori illegali, i falsificatori di passaporti, o di fideiussioni, i regalatori di Rolex, i signori con le borse piene di soldi sospetti, i galoppini dei politici di turno.

Già, infatti non potevano mancare le loro voci, evidentemente alla ricerca di qualche facile consenso elettorale in certe piazze.

Si è esibito il solito ineffabile Paolo Cento (il Gasparri della sinistra), lo stesso ha fatto il vice ministro Lolli, e figuriamoci se poteva mancare all’appello ministra melandra: tutti uniti nel dire che una riduzione delle penalità costituirebbe un "colpo di spugna"!

Quindi, dopo avere tolto due scudetti ai bianconeri per conversazioni al cui cospetto quelle di Allodi (general manager dell’Inter di Moratti padre) sarebbero state da fucilazione seduta stante, dopo avere tolto almeno tre anni di coppe europee, dopo avere spedito una squadra in B, il toglierle parte o tutta la penalizzazione per il campionato in corso costituirebbe "colpo di spugna".

Ma veramente questi signori pensano di avere a che fare con gente lobotomizzata o con il cervello totalmente lavato, permettendosi di offenderci in modo così arrogante quanto maldestro?

Purtroppo la cosa era prevedibile, dato che la nuova dirigenza e la proprietà, in questi mesi, si sono ben guardati dall’erigere un vero muro a difesa della società e della squadra.

Sono le conseguenze di comportamenti e atteggiamenti timidi, servili, posti in essere da gente che aveva più a cuore la totale cancellazione dell’epoca della Triade, che non le sorti della Juventus società e squadra.

Ribadisco, anche a costo di diventare monotono, che la Juventus aveva una formidabile arma di difesa, mal utilizzata finora: ossia l’avere azzerato la dirigenza, l’essere ripartita da capo.

Doveva essere questa la sfida verso il restante mondo del calcio di Moratti, Galliani, Sensi, Zamparini, Corioni, Preziosi, Matarrese e soci, doveva essere la pietra di paragone con il comportamento delle altre, invece è stato, l’azzeramento della dirigenza e il nuovo assetto societario, il punto debole di tutto, dato che finora uno scatto di orgoglio da parte di Badoglio Gigli e soci, a difesa del nome della Juventus, francamente non l’ho visto.

E’ questa la conseguenza pure di una rinuncia affrettata e immotivata all’azione giudiziaria avanti al TAR: ricorderete il plauso di tutti, ministra melandra compresa, su quella scelta di rinunciare ad una azione che poteva aver effetti devastanti sul calcio italiano, che poteva anche produrre il blocco dei campionati.

Bene, per tutto ringraziamento, nel momento in cui la società ha "scelto" (diciamo meglio, si è piegata) la via dell’arbitrato, scelta nella quale tutto sommato non potrà riottenere quanto toltole, ma solo una minima riduzione di quella pena scellerata e gigantesca subita, gli stessi che avevano ricoperto Badoglio e soci di complimenti, adesso di fatto intimidano il collegio arbitrale, dicendo che un provvedimento favorevole per i bianconeri (ovvero consentirle di competere alla pari o quasi, con le concorrenti n B), sarebbe un colpo di spugna.

In fondo se lo meritano i nostri, che se fossero davvero degni della Juve, a questo punto non avrebbero che una via sola: rinunciare all’arbitrato.
Si, perchè tanto, comunque vada, avrà ripercussioni negative: se viene accolto in tutto o in parte, ci sarà chi griderà allo scandalo; se invece viene respinto, i nostri dirigenti avranno fatto la figura dei polli presi in giro, allora tanto vale abbandonarlo e scegliere la via del "chi è senza peccati scagli la prima pietra".

Perchè in questo mondo del calcio ripulito da Moggi e Giraudo, peccatori "mortali" ne girano anche troppi, e credo sia arrivato il momento di ricordarlo e bene, cosa che potrebbe fare appunto una dirigenza che nel passato mai si è trovata invischiata in quel mondo del calcio cosiddetto sporco, nel quale però tutti ci hanno sguazzato e bene.

Peerchè è davvero grave che si parli da campionato falsato, in caso di riduzione della penalizzazione ai bianconeri, proprio in quelle piazze che furono ampiamente beneficiate dalla grande sanatoria del 2003 (il vero scandalo degli scandali), quando società che presentarono, in grave ritardo rispetto ai tempi peraltro, delle fideiussioni false per l’iscrizione ai campionati: dovevano essere radiate e ripartire dal campionato di Eccellenza, quelle squadre, invece vennero salvate per ragioni di ordine pubblico, ed oggi ci vorrebbero spiegare cosa è il calcio pulito e cosa è falsare i campionati.

Come dire, da tre anni i campionati sono falsati perchè giocano in A e B squadre che dovrebbero, nella migliore ipotesi, militare in CND o C2, e le dirigenze di queste squadre ci vengono a dire che il problema del nostro calcio sta nell’arbitrato chiesto dalla Juventus.

Ecco, che comincino Badoglio e soci, a far rispettare il nome della Juventus, che alzino la voce in modo forte quando i vari De Laurentiis, Garrone, Preziosi, Zamparini e Moratti la nominano invano, sarebbe molto più utile per i bianconeri di 4 o 5 o 10 punti di penalità tolti.

Tanto in A ci andremo lo stesso, se i giocatori in organico continueranno a ricordarsi di essere la Juventus, ed a questo punto andarci partendo da -17 sarebbe uno schiaffo ancora più forte verso quel mondo ipocrita del calcio che per coprire la propria sporcizia, ha tentato di scaricare il tutto verso la società bianconera.


martedì, ottobre 10, 2006

F.C. INTERNAZIONALE: UNA STORIA DI ONESTA' E MORALE

1910 (SPAREGGIO TRUCCATO)
Nel 1910 successe che la Federazione (casualmente...) scelse, in prima istanza, una data per la finale scudetto Pro Vercelli-Inter.
Guarda caso in quella data tutta la squadra titolare della Pro Vercelli era già impegnata con la Nazionale Militare.
La Pro Vercelli chiese quindi ovviamente lo spostamento della finale scudetto.
La Federazione rispose che a loro andava bene se anche l'Inter avesse accettato.
L'Inter, scandalosamente, RISPOSE DI NO e la Federazione non esitò a mantenere la data stabilita, del tutto inadeguata.
La Pro Vercelli, giustamente indignata per questo gesto vergognoso, mandò in campo la 4a squadra (i bambini di 11 anni!!!!).
L'Inter vinse la partita 10-3 (riuscendo però a prendere 3 gol dai bambini!!) e vinse in questo modo il suo primo scudetto.
Tra il primo e l'ultimo cambiano i metodi, non cambiano le furbate.

1922 (SALVEZZA A TAVOLINO)
Nel 1922 l'Inter arriva ultima, meno punti di tutti, meno gol fatti e più gol subiti.
A fine campionato si decide che invece di far salire le squadre che ne hanno diritto bisogna fare i play-out.
Non basta.
All'Inter viene data come avversario l'Alta Italia, squadra però già fallita da settimane, per cui vince gli scontri diretti a tavolino!

1961 SCARSA SPORTIVITA’
Nel 1961 l’Inter protesta perchè la partita Juve-Inter viene fatta ripetere anzichè essere assegnata all’Inter a tavolino per sfondamento delle recinzioni del pubblico che stava troppo stretto e si era portato a bordo campo.
Quando viene disputato il recupero della partita (ultima di quel campionato) l’Inter aveva già perso lo scudetto in quanto era a 3 punti dalla Juve capolista (una vittoria valeva 2 punti).
Allora molto sportivamente e con il solito seguito di lacrime manda in campo la squadra primavera e perde 9-1!

1960-1968 INIZIAMO CON IL PERIODO "HERRERA- MORATTI SENIOR"
Al tempo delle dichiarazioni di Ferruccio Mazzola, che evito di postare perché oramai arcinote, Facchetti non era ancora morto.
Ma andiamo oltre.
Rino Tommasi racconta:
".... Chi ha buona memoria oppure una certa età ricorderà che negli anni sessanta l'Inter di Herrera rimase 99 PARTITE SENZA VEDERSI ASSEGNARE UN RIGORE CONTRO. Quella serie fu interrotta il 19 marzo 1967 all' Olimpico da Concetto Lo Bello che assegnò alla Roma un rigore che però il tedesco Jurgen Schultz sbagliò colpendo la traversa...
...Sempre nella stessa partita un episodio che mi era sfuggito dalla tribuna ma che lo stesso Lo Bello mi ha raccontato in una cena molti anni dopo. Ad un certo punto Armando Picchi colpì con un pugno Schultz. Lo Bello non se ne accorse ma il segnalinee attirò la sua attenzione. Lo Bello corse da lui e tornando al centro dell'area disse. "Armandino, mi sa che te ne devi "andare". D'accordo, gli rispose il giocatore, però s'esce in due". Fuori tutt'e due, Picchi e l'incolpevole tedesco. Questi era Concetto Lo Bello."

ANCORA PERIODO “HERRERA-MORATTI SENIOR”
La truffa al Bologna
Da un'intervista a Bulgarelli.

Bulgarelli, sono passati più di quarant’anni ma sembra che nel mondo del calcio non sia cambiato niente. Che cosa ricorda di quei giorni del 1964?
“Alla vigilia dell’incontro di San Siro contro il Milan Fulvio Bernardini, il nostro allenatore, ci disse che se avessimo vinto sarebbe successo qualcosa di grave. Noi non capimmo a che cosa si riferisse e scoppiammo a ridere. Vincemmo 2-1, ma pochi giorni dopo Pavinato, Fogli, Tumburus, Perani e Pascutti furono trovati positivi al controllo antidoping relativo alla partita contro il Torino, che battemmo per 4-1. Una cosa ridicola, eravamo puliti, e le controanalisi lo dimostrarono. In tutti i campi d’Italia, però, ci chiamavano drogati. Se avessimo davvero assunto sostanze proibite, avremmo rischiato pesanti conseguenze dal punto di vista fisico”.
Poi le manifestazioni di piazza in vostro favore, la riabilitazione e lo spareggio contro l’Inter. Quanto contribuì la reazione della città in vostro favore?
“L’affetto della gente fu straordinario e ci diede una grande forza d’animo per andare avanti. L’atmosfera del giorno dello spareggio fu unica: non c’era la diretta televisiva, molti bolognesi si ritrovarono sui colli e la città era avvolta da uno strano silenzio. La paura era destinata a passare: vincemmo, e portammo a casa un meritatissimo scudetto. Fu molto importante anche l’appoggio della stampa (Il Resto del Carlino e Stadio, all’epoca stampato proprio a Bologna, si mobilitarono per una campagna in favore dei giocatori rossoblù, ndr): senza l’apporto di tanti bravi giornalisti forse il nostro caso non avrebbe avuto la stessa risonanza”.

ANCORA PERIODO “HERRERA-MORATTI SENIOR”
Nel campionato 1960/61, l'Inter stabilisce il record di avere 2 rigori a favore (entrambi ovviamente regalati) nel giro di due minuti. Si tratta dell'incontro Fiorentina-Inter. I viola sono in vantaggio per 1-0,
quando l'arbitro Concetto Lo Bello, servo di Angelo Moratti, si inventa un rigore per l'Inter, che viene sbagliato. Comprensibilmente infastidito per il furto subito, un giocatore viola, a gioco fermo (!!!) ironizza con Lo Bello, e in un momento di pausa del gioco dà una tiratina di maglia ironica a un interista dicendo
a Lo Bello: "Ma se era rigore quello, allora è rigore anche questo!!", e Lo Bello risponde: "Esatto, è rigore!!" e regala il secondo rigore (stavolta realizzato) all'Inter, neanche due minuti dopo il primo, scatenando la ovvia furia del Comunale di Firenze. La partita finisce 1-1 e Lo Bello deve lasciare lo stadio scortato dalla polizia.

1966 ANGELO MORATTI IMBROGLIONE
(tratto dal Times del 02/09/2006 – di Emilio Marrese da Repubblica.it)
Angelo Moratti era un imbroglione e l'unica cosa buona che si possa dire di suo figlio Massimo è che s'è messo alle spalle le malefatte del padre. Questo è quanto incredibilmente sostenuto sabato dal londinese Times che ha ripreso - nella rubrica di Brian Glanville titolata sulla "storia gloriosa ma macchiata" dell'Inter - la confessione dell'arbitro ungherese Gyorgi Vadas su un tentativo di corruzione da parte di Moratti senior prima della semifinale di Coppa Campioni col Real Madrid del 20 aprile '66: denaro, orologi d'oro ed elettrodomestici in cambio di rigori.
Il quotidiano scrive che "le vittorie dell'Inter degli anni '60 furono frutto di corruzione e imbrogli nei quali Angelo Moratti giocò un ruolo cruciale in un sistema messo in piedi da due uomini ora deceduti: Deszo Holti, faccendiere ungherese, e Italo Allodi", definito "serpentine".
L'Inter, si sostiene, fece offerte per tre anni consecutivi agli arbitri delle semifinali e le prime due volte, nel '64 e '65, la cosa funzionò, ai danni di Borussia e Liverpool.
La terza no, perché Vadas (le cui rivelazioni furono pubblicate nel libro di un giornalista ungherese), rifiutò una somma con cui avrebbe potuto comprarsi 5 Mercedes: 10 per un rigore all'ultimo minuto, addirittura 25 per un rigore ai supplementari.
Il giorno della partita Vadas fu ospite di Moratti nella sua villa e ricevette un orologio d'oro.
Moratti promise anche televisori ed elettrodomestici.
Ma Vadas non aiutò i nerazzurri a rimontare lo 0-1 dell'andata, la gara finì 1-1 e fu la sua ultima apparizione internazionale.
L'articolista del Times si chiede infine il perché di questo strano debole degli italiani per i "condottieri" alla Moratti. Una bella palata di fango su vivi e morti.

1971-72 LA LATTINA DEL BORUSSIA
Nel 1971 l’Inter ruba una qualificazione in Coppa Campioni grazie alla famosa finta lattina di Moenchengladbach.
L'Inter, sconfitta sul campo 7-1, consegnò una lattina tirata fuori dal nulla all'arbitro e disse che aveva colpito Boninsegna.
In sede di giudizio, il potere politico dell'Inter, nettamente superiore a quello del provinciale Borussia Moenchengladbach, spinse i parrucconi Uefa a disporre l'incredibile ripetizione dell'incontro.
Anni più tardi gli stessi interisti protagonisti della vicenda ammisero di aver truccato le carte.

1983 LA PARTITA TRUCCATA
Nel 1983 Bagni dichiarò che la partita Genoa-Inter 2-3 era stata truccata (denuncia insabbiata)

1991 LA COPPA COMPRATA
Tratto da "Indagine sul calcio" di O.Beha e A. De Caro
L’8 maggio del 1991 a San Siro si gioca l’andata della finale della coppa Uefa Inter-Roma. Partita strana: normale per tutto il primo tempo, in bianco; nel secondo l’arbitro russo con il cognome da medicinale, SPIRIN, decide di animare la partita e dà un rigore all’apparenza inventato che Matthaus realizza. Finirà due a zero.
Negli spogliatoi il tecnico della Roma, Bianchi, e alcuni giocatori, a partire da Giannini, contestano la giustezza del rigore. Ma appunto, succede.
Succede anche, però, che ormai 15 anni dopo, il figlio di Viola, Ettore, allora punto di riferimento per il club ad interim presieduto da sua madre, ci racconti una storia veramente interessante.
«La finale con l’Inter? L’ho persa io. Mi proposero di comprare l’arbitro. Fu una mediatrice russa che lavorava in Italia e frequentava anche l’ambiente del calcio ad avvicinarmi per dirmi che Spirin era accomodabile: con 150.000 dollari si vinceva la partita. Io dissi no per due ragioni. La prima era legata all’illecito ovviamente, la seconda è che la Roma era già di fatto passata di mano. Avevamo concluso il passaggio di proprietà a Ciarrapico e francamente di rischiare io per regalare a lui la gioia di una coppa proprio non mi andava… Quello che non potevo immaginare e che invece poi mi è apparso chiaro è che qualcun altro accettò la proposta della mediatrice… Alla fine della partita ero nervosissimo. La squadra aveva giocato bene ma era stata punita da decisioni molto discutibili. Negli spogliatoi del Meazza incrociai proprio la mediatrice, bastò uno sguardo. Lei mi vide allargò leggermente spalle e braccia senza dire una parola. Un modo come un altro per farmi capire che qualcun altro aveva detto sì… e questo era il risultato.
Hai visto, potevi farlo tu… lessi nel suo sguardo. E così la Roma perse quella Coppa Uefa»
PS: nei sedicesimi di finale di quell’anno l’Inter aveva perso con l’Aston Villa la partita di andata per 0-2. Nel ritorno di San Siro riuscì clamorosamente a ribaltare il risultato vincendo 3-0. Sapete chi era l’arbitro di quell’incontro: un certo SPIRIN.
PPS: Coppa Uefa 1992/93 Torino - IK Norkkoping 3-0, arbitro SPIRIN, c'erano e ci sono molte chiacchere in giro, alcune da autorevoli personaggi del panorama calcistico, che parlano di una proposta di mediazione da parte della FC Internazionale tra l'abitro Spirin e la Torino Calcio (ormai l’Inter e Spirin erano diventati una cosa sola).

2000 GLI ELETTROSTIMOLATORI NERAZZURRI
E’ l’anno dei “famosi” Rolex giallorossi regalati da Sensi agli arbitri. Platealmente scoperti questi sono costretti a restituire il gentile cadeau. Ma un arbitro più solerte degli altri restituisce anche un elettrostimolatore regalato dalla dirigenza interista, dichiarando di averlo ricevuto insieme a molti altri arbitri professionisti.

2003 LO SPOGLIATOIO IN PILLOLE
Georgatos, ex giocatore dell'Inter, ad aprile 2006, a proposito dei vecchi compagni dell’Inter, dichiara:
"c'era chi prendeva pillole e si faceva iniezioni... gruppi di persone rifornivano i giocatori...ho capito cosa stava accadendo..."

2005 ESTATE D’AFFARI
Vendita fasulla dei diritti di sfruttamento del marchio Inter in modo da consentirle di truccare i bilanci per 158 milioni di Euro;
si ricorda che non avrebbe potuto partecipare al campionato 2005-06 (quello dello scudetto fittizio); ma Guido Rossi (toh, guarda chi c'è, sempre questo ex dirigente nerazzurro che assegna gli scudetti!) della COVISOC riammette l'Inter ed addirittura concede uno sconto (ricapitalizzazione di soli 40 milioni e non di 158, con decurtazione del 75% del malloppo)

2006 UN BEL SOSPETTO
lo Spezia un anno fa apparteneva a Moratti; è stata venduta ad una società che appartiene ad una Fiduciaria parmense; nessuno conosce (chissà perché) il proprietario attuale di tale Fiduciaria parmense; se si tratta di Moratti o di un suo parente fino al quarto grado, è illecito (punibile con la revoca dello scudetto revocato ad altri e retrocessione)

2006 LO SCUDETTO DELL’ONESTA’
Stankovic, sconfitto sul campo per 2-1 dalla Juventus, chiude a chiave gli spogliatoi di San Siro per nascondere l'inverosimile agli occhi dell'arbitro e degli atterriti assistenti (Dejan, nunsepoffà..., perchè lo fa solo Moggi) SEQUESTRO DI PERSONA?

E terminiamo con una LISTA DI ALTRI ILLECITI, che ormai sono di dominio pubblico (le trovi facilmente su Internet), ma che, purtroppo, non scandalizza nessuno e nemmeno ha mai scandalizzato Verdelli, Palumbo e la Cazzetta dello Sporco:

• Passaporto falso di Recoba per passare da comunitario e superare i limiti al numero degli extra
• Patente di Recoba risultata rubata in un ufficio pubblico (ricettazione)
• Kallon fermato per nandrolone (l’Inter dichiara che lo usava per i brufoli)
• Intercettazioni Telecom (la più grande e legalmente riconosciuta associazione a delinquere mai messa in piedi in Italia: da Moratti e Tronchetti Provera e solo al telefono di Moggi - roba da matti)
• Martins fermato dalla società stessa per ematocrito alto prima di Cagliari-Inter
• Pagamento fideiussione fuori tempo 3 anni fa, ma poi, di nascosto, fatta risultare “regolare” tramite atto doloso
(l’Inter sarebbe stata cancellata dal campionato ed oggi non esisterebbe più)
• Peruzzi, il 5 maggio 2002, fa fare a Vieri il gol più finto della storia (il 4 maggio gli avevano telefonato dalla sede dell’Inter – per cosa?)
• Inter da tre mesi sotto inchiesta dalla procura di Milano per plusvalenze, inchiesta ancora in corso
• Inter nel 2001 sotto inchiesta dalla procura di Roma per plusvalenze, di questa non si hanno notizie
• Mancini, il moralizzatore, che accetta (a Firenze) il patentino preso illecitamente grazie al sistema di cui parla male
• Materazzi che, il 5 maggio 2002, chiede all'avversario in partita (la Lazio) di farli vincere (e dire che i laziali – a parte Poborsky - ci hanno pure provato...)
• Il presidente della squadra moralizzatrice non prende mai un provvedimento contro i comportamenti, recidivi e da codice penale del tesserato Materazzi
• Incontri, mai negati, di Facchetti con Nucini – l’arbitro dichiara di essere molto amico di Facchetti e di aver pranzato spesso con lui, per questo i vertici AIA lo boicottavano (complimenti, proprio un arbitro super partes)
• Nucini dichiara di aver raccolto, in un cd rom, tutti i comportamenti antiinteristi dei suoi colleghi (complimenti al novello Mata-Hari, ma non era un arbitro?)
• Cene, mai negate, Facchetti-Bergamo a casa Bergamo, quando l’Inter andava a giocare in Toscana (addirittura, nella trasmissione di Mentana “Matrix”, Bergamo dichiara che Facchetti si fermava anche a dormire a casa sua)
• Telefonate, innegabili, Facchetti-Pairetto
• Telefonate, mai negate, Moratti-Fazi
• Telefonate Inter-Bergamo, nella trasmissione di Antenna3 del 11/09/2006 Bergamo dichiara di aver ricevuto telefonate dai dirigenti di tutte le squadre di A e si stupisce di come risultino intercettate solo le telefonate di Moggi
• Fidejussioni false firmate da Facchetti per la Reggina

Giuro che ho il voltastomaco....

GRAZIE A TUTTI

Oggi AntiinformazioneJuve festeggia la quota 6000 accessi e voglio cogliere quest'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questo ottimo risultato (ho messo il contatore a fine luglio....).

Gli oltre 6000 accessi in quasi 3 mesi mi danno la forza e la volontà per andare avanti, di setacciare il web (e non solo) per raccontare quella verità troppo spesso soffocata, sempre condizionata dai poteri forti.

L'obiettivo degli accessi è stato ampiamente raggiunto, il prossimo è quello della partecipazione.

Rinnovo a tutti l'invito ad entrare nello staff di AntiinformazioneJuve

Partecipare è davvero semplice. Infatti, potete:

- Inserire commenti agli articoli
- Scrivermi qualche vostro commento o articolo alla casella e-mail mirkogale83@virgilio.it
- Diventare membro del blog. Questo vi permetterebbe di scrivere quello che vi pare e quando volete in modo diretto. Se vi interessa, dovete solo madare un e-mail all'indirizzo qui sopra, chiedendo di diventare membro: unico requisito richiesto è l'essere juventini.


Tiriamo fuori l'orgoglio di essere bianconeri!!!! Anche in B!!!


L'ARBITRATO DEL CONI E L'OCCASIONE PERSA

Ci siamo!

Da domani va in onda l'ultimo atto di Farsopoli, ovvero l'arbitrato del Coni, e già montano le polemiche.

Come al solito, qualsiasi decisione verrà presa, a rimetterci sarà solo la Juventus. Perchè? E' molto semplice: se non ci saranno sconti, la rinuncia al TAR apparrà ancor più un errore; se i saldi verranno confermati, assisteremo alla rivolta di tutte le altre squadre di B. Cosa è meglio? Boh!

La cosa che mi fa più ridere è sentire protestare e chiedere giustizia da persone come Preziosi (non ci sarebbe da parlarne, ma pensiamo a come ha trattato i tifosi del Como e come ha stuprato, o almeno tentato di farlo, il calcio in questi anni), Corioni (chiedete ai bolognesi), De Laurentis (entrato nel mondo del calcio da 2 minuti e già vuol comandare) e Zeman (che ha creato un processo, soprattutto mediatico, durato la bellezza di 8 anni e conclusosi in una bolla di sapone, pagato da noi contribuenti).

Dicevo giorni fa che mi aspetto tra i 7 e i 10 punti e non cambio idea. Non posso non pensare che Cobolli abbia avuto rassicurazioni circa lo sconto quando ha, sbagliando, ritirato il ricorso al TAR. Certo, giustizia sarebbe fatta con ben altri provvedimenti, quali la restituzione degli scudetti (quello sulle maglie merdazzurre sarebbe quantomeno opportuno), il ritorno immediato in A (con sospensione dei campionati) e la richiesta di ingenti danni economici tali da mandare in bancarotta il calcio italiano, la società F.C. Internazionale spedita almeno in serie C.

Questo è lo scenario che mi aspetto in futuro, quando (e se mai) verranno fuori tutti gli altarini, quando i media smetteranno di proteggere vergognosamente alcune squadre a scapito di altri, quando le istituzioni si preoccuperanno delle verità che potrebbero salvare sia il calcio che la società, e non catapultare ogni colpa sul classico caprio espiatorio al fine di aggraziarsi l'opinione pubblica, sempre più becera ed ignorante (come è appunto avvenuto per Farsopoli).

Era l'occasione per ridare credibilità al più bel sport al mondo, era l'occasione che tutti aspettavamo per cacciare una volta per tutte alcuni personaggi da questo mondo (quello calcistico ovviamente), per tornare all'antico: meno televisioni, meno salottini, meno Biscardi, Piccinini e Mosca, ma più civiltà, sportività e competenza (tre parole sconosciute alla maggior parte degli italiani).

Se qualche antijuventino stesse leggendo queste parole, mi piacerebbe che rispondesse a questa semplice domanda: ma vuoi volete davvero un calcio migliore o volete solo vedere la Juve ed i suoi tifosi soffrire?

Se foste veramente sinceri, rispondereste la seconda. E non mi venite a dire che eravamo antipatici perchè arroganti o perchè eravamo aiutati dagi arbitri, ma solo perchè vincevamo. E i perdenti sono invidiosi, l'invidia porta alla rabbia ed al desiderio di vendetta. Questa è la spiegazione, ma nessuno lo ammetterà mai!

Si vuole il male dei bianconeri, per questo motivo si è persa un'occasione d'oro per fare pulizia. Non è successo quest'anno e dubito che accadrà in futuro, è meglio rassegnarsi.

Con o senza sconti, in A ci torneremo sul campo. Prevedo che alla Juve quest'anno (e nei prossimi) saranno dati max 2/3 rigori per campionato, e solo per episodi clamorosi.

E' la pena del contrappasso? Sarà.....

Sono 29!!! Mettetevelo bene in testa bastardi interisti!

lunedì, ottobre 09, 2006

LE TRE SCIMMIETTE

LE TRE SCIMMIETTE

di Antonio La Rosa

Eduardo De Filippo, in una sua famosa commedia, faceva dire al protagonista la celebre frase "addà passà ’a nuttata", ovvero deve finire la notte, intendendola come il momento peggiore della vita.

Ed in effetti la tifoseria bianconera credo cominci a intravedere dei bagliori lontani che rendono un pò meno buia la notte e sembrano segnali di una ormai imminente alba di un nuovo giorno, molto diverso da quello trascorso.
Intanto stiamo scoprendo tutti che la serie B non è poi quell’inferno che si temeva, non solo come gioco e rendimento della squadra, ma soprattutto come contesto direi "sociale", non c’è quell’ostilità prefabbricata (effetto dei bombardamenti mediatici antijuventini), il campionato anzi è diventato più interessante e soprattutto trascina maggiore pubblico negli stadi ed anche come audience televisiva, mentre la serie A perde in pubblico e interesse.
Ma questo è forse l’aspetto marginale.

Più importante è a mio giudizio, che la Juventus sia in questo momento defilata rispetto al contesto del cosiddetto calcio maggiore, del cosiddetto Palazzo, e delle vicende che si stanno evolvendo in maniera grottesca quanto riabilitativa dei bianconeri.

In Lega regna ormai sovrano il caos, tutti contro tutti, Matarrese sconfessato quotidianamente ed accusato di avere metodi troppo personalistici e disinvolti; in Federcalcio si scopre adesso, con la nomina di Pancalli, che Caligola Rossi tutto aveva curato, tranne le vere esigenze per cui era stato nominato commissario, ovvero la "riscrittura delle regole", il porre le basi per un mondo del calcio diverso e ripulito da certe zavorre e da certi maneggi, avendo invece il Rossi pensato solo a far condannare la Juventus e premiare la sua Inter; il campionato sta sfornando le stesse polemiche degli anni passati, con gli stessi protagonisti, in particolare quel Mancini che, ad ogni scivolone della sua invincibile armata, se la prende con tutti gli altri per distrarre l’attenzione dalle sue colpe e dalla sua mediocrità; errori arbitrali ce ne sono anche più degli anni scorsi, ma naturalmente sono tutti diventati errori scusabili, almenno a sentire i soliti soloni.

Volevano cancellare la Juventus dai palinsesti e dalla visibilità del calcio nazionale, stanno ottenendo l’effetto opposto: se una trasmissione sportiva o un quotidiano vuole almeno non perdere telespettatori o lettori, deve dedicare parecchio spazio alle vicende bianconere, non c’è una trasmissione sportiva che non abbia come ospite uno juventino, e i picchi di ascolto sono quando si parla di Juventus.

I tentativi di ministra melandra di imbavagliare Moggi sono falliti, ed anzi diventa sempre più inspiegabile (anche se è spiegabilissimo, a ben pensarci), la ragione per cui un ministro della repubblica abbia tentato in tutti i modi di far zittire una persona che fino a prova contraria non è mai stato condannato da un tribunale penale della Repubblica Italiana, quando invece le nostre televisioni hanno dato spazi inverosimili a persone condannate per esibirsi in accorate quanto spesso sconcertanti autodifese.

Volevano "insabbiare" Inter-cettopoli, volevano preparare gli alibi adatti per giustificare e "assolvere" Moratti e il clan degli interisti, stanno ottenendo l’effetto opposto, la vicenda (ancora agli inizi, e questo lo ribadisco) ha già dato del presidente nerazzurro una immagine decisamente deleteria, di personaggio che smentisce sè stesso, dopo avere con spocchia ammesso, vantandosi, di avere compiuto certi comportamenti, e la cosa fa ricordare a tutti che il cosiddetto "presidente galantuomo", è il presidente del caso Oriali - Recoba (passaporti falsi), del caso elettrostimolatori agli arbitri, del caso Kallon e delle dichiarazioni non ben attenzionate di Georgatos, sull’uso di strane sostanze all’Inter, e del caso vendita fittizia del marchio nerazzurro, per ripianare fittiziamente un bilancio pieno di voragini passive.

Anche se in questo il nostro eroe ha avuto l’ennesimo regalo di Rossi, ossia una sorta di sconto sul passivo, tale da poter consentire la regolare iscrizione dell’Inter al campionato, a conferma che Rossi ha solo curato gli interessi della sua squadra del cuore e non del calcio intero.

E siccome quando la nave sta affondando, i primi a scappare sono i topi, abbiamo pure assistito alle dimissioni dei vice commissari nominati da Rossi, alle dimissioni di Cesare Ruperto da presidente della Corte Federale, per motivi di "studio" (a 81 anni!), al punto che oggi lo staff federale è totalmente rinnovato.
Il che sta producendo, finalmente direi anche se a cose fatte e a disastri compiuti, un primo ripensamento di tutta la cosiddetta vicenda calciopoli, qualcuno comincia a fare retromarcia su certe prese di posizioni passate, e magari a notare che in fondo quelli che oggi, per la vicenda Inter-cettopoli, fanno i garantisti e dicono di aspettare il verdetto della giustizia, sono gli stessi che poco tempo addietro sostenevano l’esatto contrario per la Juventus, che doveva essere condannata a prescindere dal giudizio penale, ed in questo qualche tale**** stagionato continua a resistere, mi riferisco a Bruno Pizzul, il telecronista portasfiga della Nazionale di Calcio.

E finalmente si comincia anche a sentire la vera voce della tifoseria bianconera, non quella di qualche intervistato "pilotato" di qualche tempo addietro, che o ci faceva fare la figura dei tifosi scemi e incapaci di esporre concetti sensati, o che ci faceva fare la figura dei tifosi che si cospargevano il capo di cenere, per chiedere perdono delle infamità commesse negli anni.

Ho infatti avuto il piacere ieri sera di ascoltare, nella trasmissione radiofonica "Zona Cesarini music club", una delle pochissime trasmissioni radiofoniche sportive ancora ascoltabile, l’intervento del prof. Paolo Bertinetti, autore di molteplici interventi a difesa della Juventus sui giornali e redattore del decalogo del tifoso bianconero, e l’intervento dell’amico (lo definisco così anche se non ci conosciamo personalmente) Andrea Capradossi, che penso conoscerete tutti coloro che frequentano il forum j1897.it, essendone moderatore, e soprattutto essendo il promotore del comitato "difendiAMO la Juve".

Era presente anche Giancarlo Padovan, direttore di Tuttosport, una delle pochissime voci fuori del coro nel momento caldo di "calciopoli", e a condurre c’era Ugo Russo, che a mio modo di vedere ha sottoposto a tutti gli intervenuti argomenti di discussione in modo chiaro e completo, per cui ne è scaturita una trasmissione nella quale finalmente si è fatta informazione corretta, si è ragionato con pacatezza, soprattutto si è data una immagine decisamente positiva della tifoseria bianconera, al cospetto di altre tifoserie che invece assediano studi televisivi per impedire gli interventi di Moggi, o che creano problemi di ordine pubblico se la loro squadra del cuore può essere oggetto di provvedimenti disciplinari meritati.

Dobbiamo ringraziare Bertinetti e Capradossi per avere dato una immagine decisamente positiva e civile (che poi è quella vera) della tifoseria juventina, per tutto quanto da essi espresso: a cominciare dal fatto che mai la tifoseria bianconera ha chiesto o sperato in impunità per i loro dirigenti, se realmente colpevoli di misfatti, o dalle iniziative prese in questi mesi, tutti encomiabili e nel pieno rispetto di regole di civiltà e di educazione, a sostegno della Juventus, evidenziandosi che la tifoseria juventina non voleva sconti, amnistie, insabbiamenti, ma avrebbe voluto una giustizia vera non artificiosa e pilotata.
Di questo il conduttore Ugo Russo ha dovuto dare atto, i tifosi juventini hanno detto la loro, ma non hanno mai degenerato, non hanno creato scompigli o disordini.
A differenza di altre tifoserie, ben coccolate dai media, che, ad esempio, cingono di assedio la sede di una emittente televisiva per impedire che in quella emittente possa andarci Moggi per poter dire la sua.

Sono queste prove tecniche di neosquadrismo nel calcio, sono segnali che proprio quelle tifoserie da sempre oggetto di coperture, di ammiccamenti e di carezze, adesso cominciano a fare sul serio, ad imporre i palinsesti a certe televisioni, ad imporre indirettamente certe convocazioni in Nazionale, a minacciare di brutto se gli organi dirigenti possano adottare certi provvedimenti non graditi alla propria squadra.

E di queste cose ancora non se ne vuole parlare, si fa finta di non vedere, di non sentire, pur di non parlarne.
Già: bisognerebbe ammettere che sono anche queste le conseguenze di certe opere di linciaggio a danni della Juve e a favore di squadre perdenti per loro mediocrità, ma difese sempre per ragioni che prima o poi dovranno emergere, da parte di certi giornali sportivi, passati da una loquacità e da una asprezza di toni del periodo estivo, ad una grottesca indifferenza per cose ben più gravi e sicuramente meglio documentate, che emergono oggi.

Certi personaggi non possono sconfessare sè stessi, e dunque per negare a sè stessi quanto sta accadendo fuori, hanno una sola arma, fare come le famose tre scimmiette, Cannavò non vede, Palombo non sente, Verdelli non parla.
Per fortuna il mondo va avanti anche senza di loro, e probabilmente molto presto la loro omertà verrà spazzata.

IL PROCESSO DOPING



E' finalmente terminato, dopo 8 lunghi anni, il processo doping che vedeva come imputata (è bene ricordarlo) la sola Juventus (come se le altre fossero pulite, tra casi di positività ed ex calciatori misteriosamente morti).


Juve: respinto ricorso su Agricola, Caf mette fine alla vicenda doping.

In casa Juventus il dottor Riccardo Agricola può finalmente tirare un sospiro di sollievo. La Caf ha infatti respinto il ricorso della Procura Antidoping del Coni nell'ambito della vicenda doping che vede coinvolto il medico bianconero dal lontano 1998, quando Zeman tirò in ballo la Juve sui medicinali proibiti. Con la decisione della Caf l'azione disciplinare nei confronti di Agricola vede definitivamente la parole fine



MA QUALE DOPING? IL DOTTOR AGRICOLA ASSOLTO!

In sede disciplinare la Caf, presieduta dal dottor Mastandrea, ha respinto il ricorso proposto dalla Procura Antidoping del Coni accogliendo le tesi prospettate dall’avvocato Chiappero difensore di Agricola.

E’ così rimasta definitivamente acclarata l’improcedibilità dell’azione disciplinare nei confronti del dottor Agricola che con oggi ha pertanto chiuso la sua lunga e faticosa vicenda in sede disciplinare. Zeman e Guariniello sono serviti: un'altra sconfitta per i falsi moralizzatori del calcio!

La Juventus e il suo medico sociale, dott. Riccardo Agricola, possono tirare un respiro di sollievo: la Caf ha, infatti, respinto il ricorso della Procura Antidoping del Coni nell'ambito della vicenda doping che vedeva coinvolto il medico bianconero dal 1998. In questo modo l'azione disciplinare nei confronti del modico juventino vede la fine. Dopo quasi 8 anni trascorsi tra campi di calcio, sale mediche e tribunali, finalmente si chiude un capitolo importante della questione legata alle dichiarazioni di Zeman, che aveva accusato, senza portare prove serie nè concrete, la Juventus e il suo medico in paticolare di fare uso di sostanze dopanti.

Dopo la pronuncia di due tribunali, che hanno assolto il medico sociale juventino dall'accusa di doping ("l'abuso di farmaci" cui era stato condannato in primo grado non è doping), anche la Caf fa segnare un punto importante alla difesa.

Ma otto anni di calvario, sono tanti, troppi, anche e soprattutto nel caso in cui Agricola fosse risultato colpevole: la lentezza della giustizia è una piaga a cui certo l'ordinamente sportivo non può evitare. Ma sono stati otto anni durante i quali Riccardo Agricola è finito nell'occhio del ciclone per la vicenda doping, e con lui la Juventus e i suoi tifosi. Dal 1998, da quando Zdenek Zeman tirò in ballo la Juventus e la somministrazioni di medicinali proibiti gettando nello scandalo tutto il mondo del calcio. A quella denuncia seguì l'inchiesta avviata dalla Procura di Torino e condotta da Raffaele Guariniello che si concluse, solo nel 2005 con l'assoluzione sia del medico sociale sia dell'allora amministratore delegato Antonio Giraudo.

La giustizia sportiva aveva però aperto un'inchiesta interna, per verificare se, da un punto di vista sportivo c'erano gli estremi per punire il medico sociale della squadra bianconera. La Procura Antidoping del Coni aveva presentato ricorso nei confronti di Agricola, per il quale l'accusa aveva chiesto tre anni e due mesi, ma nella giornata di giovedì la Caf, presieduta dal dottor Mastandrea, ha respinto il ricorso accogliendo le tesi difensive dell'avvocato Chiappero, legale di Agricola che ha seguito l'intero evolversi della vicenda giudiziaria. Insomma, tanto rumore per nulla.

Dagli atti del processo non è risultato, infatti che la società bianconera ha fatto uso di sostanze proibite, nè tantomeno di epo. Ciò che è stato dato in pasto dalla stampa all'opinione pubblica è una realtà distorta, una verità a metà: la Juventus non ha fatto mai uso di eritropoietina, o almeno questo è quanto è emerso dagli atti. I valori del sangue di alcuni giocatori della società torinese, potevano nascondere l'uso di tale sostanza, ma, come ammesso anche dal medico dell'accusa, la certezza non solo non poteva esserci, ma addirittura, altre sostanze, perfettamente lecite avrebbero potuto provocare quei valori diversi dalla media.

Ma qui vorrei fermarmi, perchè non sono l'avvocato difensore della Juventus, nè ho interessi particolari nel farlo. Dico solo che, ancora una volta, è stata per anni tirata addosso alla società più amata ed odiata d'Italia una croce che ne ha fomentato l'odio contro. Croce che non deve più portare perchè 3 sono state le sentenze che hanno dichiarato la lealtà sportiva della società juventina.

Fonte: Calciomalato

E per finire, parola al DOTTOR Agricola

Agricola, fine di un incubo: "Ora attacco io"

"Sono stato vittima di un accanimento senza pari. Per quanto riguarda certe persone intervenute, le ho segnalate all’Ordine dei Medici. Per i casi più gravi, abbiamo querelato".

Un caso giudiziario, uno dei tanti. Così verrà ricordato l’iter processuale che negli ultimi otto anni ha caratterizzato la vicenda professionale del dottor Riccardo Agricola, medico sociale della Juventus. Per il diretto interessato, l’ultimo atto sul fronte disciplinare è quello finalmente e definitivamente liberatorio. Giovedì scorso la Commissione di appello federale, presieduta dal dottor Mastrandea, ha respinto il ricorso presentato dalla Procura Antidoping del Coni, chiudendo di fatto una storia infinita. Accolte le tesi difensive dell’avvocato Chiappero, legale di fiducia in prima linea fin dall’inizio.

"Dopo numerosissimi anni ora è tutto finito", sospira Agricola commentando l’archiviazione del procedimento anche sul piano sportivo. "In tutto questo tempo sono dovuto andare innumerevoli volte in Tribunale, per essere ascoltato, per subire accuse ed essere infine assolto. E’ stato un procedimento senza eguali in Italia, per la durata dello stesso, per l’importanza che è stata data all’avvenimento e per le argomentazioni a supporto, rivelatesi inconsistenti. Sono stato l’antesignano, ora vedremo se altri sospetti verranno trattati allo stesso modo. Per me parla, e bene, la sentenza della Corte d’Appello. E per quanto riguarda certe persone che sono intervenute nel corso dei dibattimenti o anche successivamente, ci tengo a precisare che sono state da noi segnalate all’Ordine dei Medici o, in altri casi, abbiamo provveduto a inviare inevitabili querele".

Fonte: TuttoSport


ZEMANNNNNNN.... L'HAI PRESO IN CULO VERO??????

martedì, ottobre 03, 2006

ALTRE 2 CHICCHE DI ROCCA

Tutti, tranne quello rosa che si trova nei bar sul bancone dei gelati

Tutti i giornali d'Italia hanno in prima pagina la notizia di Tavaroli, tranne quello rosa nel cui consiglio di amministrazione siede il vicepresidente di Telecom e il vicepresidente degli indossatori di scudetti altrui. Ma non pensate male: il Corriere della Sera, che ha la stessa proprietà e lo stesso cda, pubblica la notizia in prima pagina. Solo che il Corriere è un giornale.


4 espulsioni preventive in quattro giornate

Oltre all’ennesimo torto arbitrale al Milan, ieri il Catania ha subito due espulsioni. Contro chi giocherà domenica il Catania? Contro gli indossatori, ovviamente. Tre domeniche fa era successa la stessa cosa: la Sampdoria aveva giocato contro gliindossatori con due giocatori in meno, espulsi la domenica precedente. 4 espulsioni preventive in 4 giornate. Eppure come al solito sono terzi, salvo in Champions dove sono quarti su quattro.

lunedì, ottobre 02, 2006

PIACENZA - JUVENTUS 0 a 2

David anticipa Coppola e segna il gol del vantaggio

Eccoci di nuovo qui a commentare un'altra vittoria della Juve, che si porta così a -4 in classifica, nell'attesa dell'Arbitrato che dovrebbe togliere il segno meno davanti ai punti in classifica.

La partita di sabato è stata un noioso monologo bianconero, come capita da ormai 3 settimane a questa parte. Due gol nel primo tempo, poi controllo totale del match, zero rischi.

Lo dico e lo ripeto: voi tifosi delle altre squadre di B dovete ringraziare i vari Rossi, Moratti, ecc... e non certo prendervela con noi se in questo campionato cìè una squadra mostruosamente superiore alle altre.

Credo, ma non posso aver la prova, che questa Juve potrebbe lottare per lo scudetto se fosse in A e, ricorderete bene, il mio dubbio riguardava solo l'approccio e le motivazioni, non certo la squalità di una rosa che è molto forte dalla mediana in su, più che sufficiente in difesa.

Veniamo, come di consueto, ai singoli voti

Buffon s.v.: Lo so, è il terzo di fila, ma non è stato giudicabile nelle ultime 3 partite.
Birindelli 6: La solita ordinaria amministrazione.
Kovac 6: Poco impegnato, poche imprecisioni.
Boumsong 6,5: Il francese migliora a vista d'occhio. Sicuramente non è un fenomeno, ma probabilmente non è neanche quel bidone da tutti hanno, frettolosamente, dipinto.
Chiellini 5,5: Soffre molto Padalino. Conferma, purtroppo, l'abisso che lo separa da Balzaretti.
Camoranesi 6: Prova parecchio sottotono. Qualche guizzo, ma nulla più. Necessita di riposo, ma è stato convocato in nazionale.
Zanetti 7: Improponibile per la serie B. Sta tornando lentamente ai livelli della Roma scudettata.
Giannichedda 6: Importante in interdizione, un pò lezioso nell'impostazione. Rimedia subito un giallo, poi si fa male e viene sostituito.
Nedved 7: E lui l'anima della Juve, il giocatore che può e deve spostare gli equilibri, trasformare un azione da scontata ad imprevedibile. Corre e lotta per 90' minuti. La furia ceka sarà determinante anche quest'anno. Mitico!
Del Piero 6,5: Cerca il gol numero 200 in bianconero in tutte le maniere, pare molto attivo e pimpante. Ma un tantino nervoso: se la prende con Trezeguet sul 2° gol e con Didì al momento del cambio. Si sarà calmato davanti alla meritatissima convocazione in nazionale.
Trezeguet 8: Un mostro! Doppietta per lui e sono 5 gol in 3 partite. Riuscirà ad arrivare a 40 gol? Per la prima volta copre e aiuta il centrocampo, guadagna così in utilità alla squadra. Da 3 anni è il miglio centravanti al mondo. Unico!

Paro 6,5: entra a partita in corso, ma fa valere la sua freschezza e la sua personalità. Eì stato definito il nuovo Pirlo, a me ricorda più un giovane Deschamps (stranamente, il tecnico per lui stravede).

Bojinov 6,5: Entra e si ritrova sul piede la palla del 3 a 0. Sarà molto utile durante l'anno, ma deve rendersi conto che davanti a lui co sono 2 mostri sacri.

Marchionni s.v.: Ancora panchina, ancora una manciata di minuti. Spero vivamente che non arrivi a stancarsi della Juve: lo ritengo un giocatore fortissimo e deve pazientare solo 1 stagione. Dal prossimo anno sarà l'ala destra titolare della Juve che lotterà di nuovo per lo scudetto numero 30 della sua storia.

Deschamps 7: Ampia sufficienza meritata. Ogni partita la Juve dimostra un gioco migliore e una maggiore tranquillità difensiva (3 partite consecutive senza subire gol), ed il merito è anche suo.

Voto generale alla prestazione della Juve 7: 45 minuti bastano a stendere il Piacenza, sarebbe stato meglio un secondo tempo più aggressiovo, ma capisco che il risultato fosse già in cassaforte, quindi bene così.

Domenica si riposa, si riprende con una serie di partite non proprio facilissime: a Treviso, a Trieste, in casa con Frosinone e Brescia (recupero della 6° giornata che si svolgerà mercoledì 1° novembre) e poi il big match al San Paolo.

Se in queste partite si dovessero fare almeno 13 punti su 15, la A diverrebbe un obiettivo possibile, magari con un "regalino" dall'Arbitrato (diciamo 7 punti).

Trovarsi al ritorno da Napoli a 16 punti in classifica sarebbe una vera impresa. E io ci credo!

FORZA JUVE SEMPRE!!!

TROVATA NEL WEB

Girando per il web ho trovato questa simpatica sceneggiatura.

Premetto che non è assolutamente farina del mio sacco, ma ho scelto comunque di pubblicarla integralmente...


FARSA IN DUE ATTI CON PROLOGO ED EPILOGO

TI TELEFONO O NO, TI TELEFONO O NO, IO NON CEDO PER PRIMO

Prologo

TRINCHETTO – Pronto ? Sono Trinchetto, ho bisogno di lei.
PM – Comandi Dottò !
TRINCHETTO – Finalmente ho scoperto che Moggi e la Juve rubano.
PM – Dottò, mi permetta, ha scoperto l’acqua calda, sono anni che lo dicono in tutti i bar.
TRINCHETTO – No no, questa volta ho le prove !
PM – Come sarebbe …?
TRINCHETTO – Guardi, ora lei mette sotto intercettazione per un annetto i cellulari di quel mafioso, poi si renderà conto da solo …
PM – Un anno? E’ impossibile! Ma si rende conto dei costi, del dispendio di attività investigativa…
TRINCHETTO – Ma no ! E’ già tutto pronto, le intercettazioni le ho fatte io; ora gliele mando, già trascritte, poi lei formulerà le accuse !
PM – Comandi !

Qualche tempo dopo

PM – Dottò, buonasera, sò io.
TRINCHETTO – Dica pure.
PM – Guardi, io ho letto tutto, ma a me mi pare una bolla di sapone, qui non c’è niente di importante.
TRINCHETTO – E chissenefrega, il popolo vuol vedere la Juve in B, così si tolgono da rompere le balle ..
PM – Ma Dottò è una questione di giustizia …
TRINCHETTO – Ma che c’entra la giustizia !
PM - … eppoi il calcio …
TRINCHETTO – Ma che c’entra il calcio !
PM - … e la Famiglia …
TRINCHETTO – Quelli non vedono l’ora !
PM – Vabbè, ho capito, ma come faccio ?
TRINCHETTO – Guardi, lei invii tutto ai Mass-Mer*a, il resto vien da sé.
PM – Comandi.

ATTO I
Calciopoli

MASS-MER*A – Scandalo !!! Moggi è il mostro di Firenze, Giraudo quello di Foligno; la Juve ha rubato gli ultimi 35 scudetti, le ultime 18 coppe italia, 6 champions, 4 mondiali …

POPOLO – Ladri, ladri, ladri ! Er gò de Turone, il rigore di Brady, Ceccarini, Ronaldo, il 5 Maggio, lo scudetto dei 51 punti, il diluvio di Perugia (che c’entra scusa ?), niente ma tanto è lo stesso …

CONIGLI – La Juve non cederà i suoi giocatori !
GIGLI – Cannavaro e Emerson al Real Madrid.

GOVERNO – Professore, ora la nominiamo commissario della FIGC, lei farà pulizia e giustizia nel mondo del calcio.
GUIDOmegliodivalentinoROSSI – Commissario FIGC ? No problem ! Io so fare di tutto e di più. Però io di calcio non ne capisco …
GOVERNO – E che c’entra il calcio?
GUIDOmegliodivalentinoROSSI - … ma anche di giustizia sportiva io non …
GOVERNO – E che c’entra la giustizia ? Lei ha una missione : mandare la Juve in B, far radiare Moggi e Giraudo e far contenti 50 milioni di italiani onesti !
GUIDOmegliodivalentinoROSSI – E io che ci guadagno ?
GOVERNO – La nomina a presidente Telecom.
GUIDOmegliodivalentinoROSSI – Accidenti ! Quando comincio ?

MASS MER*A – Auspichiamo buon lavoro al neoeletto commissario FIGC, uomo di altissimo profilo morale, grande competente di calcio e di giustizia sportiva, uomo super partes, fulgido esempio di imparzialità; chiamato a combattere i mostri dell’italia pallonara …

POPOLO - Ladri, ladri, ladri ! Er gò de Turone, il rigore di Brady, Ceccarini, Ronaldo, il 5 Maggio, lo scudetto dei 51 punti, il diluvio di Perugia (che c’entra scusa ?), niente ma tanto è lo stesso …

CONIGLI – Da qui non se ne va più nessuno !
GIGLI – Zambrotta e Thuram al Barcellona.

GUIDOmegliodivalentinoROSSI – Allora, tanto per cominciare nomino Sborrelli e Reperto Fossile; poi tutti i giudici; poi i processi devono essere brevi, diciamo che non potranno durare più di 5 minuti; poi elimino tre gradi di giudizio; poi non si potrà andare al Tar; poi …

BLATTERA – Se Juve Tar, Italia no Europa !

REPERTO FOSSILE – Allora, cominciamo il processo. Ecco, basta, è già finito. Cosa vuole lei avvocato ?
ZUCCONE – Voglio andare in B …
REPERTO FOSSILE – A verbale ! Ora noi giudici ci guardiamo tutti i filmati delle partite di A e B degli ultimi 5 anni; ascoltiamo tutte le 100.000 intercettazioni; poi leggiamo tutte le copie della Cazzetta dello Sporc degli ultimi 25 anni; infine ci rivediamo tutte le moviole di Pirlocchi. Tenuto conto del vasto materiale che dobbiamo studiare, tra una mezz’oretta pubblicheremo la sentenza, leggendola direttamente in TV.

MASS MER*A – Grande attesa per la sentenza che vedrà la Juve in B a meno 30, più 2 scudetti revocati, più 5 anni a Moggi e Giraudo con proposta di radiazione …

REPERTO FOSSILE – Leggo la sentenza : è provato che la Juve ha avuto vantaggi in classifica senza aver alterato i risultati delle gare; è provato che gli arbitri erano corrotti anche se non lo sapevano; è provato che il cugino della zia del fratello di un amico di un conoscente di Pairetto ha comprato una Fiat Panda con il 10% di sconto; è provato che i designatori manipolavano i sorteggi dopo aver fatto un corso dal mago Binarelli; è provato che in tutti i bar d’italia si sapeva che la Juve rubava; è provato …

POPOLO - Ladri, ladri, ladri ! Er gò de Turone, il rigore di Brady, Ceccarini, Ronaldo, il 5 Maggio, lo scudetto dei 51 punti, il diluvio di Perugia (che c’entra scusa ?), niente ma tanto è lo stesso …

CONIGLI – La porta è chiusa ! Non parte più nessuno.
GIGLI – Ibra e Viera all’Inter.

MASS MER*A – Bravi !!! Giustizia è fatta ! Anzi nooo … Il Milan non può fare la Champion’s, vi siete sbagliati ….

SANGRULLI – Confermo e sottoscrivo integralmente la sentenza di Ruperto Fossile, salvo che per alcuni dettagli : il Milan farà la Champion’s, Fiore e Lazio tornano in A, a Carraro faccio una multa per divieto di sosta. Il resto è Ok.

GUIDOmegliodivalentinoROSSI – Bene bene ! Ora manca solo la ciliegina : l’ultimo scudo assegnato all’Inter. Lo scudo degli onesti !

CONIGLI – Andremo al Tar, al Consiglio di Stato, al Tas di Losanna, alla Corte di Giustizia di Strasburgo, al giudice di pace di Moncalieri …!
GIGLI – Andremo a Crotone, a Leffe, a Frosinone …

BLATTERA – Se Juve Tar, italia no Europa.

GOVERNO – Finalmente è stata fatta giustizia ! Ora il calcio è veramente pulito.

MASS MER*A – Finalmente vedremo un campionato pulito, improntato ai valori della lealtà sportiva, senza la Juve …

POPOLO - Ladri, ladri, ladri ! Er gò de Turone, il rigore di Brady, Ceccarini, Ronaldo, il 5 Maggio, lo scudetto dei 51 punti, il diluvio di Perugia (che c’entra scusa ?), niente ma tanto è lo stesso …


ATTO II
Colpo di scena ! Il ricorso di Moggi e Giraudo è dichiarato ammissibile dal Tar.


GUIDOmegliodivalentinoROSSI – Che caxo succede ?
GOVERNO – Che caxo succede ?
MASS MER*A – Che caxo succede ?
CONIGLI – Andremo anche noi al Tar !
GIGLI – Che caxo dici ?

GUIDOmegliodivalentinoROSSI – Pronto ? Sono io, sono rovinato, non so più che fare …
GOVERNO – Sei un idiota ! Un incapace ! Fammi fare una telefonata … Pronto ? Sono il Governo.
MONTEPREZZEMOLO – Salve.
GOVERNO – Perché siete andati al Tar ?
MONTEPREZZEMOLO – Io non c’entro nulla con la Juve.
GOVERNO – Non mi prendere in giro ! Tu devi intervenire subito e farlo ritirare.
MONTEPREZZEMOLO – Ma come faccio ? Ci sono 14 milioni di tifosi, gli azionisti, il blasone, la storia, la memoria dell’Avvocato e di suo fratello, di Scirea, dei morti dell’Heysel …
GOVERNO – Non rompere le balle, dimmi cosa vuoi in cambio …
MONTEPREZZEMOLO – Allora 3.500 euro per la rottamazione Fiat, incentivi alla Ferrari, il ritocco all’ingaggio di Felipe Massa, un viaggio pagato in Cina con Mortadella; poi per me voglio Varenne, una notte con Patrizia …
GOVERNO – Va bene, va bene, ma muoviti.



Consiglio di amministrazione Juventus

CONIGLI – Noi siamo qui oggi, innanzitutto, a rappresentare 14 milioni di tifosi, gli azionisti, il blasone, la storia, la memoria dell’Avvocato e di suo fratello, di Scirea, dei morti dell’Heysel …
GIGLI – Partitina ?
MONTEPREZZEMOLO (in videoconferenza) – Buona idea ! Giochiamo al GOBBO NERO, così, tanto per far venire l’ora di cena, almeno sembra che avete discusso un pò …
TORDELLI – Si si, io ho già fame, si può avere qualcosa da mangiare ?
COMMISSARIO MONTALBANO – Il caso è chiuso ! Lo sapevo : tutte le mie indagini conducevano a questo epilogo.
BLANC et NOIR – Il prossimo anno siete tutti miei ospiti al Roland Garros.
MONTALI – Io suggerirei, per la B, di comprare Zorzi e Lucchetta. Sono un po’ vecchiotti, ma loro esperienza sotto muro si può far sentire. Come dici ? La Juve non è una squadra di pallavolo ? E allora cosa caxo mi avete chiamato a fare ?
CONIGLI – Ci consoleremo con l’acquisto di un grande campione.
GIGLI – Comprato Boomsong.

TUTTI INSIEME – Gli ultras sono tutti sistemati, fuori ci sono solo tre vecchietti rincoglioniti. Bene, ora possiamo andarcene tranquilli …


EPILOGO
Trinchetto si dimette

GOVERNO – Pronto ? Sono il Governo. Preparati che tra 5 minuti ti nomino presidente Telecom.
GUIDOmegliodivalentinoROSSI – Presidente Telecom ? No problem ! Io so fare di tutto e di più. Però di telefoni non ne capisco …
GOVERNO – Che c’entrano i telefoni ?

MASS MER*A - Auspichiamo buon lavoro al neoeletto presidente Telecom, uomo di altissimo profilo morale, grande competente di telefonia, uomo super partes, fulgido esempio di imparzialità; il grande vincitore contro i mostri dell’italia pallonara …

POPOLO - Ladri, ladri, ladri ! Er gò de Turone, il rigore di Brady, Ceccarini, Ronaldo, il 5 Maggio, lo scudetto dei 51 punti, il diluvio di Perugia (che c’entra scusa ?), niente ma tanto è lo stesso …

TRINCHETTO – Sei pronta cara con quelle valige ? Hai avvisato i tuoi parenti in Africa che stiamo arrivando ? Caxo, non dimenticare i passaporti ! Cosa dici cara ? Quelle sirene che senti arrivare ? Forse si è sentito male qualcuno nel palazzo … Però è meglio che ti sbrighi, tutto quel rumore mi sta facendo venire il mal di testa …

SIPARIO

LA PAROLA A MAZZONE

Mazzone: «Per me Moggi è un grande»

«Se avessi potuto, quello che ha fatto lui lo avrei fatto anche io».

Mazzone non finisce mai di stupire. Intervenuto ieri a La Signora in Giallorosso su Tele Radio Stereo Sport il tecnico è tornato a difendere Luciano Moggi: «Per me è stato un grande, simpatico millantatore. La Juve indipendentemente da lui era più forte di Milan ed Inter, un’altra categoria. Se avessi potuto, quello che ha fatto lui lo avrei fatto anche io. Anche io avrei chiamato per chiedere un arbitro di livello. Il Genova è finito in serie C perchè ha commesso illecito, la Juve no. Se gli arbitri subivano sudditanza psicologica la colpa era loro, non di Moggi. Non l’hanno detto subito perchè gli faceva comodo. Anche molti giornalisti per fare carriera sono stati al suo gioco».

Fonte: Il Romanista

Leggete e notate soprattutto la fonte: non Hurra Juventus, bensì il Romanista (non so come abbia fatto a scriverlo 2 volte senza vomitare...)

VERDELLI, CANNAVO'..... CI SIETE? FATEMI CAPIRE....

Andiamo con la consueta carrellata di articoli...

MILANO, 1 ottobre 2006 - L'ex responsabile della sicurezza di Telecom, Giuliano Tavaroli, nel suo interrogatorio di venerdì con i giudici milanesi che indagano sull'acquisizione illegale di informazioni riservate, avrebbe parlato di un'attività di spionaggio nei confronti dell'arbitro Massimo De Santis commissionata, almeno in parte, dall'Inter (contraddicendo quanto dichiarato dal patron nerazzurro Massimo Moratti nei giorni scorsi).

A rivelarlo è il suo legale, l'avvocato Massimo Dinoia: "L'attività - dice - è stata commissionata dall'Inter, dalla sua dirigenza, ed è stata svolta in parte da Tavaroli, in parte da Cipriani dell'agenzia investigativa Polis d'Istinto". Gli accertamenti avrebbero riguardato soprattutto controlli sul patrimonio dell'ex fischietto internazionale e si sarebbero svolti "tra la fine del 2002 e gli inizi del 2003". Tavaroli è stato sentito nel carcere di Voghera, dove è rinchiuso dopo l'ordinanza di arresto nei suoi confronti emessa dal Gip Paola Belsito il 20 settembre scorso. L'ex manager di Telecom, che sarà risentito dai magistrati tra qualche giorno, avrebbe poi escluso l'esistenza di conti irregolari all'estero a disposizione dei vertici della società.Dal canto suo, Emanuele Cipriani, nell'interrogatorio di garanzia sostenuto davanti al gip di Milano, Paola Belsito, dopo il suo arresto, ha spiegato che il suo rapporto di lavoro con il gruppo Pirelli-Telecom cominciò inizialmente solo con Pirelli, "quando c'era il dottor Sola", ma l'exploit, in termini di quantità di incarichi, si verificò con l'avvento di Giuliano Tavaroli in Telecom. Da quel momento in poi, "c'è stato un momento in Pirelli - ha raccontato - in cui erano più di una squadra di calcio in ufficio". L'investigatore privato ha anche detto di non escludere che "su alcune pratiche" ci potessero essere informazioni "non legali", prima dell'arrivo di Tavaroli, il quale, quando Cipriani cominciò il suo rapporto con Pirelli, "era all'Italtel, lontanissimo da Telecom". Intanto si è appreso che domani pomeriggio il capo Ufficio indagini della Figc Francesco Saverio Borrelli vedrà De Santis, mentre martedì si svolgerà l'atteso incontro tra Borrelli e Moratti.


Ultime da Calciopoli: si è dimesso Ruperto, al quale Guido Rossi aveva affidato la Caf. Strano. Aria di restaurazione o missione compiuta? Per fortuna, Borrelli ha deciso di resistere. Lo attendono il dossier De Santis e la patata Inter-Telecom. Nello spot dei legionari, il telefono allungava la vita. Nel calcio, allunga i mandati. Tavaroli ha pizzicato Moratti. Immagino la curiosità del capo dell’ufficio inchieste. E del neo-commissario Pancalli.

Roberto Beccantini

Fonte: LaStampa.it

Moratti e De Santis: brutta storia

Il caso Inter-De Santis, così come emerge dal calderone dello scandalo Telecom, è eticamente molto grave. In un’intervista rilasciatami il 22 settembre, Massimo Moratti ha dichiarato di non temere nulla. Urge un supplemento di chiarezza: come andarono esattamente le cose? Nelle carte in possesso degli inquirenti figura anche il nome di Christian Vieri, un altro della tribù dei pedinati. Ignoro quali possano essere gli effetti pratici e immediati su Calciopoli. Mi auguro che Francesco Saverio Borrelli receda dal proposito di dimettersi da capo dell’Ufficio indagini ed entri in azione al più presto. Un deferimento per violazione dell’articolo 1 (doveri e obblighi di lealtà) mi sembra il minimo.

Di solito, sono i mariti che piazzano un detective alle costole delle mogli. O viceversa. L’arbitro è «cornuto» a prescindere. Nel caso specifico, stagione 2002-2003, non c’era bisogno di far pedinare De Santis per scoprire come arbitrava. Un barboncino al guinzaglio dei potenti fino a quando, nel 2005 o giù di lì, i designatori gli hanno fatto balenare la possibilità di rappresentarci ai Mondiali, e allora ha cambiato leggermente metro. Restano i danni procurati, soprattutto all’immagine della Juventus ma non solo, con fischi smaccatamente partigiani. Certo, nella penultima finale di Supercoppa vinta dall’Inter al Delle Alpi, annullò un gol valido a Trezeguet. Era stato uno degli assistenti a suggerirglielo, Copelli: lo stesso che, a Reggio Calabria, non aveva colto la plateale bracciata di Balestri.

Per la cronaca, e per la storia, De Santis si dice «schifato» dalle morbose attenzioni del patron interista, ma intanto si è beccato quattro anni di squalifica dalla giustizia sportiva. Come dire, carriera finita. Proprio «acqua e sapone» non doveva essere. Nulla di personale, sia chiaro. Era il suo modo di arbitrare che mi mandava in bestia. Un maggiordomo. Non l’unico. Il più plateale. Ciò non toglie che Moratti, facendolo pedinare, sia sceso al suo livello. Ripeto: non ce n’era assolutamente bisogno.

Altra cosa. Non bisogna confondere le intercettazioni illegali del caso Telecom con i nastri di Calciopoli, autorizzati dalle procure di Napoli e Torino. Senza cimici, il più grande scandalo del calcio italiano non sarebbe venuto a galla. Nello stesso tempo, non dobbiamo mescolare una legittima iniziativa della magistratura con una sentenza, quella della Corte federale, che ha creato una forbice vergognosamente larga: troppo alla Juventus, troppo poco alle altre.

Il popolo bianconero si sente accerchiato dall’Inter: Moratti, Tronchetti Provera, Guido Rossi, Telecom. Il grande complotto. La grande vendetta. L’Inter non è vergine, prova ne sia il pasticcio Recoba, archiviato a suo tempo con repellente buonismo. Inoltre: nel 2004, la Procura di Napoli si rivolse al Cnag, il centro nazionale autorizzazioni giudiziare della Telecom, per comunicare le intercettazioni delle utenze di Moggi, Bergamo e Pairetto. Quando si dice il destino (o qualcos’altro): al Cnag, lavorava il Giuliano Tavaroli che oggi è sulla bocca di tutti. La fantasia galoppa: non poteva non venire a conoscenza dell'indagine che i magistrati Beatrice e Narducci stavano conducendo proprio sul trio. Una banale coincidenza, per carità. Che però, alla luce degli sviluppi più recenti, diventa inquietante. Sempre che sia confermata. Tavaroli ha detto ai pm che il suo referente era Carlo Buora, amministratore delegato di Telecom e vice presidente dell'Inter. Clamoroso al Cibali.

Domanda: Moratti sapeva? Altra domanda: se sì, cosa e fino a che punto? Ciò premesso, se dalle registrazioni non fosse affiorato il Moggi para-designatore, alla Juventus non sarebbe successo nulla. Ripeto: nulla. Non appartengo al partito del «mal comune mezzo gaudio». In base al teorema, tutto da dimostrare, l’Inter, avrebbe goduto di indubbi vantaggi: dalla conoscenza, in anteprima, degli intrallazzi altrui al tono soft da tanere nelle telefonate con B & P. Hai capito i chierichetti?

Viviamo in un Paese che strizza l’occhio ai gaglioffi, ai malandrini: li preferisce ai grigi ricercatori di un briciolo di lealtà, chiamati, con disprezzo, moralisti. Trascrivo un brano di un articolo di Piero Ostellino, che sulla Juventus in B non la pensa assolutamente come me, pubblicato sul «Corriere della Sera» del 22 settembre: «Si dice che l’indignazione sia l’anticamera dell’azione politica. Ma nessuno più sembra indignarsi nelle nostre società secolarizzate. Pare prevalere una sorta di “liberalismo senz’anima”...».

Preciso subito che non si riferiva a Calciopoli, ma a uno scenario più universale e terribile, lo scontro Papa-Islam. Sperando di non mancare di rispetto a Ostellino, trovo che la frase calzi a pennello anche per il mondo dello sport super-professionistico e le sue deviazioni. Mi viene in mente l’alba di Calciopoli: un’indignazione condivisa e spalmata su tutto lo stivale. Poi, di fronte ai verdetti, ci siamo spaccati. Non più indignati, ma tifosi. Ribadisco che San Dulli ha partorito un mostro. E che, per tornare al caso del giorno, le indagini ad personam non sono il Massimo dell’eleganza. Chiudo con una battuta di un tifoso juventino che, evidentemente, non ha perso il buon umore. Se aveva dei sospetti, Moratti avrebbe dovuto rivolgersi alle autorità competenti. Cioè a Moggi. Come Paparesta dopo il sequestro di Reggio Calabria.

Roberto Beccantini


Moratti e il dossier sull'arbitro De Santis
Borrelli vuole sapere chi l'ha pagato

Massimo Moratti in tre puntate. Agosto 2006, intervista a Claudio Sabelli Fioretti (Sette del Corriere della Sera): "Tempo fa - chiede l'intervistatore - l'ex arbitro Nucini venne da voi e vi raccontò tutto il marcio che c'era nel calcio". Risposta di Moratti: "Lo mandammo dai giudici ma non confermò il suo racconto. Ebbe paura delle conseguenze".

"Poteva denunciare la cosa lei". Risposta del patron nerazzurro: "Temevo che fosse una trappola per farci fare brutta figura. Però nacque la voglia di capire che cosa ci fosse di vero".

Metteste sotto sorveglianza l'arbitro De Santis.

"Una persona si offrì di farlo. Conosceva alcune persone in grado di darci informazioni perché lavoravano al ministero dove aveva lavorato De Santis. Ma non ne uscì nulla".

Moratti fase due: le stesse cose le ha ripetute, poco tempo fa, a Roberto Beccantini della Stampa. "Potevano offrirci delle informazioni su De Santis...".

Moratti 3: in questi giorni il patron nerazzurro ha smentito di aver fatto pedinare l'arbitro romano. In ambienti interisti si sostiene che la ricevuta di pagamento alla società di Cipriani, scoperta a Londra, si riferiva a un dossier fatto commissionare dall'Inter su Bobo Vieri: anche questo comunque è proibito.

Sepp Blatter, numero 1 della Fifa, è stato molto severo: "E' antisportivo fare pedinare un arbitro. L'Inter avrebbe dovuto rivolgersi alla Figc". Perché non lo ha fatto, Moratti è pronto a spiegarlo all'Ufficio Indagini, quando lo chiameranno.

Il dossier su De Santis chi l'ha commissionato? Chi lo ha pagato? Chi lo ha visto? La prima parte di "Operazione Ladroni" è nota ormai: ma la seconda? Ci sono i tabulati con le telefonate? Probabile, quasi certo. Non ci dovrebbero essere intercettazioni ma dal traffico telefonico si possono scoprire molte cose. Tanti comunque sono ancora i punti oscuri. Il club di Milano non dovrebbe avere grossi problemi a livello di giustizia sportiva, anche se il caso è del tutto inedito. Moratti invece rischia una squalifica a tempo. Anche se è convinto, e lo sta dicendo in questo giorni, di non aver fatto nulla di male. Le precedenti dichiarazioni, però, lasciano qualche ombra. La vicenda Telecom comunque è molto complessa: sarà un lavorone per Francesco Saverio Borrelli, che come previsto ha ritirato le dimissioni. Come rivelato oggi da Repubblica, le spie Telecom controllavano anche Juventus e Gea. Luciano Moggi è da mesi che lo diceva...

Fonte: Repubblica.it


Ah giusto, a chi non fosse chiaro, L'INTER NON RISCHIA NULLA PERCHE' IL REATO E' PRESCRITTO!!!

Ora io mi chiedo: perchè far scoppiare Farsopoli nel 2006? Forse perchè i 4 anni per la prescrizione scadevano proprio quest'anno (le intercettazioni illegali sono del 2002).

Voglio fare i miei complimenti a tutta la societa F.C. Inter (da oggi verrà chiamata INTERcettatori) per l'ottima strategia messa in atto e per i fantastici interpreti (Rossi, Riperto, Sandrulli, Borrelli, Moratti, Provera) di questa disgustosa vicenda!

Qualcuno ha ancora dei dubbi sul fatto che sia stato tutto in complotto per affondare i nemici (il Milan si è salvato per la "forza politica") e vincere in tribunale ciò che non conseguivano sul campo da quasi 2 decenni (infatti negli ultimi 2 anni in Italia hanno vinto solo gli INTERcettatori) ?

So bene che il reato è prescritto, ma PRETENDO la revoca dello scudetto agli spioni e che tutte le tifoserie avversarie si coalizzino contro questi BASTARDI che si sono sempre spacciati per onesti, quando sono i più schifosi nel mondo del calcio!

E, per inciso, non voglio nulla a favore della Juve: vinceremo sul campo e torneremo in A con le nostre forze, la potenza indistruttibile di una squadra più forte di tutto!

Conculdo con questa bella notizia, che nessuno sa perchè nessun media l'ha pubblicata (strano, no?)

Milano Finanza insiste: «Sensi deve vendere la Roma»


Nonostante la smentita della società,«472 milioni di debiti».

Sensi deve vendere. A scriverlo è il quotidiano "Milano Finanza" che in un articolo pubblicato ieri ha sottolineato come il gruppo Italpetroli del presidente giallorosso debba dar vita a cessioni o quantomeno pensare a un intervento di ricapitalizzazione per rimanere in vita. Il quotidiano non fa altro che ribadire il messaggio contenuto nella certificazione della «Pricewaterhouse», dove emerge l’indebitamento della famiglia Sensi. La situazione patrimoniale richiede un piano risanatorio efficace e tempestivo: «La situzione patrimoniale del gruppo al 31 dicembre 2005 - si legge nell’articolo - evidenzia un patrimonio netto negativo di 81,1 milioni, compresa la perdita di 30 milioni registrata proprio nell’ultimo esercizio. L’indebitamento complessivo, ricapitolano i revisori nella relazione, risulta pari a 472 milioni di cui 412 milioni nei confronti delle banche».

Il tutto nonostante le dismissioni che negli ultimi mesi hanno dato linfa vitale al gruppo petrolifero. Milano-Finanza spiega poi come anche il futuro della Roma sia in bilico: «Per la cessione della società ci sono progetti interni di coinvolgimento della famiglia Toti (anche se sono state smentite trattative e contatti)». Il quotidiano illustra anche l’accordo con la Banca di Roma: «A garanzia del processo di risanamento due anni fa la Banca di Roma è entrata nel capitale dell’Italpetroli con una partecipazione di carattere finanziario pari al 49%. Successivamente è stato definito un nuovo patto pluriennale (2006-2015) che attraverso significative dismissioni e altre azioni di risanamento, dovrebbe confermare la capacità del gruppo di ridurre il debito e conseguire un’adeguata redditività». Infine un’ultima previsione: «Sono in molti ormai a scommettere sulla cessione della Roma»

Fonte: Milano Finanza.

Andiamo avanti così, come sempre: bilanci in rosso e pedinamenti, i quali, ci scommetto, resteranno impuniti. Ragionate, però, sul fatto che i bilanci in rosso sono un danno per l'intera economia e i pedinamenti (qualora fossero veri, ma personalmente non ho dubbi) darebbero vita ad un caso triste quanto tragico.

Io sono fiero di essere Juventino, oggi più che mai. Interisti, levatevi il prosciutto dagli occhi e comprenderete lo schifo che c'è nella vostra società! Vergognatevi e chiedete scusa a tutti, restituite lo scudetto e potreste anche essere perdonati (non da noi, ma dagli altri tifosi).

La situazione però è quella che tutti sappiamo, gli unici a pagare sono stati i bianconeri e gli altri ci hanno solo guadagnato, malgrado pedinamenti e bilianci truccati. Quindi.....


IN CULO A TUTTI!!!!!


juve

juve/


NON UN EURO ALLA GAZZETTA!!!

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